martedì, maggio 03, 2011

La festa è finita gli emiri se ne vanno: diario di una collezionista di braccidestri

Erano creature delicate e cagionevoli, cresciute in uffici mal aerati e privi di finestre, sotto la luce livida dei neon e degli schermi di computer.
Erano i braccidestri di Alcaida.
Avevo deciso di collezionarli.

Questo è il file integrale di una mania.

mercoledì 28 settembre 2005

Di trentatrè che lui ce n'ha


È finalmente giunto il momento di contare i vice/assistenti/importantissimi collaboratori/luogotenenti/alter ego di Zarqawi catturati, uccisi o ricercati negli ultimi due anni e mezzo.
Con quello di ieri sono 33.
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giovedì 20 ottobre 2005

Il numero 34
Il 15 ottobre i soldati americani hanno ucciso 12 "militanti" nell'area di Ramadi, nell'Iraq occidentale. Tra questi, Sa'ad Ali Firas Muntar al-Dulaimi, noto anche con il nome di Abu Abdullah. Era tenuto in "alta considerazione" dai capi di al Qaeda, tra i quali il solito inafferrabile Abu Musab al-Zarqawi. Dulaimi era "responsabile della pianificazione e dell'esecuzione di tutti gli attacchi terroristici contro le truppe irachene e della coalizione nelle zone di Ramadi e Falluja".

Noi lo chiameremo semplicemente il numero 34.

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domenica 27 novembre 2005

Il numero 35
Bilal Mahmud Awad Shebah, noto con il nome di Abu Ubaydah, era confidente, guardiano, messaggero e segretario personale di Al Zarqawi. Insomma, il braccio destro numero 35.

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domenica 4 dicembre 2005
Il numero 3 numero 4

Ieri un Predator della CIA ha ucciso in Pakistan il numero 3 di Bin Laden, Hamza Rabia. Questo dovrebbe essere almeno il quarto numero 3 di al-Qaeda. Era succeduto al numero 3 che lo precedeva, Abu Faraj al Libbi, a sua volta subentrato a Khalid Sheikh Mohammed, prima del quale c'era Abu Zubaida.

Insomma, il concetto sarebbe che appena il posto numero 3 si libera, il numero 4 sale in classifica.
Riepilogando, siamo a 35 vice di al-Zarqawi e a quattro numeri 3 di Bin Laden.

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domenica 11 dicembre 2005

Il numero 3 del quartierino

Leggendo un articolo sul sito della CNN in cui si dice che i quattro volontari del Christian Peacemaker Team rapiti il 26 novembre stavano raccogliendo informazioni sulle torture in Iraq, mi sono imbattuta nella notizia della cattura a Ramadi di Amir Khalaf Fanus, detto "il macellaio". E ho scoperto che nel suo piccolo anche il macellaio è un numero 3: il numero 3 sulla lista dei ricercati stilata dalla 2nd Brigade Combat Team che pattuglia l'area occidentale di Baghdad. Insomma un numero 3 di riserva, praticamente un caposcala.

Naturalmente, "non è stato reso noto se Fanus avesse informazioni su al-Zarqawi." Ma questo che ve lo dico a fare.

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domenica 5 febbraio 2006
Un numero 4, preso
L'ANSA dà la notizia dell'arresto del numero 4 di Al Qaeda, ponendo qualche problema di classificazione. "Mohammed Rabih Abou Zar è stato arrestato qualche giorno fa a Baghdad. È un iracheno. È tutto ciò che posso dire per il momento", ha dichiarato il capo ufficio stampa del Ministero degli interni iracheno. Sarà il solito numero 4 della borgata, un rimpiazzo momentaneo, un succedaneo di passaggio?

Nel frattempo è giunta la la notizia della recente cattura di 270 combattenti di Al Qaeda. Prima si prendono, poi si catalogano, infine si numerano. So many braccidestri, so little time.

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domenica 12 febbraio 2006
Il numero 2, quasi

Ricordate il raid aereo di un mese fa contro un'abitazione in un villaggio situato nella zona di confine tra Pakistan e Afghanistan? Quello in cui oltre a una dozzina di civili innocenti doveva essere morto anche Al Zawahiri, e invece no? Ecco, i Predator hanno mancato il numero 2, ma hanno preso in pieno un suo parente stretto. Forse il genero. Aha.

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martedì 14 febbraio 2006
Fuori i secondi/Il complicato mondo dei numeri due

Il numero 2 di Al Qaeda in Yemen è comparso in giudizio con altri quattro persone sospettate di appartenere alla rete terroristica.
Il saudita Mohammed Hamdi al-Ahdal è stato arrestato nel novembre del 2003 ed è accusato di far parte di una banda armata che aveva il compito di attaccare gli interessi stranieri in Yemen e di danneggare la stabilità e la sicurezza del paese, e anche di aver causato la morte di 19 poliziotti che gli stavano dando la caccia. Non in un'unica sparatoria (frenate la fantasia) ma tra il 2000 e il 2003. E anche di aver preso soldi da bin Laden.

Un altro sospetto è accusato di aver offerto un nascondiglio ad Ahdal mentre era in fuga, ma lui dice di essere stato arrestato per una disputa tra la sua tribù e lo stato (insomma, una cosa da Forum). Gli altri tre invece avrebbero falsificato passaporti e documenti, e si sono fatti un po' di Guantanamo prima di essere estradati. Nessuno di questi quattro è, comunque, un numero tre.
Tuttavia, ricorderete che una decina di giorni fa da una prigione yemenita sono evasi ben 23 sospetti membri di Al Qaeda, e questo complica le cose. Non potevo classificare boccette di profumo, rossetti Marais, gatti in silverplate, paffuti calzini antiscivolo? No.

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lunedì 27 febbraio 2006
Il numero 36, forse
Arrestato Abu Faroud, un "importante luogotenente" di Al Zarqawi. Sarebbe il numero 36 (ma è un risultato ufficioso, aspettiamo l'omologazione).

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giovedì 6 aprile 2006
Braccio destro numero 37
Muhammed Hila Hammad Ubaydi (Abu Ayman per gli amici). Preso un mese fa, omologato oggi. "Per conto di Zarqawi guidava l'Esercito islamico segreto, una formazione insurrezionale attiva nella provincia settentrionale irachena di Babel". Esercito islamico segreto, mica bagigi.

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sabato 22 aprile 2006
Il numero 38
Braccio destro numero 38, ucciso in una sparatoria: Marwan Hadid al-Suri, 38 anni, elargiva finanziamenti per conto di Al Qaeda ed era un esperto di esplosivi. Aveva con sé un computer e un diario: pieni di conti, di nomi e anche di istruzioni sull'uso di esplosivi. Niente indirizzo di Bin Laden, ma sarebbe stato pretendere troppo.
Ripongo.

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martedì 16 maggio 2006
Braccidestri 39 e 40, che giornata
Nella zona occidentale di Baghdad è stato catturato il sospetto braccio destro numero 39. È Omar Ahmed Saleh, alias Abu Jibril, uno dei capi di al-Tawhid al-Jihad (una cellula legata ad Al-Qaeda Iraq, si dice).

Update: Un altro braccio destro è stato arrestato domenica a Ramadi: Salah Hussein Abdelrazzaq aveva anche con sé un cellulare con dentro le foto che lo ritraggono insieme a Al-Zarqawi. Tutta gente che ha fatto la promozione MMS Infinity, questa.
Salah Hussein Abdelrazzaq sarebbe il 39, mentre Abu Jibril scala di uno e diventa 40. Per fortuna non ci avevo ancora incollato l'etichetta.

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martedì 23 maggio 2006
Braccio destro numero 41
Pare che gli agenti segreti giordani abbiano arrestato un altro braccio destro di Al Zarqawi, che per ora resta senza nome. Non si sa se l'operazione sia stata condotta in Iraq oppure in Giordania, ma le fonti ufficiali assicurano che l'uomo era uno dei massimi responsabili di attentati, omicidi, rapimenti e rapine ai danni di "cittadini giordani e arabi".

Ovviamente esiste un comodo generatore di notizie sulla cattura dei bracci destri, mica stanno a inventarsele ogni volta: "È stato (ucciso, catturato, identificato) un importante (braccio destro, luogotenente, vice) di Al Zarqawi. L'operazione è stata condotta (in una zona di Baghdad, in un punto x dell'Iraq, a tot chilometri da Baghdad, in Giordania) da uomini (dell'esercito iracheno, delle forze di sicurezza irachene, dei servizi segreti giordani, dalle forze della coalizione). L'uomo (nome a caso, tanto la grafia cambia a seconda delle agenzie e dei paesi) era responsabile (delle finanze, degli attentati nella zona, di omicidi, di rapimenti) nonché (cugino alla lontana di Al Zarqawi, capo di una cellula armata di Al Qaeda Iraq) ed esperto di esplosivi (se non sei anche esperto di esplosivi non entri nel club dei bracci destri). Aveva con sé (un cellulare con le foto di bin Laden, un'agenda piena di indirizzi, un computer portatile con i piani d'attacco di Al Qaeda)".

Siamo a 41. Dove li metto, dove li metto.

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venerdì 26 maggio 2006
Il numero 41 non è roba nostra
Il braccio destro numero 41 qualche giorno fa è apparso alla tv giordana per fare le sue belle confessioni. Ha dichiarato di aver ucciso un camionista giordano e di aver collaborato al sequestro di due funzionari d'ambasciata marocchini e di due curdi. Ha detto anche che dopo aver ucciso il camionista aveva risposto al cellulare del morto identificandosi come "al Qaeda e membro del gruppo di Abu Musab al-Zarqawi" ("pronto, so' alcaida, chipparla?"). Infine ha spiegato: "I capi di al Qaeda mi hanno detto di colpire qualsiasi giordano perché i giordani fanno affari con gli americani e portano loro le merci (in Iraq)", scoprendo con grande fair play la sua carta degli obiettivi.

In seguito, al Qaeda Iraq diffonde attraverso un sito islamico un comunicato: "Noi di al Qaeda in Iraq vogliamo dire che non conosciamo la persona mostrata alla tv giordana".

Vendesi braccio destro in buone condizioni, poco usato, recante il tatuaggio con la scritta "Numero Cuarantuno" e l'etichetta "made in China". Non imitazione ma vera chicca per intenditori. Fa anche la sua porca figura. Astenersi perditempo.

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lunedì 29 maggio 2006
Siore e siori, il numero 42
D'accordo, sul numero 41 c'è un problema di omologazione perché Al Qaeda Iraq ha detto: "ohi, guardate che noi non lo conosciamo neanche".

Tuttavia:
1. facciamo sottile ironia da mesi, sulla credibilità dei bracci destri: sono tutti falsi come la mia madonnina placcata oro zecchino, mica solo il "Cuarantuno" Made in China;
2. a cinquanta mi danno l'occhio del Mullah Omar più lo screensaver di bin Laden, più la spillina "Organizzazione al Qaeda nella terra dei due fiumi", più (sembra) tre suonerie gratis per il cellulare.

Quindi il 41 non sarà olimpico ma conta, oh se conta.

Dunque il signor Kassim al-Ani, catturato ieri sera a Baghdad, è il numero 42. È arrivato, ha chiesto chi è l'ultimo, ha fatto una faccia strana, ha contato e ricontato quelli prima di lui, ha detto "Ma!". Poi ha fatto la faccia normale, si è messo tranquillo e ha chiesto una manicure.

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mercoledì 31 maggio 2006
Numero 43: il decapitatore
Definizione: sospetto terrorista, in cima alla lista.
Nome: Ahmed Hussein Dabash Samer Al Battawi.
Catturato a: Firdos, quartiere di Baghdad.
Quando: lunedì.
Da chi: l'unità antiterrorismo delle forze di sicurezza irachene.
Ha confessato: sì, di aver decapitato centinaia di innocenti iracheni.
Possiede: una lista di obiettivi civili.
Gli sono stati sequestrati: documenti, cellulari e computer contenenti i nomi di altri terroristi e informazioni su altri gruppi islamici.
Numero articolo: 43

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venerdì 9 giugno 2006
Will the real Zarqawi please stand up?
I bracci destri salgono a 51 (mai distrarsi per più di cinque minuti).

A proposito del modello Zarqawi appena ritirato dal commercio, i dietrologi di tutto il mondo intanto osservano che:

- Big Al sembra più uno tirato fuori da una cella frigorifera (dove era entrato qualche anno fa) che la vittima di un bombardamento;- "Questa è la faccia", "L'abbiamo riconosciuto dalle impronte", "Il DNA dice che è lui", ma non bastava contargli le gambe? Ma sì, non ne aveva persa una in Afghanistan?
- E poi: il portavoce dell'esercito statunitense ha detto che il corpo è stato parzialmente identificato anche in base ai tatuaggi. Di una versione tatuatissima di Zarqawi in serie limitata (nota come "green man") si sapeva, e questo contrasta un po' con i precetti del Profeta, pare. Come l'anello d'oro a un dito della mano sinistra del presunto Zarqawi (modello "beheader", serie limitata e numerata) ripreso nell'atto di decapitare Berg. Insomma, fedele seguace dell'Islam, jihadista da manuale, e se andava zoppicando in giro ingioiellato come Dj Goldie e colorato come un maori. Son cose.

Ok, incorniciateci anche la foto della gamba finta e per oggi stiamo contenti.
Ah, già: tra le macerie della casa distrutta sono stati trovati anche documenti importantissimi e molto utili, ovviamente in buone condizioni.
Su First Draft notano che è stata trovata anche questa. Turns out Zarqawi was a big Bush fan. Ha ha.

Update dell'update:


Biancheria intima femminile sexy, camicia da notte leopardata e altri succinti vestiti da donna? Sta' a vedere che si trattava dell'introvabile Al Zarqawi versione Wanda. Quello che ci è andato più vicino è Lusky con il suo Zarqawi Reginetta del Ballo. Applauso.

Intanto, per la fortunata serie "Ask Google":


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mercoledì 21 giugno 2006
Pericoloso esponente della guerriglia sciita n. 15346
"Blitz delle forze governative irachene, all'alba, nel quartiere Khadimiyah di Bagdad, dove è stato catturato uno dei più pericolosi esponenti della guerriglia sciita. Nouri Abu Haider Al Oqabi è considerato il capo di una "cellula dedita all'assassinio sistematico" nei confronti di chi viene ritenuto estraneo alla sua organizzazione".

Non so voi, ma io mi iscrivo subito alla loro mailing list.

Intanto annotiamo l'uccisione del bracciodestro numero 53 di al Zarqawi, lo sceicco Mansour: "esponente chiave", "tutte le prerogative per succedere a Zarqawi verso il comando, per via delle sue capacità di guida, l'esperienza militare e l'istruzione religiosa", "emiro spirituale". Il portavoce dell'esercito americano lo ha definito "multifunctional". Tradotto in termini semplici: sapeva fare il caffé con la cremina.

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mercoledì 28 giugno 2006
Ometti barbuti sempre piaciuti
Bipedi astenersi. È sanguinario, veste il turbante nero più elegantemente del Mullah Omar, sa usare la mitragliatrice meglio di Big Al, è più fotogenico di Bin Laden, è un ciclotimico non da poco ("Per un po' può essere di buon umore, improvvisamente si incupisce e resta così per ore") e apparentemente una gamba gli basta e gli avanza. È il Mullah Dadullah Akhund, mi permetto di tenerlo d'occhio.

Dr Omar is in tha house. Il Mullah si è rifatto vivo, in un'audiocassetta trasmessa da una televisione privata. Solo perché abbiamo perso la capitale dell'Afghanistan non significa che noi talebani siamo finiti, ha detto. Poi ha lanciato la pubblicità di una scopa rotante di ultima generazione e di un set di padelle in Nano-Flon.

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domenica 3 settembre 2006
Braccio destro numero 1 di quello nuovo
Jumaa Farid al-Saidi, ad alcuni noto come Abu Humam e ad altri come Abu Rana, per tutti noi il "braccio destro numero 1 di quello nuovo", è arrivato trascinando il suo beauty case e si è sistemato timidamente in seconda fila tra gli sguardi curiosi degli altri vice. L'hanno catturato in giugno, mentre con quella faccia un po' così si accingeva a usare donne e bambini come scudi umani (ferocia: +2 punti), poi se lo sono persi in qualche magazzino e adesso lo rispolverano tra l'apparizione in video del dottor Zawahiri e un discorso di Bush sulla Guerra al Terrore (nuova serie).

Non è più come ai bei vecchi tempi, quando il braccio destro ci veniva fornito con allegato curriculum (esperto di esplosivi, chimico, tesoriere, visagista) e si lasciava dietro una scia di documenti, fotografie e numeri di telefono compromettenti che bastavano a farci divertire per una settimana. Del resto Abu Ayyub al-Masri, il suo capo, forse non è neanche il capo (carisma: -10). Forse sta in carcere, in Egitto (potere magico: -15).

Secondo le autorità irachene al-Saidi era "direttamente responsabile" della persona che aveva fatto saltare in aria il santuario sciita di Samarra (potere evocativo: +8) e commissionava rapimenti a scopo di riscatto (prestigio: +1).

C'è di buono che è ancora in garanzia.

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lunedì 11 settembre 2006
L'estremista malaccorto
"Il signor Zubaydah definì sbrigativamente il signor Padilla come un estremista malaccorto che sperava irrealisticamente di costruire una bomba sporca usando esplosivi convenzionali per disperdere materiali radioattivi. Durante gli interrogatori Zubaydah rivelò che il signor Padilla era ignorante in materia di fisica nucleare e credeva che si potesse separare il plutonio dal materiale nucleare semplicemente facendo vorticare sopra la testa un secchio pieno di materiale fissile".

