lunedì, aprile 19, 2004

Tu vuoi fare il nazareno

"Hai portato il dizionario friulano-aramaico?"
Frase colta al volo ieri sera, al cinema. Siamo gente semplice.

Alcune osservazioni personali, in elenco puntato e numerato:
1. Vuoi fare un film filologico? Vuoi? Insisti? Lascia perdere la musica invadente e i rulli di tamburo. Altrimenti tutta quella fatica con l'aramaico e il latino è sprecata, e lo spettatore allibito potrebbe pensare di trovarsi ora in un'astronave Klingon, ora in un cartone di Asterix, con effetti catastrofici sulla capacità di concentrazione. L'effetto Brian di Nazareth, poi, è sempre dietro l'angolo.
2. Ero preparata alla macellazione del corpo di Cristo. Ma quel Gesù risorto e dalle soavi membra intatte (se si eccettuano i buchi dei chiodi) che si materializza nel sepolcro fa pensare più all'efficiente meccanica di un Terminator pronto a nuove avventure.
3. Mi è stato bonariamente fatto notare che un credente "sente" queste cose in modo diverso: è coinvolto e straziato malgrado le pecche del film. Vero, ma sul cartellone non c'era scritto "materialisti storici astenersi". E poi nell'altra sala davano Scooby-doo.
4. Infine: ho sentito dire che Mel Gibson ha scritto il film sotto l'influsso dello Spirito Santo. Vorrei tanto sapere chi glielo fornisce.

venerdì, aprile 16, 2004

E domani, cosa fai? Se no, ci sentiamo

"Ciao, senti, non è che per caso tu ricevi emittenti statunitensi?"
"Ne prendo due, di informazione: Fox e Cnn. Ti va bene?"
"Hmmm, no, è che avrei necessità di registrare due telegiornali continentali. Non so, tipo Francia e Inghilterra."
"... be', ma scusa, prima mi hai detto un'altra cosa. Comunque, le due americane ti vanno bene?"
"Ahh, eh, forse più le europee. Sai, non le nostre, perché i nostri notiziari..."
"Si potrebbe fare un mix delle principali. Più le due americane."
"Ok, ma sì, per le americane, mah, sì, ok!"
"Poi ci sono anche i notiziari economici. Se ti vanno bene."
"Perché no... anche perché, sai, una cosa troppo ufficiale. Non è che selezioniamo che so, un discorso presidenziale alla nazione!"
"Quando ti servirebbe?".
"Be', diciamo... stasera?"

giovedì, aprile 15, 2004

Ritornata, sono

Innanzitutto, ho risolto il problema dello zainetto con questa:



pesa 1 kg e una tavolettata potrebbe comunque tramortire un'hostess.

Riassumo alla rinfusa:

Tv e quotidiani britannici davano la notizia certa di quattro italiani ostaggi in Iraq, precisando che non si trattava di militari ma di dipendenti di una ditta di sorveglianza. Questo accadeva quattro giorni prima dell'"effettivo" rapimento, mentre la Farnesina nicchiava e la notizia non aveva lo stesso grado di certezza nel nostro amato Cinquantunesimo. Son cose strane. Intuisco che l'ora di Greenwich non basta a spiegare quattro giorni di anticipo. Paura, eh?

Dopo Al Bano e Romina e Barbie e Ken, ci si mettono anche Posh e Becks a guastarmi il mito delle unioni incrollabili. In una serie di sms piccanti, lui chiamava se stesso Peter Pan, assegnando all'amante il ruolo di Tinkerbell e alla moglie quello sororale di Wendy. Poi c'è una dichiarazione di intenti che non mi è chiarissima:
"Lie u on the front of the car, slide my hands up your ******* pull them down and kiss all the way up the inside of the legs and then make love to you on the car".
Sette lettere, è una parolaccia, plurale, è qualcosa su cui "slid[ing] [one's] hands up" e al tempo stesso "pull down", e sta dalle parti delle gambe. Compro una vocale e giro la ruota.
La morale nascosta in tutto questo è: i Peter Pan si portano a letto Campanellino, ma sposano Wendy. Paura, eh?

