Un necrologio per John Bulloch, corrispondente dall'estero dell'Independent and Daily Telegraph, suggeriva che tra le sue qualità vi fosse anche uno "sguardo di obelisco". Era certo fisicamente un uomo alto, ma quello cui ricorreva quando "si trovava ad affrontare blocchi stradali, guerriglieri ostinati o giovani giornalisti ingenui" era piuttosto uno sguardo di basilisco. (Obituary, 6 December, p. 34).
The Guardian, corrections.
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mercoledì, dicembre 08, 2010
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martedì, dicembre 07, 2010
VVP e la modernizzazione
Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin e il Presidente della Federazione Russa Dmitrij Anatol'evič Medvedev sedevano nello studio presidenziale davanti al solito tavolo decorato con aquile a due teste.
Sul tavolo c'erano: una caraffa di cristallo piena di whisky "Jim Beam", una caraffa appannata piena di "Coca-Cola light" preparata secondo la speciale ricetta dello chef presidenziale, due grossi hamburger con tartufi e carne di renna e una grande brocca di platino piena di cubetti di ghiaccio a forma di testa del presidente georgiano Michail Nikolaevič Saakašvili.
– Non capisco – disse Vladimir Vladimirovič™, indicando con lo sguardo il tavolo. – Come fai a bere questa schifezza?
– Modernizzazione – rispose Dmitrij Anatol'evič servendo a entrambi un dito di whisky, tre dita di Coca-Cola e buttando in ciascun bicchiere due teste di Saakašvili che cominciarono subito a sciogliersi.
– Capisci – disse il Presidente sollevando il suo bicchiere – Da noi si beve vodka tutta la vita e non va mai, mai bene niente! Son caduti perfino i satelliti. Invece gli americani bevono whisky e a loro va tutto bene!
– E coltivano il mais, loro – disse Vladimir Vladimirovič™, annusando sospettoso il suo bicchiere – Bella pensata, questa di Mišiko. Simpatico.
I due uomini ammirarono per un po' le teste di Saakašvili che si scioglievano nella bevanda.
– Be' – disse Vladimir Vladimirovič™ – Ai mondiali di calcio!
E bevve.
– Che schifo! – tossì Vladimir Vladimirovič – Ma è disgustoso!
– Bourbon – disse con rispetto Dmitrij Anato'evič, – Come appena uscito dalla pannocchia.
– Che schifo – ripeté Vladimir Vladimirovič™ addentando l'hamburger – Invece il panino non è male. Anche se non è caviale, certo, non è caviale...
– Oh, ma quel Mutko! – disse il Presidente addentando a sua volta l'hamburger – Let mi, dice, spik from mai hart.
– Fo FIFA – aggiunse Vladimir Vladimirovič™ scoppiando a ridere.
– Sì... Fo FIFA! – gli fece eco Dmitrij Anatol'evič ridendo – Mica male quella FIFA, aha, cinquanta miliardi.
Vladimir Vladimirovič™ prese dalla brocca di platino una testa di Michail Nikolaevič e la posò sul palmo della mano.
– Ci risiamo, adesso ci tocca dividere questi miliardi... – borbottò Vladimir Vladimirovič™, osservando più da vicino il palmo.
La testa di Saakašvili si squagliava lentamente in una pozza d'acqua limpida, acqua proveniente dalla torre idrica del Cremlino recentemente riaperta.
– Dai, dividiamo – disse prontamente il Presidente, estraendo da una tasca interna della giacca un oggetto piccolo e piatto.
– Cos'è 'sta roba? – domandò Vladimir Vladimirovič™ – Una calcolatrice?
– È l'Ipad Apple – rispose il Presidente – Me l'ha regalato Steve Jobs. Ho semplicemente fatto mettere un rivestimento di platino.
– E a che serve? – Vladimir Vladimirovič™ non capiva – Pensavo che avessimo bisogno di una calcolatrice.
– Età della pietra – rispose Dmitrij Anatol'evič – Qua dentro c'è anche la calcolatrice!
Vladimir Vladimirovič™ sospirò, gettò nel bicchiere quel che restava della testa di Saakašvili, prese la caraffa e si versò del whisky.
– Non ho capito – brontolò il Presidente, rigirando tra le mani il suo Ipad, - E dove sta la calcolatrice? Non esiste che non ci sia la calcolatrice!
Vladimir Vladimirovič™ guardava Dmitrij Anatol'evič con un sorriso di lieve compassione.
– E va bene! – disse il Presidente, versandosi da bere – Niente calcolatrice, e però c'è Twitter!
– E cos'è? – Vladimir Vladimirovič™ ancora una volta non capiva.
– È questo posto dove puoi scrivere – spiegò Dmitrij Anatol'evič – Tutto quello che ti pare. Vai lì e scrivi.
– Cosa? – si stupì Vladimir Vladimirovič™ – Vai lì su 'sto coso e scrivi? Ma tu sei presidente!
– E che? Un presidente non è forse un uomo? - esclamò Dmitrij Anatol'evič arrossendo leggermente.
– Insomma – borbottò Vladimir Vladimirovič™, guardando i cubetti di ghiaccio, – Dipende dal presidente.
Dmitrij Anatol'evič gli lanciò uno sguardo offeso.
– E va bene, va bene – disse Vladimir Vladimirovič™ – Fammi vedere quello che scrivi lì dentro.
Dmitrij Anatol'evič si rasserenò e passò l'Ipad a Vladimir Vladimirovič™.
– Certo che se avevamo della vodka con i funghetti e il pane casereccio era più piacevole, - disse Vladimir Vladimirovič™ guardando il display – Ma insomma...
Dmitrij Anatol'evič riempì i bicchieri.
– "Ho incontrato i giornalisti, – lesse Vladimir Vladimirovič™ – per un colloquio franco e tagliente. Mi hanno chiesto chi potrebbe essere presidente nel 2012. Gliel'ho detto."
Vladimir Vladimirovič™ alzò lentamente lo sguardo su Dmitrij Anatol'evič. Dmitrij Anatol'evič rimase immobile con la caraffa in mano.
– Cosa... – disse il Presidente senza capire.
– Be' – disse piano Vladimir Vladimirovič™, guardando Dmitrij Anatol'evič negli occhi – Adesso dillo a me.
Il Presidente impallidì.
Link: Владимир Владимирович™
Sul tavolo c'erano: una caraffa di cristallo piena di whisky "Jim Beam", una caraffa appannata piena di "Coca-Cola light" preparata secondo la speciale ricetta dello chef presidenziale, due grossi hamburger con tartufi e carne di renna e una grande brocca di platino piena di cubetti di ghiaccio a forma di testa del presidente georgiano Michail Nikolaevič Saakašvili.
– Non capisco – disse Vladimir Vladimirovič™, indicando con lo sguardo il tavolo. – Come fai a bere questa schifezza?
– Modernizzazione – rispose Dmitrij Anatol'evič servendo a entrambi un dito di whisky, tre dita di Coca-Cola e buttando in ciascun bicchiere due teste di Saakašvili che cominciarono subito a sciogliersi.
– Capisci – disse il Presidente sollevando il suo bicchiere – Da noi si beve vodka tutta la vita e non va mai, mai bene niente! Son caduti perfino i satelliti. Invece gli americani bevono whisky e a loro va tutto bene!
– E coltivano il mais, loro – disse Vladimir Vladimirovič™, annusando sospettoso il suo bicchiere – Bella pensata, questa di Mišiko. Simpatico.
I due uomini ammirarono per un po' le teste di Saakašvili che si scioglievano nella bevanda.
– Be' – disse Vladimir Vladimirovič™ – Ai mondiali di calcio!
E bevve.
– Che schifo! – tossì Vladimir Vladimirovič – Ma è disgustoso!
– Bourbon – disse con rispetto Dmitrij Anato'evič, – Come appena uscito dalla pannocchia.
– Che schifo – ripeté Vladimir Vladimirovič™ addentando l'hamburger – Invece il panino non è male. Anche se non è caviale, certo, non è caviale...
– Oh, ma quel Mutko! – disse il Presidente addentando a sua volta l'hamburger – Let mi, dice, spik from mai hart.
– Fo FIFA – aggiunse Vladimir Vladimirovič™ scoppiando a ridere.
– Sì... Fo FIFA! – gli fece eco Dmitrij Anatol'evič ridendo – Mica male quella FIFA, aha, cinquanta miliardi.
Vladimir Vladimirovič™ prese dalla brocca di platino una testa di Michail Nikolaevič e la posò sul palmo della mano.
– Ci risiamo, adesso ci tocca dividere questi miliardi... – borbottò Vladimir Vladimirovič™, osservando più da vicino il palmo.
La testa di Saakašvili si squagliava lentamente in una pozza d'acqua limpida, acqua proveniente dalla torre idrica del Cremlino recentemente riaperta.
– Dai, dividiamo – disse prontamente il Presidente, estraendo da una tasca interna della giacca un oggetto piccolo e piatto.
– Cos'è 'sta roba? – domandò Vladimir Vladimirovič™ – Una calcolatrice?
– È l'Ipad Apple – rispose il Presidente – Me l'ha regalato Steve Jobs. Ho semplicemente fatto mettere un rivestimento di platino.
– E a che serve? – Vladimir Vladimirovič™ non capiva – Pensavo che avessimo bisogno di una calcolatrice.
– Età della pietra – rispose Dmitrij Anatol'evič – Qua dentro c'è anche la calcolatrice!
Vladimir Vladimirovič™ sospirò, gettò nel bicchiere quel che restava della testa di Saakašvili, prese la caraffa e si versò del whisky.
– Non ho capito – brontolò il Presidente, rigirando tra le mani il suo Ipad, - E dove sta la calcolatrice? Non esiste che non ci sia la calcolatrice!
Vladimir Vladimirovič™ guardava Dmitrij Anatol'evič con un sorriso di lieve compassione.
– E va bene! – disse il Presidente, versandosi da bere – Niente calcolatrice, e però c'è Twitter!
– E cos'è? – Vladimir Vladimirovič™ ancora una volta non capiva.
– È questo posto dove puoi scrivere – spiegò Dmitrij Anatol'evič – Tutto quello che ti pare. Vai lì e scrivi.
– Cosa? – si stupì Vladimir Vladimirovič™ – Vai lì su 'sto coso e scrivi? Ma tu sei presidente!
– E che? Un presidente non è forse un uomo? - esclamò Dmitrij Anatol'evič arrossendo leggermente.
– Insomma – borbottò Vladimir Vladimirovič™, guardando i cubetti di ghiaccio, – Dipende dal presidente.
Dmitrij Anatol'evič gli lanciò uno sguardo offeso.
– E va bene, va bene – disse Vladimir Vladimirovič™ – Fammi vedere quello che scrivi lì dentro.
Dmitrij Anatol'evič si rasserenò e passò l'Ipad a Vladimir Vladimirovič™.
– Certo che se avevamo della vodka con i funghetti e il pane casereccio era più piacevole, - disse Vladimir Vladimirovič™ guardando il display – Ma insomma...
Dmitrij Anatol'evič riempì i bicchieri.
– "Ho incontrato i giornalisti, – lesse Vladimir Vladimirovič™ – per un colloquio franco e tagliente. Mi hanno chiesto chi potrebbe essere presidente nel 2012. Gliel'ho detto."
Vladimir Vladimirovič™ alzò lentamente lo sguardo su Dmitrij Anatol'evič. Dmitrij Anatol'evič rimase immobile con la caraffa in mano.
– Cosa... – disse il Presidente senza capire.
– Be' – disse piano Vladimir Vladimirovič™, guardando Dmitrij Anatol'evič negli occhi – Adesso dillo a me.
Il Presidente impallidì.
Link: Владимир Владимирович™
lunedì, dicembre 06, 2010
Fini i soldi non se li lavora (WRSASYDHT)
fini ha la barca ed egli non è in grado a remare così va contro vento e contro il popolo italiano speriamo che perde fra le onde da lui provocati
LO SPILUNGONE FINI NELLLA SUA VITA NON HA MAI LAVORATO, NON SA COSA SIGNIFICA VERAMENTE LAVORARE.I SOLDI LUI NON SE LI LAVORA MA LI RUBBA. TRADITORE E INVERTEBRATO SCE
LO SPILUNGONE FINI NELLLA SUA VITA NON HA MAI LAVORATO, NON SA COSA SIGNIFICA VERAMENTE LAVORARE.I SOLDI LUI NON SE LI LAVORA MA LI RUBBA. TRADITORE E INVERTEBRATO SCE
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Spazio Azzurro,
Spingitori di cavalieri,
WRSASYDHT
venerdì, dicembre 03, 2010
Eh (Leemos Spazio Azzurro, So You Don't Have To)
esto govierno berluscode es pieno de cojones, leccaculos nonque putanas! Eh una vergogna quelo che sta sucedendo!!!
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mercoledì, dicembre 01, 2010
Call me a winner
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The Real Thing
Chi dissensa disertore è (We Read Spazio Azzurro So Yu Don't Have To)
MANDATE LE LETTERE DI DISSENSO AI VS AMICI EXAN EXPDL EXAMICI SCRIVENDO CHI ESCE DAL PDL E DISSENSA DALLE SUE IDEOLOGIE DOPO AVERLE SOSTENUTE X CONVENIENZA è UN DISERT
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martedì, novembre 30, 2010
Mentine dagli sconosciuti (Leggiamo Spazio Azzurro Per Voi, Perdonateci)
Suspense!
Purtroppo stamane è successo un fatto secondo me gravissimo, e dato che non so a chi rivolgermi, scrivo a lei. Questa mattina mi sono recato all'università come ogni
Bologna
caro silvio,innanzi tutto i miei complimenti per tutto cio'che hai fatto,stai facendo e spero potrai continuare a fare per tutti noi. io sono di bologna e come sapra
Bisogna
bisogna imitare la svizzera per gli stranieri. immediuata espulsione. Popolo integgerrimo e nazionalista. Si guarda i fstti suoi. bisogna imitarli.
Love is
come si chiamano coloro che sono contrari ad ogni riforma e remano sempre contro? disfattisti paurosi baroni ...l'amore è cambiamento continuo senza interessi persona
Dietro
Ha ragione Silvio, pagano le ragazze per mentine. C'è la sinistra dietro queste notizie. Silvio siamo con te sempre
Purtroppo stamane è successo un fatto secondo me gravissimo, e dato che non so a chi rivolgermi, scrivo a lei. Questa mattina mi sono recato all'università come ogni
Bologna
caro silvio,innanzi tutto i miei complimenti per tutto cio'che hai fatto,stai facendo e spero potrai continuare a fare per tutti noi. io sono di bologna e come sapra
Bisogna
bisogna imitare la svizzera per gli stranieri. immediuata espulsione. Popolo integgerrimo e nazionalista. Si guarda i fstti suoi. bisogna imitarli.
