Sempre
niente di nuovo sotto la volta del cielo,passano i millenni,i secoli,gli umanoidi cercano sempre di colpire chi sentono,vedono,migliore di loro,chi sorride alla vita..
Ì
Andreotti ha detto" IL POTERE LOGORA CHI NON CE'L'HA.LA COSCIENZA RIMORDERA' GLI STOLTI. AVANTI TUTTA ìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì
Subito
vada avanti signor Berlusconi preghero per lei che Dio la benedica é benedica il governo italiano che non cadama che deve andare avanti con le riforme subito la Giusti
Anime
pietà per bersani,casini e fini: più in basso di cosi non si può andare: preghiamo per le loro anime che almeno loro stiano fuori dal loro buco nero: al gov. mai
Specie
BOCCHINO VUOLE FAR CREDERE CHE L'USCITA DAL PDL E' PER GLI ITALIANI;MA LUI E' ITALIANO?MA A ME SEMBRA CHE APPARTENGA ALLA SPECIE ASPIS INTERNAZIONALIS
Mai
PRESIDENTE NESSUN PASSO INDIETRO. MAI DIMISSIONI MEI DIMISSIONI MAI DIMISSIONI
Ciao
Ciao Sig. Presidente Belusconi.vorrei dire che io e mia famiglia è con lei e sono molto felice che lei governa questo paese saluto da una famiglia numerosa con 5 bimbi
Asserisce
SANSONETTI, PERSONA AFFIDABILE DEOTOLOGICAMENTE CORRETTA MAGISTRATI MILANESI ,GOLPISTI COME ASSERISCE/PER ROVESCIAREDEMO CRAZIA ARRESTATELI POPOLO SI PUò RIBELLARE!!
giovedì, gennaio 20, 2011
mercoledì, gennaio 19, 2011
Bianco Natale era troppo
Se mi chiedete per quale motivo a Charkiv, in Ucraina, si sia deciso di augurare Buon Anno alla cittadinanza
mettendoci la faccia del defunto re della cocaina Pablo Escobar
io rispondo che non lo so.
Poi penso alla neve, all'insegna della "Farmacia Prezzi Bassi", lì sotto, e mi sfiora il sospetto che ci sia del genio.
mettendoci la faccia del defunto re della cocaina Pablo Escobar
io rispondo che non lo so.
Poi penso alla neve, all'insegna della "Farmacia Prezzi Bassi", lì sotto, e mi sfiora il sospetto che ci sia del genio.
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The Real Thing
Cervelli, galattici (WRSASYDHT)
Incontro
Egregio Berlusconi, è da tanto tempo che desidererei parlarLe ma, coloro che mi avevano promesso un Suo incontro dalle parti del Cuneese non hanno mantenuto. Se ha
Continuamente
Siamo continuamente tutti intercettati e il telefonino è la spia che ci segue continuamente.
Le pu
c'è il motore di ricerca"libero" che non c'entra un ca**o con Libero il giornale di Belpietro, che ogni giorno nella homepage mette sempre foto di Silvio con le pu
Sinceramente
Salve a tutti,io dal 2008 voto per il Pdl.Sinceramente ora sono un po confuso e senza parole.I nostri soldati-eroi muiono e Berlusconi fa cene con ragazze disinibite?
Viraggio
In Italia non è per nulla garantita la libertà d'opinione. La Stampa ha chiuso sondaggio su Silvio Berlusconi, quando ha riscontrato il viraggio a favore del Premier
Caratteristiche
forza presidente siamo con lei.Non sanno proprio come fare per eliminare un avversario che ha le caratteristiche del" milanese ":generoso ,rispettoso con tutti e am
Anche
Sono entusiasta della formidabile difesa ad opera della Gelmini. E' proprio una stella con un cervello galattico. Bravi anche Gasparri e Frattini.7
Dopo
SIlvio non mollare sono con te piacci proprio perchè sei umano e peccatore come tutti. Non ci fermeranno! Io alla sera prego per te vedrai che dopo la tempesta viene.
Egregio Berlusconi, è da tanto tempo che desidererei parlarLe ma, coloro che mi avevano promesso un Suo incontro dalle parti del Cuneese non hanno mantenuto. Se ha
Continuamente
Siamo continuamente tutti intercettati e il telefonino è la spia che ci segue continuamente.
Le pu
c'è il motore di ricerca"libero" che non c'entra un ca**o con Libero il giornale di Belpietro, che ogni giorno nella homepage mette sempre foto di Silvio con le pu
Sinceramente
Salve a tutti,io dal 2008 voto per il Pdl.Sinceramente ora sono un po confuso e senza parole.I nostri soldati-eroi muiono e Berlusconi fa cene con ragazze disinibite?
Viraggio
In Italia non è per nulla garantita la libertà d'opinione. La Stampa ha chiuso sondaggio su Silvio Berlusconi, quando ha riscontrato il viraggio a favore del Premier
Caratteristiche
forza presidente siamo con lei.Non sanno proprio come fare per eliminare un avversario che ha le caratteristiche del" milanese ":generoso ,rispettoso con tutti e am
Anche
Sono entusiasta della formidabile difesa ad opera della Gelmini. E' proprio una stella con un cervello galattico. Bravi anche Gasparri e Frattini.7
Dopo
SIlvio non mollare sono con te piacci proprio perchè sei umano e peccatore come tutti. Non ci fermeranno! Io alla sera prego per te vedrai che dopo la tempesta viene.
