domenica, luglio 09, 2006

Sei punti facili facili



1. Melone, pesche, albicocche, uva nera, arancia, succo di limone, chiodi di garofano, vino rosso dal gusto fruttato, un po' di cognac. Io mi sento di metterci anche la gazzosa. Poi dico a voce alta perché sentano tutti che "con la gazzosa ho abbondato". Infine, a mano a mano che le caraffe si svuotano, rabbocco con altro vino. È la mia sangria da mondiali, fa perdere i sensi ma con stile, e non prima di aver intonato tutti insieme il mantra "Gattuso bellebravo".

2. La sera della semifinale, venti minuti prima dell'inno, mentre gli amici confluivano fiduciosi a casa mia mi è venuto in mente di andare a prendere i gelati. Sono uscita zampettando sulle zeppe da dieci centimetri (da qualche giorno ho perso di vista gli infradito-quota zero) limitandomi a mandare un sms: "esco a prendere i gelati, aspettatemi sotto casa". Ho trovato la fila. C'era anche un criminale che voleva tre banana split e due spaghetti eis. Ho mandato un sms: "ho otto persone davanti, ce la faccio".
Nervosismo. F. è venuto a cercarmi in macchina. Mi ha anche intravista, sulla traiettoria di rientro; dice però che a un certo punto gli sono scomparsa dal radar. Abbiamo giocato a pacman per un po' mentre io uscivo dallo schermo per rientrare dall'altra parte inanellando sensi unici.
Intanto andava l'inno. Quello se lo sono persi. Non io, che passando davanti a un bar con il maxischermo ho pensato bene di fermarmi quel mezzo minuto a studiare a bocca aperta l'espressione (convinta, meno convinta, aggressiva, meno aggressiva) dei nostri undici. Questo però a F. non l'ho detto.
Durante il primo tempo lo sentivo borbottare: "'sta pazza!" e "anche l'inseguimento!"
Ha portato bene; quasi quasi stasera lo rifaccio, il numero della lepre.

3. Le finali mi rendono vulnerabile. Nel Bar Da Teo sotto casa, quello frequentato da uno zoccolo duro di omenati baffuti con i capelli (grigi) lunghi e con il gilet di pelle sopra la t-shirt, hanno esagerato con gli anni Settanta: quando sono arrivati a "A Whiter Shade of Pale" sono crollata, a "Penny Lane" ero un mucchietto di ossa e lacrime. Tra oggi e domani comincerò a piangere e a dirvi quanto vi voglio bene: tutto normale, fa parte del decorso mondiali (se mi chiamano Piangina Boobie ci sarà un motivo).

4. Dal racconto di D., in agitazione da notte prima della partita e disturbata da un gruppo di trasfertisti polacchi:
– Alle due cantavano a squarciagola, e nessuno reagiva. Ho dovuto sistemarli io.
– Che hai fatto?
– Voce da prof: "Signori, la festa è finita! Avete 1 minuto per chiudere altrimenti chiamo la polizia e ve ne tornate a casa". E col dito segnavo 1 minuto.
– Ma sei un arbitro, sei.
– Uno ha anche detto "Scusa, buonanotte". E io, con il dito alzato: "Ricorda, 1 minuto".
– Non oso chiederti quale dito.

5. Vai, Gattusino, vai.

6. Intanto, su Google:



La mia ipotesi: slip bianchi con sobri disegnini raffiguranti tibie e peroni; sul retro, la scritta "campioni", in Palatino corpo 24.

[Credits: nella foto beneaugurante, il favoloso Mik]

sabato, luglio 08, 2006

Gattusology

Non vi dico nulla: voi sapete chi merita un voto nel sondaggio di Repubblica.



(ci si prova sempre)

"The hard man of the midfield, the terrier, the spoiler, the warrior", secondo il Guardian. È lui.

Anche oggi il gattusometro è al 100%, stabile.

venerdì, luglio 07, 2006

Marina, la tarantola sasìna

Nella mia vita c'è stata una persona che mi ha insegnato più cose di tutti, e tutte rigorosamente sbagliate: Antonia.

Lei c'era sempre. C'era anche quando mamma e papà per dare una svolta decisiva alla mia vita mi iscrissero a un corso pomeridiano di inglese, certi che fosse la lingua del futuro: mi ci accompagnava lei.

– Sì ma cosa serve l'inglese.
– Serve.
– Ma fa schifo.
– Eh, schifo l'inglese. Son altre le cose che fa schifo.
– I vermi fa schifo.
– I sputi.
– Le pantegane.
– I scorpioni.
– Le scovazze.

L'elenco era già piuttosto lungo quando ci fermammo davanti al portone della scuola.

– Dove vai mentre io sono a lezione?
– Alla Standa.
– Mi compri un gioco che fa schifo?
– Se lo trovo.

Così, mentre io cantavo in coro con altri disgraziati "ui olìv ine ielo sotmarin, ielo sotmarin, ielo sotmarin", Antonia sostava pensosamente nel reparto giocattoli, interrogandosi sul significato di schifo.

– E allora, comprato?
– Sì sì.
– Ce l'hai?
– Ce l'ho in borsa.
– Fa tanto schifo?
– Ho paura di sì.

A casa, dalla borsa di cerata a quadri rossi spuntarono due deludenti scatoline di cartone.

– Gambaletti blu?
– No, aspetta.

Sbucò anche un sacchetto di plastica pieno di una cosa gommosa e nera, indefinibile.

– Cos'è!
– C'è scritto tarantola gigante, sarà un ragnone peloso.
– Uah, Madonna, e come lo chiamiamo.
– Marina, la tarantola sasìna.
– Apriamolo!

Aprimmo. Tutta quella gomma compressa cominciò a muoversi e a uscire dal sacchetto. Prese anche a ingrandirsi spiacevolmente.

– Oh!
– Oh! Come cresce, pensavo più piccolo.
– Ah che schifo, buttalo buttalo per terra.
– Che brutta roba.
– Orco, nonna, cos'hai comprato.
– Sembra vivo, Maria santa.
– È diventato grande.
– Si muove, salta.
– Nonna, adesso viene per di qua.
– Maria vergine, che schifo.
– Nonna, fa' qualcosa.
– Aspetta qua. Salta sulla sedia.

Andò a prendere scopa e paletta e con evidente raccapriccio, cercando di non guardare, raccolse la massa in movimento.

– Chiudi gli occhi sennò ti sogni!
– Chiudo, chiudo, ma tu portalo via.
– Eh, portarlo via...
– Fatto?
– Fatto.
– Faceva tanto schifo.
– Ah sì. Adesso ci facciamo un cacao con la panna e poi tiriamo fuori la dama.

Antonia barava, a dama. Stava vincendo la terza partita, muovendo le sue pedine su percorsi arbitrari, quando sentimmo aprire la porta di casa.

– Ciao mami!
– Ciao, tutto bene?
– Bene.
– Inglese?
– Ielo sotmarin.
– Ancora?
– Sì sì.
– Brava.

La sentimmo salire in camera, scendere, entrare in cucina, aprire il frigorifero.

– Dove l'hai buttato il robo, nonna?
– Nelle scovazze.

Ci guardammo negli occhi, preparando un'espressione mite e assorta: nonna e nipotina intente a giocare a dama, nella luce fioca del crepuscolo invernale.

– Mangio, mangio, mangio.
– Ma non puoi mangiare così!
– Mi pare che hai perso ancora.
– Sì, ma...
– Come fa? Ui olìv...
– ine ielo sotmarin...

Dalla cucina, un urlo come quelli delle attrici nei film di paura, quando aprono la bocca, la coprono con il dorso della mano aperta e spalancano gli occhi. L'urlo disperato poco prima di perdere i sensi.

– ... ielo sotmarin.
– Ielo sotmarin.

Da allora me la cavai inaspettatamente bene con l'inglese, che cominciò a piacermi, e trascurai del tutto le tarantole. Marina si trasformò presto in un grumo di gomma fusa, per tornare di tanto in tanto nei miei incubi dell'alba. Mia madre sviluppò un'improvvisa fobia per i ragni, dai più ritenuta inspiegabile. Antonia continuò a barare a dama, e a vincere.

giovedì, luglio 06, 2006

Codice verde in famigliamir


Che non si dica che in famigliamir ci si risparmia davanti a un gol di Del Piero.

Referto medico:
Mentre esultava per la vittoria della nazionale italiana ai mondiali di calcio trauma distorsivo del primo dito piede sin. Da allora dolore (al dito) ed ecchimosi.

20 giorni di prognosi.

Compagne e compagni, vi presento fratellobbuono. Se vedete uno alto, magro, abbracciabile al 98%, che zoppica per Milano zona Loreto/viale Monza con una scarpa da ginnastica tagliata (la sua personale intepretazione della raccomandazione "indossare calzature aperte"), baciatelo per me.

mercoledì, luglio 05, 2006

Chi l'ha vista

Sms di mia madre in gita, a questo punto non so dove (notare il vago sapore esterofilo):

"Entriamo da Pulfaro Italy. Baci mamma"

Google Earth deve farne, di strada.

Respect

– No, madonna, dentro Del Piero.
– Noooo.
– È finita.
– Sentite un attimo. Del Piero, stagione 1997-98. Respect.
[Silenzio. Mi fissano diverse paia di occhi tra lo sbalordito e l'ostile.]
– Fanno otto anni fa.

E adesso io, Ales e anche il passero esigiamo delle scuse.

Gattusometro oltre i limiti consentiti, oggi.

martedì, luglio 04, 2006

L'ibrida

– Papà, scusa, c'è un motivo per cui stiamo andando a 5 chilometri all'ora?
– Siamo a cinquanta giusti, c'è il limite.
– Ah.
– Ma sei, eh. Mi ritirano la patente e poi mi tocca andare al mare con l'auto elettrica.
– Ok.
– E se te la devo dire tutta, mi sembra anche che uno mi abbia fatto un segnale con i lampeggianti.
– Eh come no. Non incrociamo una macchina da un quarto d'ora.
– Tu sai come funziona l'ibrida?
– No.
– Te lo spiego?
– No.
– Ha un motore a benzina e un motore elettrico che aiuta il motore a benzina a spingere e fa anche da generatore per ricaricare le batterie. E anche altre cose.
– Si risparmia?
– Non poi tanto.
– Andando a cinque chilometri all'ora ci basterebbe il motorino elettrico, però. A pile ricaricabili, anche. A molla, forse.
– Lina, nostra figlia è deficiente. E tu, hai capito cos'è l'ibrida?
– Sì, bicolore, come la Lancia del figlio della Ines.
– Mamma.
– Voi pensate sempre che non stia ad ascoltare.

lunedì, luglio 03, 2006

Non tutto il male vien per suocere

"Sono appena tornato da un viaggio di piacere: ho accompagnato mia suocera all'aeroporto".
Henny Youngman



Di tutto questo potremo ridere, un giorno. Forse anche questo pomeriggio.

Mia suocera è logorroica. Non semplicemente molto chiacchierona, no: l'ho sentita parlare anche in bagno, in completa solitudine. E non declamava versi, parlava con il coperchio del water.
(Prego visualizzare me - lampeggia la scritta "drammatizzazione" - con l'orecchio appoggiato alla porta del bagno, manine a ventosa, mentre suocera dice: "Su, stai su, avanti, cosa ti prende". Fine della drammatizzazione).

