domenica, novembre 26, 2023

L'iceberg più grande del mondo

LE GRANDI INTERVISTE

L'ICEBERG PIÙ GRANDE DEL MONDO

– Buongiorno, disturbo?
– No, si figuri.
– Lei è il famoso...
– Sono l'iceberg più grande del mondo.
– Due volte...
– Londra. Due volte Londra.
– Chi è stanco di Londra...
– È stanco della vita: moltiplicato per due, pensi un po'.
– Incredibile, complimenti.
– Praticamente tre volte New York City, non so se conosce.
– Come no.
– In pratica prende l'Atlantico meridionale e va su su su, arriva all'Atlantico settentrionale e sulla sinistra trova New York.
– Sì sì ho capito.
– Non mi vada a destra che mi finisce in Portogallo.
– D'accordo.
– Segunda-feira de Lisboa, che nome d'incanto! Qui da noi è lunedì soltanto, come cantava il Maestro.
– E infatti domani è lunedì.
– Non me ne parli.
– Com'è la vita quotidiana di un grosso grosso iceberg?
– Ma guardi, normalissima, forse anche un po' noiosa.
– Il suo passatempo preferito?
– I puzzle, quelli giganteschi dove praticamente è tutto cielo.
– Le piacciono.
– Mi fanno impazzire.
– Il suo personaggio storico preferito?
– Annibale!
– Un grande condottiero.
– Aut viam inveniam aut faciam! Ahahah, anche se non so se l'ha detto davvero.
– C'è un pregiudizio che vorrebbe sfatare?
– Guardi noi iceberg non è che ci divertiamo a sfasciare i transatlantici, devono stare anche un po' attentini loro.
– Certo.
– Lo scriva: stare attentini.
– La cosa più brutta del suo lavoro?
– Le alzatacce.
– E la più bella?
– Fare i puzzle con mia moglie e magari un bel bicchierino di... Non so se si può dire la marca.
– La dica.
– Lagavulin!
– Io la ringrazio molto per questa chiacchierata.
– Si figuri.
– Ultima cosa.
– Dica.
– Lei condanna Hamas?
– E come, no?
– Dal fiume al mare...
– Tante belle cose, mi saluti la sua signora!
– Tunnel qua sotto ce ne stanno?
– Ma quali tunnel mi faccia il piacere!
– Grazie arrivederci.
– Si ricordi: stare attentini!



martedì, novembre 21, 2023

Il patriarcato

LE GRANDI INTERVISTE

IL PATRIARCATO

– Buongiorno.
– Buongiorno a lei.
– In questi giorni le fischieranno le orecchie.
– Un po' di cervicale, come tutti.
– No, è che si parla molto di lei.
– Finalmente!
– In che senso?
– Nel senso che d'estate arrivano molti turisti, ma è un turismo mordi e fuggi.
– Quindi?
– Non sembrano molto interessati, guardano, fanno foto, mangiano un panino al bar.
– Invece?
– Non si interrogano.
– È proprio questo il problema.
– Non inquadrano.
– Oggi vorrebbero abbatterla.
– Oh Madonnina biondina, e perché mai?
– Dicono che tante cose sono colpa sua.
– Vogliono distruggere tutto?
– Tutto.
– Cromazio? Rufino? Valperto? Poppone?
– Non li conosco ma essendo maschi...
– Ho capito.
– Mi dispiace.
– No no si figuri, mica sarà colpa sua.
– Se ne parla ormai da tempo, sa.
– E io che me ne stavo lì tranquillo a guardare i tramonti sulla laguna.
– Nessuno le ha mai detto niente?
– Ma niente, solo buongiorno e buonasera.
– E adesso?
– Adesso passo lo straccetto sui mosaici e chiudo tutto. Magari chiedo aiuto a un paio di signore, perché sa, le donne hanno...
– Non credo proprio, guardi.
– Va bene, allora faccio da solo.
– Faccia da solo.
– Pensavo che almeno i mosaici e la basilica, però...
– Scusi, ma lei è?
– Sono il patriarcato di Aquileia!
– Ah.
– Scambio di persona?
– Sì.
– Vede che non ho fatto niente.
– No, ha ragione.
– Va bene, adesso passo comunque lo straccetto e poi ho la giornata libera. Posso farmi aiutare da un paio di signore che conoscono tutti i prodottini gius...
– Non si allarghi.
– Lei sa swifferare?
– No.
– Va bene.
– Grazie, arrivederci.
– Passi per il porto fluviale, se non l'ha già visto.
– Va bene grazie. 
– Attenta a non inciampare, serve aiuto?
– No! Me la cavo da sola!
– Come non detto, mi stia bene!
– Ancora una cosa.
– Come il tenente Colombo!
– Tunnel ne avete, qua sotto?
– Per carità, quali tunnel. Stupenda cripta affrescata e cripta scavi, comprese nel biglietto.
– Lei condanna?
– E come, no? Condanno.
– Ma condanna con forza?
– Con forza.
– Sicuro?
– Sì sì.
– Di nuovo arrivederci.
– Arrivederci.