Love is
come si chiamano coloro che sono contrari ad ogni riforma e remano sempre contro? disfattisti paurosi baroni ...l'amore è cambiamento continuo senza interessi persona
Dietro
Ha ragione Silvio, pagano le ragazze per mentine. C'è la sinistra dietro queste notizie. Silvio siamo con te sempre
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lunedì, novembre 29, 2010
I politici remano contrari (We Read Spazio Azzurro Because You Don't)
Due
ho appoggio il 99% delle decisioni che ha preso il governo,ma due proprio non mi vanno giù.La pensione a califano e la proposta per gli animali nei luoghi pubblici. NO
Ingopetenti
meglio alle urne che associarsi a politici incapaci o partiti ingopetenti di governare meglio da solo ilvero PDL
Tutto
il mondo politico è tutto in agitazione per tutti le notizie inutili che circolo in rete i politici al posto di essere uniti per il proprio paese remano contrari verg
Gomblotto
Il mio testo precedente è stato individuato come quello di un non simpatizzante e pertanto ad un certo punto, non ho più potuto continuare a scrivere!! Bella democraz
Stanieri
GLI SVIZZERI SI SON FATTI FURBI.DOPO IL NO AI MUNARETI,ORA ESPELLONO TUTTI I STANIERI DELIMQUENTI.BRAVI BRAVI BRAVI.ANCHE NOI VOGLIAMO
ho appoggio il 99% delle decisioni che ha preso il governo,ma due proprio non mi vanno giù.La pensione a califano e la proposta per gli animali nei luoghi pubblici. NO
Ingopetenti
meglio alle urne che associarsi a politici incapaci o partiti ingopetenti di governare meglio da solo ilvero PDL
Tutto
il mondo politico è tutto in agitazione per tutti le notizie inutili che circolo in rete i politici al posto di essere uniti per il proprio paese remano contrari verg
Gomblotto
Il mio testo precedente è stato individuato come quello di un non simpatizzante e pertanto ad un certo punto, non ho più potuto continuare a scrivere!! Bella democraz
Stanieri
GLI SVIZZERI SI SON FATTI FURBI.DOPO IL NO AI MUNARETI,ORA ESPELLONO TUTTI I STANIERI DELIMQUENTI.BRAVI BRAVI BRAVI.ANCHE NOI VOGLIAMO
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VVP e il Capitano Ovvietà
Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin si trovava nella sua residenza suburbana di Novo-Ogarevo e seguiva sul canale di Stato il discorso di ringraziamento del famosissimo giornalista televisivo Leonid Gennad'evič Parfenov durante la cerimonia di assegnazione del Premio List'ev.
– I temi giornalistici, e con essi tutta nostra la vita, si giudicano ormai in base ai passaggi in TV – Leonid Gennad'evič leggeva dal suo foglietto, – Il giornalista di un canale televisivo federale non deve più ubbidire ai fatti e alle notizie, ma ai capi del suo capo.
Vladimir Vladimirovič™ annuì energicamente, sfilò dalla tasca il telefono portatile presidenziale con l'aquila a due teste al posto della tastiera e premette il pulsante di chiamata dell'addetta stampa del Presidente Natal'ja Aleksandrovna Timakova.
– Sorellina – esordì affabile Vladimir Vladimirovič™, – Ascolta, ma chi è che scrive questi bei discorsi, adesso? Ho sentito che ha parlato anche Dima, ce l'aveva con la stagnazione della democrazia che c'è da noialtri, robe così. E adesso c'è Parfenov, lui dice che la stagnazione ce l'abbiamo anche nel giornalismo, ce l'abbiamo.
– È un nuovo assistente – rispose Natal'ja Aleksandrovna, - L'hanno mandato... dall'FSB.
– Dall'FSB? – si meravigliò Vladimir Vladimirovič™, - E con che grado?
– Capitano – rispose Natal'ja Aleksandrovna, – Ha un cognome ben strano... un momento... Ah, sì: Ovvietà. Capitano Ovvietà.
– Ovvietà? – ripeté Vladimir Vladimirovič™, - Cognome niente male. Ma pensa, solo capitano e già così sicuro di sé. Senti, ma. Non potrebbe scrivere qualcosa anche per me?
– E perché? – Natal'ja Aleksandrovna non capiva.
– Mah, così... – borbottò perplesso Vladimir Vladimirovič™, – Dima ha parlato, tutti dicono che sta per iniziare una nuova fase. Parfenov ha parlato, tutti dicono che ha compiuto un gesto civile. E io?
– Be'... – si impappinò Natal'ja Aleksandrovna, – Allora bisogna concordare i punti principali. Cos'è che vorrebbe dichiarare?
– Si potrebbe dire qualcosa delle elezioni presidenziali – propose Vladimir Vladimirovič™, – Ma meglio ancora del gas! Di là in Europa hanno ricominciato a complottare...
– Allora potrebbe essere una cosa del genere – disse dopo una breve pausa Natal'ja Aleksandrovna, – Cari amici. L'inverno è alle porte. Cadrà la neve. Ed è finalmente giunto il momento di dirlo con franchezza. L'inverno è freddo e bisogna scaldarsi. E per scaldarsi serve il gas.
– Ecco ecco ecco! – esclamò Vladimir Vladimirovič™ – Perfetto! È quel che ci vuole! Dai, mandalo a coso, lì, al capitano! Che mi scriva il discorso!
E Vladimir Vladimirovič™ chiuse la chiamata.
Link: Владимир Владимирович™
– I temi giornalistici, e con essi tutta nostra la vita, si giudicano ormai in base ai passaggi in TV – Leonid Gennad'evič leggeva dal suo foglietto, – Il giornalista di un canale televisivo federale non deve più ubbidire ai fatti e alle notizie, ma ai capi del suo capo.
Vladimir Vladimirovič™ annuì energicamente, sfilò dalla tasca il telefono portatile presidenziale con l'aquila a due teste al posto della tastiera e premette il pulsante di chiamata dell'addetta stampa del Presidente Natal'ja Aleksandrovna Timakova.
– Sorellina – esordì affabile Vladimir Vladimirovič™, – Ascolta, ma chi è che scrive questi bei discorsi, adesso? Ho sentito che ha parlato anche Dima, ce l'aveva con la stagnazione della democrazia che c'è da noialtri, robe così. E adesso c'è Parfenov, lui dice che la stagnazione ce l'abbiamo anche nel giornalismo, ce l'abbiamo.
– È un nuovo assistente – rispose Natal'ja Aleksandrovna, - L'hanno mandato... dall'FSB.
– Dall'FSB? – si meravigliò Vladimir Vladimirovič™, - E con che grado?
– Capitano – rispose Natal'ja Aleksandrovna, – Ha un cognome ben strano... un momento... Ah, sì: Ovvietà. Capitano Ovvietà.
– Ovvietà? – ripeté Vladimir Vladimirovič™, - Cognome niente male. Ma pensa, solo capitano e già così sicuro di sé. Senti, ma. Non potrebbe scrivere qualcosa anche per me?
– E perché? – Natal'ja Aleksandrovna non capiva.
– Mah, così... – borbottò perplesso Vladimir Vladimirovič™, – Dima ha parlato, tutti dicono che sta per iniziare una nuova fase. Parfenov ha parlato, tutti dicono che ha compiuto un gesto civile. E io?
– Be'... – si impappinò Natal'ja Aleksandrovna, – Allora bisogna concordare i punti principali. Cos'è che vorrebbe dichiarare?
– Si potrebbe dire qualcosa delle elezioni presidenziali – propose Vladimir Vladimirovič™, – Ma meglio ancora del gas! Di là in Europa hanno ricominciato a complottare...
– Allora potrebbe essere una cosa del genere – disse dopo una breve pausa Natal'ja Aleksandrovna, – Cari amici. L'inverno è alle porte. Cadrà la neve. Ed è finalmente giunto il momento di dirlo con franchezza. L'inverno è freddo e bisogna scaldarsi. E per scaldarsi serve il gas.
– Ecco ecco ecco! – esclamò Vladimir Vladimirovič™ – Perfetto! È quel che ci vuole! Dai, mandalo a coso, lì, al capitano! Che mi scriva il discorso!
E Vladimir Vladimirovič™ chiuse la chiamata.
Link: Владимир Владимирович™
sabato, novembre 27, 2010
Un poco m'aiutare (WRSASYDHT)
Di gran lunga
condivido di gran lunga,la politica estera degli stati uniti d'america.
Ricambio
Silvio. Resta saldo al timone non voltarti a guardare il marciume o ascoltare le cattiverie di chi sa fare solo ammuina. Certo della tua comprensione ricambio grazie
Dove
Giuliano Ferrara dove sei!!!!!!!!!!!!!!!!
Tantissimi
Potete dire alla Branbilla di cucirsi la bocca, perchè quado torniamo a votare tantissimi cacciatori non vi renderanno il voto.
Avanti
Cara Gelmini vai avanti con le tue idee,non farti infinochiare da Bersani,asino,e somaro muore,i studenti in gamba non anno voglia di manifestare,solo i cialtroni.
Adoro
avrei voluto venire 4 12 per sostegno mio sogno SILVIO che io adoro,purtroppo cosa di soldi,non posso,io dare a SILVIO si lui posso un poco m'aiutare,bacio,sophie
condivido di gran lunga,la politica estera degli stati uniti d'america.
Ricambio
Silvio. Resta saldo al timone non voltarti a guardare il marciume o ascoltare le cattiverie di chi sa fare solo ammuina. Certo della tua comprensione ricambio grazie
Dove
Giuliano Ferrara dove sei!!!!!!!!!!!!!!!!
Tantissimi
Potete dire alla Branbilla di cucirsi la bocca, perchè quado torniamo a votare tantissimi cacciatori non vi renderanno il voto.
Avanti
Cara Gelmini vai avanti con le tue idee,non farti infinochiare da Bersani,asino,e somaro muore,i studenti in gamba non anno voglia di manifestare,solo i cialtroni.
Adoro
avrei voluto venire 4 12 per sostegno mio sogno SILVIO che io adoro,purtroppo cosa di soldi,non posso,io dare a SILVIO si lui posso un poco m'aiutare,bacio,sophie
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mercoledì, novembre 24, 2010
lunedì, novembre 22, 2010
Il partito dell'odies (WRSASYDHT)
Agli amici di SpaziAzzurro.Inizia la settimana,Boicottate tutte le trasmissionin Rai dei comunisti.Non date odies.Guardare solo Maroni eventualmente e girare canale Si sta vincendo!!!!
Non ho mai guardato i programmi di Santoro,Fazio ecc.Questa serà però per tre minuti lo guarderò,con la speranza che Maroni gli metta alla berlina.
Saviano va rispettato fino a quando Lui rispetta gli altre e gli altri siamo noi che paghiamo il canone e vogliamo vere CULTURA non IGNOMIE.
Non ho mai guardato i programmi di Santoro,Fazio ecc.Questa serà però per tre minuti lo guarderò,con la speranza che Maroni gli metta alla berlina.
Saviano va rispettato fino a quando Lui rispetta gli altre e gli altri siamo noi che paghiamo il canone e vogliamo vere CULTURA non IGNOMIE.
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sabato, novembre 20, 2010
Volesse tornare (Mettiamo Spazio Azzurro in Versi So You Don't Have To)
Non rispondete a Fini
toglietegli la possibilita
di ovvietà
pur di parlare.
È cotto a puntino,
manca di gratinarlo
volesse tornare.
[Grazie a Sten per il gratin.]
toglietegli la possibilita
di ovvietà
pur di parlare.
È cotto a puntino,
manca di gratinarlo
volesse tornare.
[Grazie a Sten per il gratin.]
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venerdì, novembre 19, 2010
Dietro fronto e Cip&Ciop (WRSASYDHT)
LIBERALI LIBERATI - LIBERALI LIBERI o ITALIANI SENZA CATENE sono nomi che mi permetterei di suggerire a Berlusconi per il nuovo simbolo. Vi piace ?
Il grande Fini fa dietro fronto! Superato l'empasse del 14 dicembre, dove il Pdl avrà la maggioranza, pensa a sfiduciare quel voltagabbana di Fini, mandalo a casa.
LA MUSSOLINI HA RAGIONE: LA CARFAGNA DEVE SMETTERE DI FARE CIP&CIOP CON BOCCHINO DA L'IDEA DI FARE INCIUCI.
VI HO SOSTUNO MA NE SONO PENTITO E NON ANDRO' PIU' A VOTARE
Il grande Fini fa dietro fronto! Superato l'empasse del 14 dicembre, dove il Pdl avrà la maggioranza, pensa a sfiduciare quel voltagabbana di Fini, mandalo a casa.
LA MUSSOLINI HA RAGIONE: LA CARFAGNA DEVE SMETTERE DI FARE CIP&CIOP CON BOCCHINO DA L'IDEA DI FARE INCIUCI.
VI HO SOSTUNO MA NE SONO PENTITO E NON ANDRO' PIU' A VOTARE
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mercoledì, novembre 17, 2010
Pas de souci
Nella diretta televisiva di ieri sera Sarkozy aveva il sorriso cagionevole di quello che vuole venderti un nuovo tipo di sacchetto di ricambio per l'aspirapolvere – migliore, più capiente, meno caro – ma non è del tutto sicuro che tu possieda ancora un aspirapolvere.
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lunedì, novembre 15, 2010
Un cilindro dal coniglio (WRSASYDHT)
Acqua
momento politico grave? chi ha contribuito a tutto questo? Fini e' capace di dire con la massima serieta' possibile che l'acqua calda e' CALDA e l'acqua fredda e
Gazebo
PRESIDENTE NN E' NECESSARIO CAMBIARE LEGGE ELETTORALE X LE PREFERENZE.METTA GAZEBO DOVE IL POPOLO PUO' INDICARE LISTA NOMI CHE PREFERISCE X IL PDL!
Piega
FINI è GIUDA IL TRADITORE IMPERSONIFICATO.Si cerchi in ogni piega della sua vita politica,pubblica e privata per poterlo distrubbere politicamente.
Il
FINI, vieni a pescare con noi, ci manca il....
Colpo
silvio, serve un colpo d'ala, un cilidro dal coniglio... prendi la fiducia al senato e poi, prima del voto della camera, fai dimettere i deputati del pdl e della leg
Oramai
Fini oramai guarda a Stalin e basta
momento politico grave? chi ha contribuito a tutto questo? Fini e' capace di dire con la massima serieta' possibile che l'acqua calda e' CALDA e l'acqua fredda e
Gazebo
PRESIDENTE NN E' NECESSARIO CAMBIARE LEGGE ELETTORALE X LE PREFERENZE.METTA GAZEBO DOVE IL POPOLO PUO' INDICARE LISTA NOMI CHE PREFERISCE X IL PDL!
Piega
FINI è GIUDA IL TRADITORE IMPERSONIFICATO.Si cerchi in ogni piega della sua vita politica,pubblica e privata per poterlo distrubbere politicamente.
Il
FINI, vieni a pescare con noi, ci manca il....
Colpo
silvio, serve un colpo d'ala, un cilidro dal coniglio... prendi la fiducia al senato e poi, prima del voto della camera, fai dimettere i deputati del pdl e della leg
Oramai
Fini oramai guarda a Stalin e basta
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sabato, novembre 13, 2010
I've a feeling we're not in Kansas any more (Mettiamo Spazio Azzurro in Versi So You Don't Have To)
FINI ALLE DIMISSIONI
VINTE POI LE ELEZIONI
SILVIO PRES.REPUB.
SCHIFANI PRES. SENATO
BONDI PRES.CAMERA
ALFANO PRES.CONSIGLIO.
[Grazie a Sten per i basettoni.]
VINTE POI LE ELEZIONI
SILVIO PRES.REPUB.
SCHIFANI PRES. SENATO
BONDI PRES.CAMERA
ALFANO PRES.CONSIGLIO.