Gli argomenti di mia suocera sono ripetitivi e normalmente autoriferiti: vanno dall'infanzia ai mobili svedesi, dalle cadute dal fasciatoio dei figli neonati allo scriteriato acquisto di un tecnigrafo (pena e sventura, pena e sventura) per il wannabe architetto di famiglia, dalla confusa mappa alimentare dei congiunti e dei loro partner (per esempio, fratellobbuono non mangia più la pizza marinara da almeno quindici anni, ma la cosa non è stata ancora registrata nella costellazione familiare) alla descrizione burocratica di travagli e parti, con lunghe divagazioni sulla sfortuna e la tristezza di non avere figlie femmine.

Mio padre, al secondo incontro, si trovò costretto dalle regole della buona educazione a darle un passaggio in macchina. Fu la mezz'ora d'autostrada più lunga della sua vita: in confronto il viaggio spazio-tempo di Bowman era una gita a Posillipo con l'aggiunta di qualche modesto effetto speciale. "Allora, papà, com'è andata?" "Bene. Ore 10.30, lezione di ginecologia". Ormai sarebbe in grado di gestirsi un podalico.

Ora, per un'imprevedibile scherzo del copriletto della sua camera d'albergo in Sardegna la sera dell'ultimo giorno di vacanza mia suocera è inciampata, è spettacolarmente caduta e si è fratturata la quarta vertebra lombare.
Vi risparmio le vicende alterne delle impegnative spoglie: ospedale a Nuoro, ambulanza a Olbia, aereo per Malpensa, ambulanza, ospedale alla periferia di Milano. I tempi sono stati così rapidi da indurre a pensare che per sveltire le pratiche ella sia stata semplicemente dichiarata persona non grata nella natzione sarda. Si mormora che le vicine di letto abbiano festeggiato con un'offerta sontuosa alla Madonna dei Martiri, con uno spettacolo pirotecnico e con il concerto sotto le stelle di un sosia di Fred Bongusto.

A chi legge, tutto questo sembrerà moderatamente semplice, ma durante le sue vicissitudini vertebrali mia suocera parlava. Parlava tanto che la Tac è venuta male. È riuscita perfino a convincere il personale dell'ambulanza a una deviazione: "Mi scusino, ma mio marito ha dimenticato il cellulare in albergo e adesso sta già all'aeroporto. A questo proposito, non so se le ho già raccontato di mio figlio Luca, volevo dire Giovanni, volevo dire Alberto..." "Signora non si preoccupi eravamo quasi di strada". È riuscita a dettare al telefono le sue ultime volontà dalla sala partenze, dove giaceva imbarellata e imbustata come una faraona: "Perché adesso ci manca solo che cada l'aereo".

Poi, a Milano, la tragedia. Stanza linda e moderna, tutti i comfort, televisore, telefono diretto. Ma nessuna vicina di letto. (Visualizzare mia suocera in posizione forzatamente orizzontale che fissa con aria smarrita il vuoto giaciglio accanto al suo e che tenta timide conversazioni con il telecomando).

Tre giorni fa, la svolta. Fa la sua comparsa La Vicina di Letto, l'idealtipo della donna sofferente ma coraggiosa con cui condividere finalmente i mille piccoli disturbi, le foto delle tragiche vacanze a Orosei e i pregi e i difetti della nuora evoluta e comunista, quella che "scrive anche su un block".

Appena entrato nella cameretta for two, fratellobbuono si accorge subito che qualcosa non va: mamma insolitamente zitta e vistosamente agitata. Lo vede, e prende a fare gesti ampi e incomprensibili, in un'estasi di cenni e ammiccamenti.
"Mamma? Quante parole? E congiunzioni?"
Gesti, cenni, nervosismo.
"Mettiamoci almeno d'accordo: film o libro?"

Cos'è il genio, cos'è l'istinto, a questo punto cos'è il karma: la Vicina di Letto è sordomuta.
E mia suocera, che avrebbe potuto trillare con voce da soprano "La signora non parla e non ci sente!", ha preferito mimare la propria disperazione con la stucchevole grazia di un clown triste.

Oggi, al telefono, mi ha detto: "Con la vicina non c'è male, mi intendo a gesti, così". Voglio vederla, a mimare le emorroidi di Tina o il mestiere del moroso della figlia di Pia o la disgraziata faccenda del tecnigrafo.
Poi ha aggiunto, inquietante: "Te, è come se ti avessi sempre davanti".
Comincerò a preoccuparmi quando chiederà un set di freccette in tungsteno.

[Disclaimer: ogni riferimento a fatti, persone o luoghi reali è puramente casuale. Si ringrazia il personale del reparto di radiologia per le amorose cure prestate alla paziente e (beh, sì) per il senso dell'umorismo]

domenica, luglio 02, 2006

Il gattusometro, oggi

Frase del giorno: "Il cartellino? Me lo mangio!"
Gennaro Gattuso, 2 luglio 2006.

Gattusometro*: 96%.

*(cito dalla definizione di Anna)
Gattusometro: raffinato strumento di alta tecnologia che mette insieme l'influenza di diverse variabili (lunghezza del capello, barba o no, sudato o no, occhietto luccicoso o cupo, divisa o tenuta borghese, tibia o omero in bocca, vicinanza della prossima partita, se sta giocando col Milan o con la Nazionale, ormone femminile, varie ed eventuali) per calcolare l'abbracciabilità del piccolo e ingenuo Ringhio.

Update fondamentale: e che non si dica che qua ci piace buttar via le domeniche. Tamas l'aveva detto, non l'ha fatto, ci siamo rimaste/i male, l'ha fatto, si è già pentito: gattusometro.blogspot.com, un'idea del cazzo, ma forse anche no.

venerdì, giugno 30, 2006

Prepartita

– Ciao mamma.
– Oh ciao stiamo guardando Germania-Argentina.
– Ecco appunto: come sta andando?
– Supplementari.
– Ah.
– Comunque l'arbitro sta da quella parte là.

Al momento: toniometro 75%, gattusometro 95%.

mercoledì, giugno 28, 2006

Mirumir LE/Ometti barbuti sempre piaciuti

1. Eddie ha ragione: "scuro, barba folta, impegnato nello sterminio di agnelli come propaganda anticristiana": Bruno era inconfondibilmente il braccio destro numero 54. Esperto in jihad valligiana, dicono gli esperti.

2. Bipedi astenersi. È sanguinario, veste il turbante nero più elegantemente del Mullah Omar, sa usare la mitragliatrice meglio di Big Al, è più fotogenico di Bin Laden, è un ciclotimico non da poco ("Per un po' può essere di buon umore, improvvisamente si incupisce e resta così per ore") e apparentemente una gamba gli basta e gli avanza. È il Mullah Dadullah Akhund, mi permetto di tenerlo d'occhio.

3. Dr Omar is in tha house. Il Mullah si è rifatto vivo, in un'audiocassetta trasmessa da una televisione privata. Solo perché abbiamo perso la capitale dell'Afghanistan non significa che noi talebani siamo finiti, ha detto. Poi ha lanciato la pubblicità di una scopa ruotante (sic) di ultima generazione e di un set di padelle in Nano-Flon.

4. È scuro, ha la barba folta, è aggressivo, per fortuna tiene due gambe. Oggi il gattusometro segna il 90%.

lunedì, giugno 26, 2006

Lightblogging e regola estiva

Inauguro un breve periodo di lightblogging. Entra pertanto in vigore la mia unica regola estiva: "No leopardato, no rosa corallo. Parolacce, vediamo".

Quello che davvero mi preoccupa al momento è che ultimamente ho cominciato a trovare attraente Gattuso. Durante la partita contro la Repubblica Ceca mi sono anche sorpresa a mormorare: "Ma si è imbellito, o cosa? Più capelli, meno capelli? Più barba, meno barba? Cos'è? Il caldo?"
Oggi il gattusometro segna una percentuale di abbracciabilità dell'85%.
Probabilmente ho il transfert facile. Potrei aver bisogno di parlarne.

sabato, giugno 24, 2006

Ezio l'Ufo

"Eine stillstehende Uhr hat doch täglich zweimal richtig gezeigt".
"Un orologio fermo fa pur sempre l'ora giusta due volte al giorno".
Marie Von Ebner-Eschenbach
(citata in Woody Allen, Anything Else)



– Ho visto Ezio, l'altro giorno.
– Poveretto.
– Io non me la ricordo bene, la storia di Ezio, ero troppo piccola quando ne ho sentito parlare per la prima volta. Vostro coetaneo, più o meno?
– Più giovane, l'età di tua zia.
– Ezio era strano fin da bambino. Sensibile e intelligente, ma strano.
– I nonni vivevano a Trieste.
– Poi la nonna è morta, il nonno era malato.
– E i genitori di Ezio lo portavano spesso dal nonno, perché gli tenesse compagnia. Si metteva accanto al letto, giocavano a carte...
– Leggevano...
– Una sera Ezio prende un'ascia. Avrà avuto quindici anni.
– E spacca la testa del nonno.
– Manicomio criminale, elettroshock, cliniche. Psichiatrico, poi legge Basaglia.
– Adesso vive con i genitori anziani, è figlio unico.
– Tutto bene. Loro si chiudono a chiave in camera, la sera.
– Da ragazzo era fissato con gli Ufo. Lo chiamavamo Ezio l'Ufo.
– Adesso invece ascolta Radio Maria.
– Poveretto.
– Credo che i suoi fossero consanguinei, il problema era lì.
– I nostri però non erano consanguinei, Elio, e neanch'io sono tanto normale.
– Me l'ha detto anche il dentista, ieri: "Suo fratello non è tanto normale, sa". Forse non dovresti chiamarlo dottor Živago.
– La somiglianza c'è. Comunque neanche i miei figli sono tanto tanto normali.
– Eh.

[Mi guardano. Zitti.]

– Papà, zio. Cazzo volete.

– Ezio ha sempre avuto la passione del volo. Ti ricordi, aveva quell'aereo che suo padre gli aveva saldato in fonderia...
– Sì, solo che ce lo tirava in testa. Aveva la passione degli aerei, ma anche delle teste. Per non parlare delle asce.
– Scusate, ma Ezio qualche volta esce di casa?
– Sì, ha anche un lavoretto in una comunità.
– Ah, e cosa fa?
– Lavora in una falegnameria.
– Tra tutti i lavori.
– Papà, a te capita di restare solo con lui?
– Sì. Parliamo, e poi lo aiuto a spostare le casse dello stereo. Le sposta di continuo.
– Certe volte chiede di quella scema di nostra sorella. Lei gli telefona apposta dicendogli che passerà a trovarlo, in realtà è per evitare che lui vada da lei.
– Che genio.
– Il genio della famiglia.
– Certe volte Ezio chiede anche di te: "Che intelligente, tua figlia", dice. "Che brava".
– Sì, capita che chieda di te.
– Ah.
– È un uomo in gamba, ma sfortunato. L'importante è che non ci siano in giro oggetti contundenti.

[Mi fissano.]

– Beh, io andrei. Ciao.
– Che fai stasera, sei sola?
– Sì.
– Chiudi bene la porta.
– Lo farò.