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martedì, gennaio 18, 2011
Presidente non si arrendi (WRSASYDHT)
Se
Sig Pres se fossi al suo posto ai torinesi gli chiuderei subito la fabbrica e la porterei in una regione (Lazio Sic)che mi votino. I suoi consiglieri dormono dai piedi
Forza
Presidente, non mollare - vai fino in fondo- Coraggio noi ti aiuteremo Forza- La cattiveira non paga- Forza Silvio
Re
Caro Silvio, voglio la monarchia e tu devi essere il re. a casa tutti gli oppositori e i pm calunniatori.Siamo arcistufi.
Mentre
MENTRE L'EUROPA CI MULTA X LA LENTEZZA DELLA GIUSTIZIA QUESTA SI OCCUPA X UNA PRESUNTA SCAPATELLA. MI VIENE IL VOLTASTOMACO I SOLDI SPESE SONO ANCHE MIEI.
Stretta
Bisogna dire al Pres. di tenersi ben stretta la Gelmini.Ha un'immagine di serieta' e una capacita' dialettica notevole.Usa argomenti precisi e validi.E'la migliore
Lecitamente
SI INCOMINCI A INDAGARE SE LA PROCURA DI MILANO CON LA TERRIBILE BOCASSINI HA LECITAMENTE CONDOTTO UNA VERA E PROPRIA PERSEQUZIONE CHE HA PORTATO A QUESTA INQUISIZIONE
Tanto
forza Presidente non si arrendi tanto dopo sarà il popolo a decidere e la mia fiducia l'avrà sempre non mi farò schiacciare dalle chiacchere mai veritieri ma solo sin
Non
Non sarebbe opportuno, comnominare una commissino d'inchiesta che indaghi sull'operato di questa "loggia sinistrorsa " della magistratura . Forza Presidente, non
Sig Pres se fossi al suo posto ai torinesi gli chiuderei subito la fabbrica e la porterei in una regione (Lazio Sic)che mi votino. I suoi consiglieri dormono dai piedi
Forza
Presidente, non mollare - vai fino in fondo- Coraggio noi ti aiuteremo Forza- La cattiveira non paga- Forza Silvio
Re
Caro Silvio, voglio la monarchia e tu devi essere il re. a casa tutti gli oppositori e i pm calunniatori.Siamo arcistufi.
Mentre
MENTRE L'EUROPA CI MULTA X LA LENTEZZA DELLA GIUSTIZIA QUESTA SI OCCUPA X UNA PRESUNTA SCAPATELLA. MI VIENE IL VOLTASTOMACO I SOLDI SPESE SONO ANCHE MIEI.
Stretta
Bisogna dire al Pres. di tenersi ben stretta la Gelmini.Ha un'immagine di serieta' e una capacita' dialettica notevole.Usa argomenti precisi e validi.E'la migliore
Lecitamente
SI INCOMINCI A INDAGARE SE LA PROCURA DI MILANO CON LA TERRIBILE BOCASSINI HA LECITAMENTE CONDOTTO UNA VERA E PROPRIA PERSEQUZIONE CHE HA PORTATO A QUESTA INQUISIZIONE
Tanto
forza Presidente non si arrendi tanto dopo sarà il popolo a decidere e la mia fiducia l'avrà sempre non mi farò schiacciare dalle chiacchere mai veritieri ma solo sin
Non
Non sarebbe opportuno, comnominare una commissino d'inchiesta che indaghi sull'operato di questa "loggia sinistrorsa " della magistratura . Forza Presidente, non
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lunedì, gennaio 17, 2011
Fini mastica chewingum (WRSASYDHT)
Neppure
Ho ascoltato la Bindi,soliti discorsi,fondamento zero,non merita neppure risposta una ke ha tradito il suo passato alleadosi con coloro ke simpotizzavano per le BR.
Noi
A NOI CITTADINI NON INTERESSA SE L'UOMO PRES.VA A DONNE,HA NOI INTERESSA,KE I MAGISTRATI NON MANDINO FUORI I MAFIOSI DALLA GALERA(FORSE LI SONO D'ACCORDO?)MA!MEDITA
Fischio
Silvio siamo con te sempreeee!!!! Facci un fischio!!!!
Quasi
Sono quasi diciasette anni che Silvio Berlusconi viene infamato,additato,accusato,indagato,assolto..esistere e resistere a una simile persecuzione non è da e per tutti
Schifo
X FINI (da schifo masticare chewingum) Terza carica dello stato? !!!!!!!!!!!!!!
Magari
Silvio goditi i tuoi soldi, gli italiano non ti meritano Ti auguro di passare una vecchiaia serena con una bella signora, magari colta e con i tuoi nipotini. Sei grand
Ho ascoltato la Bindi,soliti discorsi,fondamento zero,non merita neppure risposta una ke ha tradito il suo passato alleadosi con coloro ke simpotizzavano per le BR.
Noi
A NOI CITTADINI NON INTERESSA SE L'UOMO PRES.VA A DONNE,HA NOI INTERESSA,KE I MAGISTRATI NON MANDINO FUORI I MAFIOSI DALLA GALERA(FORSE LI SONO D'ACCORDO?)MA!MEDITA
Fischio
Silvio siamo con te sempreeee!!!! Facci un fischio!!!!
Quasi
Sono quasi diciasette anni che Silvio Berlusconi viene infamato,additato,accusato,indagato,assolto..esistere e resistere a una simile persecuzione non è da e per tutti
Schifo
X FINI (da schifo masticare chewingum) Terza carica dello stato? !!!!!!!!!!!!!!