Dall'articolo del New York Times sugli interrogatori a cui fu sottoposto Abu Zubaydah, presunto braccio destro di bin Laden, nelle prigioni segrete della CIA.
Jose Padilla, arrestato nel maggio del 2002, è stato considerato un "combattente nemico" e rinchiuso in un carcere militare per tre anni e mezzo prima di essere trasferito a Miami, dove sarà processato per terrorismo. Padilla è accusato di aver fornito supporto e risorse materiali ai terroristi. Secondo le autorità aveva affermato di voler far esplodere una bomba radioattiva negli Stati Uniti. Ce l'ha messa tutta, infatti. Solo che centrifugava a mano.

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giovedì 14 settembre 2006
Bracci destri numero 2 e 3 di quello nuovo
Oh, là, finalmente un bel comunicato come ai tempi del tenebroso giordano: tre giorni fa a Baghdad è stato ucciso il numero due del Tizio Nuovo, di Coso, di al Masri.
Nome: Abu Jafar al-Liby.
Cosa faceva: dirigeva le "operazioni criminali di al Qaeda".
Dove lo faceva: nei quartieri di al Rasafa e al Karrada e nella provincia di Diyala, a nordest della capitale.
Aveva con sé: due lettere, una per Osama bin Laden e l'altra per al Masri.
Quelle lettere contenevano: dichiarazioni di lealtà e la promessa di altri attacchi.
Dopo l'incursione sono stati trovati: tanti esplosivi e vari giubbotti da kamikaze.
È stato inoltre arrestato: un altro pezzo grosso.
Che si occupava di: attacchi terroristici, contribuendo alle violenze settarie in città.
Vedo che ricominciamo a ragionare secondo le sei regole giornalistiche classiche: "chi", "come", "dove", "perché", "quando" e "si dice".

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domenica 24 settembre 2006
Osama bin Laden, la morte per acqua e le sorprese d'ottobre
Com'è ormai noto, su questo blog convivono due principali, disincantate e rispettabili linee di pensiero sull'esistenza in vita di Osama bin Laden: la mia (lo sceicco è sceso da uno a zero almeno 4 anni fa, ed è l'uomo morto più utile del mondo) e quella sintetizzata dalla mamma di LG ("cul-lì 'l pija ancura la pensiùn prima da mi": finisce che quello lì prende la pensione prima di me).

Ora la Reuters dice che i francesi dicono che i sauditi dicono che una loro fonte affidabile dice che bin Laden o è morto un mese fa o non sta tanto bene. Poi la notizia viene smentita. L'allusione legata a una malattia "legata all'acqua" ("a water-related sickness, and it could be terminal") da' alla notizia il fascino e la credibilità di una lettura di tarocchi.

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lunedì 25 settembre 2006
Braccio destro numero 5 paraponziponzipò
Nome: Omar Faruq.
Nazionalità: kuwaitiana.
Esistenza in vita: no.
Momento dell'uccisione: prima dell'alba.
Luogo: Bassora.
Circostanze: incursione di 200 soldati britannici.
Occupazione ufficiale: braccio destro.
Di chi: Osama bin Laden.
Numero braccio destro: 5, secondo i nostri calcoli che prevedono anche l'estrazione a sorte di un numero da 1 a 90.
È stato definito: "maggior collegamento tra i seguaci di al Qaeda e il gruppo militante islamico Jemaah Islamiyah", "persona molto molto importante", "top global lieutenant", "principale agente di al Qaeda nel Sudest asiatico".
Era fuggito dal: carcere di Bagram, Afghanistan.
Quando: nel 2005.
La sua fuga era stata tenuta: nascosta.
Segni particolari: collaborava con la CIA, che aveva anche inscenato il suo arresto.
Occupazione ufficiosa: infiltrato.

Le ultime due informazioni non ve le aspettavate, eh? Eppure bastava chiedere al signor A.C. Manulang. Sta anche su Wikipedia.

Con bracci destri così chi ha bisogno di calci negli stinchi?

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giovedì 28 settembre 2006
AAA scienziato nucleare cercasi
Su, adesso estraiamo a sorte il nome di quello che deve dire al Tizio Nuovo di al Qaeda che lo schema sta diventando poco credibile e troppo ripetitivo: in breve, che l'abbiamo sgamato.
Primo, non funziona farsi chiamare con due nomi per far vedere che si è di più.
Secondo, capisco fidelizzare il pubblico; ma la sequenza "messaggio audio di Tizio Nuovo-vecchio video di bin Laden-video di repertorio di Tizio Nuovo-discorso del dottor Zawahiri-annuncio di un altro discorso di Zawahiri-messaggio audio del Tizio Nuovo" è un po' troppo prevedibile. Qui ci vorrebbe almeno un colpo di scena: una crisi di nervi, un figlio segreto, un pretzel di traverso, una moglie che diventa ospite fissa a Buona Domenica, un braccio destro fotografato a Milano Marittima in compagnia di una sosia di Elvis.

Insomma, Masri, non si può continuare così tutta la vita: spostiamo almeno un petalo della margherita.

E infatti lui ce la mette tutta, per spostare i petali.

Veniamo al messaggio audio di oggi, 28 settembre: "il capo di al Qaeda Iraq ha fatto appello ad esperti di esplosivi e a scienziati nucleari affinché si uniscano alla guerra santa contro l'Occidente." E qui lo capisco perché se non ci mette la parola nucleare accanto a guerra santa non se lo filerà mai nessuno. Però la parte interessante arriva adesso (notate che dopo aver letto i testi di al Qaeda con prefazione di Kepel ho cominciato a dire "il jihad", maschile):
"Il settore del jihad (guerra santa) può soddisfare le vostre ambizioni scientifiche, e le grandi basi americane (in Iraq) sono il posto giusto per testare le vostre armi non convenzionali, biologiche o sporche, come vengono chiamate".

Sì, abbiamo capito, ma offrite un contratto a tempo indeterminato? O a tempo determinato finalizzato all'assunzione? E il livello retributivo? Mettiamo che uno avesse la sua bella bomba sporca e volesse mettere in campo le proprie doti ma finora non fosse riuscito a trovare un gruppo dalle elevate potenzialità disposto a investire su di lui: dove dovrebbe mandare il curriculum? All'att.ne del dottor Masri, Da Qualche Parte in Iraq? Al centro direzionale in Waziristan? Alla sede di Tora Bora? Direttamente al Pentagono?

Intanto, sembra che nel suo prossimo discorso il dottor Zawahiri parlerà del Papa, di Bush e del Darfur. L'ha registrato la scorsa settimana in una zona tra il Pakistan e l'Afghanistan, preciso preciso e buona la prima. Lui è fatto così, quando decide una cosa è quella: puntuale e prevedibile come una puntata di Forum, ma un grande professionista. Stay tuned.

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lunedì 2 ottobre 2006
Wannabe braccidestri morti
Su Raw Story ho trovato le magiche parole "senior operatives" che mi permettono di considerarli dei wannabe braccidestri (ma non si sa di chi): sono Fawaz Al Rabeie e Mohammad Daylami, evasi con altri 23 detenuti all'inizio dell'anno e uccisi ieri dalle forze antiterrorismo yemenite in un raid in un quartiere settentrionale di Sana'a.

Erano stati condannati a morte per l'attacco alla petroliera francese Limburg, nel 2002. Rabeie aveva anche l'ambizioso piano di far saltare in aria cinque ambasciate e di uccidere l'ambasciatore americano in Yemen.

A giudicare dalla foto sul sito della CBS, mi ci vorrà un po' per distinguerli.

Nel frattempo, mi sono imbattuta nella next big al Qaeda thing: dai, su, cosa ci mancava finora?
Aiutino: proposte che non si possono rifiutare, teste di cavallo tra le lenzuola, dormire con i pesci.
Yep, the Mob, la Mafia! I federali sono preoccupati: secondo un recente studio commissionato dal Pentagono e ottenuto dall'Associated Press le possibilità di una collaborazione tra crimine organizzato e terrorismo sono in aumento.
Matt Heron, capo dell'unità newyorkese dell'FBI che si occupa del crimine organizzato ha la logica dalla sua:
- Cosa Nostra si mette in affari con chiunque, purché significhi far soldi.
- Se la mafia ha degli esplosivi e un terrorista li vuole e ha i soldi, possono fare subito amicizia.
Insomma: "alla Mafia piacciono i soldi" (e oltre a guadagnarne tanti, come dice Woody Allen, non ha spese di cancelleria).
Naturalmente non ci sono prove del mortifero patto, ma "Continuiamo a cercare un nesso. Lo stiamo cercando molto aggressivamente," dice Joseph Billy Jr., il massimo funzionario dell'unità antiterrorismo dell'FBI.
Quello che ci vuole è un video for dummies del Tizio Nuovo di al Qaeda che armeggia con un fucile a canne mozze al suono ipnotico e ronzante degli scacciapensieri (o con il sottofondo musicale di Nino Rota).

Comunque le principali preoccupazioni dell'FBI restano le armi di distruzione di massa e il reclutamento di nuovi membri: "Internet è diventata il nuovo Afghanistan", dice l'amico Billy, e sembra che non si riferisca all'oppio.

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domenica 29 ottobre 2006
Braccio destro numero basta: The Man with a Camera
Nome: Khalid al-Hayani.
Nazionalità: non ce la dicono perché potrebbe ostacolare altre operazioni.
Occupazione: cameraman personale di al Zarqawi.
Cosa: preso.
Come: vivo.
Dove: provincia di Diyala, a nordest di Baghdad.
Chi lo dice: il Ministero della Difesa iracheno.
Aveva con sé: videocassette e documenti.
Anche una foto ricordo di bin Laden, vero? Ma no!
Un moleskine scritto fitto fitto da destra a sinistra? Nemmeno.
Esplosivi, ne teneva? No.
Robba chimica? Ma cosa volete da me.

Siamo già al cameraman, gli scenografi e i costumisti del tenebroso giordano stanno tremando.

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domenica 5 novembre 2006
Braccio destro non ce ne eravamo accorti: l'emiro
Nome: Rafa al-Ithawi.
Nome lungo: Rafa Abdel Salam Hamoud al-Ithawi.
Anche detto: Abu Taha.
Rango: comandante di al Qaeda, quadro intermedio.
Più precisamente: emiro di al Qaeda-Iraq, comandante a livello locale nella provincia di Anbar, "cuore dell'insorgenza sunnita". Anche detto "l'Emiro di Shamiyya".
Cosa: ucciso in un attacco aereo di precisione.
Spiegare meglio: ma sì, con un missile laserguidato. Quella roba lì.
Quando: mercoledì.
Abbiamo rischiato di: non accorgercene.
Danni collaterali: l'autista è morto, la macchina è da buttar via.
Di cosa si occupava l'emiro: "forniva spesso rifugio ai militanti stranieri giunti in Iraq per attaccare civili innocenti e forze della coalizione".
La sua uccisione ha prodotto: gravi danni ad al Qaeda.
Agendine, portatili, cellulari, rubriche, database? Assenti.
Neanche un cd con l'organigramma di alcaida appeso allo specchietto retrovisore? Ma per favore.

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giovedì 11 gennaio 2007
Bracciodestro numero boh: "The Real Deal"
Di questi tempi bisogna aprire un fronte in Somalia per rimediare un bracciodestro. Comunque eccolo.
Nome: Fazul Abdullah Mohammed.
Per gli amici: Haroun Fazil.
Età: 32 o 34 anni.
Esistenza in vita: forse non più, ma si attende l'omologazione.
(Vorrebbero averlo) ucciso a: Ras Kamboni, sul confine con il Kenya.
In un bombardamento cannoneggiamento con: AC-130.
Ha vissuto in: Pakistan, Sudan, Kenya.
Parla: l'arabo, il francese, lo swahili, l'inglese e il comorano.
È esperto di: esplosivi, contraffazione di documenti.
Ma se la cava bene anche in: informatica, dattilografia.
Identità alternative: almeno 17.
Si è addestrato in: Afghanistan.
È stato spedito in Africa da: Bin Laden.
Per: tagliare la testa al serpente americano.
È sospettato di: bombardamenti delle ambasciate statunitensi in Tanzania e a Nairobi e attentato a Mombasa.
Celebre obiettivo fallito: tirar giù con due missili un aereo di linea israeliano; missili lanciati, aereo mancato.
Gli danno la caccia da: otto anni.
Ha sulla testa una taglia di: 5 milioni di dollari.
Lo hanno definito: "the real deal".
Lui e gli altri avrebbero avuto addosso: passaporti stranieri, anche americani.
Se la morte fosse confermata sarebbe: "un duro colpo per la rete di Al Qaeda e una grande vittoria per il governo degli Stati Uniti".
I bombardamenti: continuano.

Frase del giorno: "È come sparare nella giungla. Alla fine ci si fa dei nemici", Bob Baer, ex agente CIA.

Comunque tutto questo è avvenuto: nella fantasia degli Stati Uniti (v. Update). Update:
l'omologazione non è arrivata, l'uomo da 5 milioni di dollari è ancora vivo e con quel curriculum non faticherà a trovare un lavoro. Comunque "sono stati uccisi dei somali con stretti legami con al Qaeda", dicono loro. Noi invece si perde un bracciodestro ma si guadagna un falsoallarme.

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venerdì 9 febbraio 2007
Braccio Destro del Tizio Nuovo: Er Benzinaro
Nome: non si sa.
Qualifica: assistente di Abu Hamza al-Muhajir (anche noto come Abu Ayyub al-Masri, anche noto come Tizio Nuovo di Al Qaeda-Iraq), nonché benzinaio per conto di Al Qaeda.
Spiegare meglio: gestiva una stazione di servizio e usava i guadagni per finanziare le operazioni delle cellule irachene di Al Qaeda.
Cosa: arrestato.
Dove: nella sua stazione di servizio a Mahmoudiya, a sud di Baghdad.
Ha confessato che: il giorno prima aveva visto il Tizio Nuovo.
Però: non sa dov'è, perché quel Masri si muove sempre.
Sapevatelo: Mahmoudiya è una roccaforte degli insorti sunniti; anche se la città è dominata dagli sciiti, le campagne circostanti pullulano di cellule di alcaida, responsabili di attentati suicidi e di attacchi contro le forze irachene e statunitensi. Dicheno.

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lunedì 19 febbraio 2007
Braccio Destro Numero Forse e Aridatece er Baffino
Notizia di venerdì pomeriggio: ferito o ucciso in uno scontro a nord di Baghdad Abu Ayyub al-Masri, anche noto come Abu Hamza al-Muhajer, anche noto come Tizio Nuovo di Al Qaeda Iraq, anche noto su questo blog come Baffino, e ucciso il suo braccio destro, tale Abu Abdullah al-Majemaai.

Ridimensionamento del venerdì sera: Tizio Nuovo incolume, braccio destro semplicemente ferito. Al Masri si sarebbe vilmente dato alla fuga ("fled in fright"), e oh, comunque qualcuno ha cominciato a dire che lui è assai più potente di Al Zarqawi, quindi la sua cattura o uccisione sarebbe un colpo ben maggiore alla guerriglia. L'unico problema è che non si sa esattamente chi sia, "lui".Il Ministero degli Interni iracheno dice che sì.
Lo Stato Islamico Iracheno dice che neanche per sogno.
Gli Stati Uniti stanno zitti.

Intanto ci si è accorti che il dottor Zawahiri non parla più di Osama bin Laden e fa gli occhi dolci al Mullah Omar. Licenziare lo sceneggiatore.

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lunedì 12 marzo 2007
L'Altro Emiro e il Macellaio
"We captured a figure who was a senior al-Qaeda member and we suspected that he was Abu Omar al-Baghdadi, but after initial investigations it was proven it was not Abu Omar al-Baghdadi. But he was a senior al-Qaeda leader".

Nome: sconosciuto.
Detto: l'Emiro.
Cosa: catturato con sette altre persone.
Dove: a nordovest di Karmah, 80 km a ovest di Baghdad.
Pensavano che fosse: Abu Omar al-Baghdadi, il vero emiro dello Stato Islamico iracheno.
Invece era: un altro emiro, poi definito anche "media emir"; forse (notizia di agenzia italiana) Mohammed Younis al Haiyali, se questo nome ci dicesse qualcosa.
Del resto al-Baghdadi: non si sa chi sia.

Nome: sconosciuto.
Detto: il Macellaio.
Specializzazione: rapimenti, decapitazioni, operazioni suicide.
Cosa: preso.
Dove: a Mosul.

Benzinai, macellai, organizzatori di eventi, prestatori di servizi: così si fa. Gli si smantella il commercio e il terziario, ad alcàida.