[Mi allontano. Quando mi volto a guardarli mi accorgo che mi stanno ancora fissando.]

– Ohi. Papà, zio.
– Eh.
– Se non date a Ezio il mio indirizzo è meglio, però.
– Ma no.
– Il tuo, figurati.
– Diceva sempre: "Com'è gentile vostra s-sorella, mi t-telefona spesso".
– E noi gli abbiamo dato quello della z-zia.

giovedì, giugno 22, 2006

Come maltrattare Google e vivere felici/14



Mah, veramente pensavo di restare a casa a leggere i rotoli del marmotte.

Il Grande Backup

– Come scalda, questo portatile.
– Sì, sembra che tutti gli HP scaldino parecchio.
– Certo, solo che al tuo si è anche rotta la ventola.

Ecco cos'era il silenzio di certi pomeriggi, tra lo stormire dei tigli, il tubare delle tortore e gli echi del dolce idioma degli avventori del Bar Da Teo: una banale questione di ventola rotta.
Dunque pare che il mio portatile abbia deciso di reincarnarsi quanto prima in una poltiglia anaeroba: ha detto che il primo che arriva al Nirvana aspetta l'altro (come direbbe tonii, ci siamo entrambi formati sui manga; oltretutto, il povero notebook al Nirvana è convinto di arrivarci con le mappe di ViaMichelin). Sto facendo il Grande Backup, vorrei essere tenuta per mano. Adesso, e soprattutto quando staccherò la spina.

mercoledì, giugno 21, 2006

Pericoloso esponente della guerriglia sciita n. 15346

"Blitz delle forze governative irachene, all'alba, nel quartiere Khadimiyah di Bagdad, dove è stato catturato uno dei più pericolosi esponenti della guerriglia sciita. Nouri Abu Haider Al Oqabi è considerato il capo di una "cellula dedita all'assassinio sistematico" nei confronti di chi viene ritenuto estraneo alla sua organizzazione".
Link.

Non so voi, ma io mi iscrivo subito alla loro mailing list.

Intanto, su segnalazione di Kerub e Cala annotiamo l'uccisione del bracciodestro numero 53 di al Zarqawi, lo sceicco Mansour: "esponente chiave", "tutte le prerogative per succedere a Zarqawi verso il comando, per via delle sue capacità di guida, l'esperienza militare e l'istruzione religiosa", "emiro spirituale". Il portavoce dell'esercito americano lo ha definito "multifunctional". In effetti si dice in giro che sapesse fare anche un ottimo caffè con la cremina.

martedì, giugno 20, 2006

The importance of being Elio

– Ciao senti domani ricordati di fare gli auguri a tuo padre per l'onomastico.
– Va bene. Però il mio onomastico cade alla fine di marzo e voi non me li fate, gli auguri.
– Uh, piccola. È che in famiglia non siamo per queste cose.
– Ma com'è che papà si offende se non gli facciamo gli auguri per San Luigi?
– Perché è un onomastico importante.
– Ma si chiama Elio.

giovedì, giugno 15, 2006

Osama bin Landen, circa

Americablog: perché gli Stati Uniti non sono ancora riusciti a prendere Osama bin Laden? Perché lo hanno sempre chiamato con il cognome sbagliato*. Se n'era accorto perfino il correttore ortografico di Word. Doh!

* l'estratto fa parte di un documento di 73 pagine sulla "Guerra al terrore" che l'ufficio di Rumsfeld ha prima diffuso via e-mail e in seguito tentato di recuperare. Troppo tardi...

mercoledì, giugno 14, 2006

Precet(ta)ti

Riordinare la cucina, annaffiare le piantine, sottoporre ad alimentazione forzata il signor G., impacchettare la Patetica Madonna bandita da tutte le liste di nozze, verificare ed eliminare le ciliegie arricchite di vermetti. Tutto entro le 4, quando la signora Miru farà ritorno in un trionfo di libri e in un tripudio di bestemmie. Mi è andata bene: voleva portarmi con sé per aiutarla a trasportare le scatole ma si è resa conto che come bestia da soma valgo poco, a meno che il signor Leonzio non le procuri un carretto siciliano. Sulla soglia, ha aggiunto: "Fai anche la polvere!" ed è zampettata giù per le scale come una cutrettola prima che le potessi chiedere spiegazioni. Che cosa vuole insinuare? La mia folta e pregiata pelliccia emana un suo odore, a mio avviso inebriante, ma non è polverosa! Forse era un ordine ma non riesco a comprendere l'espressione fare la polvere. Devo sbatacchiare quello strofinaccio di gatto e diffonderla per le stanze? Non ne capisco la ragione.
Quando ho spiegato alla signora Miru di essere un cane polivalente non immaginavo di ritrovarmi badante, colf e cat-layer: pensavo a un ruolo di alto profilo e grande responsabilità nel Mondo dell'Editoria o nella Galassia Linguistica. E invece sono qui, in cucina, a rabboccare di pasta tricolore gli incantevoli vasi espositivi e di croccantini altrettanto tricolori la ciotola dello stupido gatto. La cosa peggiore, però, è che in me prevale l'istinto zelante e pinolo del sommergibilista anche nelle mansioni più noiose o avvilenti. Ad esempio, quel contenitore: non riesco a tollerarlo, è più forte di me. Graziosi vasi bianchi decorati con motivi floreali e lepidotteri in blu cobalto, sul modello della ceramica Blueware. Ma ogni volta che il mio sguardo cade su quella mensola, non posso evitare gli sgrisoli. Un elegante corsivo ne indica il contenuto, potete guardare anche voi: coffee, sugar, tea e sale. Sale, non salt, in uno stampatello da geometra! Incuriositi, sollevate il tappo di legno: rilucenti e opalescenti grani di sale? Macché, fino! Diffidate dalle donne che usano il sale fino per la pasta, sono capaci di tutto.
Sboccia la primavera, l'estate è alle porte, maturano i referendum, si svegliano dal letargo i vescovi della CEI. Infatti, proprio un anno fa, la Chiesa Cattolica si era mobilitata suggerendo l'astensione allo scopo di far fallire la consultazione popolare in tema di procreazione medicalmente assistita. I vescovi avevano rifiutato sdegnati l'accusa di ingerenza, trascurando il fatto che quanto non viene ingerito può essere assunto per altre vie. Ora ci riprovano, più compatti e incoerenti che mai: gli −ismi sono un veleno potente, mala fede è con loro. Il SIR (Servizio Informazione Religiosa), sorta di agenzia stampa della CEI, afferma che "in caso di referendum confermativo partecipare è un dovere civico ancora più rilevante". Si noti bene: non rilevante ma ancora più rilevante. Il signor Edoardo Patriarca, portavoce dell'associazione Scienza e Vita, un attimo prima di precipitare dallo specchio su cui tentava di arrampicarsi, si stupisce che "alcuni esprimano stupore o parlino di paradosso rispetto all'invito all'astensionismo per il referendum sulla procreazione assistita, quando è chiara a tutti la profonda differenza".
La differenza tra referendum abrogativo e confermativo è chiara. Ciò che non è chiaro è a quale titolo e per quali fini esponenti religiosi e presunte associazioni a carattere etico esprimano opinioni o rilascino dichiarazioni su un argomento privo di connotazioni religiose, scientifiche ed etiche come l'assetto costituzionale della Repubblica Italiana, stato libero e sovrano e non un protettorato del Vaticano. Da quale pulpito i vescovi si scaglino (purtroppo senza schiantarsi al suolo) contro le dichiarazioni del Presidente della Telecamera, che osa "dare lezioni al Papa" a proposito di Pacs, lo sa solo Dio.
Per fortuna la società Trenitalia, covo di senzaddio, accoglie le parole del presuntuoso Fausto Bertinotti ("Il Papa è preoccupato della secolarizzazione che investe il mondo, è angosciato da un mondo in cui la modernizzazione gli fa paura perché mette in discussione certi valori"), naturalmente a modo suo. Da luglio l'offerta Famiglia cambierà e gli sconti sui biglietti non riguarderanno più la sola rigida e monolitica famiglia ma tutti i gruppi da 3 a 5 persone costituiti da almeno un adulto e un ragazzo. Con buona pace del papa.
Sento la chiave girare nella toppa, il Capo è tornato. Sbuffa come il Lokomotiv Mosca, dice che non ne può più e se ne va a Gravo (?) a farsi baciare dal sole, dal mare e dai pappataci. Ha passato il dito su tutti i mobili della casa, rimproverandomi di non aver spolverato nulla: "Sono Lema, sai? Non li fanno più così!". Ora si lamenta anche del blog, mi accusa perfino di aver scardinato le Categorie del Tempo e i Fusi Orari dell'Universo Mondo. A me pare che Haloscan sia semplicemente entrato in una bolla spazio-temporale, rotolando ovunque.
Ecco, lo sapevo:
- Hai sete, vuoi bere?
- No, grazie.
- Ecco qua.
Davanti a me, sulla scrivania, troneggia minaccioso e sfrigolante un bicchiere grande come un secchiello da ghiaccio, colmo di acqua e idrolitina, additivo chimico di cui la signora Miru abusa in quantità industriali. "Mi piace, conferisce all'acqua un lieve gusto salato", trilla. Mi saluta ed esce di casa, trascinando a fatica un'enorme borsa da mare. Bene. Questo bicchiere fa la fine degli altri, nel vaso dell'agonizzante girasole.

martedì, giugno 13, 2006

La segretissima Operazione Volga parte seconda

Ricordate l'Operazione Volga, 300 agenti, irruzione alle 4 del mattino in un'abitazione di Forest Gate, arresto di due fratelli bengalesi e ferimento di uno dei due (chi poteva immaginare che non portasse un giubbotto esplosivo sotto il pigiama?), il tutto seguito dalla disperata e infruttuosa ricerca della famosa bomba chimica (quella roba che se la respiri muori)?
I due fratelli (uno dei quali aveva un pericolosissimo precedente per possesso d'arma contentente gas nocivo, cioè ehm, uno spray antiaggressione, via) sono stati rimessi in libertà senza alcuna imputazione, con le scuse della polizia.

Oggi, durante una conferenza stampa, Mohammed Abdul Kahar, 23 anni, ha raccontato: "Dalla mia stanza ho sentito mio fratello gridare, così mi sono alzato". Poi gli hanno sparato: "Ero steso sul pavimento, mi sono accorto che il mio torace sanguinava e ho visto il buco lasciato dal proiettile". Ha aggiunto che mentre era steso a terra sanguinante gli hanno dato un calcio in faccia e gli hanno detto di "chiudere quel cazzo di bocca".

La sorella, Humeya Kalam, ha dichiarato: "Era buio pesto, poi all'improvviso c'erano luci e armi ovunque. Hanno cominciato a buttarci per terra, puntandoci le pistole alla testa, e ad ammanettarci". "Ho sentito sbattere delle porte e un rumore di vetri infranti. Mi sono svegliata, ho aperto la porta e ho visto una persona completamente vestita di nero che mi puntava contro una pistola. Ho richiuso la porta. L'hanno aperta a calci e una persona ha gridato: 'A terra! A terra!' un istante dopo ero stesa sul pavimento, pietrificata, ammanettata".