[Grazie a Sten per i basettoni.]
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venerdì, novembre 12, 2010
Gioghi di palazzo (WRSASYDHT)
Subito
Facciamo subito una grande manifetsazione di piazza per far tremare il palazzo
Tuo
Silvio, al Tuo Cenno!
Anche
PRESIDENTE non lasci senza combattere a costo di una guerra civile. tutto il suo popolo lo deve portare a Roma in piazza. dimostriamo agli italiani che anche i moderat
Sapete
Sapete indicarmi quando ci sarà un congresso regionale e/o provinciale per poter esprimere le proprie idee e i propri pensieri, ovviamnete come inscritto?
Ghei
CHI HA VISTO IERI ANNO ZERO AVRA' CAPITO CHE CHI VOTA SINISTRA VOTA IMMIGRATI A IOSA DANDO LORO:(VOTO ,CITTADINANZA,MATRIMONIO TRA GHEI AFFIDO BAMBINI.
Siamo
SIAMO AL 25 LUGLIO, PRESTO SARA' L'8 SETTEMBRE POI FINALMENTE SARA' IL 25 APRILE !
Ora
non è possibile una maggioranza allargata, come dice La Russa. Non ti fidare. Elezioni ora e subito senza se e senza ma. Non gioghi di palazzo. Chiarezza e onestà
Se
Se si vota bisogna abolire il bollo auto in modo da avere un'arma in più da giocarsi in campagna elettorale.
Facciamo subito una grande manifetsazione di piazza per far tremare il palazzo
Tuo
Silvio, al Tuo Cenno!
Anche
PRESIDENTE non lasci senza combattere a costo di una guerra civile. tutto il suo popolo lo deve portare a Roma in piazza. dimostriamo agli italiani che anche i moderat
Sapete
Sapete indicarmi quando ci sarà un congresso regionale e/o provinciale per poter esprimere le proprie idee e i propri pensieri, ovviamnete come inscritto?
Ghei
CHI HA VISTO IERI ANNO ZERO AVRA' CAPITO CHE CHI VOTA SINISTRA VOTA IMMIGRATI A IOSA DANDO LORO:(VOTO ,CITTADINANZA,MATRIMONIO TRA GHEI AFFIDO BAMBINI.
Siamo
SIAMO AL 25 LUGLIO, PRESTO SARA' L'8 SETTEMBRE POI FINALMENTE SARA' IL 25 APRILE !
Ora
non è possibile una maggioranza allargata, come dice La Russa. Non ti fidare. Elezioni ora e subito senza se e senza ma. Non gioghi di palazzo. Chiarezza e onestà
Se
Se si vota bisogna abolire il bollo auto in modo da avere un'arma in più da giocarsi in campagna elettorale.
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mercoledì, novembre 10, 2010
Co-ca-co-la
Sto mettendo i sottotitoli al video di un'intervista a Bolaño. Che a un certo punto va fuori sincrono per un tempo lunghissimo, anni luce, quando Bolaño finalmente si decide a parlare già non esiste più, è una stella lontana e morta che ormai sta scommettendo con Pascal. Bisognerà pur sistemarla.
La bambina posseduta da un fagiolo salterino fa il gioco dell'elastico ansimando "Mis-sis-sip-pi, Co-ca-co-la. Mo-no-po-li".
Poi rallenta, si ferma, si avvicina, guarda un po' me un po' il monitor. Un po' me e un po' il monitor.
Un po' me.
– E quello chi è? Harry Potter?
Una generazione fottuta.
La mia, intendo.
La bambina posseduta da un fagiolo salterino fa il gioco dell'elastico ansimando "Mis-sis-sip-pi, Co-ca-co-la. Mo-no-po-li".
Poi rallenta, si ferma, si avvicina, guarda un po' me un po' il monitor. Un po' me e un po' il monitor.
Un po' me.
– E quello chi è? Harry Potter?
Una generazione fottuta.
La mia, intendo.
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lunedì, novembre 08, 2010
Meglio amico di uno zombi che conoscente di un finiano (WRSASYDHT!)
Non
le dimessioni si chiedono in parlamento con voto di fiducia non in un capannone adibito a mostre di antiquariato
Fuori
Una proposta SERIA:I personaggi della 1°Repubblica FUORI(a casa)non basta cambiare nome,va cambiato i personaggi,i vizzi rimangono.RINNOVIAMO !!!Gli ex non esistono
Cioè
BARLUSCONI SI DEVE DIMETTERE ESATTAMENTE COME HA FATTO FINI CIOE' E' ANCORA SEDUTO SULLA SEDIA N. TRE
Guardi
Caro Presidente guardi il film IL PRESIDENTE e faccia un discorsso comequello di M.Duglas:Fini le tue sono chiacchiere e ti candidi a presidente.IO SONO IL PRESIDENTE!
In cerca
Presidente, lei è il miglior statista che l'italia abbia mai avuto. Fini e la sinistra sono solo avvoltoi che girano in tondo in cerca di una carogna.
Estremo
Propongo, in caso estremo, un governo con Maroni primo ministro e Berlusconi ministro degli esteri
Meglio
MEGLIO ESSERE AMICO DI UNO ZOMBI CHE AVERE PER CONOSCENTE UN FINIANO PER IL SEMPLICE FATTO CHE I FINIANI NON FINISCONO MAI DI STUPIRTI PER LA LORO VIGLIACCHERIA FASCIS
Il peggio
Quelli di PERUGIA leggevano IL FATTO QUOTIDIANO ! Fini trasformerà il CentoSx in una nuova Dx antitaliana, laicista, marx- heghelista : al peggio non c'è mai fine!
Sembre
Caro silvio non preoccuparti noi ti sosterremo sembre e da oggi il sottosritto si impegnera di piu a promuovere il mio partito.
le dimessioni si chiedono in parlamento con voto di fiducia non in un capannone adibito a mostre di antiquariato
Fuori
Una proposta SERIA:I personaggi della 1°Repubblica FUORI(a casa)non basta cambiare nome,va cambiato i personaggi,i vizzi rimangono.RINNOVIAMO !!!Gli ex non esistono
Cioè
BARLUSCONI SI DEVE DIMETTERE ESATTAMENTE COME HA FATTO FINI CIOE' E' ANCORA SEDUTO SULLA SEDIA N. TRE
Guardi
Caro Presidente guardi il film IL PRESIDENTE e faccia un discorsso comequello di M.Duglas:Fini le tue sono chiacchiere e ti candidi a presidente.IO SONO IL PRESIDENTE!
In cerca
Presidente, lei è il miglior statista che l'italia abbia mai avuto. Fini e la sinistra sono solo avvoltoi che girano in tondo in cerca di una carogna.
Estremo
Propongo, in caso estremo, un governo con Maroni primo ministro e Berlusconi ministro degli esteri
Meglio
MEGLIO ESSERE AMICO DI UNO ZOMBI CHE AVERE PER CONOSCENTE UN FINIANO PER IL SEMPLICE FATTO CHE I FINIANI NON FINISCONO MAI DI STUPIRTI PER LA LORO VIGLIACCHERIA FASCIS
Il peggio
Quelli di PERUGIA leggevano IL FATTO QUOTIDIANO ! Fini trasformerà il CentoSx in una nuova Dx antitaliana, laicista, marx- heghelista : al peggio non c'è mai fine!
Sembre
Caro silvio non preoccuparti noi ti sosterremo sembre e da oggi il sottosritto si impegnera di piu a promuovere il mio partito.
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sabato, novembre 06, 2010
I veneti (We Read Spazio Azzurro e Lo Mettiamo in Versi)
ora i veneti
vogliono essere italiani
secondo me
essi sono stati
e sono sempre
veri cittadini italiani
solo che qualche persona
le ha invogliati malamente
ed ora?
[Grazie a Sten per le macerie.]
vogliono essere italiani
secondo me
essi sono stati
e sono sempre
veri cittadini italiani
solo che qualche persona
le ha invogliati malamente
ed ora?
[Grazie a Sten per le macerie.]
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mercoledì, novembre 03, 2010
Libera malattia in libero Stato (WRSASYDHT!)
Si è dato troppa voce al costume di "essere gay" chi va' contro natura non deve avere risalto è una malattia libera dove non c'è cura DIO creò 1 uomo e 1 donna
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martedì, novembre 02, 2010
A Bit of Spazio Azzurro Everywhere (We Read Free Republic So You Don't Have To)
La polizia sta arrestando sempre più sospetti che indossano le magliette con Obama... è il cambiamento che aspettavamo?
Ho votato con moglie, questa mattina. Ho solo 24 anni. Chiamatemi pirla e scemo, come vi pare. Mi piace la politica dal vivo per questo motivo. C'è qualcosa di meglio del giorno delle elezioni? È come il super bowl. C'è una tonnellata di bla bla e poi tutto si riduce a una fantastica giornata d'autunno. Solo che in questo caso è una fantastica giornata d'autunno in cui decidere il futuro del paese che amiamo. Quanto mi piace. Stasera starò alzato con mamma e moglie per godermela.
Andato a votare questa mattina (Woodstock, GA). Le macchine nel parcheggio erano almeno il doppio della gente nell'edificio (elettori + personale). Ho notato che altri hanno avuto problemi di parcheggio eppure brevi tempi d'attesa. Qualcun altro ha sperimentato questo tipo di "anomalia"? ;-)
Durante le elezioni Bush/Kerry ho trovato uno ad aspettarmi fuori del seggio. Aveva un tavolino ed era un cazzone che lavorava per l'AP e per un giornale locale, forse anche per una TV. Faceva gli "exit poll", e così io mi sono avvicinato con fare amichevole e lui mi ha chiesto cosa avevo votato. Userà le mie informazioni per i risultati dei suoi exit poll? ho chiesto. Certo, ha detto lui, sono pagato per raccogliere i dati. Ma allora com'è che i vostri exit poll a volte sono tanto sbagliati? ho detto io. E chi lo sa, ha risposto. Come no, faccio io, io le dico delle cose e voi le usate!
Ho votato questa mattina in California. Vivo nella zona settentrionale della valle di San Joaquin qua in California. Dopo il voto mi aspettavo di ricevere il solito adesivo con su scritto "Ho votato" da portare orgogliosamente al lavoro. Ma mi hanno dato l'adesivo ed era in spagnolo! È simile a quello dello scorso anno, ma invece di dire "Ho votato" dice "Ya Voté". Che i miei amici qua sul lavoro dicono che vuol dire "Ho votato" in spagnolo. MA CHE CAVOLO? Anche gli adesivi post-voto sono in spagnolo... Caspita, ma cosa è diventato il mio paese?
Trovati su Free Republic, sito internet e forum dei repubblicani e dei neoconservatori americani, e tradotti per voi.
So you don't have to.
Ho votato con moglie, questa mattina. Ho solo 24 anni. Chiamatemi pirla e scemo, come vi pare. Mi piace la politica dal vivo per questo motivo. C'è qualcosa di meglio del giorno delle elezioni? È come il super bowl. C'è una tonnellata di bla bla e poi tutto si riduce a una fantastica giornata d'autunno. Solo che in questo caso è una fantastica giornata d'autunno in cui decidere il futuro del paese che amiamo. Quanto mi piace. Stasera starò alzato con mamma e moglie per godermela.
Andato a votare questa mattina (Woodstock, GA). Le macchine nel parcheggio erano almeno il doppio della gente nell'edificio (elettori + personale). Ho notato che altri hanno avuto problemi di parcheggio eppure brevi tempi d'attesa. Qualcun altro ha sperimentato questo tipo di "anomalia"? ;-)
Durante le elezioni Bush/Kerry ho trovato uno ad aspettarmi fuori del seggio. Aveva un tavolino ed era un cazzone che lavorava per l'AP e per un giornale locale, forse anche per una TV. Faceva gli "exit poll", e così io mi sono avvicinato con fare amichevole e lui mi ha chiesto cosa avevo votato. Userà le mie informazioni per i risultati dei suoi exit poll? ho chiesto. Certo, ha detto lui, sono pagato per raccogliere i dati. Ma allora com'è che i vostri exit poll a volte sono tanto sbagliati? ho detto io. E chi lo sa, ha risposto. Come no, faccio io, io le dico delle cose e voi le usate!
Ho votato questa mattina in California. Vivo nella zona settentrionale della valle di San Joaquin qua in California. Dopo il voto mi aspettavo di ricevere il solito adesivo con su scritto "Ho votato" da portare orgogliosamente al lavoro. Ma mi hanno dato l'adesivo ed era in spagnolo! È simile a quello dello scorso anno, ma invece di dire "Ho votato" dice "Ya Voté". Che i miei amici qua sul lavoro dicono che vuol dire "Ho votato" in spagnolo. MA CHE CAVOLO? Anche gli adesivi post-voto sono in spagnolo... Caspita, ma cosa è diventato il mio paese?
Trovati su Free Republic, sito internet e forum dei repubblicani e dei neoconservatori americani, e tradotti per voi.
So you don't have to.
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sabato, ottobre 30, 2010
In Italia non c'è (We Read Spazio Azzurro e Lo Mettiamo in Versi)
IN ITALIA NON C’E’
DEMOCRAZIA
MA:
DOPPIOPESISTATOGHEROSSECRAZIA
POLITICOCALUNNIOCRAZIA
TRADIPOLICANTOCRAZIA
INETTOPOLICANTICRAZIA.
DEMOCRAZIA
MA:
DOPPIOPESISTATOGHEROSSECRAZIA
POLITICOCALUNNIOCRAZIA
TRADIPOLICANTOCRAZIA
INETTOPOLICANTICRAZIA.
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venerdì, ottobre 29, 2010
We Read Spazio Azzurro Ogni GG So You Don't Have To
SILVIO NON POSSIAMO ANDARE AVANTI ALTRI TRE ANNI CHE OGNI GG LA REPUBBLICA VADA A CHIEDERE COSA FAI NEL TUO PRIVATO LA CIVILTà MULTIETNICA SI STA RIVELANDO UN BOUMERAN
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giovedì, ottobre 28, 2010
lunedì, ottobre 25, 2010
I gatti stanno bene
AGOSTO 2004
CARI FANS,
È STATO UN ANNO PRIMA INTENSO E POI NO. BENE IN ENTRAMBI I CASI. FINO ALL'ULTIMO DELL'ANNO (10:30 PM) HO GIRATO DIETRO L'ANGOLO (ESCE OTT-NOV) NEL NUOVO MESSICO. POI, DURANTE L'INVERNO, ROMANCE AND CIGARETTES DI JOHN TURTURRO CON LA GRANDE SUSAN SARANDON E JAMES GANDOLFINI. POI IN PRIMAVERA UN SIMPATICO FILM CON OWEN WILSON E VINCE VAUGHN SU DUE IMBUCATI AI MATRIMONI, 2 SINGLE A NOZZE. A LA E IN ALCUNI BEI POSTI NEL MARYLAND.
POI È ARRIVATA LA PARTE NON TANTO INTENSA. HO FINITO 2 SINGLE A NOZZE AGLI INIZI DI GIUGNO E ADESSO SIAMO A METÀ AGOSTO ED ECCOMI QUI DISOCCUPATO. MI BUTTEREI GIÙ DALLA FINESTRA DELLO SCANTINATO MA TEMO CHE MI ROMPEREI IL NASO. HA HA.