Magari
Silvio goditi i tuoi soldi, gli italiano non ti meritano Ti auguro di passare una vecchiaia serena con una bella signora, magari colta e con i tuoi nipotini. Sei grand
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sabato, gennaio 15, 2011
La fine (We Read Spazio Azzurro e Lo Mettiamo in Versi)
e battisti che fine fara'?
e il crocifisso nelle scuole?
e la legge sul burqa?
e gli immigrati che erani
sulle gru?
e il crocifisso nelle scuole?
e la legge sul burqa?
e gli immigrati che erani
sulle gru?
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sabato, gennaio 08, 2011
Guardando dalla finestra del ministero
Guardando dalla finestra del ministero
il parco oscurato da un acquazzone
di Sergej Kruglov
Veder uscire nello stesso istante
da una porta Swift e dall'altra Defoe:
eccolo, autunnale eppure indocile, il segreto stilistico
della letteratura inglese.
Originale: ГЛЯДЯ НА ЗАШТРИХОВАННЫЙ ДОЖДИКОМ ПАРК ИЗ ОКНА МИНИСТЕРСТВА
Traduzione: Manuela Vittorelli
il parco oscurato da un acquazzone
di Sergej Kruglov
Veder uscire nello stesso istante
da una porta Swift e dall'altra Defoe:
eccolo, autunnale eppure indocile, il segreto stilistico
della letteratura inglese.
Originale: ГЛЯДЯ НА ЗАШТРИХОВАННЫЙ ДОЖДИКОМ ПАРК ИЗ ОКНА МИНИСТЕРСТВА
Traduzione: Manuela Vittorelli
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lunedì, gennaio 03, 2011
Vaghe stelle dell'URSS: il cavallo bianco
Il 24 giugno 1945 i sovietici organizzano la grande Parata della Vittoria. Nel momento culminante della cerimonia il maresciallo Žukov sfila sulla Piazza Rossa su uno stallone bianco. Stalin avrebbe voluto quell'onore per sé, ma durante le prove il cavallo l'ha disarcionato.
Nel novembre del 1972 Evgenij Chaldej riceve una telefonata.
– Evgenij Anan'evič?
– Sì, sono io.
– Buongiorno, sono l'assistente personale del maresciallo Žukov. La metto in comunicazione con Georgij Konstantinovič.
Chaldej pensa a uno scherzo. Invece di lì a poco sente la voce del maresciallo.
– Buongiorno, Evgenij Anan'evič.
– Buongiorno, compagno marescialllo.
– Ho una richiesta da farle. Possiedo una fotografia di piccolo formato che mi ritrae in sella a uno stallone bianco, durante la Parata della Vittoria. Sul retro c'è scritto che l'autore è lei. Mi piace molto, quella fotografia. Quando ci vedremo le spiegherò perché. Potrebbe farmene un ingrandimento?
– Cinquanta per sessanta?
– No. Se è possibile me la faccia ancora più grande.
Chaldej pensa: mi serve un rotolo di carta fotografica, un ingranditore speciale. Gliela faccio subito, dice. Prepara l'ingrandimento, lo incornicia, aspetta.
Due settimane dopo Žukov lo manda a prendere. Il maresciallo lo attende nella sua dacia dalle parti del Rublevskoe Šosse. È seduto su una poltrona, in maniche di camicia. Ha accanto a sé un bastone.
– Non mi ricordo di lei – dice.
– Quando ci incontravamo – spiega Chaldej, che lo ha ritratto molte volte al fronte e durante la liberazione di Berlino – la mia faccia era sempre nascosta dalla macchina fotografica.
Poi mostra l'ingrandimento al maresciallo.
– Era questa che voleva?
– Sì, è proprio questa. Ora le dirò perché mi piace così tanto. Un tempo io ero ufficiale di cavalleria. E lei ha saputo cogliere l'istante in cui tutti e quattro gli zoccoli del cavallo sono sollevati da terra.
Chaldej è stupito. Un uomo simile, pensa, e per lui è importante che tutti e quattro gli zoccoli del cavallo siano staccati da terra.
Il 24 giugno 1945 Žukov – lo Spasitel', il Salvatore, l'eroe della grande guerra patriottica – sa di avere i giorni contati. A pochi mesi dalla parata Stalin ordina un'indagine su di lui e il maresciallo è accusato di inaffidabilità politica e liquidato. Viene reintegrato nel 1957 da Chruščëv, che sentendosi minacciato dalla sua popolarità lo congeda prematuramente, dopo averlo costretto a un'umiliante autocritica sulla Pravda. Riabilitato ufficialmennte da Brežnev, nel 1965 partecipa alle celebrazioni per il ventennale della Vittoria: è la sua ultima apparizione pubblica.
– Perché in quel momento – dice Žukov a Chaldej nel novembre del 1972 – io sto volando.
Nel novembre del 1972 Evgenij Chaldej riceve una telefonata.
– Evgenij Anan'evič?
– Sì, sono io.
– Buongiorno, sono l'assistente personale del maresciallo Žukov. La metto in comunicazione con Georgij Konstantinovič.
Chaldej pensa a uno scherzo. Invece di lì a poco sente la voce del maresciallo.
– Buongiorno, Evgenij Anan'evič.
– Buongiorno, compagno marescialllo.
– Ho una richiesta da farle. Possiedo una fotografia di piccolo formato che mi ritrae in sella a uno stallone bianco, durante la Parata della Vittoria. Sul retro c'è scritto che l'autore è lei. Mi piace molto, quella fotografia. Quando ci vedremo le spiegherò perché. Potrebbe farmene un ingrandimento?
– Cinquanta per sessanta?