Per tutto quel tempo la famiglia ha pensato di essere in balia di un gruppo di rapinatori: "Mi hanno trascinata giù e mi hanno fatta salire su un camioncino della polizia. Quando ho visto il camioncino mi sono resa conto che si trattava di poliziotti. Pensavo che fossero ladri armati, e che volessero uccidermi".

Intelligence failure, si chiama, ma scommetto che esistono definizioni migliori.


Siamo tutti CT/1

Vi è piaciuto di più il primo o il secondo tempo? Siete tra quelli che "Ok, Iaquinta, ma Lucarelli al posto suo ne avrebbe fatti due", o "Totti ha giocato normale", "Oggi l'arbitro se le sente da Blatter, e io vorrei tanto esserci", e "Meglio il Brasile agli ottavi perché è una squadra che spende poco"? Sono curiosa.

Ma le magliette. Blu, numeri dorati e una scelta di font discutibilissima, e delle enigmatiche zone scure posizionate più o meno sotto le ascelle: giuro, per tutto il primo tempo ho pensato che stessero sudando follemente, ero preoccupata che si accartocciassero sul campo come pomodori secchi. E Buffon, con il pigiamino dell'Oviesse. Ma ci rendiamo conto che poi le imitazioni vanno a finire sulle bancarelle e i bambini se le fanno regalare e poi le indossano? Mandereste in giro vostro figlio incartato come un cioccolatino Quality Street? Curiosa, sono.

lunedì, giugno 12, 2006

Dai Cristiani mi guardi iddio...

... che da Al Qaeda mi guardo io. Via Lying Media Bastards, due simpatiche notizie di cronaca dagli Stati Uniti:

A Riverdale, Maryland, un uomo aveva costruito una pipe-bomb, un tubo bomba con cui voleva attaccare una clinica abortista. Lui è stato arrestato, la bomba è esplosa mentre la polizia cercava di disinnescarla, e ha mandato in fumo il piano superiore di una casa. L'aspirante terrorista intendeva anche aiutarsi con una pistola calibro 40, con la quale aveva pensato di sparare ai medici in fuga dall'edificio. Il tizio andava in giro con una macchina con sopra gli adesivi "Choose Life" e "God is pro-Life".
Link

A Waldo, Florida, alcuni cittadini benpensanti non erano contenti dell'imminente apertura di una libreria-sex shop, l'adult supercenter dall'evocativo nome "Cafè Risque". Prima hanno tentato con veglie di preghiera, ma non ha funzionato. Così hanno escogitato quello che la polizia ha definito un "atto terroristico" basato su un congegno rudimentale con cui (la faccio breve) avrebbero pompato dell'acido all'interno dell'edificio attraverso un'apertura sopra il condizionatore d'aria. Secondo la legge dello stato si tratta di un'"arma di distruzione di massa". Al Cafè Risque in effetti qualcosa hanno rischiato.
Link
Fortuna che ogni tanto possiamo ancora contare su un bel Leoni-Cristiani 1-0.

domenica, giugno 11, 2006

Atto di guerra asimmetrica

Ecco una bella nomination per il premio Orwell 2006.
Tre detenuti che si impiccano usando i propri vestiti e le lenzuola, secondo il Contrammiraglio Harry Harris, comandante della Joint Task Force-Guantanamo, lo fanno per screditare gli Stati Uniti: non è disperazione causata da anni di sofferenze e di detenzione arbitraria senza un giusto processo, è un atto concertato di guerra asimmetrica.
Leggo sul sito della CNN che "si definisce 'guerra asimmetrica' 'un conflitto in cui un antagonista molto più debole usa tattiche non ortodosse o basate sulla sorpresa per attaccare i punti deboli del più forte'".

Ieri TalkLeft ha pubblicato l'e-mail appena ricevuta dal professore di Seton Hall Mark Denbeaux, che con il figlio Joshua rappresenta alcuni detenuti di Guantanamo, compreso uno di quelli che stanno facendo lo sciopero della fame. La traduco:

"Joshua ed io siamo appena tornati da Guantanamo. Uno dei nostri clienti è stato portato via durante il colloquio perché tentava di uccidersi e necessitava di essere alimentato a forza. Ha detto che avrebbe preferito morire piuttosto che restare lì, e ci hanno confiscato gli articoli di giornale in cui Bush annunciava di voler chiudere Guantanamo. A quello stesso detenuto che era così depresso da voler morire è stato impedito di leggere una notizia che avrebbe potuto dargli speranza.

Il nostro cliente Mohammad Rahman si trova in gravi condizioni di salute che non vengono curate. A 32 anni gli è stato impiantato un pacemaker e gli è stata sostituita una valvola cardiaca. Ora sembra che la valvola abbia ricominciato a dare dei problemi. Abbiamo cercato di ottenere la sua cartella medica, ma senza risultato, e di procurargli delle vere cure per i suoi gravi problemi cardiaci e altri seri disturbi. Loro non solo non forniscono nulla di tutto ciò, ma interrompono il colloquio 'per proteggere la sua salute e la sua vita' sottoponendolo ad alimentazione forzata.

Sono stati i tre giorni peggiori della mia vita. E c'è molto di più. E adesso il governo offre questa assurda descrizione dei suicidi".

venerdì, giugno 09, 2006

Estadio Azteca, città di G.

Sia gli italiani sia i tedeschi hanno fatto l'impossibile per perderla.
Vi sono riusciti i tedeschi.
Gianni Brera

A mio papà piace Gigi Riva, e a quei tempi tifa Cagliari. A me sembra strana questa fedeltà estrema al personaggio, perché a Gorizia non si tifa Cagliari ma Juve, Milan, Inter, al limite Pro Gorizia. Lui minimizza: "Non tifo, simpatizzo", oppure: "Sono un amante del bel gioco".
"Abbiamo vinto gli Europei, il Cagliari ha vinto lo scudetto, quest'anno è fatta", è il suo calcolo.

Quella sera di giugno del 1970 mio papà si inventa il carosello preventivo: mette su una bandiera con un lenzuolo bianco e la scritta "FORZA ITALIA FORZA GIGI SON FINITI I TEMPI BIGI", la fissa sul sedile della Cinquecento in modo che sporga dalla cappotta alzata e pare per fare tre giri dell'isolato prima di raggiungere la casa di un amico.

E così l'uomo sul cinquino sgomma sulla ghiaia del vialetto facendo ciao con la mano, esce trionfalmente dal cancello, scala, curva e si allontana accelerando, bandiera svolazzante e clacson allegro.
Alle due e mezzo rientra fischiettando piano, con la bandiera arrotolata appoggiata sulla spalla.
Quando sento aprire la porta di casa salto giù dal letto e vado a controllare la situazione, perché chi mi ferma?, è la notte del secolo, e poi siamo selvaggi, tifiamo Cagliari.

"Elio, ma non hai mica bevuto?", dice mia madre sottovoce.
"No, ho mangiato un boero", fa lui, e posa tre cioccolatini sul tavolo.
Gli ridono anche le orecchie.
Quattro giorni dopo perdiamo la finale. Non importa.

Will the real Zarqawi please stand up?/Post in continuo aggiornamento

Update:
Su segnalazione di Miguel nei commenti: i bracci destri salgono a 51 (mai distrarsi per più di cinque minuti).

A proposito del modello Zarqawi appena ritirato dal commercio, i dietrologi di tutto il mondo intanto osservano che:
- Big Al sembra più uno tirato fuori da una cella frigorifera (dove era entrato qualche anno fa) che la vittima di un bombardamento;
- "Questa è la faccia", "L'abbiamo riconosciuto dalle impronte", "Il DNA dice che è lui", ma non bastava contargli le gambe? Ma sì, non ne aveva persa una in Afghanistan?
- E poi: il portavoce dell'esercito statunitense ha detto che il corpo è stato parzialmente identificato anche in base ai tatuaggi. Di una versione tatuatissima di Zarqawi in serie limitata (nota come "green man") si sapeva, e questo contrasta un po' con i precetti del Profeta, pare. Come l'anello d'oro a un dito della mano sinistra del presunto Zarqawi (modello "beheader", serie limitata e numerata) ripreso nell'atto di decapitare Berg. Insomma, fedele seguace dell'Islam, jihadista da manuale, e se andava zoppicando in giro ingioiellato come Dj Goldie e colorato come un maori. Son cose.

Ok, incorniciateci anche la foto della gamba finta e per oggi stiamo contenti.
Ah, già: tra le macerie della casa distrutta sono stati trovati anche documenti importantissimi e molto utili, ovviamente in buone condizioni.
Su First Draft notano che è stata trovata anche questa. Turns out Zarqawi was a big Bush fan. Ha ha.

Update dell'update:



Biancheria intima femminile sexy, camicia da notte leopardata e altri succinti vestiti da donna? Sta' a vedere che si trattava dell'introvabile Al Zarqawi versione Wanda. Quello che ci è andato più vicino è Lusky con il suo Zarqawi Reginetta del Ballo. Applauso.

Intanto, per la fortunata serie "Ask Google":



Make up:

Fondotinta Matmate, eyeliner Tattooo Eyes, mascara Open Eyes Ultimate Longueur Infinie, ombretto Piiink my Triiicky, sulle guance un tocco di Flush Blush, sul corpo niente meno che Crème de Diamant.



giovedì, giugno 08, 2006

Svegliatevi!

Segnalazione: il sito di Tlaxcala è pronto e funzionante.

Mi sento come il mio ex vicino di casa, testimone di Geova, che il primo sabato mattina del mese passa a lasciarmi la rivista dal titolo "Svegliatevi!" (mai titolo fu più azzeccato: a quell'ora mi trova sempre in pigiama e con i rotoli del Mar Morto impressi sulla guancia).

Il braccio destro numero zero

Era il più attivo e multiforme dei leader morti di Al Qaeda. Eliminato, dicono.
Mh. Post in aggiornamento, preparate il fondotinta.

Ehi, e si è portato dietro anche sette bracci destri. Saliremmo a 50, così.

Teste di premier

Uno dei 17 sospetti terroristi arrestati in Canada nei giorni scorsi è accusato di aver progettato la decapitazione del primo ministro canadese.
Ora. Non entrerò nel merito del geniale piano o dell'ardita tesi dell'accusa. Voglio solo dichiarare che non intendo affiancare alla collezione di braccidestri anche una raccolta di teste di premier. Escluso, proprio.

mercoledì, giugno 07, 2006

Effetti positivi sul bersaglio

Lunedì le forze armate americane hanno aperto il fuoco contro quattro uomini con un carico d'armi, nella stazione ferroviaria di Ramadi.
Secondo un medico iracheno hanno ucciso cinque civili e ne hanno feriti quindici.
L'esercito statunitense ha negato che ci siano state vittime e ha dichiarato che la missione ha avuto "effetti positivi sul bersaglio".

via First Draft

martedì, giugno 06, 2006

El Dia de la Bestia

Non è vero che oggi 06/06/06 non sta accadendo nulla: io sto rischiando un raffreddore di proporzioni catastrofiche, con febbre, mal di testa e mal di gola. Dal di fuori si capisce subito che qualcosa non va: la vocetta diventa tremula, gli occhi si fanno improvvisamente grandi e palustri come il Lago di Doberdò dopo una settimana di pioggia e ho il lamentino facile. E così arrivano, puntuali, i consigli di chi mi ama alla follia:

– Ce l'hai le erbette giuste?
– Magari. E non ho intenzione di strofinarmi dell'aglio sotto la pianta dei piedi, stavolta, grazie.