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venerdì 16 marzo 2007
Il bracciodestro subacqueo
Dunque la notizia è che Khalid Sheikh Mohammed ha dichiarato a un tribunale militare di essere responsabile dei seguenti atti o azioni semplicemente pianificate (segue lista, con l'aiuto del New York Times):

1. Attentato del 1993 al World Trade Center.
2. Attacchi dell'11 settembre, dalla A alla Z.
3. Fallito attentato con scarpe imbottite d'esplosivo per abbattere due aerei americani.
4. Sparatoria in Kuwait, 2002, un marine morto.
5. Attentato di Bali, 2002, più di 180 morti.
6. Pianificazione di attacchi contro vari importanti grattacieli americani.
7. Pianificazione di attacchi contro navi militari e petroliere americane.
8. Pianificazione del bombardamento del Canale di Panama.
9. Pianificazione dell'assassinio di vari ex-presidenti americani, compreso Jimmy Carter.
10. Pianificazione di attacchi contro vari siti newyorkesi, compresi la Borsa e i ponti.
11. Pianificazione di attacchi contro vari siti londinesi, compresi l'Aeroporto di Heathrow e il Big Ben.
12. Pianificazione di attacchi contro edifici della città israeliana di Eilat, utilizzando aerei decollati dall'Arabia Saudita.
13. Pianificazione di attacchi contro ambasciate israeliane e americane nel mondo.
14. Invio di combattenti in Israele per sorvegliare bersagli strategici.
15. Bomba in un albergo di Mombasa, Kenya, frequentato da turisti israeliani.
16. Lancio di un missile terra-aria contro un aereo della El Al decollato da Mombasa.
17. Sorveglianza di impianti nucleari negli Stati Uniti.
18. Intenzione di colpire il quartier generale della NATO a Bruxelles.
19. Intenzione di far esplodere 12 aerei americani pieni di passeggeri.
20. Tentato assassinio del Presidente Clinton nelle Filippine, nel 1994 o 1995.
21. Condivisione della responsabilità nel tentato omicidio di Papa Giovanni Paolo II nelle Filippine.
22. Pianificazione dell'assassinio del Presidente pakistano Pervez Musharraf.
23. Tentata distruzione di una compagnia petrolifera americana a Sumatra, di proprietà dell'ex segretario di stato Kissinger.
24. Decapitazione di Daniel Pearl.

E la lista continua, per un totale di più di 30 presunte malefatte o male pensate.
Grazie a Think Progress vado a ripescare un vecchio articolo sulle tecniche di interrogatorio della CIA a Guantanamo, in particolare quel waterboarding al quale Khalid Sheikh Mohammed fu ripetutamente sottoposto, e leggo che "il prigioniero di al Quaeda più tenace, Khalid Sheik Mohammed, si conquistò l'ammirazione degli addetti agli interrogatori quando fu in grado di resistere due minuti-due minuti e mezzo sott'acqua prima di supplicare che lo lasciassero confessare".
Ah, già, e poi pare che la CIA nel 2003 gli avesse rapito i figli di 7 e 9 anni per costringerlo a parlare.
Nella dichiarazione ufficiale rivista dal Pentagono Khalid Sheikh Mohammed ha affermato: "So che gli americani ci torturano dagli anni Settanta. So che parlano di diritti umani. E so che va contro la costituzione americana, contro le leggi americane". E poi: "Mi hanno detto: ogni legge ha le sue eccezioni, per tua sfortuna tu sei parte di quelle eccezioni".

Considerazioni:
1. Bene, avete il braccio destro tuttofare, il capro espiatorio definitivo; e se adesso prendete Bin Laden (o un sosia del defunto, non importa), cosa gli resta da confessare? Eh? Un furto di bagigi?
2. Record di due minuti e passa in apnea e neanche un riferimento agli ufi, nella confessione. Strano.
3. Tre anni e mezzo di cura dell'acqua, comunque, trasformerebbero in un braccio destro di alcàida anche mia suocera (lei per puro protagonismo avrebbe aggiunto "c'ero anch'io a Dallas, quel giorno là"; e guardate che come anni ci siamo).
4. Ammazzare Carter. Su.

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giovedì 26 aprile 2007
Bracciodestro numero "chiapilu": the security emir
Nome: Muhammed Abdullah Abbas al-Issawi.
Anche noto come: Abu Abd Al Sattar.
Mansione: bracciodestro.
In particolare: emiro che si occupava di sicurezza per conto di Al Qaeda in Iraq nella provincia occidentale di Anbar.
Il problema: ha avuto un problema di sicurezza relativo alla sua persona.
Dunque: è morto.
Dove: a nordovest di Baghdad.
Curriculum: attacchi alla varechina con congegni esplosivi improvvisati collocati su veicoli (VBIED) o semplici attentati con camion e autobomba.
Dicheno: faceva guidare i veicoli a ragazzini di 12-13 anni.
Fonte: l'esercito americano.
Nome: Generale Michael Barbero.
Sono stati trovati: giubbotti esplosivi e armi, comprese granate.
Computer, dischetti, videofonini? Niente.
Neanche un ologramma di bin Laden mentre piazza una bomba accanto a Dick Cheney, mancandolo? No.
Un goccino di varechina? No!
Ossa di adolescente? Ma zero.
Cinture esplosive leopardate? Vergognati.
Si usa! A casa tua, si usa.

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lunedì 30 aprile 2007
Braccidestri, Contabilità e il Fantastico Mondo di Alcàida
Bracciodestro Qualunque
Nome: Salman Zakarya bin Muhammad Salman.
Nazionalità: saudita.
È stato: arrestato dalle forze di sicurezza pakistane.
Mentre: andava dal Waziristan al distretto di Zhob nel sudest pakistano.
Aveva con sé: soldi.
Cioè: praticamente niente.
Ma: lo stanno interrogando.
Comunque è stato definito: "a senior member of Al Qaeda".

Bracciodestro Quante ne Sa
Nome: Abdul Hadi al-Iraqi.
Vero nome: Nashwan Abdulbaqi.
Etnia: curda.
È stato: preso.
Dove: non si sa.
Quando: autunno 2006.
Adesso è a: Guantanamo Bay, beato lui.
Curriculum: ufficiale dell'esercito iracheno sotto Saddam, si è unito ai Mujaheddin afghani contro i sovietici, poi ha combattuto con i talebani contro gli Stati Uniti, ha partecipato almeno a un attentato contro Musharraf e contro un funzionario delle Nazioni Unite, ha gestito l'attività di al Qaeda in Iraq e compiuto operazioni contro obiettivi occidentali, ha contribuito alla nomina di Abu Musab al-Zarqawi come capo di al Qaeda in Iraq, faceva parte del comitato militare di al Qaeda e anche del consiglio composto da 10 membri che collaborò con bin Laden alla pianificazione dell'11 settembre, parla arabo, persiano, urdu, curdo e pashtu.
Si stava preparando: ad attaccare la Gran Bretagna.
Dicheno: che avesse scritto una lettera a un intermediario in Iraq sottolineando "la necessità di assicurarsi che l'attacco su vasta scala avesse successo".
Magari: c'entrava con gli attentati di Londra.
Definizione: "one of the al-Qaida terrorist network’s most senior officials", "one of Osama Bin Laden's 'top global deputies'".
Si dice, si sussurra, si mormora che: fosse addirittura il numero 3.
Dopo il trattamento della CIA: se non lo era, lo è certamente diventato.

E ora, qualche piccolo problema di contabilità.
Innanzitutto, 172 militanti arrestati in Arabia Saudita, per un totale di sette cellule di al Qaeda. Bòn.Due giorni fa gli americani hanno arrestato in Iraq 21 sospetti membri di al Qaeda. Andiamo con ordine:
6 presi durante un'operazione nel nord-ovest e accusati di omicidi, rapimenti, attentati contro le forze della coalizione, costruzione di ordigni esplosivi improvvisati.
2 presi a sud-est di al Asad, uno dei quali sospetta spia di al Qaeda in Iraq.
Altri 2 hanno a che fare con il bombardamento del ponte di Sarafiyah a Baghdad.
Altri 4, catturati a Mosul, sono accusati di distribuzione di armi ad agenti di al Qaeda e di attentati con ordigni esplosivi improvvisati.
Altri 3 sono stati presi durante un'incursione a est di Balad, e 4 in un'operazione a Sadr City.
E poi domenica ci sono stati altri 72 arresti nelle zone di Anbar e Salaheddin.

Basta? No.
Dove la mettiamo la filiale nordafricana di al Qaeda? L'esercito algerino ha ucciso in una sparatoria a 50 km a est di Algeri Samir Moussaab, vero nome Samir Saioud. Al Qaeda-Maghreb Islamico conferma l'uccisione ma nega che fosse un bracciodestro: "Certo, fratello Moussaab è morto da martire... [ma] non era il numero due dell'organizzazione, né il numero 3, il 10 e neanche il 20".

Leader di al Qaeda parlano.
Abu Laith Al-Libi, che si definisce un capo di al Qaeda in Afghanistan, è apparso in un video di 45 minuti per accusare gli sciiti di combattere a fianco degli americani in Iraq.

L'altro Osama.
Il Presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo lo aveva scherzosamente chiamato "il bin Laden di Mindanao", e lui, Agakhan Sharief, ha deciso di giocarsi la carta Osama alle elezioni provinciali. Così. Potenza del brand.

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mercoledì 2 maggio 2007
Il Tizio Nuovo che visse tre volte
Esiste solo una persona - vera o reale, è da stabilire - capace di essere 50% falsoallarme, 50% bracciodestro. Quella persona è Abu Hamza al-Muhajir, detto anche Abu Ayyub al-Masri, qui noto come Coso, Tizio Nuovo, Comesichiama o - affettuosamente - Baffino. Il Ministero degli interni iracheno dice che è stato ucciso dagli stessi sunniti, al Qaeda nega, gli americani hanno da poco appreso la differenza tra sunniti e sciiti e per ora preferiscono non sbilanciarsi. L'ultima volta che l'hanno dato per morto è stato due mesi e mezzo fa. Chi è Tizio Nuovo? Quante persone è? La signora al-Masri ha detto che suo marito è in prigione da tempo. "Anche al-Muhajir sta in carcere!" dice il di lui avvocato. Ma no, testimoni oculari l'hanno visto morire in battaglia almeno tre volte, l'ultima non più tardi di martedì, insiste il Ministero degli interni iracheno. Solo che tecnicamente il cadavere non si trova, ecco.
Io ormai me lo immagino, il bracciodestro falsoallarme, che si tiene compagnia nell'umida e angusta cella facendo le vocine come il bambino di Shining. So che non dovrei, ma mi sto affezionando. In un'altra vita Coso ed io avremmo bevuto insieme Stoli Persik ghiacciata sul Mar Nero, e avrebbe offerto lui.

Intanto, Bush fa il surge? Anche al Qaeda sta facendo "una specie di surge", dice l'ambasciatore americano in Iraq, che ha così spiegato la situazione sul campo: "Stiamo semplicemente combattendo a vari livelli contro vari nemici diversi". Per rendere breve e piacevole una lunga storia, un inferno.

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giovedì 3 maggio 2007
Braccidestri numero 13.456 e 13.456 barrato bis
Nome: Muharib Abdul Latif al-Jubouri.
Qualifica: ministro dell'informazione di al Qaeda-Iraq.
Curriculum: rapimento di Jill Carroll, Tom Fox e altri stranieri.
Cosa: ucciso.
Dove: a ovest di Taji.
Quando: il 1° maggio.

Nome: Abu Omar al-Baghdadi.
Cosa: ucciso.
Dove: a nord di Baghdad.
Da: forze irachene e americane.
Era: capo dello Stato Islamico in Iraq.
Ma al-Masri, allora? È solo ministro della guerra. Ha giurato lealtà ad al-Baghdadi nel novembre 2006.
Dicheno: che al-Baghdadi sia lo pseudonimo di Khalid al-Mashhadani, anche noto come "Abu Zaid". Salafita sotto Saddam, durante il regime ha anche fatto un breve periodo di carcere. Suo padre aveva tre camion per il trasporto di ghiaia, e dopo la sua morte Khalid ha rilevato l'attività trasformando il piccolo ufficio in una specie di agenzia di pratiche automobilistiche, per poi chiudere tutto nel 2003. Il padre di Khalid era persona di rispetto nella tribù dei Mashhadani. I Mashadani dicono di discendere da Al-Hussein bin Ali, anche se gli esperti di genealogia non sono d'accordo. Alla tribù dei Mashadani appartengono anche il vicepresidente iracheno, Tariq al-Hashemi, e il presidente del Parlamento, Mahmoud al-Mashhadani, che sono i sunniti più in vista del governo.
Altri dicheno che al-Baghdadi sia invece Hisham al-Ghurairi, ma noi non ci crediamo.
Risultato: non omologato dagli Stati Uniti.

Update: l'unico bracciodestro omologato è il "ministro dell'informazione", Muharib Abdul Latif al-Jubouri. Lo avevano semplicemente scambiato prima per Baffino, poi per al-Baghdadi: "This is the individual that has caused some confusion", hanno dichiarato gli americani. Un po' di confusione. Cancellare 13.456 barrato bis.

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mercoledì 18 luglio 2007
Uno, nessuno, al-Baghdadi
Lo sapevo. La notizia dell'estate, proprio adesso che ho il bracciodestro AA in ferie e il neocon residente ai lavori forzati.
Vi ricordate Abu Hamza al-Muhajir, detto anche Abu Ayyub al-Masri, detto anche Bassoprofilo, insomma Tizio Nuovo? Ecco.
Non ci avevano detto che era il presunto capo di al Qaeda in Iraq (annuncio del 12 giugno 2006; lasciate stare che forse si tratta di due persone diverse)? Sì, ce l'avevano detto.
Poi avevano cambiato idea, e ci avevano detto che però forse il capo era Omar al-Baghdadi.
Adesso, tale al-Mashhadani Khaled, uomo di al Qaeda arrestato dalle truppe Usa a Mosul (mettere agli atti bracciodestro catturato numero 735545), ha rivelato che Omar al-Baghdadi in realtà non esiste. È un attore, dice, il vero capo di al Qaeda è Abu Ayyub al-Masri. Bene, nuovamente il Nostro.
Ma cos'avrebbe fatto questo satanasso di un Mashhadani? Avrebbe supervisionato la creazione di un'organizzazione fittizia denominata "Stato islamico dell'Iraq", composta da gente fittizia e guidata da un personaggio altrettanto fittizio: Omar al-Baghdadi. Dice il generale Kevin Bergner: per dare credibilità al nuovo leader "lo stesso al-Masri gli giurò fedeltà". Ma in realtà Omar era impersonato da un attore: Abu Abdullah al-Naima.
Nuova versione: "Al Qaeda in Iraq è in realtà guidata da un gruppo di stranieri che fa capo ad Abu Ayyub al-Masri, ma che si serve di 'manovalanza' irachena divisa in diverse cellule" ha aggiunto Bergner.
C'è tutto: il Vero Capo Sotto Mentite Spoglie che giurà fedeltà al Carismatico Nuovo Capo, la Cerimonia di Investitura, il finto Stato Islamico, la Mente delatrice, l'Attore. Un po' Pirandello, un po' dramma-nel-dramma Shakespeariano.
Tuttavia.
Fa caldo, il bracciodestro è in ferie. Adesso ridatemi la vecchia fasulla al Qaeda con il suo capo morto e i cinquanta vice d'ordinanza, rivoglio il monocchio Mullah Omar e il tenebroso giordano con le sue sottovesti da Barbie Ballerina, raccontatemi che Saad bin Laden sta organizzando la guerriglia a St. Moritz anche se papà non vuole e che il giovane Omar ha sposato una cinquantenne inglese conosciuta facendo il giro delle Piramidi a cavallo.
Come, già fatto?

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venerdì 24 aprile 2009
Braccio Destro Sempre Quello
Nome: Abu Abdullah al-Rashid al-Baghdadi.
Anche noto come: Abu Hamza al-Baghdadi.
E: Abu Omar al-Quraishi al-Baghdadi.
Ruolo attribuitogli: capo o emiro del Concilio dei Mujaheddin, anche noto come "Concilio dei Combattenti per la Libertà" (mode: basic), "Concilio Consultivo dei Mujaheddin" (mode: executive) e "Concilio dei Santi Guerrieri" (mode: Voyager) composto da otto gruppi che si oppongono alla presenza militare degli Stati Uniti in Iraq. Presunto capo dello Stato Islamico in Iraq.
Falso allarme numero uno: il 9 marzo 2007 il Ministero degli Interni iracheno dice che al-Baghdadi è stato catturato, e poi che non è lui.
Falso allarme numero due: il 3 maggio 2007 il Ministero degli Interni dice che al-Baghdadi è stato ucciso dai soldati americani e iracheni a nord di Baghdad, poi che no.
Due mesi dopo: l'esercito degli Stati Uniti dice che al-Baghdadi non è mai esistito.
Al-Baghdadi come personaggio di fantasia: un detenuto che si è autoproclamato intermediario di bin Laden dice che al-Baghdadi è un personaggio inventato da lui e dall'egiziano al-Masri per dare un volto a un gruppo terroristico diretto dall'estero, e che le dichiarazioni attribuitegli vengono lette da un attore iracheno, Abdullah al-Naima. Nel marzo del 2008 il portavoce di un gruppo ostile alla coalizione, Hamas-Iraq, dice che al-Baghdadi è un'invenzione di Al Qaeda per dare un finto volto iracheno alla loro organizzazione.
Non esiste, identifichiamolo: il 7 maggio 2008 il canale satellitare in lingua araba Al-Arabiya citando come fonte la polizia irachena identifica al-Baghdadi come Hamid Dawoud al-Zawi, ex militare di Saddam originario della provincia di Al Anbar, alcaidista dal 2003 e riparatore di caldaie. Quando si è saputo che al-Baghdadi non esisteva ed era solo la voce di un attore al Qaeda si è affrettata a trovare un tizio nuovo, dicono. Bisognava trovare uno che discendesse da Hussein Ali, voi mi capite.
L'arresto: ieri AFP ha riferito che "al-Baghdadi" è stato arrestato dall'esercito iracheno.
Identifichiamolo ancora: l'agenzia iraniana Fars ci ha messo del suo e lo ha identificato come Abdullah Rashid Saleh, nato nel 1947 a Baghdad. Questo qui è organizzatore e teorico di punta di un gruppo salafita, poi Saddam lo caccia dall'Iraq, lui finisce a combattere in Afghanistan dove conosce bin Laden, torna in Iraq nel 1991, viene arrestato e giustiziato per poi tornare come niente fosse alla ribalta nel 2004, quando viene ferito alla testa durante la prima battaglia di Fallujah e poi diventa emiro del concilio dei mujaheddin.
Ma discende da Hussein Ali, almeno? Pensiamo di sì, e comunque lasciatemi dire che questo al-Baghdadi ha ritmi di morte e rinascita serratissimi.
Quesito: è più difficile arrestare uno che non esiste o accertare l'identità di un personaggio di fantasia? E per la foto, si va a caso su Google Images?
Dunque: due attentati, 45 morti, Risveglio sunnita in cattive acque. Così si sferra un colpo mortale ad al-Qaeda e allo Stato Islamico in Iraq costringendoli a passare qualche giorno a fare provini e ad attaccare inserzioni nelle cabine telefoniche.
Ve l'avevo detto che c'era da annoiarsi. Niente cd con i piani per la distruzione del mondo mediante avvelenamento di kebab, niente bigliettini nelle tasche con particolareggiatissime istruzioni per la successione, niente cinture esplosive, niente polaroid abbracciati a tizi olivastri con il turbante, niente cassetti pieni di vestiti da bahiadera. Neanche una mascherina di Zorro. Solo uno che muore e si rialza da due anni.
Siamo finiti in un loop, ci resta solo la visagistica.