– No. Se è possibile me la faccia ancora più grande.
Chaldej pensa: mi serve un rotolo di carta fotografica, un ingranditore speciale. Gliela faccio subito, dice. Prepara l'ingrandimento, lo incornicia, aspetta.
Due settimane dopo Žukov lo manda a prendere. Il maresciallo lo attende nella sua dacia dalle parti del Rublevskoe Šosse. È seduto su una poltrona, in maniche di camicia. Ha accanto a sé un bastone.
– Non mi ricordo di lei – dice.
– Quando ci incontravamo – spiega Chaldej, che lo ha ritratto molte volte al fronte e durante la liberazione di Berlino – la mia faccia era sempre nascosta dalla macchina fotografica.
Poi mostra l'ingrandimento al maresciallo.
– Era questa che voleva?
– Sì, è proprio questa. Ora le dirò perché mi piace così tanto. Un tempo io ero ufficiale di cavalleria. E lei ha saputo cogliere l'istante in cui tutti e quattro gli zoccoli del cavallo sono sollevati da terra.
Chaldej è stupito. Un uomo simile, pensa, e per lui è importante che tutti e quattro gli zoccoli del cavallo siano staccati da terra.
Il 24 giugno 1945 Žukov – lo Spasitel', il Salvatore, l'eroe della grande guerra patriottica – sa di avere i giorni contati. A pochi mesi dalla parata Stalin ordina un'indagine su di lui e il maresciallo è accusato di inaffidabilità politica e liquidato. Viene reintegrato nel 1957 da Chruščëv, che sentendosi minacciato dalla sua popolarità lo congeda prematuramente, dopo averlo costretto a un'umiliante autocritica sulla Pravda. Riabilitato ufficialmennte da Brežnev, nel 1965 partecipa alle celebrazioni per il ventennale della Vittoria: è la sua ultima apparizione pubblica.
– Perché in quel momento – dice Žukov a Chaldej nel novembre del 1972 – io sto volando.
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Vaghe stelle dell'URSS
mercoledì, dicembre 29, 2010
Viaggiare leggere
Vaghe stelle dell'URSS, latte, lingue, dobraroba, immagini, estratti, letture, origli, rimandi: ho un tumblr da qualche settimana e non ho ancora postato una foto di Steve McQueen o di unicorni arcobaleno.
Gatti invece sì, ve lo dico subito.
mirumir.tumblr.com
Qui si continua con tutto il resto.
Baci.
Gatti invece sì, ve lo dico subito.
mirumir.tumblr.com
Qui si continua con tutto il resto.
Baci.
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lunedì, dicembre 27, 2010
Elegia per l'eliminazione dell'ultimo licantropo di questi luoghi
Elegia per l'eliminazione dell'ultimo licantropo di questi luoghi,
in coincidenza con il Natale
di Sergej Kruglov
Smisurato Natale.
La notte sta finendo. Gennaio è come un palo conficcato nel cuore,
una bocca piena d'aglio;
rami di pino, agrumi; corpi imbalsamati d'abeti.
Un coltello piantato nel legno, solitario nella radura cristallina.
L'ultimo sangue di questi luoghi –
il sangue diluito del licantropo dei boschi, antico come una stella –
cola nella neve come argento. Crepita
la vita, raffreddandosi.
È stato un brutto viaggio, come tutti gli ultimi.
L'asse probabilmente logoro,
sabbia ghiacciata negli ingranaggi.
Tre piste conducono a Betlemme:
i babbi natale portano i doni,
gli scuri profili sfilano in mezzo all'ocra rossastra dei pini
tra le zampe croccanti degli abeti;
il viaggio è lungo, ma non ci sarà nessuno con cui dolersene.
E la mangiatoia a Betlemme è vuota, il vento
ha ammucchiato la neve sulla soglia.
Tra i resti impolverati
dei doni lasciati qui nei secoli
si congelano ragnatele e tane di ratti ciechi.
Imbalsamatori e terrei cacciatori di lupi,
gli abitanti del deserto di Betlemme
si riproducono qui da migliaia di anni,
ma nessuno mai genera bambini. Solo continua a sorgere, ogni inverno,
nel cielo grigio come pelliccia
una tassidermica stella.
Originale: Элегия на уничтожение последнего оборотня этих мест, приуроченное к Рождеству
Traduzione: Manuela Vittorelli
Sergej Gennad'evič Kruglov, nato nel 1966 a Minusinsk, nella regione di Krasnojarsk, ha studiato giornalismo a Krasnojarsk e ha poi lavorato come reporter nel giornale locale Vlast' Trudu. Scrive poesie dal 1993. Nel 1999 è stato ordinato sacerdote della Chiesa ortodossa russa. Vive in Siberia. È sposato e ha tre figli. Nel 2008 ha ricevuto il premio Andrej Belyj. Ha un blog: http://kruglov-s-g.livejournal.com/ (rus)
[Grazie a Sten per le finestre che ridacchiano.]
in coincidenza con il Natale
di Sergej Kruglov
Smisurato Natale.
La notte sta finendo. Gennaio è come un palo conficcato nel cuore,
una bocca piena d'aglio;
rami di pino, agrumi; corpi imbalsamati d'abeti.
Un coltello piantato nel legno, solitario nella radura cristallina.
L'ultimo sangue di questi luoghi –
il sangue diluito del licantropo dei boschi, antico come una stella –
cola nella neve come argento. Crepita
la vita, raffreddandosi.
È stato un brutto viaggio, come tutti gli ultimi.