È STATA UNA BELLA ESTATE ANCHE SE MOLTO CALDA E PIOVOSA NEL NORD EST. HO LETTO DEI BUONI LIBRI E GUARDATO UN MUCCHIO DI CHARLIE ROSE.
GRAZIE, CANDY ROSENBAUM, PER IL PEZZO SU RUTGER HAUER. MI È STATO SUBITO SIMPATICO. È UN ATTORE FANTASTICO E UN MARINAIO PROVETTO. SPERO DI LAVORARE ANCORA CON LUI.
QUESTO AUTUNNO MI DICONO CHE CI SONO ALCUNE OPPORTUNITÀ DI LAVORO MA CI SARÀ ANCHE LA PROMOZIONE DI DIETRO L'ANGOLO E VARIE ALTRE COSE.
SPERO STIATE TUTTI BENE E GRAZIE, CANDY, PER AVER ORGANIZZATO TUTTO QUESTO.
I GATTI STANNO BENE, I MEI PIÙ CARI SALUTI A TUTTI.
CHRIS WALKEN
Lettera agli ammiratori dell'Online Christopher Walken Fan Club.
Link
CARI FANS,
È STATO UN ANNO PRIMA INTENSO E POI NO. BENE IN ENTRAMBI I CASI. FINO ALL'ULTIMO DELL'ANNO (10:30 PM) HO GIRATO DIETRO L'ANGOLO (ESCE OTT-NOV) NEL NUOVO MESSICO. POI, DURANTE L'INVERNO, ROMANCE AND CIGARETTES DI JOHN TURTURRO CON LA GRANDE SUSAN SARANDON E JAMES GANDOLFINI. POI IN PRIMAVERA UN SIMPATICO FILM CON OWEN WILSON E VINCE VAUGHN SU DUE IMBUCATI AI MATRIMONI, 2 SINGLE A NOZZE. A LA E IN ALCUNI BEI POSTI NEL MARYLAND.
POI È ARRIVATA LA PARTE NON TANTO INTENSA. HO FINITO 2 SINGLE A NOZZE AGLI INIZI DI GIUGNO E ADESSO SIAMO A METÀ AGOSTO ED ECCOMI QUI DISOCCUPATO. MI BUTTEREI GIÙ DALLA FINESTRA DELLO SCANTINATO MA TEMO CHE MI ROMPEREI IL NASO. HA HA.
È STATA UNA BELLA ESTATE ANCHE SE MOLTO CALDA E PIOVOSA NEL NORD EST. HO LETTO DEI BUONI LIBRI E GUARDATO UN MUCCHIO DI CHARLIE ROSE.
GRAZIE, CANDY ROSENBAUM, PER IL PEZZO SU RUTGER HAUER. MI È STATO SUBITO SIMPATICO. È UN ATTORE FANTASTICO E UN MARINAIO PROVETTO. SPERO DI LAVORARE ANCORA CON LUI.
QUESTO AUTUNNO MI DICONO CHE CI SONO ALCUNE OPPORTUNITÀ DI LAVORO MA CI SARÀ ANCHE LA PROMOZIONE DI DIETRO L'ANGOLO E VARIE ALTRE COSE.
SPERO STIATE TUTTI BENE E GRAZIE, CANDY, PER AVER ORGANIZZATO TUTTO QUESTO.
I GATTI STANNO BENE, I MEI PIÙ CARI SALUTI A TUTTI.
CHRIS WALKEN
Lettera agli ammiratori dell'Online Christopher Walken Fan Club.
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dobraroba
sabato, ottobre 23, 2010
Molto elementare (We Read Spazio Azzurro e Lo Mettiamo In Versi)
QUALC'UNO CHE MI DICE
IL TITOLO DI STUDIO
DI CASINI PIER FERDI,
O DI CESA,
O DI BERSANI,
O DELLA SIURA BINDI,
PERCHE' PENSO SIA UN TITOLO
MOLTO ELEMENTARE
DA COME PARL
IL TITOLO DI STUDIO
DI CASINI PIER FERDI,
O DI CESA,
O DI BERSANI,
O DELLA SIURA BINDI,
PERCHE' PENSO SIA UN TITOLO
MOLTO ELEMENTARE
DA COME PARL
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mercoledì, ottobre 20, 2010
Firmato: Toscano Timido (We Read Spazio Azzurro, So You Don't Have To)
SiamoAllaGuerraEDobbiamoResistereQuesti(pd)NonHanno+Niente
DaPerdereSoloPiazze,FomentareViolenzeEl'ugolaDidipietro
CheSecondoMeAndrebbeRaccoltoFirmeEdEsiliatokazakhista
DaPerdereSoloPiazze,FomentareViolenzeEl'ugolaDidipietro
CheSecondoMeAndrebbeRaccoltoFirmeEdEsiliatokazakhista
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lunedì, ottobre 18, 2010
Pescini in :-(
"Stiamo per entrare in un periodo molto pescino. Molto nettunino. Molto Nettuno in Pesci. E ci resteremo fino al 2024. Lo dicevano alla radio."
Ernesto M. da Twitter.
Ernesto M. da Twitter.
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The Real Thing
domenica, ottobre 17, 2010
Filips is feri pat mecanics, Panasonic is BEST mecanics!
Un uomo, una passione, un taglio di capelli e the best soundtrack ever.
Yor Vercam.
Yor Vercam.
sabato, ottobre 16, 2010
La possibilità di un'isola pedonale (We Read Spazio Azzurro e Lo Mettiamo In Versi)
A Milano ci sono troppe
isole pedonali rotonde
troppi marciapiedi
larghissimi
al solo scopo d incanalare
inutilmente
il traffico
e troppi ecopass
e poco parchegio
[Perché Sten quando pensa alla Miru la immagina così, con gli accenti strani di Bela Lugosi. No no, anche fisicamente, aggiunge.]
isole pedonali rotonde
troppi marciapiedi
larghissimi
al solo scopo d incanalare
inutilmente
il traffico
e troppi ecopass
e poco parchegio
[Perché Sten quando pensa alla Miru la immagina così, con gli accenti strani di Bela Lugosi. No no, anche fisicamente, aggiunge.]
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venerdì, ottobre 15, 2010
Ad ognuno il suo xbacco (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To!)
Possibile
MA POSSIBILE CHE CON TUTTI QUEI PROBLEMI DA PARLARNE E DISCUTERE LA MARIA CONTINUI A FARE UOMINIDONNE PROGRAMMA FUTILE E SUPERFICIALE CI MANCAVA LO SCAMBIO FRA ADULTI
Direttamente
SILVIO BENE I PROMOTORI E FORZAS MA CI VORREBBE UN SITO DIRETTO CHE I TUOI ELETTORI POSSANO INTERVENIRE DIRETTAMENTE XCHè NON SOSTITUIRE UOMINIDONNE CON PDL OPINIONIS
Ogni
Tantissimi auguri per la Sua guarigione, ogni sera dico una preghiera per Lei che soffre tanto per noi e per il nostro bene. Grazie Grazie Grazie Grazie
Non
E' Tremonti il Min.al quale indirizzare le lamentele x Equitalia.Non scarikiamo tutto sulle spalle del Pres..Sul sito del Gov.trovate il suo indirizzo.AD OGNUNO IL SUO xbacco!!
Chiedi
Io sono per il nucleare. Pensi forse che per avere energia basti inserire la spina? Chiedi agli italiani se boglio bollette sempre piu' care on no !
Preventiva
fra le proposte politiche,andrebbe inserita la raccolta firmr preventiva,da effettuarsi in 2-3- giorni,per abrogare eventuali leggi voto/cittadinanza immigrati
Rete
MORANDI E DALLA NUOVI RAGAZZI CADUTI NELLA RETE DEI COMUNISTI MA NON VIVONO COME SAN FRANCESCO O COME GESù SI FINGONO A LORO IL SUCCESSO E I SOLDI L'APPREZZANO E COME
MA POSSIBILE CHE CON TUTTI QUEI PROBLEMI DA PARLARNE E DISCUTERE LA MARIA CONTINUI A FARE UOMINIDONNE PROGRAMMA FUTILE E SUPERFICIALE CI MANCAVA LO SCAMBIO FRA ADULTI
Direttamente
SILVIO BENE I PROMOTORI E FORZAS MA CI VORREBBE UN SITO DIRETTO CHE I TUOI ELETTORI POSSANO INTERVENIRE DIRETTAMENTE XCHè NON SOSTITUIRE UOMINIDONNE CON PDL OPINIONIS
Ogni
Tantissimi auguri per la Sua guarigione, ogni sera dico una preghiera per Lei che soffre tanto per noi e per il nostro bene. Grazie Grazie Grazie Grazie
Non
E' Tremonti il Min.al quale indirizzare le lamentele x Equitalia.Non scarikiamo tutto sulle spalle del Pres..Sul sito del Gov.trovate il suo indirizzo.AD OGNUNO IL SUO xbacco!!
Chiedi
Io sono per il nucleare. Pensi forse che per avere energia basti inserire la spina? Chiedi agli italiani se boglio bollette sempre piu' care on no !
Preventiva
fra le proposte politiche,andrebbe inserita la raccolta firmr preventiva,da effettuarsi in 2-3- giorni,per abrogare eventuali leggi voto/cittadinanza immigrati
Rete
MORANDI E DALLA NUOVI RAGAZZI CADUTI NELLA RETE DEI COMUNISTI MA NON VIVONO COME SAN FRANCESCO O COME GESù SI FINGONO A LORO IL SUCCESSO E I SOLDI L'APPREZZANO E COME
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giovedì, ottobre 14, 2010
Death by buns
Coloro che abbiano preso alla lettera la nostra ricetta dei Chelsea buns con semi di finocchio e albicocche saranno rimasti sorpresi (Food, 2 ottobre, p. 64, Weekend). Ai 500 grammi di farina dovevano accompagnarsi 30 grammi di burro, non 230.
Corrections, "The Guardian", lunedì 11 ottobre 2010.
Link
Corrections, "The Guardian", lunedì 11 ottobre 2010.
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karmafood
mercoledì, ottobre 13, 2010
Prima lapidano e poi fiaccolano (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To!)
Però
la sinistra ha inventato le primarie e pretente di realizzarli quando vuole perche essi non sanno essere uniti sarebbe meglio però chiamarli prelievo ai cittadini per
Sagre
Chiedo urgentemente al governo di mettere un taglio al proliferare di sagre in umbria, il 90% di queste non pruomovono il prodotto locale ma servono solo a far cassa.
Extra e comunitari
SINISTRA AL GOVERNO SENZA ELEZIONI DEL POPOLO SUBITO INDULTO X RISOLVERE I PROBLEMI DELLE PRIGIONI STRARIPANTI DI EXTRA E COMUNITARI REI CONFESSI AUMENTO DI DELINQUENZ
Perché
VISTO CHE SILVIO DEVE FORZATAMENTE STARE A RIPOSO,PERCHE NON FATE UN ELENCO DELLE MIGLIORI IDEE DI SPAZIO AZZURRO E GLIELO PORTATE O INVIATE GIORNALMENTE?
Questa cosa
COLORO KE SONO CONTRARI AI NS SOLDATI IN IRAK.SONO 34 I MORTI DA QUANDO è INIZIATA QUESTA COSA,MA QUANTI MORTI SUL LAVORO ABBIAMO AVUTO IN ITALIA NELLO STASSO PERIODO?
Apscciando
a novi di modena,hanno fatto una fiaccolata,e l'hanno apscciata per una prova dell'integrazione possibile.cosi' in basso mai prima d'ora...prima lapidano,poi fiac
Stima
sento tanta gente nel nio quartiere che non hanno più stima di fini e compani, non so quanto alla fine le sia stato convenuto questo tiro mancino.casini è stato + coer
la sinistra ha inventato le primarie e pretente di realizzarli quando vuole perche essi non sanno essere uniti sarebbe meglio però chiamarli prelievo ai cittadini per
Sagre
Chiedo urgentemente al governo di mettere un taglio al proliferare di sagre in umbria, il 90% di queste non pruomovono il prodotto locale ma servono solo a far cassa.
Extra e comunitari
SINISTRA AL GOVERNO SENZA ELEZIONI DEL POPOLO SUBITO INDULTO X RISOLVERE I PROBLEMI DELLE PRIGIONI STRARIPANTI DI EXTRA E COMUNITARI REI CONFESSI AUMENTO DI DELINQUENZ
Perché
VISTO CHE SILVIO DEVE FORZATAMENTE STARE A RIPOSO,PERCHE NON FATE UN ELENCO DELLE MIGLIORI IDEE DI SPAZIO AZZURRO E GLIELO PORTATE O INVIATE GIORNALMENTE?
Questa cosa
COLORO KE SONO CONTRARI AI NS SOLDATI IN IRAK.SONO 34 I MORTI DA QUANDO è INIZIATA QUESTA COSA,MA QUANTI MORTI SUL LAVORO ABBIAMO AVUTO IN ITALIA NELLO STASSO PERIODO?
Apscciando
a novi di modena,hanno fatto una fiaccolata,e l'hanno apscciata per una prova dell'integrazione possibile.cosi' in basso mai prima d'ora...prima lapidano,poi fiac
Stima
sento tanta gente nel nio quartiere che non hanno più stima di fini e compani, non so quanto alla fine le sia stato convenuto questo tiro mancino.casini è stato + coer
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lunedì, ottobre 11, 2010
The shed is a shed
7 HANOVER TERRACE
REGENT'S PARK
LONDON N.W.1
AMBASSADOR 9393
4 novembre 1966
Egregio Professor Seaman,
Sono lieto di apprendere dell'interesse della Classe 5A per IL CUSTODE. Risponderò alle sue domande con molta franchezza.
i) I documenti di Davies si trovano a Sidcup perché è lì che stanno.
ii) Il suo nome è falso perché se l'è inventato.
iii) I due fratelli si vedono poco perché si incontrano di rado.
iv) Aston continua ad aggiustare le sue spine elettriche perché gli piace.
v) Quando esce a camminare, cammina.
vi) Il monaco insulta Davies perché non gli piace.
vii) Davies non ama la gente di colore.
viii) Non vuole ammettere di fare rumori strani, la notte.
ix) Il Buddha è un Buddha.
x) Il capanno è un capanno.
Le assicuro che queste risposte alle vostre domande non hanno intenzioni umoristiche.
I miei migliori saluti a tutti voi.
Cordialmente,
Harold Pinter
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Scilence, on tourne
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venerdì, ottobre 08, 2010
La Teoria della Sostituibilità di Leonardo DiCaprio
Nella notte tra il 7 e l'8 ottobre 2010, durante la visione del pilot di Boardwalk Empire diretto da Martin Scorsese con piglio revivalistico, stucchevole eccesso di mezzi e atmosfera a metà tra il teatro di posa e il villaggio outlet grandi firme, tale Mirumir (di seguito indicata come M.) affermava che "dopo tutto Michael Pitt non è male" e "forse potrebbe sostituire Leonardo DiCaprio in alcuni film".
Non esageriamo, disse Sua Cinicità.
