lunedì, dicembre 11, 2006

Una storia di spie e di kvas

Ma chi è questo Andrej Lugovoj, l'ex agente dei servizi che ha incontrato Litvinenko al Pine Bar con Dimitrij Kovtun e Vjačeslav Sokolenko e il cui interrogatorio è stato rinviato per giorni (ufficialmente perché l'ex agente russo è ricoverato in una clinica moscovita, contaminato pure lui)?
Ex-KGB, ex-FSB, guardia del corpo, uomo d'affari? Condannato nel 2000 per l'affare Aeroflot? È tutto?

Su Axis Information and Analysis qualche giorno fa è uscito un articolo dettagliatissimo, ripreso in seguito da altre fonti. Cito da lì, riassumendo. È una roba lunghetta ma interessante.

"Andrej Lugovoj un tempo ha prestato servizio in uno dei corpi d'élite dei servizi speciali russi, e dunque conosce i segreti di varie figure chiave del primo decennio post-sovietico della storia del suo paese. A quel tempo è stato a stretto contatto con gli alti rappresentanti dei corpi di sicurezza stranieri. Ma non è questo il punto principale. Una fase importante della sua carriera è legata a due oligarchi che esercitavano un'influenza enorme all'interno dell'entourage del primo presidente russo Boris El'cin e che sono caduti in disgrazia, con conseguente fuga all'estero, quando Vladimir Putin è salito al potere. Va notato che mentre lavorava con gli oligarchi Lugovoj non ha rotto con i gli ex colleghi dei servizi. Quindi, dopo il cambio di potere, al contrario di Litvinenko è rimasto in Russia ed è diventato un uomo d'affari le cui attività comprendono anche la sfera della sicurezza. In questa fase Lugovoj ha continuato a tenersi in contatto con gli oligarchi fuggiaschi, senza farne mistero. Afferma che tali contatti non suscitavano alcun interesse nei servizi segreti russi".

Come sospetto, Lugovoj a quanto pare fa comodo a tutti:

"Coloro che accusano i servizi segreti russi pongono l'accento sul fatto che Lugovoj non ha mai rotto con i suoi ex colleghi e che negli ultimi hanni ha condotto i propri affari a Mosca senza che nessuno lo intralciasse, nonostante i suoi legami con i principali oppositori di Putin. Coloro che sostengono la versione opposta usano quasi gli stessi argomenti. Notano che fino a non molto tempo si riteneva che Lugovoj avesse rapporti confidenziali con gli oligarchi in esilio, e che ha continuato a frequentarli fino a oggi. D'altro canto, dato il suo passato nei servizi, era presumibilmente molto adatto ad avvelenare Litvinenko, con lo scopo di screditare i servizi segreti russi e il loro ex capo, il presidente Vladimir Putin.
La sola cosa che può essere inequivocabilmente accertata è che tutto ciò ha reso Lugovoj famoso in tutto il mondo. Tuttavia, nonostante il clamore che lo circonda e il fatto che cinque anni fa si fosse già trovato al centro di una storia molto pubblicizzata, le informazioni sul passato e il presente di quest'uomo sono ancora molto scarse. Quasi tutti i dati disponibili su di lui vengono da due fonti: il Kommersant del 22 novembre e l'intervista concessa da Lugovoj alla radio Echo Moskvy due giorni dopo. Il resto è costituito da brevi interviste sull'avvelenamento di Litvinenko e scarsi accenni in riferimento a questa storia o alla frode finanziaria dell'Aeroflot.
Le informazioni su Lugovoj nelle due fonti citate si riducono a poche righe. Inoltre si riferiscono per lo più al decennio 1987-1997. Non si sa quando e dove sia nato, e cosa facesse prima del 1987. Si parla poco anche del periodo successivo al 1997 e non si aggiunge nulla di nuovo a quanto pubblicato in precedenza.
Per questo motivo la testimonianza di uno degli ex dipendenti di Lugovoj assume particolare interesse. La AIA (Axis Information and Analysis) è riuscita a mettersi in contatto con lui, facendosi raccontare alcuni dettagli inediti sul passato del suo capo. I particolari più interessanti riguardano gli anni Novanta. Completando queste informazioni con i fatti già disponibili siamo riusciti a mettere insieme un quadro più o meno coerente del passato di uno dei personaggi più rilevanti e misteriosi del caso Litvinenko".