La terrorizzante stampa inglese riportava il solito possibile rischio attentati di dimensioni catastrofiche: sembra che questa volta l'obiettivo fosse il treno che trasporta scarti nucleari a Sellafield. Lanciamissili in spalla, qualcuno (pelle scuretta, Corano in tasca, il solito identikit che già sappiamo) avrebbe potuto trasformare ampie zone di Londra in "a nuclear wasteland". La wasteland experience al plutonio mi mancava proprio.

Gli israeliani, intanto, non smettono di fare ai palestinesi cose che disapprovo. Per citare alla lontana un dialogo dall'ultimo film di Woody Allen, questa volta, in un cinegiornale in bianco e nero con il sottofondo musicale di un violoncello smorzato ci finirà - temo - qualcun altro.

mercoledì, aprile 07, 2004

Allora io andrei



Però, se devo lasciare a casa anche la fionda, le freccette e la pistola giocattolo a cosa mi serve uno zainetto?

lunedì, aprile 05, 2004

Wet and windy

Mi trovavo casualmente a visitare questo sito (mi sono scoperta un po' weather freak, ultimamente: il fatto che sia diventata atea quando Dio non è riuscito a produrre un Bianco Natale all'altezza della situazione ha avuto il suo peso) e mi sono imbattuta nel seguente sondaggio:



Prima cosa: sondaggio molto strano. Ma andiamo avanti.
Conoscendo l'entusiasmo con cui i britannici sono pronti a scamiciarsi e ad affittare una sdraio al primo raggio di sole di febbraio, non mi stupisco di un certo gradimento per "freddo e sole" (un triestino avrebbe risposto "sol e bora", condizione perfetta per un frizzante pomeriggio a Barcola). Gli amanti di "freddo e neve" sono evidentemente quelli che hanno rimandato troppo la settimana bianca e sperano nel colpaccio. Ma il clamoroso 7% che opta per pioggia e vento dev'essere per forza di origine goriziana.

venerdì, aprile 02, 2004

28 giorni prima

"30 aprile: Ciampi non ci sarà, potrebbe spuntare Berlusconi". La visita a Gorizia non è nel calendario degli impegni del Presidente della Repubblica. Neanche in quello di Pier Ferdinando Casini. Palazzo Chigi è possibilista: "Berlusconi decide all'ultimo momento e all'ultimo momento cambia anche idea" (evviva).
Il sindaco della città di G. ha un problema: vuole organizzare una cena di gala, "Ma se da Roma non viene nessuno, con chi dovrei farla?" si chiede.
Le cose erano partite in un certo modo, sapete: scartato il troppo poco classico Peter Gabriel si accarezzò per un certo tempo l'idea della triade di cantautori alpeadrici De Gregori-Kreslin-Dragoevic, mentre a Nova Gorica la direzione dei locali Casinò portava avanti trattative segrete con gli U2 (dovrei verificare, ma credo che un cambio di vestiti di Bono costi più del restyling urbanistico di Piazza Vittoria). Per fortuna all'Hotel Casinò Park è riuscito un altro colpaccio: Toto Cutugno. "All'entrata della Slovenia nell'EU. Serata speciale animata dal popolare cantante, famoso non solo in Italia ma in tutto il mondo. Non si scordano i suoi successi come 'L’Italiano', 'Serenata', 'Voglio andare a vivere in campagna', 'Insieme'...": mica bagigi, e chi se li scorda. Cutugno in versione europeista è l'autore della fondamentale Insieme, United United Europe:

"L'Europa non è lontana, c'è una canzone italiana, per noi
Insieme, United United Europe, sempre più liberi noi, le nostre stelle e una bandiera sola.
Sempre più forti noi, dammi una mano e vedrai si vola.
L'Europa non è lontana, c'è una canzone Italiana, per voi
Insieme, United United Europe..."