A sostegno della propria Teoria, M. si produsse nell'imitazione delle faccine di DiCaprio – DiCaprio pensa, DiCaprio di preoccupa, DiCaprio ha paura, DiCaprio risolve un sudoku difficile – per dimostrare che si trattava della stessa faccina, invariabilmente caratterizzata da fronte accigliata, occhi a fessura, boccuccia sprezzante, narici leggermente dilatate, doppioomento fremente. Passò poi a riprodurre la faccina estatica – DiCaprio è felice, DiCaprio è superiore, DiCaprio è innamorato, DiCaprio ha risolto un sudoku difficile – composta da mezzo sorriso assorto e pupille genericamente puntate su un orizzonte ricostruito digitalmente. Sua Cinicità concesse che c'era del vero. "C'è del vero" disse infatti. "Povera matta" aggiunse.
M. si spinse poi a individuare le cause di questa immobilità espressiva in una baby face sempre sul punto di trasformarsi in festoso crollo strutturale e mai pronta a compiere l'atteso grande passo.
Fantasticò poi sulla sostituibilità di DiCaprio con Matt Damon (anche in The Departed, per il quale con una qualche macchinosità suggerì la sostituzione di DiCaprio con Damon, di Damon con Mark Wahlberg, di Wahlberg con – poniamo – Michael Pitt). Si esibì quindi nell'imitazione facciale di Matt Damon, il John Boh per eccellenza: espressività simile a quella dicapriesca ma con l'aggiunta di un leggero prognatismo e di uno sguardo puntato sul qui e ora di una constatazione amichevole.
"In Inception invece mettiamo Christian Bale e stiamo a posto così" concluse.
Affermò che non voleva male a DiCaprio, che in fondo lui avrebbe continuato a lavorare per inerzia, fondato catene di cocktail bar, girato piccoli orgogliosi film e presediuto giurie di festival. Gli confermò poi il roseo futuro di fidanzatore e/o sposatore di modelle e gli augurò un sereno sovrappeso splendidamente tatuato ad accompagnare l'espressione di gatto persiano sazio.
"Invece Steve Buscemi è un capo" chiosò, giudicandosi quasi troppo ovvia e didascalica.
Non esageriamo, disse Sua Cinicità.
Non esageriamo, disse Sua Cinicità.
A sostegno della propria Teoria, M. si produsse nell'imitazione delle faccine di DiCaprio – DiCaprio pensa, DiCaprio di preoccupa, DiCaprio ha paura, DiCaprio risolve un sudoku difficile – per dimostrare che si trattava della stessa faccina, invariabilmente caratterizzata da fronte accigliata, occhi a fessura, boccuccia sprezzante, narici leggermente dilatate, doppioomento fremente. Passò poi a riprodurre la faccina estatica – DiCaprio è felice, DiCaprio è superiore, DiCaprio è innamorato, DiCaprio ha risolto un sudoku difficile – composta da mezzo sorriso assorto e pupille genericamente puntate su un orizzonte ricostruito digitalmente. Sua Cinicità concesse che c'era del vero. "C'è del vero" disse infatti. "Povera matta" aggiunse.
M. si spinse poi a individuare le cause di questa immobilità espressiva in una baby face sempre sul punto di trasformarsi in festoso crollo strutturale e mai pronta a compiere l'atteso grande passo.
Fantasticò poi sulla sostituibilità di DiCaprio con Matt Damon (anche in The Departed, per il quale con una qualche macchinosità suggerì la sostituzione di DiCaprio con Damon, di Damon con Mark Wahlberg, di Wahlberg con – poniamo – Michael Pitt). Si esibì quindi nell'imitazione facciale di Matt Damon, il John Boh per eccellenza: espressività simile a quella dicapriesca ma con l'aggiunta di un leggero prognatismo e di uno sguardo puntato sul qui e ora di una constatazione amichevole.
"In Inception invece mettiamo Christian Bale e stiamo a posto così" concluse.
Affermò che non voleva male a DiCaprio, che in fondo lui avrebbe continuato a lavorare per inerzia, fondato catene di cocktail bar, girato piccoli orgogliosi film e presediuto giurie di festival. Gli confermò poi il roseo futuro di fidanzatore e/o sposatore di modelle e gli augurò un sereno sovrappeso splendidamente tatuato ad accompagnare l'espressione di gatto persiano sazio.
"Invece Steve Buscemi è un capo" chiosò, giudicandosi quasi troppo ovvia e didascalica.
Non esageriamo, disse Sua Cinicità.
giovedì, ottobre 07, 2010
Non c'è perità (WRSASYDHT!)
Opignoni
VEDIAMO DI RICHIAMARE I GIORNALISTI DEL TG3 PUGLIA, FANNO ASCOLTARE SOLO LE OPIGNONI DELLA SX ANZICHE' DI ENTRAMBI, NON CE' PERITA' DI ESPRESIONE E' UNA VERGOGNA
Introspezione
ORA SIAMO A UN DERBY PAUROSO, POTREMMO SALVARCI SE BRUXELLES SAPESSE FARE UN'INTROSPEZIONE INTELLIGENTE CREANDO BARRIERE A TUTELA DELLECONOMIA EUROPEA
Chenghen
L'EUROPA CON IL RATTATO DI CHENGHEN HA DANNEGIATO GLI EUROPEI. LORO PENSANO SOLO AGLI INTROITI PERSONALI E NON ALLA RICCHEZZA DEGLI EUROPEI CHE E' IN CRISI.
Super parters
AL NOSTRO AMATO PRESIDENTE NAPOLITANO, DI LEI CI FIDIAMO, E' SUPER PARTERS E NON STIA AL GIOCO DEI GOLPISTI. VOGLIONO GOVERNARE SENZA AVER VINTO, CHE VERGOGNAAAAAAA
Seminari
vi scrivo poichè mi piacerebbe assistere a seminari sulle attuali vicissitudini del paese ma non riesco a trovare nulla a roma
VEDIAMO DI RICHIAMARE I GIORNALISTI DEL TG3 PUGLIA, FANNO ASCOLTARE SOLO LE OPIGNONI DELLA SX ANZICHE' DI ENTRAMBI, NON CE' PERITA' DI ESPRESIONE E' UNA VERGOGNA
Introspezione
ORA SIAMO A UN DERBY PAUROSO, POTREMMO SALVARCI SE BRUXELLES SAPESSE FARE UN'INTROSPEZIONE INTELLIGENTE CREANDO BARRIERE A TUTELA DELLECONOMIA EUROPEA
Chenghen
L'EUROPA CON IL RATTATO DI CHENGHEN HA DANNEGIATO GLI EUROPEI. LORO PENSANO SOLO AGLI INTROITI PERSONALI E NON ALLA RICCHEZZA DEGLI EUROPEI CHE E' IN CRISI.
Super parters
AL NOSTRO AMATO PRESIDENTE NAPOLITANO, DI LEI CI FIDIAMO, E' SUPER PARTERS E NON STIA AL GIOCO DEI GOLPISTI. VOGLIONO GOVERNARE SENZA AVER VINTO, CHE VERGOGNAAAAAAA
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vi scrivo poichè mi piacerebbe assistere a seminari sulle attuali vicissitudini del paese ma non riesco a trovare nulla a roma
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mercoledì, ottobre 06, 2010
Good luck anyway
"Secondo me è una maledetta vergogna che un settore potenzialmente dinamico e vitale come il giornalismo sia infestato da tanti idioti, scrocconi e scribacchini, afflitto da miopia, apatia e autocompiacimento e generalmente intrappolato in un pantano di stagnante mediocrità. Se con il 'Sun' intendete prendere le distanze da tutto questo, penso che mi piacerebbe lavorare per voi.
Mi sono occupato soprattutto di giornalismo sportivo ma posso scrivere di tutto dalla propaganda bellicista a erudite recensioni librarie.
Se serve sono disposto a lavorare 25 ore al giorno in cambio di un salario ragionevole e non mi importa un fico secco di sicurezza lavorativa, intrighi d'ufficio e grane personali.
Meglio il sussidio di disoccupazione che scrivere per un giornale di cui mi debba vergognare.
La Columbia Britannica non è dietro l'angolo ma il viaggio non mi dispiacerebbe.
Se pensate di potermi impiegare mandatemi due righe.
Altrimenti buona fortuna comunque.
Distinti saluti."
Dalla lettera di Hunter S. Thompson al "Vancouver Sun", 1° ottobre 1958.
Non lo presero.
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martedì, ottobre 05, 2010
Tutti intergati (WRSASYDHT!)
Se
personalmente se un immigrato mi aggredisse non torna a casa. se alla comunita europea non piace se ne fara una ragione. io non sono x l'intergazione
Redrum
Presidente, attenzione questa disputa di Fini manda a pallino TUTTO. Riforma Universitaria, Scuola, Federalismo, ecc.....CHE SI SAPPIA. DOPO sarà DILUVIO ROSSO SANGUE
Ma
uccide la moglie a sprangate e la tenta di uccidere la figlia. bene bella l'integrazione !! ma li volete manadre a calci al loro paese?pensate che gli italiani li to
Perquando
sig.presidente vorrei avere lonore di poterla parlare di persona per dirle come vanno le cose in Italia perquando riguarda la magistratura.subito il processo breve gen
personalmente se un immigrato mi aggredisse non torna a casa. se alla comunita europea non piace se ne fara una ragione. io non sono x l'intergazione
Redrum
Presidente, attenzione questa disputa di Fini manda a pallino TUTTO. Riforma Universitaria, Scuola, Federalismo, ecc.....CHE SI SAPPIA. DOPO sarà DILUVIO ROSSO SANGUE
Ma
uccide la moglie a sprangate e la tenta di uccidere la figlia. bene bella l'integrazione !! ma li volete manadre a calci al loro paese?pensate che gli italiani li to
Perquando
sig.presidente vorrei avere lonore di poterla parlare di persona per dirle come vanno le cose in Italia perquando riguarda la magistratura.subito il processo breve gen
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domenica, ottobre 03, 2010
Paris po perec, po Paris perec
Sapevatelo di conoscenza: i russi non piantano mai una tastiera in mezzo a un campo invano.
Mai.
In russo la pronuncia di Paris è simile a quella di "perec". Dalla ricercata assonanza nasce "Po Paris Hilton skučaet moj perec", "Al mio peperone manca Paris Hilton".
Cantabile.
Coreografabile.
Causa dipendenza.
E non perdetevi il rap in blackface a 3.14.
Come sempre, mi ringraziate poi con calma.
Mai.
In russo la pronuncia di Paris è simile a quella di "perec". Dalla ricercata assonanza nasce "Po Paris Hilton skučaet moj perec", "Al mio peperone manca Paris Hilton".
Cantabile.
Coreografabile.
Causa dipendenza.
E non perdetevi il rap in blackface a 3.14.
Come sempre, mi ringraziate poi con calma.
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lunedì, settembre 27, 2010
Inerzie (WRSASYDHT)
LIBERANO GLI ASSASSINI SE STRANIERI,ED IMPRIGIONANO GLI ITALIANI X INERZIE, CLANDESTINI ROM STRANIERI POSSONO AMMAZZARE RUBARE STUPRARE,NON VANNO MAI IN GALERA,VERGOGN
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domenica, settembre 26, 2010
Gli indumenti intimi della bambola barbie
Gli indumenti intimi della bambola barbie
di Andrej Sen Sen'kov
sotto il suo vestito
puoi trovare a volte
quella donna
per la quale in seguito
le ragazze
baciano le soffici zampe
di ginecologi giocattolo sovietici
*
nell'ultimo modello di barbie
la plastica è così morbida
da conservare
il segno delle mutandine,
naturalmente se la bambola
resta seduta scomodamente e a lungo
sulle ginocchia di qualcuno
*
dentro questa donna
c'è quello
per cui
vengono pagati
poliziotti americani di provincia
*
nel set completo della barbie
c'è un minuscolo oggetto,
il cui uso non appare immediatamente ovvio
e quando capisci
a cosa serve,
la bambola,
arrossendo,
te lo strappa
di mano.
*
non ho mai sognato questa barbie
ho sognato invece
le terribili bambole moscovite anni Settanta
con le loro dita oneste,
incollate insieme,
vuote di promesse.
Originale: САМОЕ НИЖНЕЕ БЕЛЬЕ КУКЛЫ БАРБИ
Traduzione: Manuela Vittorelli.
Andrej Sen-Sen'kov è nato nel Tagikistan nel 1968. Laureatosi in medicina all'Università di Jaroslavl', ha vissuto a Borisoglebsk, nell'Oblast' di Voronež, prima di trasferirsi nel 2001 a Mosca, dove fa il medico. Ha pubblicato sei libri di versi e prose poetiche.
di Andrej Sen Sen'kov
sotto il suo vestito
puoi trovare a volte
quella donna
per la quale in seguito
le ragazze
baciano le soffici zampe
di ginecologi giocattolo sovietici
*
nell'ultimo modello di barbie
la plastica è così morbida
da conservare
il segno delle mutandine,
naturalmente se la bambola
resta seduta scomodamente e a lungo
sulle ginocchia di qualcuno
*
dentro questa donna
c'è quello
per cui
vengono pagati
poliziotti americani di provincia
*
nel set completo della barbie
c'è un minuscolo oggetto,
il cui uso non appare immediatamente ovvio
e quando capisci
a cosa serve,
la bambola,
arrossendo,
te lo strappa
di mano.
*
non ho mai sognato questa barbie
ho sognato invece
le terribili bambole moscovite anni Settanta
con le loro dita oneste,
incollate insieme,
vuote di promesse.
Originale: САМОЕ НИЖНЕЕ БЕЛЬЕ КУКЛЫ БАРБИ
Traduzione: Manuela Vittorelli.
Andrej Sen-Sen'kov è nato nel Tagikistan nel 1968. Laureatosi in medicina all'Università di Jaroslavl', ha vissuto a Borisoglebsk, nell'Oblast' di Voronež, prima di trasferirsi nel 2001 a Mosca, dove fa il medico. Ha pubblicato sei libri di versi e prose poetiche.
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martedì, settembre 21, 2010
Vedrai
I can't wear pink! Everyone at work wears white!
I'm not popular enough to be different.
Homer Simpson
I'm not popular enough to be different.
Homer Simpson
Pensavo.
Ci sono dei burritos che scadono, delle magliette bianche da tingere di rosa (secondo il vecchio metodo della lavapanni russa: butti qualcosa di colorato, ruoti velocemente la manopola delle temperature e premi start senza guardare), un set di vicini tendenza Basaglia, un amministratore losco e un vecchio del Mossad nel palazzo di fronte.
Dunque, pensavo, io partirei domani.
Non c'è lo sciopero dei trasporti.
Non c'è lo sciopero del latte.
In compenso dice che stasera è mancata la corrente elettrica, un po' alla volta, luce fioca, internet smorzata, poi il buio totale.
Dal quel buio, un suo sms agonizzante.
"Vedrai che ora muore Godard".
Poi visto che continuava a mancare la luce è andato a prendersi la pizza da Domino's e ha scoperto che da Domino's il lunedì e il martedì la pizza costa sette euro e novantanove, che tu la prenda per due o per quattro. Allora lui dice una quattro formaggi per due. La cassiera gli fa: sicuro per due? no, perché il prezzo è uguale. E allora lui dice famo per quattro, poi metà la butto. E lei: ma ne vuole una per due o una per quattro per buttarla? Lui dice che per quattro mica la mangia tutta, e dunque. Lei fa: ma guardi che io me la riscaldo l'indomani. E lui dice fa schifo, e lei dice no no e allora lui dice e vabbe'.