L'asse probabilmente logoro,
sabbia ghiacciata negli ingranaggi.
Tre piste conducono a Betlemme:
i babbi natale portano i doni,
gli scuri profili sfilano in mezzo all'ocra rossastra dei pini
tra le zampe croccanti degli abeti;
il viaggio è lungo, ma non ci sarà nessuno con cui dolersene.
E la mangiatoia a Betlemme è vuota, il vento
ha ammucchiato la neve sulla soglia.
Tra i resti impolverati
dei doni lasciati qui nei secoli
si congelano ragnatele e tane di ratti ciechi.
Imbalsamatori e terrei cacciatori di lupi,
gli abitanti del deserto di Betlemme
si riproducono qui da migliaia di anni,
ma nessuno mai genera bambini. Solo continua a sorgere, ogni inverno,
nel cielo grigio come pelliccia
una tassidermica stella.
Originale: Элегия на уничтожение последнего оборотня этих мест, приуроченное к Рождеству
Traduzione: Manuela Vittorelli
Sergej Gennad'evič Kruglov, nato nel 1966 a Minusinsk, nella regione di Krasnojarsk, ha studiato giornalismo a Krasnojarsk e ha poi lavorato come reporter nel giornale locale Vlast' Trudu. Scrive poesie dal 1993. Nel 1999 è stato ordinato sacerdote della Chiesa ortodossa russa. Vive in Siberia. È sposato e ha tre figli. Nel 2008 ha ricevuto il premio Andrej Belyj. Ha un blog: http://kruglov-s-g.livejournal.com/ (rus)
[Grazie a Sten per le finestre che ridacchiano.]
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Il Paese morenizzato (WRSASYDHT)
HO SENTITO LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. COMPLIMENTI, BRAVO PRESIDENTE E DIO LE DIA LA FORZA DI MORENIZZARE IL PAESE, LO MERITA ANZITUTTO LEI.
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martedì, dicembre 21, 2010
Forse un oltraggio
Lasciamo troppe cose messe in movimento e la loro inerzia così debole ci sopravvive: le parole che ci sostituiscono e che talvolta qualcuno ricorda o trasmette, non sempre confessandone la provenienza; le lettere levigate e le fotografie incurvate e le note lasciate su una carta gialla a colei che va a dormire sola dopo gli abbracci desti, perché ce ne andiamo di notte come miserabili di passaggio; gli oggetti e i mobili che sono stati al nostro servizio e con i quali siamo stati in contatto – una sedia rotta, una penna, una scena indiana, un soldatino di piombo, un pettine –, i libri che abbiamo scritto ma anche quelli che abbiamo soltanto comprato e che una volta abbiamo letto o che sono rimasti rinchiusi fino alla fine nel loro scaffale e proseguiranno rassegnati in un altro posto la loro vita di attesa in attesa di altri occhi più avidi o tranquilli; i vestiti che rimarranno appesi tra la naftalina perché forse qualcuno addolorato si impegnerà a conservarli – anche se non so se c'è la naftalina, le stoffe scolorando e illanguidendo e senz'aria, dimenticando ogni giorno di più le forme che davano loro un senso, e l'odore di quei volumi –; le canzoni che si continueranno a cantare quando noi non le canteremo né le canticchieremo né le ascolteremo, le strade che ci accolgono come se fossero interminabili corridoi e dimore che non badano ai loro inquilini effimeri e commutabili; i passi che non si possono riprodurre e non lasciano traccia sull'asfalto e sulla terra si cancellano, o no, quei passi non rimangono ma vengono via con noi o anche prima, con la loro innocuità o con il loro veleno; e le medicine, la nostra grafia frettolosa, le foto amate che teniamo in vista e che non ci guardano più, il cuscino e la nostra giacca appoggiata su una spalliera; un casco coloniale venuto da Tunisi negli anni Trenta a bordo della nave Ciudad de Cádiz ed è di mio padre e ancora conserva il soggolo, e quel servitore indù di legno dipinto che ho appena portato a casa con una certa esitazione, a sua volta durerà più di me quella figura, probabilmente. E le narrazioni che abbiamo inventate, di cui si approprieranno gli altri, o parleranno della nostra passata esperienza perduta e mai conosciuta facendoci così diventare fittizi. Persino i nostri gesti li continuerà a fare qualcuno che li ha ereditati o li ha visti e senza volere è stato mimetico o li ripete di proposito per invocarci e creare una curiosa illusione di momentanea vita vicaria nostra; e forse si conserverà isolato in un'altra persona qualcuno dei nostri tratti che avremo trasmesso involontariamente, con civetteria o come maledizione incosciente, perché i tratti portano a volte la buona ventura o disgrazie, gli occhi orientaleggianti e le labbra come se fossero dipinte – «bocca a pizzo, bocca a pizzo» –; o il mento quasi separato, le mani larghe e nella sinistra una sigaretta, non lascerò nessun tratto a nessuno. Perdiamo tutto perché tutto rimane, tranne noi. Per questo ogni forma di posterità forse è un oltraggio, e magari lo è anche allora ogni ricordo.
Javier Marías, Nera schiena del tempo, Torino, Einaudi, 2000. Traduzione di Glauco Felici.
Javier Marías, Nera schiena del tempo, Torino, Einaudi, 2000. Traduzione di Glauco Felici.