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venerdì 9 ottobre 2009
L'appassionante vita di una collezionista di braccidestri
Dilemma: devo interrompere la compilazione di bolañane biografie di poeti sovietici e di cantanti russe prerivoluzionarie, l'osservazione degli spazi azzurri e le traduzioni professionali a tariffe outlet per dedicarmi ai due algerini presunti affiliati di alcaida arrestati a Vienne? Sì, devo.
Arrestati, dunque.
A Vienne, nell'Isère. Sud-est della Francia, Rodano-Alpi.
Presunti affiliati, stavolta, non organizzatori ma neanche portavoce qualsiasi.
Affiliati a che? Ad al Qaïda au Maghreb islamique (AQMI), cellula magrebina di alcaida: perché alcaida acts global ma thinks local, come il McDonald's, e se non lo avete ancora capito non sto a rispiegarvelo.
Insomma c'erano questi due fratelli estremisti islamici che suggerivano via internet all'AQMI i possibili bersagli di attentati in Francia.

Fun facts: il maggiore dei due lavorava al CERN. Nel nucleare, sottolinea Le Figaro. Era un ingegnere, rincarano la dose varie agenzie di stampa, che non perdono l'occasione per ricordarci l'acceleratore di particelle e il Big Bang cosìcosà. Un progetto costellato anche da molte difficoltà e ritardi, sgomita Repubblica. Sì, vabbe'. Adesso va di moda sputtanare la Svizzera (però non si invitano i registi a ritirare un premio per poi metterli in un carcere di Zurigo, ve lo dico subito).

Ora, da collezionista di braccidestri mi chiedo: cosa c'è in alcaida che attira così tanto gli ingegneri? Apre un ventaglio di opportunità professionali? Fa bella figura nel curriculum? Permette di viaggiare tanto? Paga bene? Ha un sistema imbattibile di buoni pasto?
Siamo dunque autorizzati a parlare di fuga di cervelli?
Forse non lo sapremo mai.
Ma cosa facevano di preciso, l'ingegnere e suo fratello? Mandavano ad alcaida dei link a googlemaps? Preparavano tanti piccoli Big Bang nell'Esagono? Costruivano un trappolone per accelerare a mano le particelle?
Non si sa.

Dunque, io avrei questo piano di voli frequenti. Sono flyingbluista di Air France, speedyboardista di EasyJet, do una mano alle hostess di Ryanair a distribuire i gratta&vinci e ultimamente negli aeroporti non mi faccio neanche più fregare il carrello con i due euri dentro.
Loro, i francesi, ogni volta che atterro proclamano uno sciopero del latte.
Lì mi è consentito vedere solo RaiUno, cioè Unomattina, il Tg e Porta a Porta, e per il resto del tempo ci sono quello scemo di Titeuf e dei Simpsonnes tristissimi doppiati in québécois.
E poi c'è il rap francese.

Ma.
Per favore, ingegneri nucleari di alcaida. Io lo capisco che Vienne dev'essere un po' come Gorizia ma senza i casinò. E che - a riprova delle mie privatissime considerazioni - non è un caso che sia gemellata con Udine.
Però ormai mi sono abituata ai letti da nani, ai cuscini cilindici e al fatto che in bagno al posto del water ci sia la cesta della biancheria, il moretto del tg sul secondo canale mi sta più simpatico del biondo, conosco tutte le parolacce che servono a stringere amicizia con un bambino di seconda elementare o con un bambino ritardato di terza e l'ultima volta - sentite qua - mi hanno versato 20.000 litri di latte gratis in place de la République. Sono cose che fanno bene al calcio.
Ci siamo capiti, ingegneri nucleari di alcaida.

Soggetto.
Mohammed, ingegnere di Clermont-Ferrand convertito all'Islam, si innamora di una bionda cattolica appena intravista e decide di sposarla. Un vecchio amico, uno zapatista di Carcassonne, gli presenta un'affascinante dottoressa divorziata, con la quale trascorre la notte a parlare platonicamente di matrimonio, morale, religione e linguaggi di programmazione open source. Il giorno dopo Mohammed si dichiara alla bionda cattolica, ma lei dice che non può sposarlo a causa di una relazione con un uomo ammogliato.
Cinque anni dopo Mohammed e la bionda, felicemente uniti in un matrimonio interreligioso e fieri genitori del piccolo Pierre Tariq, incrociano la bella divorziata su una spiaggia. Scambiano qualche banalità, Mohammed scopre che l'amante di sua moglie era il marito della dottoressa, si salutano, tutto continua come prima.
Nell'inquadratura finale Mohammed si attarda sulla spiaggia ("Papà, papà, sbrigati," "Un momento, arrivo"), si accende una sigaretta, estrae dalla tasca un binocolo e una mappa, mette a fuoco una centrale nucleare all'orizzonte e mormora tra sé: "lì".
Titolo: La mia notte con Mohammed.

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lunedì 2 maggio 2011

Bracciodestro Numero Zero: l'Uomo Più Morto Del Mondo

"Via, via" disse Silver "basta con questi discorsi. È morto, e i morti non camminano, ch'io mi sappia. O almeno non camminano di giorno, sta' pur certo. Stiamo calmi: di smanie morì un gatto. Andiamo dritti a prenderci i dobloni."
Robert Louis Stevenson, L'Isola del Tesoro, Milano, Adelphi, 1990.
Traduzione di Lodovico Terzi.

È morto l'uomo più morto del mondo.

Stava comodo comodo in una grande casa di Abbottabad, città pakistana di 30.000 abitanti sede di una base militare pachistana nonché del quartier generale per le operazioni militari e di intelligence alla frontiera afghana.
I casi della vita.
Comunque non potevano catturarlo perché ha opposto resistenza.
Comunque non potevano raccogliere prove perché hanno bruciato l'edificio.
Giusto il DNA, guarda.
Poi hanno buttato il corpo in mare, metodo quindici uomini su una cassa da morto, perché i sauditi e i pakistani non volevano seppellirlo, e quando i sauditi e i pakistani si impuntano su queste cose son cazzi.
Dispiace, ma ciccia.

Dunque si fa così.
Si prende l'uomo più morto del mondo e si decide di morirlo meglio.
Colpo di Photoshop alla testa e passa la paura.

lunedì, maggio 02, 2011

Bracciodestro Numero Zero: l'Uomo Più Morto Del Mondo

"Via, via" disse Silver "basta con questi discorsi. È morto, e i morti non camminano, ch'io mi sappia. O almeno non camminano di giorno, sta' pur certo. Stiamo calmi: di smanie morì un gatto. Andiamo dritti a prenderci i dobloni."
Robert Louis Stevenson, L'Isola del Tesoro, Milano, Adelphi, 1990.
Traduzione di Lodovico Terzi.

È morto l'uomo più morto del mondo.

Stava comodo comodo in una grande casa di Abbottabad, città pakistana di 30.000 abitanti sede di una base militare pachistana nonché del quartier generale per le operazioni militari e di intelligence alla frontiera afghana.
I casi della vita.
Comunque non potevano catturarlo perché ha opposto resistenza.
Comunque non potevano raccogliere prove perché hanno bruciato l'edificio.
Giusto il DNA, guarda.
Poi hanno buttato il corpo in mare, metodo quindici uomini su una cassa da morto, perché i sauditi e i pakistani non volevano seppellirlo, e quando i sauditi e i pakistani si impuntano su queste cose son cazzi.
Dispiace, ma ciccia.

Dunque si fa così.
Si prende l'uomo più morto del mondo e si decide di morirlo meglio.
Colpo di Photoshop alla testa e passa la paura.

lunedì, aprile 25, 2011

Pero que En Salvador

No olvides nunca
que los menos fascistas
de entre los fascistas
también son
fascistas.

Nicanor Parra, "Consejo que ya no es necesario en ninguna parte del mundo pero que en El Salvador...", Poemas clandestinos.

martedì, aprile 12, 2011

lunedì, aprile 11, 2011

Politicanti e cozzaglia (WRSASYDHT)

Money
MESSO SU' DA NAPOLITANO LA SX E LA MERKEL X RASTRELLARE MONEY DALLE NS TASCHE E DARLI ALLE BANCHE,SE VOI PDL NON SIETE D'ACCORDO CON LE BANCHE E LA SX,STACCATE LA SP

Devi
caro Alfano tu devi portare al termine questo progetto, il 5 x mille che deve essere realizzata e organizzata e sostenere l'impegno di questo progetto che tu devi pro

Cosa
prova a pensare a cosa fare x ridurre i parlamentari ed i loro esagerati stipendi invece di invertatri l'america.

Ma
S.o.s. qualcuno che salvi GRICIGNANO DI AVERSA, siamo all'era di DON Camillo e Peppone, Cristo non si e' fermato ad Eboli ma a Gricignano di Aversa

Sdolcinato
HA !AH! AH! ANCHE FINI E' IMPLICATO LO SDOLCINATO E MARIUOLO D'APPARTAMENTI SIEDE CON ALTERIGIA LA SEDIA PRESIDENZIALE.PRERSTIGIATO-RE DI PAROLE E NEMICO DI SILVIO.

Solo 
non pagare tasse percche servono solo a mantenere politicanti e cozzaglia.

Quadernone
SONO STANCATO DI MANDARE MESSAGGINI,CI VORREBBE UN QUADERNONE PER DIRE COME LA PENSIAMO

Da
IN BALIA DI DELINQUENTI DI OGNI RAZZA ASSASSINI AVVENTURIERI TRUFFATORI PUTTANE CHE LA FANNO SEMPRE FRANCA BISOGNA RICOMINCIARE DA "0" PER ATTIVARE UN PO DI FIDUCIA

Oro
comperiamo un lingottino d'oro e sotterriamolo in modo che non ci possano fregare anche l'1,5 per mille, per ora, sui cc.

giovedì, aprile 07, 2011

God is a concept

Foto © Claire Beaugrand-Champagne, via everyday_i_show,

Donna in bicicletta, seguita da bambina in bicicletta. Origlio.

– Mamma, ma Dio è morto?
– No.
– Aaa.
– È morto suo figlio.

lunedì, aprile 04, 2011

Giornata Caps Lock per la Cacciata dei Villeggianti (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Eroi
AVETE VISTO ACCOGLIERE QUEI SCATENATI ORA STANNO METTENDO AFUOCO E FIAMME MANDURIA VOGLIONO AVERE IL PERMESSO X DISTRUGGERE L'ITALIA E L'EUROPA RICHIAMATE I NS EROI

Quando
MA VEDETE QUANTI ATTI DI VIOLENZE SONO SEMPRE PRONTI A FARE GLI ISLAMICI QUANDO UN IDIOTA RELIGIOSO PROTESTANTE STRANIERO DICE UNA PAROLA DI TROPPO SUL CORANO SUBITO A

Anche
I TERRORISTI CI SONO GIà QUI DA DIVERSO TEMPO OLTRE CHE LE CELLULE ISLAMICHE DORMIENTI FUTURI CANDIDATI A SINDACI ISLAMICI ANCHE POLITICI DI SINISTRA COME BERSANI FRAN

Grande
NO TENDOPOLI FUGGONO E POI VANNO A FINIRE NELLA PEGGIORE DELLE GRANDI AMMUCCHIATE DI CRIMINALITà STRANIERA E IT RIMPATRIATELI E AIUTATELI NELLA GRANDE ESTESA LORO PATR

Plasma
no clandestini.Distruggono una nave da crociera varata nel 2009,tagliano i materassi e buttando a mare le tv al plasma.RIMPATRIO IMMEDIATO , VADANO A LAVORAREEEEE

Daltronde
SE NON RIUSCIREMO A EVITARE L'INVASIONE DI QUESTI NORDAFRICANI DOVREMO USARE DEI MEZZI UMANITARI CHE DI UMANITARIO NON HANNO NULLA DALTRONDE I POPOLI HANNO DIRITTO DI

Se
SILVIO SE DIVENTI BUONISTA PURE TU E' FINITA.A KE SERVE 'ACCOGLIERE' MIGLIAIA DI IMMIGRATI KE NON POTRANNO TROVARE LAVORO O UNA CASA IN ITALIA?COSì PERDI LE ELEZION

Quelli
PENSIAMO A QUEI CRISTIANI COPTI PERSEGUITATI QUELLI DOBBIAMO OSPITARE CHE SONO PERSEGUITATI E AMMAZZATI DA QUEI ISLAMICI GUERRAFONDAI CONTRO TUTTI GLI INFEDELI EUROPEI

Pronti
NON SIAMO PER NIENTE CONTENTI DI RICEVERE QUESTI C L A N D E S T I N I I NOSTRI ERANO MIGRANTI CON FAMIGLIA E LAVORO E NON GIOVANI PRONTI A STUPRI, RUBERIE, OMICIDI

Certi
CERTI PRETI RELIGIOSI DONNE CATTOCOMUNISTI PRIMA DI PARLARE DOVREBBERO PENSARE BENE L'ISLAMICO MUSSULMANO è TUTTO FUORI CHE UN PROFUGO PACIFICO DEVE RIMANERE Lì NON C


'ISLAM DEVE RIMANERE NELLA SUA TERRA DEVE EVOLVERSI Lì RICONOSCERE LIBERTà ANCHE ALLE DONNE E NON TRATTARLE COME DEGLI ANIMALI NON INVADERE L'EUROPA ATTENZIONE SIAM

Prob
Quando sono arrivati i primi 300 villeggianti se si portavano a casa subito si sarebbe fermato il TAM-TAM E PROB. AVREBBERO SCELTO ALTRE SPONDE!

Gps
SBARCANO A LAMPEDUSA CON MOLTA ARROGANZA E PRETESE HANNO TELFSATELLITARI GPS BRUCIANO I LUOGHI DI ACCOGLIENZA GIà MINOREMNNI NON PORTANO DOCUMENTI XCHè FUGGONO DALLE G

mercoledì, marzo 30, 2011

VVP e gli orologi

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin e il Presidente della Federazione Russa sedevano ai lati opposti di un lungo tavolo e si guardavano negli occhi, zitti.
– Ascolta, bratello, – esordì lentamente Vladimir Vladimirovič™ dopo un bel po', - Dobbiamo decidere qualcosa. I politologi hanno già analizzato la situazione. Stanno preparando vari rapporti. Dicono che andrà tutto male...
– Io so cosa fare, – rispose il Presidente.
– E cosa? – chiese Vladimir Vladimirovič™.
– Bisogna mettere avanti gli orologi, – spiegò Dmitrij Anatol'evič.
Vladimir Vladimirovič™ sospirò deluso.
– Ma no, non capisci! – disse pacato ma deciso il Presidente, – Ho sperimentato a lungo lo spostamento delle lancette, e finalmente ho trovato una soluzione! Le sposteremo subito di dodici ore!
– Perché? – chiese stancamente Vladimir Vladimirovič™.
– Secondo te? – disse il Presidente, – Tutti gli altri hanno il giorno, e noi abbiamo la notte! Capisci? Mentre loro litigano noi dormiamo. Quando loro dormono noi ci modernizziamo! Ci sviluppiamo! Ora butto subito giù un decreto…
E Dmitrij Anatol'evič tirò a sé un foglio di carta intestata con lo stemma presidenziale.
Vladimir Vladimirovič™ sospirò di nuovo e guardò fuori dalla finestra.
Dietro i vetri, nuvole bianche solcavano lente il cielo azzurro.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

giovedì, marzo 24, 2011

Il quadrato

Grandi manovre del vicino, anche detto Vecchio del Mossad, in quell'olla podrida che convenzionalmente chiamiamo "il suo giardino". Ha raddrizzato i rosai. Sfoderato la camelia dal suo bozzolo in tessuto non tessuto. Prima redarguito e poi pettinato le palme.