sabato, novembre 11, 2023

Il vulcano Fagradalsfjall

LE GRANDI INTERVISTE

IL VULCANO FAGRADALSFJALL
– Buongiorno, disturbo?
– Buongiorno, ma no, nessun disturbo.
– Giornata tranquilla?
– Tranquillissima, un sabato del resto.
– Dicono che sta preparando un'eruzione, è così?
– Ma quale eruzione, le solite esagerazioni.
– Dicono che nel sottosuolo si stanno diffondendo grandi quantità di magma.
– Eh, se le dovessi raccontare tutte le volte che il magma se ne va a spasso.
– Un tunnel di magma. Scosse sismiche.
– Ma no, ma no. Un po' di umidità, questo sì. Che non fa bene per la cervicale, poi a me non piace abusare di antinfiamm...
– Quanto sarebbe lungo, questo tunnel?
– Ma niente, così, qualche chilometro.
– Qualche chilometro, ammazza!
– Ma guardi che siamo in Islanda, sa.
– Senta, è vero che l'altro giorno al bar ha detto "Israele se continua così... io non lo so?"
– Ma se ne dicono tante.
– Cosa intendeva per "io non lo so?".
– Che non lo so!
– Viva viva Pale...
– No io in palestra non ci vado molto, purtroppo.
– Il suo piatto preferito?
– La zuppetta di lichene di mia suocera.
– Il lato più bello del suo lavoro?
– I tramonti.
– Il più brutto?
– Le alzatacce.
– Lei condanna Hamas?
– Sì sì, condanno Hamas.
– Grazie per averci dedicato un po' del suo tempo, buonasera!
– Buonasera. No guardi, si tenga sul lato destro perché di lì non si passa.
– Di qui?
– E poi sempre dritto.
– Grazie buonasera.
– Seguendo il fiume di lava non sbaglia. Buonasera.
Il vulcano Fagradalsfjall (sullo sfondo). Foto AP.



giovedì, novembre 02, 2023

Molto realistica

‘Sfacciato, impetuosetto, ma riconoscente, zelante, ordinato e molto diligente’: così fu definito Michail Jakovlev. Musicista di talento, cantava accompagnandosi con la chitarra e mise in musica opere di Del’vig e Puškin, sia negli anni del liceo che in seguito. Al liceo, tuttavia, dove fu soprannominato ‘il pagliaccio’, era più noto per le sue imitazioni. Il suo vastissimo repertorio comprendeva duecento ruoli: oltre a studenti e insegnanti, orsi italiani (n. 93), loro addestratori (n. 94), un samovar (n. 98), addestratori di orsi russi (n. 109), Alessandro I (m. 129), una nave (n. 170) e un sergente degli ussari impazzito (n. 179).
Quando Puškin viveva a Mosca chiese a un amico di San Pietroburgo quale fosse l’ultima imitazione di Jakovlev. ‘L’alluvione di San Pietroburgo’ fu la risposta. ‘E com’è?’ ‘Molto realistica’.”

Pushkin: A Biography, di T. J. Binyon, 2002