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sabato, dicembre 18, 2010
Un seme di cumino
Il gusto della vita
di Sergej Kruglov
Il gusto della vita è un seme di cumino sotto la lingua,
stilla di gusto
che scivola giù,
ricordo di un'altra
superstizione: non voltarti!
guarda me:
sono malato ma non muoio,
muoio ma non di malattia,
perché qualcosa mi ha spezzato
come un guscio, mio ermafrodita-agrume,
mi ha distrutto il corpo
e ha trovato libertà e luce,
perché non me ne dolgo
e perché
vita e morte quello sono
un seme di cumino
sotto la lingua.
Originale: Вкус к жизни; зернышко тмина под языком.
Traduzione: Manuela Vittorelli.
[Grazie a Sten per la cotognata.]
di Sergej Kruglov
Il gusto della vita è un seme di cumino sotto la lingua,
stilla di gusto
che scivola giù,
ricordo di un'altra
superstizione: non voltarti!
guarda me:
sono malato ma non muoio,
muoio ma non di malattia,
perché qualcosa mi ha spezzato
come un guscio, mio ermafrodita-agrume,
mi ha distrutto il corpo
e ha trovato libertà e luce,
perché non me ne dolgo
e perché
vita e morte quello sono
un seme di cumino
sotto la lingua.
Originale: Вкус к жизни; зернышко тмина под языком.
Traduzione: Manuela Vittorelli.
[Grazie a Sten per la cotognata.]
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martedì, dicembre 14, 2010
Potranno tornare perché vittimi (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)
E ancora una volta il nostro presidente ce la fatta!!!!menomale che silvio ce!!!
Sono divenuto cattolico e credente grazie a Silvio...la più grande resurrezione della storia...
anche io e mio marito volevamo firmare prò BERLUSCONI ma non abbiamo trovato il gazebo a LARIANO (RM)
Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Premier, sono strafelice di essere governata da un PREMIER come Lei!!!!!!!!!!!!!Complimenti! Azzurrisiima sempre!!!!!!!!!!!!!!!
FIDUCIA A SILVIO BERLUSCONI! Avanti così Presidente. E tu FINI dimettiti e ritariti dalla politica. Sei finito e sei anche un irresponsabile.
Presidè,sicuramente molti di FLI potranno tornare,perchè vittimi,ma i traditori dovranno restare perennemente in esilio.Viva il nostrto presidente.Viva il PDL
HO SCRITTO A FINI DI DIMETTERSI, MI E' STATO RISPOSTO CHE IL MIO LINK NON VENIVA PRESO IN CONSIDERAZIONE PERCHE' GIA' INVIATO . IMPOSSIBILE ERA LA PRIMA VOLTA
garzie 1000 SILAVIO anzi un milione di grazie, continuare così.
Silvio, ora portaci per favore verso un'Italia migliore.
Sono divenuto cattolico e credente grazie a Silvio...la più grande resurrezione della storia...
anche io e mio marito volevamo firmare prò BERLUSCONI ma non abbiamo trovato il gazebo a LARIANO (RM)
Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Premier, sono strafelice di essere governata da un PREMIER come Lei!!!!!!!!!!!!!Complimenti! Azzurrisiima sempre!!!!!!!!!!!!!!!
FIDUCIA A SILVIO BERLUSCONI! Avanti così Presidente. E tu FINI dimettiti e ritariti dalla politica. Sei finito e sei anche un irresponsabile.
Presidè,sicuramente molti di FLI potranno tornare,perchè vittimi,ma i traditori dovranno restare perennemente in esilio.Viva il nostrto presidente.Viva il PDL
HO SCRITTO A FINI DI DIMETTERSI, MI E' STATO RISPOSTO CHE IL MIO LINK NON VENIVA PRESO IN CONSIDERAZIONE PERCHE' GIA' INVIATO . IMPOSSIBILE ERA LA PRIMA VOLTA
garzie 1000 SILAVIO anzi un milione di grazie, continuare così.
Silvio, ora portaci per favore verso un'Italia migliore.
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lunedì, dicembre 13, 2010
Una pletora! (We Read Spazio Azzurro So You Don't Have To)
Fame
HANNO PERSO LA FACCIA E LA TESTA, NON CONNETTONO PIU' FANNO DEI DISCORSI E IL GIORNO DOPO SE LI RIMANGIANO: HANNO SOLO FAME DI POLTRONE E VISIBILITA' E' STRAZIANTE.
Faccia
Ho notato che da quando si sentono traditori hanno perso la faccia che si trovavano e preso la faccia grigia dei comunisti, sempre seri e non sorridono più. CHE MISERI
Senza ns. aut.ne
AL TRADITORE E GIUDA FINI,IMPOSSESSATO SENZA NS. AUT.NE DEI NS. VOTI E GIRATI CON COMUNISTI CONTRO GOVERNO BERLUSCONI,MANIGOLDO RESTITUIRàI I NS. VOTI CON GLI INTERESSI!!!!!!!!!!
Subito
VOGLIAMO LE ELEZIONI SUBITO , PER MANDAR VIA FINI , BOCCHINO , E TUTTA LA PLETORA DI SCALDASEDIE CHE LI AVCOMPAGNANO
HANNO PERSO LA FACCIA E LA TESTA, NON CONNETTONO PIU' FANNO DEI DISCORSI E IL GIORNO DOPO SE LI RIMANGIANO: HANNO SOLO FAME DI POLTRONE E VISIBILITA' E' STRAZIANTE.
Faccia
Ho notato che da quando si sentono traditori hanno perso la faccia che si trovavano e preso la faccia grigia dei comunisti, sempre seri e non sorridono più. CHE MISERI
Senza ns. aut.ne
AL TRADITORE E GIUDA FINI,IMPOSSESSATO SENZA NS. AUT.NE DEI NS. VOTI E GIRATI CON COMUNISTI CONTRO GOVERNO BERLUSCONI,MANIGOLDO RESTITUIRàI I NS. VOTI CON GLI INTERESSI!!!!!!!!!!