E poi c'è una cosa strana.

Lì dove stava un tombino è apparso un quadrato, una vistosa mattonella di moquette erbosa ingentilita da fiori multicolori. Se ne sta lì, in mezzo al marron, come un tappetino da doccia nel deserto. Chissà cosa nasconde. Un bunker. Un ingresso dell'inferno. Un tunnel segreto che sbuca accanto a una slot machine del bar da Teo.

Io aspetto.

Domani, al più tardi, il Vecchio ci inciampa.

Il kit base dello scettico

Dove sono finite le Miru di un tempo, quelle che in questo momento avrebbero già formattato e pubblicato una decina di traduzioni sulla Libia (sull'ONU e la Libia, la NATO e la Libia, Obama e la Libia, la Francia e la Libia, Putin e Medvedev e la Libia, eccetera e la Libia, più gustosi fun facts su buffi e sciocchi costumi locali di chiunque, ma soprattutto della Libia)?

Stanno tutte sul Tumblr a costruire il kit base dello scettico e a raccogliere link, in lingua originale perché il tempo in questo periodo è molto poco e ci sarebbe troppo da fare.
Tag coalition of the willing o dubbistica, non potete sbagliare.

Baci,

M.

martedì, marzo 22, 2011

Lo schiaffo di Sarkoci (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Prima
MEGLIO CHE TUTTI I NORDPADANI SI PREPARINO A MANIFESTARE PRIMA CHE IL MINISTRO DECIDA DI MANDARNE AL NORDITALIA NEI POSTI EVOCATI CASERME CASE DI CURA VILLAGGI TURISTI

Modo
TROVATE IL MODO DI DIRE CHE I RIVOLTANTI NON ERANO 'REALI' MA FOMENTATI E FATE UN PASSO INDIETRO !!

Mail
un amico tedesco,mi ha mandato una mail chiedendomi se c'e' da fidarsi,a venire in italia,con tutti quei clandestini in giro....

Diciamo
VISTO GLI ATTACCHI ALLA LEGANORD DA PARTE DI FINI CASINI BERSANI X AVERE UN Pò DI TESTA IN PIù DI ALCUNI NS MINISTRI DICIAMO QUEI TERRORISTI NON PERMETTERANNO MAI DI A

Storie
SENTITE LE STORIE ALLUCINANTI DI UOMINI STRANIERI CHE PER DISFARSI DELLE DONNE LE UCCIDONO METTENDOSI IN TV A IMPLORARE IL RITORNO SAPENDO DI AVERLE AMMAZZATE DICONO C

Ke
OLTRE IL PETROLIO IRAKENO,IRANIANO,VOGLIONO ANKE IL LIBICO E DACCORDO CON I PIRLA INGLESI KE PROTEGGONO IL BRENT CI CACCIANO DALLA LIBIA E NOI PIRLA ABBOKKIAMO.-!!!!!!

Vuole
Sarkoci vuole fare il primo della classe dando uno schiaffo ai membri della CEE, ONU, Nato ecc., ha fatto alzare i caccia come D'Alema.

Festa
BALDI GIOVANI MAGREBINI USCITI DI GALERA AVVENTURIERI E TERRORISTI PRONTI A FAR LA FESTA IN ITALIA X ROVESCIARE LA DEMOCRAZIA CON LA RIVOLTA,SIAMO IN GRAVE PERICOLO,

O
urge un partito con le idee di marina le pen,che assorba la rabbia degli italiani,o essa si riversera' presto su immigrati,clandestini e musulmani.SAPPIATELO.

sabato, marzo 19, 2011

La migliore auto-epigrafe è l'ultima auto-epigrafe

di Dmitrij Vodennikov

Giura che il marketing, i tabù, la sessualità,

i diritti umani, il presidente, le riviste, i quotidiani, la TV
insomma tutto ciò che è nostro
e che non dipende da te
anche tutto questo ti interessa. Io lo giuro, eppure.

Non dimenticherò mai
(pur provandoci,
provandoci con forza),
che tutte queste giornate vivide,
e tutto quel che resta,

e tutto quello che ha cercato di restare,
questa mia carne,
la mia preziosa dolcezza
questa voce giusta
questa voce ruvida – tutto questo è mio.

Originale: "ЛУЧШИЙ АВТОЭПИГРАФ - ПОСЛЕДНИЙ АВТОЭПИГРАФ", Блеск пчелиный, “Знамя”, 2001, № 4.

Traduzione: Manuela Vittorelli.

Dmitrij Vodennikov, nato nel 1966, si è laureato in filologia all'Istituto pedagogico di Stato di Mosca e ha lavorato come insegnante. Poeta e saggista, scrive per varie riviste russe e conduce due programmi radiofonici dedicati alla poesia.

martedì, marzo 15, 2011

La fine dei bagigi

E l'ottavo angelo suonò la tromba e in tutte le cassette della posta del condominio furono depositate copie gratuite di Tv Sorrisi e Canzoni con i testi delle canzoni segrete scritte da Papa Wojtyla, a cura di Paolo Limiti.

venerdì, marzo 11, 2011

Biella

Un sera mio padre entra in cucina mentre sto giocando con il Lego, prende un mattoncino, lo rigira tra le mani, lo fissa intensamente, poi dice lo sai cosa fa un bullone in mezzo al bosco? No, dico io. Cerca la biella addormentata! La biella. Addormentata. Capito? Sì papàci.
E se ne va fischiettando, con il mio mattoncino in tasca.

giovedì, marzo 10, 2011

Cream-colored ponies and crisp apple strudels

Avevo sottovalutato il problema.
Al violino si sono aggiunti un pianoforte e delle voci.
È tragicamente evidente che nell'appartamento del piano di sopra si nasconde la famiglia von Trapp, più il solito cane travestito da Uto Ughi.
Qual era il numero di telefono del Gauleiter, già?

lunedì, marzo 07, 2011

Domani

I West Highland White Terrier di solito non abbaiano senza motivo,
ma gli piace molto abbaiare.

Dal sito internet di un allevamento di "Westie".

La bambina del piano di sopra ha mollato il pianoforte perché non era portata e ha preso il violino e un cane. Ho sempre pensato che i cani piccoli e bianchi fanno più casino degli altri. Questo è piccolo e bianco.

Perché la bambina non è a scuola?

Quand'ero piccola Antonia diceva che se non andavo a scuola mi venivano a prendere i carabinieri, o i vigili, o il signore che controllava i funghi al mercato coperto.

Invece questa se ne sta a sviolinare come se non ci fosse un domani, e anche il cane bianco abbaia come se non ci fosse un domani.

Mentre un domani c'è, io lo so: si chiamerà martedì e sarà fatto di violini e di cani bianchi che abbaiano.

sabato, marzo 05, 2011

Commercianti di urne e bare

E Nicanor Parra lo dice, che lui non parla di crepuscoli, di dame che si stagliano all'orizzonte, ma di cibi e poi di bare, e bare e ancora bare – lo ripete.
Roberto Bolaño, intervista a Cristián Warnken,
Feria Internacional del Libro de Santiago, 1999.

Test

di Nicanor Parra

Cos'è un antipoeta:
Un commerciante di urne e bare?
Un sacerdote che non crede in niente?
Un generale insicuro?
Un vagabondo che ride di tutto
Anche della vecchiaia e della morte?
Un interlocutore irascibile?
Un ballerino sull'orlo dell'abisso?
Un narcisista che ama tutti?
Un burlone sanguinario
Deliberatamente miserabile
Un poeta che dorme su una sedia?
Un alchimista dei tempi moderni?
Un rivoluzionario tascabile?
Un piccolo borghese?
Un ciarlatano?
Un dio?
Un innocente?
Un paesano di Santiago del Cile?
Sottolinei la frase che considera corretta.

Cos'è l'antipoesia:
Una tempesta in un bicchier d'acqua?
Una macchia di neve su una roccia?
Un vassoio pieno di escrementi umani
come crede padre Salvatierra?
Uno specchio che dice la verità?
Uno schiaffo al Presidente
della Società degli Scrittori?
(che Dio l'abbia in gloria)
Un avvertimento ai giovani poeti?
Una bara a reazione?
Una bara a forza centrifuga?
Una bara a gas di paraffina?
Una camera ardente senza defunto?

Barri con una croce
La definizione che considera corretta.

Originale: "Test", La camisa de fuerza, 1968.


Traduzione: Manuela Vittorelli.

Nota: Nel 1964 padre Salvatierra disse che la poesia di Nicanor Parra era "troppo lurida per essere immorale".

venerdì, marzo 04, 2011

Tour court is the new d'amblè (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Continuare a spostarli da Lampedusa e' come dire: accomodatevi pure. RIMPATRIARLI DALL"ISOLA TOUR COURT!!!!! E' l'unico deterrente.

mercoledì, febbraio 23, 2011

Magdyallam lo sa (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Enormi
ALLESTITE DEGLI AIUTI SULLE LORO TERRE A MANDATE TUTTE LE ORGANIZZAZIONI ONLUS CARITAS VATICANO DELLE ENORMI TENDE IN TUNISIA LIBIA EGITTO E CONCORDATE GLI AIUTI ANCHE

Forse
il Presidente forse è stato molto accogliende nei confronti della Libia credo però che se ciò fosse stato credo che sarenmmo stati noi ad essere per primi bombardati

Uno
BASTA UNO SOLO COME ABBIAMO VISTO L'ALTRO GG IN MALPENSA X CREARE UNA SITUAZIONE PERICOLOSAMENTE SIMILE AI AVANPOSTI DEI PAESI AFGHANISTAN IRAN IL TUNISINO INEGGIAVA

Bene
Silvio hai fatto bene a comunicare al "Collonello".Dobbiamo salvaguardare gli interessi delle nostre imprese che lavorano "li"Ciò non "piacerà"oltrAlpe!!Fregars

Non
NON FATELI ENTRARE NEL CONTINENTE NON FATELI ESPANDERE IN CASERME O CENTRI SMISTAMENTO IL RISCHIO DI RIVOLTE APOCALITTICHE SONO MOLTO REALI APPOSTATE DELLE BASI LOGIST

Più
METTETE LE NAVI E NON FATELI PIù SBARCARE E IDENTIFICATELI MAGDYALLAM CONOSCE LA REALTà DEL POPOLO ISLAMICO COME FACILMENTE INCLINE A INTEGRALISMO EXTREMISTA ITALIA RI

Questi
mettete delle regole ferree, dobbiamo osservarle anche noi, siamo o no a casa nostra? chi sono questi che solo a vederli stravaccati e in rivolta x il cibo mi nauseano

Dietro
E' impossibile che saltino 5/6 Stati in 10 gg, solo x rivolta popolare, qui dietro c'è un piano di occupazione con gli immigrati di massa e una enorme rep. Islamica.

sabato, febbraio 19, 2011

La lunghissima settimana verde della signora Lecknek

"Domani, andremo noi e tutta la classe in classe verde per tutta la settimana (10 giorni), se i vostri bambini non possono salire a cavallo avvertire qui il mio bambino può [ ] non può [ ].
C'avranno bisogno di: pyjama, trocca, vestiti in più, cose che servono: peluche etc etc, sacco di campeggio tenuta di cavallo (sacchi in plastica per vomitari), confirmate qui 1. il mio bambino ha i vertigini nel car 2. il mio bambino può [ ] non può [ ] venire.

Cordialmente,

Signora Lecknek"

Appunti sparsi di L., 9 anni: simulazione di settimana verde.

[Alla domanda "Cos'è una trocca?" ha risposto: "Non sapevo come si dice sacco di toilette e me lo sono inventato". Alla domanda "Ti sei inventata anche i sacchi per vomitari?" "No no" ha risposto "c'è bambini che vomitano eccome!" A volte ci si dimentica quant'è dura la vita di un novenne.]

venerdì, febbraio 18, 2011

Tutti

"Dopo tanto rosso mi vesto di bianco e tutti sono dispiaciuti."

L., 9 anni, appunti sparsi.

mercoledì, febbraio 16, 2011

Questione di sfrumature (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Nn
silvio nn mollare l italia questo ti kiede

Non
Non condivido le telefonate del Presidente Berlusconi alle trasmissioni palesemente comuniste. Si espone al punto da farsi dare del cafone da un immigrato.

Quante
Quante volte qualcuno rimpiangerà Berlusconi negli anni a venire. Non vi rendete conto della fortuna che avete avuto ad aver vissuto una storia del genere

Poi
PAGLIOCELLI ... COSA MI COMBINA ... QUEI CAMPIONAMENTI STATISTICI CON LE RILEVAZIONI PRO BERLUSCONI SPEZZETATE IN SFRUMATURE E POI RICOMPOSTE CONTRO...

Cantico
SILVIO Avanti Tutta...necessita fare come ULISSE...Turarsi le Orecchie senza sentire il Cantico delle SIRENE, che essendo incanato il Disco, è divenuto un BELATO..

Tu
Silvio resisti ma se vedi che la salute ne soffre troppo, molla tutto e che gli italiani si arrangino tra Prodi redivivo e immigrati, tu che puoi va a goderti la vita

Paura
Vi dico la verità per la prima volta ho paura che lo facciano fuori Con tutto quello che ha fatto, dormire 3 ore a notte il terremoto, la crisi, gli attacchi.Mi spiace

Molto
Caro Presidente, Tu 6 l'uomo + forte del Paese e vedrai strisciare i serpenti che ti odiano. Ma tieni presente che molto molti molti ti vogliono bene perchè 6 UN BUON

Stato in essere/1
Semplificare: chi ha in forza un invalido deve comunicarlo annualmente .. basterebbe una comunicazione solo in caso di variazione dello stato in essere.

Stato in essere/2
Semplificare: chi ha in forza un extacomunitario deve rinnovare annualmente le pratiche.. basterebbe una comunicazione solo in caso di variazione dello stato in essere

Una
caro Berlusconi, Ti sono vicino in questo momemto che considero drammatico, Ti ho visto una sola volta a Tunisi al funerale di Bettino... (ACCUSE INFONDATE)

Moretto
Slogan contro il Premier SB.da oltreoceano e incoraggiamenti alla rivolta in tutto il M.Oriente,forse il Moretto ne sà qualkosa?visto ce un'altra guerra nn si può far

martedì, febbraio 15, 2011

La canzone del codice penale

Non servono a nessuno intrighi e storie,
quel che c'è da sapere lo sappiamo già.
Io, per esempio, considero il codice penale
il miglior libro che la gente ha.

Quando non riesco a prender sonno
oppure sono irrequieto o sbronzo
apro il codice penale a caso
e me lo leggo tutto fino in fondo.

Ai miei compagni non servono consigli,
conoscon la rapina di diritto.
Ne ho appena letto sul mio libro:
non più di dieci, non meno di tre anni è scritto.

Quelle banali righe, penso,
più di un grande romanzo sono ricche.
Contengon carte false, poveracci,
imbrogli, risse, scandali e baracche.

Vorrei poter non leggerle mai più:
in ogni frase c'è il destino di una vita.
Gli articoli meno severi sono un sollievo:
mi dico che qualcuno l'ha scampata.

Il cuore mio si torce e trema tutto
quando un articolo può riguardarmi.
Mi batte forte il sangue nelle tempie, e immagino
la mia porta presa a pugni dai gendarmi.

Vladimir Vysockij

Originale: http://www.kulichki.com/vv/pesni/nam-ni-k-chemu.htmlTraduzione mia.

mercoledì, febbraio 09, 2011

L'interruttore

Dice mia madre che non può più vedere un telegiornale o un talk show per intero. Perché tuo padre si incazza e cambia canale, dice. Oggi per esempio c'era la conferenza stampa di Berlusconi che mostrava le gengive e diceva che non si può far mettere un dente, che gli fa male il nervo e che questo è un altro suo grande sacrificio. Tuo padre si è incazzato forte ed è passato a un canale di liscio, dice mia madre, uno di quelli con i cantanti con il codino e coppie di vecchi che ballano.

Dice mia madre che in camera e in sala mio padre ha messo un interruttore che spegne tutto insieme, luce-tv-ricevitore digitale-dvd recorder. Più che un interruttore è una peretta, dice, di quelle che si usavano una volta, sai l'amore di tuo padre per le perette.

Mio padre ha sempre avuto fiducia negli interruttori, nelle prolunghe, nelle multiprese, nei campanelli a tirante. Perché progresso vuol anche dire che puoi fare a meno di alzarti dalla poltrona per fare le cose. Quand'ero piccola mi sistemò un campanello accanto al letto perché durante le febbri potessi chiedere aiuto, acqua, cibo. Con Antonia però ci giocavamo a rischiatutto, facendo gara a chi premeva prima.

Dice mio padre che gli interruttori a peretta non si trovano più, che gliene restano solo tre e così li deve dosare e riciclare. Devi decidere quale zona della casa vuoi davvero isolare, non puoi fare mille cazzate con gli interruttori a peretta, prima o poi le paghi. Dice mia madre che la sera guardano la tv a letto e lui a un certo punto dice "bòn", oppure "basta", oppure "bòn basta", preme l'interruttore e spegne tutto. Dà per scontato il consenso di mia madre, il punto di rottura comune. Lei si lamenta un po', ma con discrezione e solo con me. Basta che non mi metta il liscio, dice, che di quello ho piene le scatole.