E infatti eccolo, il passato. Innanzitutto, famiglia di militari:

"Lugovoj era solito narrare che suo nonno si era distinto nella guerra russo-giapponese del 1904-05 ed era stato insignito due volte di una decorazione speciale dell'Esercito dell'Imperatore russo, la Croce di San Giorgio. Il padre di Lugovoj, Constantin, aveva anch'egli fatto carriera nell'esercito, diventando l'ufficiale incaricato dell'istruzione politica nella divisione missilistica dell'esercito sovietico. Il fratello maggiore di Andrej invece prestava servizio in un corpo speciale di sommozzatori.
Andrej Lugovoj è nato nell'Azerbaijan nel 1966. A causa della carriera militare del padre, la famiglia si spostava spesso da una base militare all'altra, non solo all'interno dell'Unione Sovietica ma anche nei paesi del Patto di Varsavia, dove erano dispiegate le truppe sovietiche. Lugovoj ha passato circa 12 anni della sua vita nel Caucaso, compresa la Georgia, e ha vissuto anche per molto tempo in Cecoslovacchia.
Nel 1983 venne ammesso alla scuola superiore di Mosca del Comando Militare Generale che portava il nome del Soviet Supremo della Repubblica Socialista Federale Sovietica Russa. Si trattava di una delle istituzioni educative più antiche dell'esercito sovietico. Nel 1986 Lugovoj fu contattato dal KGB. Dopo il diploma, nel 1987, entrò in servizio nel 9° dipartimento del KGB, dove fu incaricato della sicurezza personale di alti ufficiali dello stato. Fino al 1991 ha svolto vari ruoli di comando nel Reggimento del Cremlino (attualmente il Reggimento Presidenziale), che era una delle unità del 9° dipartimento.
Nell'autunno del 1991 l'ex guardia dei capi sovietici fu rinominata Dipartimento della Guardia Generale (GUO) della Federazione Russa. Sullo sfondo di un generalizzato degrado dei servizi speciali russi dopo il crollo dell'Unione Sovietica, il GUO si distingueva per l'alto livello tecnico e professionale e aveva un potere pressoché illumitato (compreso il diritto di condurre spionaggio elettronico e umano in Russia e all'estero, nonché vigilanza e ispezioni).
Lugovoj ha fatto parte del GUO praticamente dal momento della sua creazione. Nel 1992-93 è stato vice capo del gruppo incaricato della sicurezza personale di Egor Gajdar, che all'epoca era Ministro della Finanza, Ministro dell'Economia e faceva le funzioni del Primo Ministro. Lugovoj ha scortato Gajdar nei suoi numerosi viaggi all'estero e questo gli ha permesso di conoscere i metodi di lavoro delle sue controparti straniere.
Inoltre Lugovoj era anche incaricato della sicurezza personale del Capo dell'Amministrazione del Presidente Sergej Filatov e del Ministro degli Esteri Andrej Kozirev. Secondo i dati disponibili, poco prima di lasciare il servizio Lugovoj fece parte della scorta di Boris Berezovsky, che nell'ottobre del 1996 fu nominato vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo. Alla fine di quell'anno Lugovoj si dimise dal Servizio di Protezione Federale (FSO), il nuovo nome dato al GUO poco prima delle sue dimissioni".