Poi è tornato a casa, c'era di nuovo la luce e Godard era vivo.
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Opignoni (WRSASYDHT)
Di molto
LA PRESENZA DI CANI E CACCIATORI ELIMINEREBBE DI MOLTO GLI INCENDI DOLOSI DEI BOSCHI,E NON SAREBBERO PIù SICURO RIFUGIO X TENERCI I SEQUESTRATI, OLTRE A PORTARE LAVORO
MedioSono un residente estero(da 30 anni in Medio Oriente)chiedo gentilmente come Vostro affezionato supporter di aprire una forte azione politica per aiutare il ceto medio
ConvivereA Portogruaro e nei comuni limitrofi ho creato un movimento politico culturale per l'impossibilità di convivere con quelli di Allenza Nazionale. Viva Forza Italia !
Nikad
NON CI SIAMO PROPRIO CARI POLITICI BENPENSANTI VI INDISPETTITE SU DEI SIMBOLI INNOQUI E LEGATI AL LUOGO E NON VI INDIGNATE SUL BURKA O NIKAD CHE RENDE SCHIAVE LE DONNE
Lei
Sig Pres quando parla premetta sempre che LEI e' il piu grande uomo politico italiano di tutti i tempi. Uniti nella divisione. Gli itali. non sono uguali da nord a su
Altrimeni
SE LA PRIORITA' E' CONTINUARE LA LEGISLATURA, TANTI DISTINGUO I GRUPPI CHE VOGLIONO SOSTENERE IL GOVERNO,NON DOVREBBERO FARLI ALTRIMENI CERCANO SOLO VISIBILITA
Meglio
PRESIDENTE PER CORTESIA E POSSIBILE AUMENTARE I CARATTERI A QUESTA BACHECA ALMENO A 250 PER POTER ESPRIMERE MEGLIO LE NOSTRE OPIGNONI? DITELO ANCHE VOI RAGAZZI,GRAZIE
LA PRESENZA DI CANI E CACCIATORI ELIMINEREBBE DI MOLTO GLI INCENDI DOLOSI DEI BOSCHI,E NON SAREBBERO PIù SICURO RIFUGIO X TENERCI I SEQUESTRATI, OLTRE A PORTARE LAVORO
MedioSono un residente estero(da 30 anni in Medio Oriente)chiedo gentilmente come Vostro affezionato supporter di aprire una forte azione politica per aiutare il ceto medio
ConvivereA Portogruaro e nei comuni limitrofi ho creato un movimento politico culturale per l'impossibilità di convivere con quelli di Allenza Nazionale. Viva Forza Italia !
Nikad
NON CI SIAMO PROPRIO CARI POLITICI BENPENSANTI VI INDISPETTITE SU DEI SIMBOLI INNOQUI E LEGATI AL LUOGO E NON VI INDIGNATE SUL BURKA O NIKAD CHE RENDE SCHIAVE LE DONNE
Lei
Sig Pres quando parla premetta sempre che LEI e' il piu grande uomo politico italiano di tutti i tempi. Uniti nella divisione. Gli itali. non sono uguali da nord a su
Altrimeni
SE LA PRIORITA' E' CONTINUARE LA LEGISLATURA, TANTI DISTINGUO I GRUPPI CHE VOGLIONO SOSTENERE IL GOVERNO,NON DOVREBBERO FARLI ALTRIMENI CERCANO SOLO VISIBILITA
Meglio
PRESIDENTE PER CORTESIA E POSSIBILE AUMENTARE I CARATTERI A QUESTA BACHECA ALMENO A 250 PER POTER ESPRIMERE MEGLIO LE NOSTRE OPIGNONI? DITELO ANCHE VOI RAGAZZI,GRAZIE
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giovedì, settembre 16, 2010
Un fallimento chiamato allegria
E allora io pensai di nuovo a Estridentópolis, ai suoi musei e ai suoi bar, ai suoi teatri all'aperto e ai suoi giornali, alle sue scuole e ai suoi dormitori per poeti erranti, a quei dormitori dove avrebbero dormito Borges e Tristan Tzara, Huidobro e André Breton. E rividi sua eccellenza il generale mentre parlava con noi, lo rividi mentre beveva appoggiato alla finestra, lo vidi ricevere Cesárea Tinajero che arrivava con una lettera di raccomandazione di Manuel, lo vidi leggere un libricino di Tablada, forse quello in cui don José Juan dice: "Sotto il celeste tremore / delira per l'unica stella / il cantico dell'usignolo". Come dire, ragazzi, dissi, che vedevo gli sforzi e i sogni, tutti confusi in un unico fallimento, e che questo fallimento si chiamava allegria.
Roberto Bolaño, I detective selvaggi, Sellerio 2003. Traduzione di Maria Nicola.
Incongruamente e fuori tempo massimo, esigo il mio fallimento fatto di sogni e sforzi, il mio personale comma 22, il tonfo allegro da circo o comica o cartone animato con braccia roteanti e piedi che pedalano nel vuoto prima della caduta, e la gente che fa oh e subito dopo però si mette a ridere. Lo voglio così tanto da rischiare il peggio che mi possa capitare: non fallire affatto.
Roberto Bolaño, I detective selvaggi, Sellerio 2003. Traduzione di Maria Nicola.
Incongruamente e fuori tempo massimo, esigo il mio fallimento fatto di sogni e sforzi, il mio personale comma 22, il tonfo allegro da circo o comica o cartone animato con braccia roteanti e piedi che pedalano nel vuoto prima della caduta, e la gente che fa oh e subito dopo però si mette a ridere. Lo voglio così tanto da rischiare il peggio che mi possa capitare: non fallire affatto.
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martedì, settembre 14, 2010
Pipe dreams
– Ecco l'idraulico. Ciao. No, non è vero.
– ...
– Non ho resistito alla tentazione di compiere un gesto scaramantico.
– Ma.
– L'avevo scritto e poi tagliato per incollartelo rapidamente quando sarebbe successo.– ...
– Non ho resistito alla tentazione di compiere un gesto scaramantico.
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lunedì, settembre 13, 2010
Falso Allarme per Finto Pony Ponymorfo di Fascia Alta
Eddie
Dove: Orange County, California.
Cosa: costoso pony di peluche marca FurReal dalle sembianze regolarmente ponymorfe.
Perché: era stato abbandonato in una strada senza uscita nei pressi di una scuola elementare.
E dunque: poteva essere imbottito di esplosivo.
L'operazione: il pony è stato ispezionato da un robot, poi gli è stato piazzato accanto dell'esplosivo ed è saltato in aria.
In seguito: il portavoce dello sceriffo della Contea ha dichiarato che il pony non rappresentava una minaccia.
8. no, davvero, i falsi allarmi, dai. per favore.
Eddie
Eddie
Alcune osservazioni:
1. Chiunque abbia avuto a che fare con bambine dai cinque ai nove anni sa che i pony sono roba seria. Che si tratti di peluche effettivamente ponymorfi come questo esemplare o di variazioni fantasiose, colorate e sessualmente stridule sul tema del nanismo equino, le bambine ne sono misteriosamente soggiogate. Che ci fai, con i pony? Lo sai che il massimo della loro performance è galoppare avanti e indietro sul tappeto? No? Anche cadere in un burrone, qualche volta? Ma se la cavano, se la cavano sempre? È un complicato affare di ruolo? Il pony sei tu? E quando passerà, questa cosa? Non è che da adolescente mi metti su un tumblr dedicato agli unicorni arcobaleno?
2. È dunque normale che nell'afghanizzato mondo adulto un pony abbia sempre un'aria vagamente losca.
3. Soprattutto se si trova nelle vicinanze di una scuola elementare.
4. Non raccontiamoci la storia della bomba. Per favore.
5. Il robot – caro, piccolo, coraggioso soldatino del disinnesco – l'aveva ispezionato.
6. E aveva trovato qualcosa?
7. No.
8. Neanche per sogno.
9. Ammettiamolo, una volta per tutte.
10. Veder esplodere un pony di peluche, un vero finto pony ponymorfo e costoso. Brandelli che volano ovunque. Tutto quel poliestere imbottito di poliestere incollato su un palo della luce.
11. Uau.
12. Ho visto il video cinque volte. Puro pony porno.
13. Fine delle galoppate sul tappeto.
14. Fine delle cadute a lieto fine nel burrone.
15. Che serva ad esempio a lui e ai suoi amici dipinti.
16. Credetemi.
17. Non esistono pony innocenti.
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sabato, settembre 11, 2010
Sappi che sono uno spettro in carne e ossa
di Denis Novikov
Sappi che sono uno spettro in carne e ossa
un quaderno a quadretti
puoi passarmi attraverso
ma attento a non impigliarti.
Là molte anime urlano piangendo
e si lacerano nel fuoco
ma anche loro hanno pensato: balle
e mi hanno attraversato.
Sappi che non sono un assassino
ma vittima e sacrificio
distillatoio di sofferenza
avanti e indietro
"Так знай, я призрак во плоти", "Казалось, внутри...", Крещатик 2005, n. 2
Traduzione: Manuela Vittorelli.
Denis Gennad'evič Novikov, nato nel 1967, ha vissuto a Mosca dove ha studiato all'Istituto Gorkij di letteratura. Ha fatto parte del gruppo "Almanach". I suoi versi sono usciti su varie riviste letterarie e ha pubblicato quattro libri di poesie. La postfazione alla sua prima opera, la raccolta Okno v janvare (1995) è di Iosif Brodskij. Negli ultimi anni ha rotto con gli ambienti letterari e ha praticamente smesso di pubblicare. È morto a Gerusalemme il 31 dicembre del 2004.
Sappi che sono uno spettro in carne e ossa
un quaderno a quadretti
puoi passarmi attraverso
ma attento a non impigliarti.
Là molte anime urlano piangendo
e si lacerano nel fuoco
ma anche loro hanno pensato: balle
e mi hanno attraversato.
Sappi che non sono un assassino
ma vittima e sacrificio
distillatoio di sofferenza
avanti e indietro
"Так знай, я призрак во плоти", "Казалось, внутри...", Крещатик 2005, n. 2
Traduzione: Manuela Vittorelli.
Denis Gennad'evič Novikov, nato nel 1967, ha vissuto a Mosca dove ha studiato all'Istituto Gorkij di letteratura. Ha fatto parte del gruppo "Almanach". I suoi versi sono usciti su varie riviste letterarie e ha pubblicato quattro libri di poesie. La postfazione alla sua prima opera, la raccolta Okno v janvare (1995) è di Iosif Brodskij. Negli ultimi anni ha rotto con gli ambienti letterari e ha praticamente smesso di pubblicare. È morto a Gerusalemme il 31 dicembre del 2004.
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giovedì, settembre 09, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/10. Quarantacinque minuti
Nella primavera del 1982 Boris Grebenščikov comunica a Rybin e Coj che gli Akvarium hanno appena finito di registrare il loro album Treugol'nik ("Triangolo") e che il produttore Andrej Tropillo è disposto a produrre anche i KINO. Dopo un'audizione alcuni membri degli Akvarium decidono di collaborare al disco: sono Michail Vasil'ev, Vsevolod Gakkel', Andrej Romanov e lo stesso BG. Manca un batterista, perché Valinskij è partito per il servizio militare: verrà sostituito da una drum-machine ("Proviamo" li convince Grebenščikov. "Nuovi romantici, suono nuovo.") che comunque non guasterà le sonorità complessivamente acustiche del disco.
Racconta Aleksej Rybin a proposito di Andrej Tropillo, figura centrale della scena musicale underground leningradese:
Andrej faceva parte di quel ristretto numero di persone la cui carriera aveva prosperato grazie alla grande rivoluzione socialista d'Ottobre. Proprio grazie alla rivoluzione e al compagno Lenin nel nostro Paese si era stabilita la tradizione dei subbotnik comunisti, le giornate festive di lavoro volontario in cui i lavoratori sovietici di ogni categoria si mettevano a fare le grandi pulizie, gettando nella spazzatura immondizie, ciarpame e apparecchiature in disuso. Se le apparecchiature erano ancora funzionanti, prima di gettarle bisognava distruggerle con asce, mazze o piedi di porco per renderle inutilizzabili. Andrej Tropillo partecipava tutti gli anni al subbotnik comunista leninista. Si preparava a lungo per quel giorno: comprava grandi scorte di vodka e vino, si informava, faceva telefonate e giunto il gran giorno si presentava in qualche teatro, istituto o altra istituzione e aspettava pazientemente. Aspettava che i lavoratori sudati e allegramente bestemmianti trascinassero nel cortile vecchi mixer, casse e amplificatori. E quando i volontari, dopo essersi fatti una sigaretta e una bevuta, si accingevano a fare allegramente a pezzi le apparecchiature in un tripudio di fili colorati e di transistor, ecco che Tropillo gentilmente li fermava.E così Viktor e Aleksej, accompagnati da BG, nella primavera del 1982 entrano in un grigio edificio di quattro piani sul friume Ochta, in ulica Panfilova numero 23. Fuori della porta è appesa una vecchia insegna di vetro con su scritto "Casa dei Pionieri e degli Scolari". All'ultimo piano c'è lo studio di Andrej Tropillo, costruito anno dopo anno e subbotnik dopo subbotnik: lì sono stati registrati tutti gli album degli Akvarium, lì nasce 45, il primo dei KINO. 45 è la durata in minuti della registrazione.
mercoledì, settembre 08, 2010
Intervallo WRSASYDHT: Stop lost
di fronte ad una situazione ingovernabile e di discussioni giornaliere è meglio lo STOP LOST,si prenda coraggio di dire agli italiani così impossibile scegleite voi
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martedì, settembre 07, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/9. Noi siamo cinema
Le circostanze generali e i polverosi fatti privati di quella vita inquieta sono familiari a molti. Proprio da questo e dal povero vissuto quotidiano pietroburghese, che per fare effetto veniva chiamato "sottosuolo", come una margherita da un mucchio di spazzatura spuntò tutta la brillante cultura pietroburghese degli anni Ottanta, straordinaria nella sua infinita, incensurata libertà. E per libertà, naturalmente, non intendo semplicemente la libertà di protestare (che caratterizzava soprattutto gli "abitanti del sottosuolo" degli anni Settanta), ma anche la libertà di non protestare.
Pavel Krusanov, "Viktor Coj: arbatskaja počta"
Pavel Krusanov, "Viktor Coj: arbatskaja počta"
Con le sue liste nere il Komsomol fa anche l'errore di prendere alla lettera i testi delle canzoni occidentali, mentre i giovani sovietici di quegli anni vi prestano per lo più scarsa attenzione, così come sono poco interessati ad associare la musica occidentale all'anticomunismo e il rock alla politica. Il significato delle canzoni è irrilevante, importante è la loro origine occidentale, l'evocazione di un altrove, i riferimenti sconosciuti a qualcosa che non deve necessariamente esistere: quando finalmente verranno stampate le traduzioni dei testi dei Beatles, per esempio, molti si accorgeranno che sono completamente diversi da quelli fantasticati.
"Cosa vogliono da me" si lamenta Viktor Coj poco dopo aver passato le selezioni per entrare nel Rok-Klub di Leningrado. "Non voglio mettermi a scrivere chissà quali canzoni politicizzate. Non ci riesco."