Oggi ho chiesto a mia madre se hanno appeso fuori casa il lenzuolo con la scritta "dimettiti". Lei ha detto cosa vuoi che mettiamo fuori, qua sono tutti così. Magari quando vieni tu, ha detto. Comunque sono tutti così.

Ogni tanto penso a loro due stesi sul letto, la sera tardi, a mio padre che dice "bòn basta" e fa clic, a loro due stesi sul letto, svegli, al buio.

martedì, febbraio 08, 2011

I cattivi lo pensano i rom lo fanno (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Lui
Caro Silvio chi ti deve proteggere è lui che ti vuole mettere in pericolo, questo paese non è più il mio paese.

Essi
bisogna fare la riforma della giustizia , responsabilità dei giudici attualmente i giudici emettono la sentenza sempre a nome del popolo italiano e non essi bravi

Lei
la bonino non si fida di berlusconi e chi se ne frega di lei ci siamo fidati e ne ha fatte di tutti i colori.anche le pulci hanno la tosse!!! fan cu.o

Così
i c.i.e. sono costosi,contengono pochi posti e sovente vengono distrutti da rivolte meglio una tendopoli su di un isola,cosi' non scappano in giro per il paese.

Voglio
VOGLIO RIBADIRE AL PRES BERLUSCONI CHE SONO CON LUI E LO VOTERO' SEMPRE FINO A CHE SI CANDIDERA',NON CI MANDI NELLE BRACCIA DELLA SINISTRA SAREBBE LA FINE TENGA DUR

Coloro
Coloro che si ritengono democratici volevano assaltare la villa di Berlusconi, come se fosse un dittatore da linciare. Hanno usurpato il colore della FIORENTINA i cret

Odio
QUEL BAMBINO FATTO PARLARE A MILANO E CHE SARA' IL MANIFESTANTE VIOLA DI DOMANI DIMOSTRA COME LA SINISTRA NUTRE E ALLEVA ODIO

Sicuri
siamo sicuri che quei bimbi non fossero stati rapiti per metterli sulla strada? I rom lo fanno...

lunedì, febbraio 07, 2011

Ciao (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

CIAO .SIG BERLUSCONE VOGLIO DIRVI CONTINUE COSI E CONTINUE A GORVERNARE IL PAESE QUELLO KE SUCCEDE è SOLO INVIDIA E LA INVIDEA è UNA MALATIA GRAVE.LEI è BRAVISSO GRAZI

domenica, febbraio 06, 2011

Un pelmazo que no se está quieto un segundo

In realtà è incomprensibile che possa ingannare chicchessia, per non parlare di quasi un intero paese, ed è incomprensibile che abbia ottenuto la maggioranza assoluta alle elezioni, ma quante volte e in quanti paesi non è accaduto lo stesso?
Misteri. O forse la gente non ci fa caso, non presta attenzione, guarda e ascolta solo distrattamente, forse perché ascolta o vede troppa televisione.
Il soggetto manca di scrupoli e per di più in maniera radicale, poiché questa carenza è autentica; non è il caso di tanti altri che li conoscono ma hanno deciso di ignorarli; egli ignora la loro esistenza e non li considera mai, neanche per rifiutarli o etichettarli come stupidi o gravosi o come bastoni tra le ruote.
Non li ha mai scartati per il semplice motivo che non li concepisce, non hanno mai fatto parte delle sue nozioni, meno ancora dei suoi valori. Tanto gli sono estranei che quando li individua in un'altra persona li considera soltanto un sintomo di debolezza e li usa per giudicare quella persona fragile o docile e, pertanto, assoggettabile.

Di fronte a questo tipo di individuo la maggior parte delle persone è inerme, perché quasi nessuno è preparato a trattare con una persona tanto seccante e insistente (uno scocciatore che non sta fermo un secondo, una di quelle persone a cui si dice di sì pur di levarsele di torno o di fermare le loro ciarle, di riuscire a farle tacere), formalmente cordiale e persino affettuosa e che allo stesso tempo non osserva norme o regole d'alcun tipo. Non le considera nemmeno per disattenderle, e neanche i principi, neppure per tradirli; mai avrà la consapevolezza di stare esagerando o passando i limiti o trasgredendo, anche se potrà fingere di abbracciare momentaneamente delle regole – le ha viste negli altri e ha imparato a essere mimetico. Ma la cosa più difficile è questa: quasi nessuno è pronto a trattare con una persona che non sente mai vergogna di alcun tipo, né personale, né pubblica, né politica, né estetica. E nemmeno narrativa. Infatti egli non sa cos'è.

da: Javier Marías, "Informe de Pérez Nuix sobre Silvio Berlusconi", in El País Semanal, n. 1360, domenica 20 ottobre 2002. Pérez Nuiz è un personaggio della trilogia Il tuo volto domani: insieme al protagonista Jacques Deza fa parte di un gruppo di "traduttori" o "interpreti" di persone che hanno il compito di stilare rapporti per i servizi segreti britannici in cui descrivono gesti, comportamenti, inclinazioni e carattere delle persone.

Link

sabato, febbraio 05, 2011

I fiumi che ci portano via, di Dmitrij Grigor'ev

I fiumi che ci portano via
gialli, bianchi, neri, più spesso cupi
che trasparenti,
cominciano in primavera,
finiscono in autunno,
dove tra casupole
e orti
i fiumi che ci portano via
i nostri bimbi guadano senza fatica.

Originale:
Реки, которые нас уносят, Между играми (М., Арго-риск, 2010)

Traduzione: Manuela Vittorelli

Poeta e prosatore, Dmitrij Grigor'ev è nato nel 1960. Ha studiato alla facoltà di chimica dell'università di Leningrado e ha fatto molti lavori, dal falegname al lavavetri al tecnico delle caldaie
. Ha prestato servizio con il grado di tenente nel reggimento di difesa chimica di Leningrado e ha preso parte alle operazioni per contrastare le conseguenze dell'incidente di Černobyl'. Dagli anni Duemila lavora prevalentemente nell'editoria. Vive a San Pietroburgo.

venerdì, febbraio 04, 2011

Trittico (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

da: MA CHE P**** 1
MA LE OPPOSIZIONI AL MATTINO RICEVONO N FAX CON FRASI, SLOGAN,PAROLE E ACCUSE KE DEVONO DIRE OVUNQUE?INFATTI SENTITO 1 IL RESTO è UGUALE. E POI IL FATTO KE IL PRES....

da: MA CHE P**** 2
...DEL CONSIGLIO DEVE DARE IL BUON ESEMPIO XKè KI HA LA FIGLIA, O LA FIGLIA DI UN AMICO O 1 RAGAZZA INCONTRATA KE SONO RIMASTE TURBATE DA QUESTA COSA E KE POTREBBERO..

da: CHE P***E 3
...PRENDERLO COME ESEMPIO DICO KE CI SONO TANTE RAGAZZE KE QUESTA COSA NON LE HA PROPRIO SFIORATE,KE IL BUON ESEMPIO NON LO Dà NEANKE LA CHIESA,KE LO DIANO I GENITORI

mercoledì, febbraio 02, 2011

Più Peso al Popo (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Altrimenti
urge legge sull'immunita' parlamentare come voluta dai costituenti altrimenti stato di polizia dei masgistrati.il peggio del peggio.pericolo pricolo pericolo

Lazio
Sig Pres al suo posto imporrei a Marchionne lo spostamento della FIAT da Torino al LAZIO. LEI prenderebbe tutti i voti di quelle regioni che hanno ora votato per il PD

Voci
qualcuno mi sa dire (se si può dire) il sig. Fassino con chi se la fa. Ho sentito delle voci su di lui ma non ho capito chi è l'altro o l'altra. Grazie

Tot
Una soluzione per il canone RAI potrebbe essere quella di un apparecchio che segnali il tempo di visionamento di un programma RAI, pagandolo tot al minuto.

Ciò
Sarebbe Opportuno, qualora si dovesse andare alle Elezioni, Portare il Simbolo del POPOLO delle LIBERTA' senza alcuno nominativo sopra.Ciò per dare più Peso al POPO

Ciao
Salve,Silvio Berlusconi,buona giornata e buon lavoro.Ciao Cristina.

sabato, gennaio 29, 2011

Questo sono io, di Lev Rubinštein

1.
Questo sono io.

2.
Questo sono sempre io.

3.
Anche questo sono io.

4.
Questi sono i miei. A Kislovodsk, pare. Scritta: “1952”.

5.
Miša con la palla da volley.

6.
Io con la slitta.

7.
Galja con due gattini. Scritta: “Il nostro angolo degli animali”.

8.
Il terzo da sinistra sono io.

9.
Mercato a Ufa. Scritta: “Mercato a Ufa. 1940”.

10.
Sconosciuto. Scritta: “Alla cara Ёlocka, un ricordo da М. В., Char'kov”.

11.
Questo invece è papà in pigiama e con una zappa in mano. Scritta: “Fervono i lavori”. La calligrafia è la mia.

12.
La mamma con la sarta sorda Tatjana. Sono entrambe in costume da bagno. Scritta: “Fa caldo. Estate 54”.

13.
E questo sono io in maglietta e calzoncini.

14.
Seduti:

15.
Lazutin Feliks.

16.
(E la mano di qualcuno, che scrive qualcosa su un foglietto di carta.)

17.
Golubovskij Arkadij L'vovič.

18.
(E una piccola goccia di pioggia che corre sul finestrino del vagone.)

19.
Rosalija Leonidovna.

20.
(E una piccola busta rosa caduta da una borsetta.)

21.
Košeleva Alevtina Nikitična, donna delle pulizie.

22.
(E silenziosamente si muovono le labbra dello speaker televisivo.)

23.
Il defunto A. B. Sutjagin.

24.
(E un frammento di fotografia che galleggia su un ruscello primaverile.)

25.
Gavrilin A. P., soprannominato a scuola “Tassidermista”.

26.
(E le vene gonfie sulle mani di un vecchio operaio.)

27.
Prof. Witte.

28.
(E un ombrello aperto che sbuca lentamente da sotto il ponte.)

29.
In piedi:

30.
Martem'janov I. S.

31.
E vediamo una foglia solitaria che oppone una resistenza disperata al gelido vento autunnale.

32.
E la scritta: “Che ci faccio qui?”

33.
Mogilevskaja S. Ja. e Pilipenko V. N.

34.
E vediamo sul pavimento gli anelli dorati dei capelli tagliati.

35.
E la scritta: “Ciascuno di fronte a tutti è per tutti e di tutto colpevole”.

36.
Tolkpygin G. Ja.

37.
E vediamo il viso bagnato di lacrime della giornalista italiana.

38.
E la scritta: “Sono passati tanti anni e sei rimasto lo stesso, come disse una volta un poeta di cui mi sono scordato il nome”.

39.
Ioachim Sartorius.

40.
E vediamo un fante di picche tagliato a metà su una poltrona di cuoio.

41.
E la scritta: “Qui ci sarà tutto: lo sciabordio del remo e la tenera parola 'amo' di colei che non ha ancora imparato a conquistare il re con lo sguardo”.

42.
Govendo T. Ch.

43.
E vediamo sei o forse sette pastiglie di un vivace color arancio sul palmo tremante di un bambino.

44.
E la scritta: “Così morirò. Oppure inciamperò e cadrò. La mamma aveva ragione di temere che mi sarei fatto menare per il naso”.

45.
Makeeva O. A.

46.
E vediamo la città di Bochum segnata sulla carta geografica.

47.
E la scritta: “Questo comportamento risale all'epoca in cui ai bambini era proibito disturbare e far rumore".

48.
Konotopov В. Н.

49.
E vediamo un mucchio di escrementi di cane con la traccia fresca di una ruota di bicicletta.

50.
E la scritta: "Quando sei stufo di aspettare le disgrazie nel tuo cantuccio, ricorda le impronte bagnate sul pavimento lavato di fresco".

51.
Zamesov V. N.

52.
E vediamo le dita incerte di un bimbo suonare la Trota di Schubert.

53.
E la scritta: "La pazienza e la gloria sono due sorelle, l'una all'oscuro dell'altra. Taci, nasconditi finché non verrai chiamato a combattere".

54.
E distinguiamo nella penombra il profilo di un enorme ratto che annusa il viso di un bambino addormentato.

55.
Questo sono io.

56.
Ed ecco che infine appare un grande bottone d'argento sul soprabito da viaggio di un giovane diretto al capezzale di un parente in punto di morte.

57.
E trema la pistola da duello nella mano dell'ufficiale zoppo.

58.
E trema il romanzo francese aperto a metà nella mano della giovane dama.

59.
E trema la tabacchiera d'argento nella mano del giovane pallido.

60.
E trema la croce di peltro nella mano del soldato ubriaco.

61.
E trema il grande samovar d'argento nelle mani del medico militare ubriaco.

62.
E scuote leggermente il becco lucido il grande uccello nero immobile sul busto di gesso di un'antica dea.

63.
Questo sono sempre io.

64.
Lazutin Feliks: "Grazie. Adesso devo andare".

65.
(Se ne va.)

66.
Martem'janov Igor' Stanislavovič. Novità di stagione: Raccolta di saggi di critica letteraria – М.: Sovremennik, 1987.

67.
Golubovskij Arkadij L'vovič: "Be' insomma. Penso che me ne adrò".

68.
(Se ne va.)

69.
Tolpygin Gennadij Jakovlevič. Gelido calore di gennaio: poesie e poemi. – Tula: Priokskoe, 1986.

70.
Rosalija Leonidovna: "Si è fatto tardi. Devo andare".

71.
(Se ne va.)

72.
Mogilevskaja Susanna Jankelevna, Pilipenko Vladimir Nikolaevič. Noi stiamo bene! E voi?: Antologia per alunni audiolesi delle classi 4ª-6ª. – М.: Prosveščenie, 1984.

73.
Košeleva Alevtina Nikitična, donna delle pulizie: "Oh, signore! Che cosa sto facendo? Devo andare".

74.
(Se ne va.)

75.
Sartorius Ioachim. Cerchi in lega: Romanzo / Trad. dal tedesco e postfazione di V. A. Rivkina. – М.: Nauka, 1984.

76.
Il defunto A. V. Sutjagin: "Le capita mai, Ljubočka, di sentirsi letteralmente come se tutto quello che accade a lei a attorno a lei – come quella vecchietta laggiù che cerca qualcosa nella borsa, e quel gatto che scompare dietro l'angolo – fosse l'espressione di un significato grande e segreto, e bastasse un minimo sforzo per comprenderlo all'improvviso e per sempre? Come dice, scusi?"

77.
"Niente, la sto ascoltando."

78.
"Le capita o no?"

79.
"Che cosa?"

80.
(Se ne va)

81.
Govendo Tamara Charitonovna. Questioni di poetica neoconvenzionale nelle ultime opere di James Dawson // Aktual'nyj labirint. 3. – М., 1992. – pp. 12-21.

82.
Makeeva Ol'ga Aleksandrovna. Riti calendariali delle tribù della sponda sinistra // Ibid., pp. 12-21.

83.
Konotopov Valerij Nikolaevič. Il dramma di Tomas Bauer "La vaccaia e il principe elettore". Per un'analisi dei temi principali // Ibid., pp. 12-21.

84.
Zamesov Viktor Nikolaevič. La crisi della coscienza parassitaria. Quali sono i prossimi sviluppi? // Ibid., pp. 12-21.

85.
Gavrilin A. P.: "Noi, per esempio, diciamo: ecco il rumore del vento. Non è così?"

86.
"Be', sì... "

87.
"Però a far rumore non è il vento ma ciò che sta sul suo cammino: i rami, le tegole, i camini. Ma il vento, Ljubočka, non fa rumore. Quale rumore dovrebbe fare?"

88.
"Effettivamente..."

89.
(Se ne va)

90.
Prof. Witte (da solo): "Signori! Com'è possibile? Non bastano le forze per sopravvivere a questo. Eppure io onestamente ci provo. Lo sa Iddio, io onestamente ci provo".

91.
(Scoppia a piangere.)

92.
"È sempre lei! Lei! Quella stupida borghesuccia dell'Antonina! E a cosa mi sia servito quel suo fantastico cugino, quella bestia odiosa adornata da un diploma universitario, lo sa solo Dio. Comunque credo di sapere quel che devo fare!"

93.
(Se ne va.)

94.
"Guarda. Prima bisogna strofinarlo con questa spugnetta. Guarda, adesso ti mostro. Ecco, con la spugnetta. E poi con il panno asciutto. Perché non faccia la ruggine. Capito?"

95.
(Se ne va.)

96.
"Mi hanno detto che sarebbero venuti la sera della festa. Allora ho fatto un dolce con le mele. Gli piacciono tanto le mele. Mi sono vestita e ho aspettato. Loro però mi telefonano dagli Šuster. Dicono che gli Šuster li hanno invitati da loro e che ci sono andati. E adesso? Sono scombussolata. Me ne sto qui come una stupida con il mio dolce. Allora ti ho chiamata perché ho pensato che ti andava di venire a mangiarlo, perché piace anche a te. Ma non ci sei. Ho perfino pianto un po'. È stato così triste. Vabbe', senti, non farci caso..."

97.
(Se ne va.)

98.
"Sai, io magari vado."

99.
"Dov'è che vai, scemo? L'attico è libero. C'è tutto: cuscini, coperte..."

100.
"No, no. Grazie. Devo andare. (Guarda l'orologio.) Mezzanotte e dieci. Vado".

