mercoledì, dicembre 20, 2006

VVP e i pel'meni

"Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo studio all'interno del Cremlino e sorseggiava il suo presidenziale tè del mattino. All'improvviso le grandi porte dello studio si spalancarono e fece il suo ingresso il direttore del Servizio di Sicurezza Federale Nikolaj Platonovič Patrušev. Nikolaj Platonovič appariva pallido e nervoso.
- Ascolta, bratello, - disse il direttore, avvicinandosi rapidamente alla scrivania di Vladimir Vladimirovič™, - Ho capito tutto.
- Cosa, hai capito? - Vladimir Vladimirovič™ invece non capiva affatto.
- Però non preoccuparti, eh, - rispose Nikolaj Platonovič, - Solo che a quanto pare con Litivinenko è andata che siamo stati noi... a...
- Cosa?! - Vladimir Vladimirovič™ fissò Nikolaj Platonovič con gli occhi sgranati.
- Su, non prenderla così, - disse il direttore, - È stato solo un errore. Per via dei cellulari ucraini.
- Quali cellulari?! - Vladimir Vladimirovič™ era ormai completamente confuso, - Allora, cominciamo dall'inizio e una cosa alla volta.
- Sì, cominciamo dall'inizio, - concordò Nikolaj Platonovič, - La Cina ha una storia di quattromila anni.
- Bratello, - disse molto lentamente Vladimir Vladimirovič™, - Quale Cina?! Mi devi raccontare del polonio!
- Va bene, il polonio. - acconsentì Nikolaj Platonovič. - In realtà non doveva trattarsi di polonio, ma di pel'meni*. Solo che con i cellulari ucraini si sente malissimo. E i ragazzi si sono sbagliati.
- Che ragazzi? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- I nostri ragazzi, - spiegò Nikolaj Platonovič, - Quelli che dovevano portare in Europa i pel'meni.
- I pel'meni? - si stupì Vladimir Vladimirovič™, - E perché?!
- Capisci, - disse il direttore, - I pel'meni sono la morte della civiltà. Sono stati i cinesi a insegnare ai russi a preparare i pel'meni, così che i russi cominciassero a mangiare solo quelli e morissero tutti di obesità. O di quella, o di cirrosi epatica, perché solo i cani mandano giù i pel'meni senza un bel po' di vodka.
- E intanto loro... - Vladimir Vladimirovič™ cominciava a capire.
- E intanto loro si insediavano nelle nostre terre, - annuì Nikolaj Platonovič, - E noi abbiamo finalmente smascherato questo complotto millenario.
- Ma perché mai spedire i pel'meni in Europa? - domandò Vladimir Vladimirovič™.
- Abbiamo deciso di fare come i cinesi, - rispose Nikolaj Platonovič con un certo orgoglio, - insegnare agli europei a mangiare i pel'meni. E poi prendergli le terre. Ma poi, questi cellulari ucraini...
- Quali cellulari ucraini? - domandò Vladimir Vladimirovič™.
- Non te lo ricordi, eh? - Nikolaj Platonovič disse sarcastico, - Non hai dato l'ordine di comprare una partita di cellulari ucraini? Ti ricordi, Kučma...
- Ricordo. - Rispose tristemente Vladimir Vladimirovič™.
- E così con quei cellulari non si sente un tubo, - Pel'meni, polonio, il suono è quello. E così i ragazzi hanno fatto una cavolata.
- Chiaro, - brontolò Vladimir Vladimirovič™, - E adesso che facciamo?
- Prima cosa - si sporse in avanti Nikolaj Platonovič, - Bisogna chiudere la frontiera con la Cina. Subito. Tutti i cinesi vanno deportati a bordo di aerei, senza indagini e senza processo. E, cosa più importante, è necessario sospendere immediatamente tutte le importazioni dalla Cina.
Vladimir Vladimirovič™ guardò Nikolaj Platonovič con orrore".

* i pel'meni sono una sorta di fagottini di sfoglia ripieni di carne e conditi in vari modi [si prepara una semplice pasta a base di farina e uova e la si tira il più possibile ma senza esagerare. Per il ripieno, amalgamare macinato di manzo (2/3), macinato magro di maiale (1/3), cipolla tritata, sale e pepe. Preparare i fagottini (l'ideale è tagliare la sfoglia con un bicchierino di 4 cm di diametro, mettere al centro di ogni dischetto un cucchiaino di ripieno, metterci sopra un altro dischetto e pizzicare bene i bordi) e far bollire in acqua salata per una decina di minuti (devono venire a galla). Perfetti con la panna acida: prijatnovo appetita :-)]

Da: vladimir.vladimirovich.ru

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