– Devi picchiettarti 19 volte i punti sopra lo sterno e sopra l'ombelico, il tutto per tre volte di fila, tre volte al giorno.
– Ma va'.
– Alza le difese immunitarie.
– Se a 'sto punto c'entrano i chakra non voglio saperlo.

– Spray al propoli, in gola.
– Brucia.
– Vuol dire che fa bene.

– Possiamo escludere con sicurezza l'aviaria?
– Scema.

– Latte e cognac forever.
– Così mi piace.
– Non starai meglio, ma canterai l'Internazionale in quattro lingue.

– Ci vuole acquamarina.
– Ci spalmo sopra un po' di vicks raporub, però.

– Provato con la Spirea Ulmaria?
– È legale?

Sono confusa. Più del solito, voglio dire. Mi sono lasciata tentare da questo spray dall'evocativo nome "Prima Difesa" che dovrebbe combattere il virus ai primi sintomi. Nel Manuale delle Giovani Marmotte non lo trovate sotto la voce rimedi, ma sotto la voce armi non convenzionali. Se è un virus lui lo trova e lo distrugge, il problema è che ti asfalta anche le mucose.
Danno collaterale, si chiama.
I consigli nei commenti, grazie. In cambio vi canto l'Internazionale in quattro lingue.

lunedì, giugno 05, 2006

Non sparate

Stephen Colbert, durante il suo discorso alla cerimonia di conferimento dei diplomi al Knox College di Galesburg, Illinois:

"È ora che gli immigrati illegali se ne vadano, appena finiscono di costruire quei muri. Tutti continuano a dire che gli immigrati hanno costruito l'America, ma ormai è fatta. Credo che abbiano finito di costruirla intorno agli anni Settanta. Da allora ci sono stati solo ritocchi e di riparazioni".

Sull'inglese come lingua ufficiale degli Stati Uniti:
"Dio ha scritto la Bibbia in inglese per un motivo: perché potesse essere insegnata nelle nostre scuole pubbliche".

A proposito del fatto che Time lo ha messo tra le 100 persone più influenti del mondo:
"Se fate i conti, nel mondo ci sono 6,5 miliardi di persone. Significa che oggi io rappresento 65 milioni di persone. Corrisponde al numero di abitanti di un paese. Quale paese ha circa 65 milioni di persone? L'Iran? Allora, a tutti gli effetti, io sono qui per rappresentare l'Iran, oggi. Non sparate".

Fonte: Editor and Publisher

domenica, giugno 04, 2006

La segretissima Operazione Volga

"Sono stati là per circa tre mesi, alle due estremità della strada, dalle 9 del mattino alle 6 di sera. Erano in borghese, ma noi sapevamo che erano della polizia per via dei telefoni, delle tazze di tè e dei giornali. Sapevamo che erano poliziotti".

Con queste parole un vicino di casa ha rivelato al Telegraph che la segretissima e sofisticata Operazione Volga (quella che ha portato all'arresto di due fratelli e al ferimento di uno di essi a Forest Gate, nella zona orientale di Londra) era in realtà nota a tutto il vicinato. Un po' perché anni di polizieschi ti insegnano a riconoscere un appostamento quando ne hai uno sotto casa, un po' perché comunque 250 poliziotti vogliono dire un bel traffico di tazze di tè.
Intanto la polizia sta ancora cercando disperatamente la famosa bomba chimica artigianale. Di che si tratti ancora non si sa. Una fonte ha rivelato: "Pensiamo che se fosse scoppiata sarebbe bastato respirare per morire". (Detto così, potrebbe essere anche la Lagostina con cui mia suocera prepara un celebre brasato letale).
I due asiatici arrestati con l'accusa di aver cercato di preparare uno o più sacchetti al cianide avevano precedenti rispettivamente per "furto, furto con scasso e possesso di un'arma proibita costituita da 'gas liquido nocivo'" (spray antiaggressione, pare) e "furto, furto con scasso e possesso di un coltello Stanley". Però.
La buona notizia è che la polizia londinese non mira più alla testa.

Fonte: Telegraph.

venerdì, giugno 02, 2006

Leghe

"Abbiamo erroneamente affermato che Adriano Galliani, vicepresidente del Milan, è anche presidente della Lega Nord, il partito italiano di destra. Non lo è. È presidente della Lega Calcio (Lippi fights to keep focused as the sky falls in, page 5, Sport, May 30)".

The Guardian, Corrections di oggi.

giovedì, giugno 01, 2006

È una lunga guerra

"L'invasione dell'Iraq da parte delle forze armate statunitensi e britanniche è cominciata nel marzo del 2003, non del 2001".

The Guardian, Corrections di oggi.

mercoledì, maggio 31, 2006

L'occhio mancante del Mullah Omar

Che emozione, è il momento che aspettavo da mesi: con 43 braccidestri e un modesto contributo mi è arrivato l'occhio mancante del Mullah, grazie all'inestimabile mediazione di Andrea, che scrive:

"Gentile Signora Miru,

dopo giorni di attesa siamo lieti di inviarLe il premio da Lei desiderato: l'occhio mancante del Mullah Omar.

L'articolo, oltre che essere un pezzo unico da collezione, può anche essere usato per simpatici scherzi* e applicazioni accessorie**.

Ecco l'occhio. Non è granché, in effetti, ma è il valore simbolico quello che conta.



In omaggio con l'occhio ci pregiamo di inviarLe anche quale premio fedeltà (essendo in effetti Lei l'unica nostra cliente) altri due occhi che immaginiamo potranno comunque entrare a far parte della Sua collezione. Trattasi di due foto degli occhi di Abu Musab al Zarqawi dopo aver seguito i Suoi consigli di make-up.

La prima è una versione simil acqua-e-sapone:


[riconosco, in effetti: ombretto Métamorphose (quattro tinte iridate ed evanescenti) e un tocco di Nature Nacrée, eyeliner Divinora e mascara a fibre ottiche, N.d.B)]

La seconda è un tentativo di maquillage estremo riuscito grazie anche all'applicazione di speciali lenti a contatto colorate:



[si notano immediatamente: una spalmata generosa di Kitty Glitter, Ombretto Moonage Daydream nella versione grigio eternit, ciglie finte T-Rex, mascara Lash Queen, lenti a contatto cosmetiche "Over the Rainbow", N.d.B.]

Con ciò speriamo di non averla delusa né nell'entità né nella qualità del prodotto e del servizio.

Con ossequi e stima

andrea"


* Il manuale con i simpatici scherzi che è possibile realizzare con l'occhio non è incluso nella strenna gratuita, ma va ordinato presso di noi al modico costo di un milione di marchi tedeschi (rigorosamente in valuta pre-1915: in caso di pagamento effettuato con altra valuta la domanda d'acquisto sarà respinta).

** Il manuale che illustra le applicazioni accessorie dell'occhio non è incluso nella strenna gratuita, ma va ordinato presso la nostra filiale numero 154/b. Questa è al momento chiusa a causa della fuga del direttore della suddetta con la cassa dell'agenzia. Ci scusiamo per il temporaneo inconveniente.


Numero 43: il decapitatore

Definizione: sospetto terrorista, in cima alla lista.
Nome: Ahmed Hussein Dabash Samer Al Battawi.
Catturato a: Firdos, quartiere di Baghdad.
Quando: lunedì.
Da chi: l'unità antiterrorismo delle forze di sicurezza irachene.
Ha confessato: sì, di aver decapitato centinaia di innocenti iracheni.
Possiede: una lista di obiettivi civili.
Gli sono stati sequestrati: documenti, cellulari e computer contenenti i nomi di altri terroristi e informazioni su altri gruppi islamici.
Numero articolo: 43

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Make up:
Acti'Mine Base de Teint, Fondotinta Teint Idole, Mascara Hypnose, Gloss Lube in a Tube, per il corpo Body Bling Le Platinium. Per i capelli, shampoo volumizzante al Guaranà, e poi Shine Shock Gloss Perfecteur de Brillance.

martedì, maggio 30, 2006

Insalubre Insubria

La signora Miru rivela una pericolosa deriva a destra nel regno vegetale. Si è incattivita, ora che le piantine sul terrazzo cominciano a crescere e si rende conto che non ne vogliono sapere di seguire le direttive del suo Pjatiletnij Plan, il suo Piano Quinquennale. Le sciagurate non manifestano particolari tendenze anarchiche, le definirei solo spontanee. Quella donna inflessibile non ha voluto sentire ragioni: ha subito indetto una riunione del Comitato. Io ho espresso le mie perplessità, mentre il signor G. come al solito si asteneva e defilava, ma la signora Miru ha deliberato secondo la propria relazione di maggioranza. È uscita di casa per tornare con reti, tralicci e sostegni vari da stendere, affiggere e piantare per l'applicazione dei provvedimenti correttivi. Con foga ha piantato nella terra dei vasi stecchi e bastoni a cui stringere rami flessuosi e giovani fusti. Ha adottato subdole e sottili misure di contenzione, come infilare i boccioli di rosa tra le maglie delle reti: ora che si sono aperti, i miseri fiori si sono ritrovati alla gogna. Ho visto con i miei occhi una sventurata passiflora rinchiusa in una Vergine di Norimberga. Il girasole ha già subito due richiami: al terzo, sarà internato in un campo di rieducazione in Umbria.
A quanto pare, rigurgiti autoritari emergono ovunque. A Duno, per esempio, teatro delle prime battaglie partigiane. L'Insubria è il territorio compreso tra le province di Varese, Como e Verbano Cusio Ossola (nata per partenogenesi da quella di Novara). In occasione delle ultime elezioni amministrative, in diversi comuni insubri si è presentata (ma non è la prima volta) una recente realtà del panorama politico italiano, il Nationalsozialistische Arbeiter Bewegung o Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori (NSAB - MLNS), fondato nel 2002. Sulle prime, ho rizzato le orecchie: non avevamo fatto pulizia di certa feccia, entrando a Berlino? Vi sono molti punti di contatto con il comunismo, chiariscono gli esponenti del movimento. Ah, ma allora. Ma... contatto nel senso di attrito, forse, o inteso come comunanza di idee? approfondisco. No, no, proprio punti in comune. Agli albori del nazionalsocialismo era evidente una certa attenzione per il popolo e in particolar modo per i lavoratori. L'Olocausto e altre stragi sono banali errori umani, scagli la prima pietra chi non ha mai commesso errori, fanno notare. Darci del nazista è come dare del terrone ai meridionali, precisano, e poi in Italia è previsto il reato di apologia fascista, mica nazista. I rappresentanti delle associazioni partigiane e delle comunità ebraiche hanno avanzato qualche dubbio ma gli organizzatori del NSAB - MLNS commentano: non avete di che preoccuparvi. Beh, se lo dite voi, penso. Brandelli di questo delirio sono rintracciabili nella cache di Google, all'indirizzo www.geocities.com/nsab_mlns/, o qui.
Ora riempio l'annaffiatoio, reco un po' di sollievo a quelle sciagurate sul terrazzo.