101.
"Be', allora in bocca al lupo".

102.
(Se ne va).

103.
Questo sono io.

104.
E questa è la mattina dorata in cui il ragazzino della porta accanto scappò da un'infuriata zia Zoja.

105.
E questo sono io.

106.
E questo è il profilo semidimenticato di Laričeva Rai. I miei occhiali dalla montatura semplice. Io ho nove anni, lei dodici.

107.
E questo sono io.

108.
E queste sono le quattro parole che pronunciò Sanëk quando Koljan piegò il ferro di cavallo e non riuscì più a raddrizzarlo.

109.
E questo sono io.

110.
E questo è l'"evviva" di una bandiera rossa in una città in festa e questi sono i visi freschi delle ragazze del nostro cortile.

111.
E questo sono io.

112.
E questa è la musica dell'inno che risuonò bellissima alle sei precise. Forse qualcuno si era dimenticato di spegnere l'altoparlante.

113.
E questo sono io.

114.
E questo sono io in maglietta e calzoncini.

115.
E questo sono io in maglietta e calzoncini con una coperta sulla testa.

116.
E questo sono io in maglietta e calzoncini con una coperta sulla testa che corro su un praticello assolato.

117.
E questo sono io in maglietta e calzoncini con una coperta sulla testa che corro su un praticello assolato, insieme alla mia marmotta.

118.
Insieme alla mia marmotta.

119.
(Se ne va.)

"ЭТО Я", 1995.

Traduzione: Manuela Vittorelli.

Lev Rubinštein, nato nel 1947 a Mosca, scrive cataloghi poetici (kartoteki) su schede bibliografiche (kartočki) organizzate in sequenze numeriche: pratica che si tende far risalire al suo lavoro di bibliotecario ma che in realtà rientra elle sperimentazioni degli anni Sessanta e Settanta e che lo ha reso una delle figure centrali del movimento concettualista moscovita. Le sue poesie non esprimono una voce autoriale ma riflettono un montaggio di voci, stili e linguaggi: il poeta si ritrae dal testo, disattendendo le aspettative del lettore e abbandonandolo alle prese con citazioni e istruzioni. Spesso i suoi cataloghi si basano sulla ripetizione anaforica di una formula d'apertura che si riproduce in tutte le schede.
"Qual è per me lo scopo dei cataloghi? Innanzitutto sono una metafora materiale del mio intendere il testo come oggetto, come unità tridimensionale, e la lettura come movimento nelle profondità, rimozione e superamento sequenziale di strati, una metafora del mio intendere la lettura come sforzo, spettacolo, gioco." (Third Wave: The New Russian Poetry, 1992)

venerdì, gennaio 28, 2011

Contro tutta questa felcia (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Corso
DAI SILVIO- NON ARRENDERTI - SEI GRANDE - STIAMO TUTTI CON TE- COME BENEFATTORE ORGANIZZA UN CORSO DI TALIANO E DI EDUCAZIONE PER DI PIETRO

Piano
dai silvio bada a proseguire con il piano di lavoro chepiu vieni tartassato piu6 uomo comune segua il piano dei lavori dritto come un treno

Parte
Sarei conteto++ se quello che scrive PORTA A PORTA,fosse vero,ke la proc.di Brescia ha pronte le manette x quelli di Milano.Mi-ha passato la parte.BASTA è DITTATURA

Aiuto
Carissimo, valoroso amico Silvio Berlusconi Come vorrei esserti di aiuto, contro tutta questa felcia, indegni,traditori che trovano il coraggio di insultarti

giovedì, gennaio 27, 2011

Di giudici e magi (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Perché
Perchè i giudici e magi se sbagliano non pagano maiiiiiiiiiiiii quel giudice che poverino non ha avuto tempo di firmare ha fatto scarcerareil boss i polizzioti si fa

Idee
LERNER E' UN INDIVIDUO RANCOROSO SUPPONENTE FAZIOSO COMUNISTA COMPAGNO SODALE E DIFENSORE DELLE IDEE CHE HANNO CONTRIBUITO ALLO STERMINIO DEGLI EBREI

Moldo
VERGOGNATI SINISTRA VI SIETE FATTI SCHIFARE DA TUTTI GLI ITALIANI E DAL MONDO STRANIERO. CI AVETE MESSO LA VERGOGNA IN TUTTO IL MOLDO. MA CHI VI VOTERA' MAI!

Visto
Abito in una città di SX vicino al Comune. Ho il cellulare sempre acceso.Se noto un solo assessore di SX lo registro. Visto che siamo tutti spiati...

Allora
Forza Silvio! A meno che sia tutto vero e allora sono dolori.

Suxerà
NONOSTAN CALUNNIE ED INFAMIE SONO SICURA K IL PRESIDENTE ANDRA' AVANTI E SUXERA' QST OSTACOLI FORMATI DA XSONE IGNORANTI E MALVAGIE.TANTE PERSONE SPERANO NEL COND E

Arem
VI SEMBRA MAI POSSIBILE CHE BERLUSCONI SIA DOTATO DI UN SESSO PNEUMATICO DA SODDISFARE UN AREM DI FANCIULLE! NO! PURA FOLLIA E VIOLENZA DI UNA SINISTRA ARROGANTE E BUG

Ciao
Buon proseguimento di giornata a Silvio Berlusconi.Ciao Cristina.

mercoledì, gennaio 26, 2011

La terra dei machi

Un’emittente è alla ricerca di uomini che non abbiano alcun problema ad ammettere di essere e di sentirsi dei “machi”. Si accettano inoltre candidature da parte di donne il cui uomo sia un macho anche se loro preferirebbero un compagno diverso al proprio fianco.

[Qualcuno mi ha iscritta, per sbaglio o per scherzo, alla newsletter di una società di casting. In una parola: grazie.]

martedì, gennaio 25, 2011

Istanti allegri tra amici (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Ora
Bravo Presidente! Il suo intervento telefonico alla trasm.di Lerner e' stata magnifica.E' ora di finirla di stare sempre zitti, bisogna smascherare le loro falsita'

Anche
BELLA L'IDEA DI FARE INTERVENIRE ANCHE LA NS VOCE SULLE PERSEQUZIONI DEL PRESIDENTE DA PARTE DI ALCUNI ANZI TROPPI MAGISTRATI A L'ULTIMA PAROLA CREATE UNA TRASMISSIO

Qualunque
DITE A BELUSCONI SOLO QUESTO: CHE NOI GENTE QUALUNQUE INTELLETTUALMENTE LIBERA NON SOLO LO STIMIAMO IMMENSAMENTE , MA CHE GLI VOGLIAMO BENE. DAVVERO.

Così
Caro Presidente, sono stanco dei lavaggi del cervello pro-comunismo in Università. A quando un'Università della Libertà, così mi trasferisco subito?

Proprio
ma che strano nel video di youtube, relativo alla puntata dell'Infedele, si interrompe proprio quando inizia a parlare la Zanicchi. Bravi sovietici, continuate così!!

Invece
guirdalisti di CD invece di accanirvi a smentire le bugie dei sisistri, perchè non scrivete sulle numerose e macroscopiche violavioni attuati dai PM milanesi

Certo
SONO SPOSATO DA 40ANNI,NON HO MAI TRADITO MIA MOGLIE,SONO CERTO CHE SE FOSSI INVITATO DA SILVIO NON SUCCEDEREBBE NULLA DI MALE,MA SOLO ISTANTI ALLEGRI TRA AMICI.

Quindi
Da Argentina sostieniamo gli Italiani e quindi anche PDL ! W Il PDL da figli immigrati tedeschi in Argentina

venerdì, gennaio 21, 2011

Il momento dell'ONU (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Ora
CARI AMICI PENSIONATI, COSIDETTI ITALIANI, ORA RIDETE DI BERLUSCONI MA CON I SINISTRI AL POTERE VI TROVERETE IN MISERIA CON ALTRI MILIONI DI EXTRACOM DA MANTERENERE.

Silvione
riforma della giustizia,riforma della giustizia,riforma della giustizia,riforma della giustizia ...speziamo le zanne di quella gentaglia....FORZA SILVIONE!!!!!

Casa
DEL TERZ POLO BADOGLIO FINI.CASINI CALTAGIRONE.PALOMBELLI RUTELLI PER NON FARE FEDERALISMO I TRE NULLA FACENTI A VITA NON VOTANO IL FE DERTALISMO.ELEZIONI, CASA VANN

Quando
HO PAGATO UNMILIONE ANNUO VECCHIE LIRE PER ASSICURAZIONE A COPERTURA RESP.PATRIMONIALE PREVISTA DA PRIVATIZZAZIONE RAPPORTO LAVORO, QUANDO STESSO TRATT.A GIUDICI?

Anonimi
INTERCETTATE PERSONE DI SINISTRA E POI SPUTTANATELI CON VOLANTINI E MANIFESTI ANONIMI E COMINCIATE ANONIMAMENTE A DENUNCIARE ANCHE TUTTE LE LORO MALEFATTE

Lettera
Silvio, perchè non fai intervenire l'ONU per la question PM di SX? Altrmenti lo faremo noi cittadini con una lettera dove chiediamo rispetto per chi ha eletto un Prem

giovedì, gennaio 20, 2011

Mai dire mei (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Sempre
niente di nuovo sotto la volta del cielo,passano i millenni,i secoli,gli umanoidi cercano sempre di colpire chi sentono,vedono,migliore di loro,chi sorride alla vita..

Ì
Andreotti ha detto" IL POTERE LOGORA CHI NON CE'L'HA.LA COSCIENZA RIMORDERA' GLI STOLTI. AVANTI TUTTA ìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì

Subito
vada avanti signor Berlusconi preghero per lei che Dio la benedica é benedica il governo italiano che non cadama che deve andare avanti con le riforme subito la Giusti

Anime
pietà per bersani,casini e fini: più in basso di cosi non si può andare: preghiamo per le loro anime che almeno loro stiano fuori dal loro buco nero: al gov. mai

Specie
BOCCHINO VUOLE FAR CREDERE CHE L'USCITA DAL PDL E' PER GLI ITALIANI;MA LUI E' ITALIANO?MA A ME SEMBRA CHE APPARTENGA ALLA SPECIE ASPIS INTERNAZIONALIS

Mai
PRESIDENTE NESSUN PASSO INDIETRO. MAI DIMISSIONI MEI DIMISSIONI MAI DIMISSIONI

Ciao
Ciao Sig. Presidente Belusconi.vorrei dire che io e mia famiglia è con lei e sono molto felice che lei governa questo paese saluto da una famiglia numerosa con 5 bimbi

Asserisce
SANSONETTI, PERSONA AFFIDABILE DEOTOLOGICAMENTE CORRETTA MAGISTRATI MILANESI ,GOLPISTI COME ASSERISCE/PER ROVESCIAREDEMO CRAZIA ARRESTATELI POPOLO SI PUò RIBELLARE!!

mercoledì, gennaio 19, 2011

Bianco Natale era troppo

Se mi chiedete per quale motivo a Charkiv, in Ucraina, si sia deciso di augurare Buon Anno alla cittadinanza


mettendoci la faccia del defunto re della cocaina Pablo Escobar


io rispondo che non lo so.

Poi penso alla neve, all'insegna della "Farmacia Prezzi Bassi", lì sotto, e mi sfiora il sospetto che ci sia del genio.

Cervelli, galattici (WRSASYDHT)

Incontro
Egregio Berlusconi, è da tanto tempo che desidererei parlarLe ma, coloro che mi avevano promesso un Suo incontro dalle parti del Cuneese non hanno mantenuto. Se ha

Continuamente
Siamo continuamente tutti intercettati e il telefonino è la spia che ci segue continuamente.

Le pu
c'è il motore di ricerca"libero" che non c'entra un ca**o con Libero il giornale di Belpietro, che ogni giorno nella homepage mette sempre foto di Silvio con le pu

Sinceramente
Salve a tutti,io dal 2008 voto per il Pdl.Sinceramente ora sono un po confuso e senza parole.I nostri soldati-eroi muiono e Berlusconi fa cene con ragazze disinibite?

Viraggio
In Italia non è per nulla garantita la libertà d'opinione. La Stampa ha chiuso sondaggio su Silvio Berlusconi, quando ha riscontrato il viraggio a favore del Premier

Caratteristiche
forza presidente siamo con lei.Non sanno proprio come fare per eliminare un avversario che ha le caratteristiche del" milanese ":generoso ,rispettoso con tutti e am

Anche
Sono entusiasta della formidabile difesa ad opera della Gelmini. E' proprio una stella con un cervello galattico. Bravi anche Gasparri e Frattini.7

Dopo
SIlvio non mollare sono con te piacci proprio perchè sei umano e peccatore come tutti. Non ci fermeranno! Io alla sera prego per te vedrai che dopo la tempesta viene.

martedì, gennaio 18, 2011

Presidente non si arrendi (WRSASYDHT)

Se
Sig Pres se fossi al suo posto ai torinesi gli chiuderei subito la fabbrica e la porterei in una regione (Lazio Sic)che mi votino. I suoi consiglieri dormono dai piedi

Forza
Presidente, non mollare - vai fino in fondo- Coraggio noi ti aiuteremo Forza- La cattiveira non paga- Forza Silvio

Re
Caro Silvio, voglio la monarchia e tu devi essere il re. a casa tutti gli oppositori e i pm calunniatori.Siamo arcistufi.

Mentre
MENTRE L'EUROPA CI MULTA X LA LENTEZZA DELLA GIUSTIZIA QUESTA SI OCCUPA X UNA PRESUNTA SCAPATELLA. MI VIENE IL VOLTASTOMACO I SOLDI SPESE SONO ANCHE MIEI.

Stretta
Bisogna dire al Pres. di tenersi ben stretta la Gelmini.Ha un'immagine di serieta' e una capacita' dialettica notevole.Usa argomenti precisi e validi.E'la migliore

Lecitamente
SI INCOMINCI A INDAGARE SE LA PROCURA DI MILANO CON LA TERRIBILE BOCASSINI HA LECITAMENTE CONDOTTO UNA VERA E PROPRIA PERSEQUZIONE CHE HA PORTATO A QUESTA INQUISIZIONE

Tanto
forza Presidente non si arrendi tanto dopo sarà il popolo a decidere e la mia fiducia l'avrà sempre non mi farò schiacciare dalle chiacchere mai veritieri ma solo sin

Non
Non sarebbe opportuno, comnominare una commissino d'inchiesta che indaghi sull'operato di questa "loggia sinistrorsa " della magistratura . Forza Presidente, non

lunedì, gennaio 17, 2011

Fini mastica chewingum (WRSASYDHT)

Neppure
Ho ascoltato la Bindi,soliti discorsi,fondamento zero,non merita neppure risposta una ke ha tradito il suo passato alleadosi con coloro ke simpotizzavano per le BR.

Noi
A NOI CITTADINI NON INTERESSA SE L'UOMO PRES.VA A DONNE,HA NOI INTERESSA,KE I MAGISTRATI NON MANDINO FUORI I MAFIOSI DALLA GALERA(FORSE LI SONO D'ACCORDO?)MA!MEDITA

Fischio
Silvio siamo con te sempreeee!!!! Facci un fischio!!!!

Quasi
Sono quasi diciasette anni che Silvio Berlusconi viene infamato,additato,accusato,indagato,assolto..esistere e resistere a una simile persecuzione non è da e per tutti

Schifo
X FINI (da schifo masticare chewingum) Terza carica dello stato? !!!!!!!!!!!!!!

Magari
Silvio goditi i tuoi soldi, gli italiano non ti meritano Ti auguro di passare una vecchiaia serena con una bella signora, magari colta e con i tuoi nipotini. Sei grand

sabato, gennaio 15, 2011

La fine (We Read Spazio Azzurro e Lo Mettiamo in Versi)

e battisti che fine fara'?
e il crocifisso nelle scuole?
e la legge sul burqa?
e gli immigrati che erani
sulle gru?

sabato, gennaio 08, 2011

Guardando dalla finestra del ministero

Guardando dalla finestra del ministero
il parco oscurato da un acquazzone


di Sergej Kruglov

Veder uscire nello stesso istante
da una porta Swift e dall'altra Defoe:
eccolo, autunnale eppure indocile, il segreto stilistico
della letteratura inglese.

Originale: ГЛЯДЯ НА ЗАШТРИХОВАННЫЙ ДОЖДИКОМ ПАРК ИЗ ОКНА МИНИСТЕРСТВА

Traduzione: Manuela Vittorelli

lunedì, gennaio 03, 2011

Vaghe stelle dell'URSS: il cavallo bianco

Il 24 giugno 1945 i sovietici organizzano la grande Parata della Vittoria. Nel momento culminante della cerimonia il maresciallo Žukov sfila sulla Piazza Rossa su uno stallone bianco. Stalin avrebbe voluto quell'onore per sé, ma durante le prove il cavallo l'ha disarcionato.

Nel novembre del 1972 Evgenij Chaldej riceve una telefonata.
– Evgenij Anan'evič?
– Sì, sono io.
– Buongiorno, sono l'assistente personale del maresciallo Žukov. La metto in comunicazione con Georgij Konstantinovič.
Chaldej pensa a uno scherzo. Invece di lì a poco sente la voce del maresciallo.
– Buongiorno, Evgenij Anan'evič.
– Buongiorno, compagno marescialllo.
– Ho una richiesta da farle. Possiedo una fotografia di piccolo formato che mi ritrae in sella a uno stallone bianco, durante la Parata della Vittoria. Sul retro c'è scritto che l'autore è lei. Mi piace molto, quella fotografia. Quando ci vedremo le spiegherò perché. Potrebbe farmene un ingrandimento?
– Cinquanta per sessanta?
– No. Se è possibile me la faccia ancora più grande.
Chaldej pensa: mi serve un rotolo di carta fotografica, un ingranditore speciale. Gliela faccio subito, dice. Prepara l'ingrandimento, lo incornicia, aspetta.