E fin qui. Vediamo cosa succede nella seconda metà degli anni Novanta, dopo l'uscita dai servizi segreti di stato:

"Nel 1997 Lugovoj divenne il capo del servizio di sicurezza della televisione pubblica russa (ORT). Dal 1995, il proprietario di fatto di questo canale televisivo era l'uomo d'affari Boris Berezovskij. I posti di vice direttore generale e direttore finanziario del canale erano occupati dal vecchio amico di Berezovskij Badri Patarkatsišvili. Dalla metà degli anni Novanta al 2000 entrambi esercitarono un'enorme influenza sulla leadership russa e sul suo programma politico, controllando contemporaneamente una serie di grandi compagnie private e statali.
Secondo la fonte dell'AIA, Lugovoj conosceva Berezovskyij fin dal 1993. Aveva poi raccomandato diversi suoi ex compagni di studi e colleghi per ruoli all'interno del servizio di sicurezza della compagnia automobilistica LogoVAZ, appartenente a Berezovskij.
Passando a lavorare alla televisione pubblica, Lugovoj cominciò a occuparsi principalmente della sicurezza di Patarkatsišvili, di membri della sua famiglia e delle compagnie da lui controllate. Il compito più difficile era accompagnare il suo principale in viaggi d'affari nelle repubbliche del Caucaso meridionale e settentrionale, cosa che accadeva piuttosto spesso, compresi viaggi in zone di guerra".

Qui già ci allontaniamo dall'immagine di Lugovoj "guardia del corpo di Berezovskij":

"Nel 1998, e soprattutto nel 1999, i poteri di Lugovoj si allargarono. Cominciò a partecipare alla gestione non solo della sicurezza privata di Patarkatsišvili, ma anche di quella di Berezovskij, sia in Russia sia all'estero (in particolare in Europa). Parallelamente prese a partecipare al processo decisionale in materia di sicurezza nelle altre compagnie controllate da Berezovskij e Patarkatsišvili, in particolare la Sibneft, una delle maggiori compagnie petrolifere russe. Lugovoj appoggiò la centralizzazione del sistema di sicurezza di tutte le compagnie dell'impero di Berezovskij e di Patarkatsišvili, e in particolare la riorganizzazione di ciascuna struttura. Questo provocò la reazione negativa dei capi della sicurezza delle altre compagnie. Molti di essi erano veterani del KGB e consideravano con un certo disprezzo Lugovoj a causa della sua giovane età. Nell'estate del 1999 Lugovoj cominciò a riformare il servizio di sicurezza che dirigeva, in vista delle elezioni parlamentari previste in dicembre (e in seguito alle quali Berezovskyij fu eletto membro del parlamento russo per la repubblica nordcaucasica di Karačaevo-Čerkesia). Nel mettere in atto questa riforma Lugovoj si avvalse di compagnie di sicurezza straniere. Condusse personalmente negoziati con esperti stranieri, compresi ex alti ufficiali dei servizi segreti".

Come capo del servizio di sicurezza Lugovoj faceva molta attenzione al problema del personale. I nuovi dipendenti venivano accettati solo su raccomandazione di persone che conosceva personalmente. I posti chiave venivano affidati a ex colleghi o a loro parenti. Per esempio Vjačeslav Sokolenko, suo amico intimo, era il suo vice. Il padre di questi, Gennadij, era il responsabile delle armi leggere.
Dello staff faceva parte anche il fratello maggiore di Lugovoj. Tali scelte proteggevano Lugovoj non solo dalla fuga di informazioni interne, ma anche dall'infiltrazione di agenti delle compagnie rivali e delle strutture statali.
Al contempo, Lugovoj aveva vasti legami con corpi di polizia, servizi segreti e compagnie di sicurezza private, comprese quelle responsabili della sicurezza degli avversari e dei rivali in affari di Berezovskij e Patarkatsišvili. Questo gli dava accesso a preziose informazioni confidenziali e spesso gli permetteva di risolvere pacificamente le dispute grazie alle sue conoscenze personali. Inoltre Lugovoj non aveva mai rotto con i suoi ex colleghi che erano rimasti in servizio nell'FSB o erano entrati in altri servizi di sicurezza. I colleghi di Lugovoj del Servizio di Sicurezza Presidenziale (SBP), unità dell'FSB, erano considerati i suoi 'contatti' più preziosi. Nonostante nel periodo 1997-2000 abbia fatto parte dell'entourage di due delle persone che sotto molti aspetti definirono il clima politico del paese, e abbia diretto il servizio di sicurezza del principale canale televisivo russo, Lugovoj è riuscito a rimanere nell'ombra fino alla fine della fase di contrapposizione attiva tra gli oligarchi e gli ex uomini dei servizi segreti".