Il nemico e la Tv

"Un fronte nella guerra al terrore è, naturalmente, l'Iraq. E la gente del nostro paese è inquieta a causa della guerra, e io lo capisco. Capisco perfettamente perché gli americani sono in ansia per quello che vedono alla Tv. Si chiedono preoccupati se riusciremo a vincere o no. Nella mia mente non c'è alcun dubbio che vinceremo. E il nostro obiettivo è avere un Iraq che riesca a governarsi, reggersi e difendersi da solo, un alleato nella guerra al terrore, e un esempio per coloro che in quella regione ambiscono disperatamente alla libertà.
Il nemico non può sconfiggerci sul campo di battaglia, ma quello che può fare è portare immagini orribili sui nostri schermi televisivi".

George W. Bush a Philadelphia, 24 maggio 2006.

Lecco non è un verbo!/The Forza Italia Round-up

Da "Il tuo pensiero in 168 caratteri" (avevo detto che avrei cercato di smettere, non che ci sarei riuscita):

Quando!
Ma quand'è che noi cretini del CentroDestra capiremo che non esistono solo le elezioni politiche?? Quand'è che capiremo che vale più il voto dell'abbronzatura?? Quando?

Stile
La vittoria in Sicilia è grande ma non sufficiente, quello che temo è la poca disponibilità all'autocritica ed ai cambiamenti di stile, per me indispensabili x il futuro.

Transeat
Che Roma si voglia tenere Veltroni, transeat; che Torino rivoglia Chiamparino transeat, ma che Napoli voglia tenersi la Jervolino lo trovo davvero incomprensibile.

Solo qui
DI TUTTO IL MONDO CIVILIZZATO SOLO QUI IL COMUNISMO TRIONFA E IL LIBERO E ONESTO è COSTRETTO A NASCONDERSI E FUGGIRE. SILVIO NON ANDARTENE NOI TI VOGLIAMO BENE RESTA!

Videovotami
VOTI FOTOGRAFATI CON TELEFONINO E POI VENDUTI... CONTINUANO I BROGLI A DANNO DELLA CDL!!!!!!!

Do Brasiu
ormai é fata... e per me é estata bene.... ora tirare firme verso il referendum... publicita, spiegazione e invito a votare... CDL SEMPRE.

Aria pura a Milano
DA MILANO CON ENTUSIASMO LA VITTORIA DEL CENTODESTRA. AH FINALMENTE SI RESPIRA ARIA PURA!!!!!

Aria salubre in Sicilia
Impariamo dai siciliani: buttiamo a mare la cricca prodiancattocomunista. Ora in Sicilia si respira aria salubre. Forza tutti, Forza Italia, abbasso la monnezza!

We demand a recount
Comunque in tutti i modi bisogna RICONTARE e in fretta, prima che imbroglino ulteriormente, e poi in piazza a Roma fino a farla tremara. Ci chiami Presidente, andiamo!

Matite
Ed ancora perchè non si sono usate le solite matite ma quelle colorate gialle e nere della stadler? Qualcuno mi sa dire se è una novità o siamo di fronte strani fenomeni.

Perché
Perché in Italia dobbiamo sempre avere a che fare con i comunisti? Il Muro di Berlino qui non è ancora caduto!

Con l'aiuto di bandiere sovietiche
Per quelli che hanno paura dei comunisti. Venite in provincia di roma dove si festeggia la vittoria del cd con l'aiuto di bandiere sovietiche. RIDICOLI.

Torninparte
Nel seggio 254 in torninparte ieri ho visto aprire le urne e poi richiuderle alla chitichella. Alla mia domanda sono stata etichettata come fascista spiona.

Viva i borgonovesi
Almeno a livello locale abbiamo stravinto col 20%, in una ex roccaforte ROSSA. Viva i Borgonovesi!

Serracapriola
CARISSIMI AZZURRI SERRACAPRIOLA (FG) PASSA FINALMENTE A DESTRA CON LA CDL CHE STRAVINCE CON 1572 VOTI... CAMPOREALE MARCO FINALMENTE SINDACO!

Liberiamo Sanremo!
La provincia di Imperia si conferma un'isola felice! Adesso liberiamo Sanremo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La politica dell'amore
Presidente, serve una strategia per contrastare il vecchio ma pur sempre vincente "porta a porta" della sinistra, la politica dell'"amore" funziona ma non basta.

Silvio, chicobuarquedehollandali
Silvio, stracciali, cònfutali, smascherali in TV, sui giornali, in piazza, dappertutto!!! E obbliga i tuoi a fare lo stesso!

Peccato
Qui a Lecco vinciamo nettamente noi della CDL. Peccato che i comunisti facciano ironia sul nome della città, scambiandolo per un verbo!!!

lunedì, maggio 29, 2006

Siore e siori, il numero 42

D'accordo, sul numero 41 c'è un problema di omologazione perché Al Qaeda Iraq ha detto: "ohi, guardate che noi non lo conosciamo neanche".
Tuttavia:
1. facciamo sottile ironia da mesi, sulla credibilità dei bracci destri: sono tutti falsi come la mia madonnina placcata oro zecchino, mica solo il "Cuarantuno" Made in China;
2. a cinquanta mi danno l'occhio del Mullah Omar più lo screensaver di bin Laden, più la spillina "Organizzazione al Qaeda nella terra dei due fiumi", più (sembra) tre suonerie gratis per il cellulare.
Quindi il 41 non sarà olimpico ma conta, oh se conta.
Dunque il signor Kassim al-Ani, catturato ieri sera a Baghdad, è il numero 42. È arrivato, ha chiesto chi è l'ultimo, ha fatto una faccia strana, ha contato e ricontato quelli prima di lui, ha detto "Ma!". Poi ha fatto la faccia normale, si è messo tranquillo e ha chiesto una manicure.

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Make up:
Per unghie impeccabili da vero braccio destro numero 41/42 consiglio la Cuticle Care Pen, una passata di Blanc de l'Ongle base lissante e infine Creative Nail Enamel Transparent Touch. Per le mani, Shea Butter Hand Cream.


sabato, maggio 27, 2006

D'Alema ci spiega una cosa



"È evidente – ha detto D'Alema conversando con i giornalisti a margine della riunione informale con i colleghi dell'Ue a Klosterneuburg, alle porte di Vienna – che, se vogliamo ritirare le forze armate dall'Iraq dobbiamo ritirare le forze armate, non lasciarle".
Fonte: Repubblica.

Per citare una battuta di Yes Minister: "se non sanno cosa stai facendo, non sanno neanche cosa stai sbagliando".

venerdì, maggio 26, 2006

Il numero 41 non è roba nostra

Il braccio destro numero 41 qualche giorno fa è apparso alla tv giordana per fare le sue belle confessioni. Ha dichiarato di aver ucciso un camionista giordano e di aver collaborato al sequestro di due funzionari d'ambasciata marocchini e di due curdi. Ha detto anche che dopo aver ucciso il camionista aveva risposto al cellulare del morto identificandosi come "al Qaeda e membro del gruppo di Abu Musab al-Zarqawi" ("pronto, so' alcaida, chipparla?"). Infine ha spiegato: "I capi di al Qaeda mi hanno detto di colpire qualsiasi giordano perché i giordani fanno affari con gli americani e portano loro le merci (in Iraq)", scoprendo con grande fair play la sua carta degli obiettivi.

In seguito, al Qaeda Iraq diffonde attraverso un sito islamico un comunicato: "Noi di al Qaeda in Iraq vogliamo dire che non conosciamo la persona mostrata alla tv giordana".

Vendesi braccio destro in buone condizioni, poco usato, recante il tatuaggio con la scritta "Numero Cuarantuno" e l'etichetta "made in China". Non imitazione ma vera chicca per intenditori. Fa anche la sua porca figura. Astenersi perditempo.

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Il visagismo del venerdì:
Fondotinta Adaptive spf 10, maxi-fard effetto seta Rosa del Deserto, Mascara Respectissime, Ridiculous Eyeliner, Pure Pops Lip Gloss, abbondare con Allover Body Glitter. E quando dico abbondare, intendo dire che devo potervi vedere da qui.

giovedì, maggio 25, 2006

Mandala in cucina

Non saranno incantevoli come un giardino a terrazze ma queste terrazze a giardino fanno la loro gatta figura. Per crescere, le piante crescono. Ramificano, fogliano, fioriscono. E spinano. Oh, se spinano. Sono rosacee, precisa la signora Miru. Grazie, anche i rovi lo sono. Il filo spinato della cortina di ferro era meno pericoloso del parapetto di questo terrazzo. L'altro giorno mi sono inavvertitamente accostato ad una pianta e nel tentativo di liberarmi la mia pelliccia è stata dolorosamente cardata. Ora il pelo del fianco destro pende come un copriletto troppo ampio ma non mi farò mettere i bigodini come ha proposto la sadica. Ho una dignità da difendere, sono stato sommergibilista nella marina sovietica, io. Stanotte scambierò tra loro tutte le targhette fissate alle piante: voglio vederla, poi, quando sposta sul lato nord le pandoree o mentre discetta con la vicina di ulivi rampicanti. Nel frattempo il girasole si è ammutinato, in una muta protesta per la primavera scippata: ha cominciato a voltarsi in tutte le direzioni alla ricerca del sole, sembrava un radar, e infine si è accartocciato su se stesso come un peperone alla griglia.
Sono certo che il peggio debba ancora venire. Ieri la signora Miru sfogliava con attenzione un catalogo e temo di vedere sul terrazzo simpatici cartelli o coloratissimi pappagallini (ma non è un tucano?).
Ieri è venuto a trovarci l'Amico. Finora avevo sempre ritenuto che l'Amico fosse Immaginario: da mesi la signora Miru apparecchia la tavola e prepara il caffè per due persone pur pranzando da sola. Anche quando va al cinema tiene sempre un posto per l'Amico ma quando esce i suoi vestiti sono impregnati soltanto di cremine, signor G. e feromoni facciali di gatto. Il misterioso Amico, invece, si è palesato davvero e credo che lavori per conto del Food Spammer. La Signora Miru era in fibrillazione, ha cominciato a cucinare la sera prima. Ha cotto farfalle, sminuzzato olive, arrostito peperoni, tagliato a dadini il feta, impastato farina con acqua, lievito furbo e sale, affettato zucchine, cotto bocconcini di petto di pollo, ingentilendoli con manate di origano. I preparativi si sono prolungati con una lentezza e una cura esasperanti, sembrava la composizione di un Mandala e invece si trattava di pasta fresca e torta salata. L'Amico è sembrato apprezzare l'aderenza della signora Miru ai Satolli Precetti del KarmaFood, annuiva con evidente soddisfazione.
Sono io che non sono soddisfatto: mi toccherà mangiare pasta fredda e torta salata a lungo. Per impressionare l'Ospite la signora Miru ha cucinato quantità industriali di cibo e l'impassibile signor G., che ha smesso di mangiare da diverse settimane, si rifiuta di collaborare. Solo acqua, lo stupido gatto, ma in compenso si droga pesantemente con integratori alimentari a base di taurina. È come fare un'endovena di caffeina ad un bradipo: il signor G. si muove solo se posto su un piano inclinato. Non è possibile vincere l'apatia di quel felino, ora che si è rassegnato alla mia presenza, ma sono riuscito nella storica impresa (la signora Miru sostiene che un evento simile non si era mai verificato) di farlo soffiare furiosamente per ben tre volte, a comando. Offeso, si è nascosto dietro una tenda. Nascondersi per modo di dire: il signor G. avrà pure l'incredibile dono di natura della visione in tre dimensioni (così dichiara la confezione degli integratori alimentari a forma di topini 3D) ma non ha la minima consapevolezza di avere una coda.
Attraverso un momento di profonda nostal'gija. A Bologna è stato rinvenuto uno splendido ritratto in cristallo di Stalin, realizzato dagli operai di una vetreria per festeggiare il 70° compleanno di Josif Vissarionovič Žugašvili. Doveva essere spedito a Mosca, dono della federazione bolognese del P.C.I., ma all'ambasciata sovietica di Roma si resero conto che il peso di quasi 3 quintali rendeva troppo oneroso il trasporto aereo. Mi piacerebbe averlo qui, dovrei chiedere alla signora Miru di offrire in cambio il Fiero Maresciallo e la Patetica Madonna.
La padrona di casa è uscita per fare la spesa ma dovrebbe tornare tra poco, se tutto va bene. Sono un po' preoccupato perché ho avuto la sventurata idea di spiegarle che il pomodoro è un frutto. Pignola com'è, starà importunando tutti i fruttivendoli della città chiedendo un chilo di bacche. Spero che non le facciano troppo male.

