martedì, agosto 31, 2004

Chiaro

La maggioranza di centrodestra ha bocciato al senato lo stanziamento dei soldi necessari per le celebrazioni del 60esimo anniversario della Resistenza e della Liberazione.



Riprendo (immagine di Strelnik) e sottoscrivo.

venerdì, agosto 27, 2004

Guerra, va bene?

Per banali motivi mi trovo spesso a leggere i quotidiani del giorno prima. La sfasatura talvolta è appena percepibile, altre volte vertiginosa: ci si sente veggenti e indovini, un po' Cassandra e un po' Tiresia, inutilmente più vecchi e più saggi. Funziona benissimo con la pagina dello sport.
Oggi, scorrendo i quotidiani di ieri, mi sono resa conto dell'insensato chiacchiericcio di fondo (chissà perché, follemente ottimista) sulla vicenda Baldoni.
Leggendo sapevo come sarebbe andata a finire.
È andata a finire che è morto ammazzato il più simpatico degli italiani in Iraq.
Ma la parola guerra vi fa venire in mente qualcosa?
Smettiamola di citare i blogger anche su televideo, per favore. Sono una pratica scorciatoia, l'equivalente moderno delle interviste raccolte per la strada, le opinioni della "gente", la sbirciatina alla commedia umana: quello che serve al cronista quando vuole anticipare l'ora dell'aperitivo, mentre dovrebbe fare il suo lavoro.
Quindi, basta con le tastiere inondate di lacrime.
Basta con tutti questi digitatori folli impegnati a mettere nero su bianco le proprie chiarissime o sfocatissime idee. E non dico farli tacere, ma almeno staccargli l'adsl per un paio di giorni.
Adesso, con il mio senno di Tiresia da strapazzo, preferirei che le brave persone come Baldoni se ne stessero a casa loro, e smettessero di correre rischi inutili.
La loro morte irachena, per incidente, per sbadataggine, per pallottole vaganti, per rapimento con esecuzione, per collutazione con pistolettata finale, per fraintesa buona fede, non serve a niente.

Ho appena deciso che domani non aprirò i giornali di oggi.

mercoledì, agosto 25, 2004

Contattismi

Dopotutto, che cos'è questo blog se non un deposito privato di vanità e di scontento, alternati a momenti di indignazione politica e/o sociale, con episodi da comare all'hard discount? E sto parlando di quando sono in vena.
Questo post contiene tutti questi elementi, più un velato j'accuse contro la spregiudicata lobby farmaceutica. Mettiamoci il cuore in pace.

Insomma, è possibile che un flacone da 360 ml di soluzione salina per lenti a contatto comprato in farmacia e prodotto neanche tanto lontano, e cioè nella zona industriale di Trieste, costi la bellezza di 9,92 euro?
Che cosa deve fare una soluzione sterile per lenti a contatto? Sciacquarle, disinfettarle, idratarle. Togliere le proteine, via.
Per 9,92 euro al flaconcino io pretendo almeno che mi restituisca due diottrie (mio dio! ci vedo! miracolo!) o che faccia sparire le occhiaie (miracolo! mio signore, io credo!) o che ridoni all'iride quel "tono veneto" e quella "partitura toscana" dei tempi migliori (dicono).
E invece questa salina, che con i suoi 27,56 euro a litro mi sta più su del Brent, semplicemente, squallidamente sciacqua.

Fine del post qualunquista.
Ciò significa che: no, oggi non parlerò delle mezze stagioni.

martedì, agosto 24, 2004

Vegcat

Prima, c'era solo un vago sospetto: avevamo notato una certa predilezione per le olive e le zucchine trifolate, un gusto per il radicchietto di primo taglio. Poi, una tendenza a stringere amicizie durature più che a imporre le regole della catena alimentare con i passeri e le cinciallegre sul terrazzo di casa.
Infine, quando gli abbiamo agitato davanti al naso una fetta di crudo di San Daniele, la reazione è stata: "come dovrei giocarci, con questo?". Poi si è prodotto nel suo caratteristico suono di disappunto (un piccolo sbuffo dalle narici, poco più di un sospiro, il massimo della disapprovazione) e si è allontanato a coda alta.
Guardiamo in faccia la realtà: questo gatto è praticamente vegetariano.
Nella foto, alle prese con: misticanza, rucola, carote a julienne, fagioli cannellini, abbondante mais. Pochissimo sale, poco olio d'oliva, due gocce di balsamico.



Che stella.



E adesso speriamo che non mi diventi buddista.

venerdì, agosto 20, 2004

Per viziare

Dunque, eccomi di nuovo qui appiccicata al Gito: per togliergli quell'espressione dal muso (residui di contrarietà, con tracce di scontento che promettevano un autunno caldo) ieri gli ho comprato un pacchetto di Sticklies (boh), che si autodichiarano senza pudore "12 bastoncini per viziare". Contengono del saporito formaggio e una percentuale di taurina che a occhio e croce supera la dose massima giornaliera della Juventus.
Volevo solo farlo contento.
Adesso, invece, mi tocca giocarci a braccio di ferro.

domenica, agosto 01, 2004

Quattro mura

Cose che ho sentito dire in questa casa:
"Ma li avete letti tutti?"
"Ce l'hai il dvd di Zardoz?"
"Mi metti Heroes?"
"Io di solito mi siedo qui."
"Ma se cambiate casa qua ci posso venire io?"
"Due giorni in questo posto e non mi sento più le gambe."
"Il fascino di una casa crepuscolare."
"Un mortorio. Neanche un lampadario"
"Posso misurarti le scale?"
"Quante belle energie!"
"L'angoliera, perché non attaccarla al soffitto?"
"Ma il castello si vede?"
"Questo interruttore è per la luce o per la ventola del bagno?"
"Ma qua è ancora Italia?"
"Direi che queste pareti hanno una bella impaginazione"
"Rinforzarla, questa porta. Con un bel fischer."
"I cassetti scorrono benissimo."
"In effetti quelle Nike le avevo già notate nella scarpiera in bagno..."
"No, il Maresciallo Tito no."
"Quello che ho visto uscire da sotto l'armadio è un gatto o un mucchio di polvere?"

È vero: questa casa è spesso in penombra, silenziosa, un po' impolverata. Equidistanti, ci sono una caserma e una chiesa. La mattina e la sera si danno il cambio uno strepitante inno di Mameli e un'elaborata, interminabile scampanata preregistrata. È un posto che mi piace.
In questo momento si sentono solo il ronzio di un aereo da turismo, le foglie dei pioppi agitate dal vento e un bambino che passa in bici sotto casa. Tra un po' il vicino annaffierà il giardino e manderà a fanculo la moglie a mezza voce. Speriamo che non gli venga voglia di passare il tosaerba.
In giornate immobili e calde come questa la micia zampetta ancora per le stanze, sempre giovane e bella, mentre il Gito sogna.