"Non ascoltarli, suona, racconta quello che ti succede" lo tranquillizza Boris Grebenščikov. "È tutto a posto, Vit'ka. Fregatene." E gli consiglia di pensare invece un po' all'immagine: "Voi avete un'aria da nuovi romantici. Dovete tentare qualcosa in quel senso".
"E cioè?" domanda Coj.
"Tipo Adam and the Ants?" butta lì Rybin.
"Tipo" risponde BG.
La ragazza di Viktor, Mar'jana, lavora come costumista per il circo di Leningrado, ed è lì che il gruppo prende a rifornirsi. Nei primi concerti Rybin si presenta scalzo e truccato, Coj vestito in modo stravagante. Camicie vaporose, sbuffi, jabot. Non sempre il pubblico reagisce bene. Una sera un komsomolec li chiama feccia capitalista, traditori e parassiti. Poi li aggredisce con un nunchaku.
Intanto la band trova un mezzo manager: è Sergej Ryženko, musicista rock dalle molteplici collaborazioni e fondatore del primo gruppo punk moscovita (i Futbol), che dà loro lezioni di dizione e occasioni per esibirsi.
A un certo punto i Garin i Giperboloidy decidono di cambiare nome. Serve qualcosa di più breve e immediato, meno anni Settanta. Il nome KINO spunta dal nulla, letteralmente come la scritta rossa di un'insegna pubblicitaria sul tetto di una casa, a una cinquantina di metri dall'uscita della metropolitana. Quattro lettere, normale, semplice, comodo: "E poi in fondo cosa siamo, noi scemi? Cinema, come il cinema, KINO", insiste Viktor. In ogni caso, conclude, non è mica peggio di "Akvarium".
lunedì, settembre 06, 2010
Intervallo WRSASYDHT: Ora si capirà un po' di più
ora ,si capirà un po' di più,ciò che alcuni mesi addietro scrissi su codesto Spazio.Sbarramento al 7%,ex presidenti Repubblica...a casa,abolire finanziamento pubbl...
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domenica, settembre 05, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/8. Paradossi sovietici
Solito paradosso sovietico, quello di consentire l'innovazione e tentare di contenerne i risultati: con l'elenco approssimativo il Komsomol ucraino ci prova, ma finisce per contribuire alla diffusione della musica che vorrebbe bandire o controllare.
È evidente che il Comitato ha letto o ascoltato con una certa attenzione i testi dei gruppi occidentali. Un album dei Pink Floyd (identificato semplicemente dalla data d'uscita, "1983") viene accusato di "distorsione della politica estera sovietica", con riferimento all'Afghanistan. Si tratta di The Final Cut, il cui breve pezzo "Get Your Filthy Hands Off My Desert" inizia con la frase "Brežnev took Afghanistan", "Brežnev si è preso l'Afghanistan". Ideologicamente dannoso non è solo l'accenno all'aggressione, ma anche l'accostamento del conflitto afghano ad altre guerre caratterizzate dai mezzi di informazione sovietici come "imperialiste", cioè il Libano e le Falklands.
Però il paradosso si ripresenta, perché l'inclusione nell'elenco approssimativo di un solo album dei Pink Floyd sottintende che gli altri sono ritenuti accettabili. Così come il fatto che ci siano 38 gruppi e musicisti occidentali da tenere d'occhio non significa solo che questi 38 sono problematici. Significa che tutti gli altri – ampiamente diffusi in tutta l'Unione grazie alle copie su audiocassetta – non lo sono.
venerdì, settembre 03, 2010
Intervallo Spazio Azzurro
Il FLI è nato ed è SPARITO in una notte di mezza estate. Come i SOGNI di W. Sheckspare
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mercoledì, settembre 01, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/7. L'elenco approssimativo
COPIA APPROVATA
Allegato alla comunicazione del 10 gennaio 1985
Proletari di tutto il mondo unitevi!
UNIONE COMUNISTA DELLA GIOVENTÙ SOVIETICA
COMITATO DELLA NIKOLAEVSKAJA OBLAST' DEL KOMSOMOL DELL'UCRAINA
Unicamente per uso interno
Ai Segretari dei Gorkom e Raikom [Comitati cittadini e distrettuali] del Komsomol dell'Ucraina
Segue un elenco approssimativo dei gruppi e degli artisti musicali stranieri i cui repertori contengono composizioni ideologicamente dannose.
Si raccomanda di usare queste informazioni al fine di intensificare il controllo sull'attività delle discoteche.
È necessario fornire queste informazioni anche ai VIA [Ensemble vocali strumentali] e alle discoteche giovanili della regione.
Il Segretario dell'Obkom del Komsomol
P. Grišin
Elenco approssimativo dei gruppi e degli artisti musicali stranieri i cui repertori contengono composizioni ideologicamente dannose.
1. Sex Pistols: punk, violenza
2. B-52s: punk, violenza
3. Madness: punk, violenza
4. Clash: punk, violenza
5. Stranglers: punk, violenza
6. Kiss: neofascismo, punk, violenza
7. Krokus: violenza, culto della personalità forte
8. Styx: violenza, vandalismo
9. Iron Maiden: violenza, oscurantismo religioso
10. Judas Priest: anticomunismo, razzismo
11. AC/DC: neofascismo, violenza
12 Sparks: neofascismo, razzismo
13. Black Sabbath: violenza, oscurantismo religioso
14. Alice Cooper: violenza, vandalismo
15. Nazareth: violenza, misticismo religioso, sadismo
16. Skorpion: violenza
17. Gengis Khan: anticomunismo, nazionalismo
18. UFO: violenza
19. Pink Floyd (1983): distorsione della politica estera sovietica ("Aggressione sovietica in Afghanistan")
20. Talking Heads: mito della minaccia militare sovietica
21. Perron: erotismo
22. Bohannon: erotismo
23. Original: sesso
24. Donna Summer: erotismo
25. Tina Turner: sesso
26. Junior English (reggae): sesso
27. Canned Heat: omosessualità
28. Munich Machine: erotismo
29. Ramones: punk
30. Van Halen: propaganda antisovietica
31. Julio Iglesias: neofascismo
32. Yazoo: punk, violenza
33. Depeche Mode: punk, violenza
34. Village People: violenza
35. Ten CC (10cc): neofascismo
36. Stooges: violenza
37. Boys: punk, violenza
38. Blondie: punk, violenza
"APPROVATO"
Il Direttore del Dipartimento Generale dell'Obkom del Komsomol E. Prjažinskaja
Intervallo (vendita nuvole km. 5)
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martedì, agosto 31, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/6. 13, ulica Rubinštejna
Viktor Coj, "Električka", 45
Nel 1981, al numero 13 di via Rubinštein, apre il Leningradskij Rok-Klub, il Rock Club di Leningrado. Cambia così il volto degli ambienti underground cittadini: dopo aver ufficialmente negato e combattuto la cultura rock le autorità sovietiche decidono di cambiare approccio e di controllarla. È opinione comune, confermata da Boris Grebenščikov, che il club non sarebbe mai stato creato senza la tacita approvazione del KGB.
C'erano dei precedenti: quasi vent'anni prima a Leningrado aveva aperto lo storico caffè Saigon, zona di scambio di libri e di idee, di incontro con l'altro sesso, di fuga dalle costrizioni famigliari. Il nome Saigon nasceva dalla critica espressa dagli organi ufficiali contro la guerra imperialista americana in Vietnam, ma acquisì presto nuovi significati e perse la connotazione politica negativa mantenendo il riferimento all'esotismo e alla decadenza. I frequentatori del Saigon si dividevano rigorosamente in gruppi ed erano accomunati dal disinteresse per la politica (i pochi dissidenti venivano tenuti a distanza): c'erano i poeti, gli artisti, i tossicomani, i borsaneristi, quelli che compravano scarpe e vestiti dai turisti occidentali per rivenderli ai sovietici. Tutto ciò rese il caffè un punto d'osservazione ideale per il KGB. Per questo non chiuse mai ed ebbe pochi fastidi. La potenziale minaccia rappresentata dagli organi di sicurezza era vissuta con una certa indifferenza dai frequentatori: aggiungeva semmai un tocco romantico e avventuroso all'ambiente, e in ogni caso permise che questi gruppi e sottoculture sopravvivessero e prosperassero. Ricorda lo storico Lev Lur'e che al Saigon circolavano le opere di Platonov, Bulgakov, Proust, Joyce, Miller: "Negli anni Settanta la formazione letteraria e filosofica che ci si faceva al Saigon era migliore di quella fornita dai dipartimenti dell'Università di Leningrado".
Con il Rok-Klub succede qualcosa di simile. Il tentativo dello Stato di controllare le band concentrandole in uno stesso spazio significa dar loro una sorta di legittimazione e soprattutto un palcoscenico su cui esibirsi e confrontarsi. La creatura del Komsomol e del KGB contribuisce così allo sviluppo della vitalissima sottocultura rock leningradese degli anni Ottanta.
I Garin i Giperboloidy, che ormai godono dell'attenzione e degli incoraggiamenti di Boris Grebenščikov, si presentano all'audizione per entrare nel Klub. Qui si scontrano con la vecchia guardia del rock di Leningrado, musicisti conservatori degli anni Settanta attenti ai contenuti e al messaggio. "Cosa volete dire con le vostre canzoni? Quali idee ispirano il vostro lavoro? Che siete dei fannulloni? E che questo è un bene? E che vi fermate 'solo ai chioschi della birra'? Cosa vorrebbe dire, che la gente deve ubriacarsi? Questo, volete dire? Scusate, ma sono cose che ci si aspetta di sentire in un vicolo buio, o roba del genere", obietta una certa Tanja del comitato del Klub. Questa è gente che crede ancora alle istanze rivoluzionarie espresse dai gruppi rock occidentali degli anni Sessanta e Settanta, mentre Coj e i suoi amici sono figli della zastoj, la stagnazione brežneviana: poca fede negli ideali marxisti-leninisti, scarso dissenso e una generale sfiducia nella possibilità di cambiare il mondo in un senso o nell'altro.
Contro tutte le previsioni, però, cantando di chioschi della birra, di bitniki, di sfaccendati e di treni che portano dove non si vuole andare, i Garin passano l'audizione.
"Ovvio, i ragazzi devono imparare, lavorare sui pezzi..."
"Prendiamoli, dobbiamo aiutare i giovani."
"Prendiamoli."
"Ma sì."
lunedì, agosto 30, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/5. Elvis e Lenin
Il rock'n'roll è morto, ma io ancora no
Akvarium, "Rok-n-roll mёrtv", Radio Afrika (1983)
Scrive Aleksej Rybin in Kino s samogo načala:
Una volta Grebenščikov ha detto che in quegli anni il rock'n'roll era l'unica cosa giusta fino in fondo di questo paese. Sono completamente d'accordo con lui. Solo questo ci dava gioia. E intendo proprio gioia, non risate o ghigni. Quelli che fanno la coda per rendere bottiglie vuote e comprare bottiglie piene e che si sentono liberi solo dopo averle svuotate non sanno cos'è la gioia. Ridono sempre: per una barzelletta sporca, o per un film, o per le storie degli scrittori satirici su com'è terribile vivere in questo paese. Ridono della miseria, della povertà e della depravazione, ma non sanno cos'è la gioia. Noi quella gioia l'abbiamo cercata e trovata. Nel rock'n'roll di Elvis e nelle ballate dei Beatles scoprivamo più significati che nei testi di Lenin studiati a scuola. Criticare ciò che accadeva attorno a noi ci ripugnava, e anche se qualche volta ci lasciavamo coinvolgere nelle discussioni cercavamo soprattutto di evitarle. Dialogare con lo Stato significava accettare le regole del suo gioco, e questo ci disgustava profondamente. I valori che ci venivano proposti erano ridicoli: sembravano così assurdi e improbabili che era inutile perderci tempo ed energie."Avresti potuto essere un eroe, se solo ci fosse stata una causa", canta Viktor Coj in "Podrostok" ("Adolescente"). I testi delle sue prime canzoni sono semplici, non politicizzati, spesso parlano di solitudine ed esprimono un vago senso di ribellione. Lui e i suoi amici non combattono lo Stato sovietico: meglio li definisce il concetto di vnutrennaja emigracija, emigrazione interna, lo stare contemporaneamente fuori e dentro il sistema e tutta l'ambivalenza che deriva da questa condizione oscillante.
Avrebbero potuto essere eroi.
Invece trovano la felicità nel rock'n'roll.
lunedì, agosto 23, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/4. Iperboloidi
Una serie di fatti enigmatici e di morti misteriose alla periferia di Leningrado fa pensare che il professor Garin stia lavorando a un'arma di incredibile potenza. È proprio così: il suo raggio della morte, unito a un'altra prodigiosa invenzione, l'iperboloide, gli permette di controllare le menti a distanza ma anche di bucare la Terra fino a raggiungere uno strato di oro puro. Grazie a un accesso illimitato al materiale prezioso Garin mina la parità aurea, si impadronisce dell'industria americana e conquista il potere negli Stati Uniti. Presto però la sua dittatura crolla, grazie a una rivolta operaia e alle gesta di una femme fatale e dell'onesto poliziotto Šel'ga: vinti i magnati del capitalismo, lo scienziato-inventore viene dunque sconfitto dal popolo rivoluzionario.
È il 1981, e la scena musicale sovietica sta cambiando: l'anno prima i Mašina Vremeni hanno vinto il festival rock di Tbilisi battendo i VIA nonostante una giuria composta prevalentemente da rappresentanti degli organi ufficiali, i vecchi gruppi si stanno sciogliendo, emergono altre realtà musicali. Il tardo rock sovietico prende dal rock occidentale la componente sperimentale, futuristica e innovativa e vi innesta i residui dell'ethos socialista, la tradizione letteraria russa, il viaggio nello spazio e nel tempo, il sogno di mondi immaginari. I nomi delle band sono sempre più spesso russi ed evocativi di un altrove fisico o immaginario: Argonafty (Gli Argonauti), Mify (I Miti), Skify (Gli Sciti), Zemliane (I Terrestri), Zelenye Murav'i (Le Formiche Verdi), Nautilus Pompilius, Zoopark (Zoo). Garin e i suoi Iperboloidi. Nel 1981 esce lo storico Sinyj Al'bom ("Album blu") degli Akvarium di Boris "BG" Grebenščikov. Ricorda Aleksej Rybin:
Le regole del gioco ci venivano da BG. Quell'anno avevamo ascoltato il Sinyj Al'bom e ne eravamo rimasti storditi. Non assomigliava a niente di quello che si suonava allora in Russia, dai seminterrati sporchi alle sale del Palazzo dei Soviet. Nei seminterrati c'erano dei ragazzi pelosi che cantavano l'amore usando espressioni pompose e astruse, nei saloni ufficiali c'erano uomini e donne dall'aspetto curatissimo che cantavano l'amore in una lingua da malati di mente. Grebenščikov cantava l'amore come noi ne parlavamo nelle birrerie, con gli amici, a casa, solo che lui lo faceva in modo molto più sintetico e chiaro, e con un vocabolario più ricco.Una sera Viktor Coj conosce Boris Grebenščikov: lo incontra per caso su un treno locale, di ritorno da un concerto in periferia.
Non riuscivamo a immaginare come si potesse parlare di Dio, Amore, Libertà e Vita, e soprattutto cantarne, senza neanche nominarli. Era incredibile.
[...]