Digiunatrice di quinto livello

– Hai pranzato?
– Adesso ti spiego.

Le mie scuse per non pranzare. Usate tutte, alcune di queste più volte, negli ultimi mesi di Food Spamming:

I carboidrati mi fanno girare la testa.

Nel film che ho visto ieri sera mangiavano sempre.

Scajola aveva detto che bisognava risparmiare sul gas.

Non posso aprire il frigorifero; ho visto muoversi qualcosa nel sacchetto delle zucchine.

Un bicchiere di latte conta come carboidrato?

E se ci aggiungo dello zucchero?

Ho un tostapane poco spazioso.

Una pasta alla Norma mi ha salvato la vita, da piccola, e ho giurato di non mangiarne mai più.

Questa insalata di pomodori mi ha seguita fino a casa. Posso mangiarla?

Da bambina i miei genitori mi dimenticarono in un Autogrill e io fui allevata da un Camogli. Non posso mangiare il prosciutto cotto, sarebbe cannibalismo.

Io ero convinta che fosse pesto. Invece era la maschera Cleopatra di Lush.

Il microonde fa uno strano rumore.

I crackers con lo spalmabile sono un signor pranzo.

Ho appena inghiottito per sbaglio il chewing-gum.

Mi hanno rubato il carrello con la spesa dentro.

Ho appena mangiato due mandarini.

martedì, maggio 23, 2006

Braccio destro numero 41

Pare che gli agenti segreti giordani abbiano arrestato un altro braccio destro di Al Zarqawi, che per ora resta senza nome. Non si sa se l'operazione sia stata condotta in Iraq oppure in Giordania, ma le fonti ufficiali assicurano che l'uomo era uno dei massimi responsabili di attentati, omicidi, rapimenti e rapine ai danni di "cittadini giordani e arabi".

Ovviamente esiste un comodo generatore di notizie sulla cattura dei bracci destri, mica stanno a inventarsele ogni volta: "È stato (ucciso, catturato, identificato) un importante (braccio destro, luogotenente, vice) di Al Zarqawi. L'operazione è stata condotta (in una zona di Baghdad, in un punto x dell'Iraq, a tot chilometri da Baghdad, in Giordania) da uomini (dell'esercito iracheno, delle forze di sicurezza irachene, dei servizi segreti giordani, dalle forze della coalizione). L'uomo (nome a caso, tanto la grafia cambia a seconda delle agenzie e dei paesi) era responsabile (delle finanze, degli attentati nella zona, di omicidi, di rapimenti) nonché (cugino alla lontana di Al Zarqawi, capo di una cellula armata di Al Qaeda Iraq) ed esperto di esplosivi (se non sei anche esperto di esplosivi non entri nel club dei bracci destri). Aveva con sé (un cellulare con le foto di bin Laden, un'agenda piena di indirizzi, un computer portatile con i piani d'attacco di Al Qaeda)".

Siamo a 41. Dove li metto, dove li metto.

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Il generatore di make up dice:
Golden Beauty Compact Bronzer (leggero, effetto abbronzatura), Ombretto Color Statement, Mascara Parad'Eyes, Rossetto Ritual Rouge oppure Full Kiss Cream Gloss, per il corpo un allover classico come Star Bronzer Or Pur.

lunedì, maggio 22, 2006

Come maltrattare Google e vivere felici/10



È più un problema da Google Earth.

Il litro cubo non esiste

"Il litro cubo non esiste (The new VW Passat estate takes cup-holders to a whole new level, page 26, G2, May 17). Il litro è già una misura di volume, e corrisponde a 1000 centimetri cubi".
The Guardian, oggi.

venerdì, maggio 19, 2006

Buco di sceneggiatura: riecco il Mullah Omar

Finalmente un braccio destro che fa carriera: basta nominarlo di sfuggita nei commenti e il Mullah Omar riappare. Se n'erano vistosamente dimenticati, non era neanche stato invitato al Telethon di Al-Qaeda quando c'è stata l'apparizione in video della triade. Questo è un buco di sceneggiatura bello e buono. Adesso succederà come nelle soap, quando il cugino, la sorella, la prima moglie o il fratello prete dopo un lungo viaggio o una morte presunta riappaiono interpretati da un altro attore ("E questo chi cavolo è?" "Ma è Thorne!" "Chi? Ma non gli somiglia!" "Usa la fantasia" "Ma era morto!" "Scema, non si era visto il cadavere").
Quindi mi aspetto che il Mullah riappaia, ma orbo dall'altro occhio. O abbronzato e più giovane, con la maglietta degli Arctic Monkeys che spunta sotto la nera veste. O incapace di maneggiare un fucile, mentre incespica tra rocce e arbusti. (Se vi volete divertire, c'è chi si è preso la briga di controllare da vicino i tratti somatici del tentacolare Al-Zarqawi, qui).
Fonti di sicurezza pakistane dicono che il "ruolo di Bin Laden in Al-Qaeda sarà simbolico, mentre le operazioni campali saranno guidate dal Mullah Omar". E che Laden è "impossibilitato a muoversi". Questo mi ricorda la recente dichiarazione del Pentagono secondo cui le unità efficienti dell'esercito iracheno erano calate da uno a zero.
Ecco, mettiamola così perché non vogliamo turbare nessuno: Bin Laden è calato da uno a zero da tanto tempo, e mi sorprenderebbe se lì dov'è riuscisse anche a muoversi.

Questo è chiaramente un post da fondotinta. Seguono consigli visagistici.

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Make up:
Fondotinta Vitalumière Source de Jeunesse, Mascara Extreme Cils "For your Eye Only", Kohlstyler "Immobilize me" ad alta tenuta, Lip Plumper FristFrost ("for gorgeous, sexy lips": Al Zarqawi nell'immagine Z2, per capirci).



giovedì, maggio 18, 2006

Vi comunico che la Federica ha capito

The Federica Family sul divano a guardare il Giuramento alla TV, imperdibile:

Il mio sfogo...
È stata un'indecenza. Mi riferisco al giuramento del nuovo governo al Quirinale. Ve lo giuro: ho molta paura che questo governo ci porti solo dei danni. Prodi, D'Alema e Rutelli mi hanno fatto arrabbiare con il loro sorriso "stizzito". Io e la mia famiglia eravamo tutti sul divano per vedere il Giuramento e ridavamo [sic] per ogni "ministro" che si apprestava all'atto e rimpiangevamo Berlusconi. Purtroppo ho capito e devo accettare che Berlusconi non è più il ns. Presidente, ma sarà sempre il mio amato Premier. Io penso che la politica italiana non possa avere mai più una persona così e quando se ne accorgeranno sarà troppo tardi...... Quando al tg1 di stamattina ho visto: "Romano Prodi, Presidente del Consiglio" mi è venuta una forte angoscia e mi è venuto un forte senso di colpa. In questi 5 anni abbiamo lasciato troppo solo il nostro Presidente e questo insegnamento ci servirà in futuro. Caro Silvio, rimarrai sempre nel mio cuore......Forza, fatti forza, per il 30% degli italiani che hanno votato per te e Forza Italia.

["Abbiamo lasciato troppo solo il nostro Presidente"]

martedì, maggio 16, 2006

Braccidestri 39 e 40, che giornata

Nella zona occidentale di Baghdad è stato catturato il sospetto braccio destro numero 39. È Omar Ahmed Saleh, alias Abu Jibril, uno dei capi di al-Tawhid al-Jihad (una cellula legata ad al Qaeda Iraq, pare).

Update: Festa! Un altro braccio destro è stato arrestato domenica a Ramadi: Salah Hussein Abdelrazzaq aveva anche con sé un cellulare con dentro le foto che lo ritraggono insieme a Al-Zarqawi. Tutta gente che ha fatto la promozione MMS Infinity, questa.
Salah Hussein Abdelrazzaq sarebbe il 39, mentre Abu Jibril scala di uno e diventa 40. Per fortuna non ci avevo ancora incollato l'etichetta.

Lo sguardo del capriolo abbagliato

La CNN gli passa la linea. Troppo presto, sta ancora facendo le prove, lui.

[via First Draft]

domenica, maggio 14, 2006

Mamma

– Ah, e come sta la mia consuocera?
– Bene, sì, bene. Nel suo mondo, insomma.
– Cocca, basta che non stia nel nostro.