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VOGLIAMO LE ELEZIONI SUBITO , PER MANDAR VIA FINI , BOCCHINO , E TUTTA LA PLETORA DI SCALDASEDIE CHE LI AVCOMPAGNANO
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sabato, dicembre 11, 2010
In questi tempi avere (Mettiamo Spazio Azzurro in Versi So You Don't Have To)
in questi tempi avere
un governo meglio d'ellatuale
è impossibile pertanto
auguriamoci che possa continuare
per il bene dei cittadini
italiani
non per uno ma per
tutt
[Grazie a Sten per "Resident Freedom".]
un governo meglio d'ellatuale
è impossibile pertanto
auguriamoci che possa continuare
per il bene dei cittadini
italiani
non per uno ma per
tutt
[Grazie a Sten per "Resident Freedom".]
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venerdì, dicembre 10, 2010
Solo
"A quel punto il premier ha ordinato: 'Seduto!'
A onore dei giornalisti va detto che tra tutti i presenti si è seduto solo il cane Buffy".
Andrej Kolesnikov, Kommersant'.
A onore dei giornalisti va detto che tra tutti i presenti si è seduto solo il cane Buffy".
Andrej Kolesnikov, Kommersant'.
VVP e la lettera del bambino australiano
Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo studio e leggeva su Twitter la conversazione del deputato della Duma Alelsandr Evseevič Chinštein con se stesso. A un tratto le imponenti porte dello studio si spalancarono e fece il suo ingresso un corriere militare.
– Posta! – disse il corriere, porgendo a Vladimir Vladimirovič™ un vassoio d'argento con su incise le aquile a due teste.
Sul vassoio c'era una busta azzurra.
Vladimir Vladimirovič™ prese la busta e fece un brusco cenno con il capo.
Il corriere uscì.
Vladimir Vladimirovič™ strappò la busta, estrasse una lettera, la spiegò.
– Vi prego di leggere questa lettera – lesse Vladimir Vladimirovič™. – Questa lettera è apparsa qualche anno fa a Londra. Da allora ha fatto cinque volte il giro completo del mondo. È stata scritta da un bambino australiano, Julian, che ha deciso di donare la felicità a tutti.
Vladimir Vladimirovič™ sospirò.
– Per ottenere la felicità – continuò a leggere Vladimir Vladimirovič™ – Dovete subito spedire cinque bei telegrammi diplomatici.
Vladimir Vladimirovič™ fece un altro sospiro. Era sul punto di gettar via la lettera quando lesse la frase successiva.
– Vi prego, non cestinate questa lettera! – recitava la frase successiva. – Perché questa è una storia vera. Michael Jackson non ha spedito i telegrammi ed è morto. Mark Zuckerberg li ha spediti a tutti su Facebook e ha fatto un miliardo di dollari.
Vladimir Vladimirovič™ interruppe la lettura e gettò uno sguardo malinconico alla finestra. Fuori era grigio e umido.
– Se spedirete subito cinque bei telegrammi diplomatici – riprese a leggere Vladimir Vladimirovič™. – Tra un anno riceverete duecentocinquantamila bei telegrammi diplomatici. E se manderete una lettera alla vostra metà tra due anni sarete felici.
– Ma no – borbottò Vladimir Vladimirovič™. - Non può essere così semplice.
Vladimir Vladimirovič™ prese la busta che conteneva la lettera e lesse l'indirizzo del mittente. C'era scritto: "Mosca. Cremlino. Presidente della Federazione Russa".
Vladimir Vladimirovič™ posò lentamente la busta sulla scrivania e chiuse gli occhi.
Fuori nevicava.
Vladimir Vladimirovič™ aprì gli occhi. Erano più freddi della neve.
Vladimir Vladimirovič™ aprì una scatola e prese un foglio di carta.
Vladimir Vladimirovič™ sfilò la penna dal taschino della giacca.
– Purtroppo sono costretto a dire ciò che per tanto tempo non ho avuto il coraggio di confessare neanche a me stesso – scrisse Vladimir Vladimirovič™. – Penso di essere gravemente malato. Ogni quattro anni ho dei forti attacchi, in seguito ai quali non ricordo niente e non so quello che faccio.
Vladimir Vladimirovič™ rilesse quello che aveva scritto, ne fu soddisfatto e proseguì.
– Ne sono inorridito – scrisse Vladimir Vladimirovič™. – E solo ora comprendo che devo assolutamente curarmi. Voglio personalmente e pubblicamente chiedere scusa a tutti i cittadini russi e ai paesi amici. Sono desolato per l'accaduto. Comprendo che in una situazione simile non parrà così rilevante, ma per me è un primo passo verso la guarigione.
Vladimir Vladimirovič™ rifletté per qualche istante.
– Vi assicuro che non sto bene – proseguì Vladimir Vladimirovič™. – Chiedo scusa a tutti coloro che ho contrariato con questa condotta inadeguata. Non so come mi sia possibile continuare a vivere.
Vladimir Vladimirovič™ rilesse tutto dall'inizio alla fine.
E poi aggiunse in lettere maiusole:
NON MI RICORDO PERCHÉ L'HO FATTO PRESIDENTE.
Link: Владимир Владимирович™
– Posta! – disse il corriere, porgendo a Vladimir Vladimirovič™ un vassoio d'argento con su incise le aquile a due teste.
Sul vassoio c'era una busta azzurra.