Due settimane dopo Žukov lo manda a prendere. Il maresciallo lo attende nella sua dacia dalle parti del Rublevskoe Šosse. È seduto su una poltrona, in maniche di camicia. Ha accanto a sé un bastone.
– Non mi ricordo di lei – dice.
– Quando ci incontravamo – spiega Chaldej, che lo ha ritratto molte volte al fronte e durante la liberazione di Berlino – la mia faccia era sempre nascosta dalla macchina fotografica.
Poi mostra l'ingrandimento al maresciallo.
– Era questa che voleva?
– Sì, è proprio questa. Ora le dirò perché mi piace così tanto. Un tempo io ero ufficiale di cavalleria. E lei ha saputo cogliere l'istante in cui tutti e quattro gli zoccoli del cavallo sono sollevati da terra.

Chaldej è stupito. Un uomo simile, pensa, e per lui è importante che tutti e quattro gli zoccoli del cavallo siano staccati da terra.

Il 24 giugno 1945 Žukov – lo Spasitel', il Salvatore, l'eroe della grande guerra patriottica – sa di avere i giorni contati. A pochi mesi dalla parata Stalin ordina un'indagine su di lui e il maresciallo è accusato di inaffidabilità politica e liquidato. Viene reintegrato nel 1957 da Chruščëv, che sentendosi minacciato dalla sua popolarità lo congeda prematuramente, dopo averlo costretto a un'umiliante autocritica sulla Pravda. Riabilitato ufficialmennte da Brežnev, nel 1965 partecipa alle celebrazioni per il ventennale della Vittoria: è la sua ultima apparizione pubblica.

– Perché in quel momento – dice Žukov a Chaldej nel novembre del 1972 – io sto volando.

mercoledì, dicembre 29, 2010

Viaggiare leggere

Vaghe stelle dell'URSS, latte, lingue, dobraroba, immagini, estratti, letture, origli, rimandi: ho un tumblr da qualche settimana e non ho ancora postato una foto di Steve McQueen o di unicorni arcobaleno.
Gatti invece sì, ve lo dico subito.

mirumir.tumblr.com

Qui si continua con tutto il resto.

Baci.

lunedì, dicembre 27, 2010

Elegia per l'eliminazione dell'ultimo licantropo di questi luoghi

Elegia per l'eliminazione dell'ultimo licantropo di questi luoghi,
in coincidenza con il Natale


di Sergej Kruglov

Smisurato Natale.
La notte sta finendo. Gennaio è come un palo conficcato nel cuore,
una bocca piena d'aglio;
rami di pino, agrumi; corpi imbalsamati d'abeti.
Un coltello piantato nel legno, solitario nella radura cristallina.
L'ultimo sangue di questi luoghi –
il sangue diluito del licantropo dei boschi, antico come una stella –
cola nella neve come argento. Crepita
la vita, raffreddandosi.
È stato un brutto viaggio, come tutti gli ultimi.
L'asse probabilmente logoro,
sabbia ghiacciata negli ingranaggi.
Tre piste conducono a Betlemme:
i babbi natale portano i doni,
gli scuri profili sfilano in mezzo all'ocra rossastra dei pini
tra le zampe croccanti degli abeti;
il viaggio è lungo, ma non ci sarà nessuno con cui dolersene.
E la mangiatoia a Betlemme è vuota, il vento
ha ammucchiato la neve sulla soglia.
Tra i resti impolverati
dei doni lasciati qui nei secoli
si congelano ragnatele e tane di ratti ciechi.
Imbalsamatori e terrei cacciatori di lupi,
gli abitanti del deserto di Betlemme
si riproducono qui da migliaia di anni,
ma nessuno mai genera bambini. Solo continua a sorgere, ogni inverno,
nel cielo grigio come pelliccia
una tassidermica stella.

Originale: Элегия на уничтожение последнего оборотня этих мест, приуроченное к Рождеству


Traduzione: Manuela Vittorelli


Sergej Gennad'evič Kruglov, nato nel 1966 a Minusinsk, nella regione di Krasnojarsk, ha studiato giornalismo a Krasnojarsk e ha poi lavorato come reporter nel giornale locale Vlast' Trudu. Scrive poesie dal 1993. Nel 1999 è stato ordinato sacerdote della Chiesa ortodossa russa. Vive in Siberia. È sposato e ha tre figli. Nel 2008 ha ricevuto il premio Andrej Belyj. Ha un blog: http://kruglov-s-g.livejournal.com/ (rus)

[Grazie a Sten per le finestre che ridacchiano.]

Il Paese morenizzato (WRSASYDHT)

HO SENTITO LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. COMPLIMENTI, BRAVO PRESIDENTE E DIO LE DIA LA FORZA DI MORENIZZARE IL PAESE, LO MERITA ANZITUTTO LEI.

martedì, dicembre 21, 2010

Forse un oltraggio

Lasciamo troppe cose messe in movimento e la loro inerzia così debole ci sopravvive: le parole che ci sostituiscono e che talvolta qualcuno ricorda o trasmette, non sempre confessandone la provenienza; le lettere levigate e le fotografie incurvate e le note lasciate su una carta gialla a colei che va a dormire sola dopo gli abbracci desti, perché ce ne andiamo di notte come miserabili di passaggio; gli oggetti e i mobili che sono stati al nostro servizio e con i quali siamo stati in contatto – una sedia rotta, una penna, una scena indiana, un soldatino di piombo, un pettine –, i libri che abbiamo scritto ma anche quelli che abbiamo soltanto comprato e che una volta abbiamo letto o che sono rimasti rinchiusi fino alla fine nel loro scaffale e proseguiranno rassegnati in un altro posto la loro vita di attesa in attesa di altri occhi più avidi o tranquilli; i vestiti che rimarranno appesi tra la naftalina perché forse qualcuno addolorato si impegnerà a conservarli – anche se non so se c'è la naftalina, le stoffe scolorando e illanguidendo e senz'aria, dimenticando ogni giorno di più le forme che davano loro un senso, e l'odore di quei volumi –; le canzoni che si continueranno a cantare quando noi non le canteremo né le canticchieremo né le ascolteremo, le strade che ci accolgono come se fossero interminabili corridoi e dimore che non badano ai loro inquilini effimeri e commutabili; i passi che non si possono riprodurre e non lasciano traccia sull'asfalto e sulla terra si cancellano, o no, quei passi non rimangono ma vengono via con noi o anche prima, con la loro innocuità o con il loro veleno; e le medicine, la nostra grafia frettolosa, le foto amate che teniamo in vista e che non ci guardano più, il cuscino e la nostra giacca appoggiata su una spalliera; un casco coloniale venuto da Tunisi negli anni Trenta a bordo della nave Ciudad de Cádiz ed è di mio padre e ancora conserva il soggolo, e quel servitore indù di legno dipinto che ho appena portato a casa con una certa esitazione, a sua volta durerà più di me quella figura, probabilmente. E le narrazioni che abbiamo inventate, di cui si approprieranno gli altri, o parleranno della nostra passata esperienza perduta e mai conosciuta facendoci così diventare fittizi. Persino i nostri gesti li continuerà a fare qualcuno che li ha ereditati o li ha visti e senza volere è stato mimetico o li ripete di proposito per invocarci e creare una curiosa illusione di momentanea vita vicaria nostra; e forse si conserverà isolato in un'altra persona qualcuno dei nostri tratti che avremo trasmesso involontariamente, con civetteria o come maledizione incosciente, perché i tratti portano a volte la buona ventura o disgrazie, gli occhi orientaleggianti e le labbra come se fossero dipinte – «bocca a pizzo, bocca a pizzo» –; o il mento quasi separato, le mani larghe e nella sinistra una sigaretta, non lascerò nessun tratto a nessuno. Perdiamo tutto perché tutto rimane, tranne noi. Per questo ogni forma di posterità forse è un oltraggio, e magari lo è anche allora ogni ricordo.

Javier Marías, Nera schiena del tempo, Torino, Einaudi, 2000. Traduzione di Glauco Felici.

sabato, dicembre 18, 2010

Un seme di cumino

Il gusto della vita
di Sergej Kruglov

Il gusto della vita è un seme di cumino sotto la lingua,
stilla di gusto
che scivola giù,
ricordo di un'altra
superstizione: non voltarti!
guarda me:
sono malato ma non muoio,
muoio ma non di malattia,
perché qualcosa mi ha spezzato
come un guscio, mio ermafrodita-agrume,
mi ha distrutto il corpo
e ha trovato libertà e luce,
perché non me ne dolgo
e perché
vita e morte quello sono
un seme di cumino
sotto la lingua.

Originale: Вкус к жизни; зернышко тмина под языком.

Traduzione: Manuela Vittorelli.


[Grazie a Sten per la cotognata.]

martedì, dicembre 14, 2010

Potranno tornare perché vittimi (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

E ancora una volta il nostro presidente ce la fatta!!!!menomale che silvio ce!!!

Sono divenuto cattolico e credente grazie a Silvio...la più grande resurrezione della storia...

anche io e mio marito volevamo firmare prò BERLUSCONI ma non abbiamo trovato il gazebo a LARIANO (RM)

Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Premier, sono strafelice di essere governata da un PREMIER come Lei!!!!!!!!!!!!!Complimenti! Azzurrisiima sempre!!!!!!!!!!!!!!!

FIDUCIA A SILVIO BERLUSCONI! Avanti così Presidente. E tu FINI dimettiti e ritariti dalla politica. Sei finito e sei anche un irresponsabile.

Presidè,sicuramente molti di FLI potranno tornare,perchè vittimi,ma i traditori dovranno restare perennemente in esilio.Viva il nostrto presidente.Viva il PDL

HO SCRITTO A FINI DI DIMETTERSI, MI E' STATO RISPOSTO CHE IL MIO LINK NON VENIVA PRESO IN CONSIDERAZIONE PERCHE' GIA' INVIATO . IMPOSSIBILE ERA LA PRIMA VOLTA

garzie 1000 SILAVIO anzi un milione di grazie, continuare così.

Silvio, ora portaci per favore verso un'Italia migliore.

lunedì, dicembre 13, 2010

Una pletora! (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)

Fame
HANNO PERSO LA FACCIA E LA TESTA, NON CONNETTONO PIU' FANNO DEI DISCORSI E IL GIORNO DOPO SE LI RIMANGIANO: HANNO SOLO FAME DI POLTRONE E VISIBILITA' E' STRAZIANTE.

Faccia
Ho notato che da quando si sentono traditori hanno perso la faccia che si trovavano e preso la faccia grigia dei comunisti, sempre seri e non sorridono più. CHE MISERI

Senza ns. aut.ne
AL TRADITORE E GIUDA FINI,IMPOSSESSATO SENZA NS. AUT.NE DEI NS. VOTI E GIRATI CON COMUNISTI CONTRO GOVERNO BERLUSCONI,MANIGOLDO RESTITUIRàI I NS. VOTI CON GLI INTERESSI!!!!!!!!!!

Subito
VOGLIAMO LE ELEZIONI SUBITO , PER MANDAR VIA FINI , BOCCHINO , E TUTTA LA PLETORA DI SCALDASEDIE CHE LI AVCOMPAGNANO

sabato, dicembre 11, 2010

In questi tempi avere (Mettiamo Spazio Azzurro in Versi So You Don't Have To)

in questi tempi avere
un governo meglio d'ellatuale
è impossibile pertanto
auguriamoci che possa continuare
per il bene dei cittadini
italiani
non per uno ma per
tutt



[Grazie a Sten per "Resident Freedom".]

venerdì, dicembre 10, 2010

Solo

"A quel punto il premier ha ordinato: 'Seduto!'
A onore dei giornalisti va detto che tra tutti i presenti si è seduto solo il cane Buffy".

Andrej Kolesnikov, Kommersant'.

VVP e la lettera del bambino australiano

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo studio e leggeva su Twitter la conversazione del deputato della Duma Alelsandr Evseevič Chinštein con se stesso. A un tratto le imponenti porte dello studio si spalancarono e fece il suo ingresso un corriere militare.
– Posta! – disse il corriere, porgendo a Vladimir Vladimirovič™ un vassoio d'argento con su incise le aquile a due teste.
Sul vassoio c'era una busta azzurra.
Vladimir Vladimirovič™ prese la busta e fece un brusco cenno con il capo.
Il corriere uscì.
Vladimir Vladimirovič™ strappò la busta, estrasse una lettera, la spiegò.
– Vi prego di leggere questa lettera – lesse Vladimir Vladimirovič™. – Questa lettera è apparsa qualche anno fa a Londra. Da allora ha fatto cinque volte il giro completo del mondo. È stata scritta da un bambino australiano, Julian, che ha deciso di donare la felicità a tutti.
Vladimir Vladimirovič™ sospirò.
– Per ottenere la felicità – continuò a leggere Vladimir Vladimirovič™ – Dovete subito spedire cinque bei telegrammi diplomatici.
Vladimir Vladimirovič™ fece un altro sospiro. Era sul punto di gettar via la lettera quando lesse la frase successiva.
– Vi prego, non cestinate questa lettera! – recitava la frase successiva. – Perché questa è una storia vera. Michael Jackson non ha spedito i telegrammi ed è morto. Mark Zuckerberg li ha spediti a tutti su Facebook e ha fatto un miliardo di dollari.
Vladimir Vladimirovič™ interruppe la lettura e gettò uno sguardo malinconico alla finestra. Fuori era grigio e umido.
– Se spedirete subito cinque bei telegrammi diplomatici – riprese a leggere Vladimir Vladimirovič™. – Tra un anno riceverete duecentocinquantamila bei telegrammi diplomatici. E se manderete una lettera alla vostra metà tra due anni sarete felici.
– Ma no – borbottò Vladimir Vladimirovič™. - Non può essere così semplice.
Vladimir Vladimirovič™ prese la busta che conteneva la lettera e lesse l'indirizzo del mittente. C'era scritto: "Mosca. Cremlino. Presidente della Federazione Russa".
Vladimir Vladimirovič™ posò lentamente la busta sulla scrivania e chiuse gli occhi.
Fuori nevicava.
Vladimir Vladimirovič™ aprì gli occhi. Erano più freddi della neve.
Vladimir Vladimirovič™ aprì una scatola e prese un foglio di carta.
Vladimir Vladimirovič™ sfilò la penna dal taschino della giacca.
– Purtroppo sono costretto a dire ciò che per tanto tempo non ho avuto il coraggio di confessare neanche a me stesso – scrisse Vladimir Vladimirovič™. – Penso di essere gravemente malato. Ogni quattro anni ho dei forti attacchi, in seguito ai quali non ricordo niente e non so quello che faccio.
Vladimir Vladimirovič™ rilesse quello che aveva scritto, ne fu soddisfatto e proseguì.
– Ne sono inorridito – scrisse Vladimir Vladimirovič™. – E solo ora comprendo che devo assolutamente curarmi. Voglio personalmente e pubblicamente chiedere scusa a tutti i cittadini russi e ai paesi amici. Sono desolato per l'accaduto. Comprendo che in una situazione simile non parrà così rilevante, ma per me è un primo passo verso la guarigione.
Vladimir Vladimirovič™ rifletté per qualche istante.
– Vi assicuro che non sto bene – proseguì Vladimir Vladimirovič™. – Chiedo scusa a tutti coloro che ho contrariato con questa condotta inadeguata. Non so come mi sia possibile continuare a vivere.
Vladimir Vladimirovič™ rilesse tutto dall'inizio alla fine.
E poi aggiunse in lettere maiusole:
NON MI RICORDO PERCHÉ L'HO FATTO PRESIDENTE.

Link: Владимир Владимирович™

giovedì, dicembre 09, 2010

Altrimenti


Vladimir Putin pensa tre numeri a due cifre: a, b e c. Dmitrij Medvedev deve nominargli tre numeri: X, Y, Z, dopo di che Putin gli comunica la somma aX + bY + cZ. Medvedev deve indovinare i numeri pensati da Putin, altrimenti verrà cacciato dalla presidenza. Come lo salvi?

(Problema di matematica per alunni dell'ottava classe dal sito Matematika dlja vsech.)

Hudson aveva un problema (Falso Allarme per Amazon e Corriere Espresso)

Hudson -- Un residente di Sullivan Road ha chiamato la polizia per riferire di un "pacco sospetto" lasciato sulla sua soglia il 2 novembre alle 15:20.

Secondo il rapporto, il residente ha dichiarato di aver visto uno sconosciuto depositare il pacco e ha chiamato la polizia.

L'agente di polizia ha dichiarato di essersi accorto che il pacco era chiaramente etichettato con il logo di Amazon.com e ha chiesto all'uomo se di recente avesse ordinato qualcosa sul sito della compagnia.

L'uomo ha risposto: "Be', sì".

L'agente ha comunicato al residente che il suo ordine era stato recapitato. A quel punto il residente ha detto che si sentiva abbastanza tranquillo da aprire il pacco. Secondo il rapporto, l'agente ha quindi lasciato la scena.

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