venerdì, maggio 12, 2006

La Sacra Trota

La signora Miru è tornata, ha stabilito che è Primavera (piove ininterrottamente da marzo e ci sono 12 °C) e ha deciso di rinfrescare il terrazzo, che al confonto i giardini pensili di Babilonia sono un vaso di erba gatta. I suoi entusiastici quanto vani tentativi di giardinaggio mi consentono di avvicinarmi al computer, altrimenti non la si schioderebbe nemmeno con lanci di molotov - maledetti finlandesi. Mi è stato anche assegnato il nuovo incarico di Guardiano del Corpo. Nessuna minaccia seria (a parte reiterati inviti a bere un caffè con salsicce a mo' di savoiardi): solo un cretino che tenta continuamente di alzarle la gonna. Il fatto che la signora Miru porti pantaloni da cavallerizza non sembra farlo desistere. L'altro giorno stavo navigando in Internet, su richiesta della signora Miru, per verificare l'esistenza di leggi che consentano di scaricarmi dalla dichiarazione dei redditi per operazioni di toelettatura, alimenti animali e spese veterinarie. Non capisco perché io sì e lo stupido gatto no: potrei scaricarlo in un attimo, volendo. Mi sono imbattuto così in un sito interessante.
FattiSentire.net è "il Portale per una valutazione etica della politica", ovviamente secondo il monocolo foderato di prosciutto della Morale Cattolica. Asseriscono che "In Italia, è la prima azione organizzata di lobbying etico", dimenticando Comunione & Liberazione, Gladio e P2. "Dalla concezione cristiana dell'uomo e della societá", insistono, "affermiamo la necessità di fondare la legislazione sul diritto naturale classico e sugli ideali di sussidiarietà e solidarietà. Vogliamo contribuire alla costruzione di una societá piú giusta che favorisca la realizzazione integrale della persona." Passi per i concetti di sussidiarietà e solidarietà ma che cosa si intende con diritto naturale classico? Ne esiste uno artificioso o la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo è troppo moderna?
In occasione delle scorse consultazioni politiche il sito ha lanciato la campagna Dai un voto etico ai partiti. Non si tratta di una semplice esortazione in base a presunti programmi elettorali in linea con gli orientamenti della Santa Sede. Gli ideatori dell'iniziativa hanno ideato un meccanismo - a loro dire oggettivo - per valutare il senso etico dei deputati nella scorsa legislatura: si prende in considerazione l'insieme delle leggi giudicate eticamente sensibili e si verifica il voto dei parlamentari, assegnando un punteggio e stilando la relativa classifica. Per quanto discutibile, è comprensibile la scelta della difesa dell'embrione o il proibizionismo ma che cosa c'entrano il caso Mitrokhin, il voto all'estero (che tanto ha addolorato il Santo Padre), gli insegnanti di religione, la legge sulle vittime delle foibe o il Muro di Berlino? Avvertenza: il file con i dettagli delle leggi indicate, alla lettura della colonna argomento può provocare serie convulsioni di riso. Esilarante anche la quarta annotazione metodologica, secondo la quale il punteggio relativo alla legge per la Difesa dell'Embrione (vale 3 punti, mica pigne) è basato sull'ultima votazione palese, come se il voto segreto non fosse concepito per garantire la libertà di coscienza (termine spesso associato ad etica, ma anche a sporca).
Il partito politico più etico risulta essere - serve dirlo? - Forza Italia, seguita da Lega e An. I politici più immorali, invece, si annidano tra i Verdi e in Rifondazione. Ancora più sorprendente la classifica dei singoli parlamentari - si noti la dicitura "i deputati del gruppo misto non iscritti ad alcuna componente, se li beccano i partiti che li hanno fatti eleggere". Cesare Previti, per gli amici Holy Shin, ottiene ben 7 punti contro i 4 di un timorato di Dio (ma evidentemente con inaspettate riserve di coraggio) come Arturo Parisi (Margherita). Ma si sa, le condanne penali definitive sono il modo in cui il Signore ci fa capire che ci ama. Laico ed affiliato alla P2, Fabrizio Cicchito (FI) stacca con 19 punti i cattolici Marco Follini dell'UDC (16 punti) e Rosy Bindi della Margherita (9). Si piazza al quarto posto Remo Di Giandomenico (UDC), noto per la sua strenua lotta in difesa dell'embrione, al punto da essere arrestato di recente per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e concussione. La moglie è in galera da febbraio, accusata perfino di aborti clandestini. Meno male che Pier Ferdinando Casini è sordo e non se l'è sentita di candidarlo un'altra volta.
Ora vado, la signora Miru mi vuole portare a Grado alla ricerca di relitti portoghesi.

giovedì, maggio 11, 2006

E adesso la Saga del Calzino

Nella foto: Reperto A.



1. Non li lascio in giro, se li va a prendere facendo scorrere l'anta dell'armadio e scegliendo dal vasto assortimento, con una predilezione tutta primaverile per il cotone.
2. Si era appena ripreso dall'ingestione di un sciarpa di lana, che lo ha costretto a sputare indimenticabili palle di pelo blu per un paio di mesi.
3. Il calzino numero 2 non si trova.
4. Mi rendo conto che fucsia+blu+verde acido+giallo non è il migliore degli accostamenti possibili. Eppure verrà il giorno in cui le righe saranno un meme. Quel giorno l'ottavo angelo suonerà la tromba, ecc. ecc.

Il signor G. si è rifiutato di esibire il secondo calzino ed è attualmente sotto osservazione; al primo ruttino sospetto sarà sottoposto a socializzazione forzata con un veterinario, ecografia (previa umiliante depilazione) e infine lavanda gastrica.
Nella foto, Reperto B: "Commissario, mi creda, in questa casa ho visto tarme aggressive come diavoli della Tasmania".

mercoledì, maggio 10, 2006

Il Presidente ha sempre ragione

Chiedo scusa, ma sto uscendo dalla dipendenza dai circoli di Forza Italia e George W. Bush è un po' il mio patetico chewing-gum alla nicotina. Florida, oggi:

PRESIDENTE: Dove vive?

MR. NAVARRO: Vivo a Tavares, in Florida.

PRESIDENTE: Molto bene, proprio dietro l'angolo.

MR. NAVARRO: A circa 45 minuti.

PRESIDENTE: Be', è un angolo grande.

[via First Draft]

Pensare in grande

George W. Bush, sempre nell'intervista a Bild:

"George Washington, il primo Presidente, naturalmente. La cosa interessante è che ho letto tre... tre o quattro libri su di lui lo scorso anno. Non è interessante? La gente dirà, e allora? Beh, ecco qua, allora. Non saprai mai come andrà la storia se non dopo molto che te ne sei andato. Se è vero che stanno ancora analizzando la presidenza di George Washington... (risate). E così i Presidenti non dovrebbero preoccuparsi della storia. Non si può. Se fai quello che pensi sia giusto, e se pensi abbastanza in grande, la storia alla fine dimostrerà se avevi torto o ragione. Ma non si saprà nel breve termine".

[L'indice di approvazione di Bush ieri è sceso al 31%, secondo un sondaggio CBS/New York Times. Pensare in grande, bisogna.]

Come maltrattare Google e vivere felici/9



Ma quando mai.

La democrazia in Germania

Sempre dalla trascrizione (pubblicata sul sito della Casa Bianca) della lunga intervista a Bush apparsa nell'edizione domenicale di Bild:

D: Guardando al passato, gli americani sentono di essere stati abbandonati dai tedeschi quando sono entrati in guerra contro Saddam Hussein?

PRESIDENTE: Mi sono reso conto che la natura del popolo tedesco è tale che la guerra è contraria ai suoi principî, che la Germania è un paese che... indipendentemente dalle loro posizioni politiche i tedeschi sono... semplicemente non amano la guerra. E io posso capirlo. [...]
Il punto adesso non è quello che è successo nel passato. Il punto ora è come lavorare insieme per conseguire obiettivi importanti. Uno di questi obiettivi è la democrazia in Germania [sic].

martedì, maggio 09, 2006

A proposito, torturiamo all'estero?

Le domandine di Helen Thomas a Negroponte, durante la conferenza stampa di ieri:

HT: Perché avete voluto il licenziamento del signor Goss? E poi, la CIA manda detenuti in prigioni segrete all'estero?

NEGROPONTE: Non caratterizzerei così le dimissioni del signor Goss, Helen. Porter parlava da un po' della possibilità di lasciare le cariche pubbliche. Credo che il Presidente abbia ritenuto che questo fosse il momento giusto. Ha incontrato Porter, e credo che anche Porter si considerasse una figura di transizione, di transizione dall'assetto precedente alla riforma dell'intelligence a quello nuovo. E il Presidente ha semplicemente ritenuto che fosse il momento buono per nominare una nuova dirigenza che portasse avanti gli obiettivi e consolidasse le riforme intraprese dal signor Goss.

HT: E per quanto riguarda la seconda parte della mia domanda? Mandiamo detenuti in prigioni segrete all'estero?

NEGROPONTE: Su questo non intendo esprimere commenti.

lunedì, maggio 08, 2006

Size matters

Kos sul persicone di Bush: o l'uomo ha battuto il record mondiale e non l'ha dichiarato, o ha chiaramente mentito, perché persici di quel peso lì non ce ne sono.
Ma (colpo di scena!) nella trascrizione dell'intervista riportata dal sito della Casa Bianca il pesce da "perch" diventa "large mouth bass", e dunque "persico trota": può arrivare a 10 chili.
Dunque, il miglior momento della presidenza Bush è stato un pesce neanche tanto grosso?

domenica, maggio 07, 2006

L'11 settembre e il pesce persico

Il momento peggiore vissuto da George W. Bush in più di cinque anni di presidenza? L'11 settembre 2001, una di quelle situazioni in cui "ci vuole un po' di tempo per rendersi conto di quello che sta succedendo".
E fin qui.
Il momento migliore, invece, è stato quando ha pescato nel suo lago un persico di tre chili e mezzo. L'ha dichiarato in un'intervista pubblicata oggi su Bild am Sonntag.
Hmm.
Fonte: Reuters, via J-Walk.

venerdì, maggio 05, 2006

Sobre tierra de libres

Eh, ma che coppia, quei due. Lui, per citare l'esilarante Colbert, "dice una cosa lunedì e ci crede ancora mercoledì, qualsiasi cosa sia successa il martedì". Lei cambia idea pubblicamente in 25 secondi netti. Signore e signori, Laura Bush intervistata da John King sulla CNN:

KING: Uno degli argomenti di dibattito nel nostro paese in questi giorni è la riforma dell'immigrazione, l'immigrazione illegale. Tra le controversie c'è questa nuova versione in spagnolo dell'inno nazionale. Suo marito, il presidente, dice che dovrebbe essere cantato esclusivamente in inglese. Ma sul sito del dipartimento di stato è possibile trovarlo, credo, in ben quattro lingue. Il Segretario di Stato Rice dice di averlo sentito anche in versione rap.

MRS. BUSH: Beh, tutti abbiamo sentito diverse versioni, come lo scorso anno al Super Bowl. Non credo che ci sia niente di sbagliato nel cantarlo in spagnolo. Il fatto è che è l'inno nazionale degli Stati Uniti e che la gente vuole che sia cantato nel rispetto degli Stati Uniti e della loro cultura. Allo stesso tempo, siamo una nazione di immigrati. Siamo una nazione costituita da tante, tante lingue, perché gli immigrati arrivano e portano le loro lingue.

KING: Quindi su questa questione lei la pensa diversamente da suo marito? Lui dice che dovrebbe essere cantato in inglese.

MRS. BUSH: Io credo che dovrebbe essere cantato in inglese, naturalmente.

Federica goes to Rome

La Federica del Silvio Fans Club:

Ho visto Prodi!
Ciao ragazzi, oggi sono stata in gita al Quirinale. E' bellissimo!! Ma mentre ero per strada, ho visto quel bavoso e mortedellone di Romano Prodi. E' un orrore. Poche persone applaudivano, mentre io e alcune mie amiche gli abbiamo lanciato dei fischi. La televisione ha parlato di un bagno di folla per il Professore, ma non è vero. Non c'era nessuno, tranne i cronisti e le telecamere. Prodi aveva solo un'auto di scorta, mentre Berlusconi circa 4. Purtroppo il Presidente non l'ho potuto vedere, perchè i miei professori ci hanno allontanato, ma tanto già lo avevo visto e salutato(con stretta di mano) a Napoli il 26 Marzo. Ormai la partita è stata persa, ma non sempre in campionato si può vincere lo scudetto (purtroppo). La nostra "perdita" è stata una ferita che verrà presto risanata.
Saluti

[quel "mortedellone" (sic) di Prodi un'auto di scorta, Berlusconi circa quattro. Per dire.]