Vladimir Vladimirovič™ prese la busta e fece un brusco cenno con il capo.
Il corriere uscì.
Vladimir Vladimirovič™ strappò la busta, estrasse una lettera, la spiegò.
– Vi prego di leggere questa lettera – lesse Vladimir Vladimirovič™. – Questa lettera è apparsa qualche anno fa a Londra. Da allora ha fatto cinque volte il giro completo del mondo. È stata scritta da un bambino australiano, Julian, che ha deciso di donare la felicità a tutti.
Vladimir Vladimirovič™ sospirò.
– Per ottenere la felicità – continuò a leggere Vladimir Vladimirovič™ – Dovete subito spedire cinque bei telegrammi diplomatici.
Vladimir Vladimirovič™ fece un altro sospiro. Era sul punto di gettar via la lettera quando lesse la frase successiva.
– Vi prego, non cestinate questa lettera! – recitava la frase successiva. – Perché questa è una storia vera. Michael Jackson non ha spedito i telegrammi ed è morto. Mark Zuckerberg li ha spediti a tutti su Facebook e ha fatto un miliardo di dollari.
Vladimir Vladimirovič™ interruppe la lettura e gettò uno sguardo malinconico alla finestra. Fuori era grigio e umido.
– Se spedirete subito cinque bei telegrammi diplomatici – riprese a leggere Vladimir Vladimirovič™. – Tra un anno riceverete duecentocinquantamila bei telegrammi diplomatici. E se manderete una lettera alla vostra metà tra due anni sarete felici.
– Ma no – borbottò Vladimir Vladimirovič™. - Non può essere così semplice.
Vladimir Vladimirovič™ prese la busta che conteneva la lettera e lesse l'indirizzo del mittente. C'era scritto: "Mosca. Cremlino. Presidente della Federazione Russa".
Vladimir Vladimirovič™ posò lentamente la busta sulla scrivania e chiuse gli occhi.
Fuori nevicava.
Vladimir Vladimirovič™ aprì gli occhi. Erano più freddi della neve.
Vladimir Vladimirovič™ aprì una scatola e prese un foglio di carta.
Vladimir Vladimirovič™ sfilò la penna dal taschino della giacca.
– Purtroppo sono costretto a dire ciò che per tanto tempo non ho avuto il coraggio di confessare neanche a me stesso – scrisse Vladimir Vladimirovič™. – Penso di essere gravemente malato. Ogni quattro anni ho dei forti attacchi, in seguito ai quali non ricordo niente e non so quello che faccio.
Vladimir Vladimirovič™ rilesse quello che aveva scritto, ne fu soddisfatto e proseguì.
– Ne sono inorridito – scrisse Vladimir Vladimirovič™. – E solo ora comprendo che devo assolutamente curarmi. Voglio personalmente e pubblicamente chiedere scusa a tutti i cittadini russi e ai paesi amici. Sono desolato per l'accaduto. Comprendo che in una situazione simile non parrà così rilevante, ma per me è un primo passo verso la guarigione.
Vladimir Vladimirovič™ rifletté per qualche istante.
– Vi assicuro che non sto bene – proseguì Vladimir Vladimirovič™. – Chiedo scusa a tutti coloro che ho contrariato con questa condotta inadeguata. Non so come mi sia possibile continuare a vivere.
Vladimir Vladimirovič™ rilesse tutto dall'inizio alla fine.
E poi aggiunse in lettere maiusole:
NON MI RICORDO PERCHÉ L'HO FATTO PRESIDENTE.
Link: Владимир Владимирович™
giovedì, dicembre 09, 2010
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Vladimir Putin pensa tre numeri a due cifre: a, b e c. Dmitrij Medvedev deve nominargli tre numeri: X, Y, Z, dopo di che Putin gli comunica la somma aX + bY + cZ. Medvedev deve indovinare i numeri pensati da Putin, altrimenti verrà cacciato dalla presidenza. Come lo salvi?
(Problema di matematica per alunni dell'ottava classe dal sito Matematika dlja vsech.)
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Hudson aveva un problema (Falso Allarme per Amazon e Corriere Espresso)
Hudson -- Un residente di Sullivan Road ha chiamato la polizia per riferire di un "pacco sospetto" lasciato sulla sua soglia il 2 novembre alle 15:20.
Secondo il rapporto, il residente ha dichiarato di aver visto uno sconosciuto depositare il pacco e ha chiamato la polizia.
L'agente di polizia ha dichiarato di essersi accorto che il pacco era chiaramente etichettato con il logo di Amazon.com e ha chiesto all'uomo se di recente avesse ordinato qualcosa sul sito della compagnia.
L'uomo ha risposto: "Be', sì".
L'agente ha comunicato al residente che il suo ordine era stato recapitato. A quel punto il residente ha detto che si sentiva abbastanza tranquillo da aprire il pacco. Secondo il rapporto, l'agente ha quindi lasciato la scena.
Link
Secondo il rapporto, il residente ha dichiarato di aver visto uno sconosciuto depositare il pacco e ha chiamato la polizia.
L'agente di polizia ha dichiarato di essersi accorto che il pacco era chiaramente etichettato con il logo di Amazon.com e ha chiesto all'uomo se di recente avesse ordinato qualcosa sul sito della compagnia.
L'uomo ha risposto: "Be', sì".
L'agente ha comunicato al residente che il suo ordine era stato recapitato. A quel punto il residente ha detto che si sentiva abbastanza tranquillo da aprire il pacco. Secondo il rapporto, l'agente ha quindi lasciato la scena.
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