Avete notato che è già entrato in scena il terzo uomo dell'incontro con Litvinenko al Pine Bar, quel Vjačeslav Sokolenko "amico intimo e vice" di Lugovoj?
Bene, continuiamo: lotta per il potere, affare Aeroflot, fuga degli oligarchi e arresto di Lugovoj:

"Nel 1998-99, la lotta interna per il potere in Russia si esasperò rapidamente, a causa delle prossime elezioni parlamentari e presidenziali, del deterioramento della salute del presidente El'cin, dei frequenti cambi al vertice del Governo e del deciso peggioramento della situazione nel Caucaso settentrionale. Boris Berezovskij era una delle figure chiave di questa lotta. Promosse la nomina a Primo Ministro dell'ex direttore del FSB Vladimir Putin nell'agosto del 1999. Tuttavia, subito dopo esser diventato presidente, Putin, avvalendosi dell'appoggio dei suoi ex colleghi del KGB-FSB, procedette a un potenziamento dello stato andando contro gli interessi degli oligarchi, primo tra tutti Berezovskij. Di conseguenza, Berezovskij perse il controllo di molte compagnie e la propria influenza politica. Nel 2000 lasciò la Russia, avendo ricevuto asilo politico in Gran Bretagna. La stessa cosa accadde al suo socio Badri Patarkatsišvili, che trovò rifugio in Georgia, dov'era nato.

Con il crollo dell'impero dei due oligarchi la maggioranza dei loro confidenti fu costretta o a lasciare la Russia o a subire imputazioni per vari reati.
Secondo la fonte dell'AIA, Lugovoj subì le conseguenze della lotta per il potere già nella primavera del 1999, quando fu arrestato per la prima volta. Allora però le sue conoscenze e la protezione di personalità influenti gli garantirono l'immediato rilascio.
Nel giugno del 2001 Lugovoj fu arrestato per la seconda volta, e Berezovskij e Patarkatsišvili non si trovavano già più sul suolo russo. Fu allora che il suo nome divenne noto all'opinione pubblica russa. Fu accusato di aver cercato di organizzare, per ordine di Patarkatsišvili, la fuga di Nikolaj Gluškov, ex assistente del direttore generale della compagnia aerea Aeroflot, allora in custodia cautelare. Secondo quanto emerse dalle indagini, nel 1995-97 Gluškov era stato complice di Berezovskij nell'appropriazione di vaste risorse finanziarie appartenenti all'Aeroflot.
Nel settembre del 2002 Lugovoj si dichiarò colpevole e la corte lo condannò a 1,2 anni di carcere. Tuttavia, avendo già trascorso quel tempo in prigione prima della condanna, fu rilasciato.
Alcuni amici di Litvinenko ritengono oggi che il secondo arresto di Lugovoj sia in realtà una 'leggenda'. Secondo loro l'FSB voleva mostrare agli oligarchi caduti in disgrazia che Lugovoj era stato perseguito e punito al pari di altri loro confidenti. Questo allontanò da Lugovoj i sospetti di collaborazione con gli ex colleghi dei servizi e gli permise di continuare a mantenere contatti confidenziali con Berezovskyij e Patarkatsišvili. Sempre secondo gli amici di Litvinenko, quest'ultimo avrebbe considerato inizialmente Lugovoj un infiltrato dei servizi segreti negli entourage dei due oligarchi.
Il 30 novembre Badri Patarkatsišvili ha ammesso inaspettatamente di essere a conoscenza di questi sospetti. Parlando al canale televisivo georgiano Imedi', ha espresso la speranza che Lugovoj non avesse partecipato all'omicidio di Londra ma ha al contempo sottolineato che è un problema del capo dell'ex KGB. 'C'è solo una verità sulla quale concordo, ed è il detto che non esiste l'ex KGB', ha aggiunto Patarkatsišvili".