E poi Grebenščikov non era per niente aggressivo, non prendeva a pugni i muri, non si schiantava contro le porte chiuse, non si batteva con nessuno, stava semplicemente da parte, apriva un'altra porta – invisibile alla sorveglianza – e ci entrava. Nella sua semplicità e mancanza di aggressività c'era più forza che negli urli selvaggi e nel fragore dei rocker primitivi. Loro volevano la libertà, combattevano disperatamente per ottenerla. BG invece era già libero, non combatteva: gli bastò decidere, ed ecco che divenne libero.
giovedì, agosto 19, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/3. Bitniki
Ricorda Aleksej Rybin, amico e compagno di band di Coj, nel suo libro intitolato Kino s samogo načala:
Ci chiamavamo "bitniki", anche se non eravamo beatnik nel significato tradizionale del termine. Era una via di mezzo tra il tipo classico del beatnik e una specie di proto-punk. A essere veramente punk era forse solo il gruppo di Svin [soprannome di Andrej Panov, fondatore degli Avtomatičeskie Udovletvoriteli, N.d.T]. Gradualmente sviluppammo atteggiamenti, riti e abitudini tutti nostri. Ogni gesto, quotidiano o rituale che fosse, era caratterizzato da una specifica dinamica. Quando si incontravano, i bitniki si stringevano la mano in un modo particolare, le dita piegate a formare un gancio, ed emettevano un breve suono gutturale, "yarrtcchhrrr". Per le occasioni speciali avevamo elaborato la "postura del bitnik": ginocchia leggermente flesse, corpo piegato in avanti, la schiena quasi ricurva, le braccia diritte, le dita delle mani strette a pugno, gli occhi scintillanti: una postura che doveva mostrare potenza e determinazione.
Quando ci incontravamo non ci chiedevamo quanti anni hai, dove lavori. Ci interessava solo sapere quale musica ascoltasse l'altro. La musica era il principale criterio di valutazione, e così ci tenevamo in contatto con un sacco di idioti, se questi idioti avevano collezioni di dischi interessanti. Invece di chiedere: "Dove lavori?", noi chiedevamo: "Suoni?"
Suonavano o volevano suonare tutti.
Viktor Coj comincia prestissimo a suonare la chitarra. Alla scuola d'arte conosce il giovane musicista Maksim Paškov e a 13 anni fonda con lui il gruppo Palata No. 6 (Reparto 6). Per qualche anno i due suonano insieme, passando gradualmente dalle cover dei Black Sabbath a un repertorio originale.
La scena musicale sovietica di quegli anni opera su due livelli distinti. Ci sono le band "non ufficiali", come i celebrati Mašina Vremeni (Macchina del tempo) e gruppi hard-rock come gli Skifi (Gli Sciti) e i Rossijane (I Russi), che vanno per la maggiore a Leningrado alla fine degli anni Settanta. E poi ci sono i VIA, cioè i Vokal'no-Instrumental'nyj Ansambl, gli Ensemble Vocali Strumentali appoggiati dallo Stato: melodie dolci, testi dedicati alla patria, alla natura, all'amicizia e alla fratellanza.
Viktor e i suoi amici sono lontanissimi dal pop giovanilista di fabbricazione governativa ma non si entusiasmano neanche per i Mašina Vremeni.
Quando Coj e Rybin si conoscono, Viktor risponde alla cruciale domanda sui gusti musicali citando i Beatles, gli Stones, i Genesis ed Elvis Costello. Quel giorno indossa "pantaloni neri, camicia nera, una specie di soprabito di cerata nera coperto di spille".
Nel 1981 il bitnik Coj comincia a scrivere canzoni.
martedì, agosto 17, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/2. Costole
Il regime sovietico ha sempre mantenuto un atteggiamento ambivalente verso le tendenze e i generi musicali occidentali. Nel dopoguerra, per esempio, il jazz viene positivamente associato alla vittoria sui nazisti, ma in seguito attaccato durante la lotta al cosmopolitismo. Criticato e insieme tollerato, viene presto adattato al contesto sovietico: si fa strada l'idea che un bravo sovietico possa e debba apprezzare le forme culturali occidentali a patto che sia capace di distinguere tra la creatività della classe lavoratrice e il materialismo della borghesia.
Negli anni Cinquanta la domanda (non assecondata ufficialmente dallo Stato) di jazz e rock'n'roll occidentali porta all'invenzione di una tecnologia indipendente per copiare la musica. Grazie a un metodo messo a punto dagli studenti di ingeneria navale di Leningrado i vinili vengono duplicati su lastre radiografiche: di qui il nome di "muzyka na kostiach" o "muzyka na rebrach", "musica su ossa" o "musica su costole". Nel suo libro Back in the USSR: The True Story of Rock in Russia, il giornalista e produttore musicale Artemij Trojckij ricorda che "Si trattava di vere e proprie radiografie – toraci, colonne vertebrali, fratture – arrotondate ai bordi con le forbici, provviste di un piccolo foro al centro e con solchi appena visibili. La scelta di questo stravagante supporto è presto spiegata: le lastre erano la fonte più economica e più facilmente reperibile di plastica". Il processo è anche chiamato roentgenizdat (da roentgen, come vengono chiamate le radiografie in Russia, e izdat, edizione, con un evidente richiamo al samizdat, cioè all'edizione in proprio) e risulta in uso ancora negli anni Settanta. La qualità delle "costole" è bassissima, ma lo è anche il prezzo. Sono osteggiate dal Komsomol, che organizza vere e proprie "pattuglie musicali" per arginare questo commercio sotto banco. Non mancano nemmeno le brutte sorprese: può capitare che dopo pochi minuti di rock'n'roll americano l'acquirente di questi dischi si imbatta in una sardonica voce russa che dice "Ah, così volevi provare le novità musicali, eh?".
Scrive Alexei Yurchak nel suo libro Everything Was Forever, Until It Was No More che i fan sovietici erano consapevoli del senso di intimità che le ossa e le arterie del corpo sovietico donavano a suoni provenienti da un altrove immaginato e fantasticato. I dischi sulle ossa diventavano così la metafora per eccellenza di culture ingegnose e sperimentali che erano al contempo fuori e dentro il corpo dello Stato sovietico.
Negli anni Sessanta si è intanto diffusa la registrazione su nastro. Nonostante l'atteggiamento critico, lo Stato sovietico dà il via alla produzione di massa di registratori. In una ventina d'anni, dagli inizi dei Sessanta agli inizi degli Ottanta, l'Unione Sovietica vive un'enorme trasformazione culturale: quella che Pëtr Vail' e Aleksandr Genis ispirandosi al celebre slogan di Lenin ("Il comunismo è soviet più elettrificazione") definiscono magnitoficacija del Paese. Arrivano così alla rinfusa i Beatles, i Black Sabbath, Alice Cooper, i Creedence Clearwater Revival, i Kiss, gli Abba, i Boney M. Nel 1976 Leonid, un diciassettenne di Jakutsk, scrive al suo amico Nikolaj di Leningrado: "Non vedo l'ora di procurarmi le ultime registrazioni, anche se è da un po' che non faccio raccolta. Però un po' di roba ce l'ho già: gli album del 1975 e del 1976 di Alice Cooper, i Bee Gees, Made in Japan dei Deep Purple, le loro canzoni "Smoke on the Water" e "Child in Time", 24 Carat dei Deep Purple, ho anche un po' di cose vecchie – i Beatles, McCartney e Band on the Run dei Wings – perché qua sono considerate vecchie. Per quanto riguarda J. S. Bach, è proprio una gran cosa, anche qui lo amiamo molto, specie la musica per organo. Volevo chiederti di procurarmi i Creedence e anche qualcosa di nuovo che avete voi lì. Poi ti mando i soldi". (Yurchak, 189-190.)
J. S. Bach e Deep Purple.
È l'audiocassettizzazione dell'URSS.
Il 21 luglio 1962, a Leningrado, da padre coreano e madre russa, nasce Viktor Coj.
domenica, agosto 15, 2010
Sotto una stella chiamata Sole/1. La fine
La collisione tra la vettura "Moskvič-2141" di colore blu scuro e l'autobus di linea "Ikarus-250" ha avuto luogo alle 12 e 28 del 15 agosto 1990 al chilometro 35 della strada Sloka-Talsi. L'automobile viaggiava a non meno di 130 km/h. Al volante si trovava Viktor Robertovič Coj, morto sul colpo. Il conducente dell'autobus è rimasto illeso.
Verbale di polizia
Verbale di polizia
Una leggenda lettone dice che a nuotare a mezzogiorno nel lago di Vilkmuizhas, nei pressi di Talsi, si finisce trascinati sott'acqua dai lupi. Viktor Robertovič è appena stato a pescare, ma in un altro lago, e sta tornando a Plien'ciemse, dove da qualche anno trascorre le vacanze estive in una casa priva di via e di numero civico chiamata semplicemente "Zeltini". Comunque mezzogiorno è già passato.
Quella che da Talsi porta a Sloka è una strada bella e un po' trascurata, non molto ampia, che si snoda tra boschi di conifere e latifoglie. A un certo punto incrocia un ruscello stretto e poco profondo, il Tejtupe. È in prossimità del piccolo ponte che Viktor Robertovič si addormenta al volante. L'auto percorre 233,6 metri sul ciglio della strada, poi Viktor Robertovič si sveglia, sterza troppo bruscamente per rimettersi in carreggiata e invade la corsia opposta. Lì viaggia l'Ikarus-250, a una velocità di 60-70 chilometri orari. Viktor Robertovič non lo vede. La Moskvič urta con lo spigolo destro anteriore contro lo spigolo sinistro anteriore dell'Ikarus. L'auto viene scagliata 18 metri più in là, l'autobus finisce nel ruscello. La Moskvič è completamente distrutta, tanto che uno dei pneumatici non verrà mai ritrovato.
Ripensando all'URSS e al 1990 mi torna in mente la telefonata di Alex, brevissima, della quale sulle prime non capii niente: neanche se fosse in russo semplificato o in inglese stentato, né se Alex stesse piangendo o ridendo (risultò poi che semplicemente urlava). Ripensandoci ora mi dico che l'Unione Sovietica finì lì, non con un crollo ma con uno schianto seguito dal tuffo dell'Ikarus nel ruscello, mentre Viktor Coj volava.
Probabilmente sto esagerando.
Questa comunque è la storia di Viktor Coj, rockstar, poeta, attore, caldaista, ultimo eroe sovietico.
giovedì, agosto 05, 2010
Sogni d'oro, sweet cesspool
Stai lì a guardarlo, ma con i nervi tesi, mai sereno ("sono sereno" era la frase preferita dei politici un attimo prima del tintinnar di manette, questo lo ricordo come fosse ieri). Ci fosse un raggio verde, chi può mai dire? E in quel caso, l'opportunità di brillare, vedendolo per primo in un istante preciso, indimenticabile, collocabile nello spazio della memoria, lasciando un'indelebile incisione nell'immaginario altrui: "Guarda! Hai visto?!".
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domenica, agosto 01, 2010
Bum
Bum
di Federico Tavan
Noi inchiodati
qui
a scrivere poesie.
E so
che questa
non è poesia.
È la storia di un treno.
So
che su quel treno
c’erano
un barbone
un emigrante
un operaio
una studentessa
un padre di famiglia.
So
che il barbone
ha la mia età
senza denti
senza capelli
e ride e piange
e non va da nessuna parte
e non ha nessuna valigia.
So
che l’emigrante ha cinquantatré anni
e viene dalla Germania.
So
che va in Sicilia
e nella valigia
una stecca di cioccolata.
So
che l’operaio
lavora all’Alfa Romeo.
So
che ha quarantadue anni
nella valigia
l’ultima busta paga.
So
che la studentessa
è molto bella
e ha diciassette anni.
So
che va a vedere Roma,
nella valigia
la macchina fotografica.
So
che il padre di famiglia
ha gli occhiali sessantadue anni
un nipote a Bari
e nella valigia
"la cena per i suoi rondinini".
So
che stanno aspettando qualcosa
e ridono
e il treno ride
e le valigie ridono
e la democrazia
nascosta sotto i binari
come sempre
ride.
BUM
"Bum", in Amalârs, antologjie de leterature furlane, Kappa Vu, Udine 2001.
di Federico Tavan
Noi inchiodati
qui
a scrivere poesie.
E so
che questa
non è poesia.
È la storia di un treno.
So
che su quel treno
c’erano
un barbone
un emigrante
un operaio
una studentessa
un padre di famiglia.
So
che il barbone
ha la mia età
senza denti
senza capelli
e ride e piange
e non va da nessuna parte
e non ha nessuna valigia.
So
che l’emigrante ha cinquantatré anni
e viene dalla Germania.
So
che va in Sicilia
e nella valigia
una stecca di cioccolata.
So
che l’operaio
lavora all’Alfa Romeo.
So
che ha quarantadue anni
nella valigia
l’ultima busta paga.
So
che la studentessa
è molto bella
e ha diciassette anni.
So
che va a vedere Roma,
nella valigia
la macchina fotografica.
So
che il padre di famiglia
ha gli occhiali sessantadue anni
un nipote a Bari
e nella valigia
"la cena per i suoi rondinini".
So
che stanno aspettando qualcosa
e ridono
e il treno ride
e le valigie ridono
e la democrazia
nascosta sotto i binari
come sempre
ride.
BUM
"Bum", in Amalârs, antologjie de leterature furlane, Kappa Vu, Udine 2001.
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sabato, luglio 24, 2010
L'ora grande
L'ora grande
di Biagio Marin
Ferme sono le acque che sembrano specchiera:
dentro hanno il cielo con qualche nuvoletta:
là sugli argini alti cresce l'erbetta
che il silenzio accarezza alla sua maniera.
Lontano, oltre le marine e i banchi di sabbia,
un respirare del mare solenne e largo;
un volo all'orizzonte, sul mare, di fischioni,
e più lontano un bastimento carico.
Va in alto il sole: l'acqua è un brillante
con fuochi verdi e sangue di rubini,
e vola in cielo l'allodola a balzi
per dire il suo bene al dolce amor distante.
Adesso il silenzio dentro l'aria trema
e la gioia fa muovere i fili d'erba:
adesso la mattina è superba
della luce che tutta la diadema.
E io sono l'acqua che fa specchio terso
e l'allodola che canta il suo bene,
e io sono l'aria e sono il canto perso
che fa tremar fin l'erba sul terreno.
"L'ora granda", Sénere colde, 1953.
di Biagio Marin
Ferme sono le acque che sembrano specchiera:
dentro hanno il cielo con qualche nuvoletta:
là sugli argini alti cresce l'erbetta
che il silenzio accarezza alla sua maniera.
Lontano, oltre le marine e i banchi di sabbia,
un respirare del mare solenne e largo;
un volo all'orizzonte, sul mare, di fischioni,
e più lontano un bastimento carico.
Va in alto il sole: l'acqua è un brillante
con fuochi verdi e sangue di rubini,
e vola in cielo l'allodola a balzi
per dire il suo bene al dolce amor distante.
Adesso il silenzio dentro l'aria trema
e la gioia fa muovere i fili d'erba:
adesso la mattina è superba
della luce che tutta la diadema.
E io sono l'acqua che fa specchio terso
e l'allodola che canta il suo bene,
e io sono l'aria e sono il canto perso
che fa tremar fin l'erba sul terreno.
"L'ora granda", Sénere colde, 1953.
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