Di cosa si è occupato Lugovoj dopo il suo rilascio, nell'autunno del 2002?

"Secondo il quotidiano italiano La Repubblica per qualche tempo ha guidato il servizio di sicurezza londinese di Berezovskij e poi ha aperto una agenzia di investigazioni private a Mosca. Secondo il quotidiano russo Izvestiya, 'recentemente Lugovoj ha lavorato per il servizio di protezione di Badri Patarkatsišvili'.
In base a un'intervista andata in onda su radio Echo Moskvy è possibile concludere che negli ultimi anni si è occupato di affari nella sfera della sicurezza.
È molto probabile che ciascuna di queste notizie contenga una parte di verità, che negli ultimi quattro anni Lugovoj abbia lavorato nella sicurezza privata e che Berezovskij e Patarkatsišvili siano stati tra i suoi clienti. Questo è confermato da ciò che Litvinenko aveva detto poco prima di morire, secondo i suoi amici. Avrebbe dichiarato che Lugovoj aveva un 'ufficio di sicurezza privata' a Mosca e disponeva di un capitale di un milione di dollari. Secondo gli amici di Litvinenko, Lugovoj poteva aver guadagnato tanti soldi solo grazie ai servizi segreti russi.
Per quanto riguarda il suo lavoro attuale, Lugovoj ha detto all'Echo Moskvy che è "uno dei proprietari" della principale industria russa di produzione di kvas nella provincia di Rjazan, per il marchio commerciale Peršin'. Però, in un altro momento dell'intervista, ha detto che membri della famiglia Berezovskij 'finora si sono rivolti a noi chiedendo servizi di sicurezza e noi li forniamo non solo all'interno della Russia'. Quasi contemporaneamente, in un'intervista al Sunday Times, Lugovoj ha aggiunto che la Peršin' ha quote azionarie di controllo nelle sfere della sicurezza, delle bibite e del vino, e che vale circa 100 milioni di dollari.
Studiando opuscoli, cataloghi, annunci pubblicitari e comunicati stampa, documenti dell'amministrazione regionale e delle istituzioni legali della provincia di Rjazan siamo riusciti a raccogliere informazioni più particolareggiate sullo stabilimento menzionato da Lugovoj".

Kvas e sicurezza?

"Lo stabilimento è stato aperto nel luglio del 2004 nella città di Sasovo, provincia di Rjazan, ed è specializzato nella produzione di vini leggeri e bibite secondo le antiche ricette russe. Il costo del progetto è stimato intorno ai 50 milioni di dollari. Secondo gli esperti è il principale stabilmento di questo ramo nel mercato russo. La produzione ha il marchio commerciale Peršin'.
Come direttore del progetto figura Evgenij Peršin', bisnipote del noto produttore di bevande della Russia imperiale Vasilij Peršin'. La fabbrica è della Eugene Boujele Vine, società a responsabilità limitata registrata a Sasovo. Una società cipriota, la Riverwall Investment Limited, appare come compagnia fondatrice. È una tipica compagnia offshore, e la sua attività è collegata esclusivamente con la Eugene Boujele Vine. La Riverwall Investment Limited non ha altre attività, né in Russia né in altri paesi.
Va notato che non abbiamo trovato alcun riferimento alle quote di controllo nella sfera della sicurezza di cui parla Lugovoj nell'intervista al Sunday Times, né nel caso del marchio Peršin', né in quello della Eugene Boujele Vine, né in quello della Riverwall Investment Limited".

fonte: Axis Information and Analysis

Mi sembra giusto che in questa storia, dopo il tè inglese, abbia fatto la sua comparsa un bel po' di kvas secondo la ricetta tradizionale. Chiamatela giustizia romanzesca.

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