Su a Kranjska Gora, invece, festeggeranno l'ingresso nella UE con Bobby Solo. Che serata.

martedì, marzo 30, 2004

L'amara verità sul muro di G.

Per quelli che cercano "muro+gorizia+pezzi+rete": il muro non esiste, il cippo è stato spostato, la misera rete è stata tolta e sarà tagliata in cento pezzi da inviare ai "grandi della terra" (credo in abbinamento con le solite bottiglie di vino della pace o di picolit). Ammesso che i "grandi della terra" siano così tanti.

lunedì, marzo 29, 2004

Guns and roses

Con qualche forzatura, sul Washington Times.

Lo and behold

Qualche giorno fa con U. discutevamo dell'uso circoscritto (a un luogo: Gorizia; e spesso a un'unica generazione: la nostra) di alcune espressioni.
Per esempio: l'infantile "che divo!" per riferirsi a qualcosa di fighissimo.
Oppure l'esclamazione "Illu!", che richiede occhi sbarrati, ostentazione di stupore e tono ascendente. "Guarda lì, mi stupisco": ricorda il Middle English "lo" ("used to call attention or to express wonder or surprise" spesso "in a literary or humorous way", secondo il Webster e il Collins), per strano che possa sembrare.
"Illu!" è quello che ho detto ieri pomeriggio, lo sguardo dapprima posato distrattamente sul panorama, poi messo a fuoco. Sul monte Sabotino è riapparsa la scritta "Naš Tito", tracciata con grandi sassi bianchi negli anni Settanta e poi lasciata a confondersi tra la sterpaglia. Susciterà malumori da una parte e dall'altra.

Io nei prossimi giorni fisserò quel mio orizzonte emotivo risistemato e sussurrerò tra me e me "illu!" più e più volte. Forse, ma senza farmi sentire e con più di un mezzo sorriso, anche "che divo".

sabato, marzo 27, 2004

Goodbye, Tito?

Lui di tanto in tanto si univa a qualche allegra comitiva e partiva per l'Est in uno di quei viaggi organizzati vecchia maniera che usavano allora. Ogni volta era come se avesse in tasca un biglietto di sola andata per il Sol dell'avvenire. Ritornava con i regali più prevedibili: matrioške, bamboline in costume tradizionale, copricapi, babbucce artigianali, banconote stropicciate.
Lei si spostava poco. I viaggi la turbavano: era come se si aspettasse che in sua assenza la casa potesse trasferirsi in un'altra dimensione con il suo carico di canarini, ortensie e vecchi libri di Delly - una specie di sfratto metafisico.
Come tanti, incollavano con pazienza francobolli in album di similpelle rossa, nei pomeriggi d'inverno. Ce ne sono pagine e pagine di ungheresi, di romeni, di cecoslovacchi, di jugoslavi, di sovietici. Qua e là il rigore della catalogazione conosce piccole eccezioni, che assecondano le infatuazioni disneyane di una bambina.

Questo è del 1965, con timbro postale di Belgrado.
Non è il più bello, eppure.

venerdì, marzo 26, 2004

Troppo poco classico

"Peter Gabriel? Troppo poco classico".
Il sindaco di Gorizia, in merito alla festa del 30 aprile e all'annesso concerto. Tanto per rendere l'idea.

mercoledì, marzo 24, 2004

Oggi, 24 marzo

Oggi, per portarvi qui, digiterò quello che piace ai più: soluzioni di Dark Chronicle, Final Fantasy X-2, Prince of Persia, Broken Sword, e la magica parola, gratis. Se non vi è bastato confesserò che sì, sono Belle de Jour anch'io, indosso lingerie provocante e sto scrivendo un libro.

Oggi è il quinto anniversario dei bombardamenti su Belgrado; in Kosovo continua il genocidio della popolazione serba.
Di quella pace che sventola dai balconi e marcia per le strade nel calduccio primaverile proprio non so che farmene.
Cinque anni fa per la prima volta mi vergognavo davvero, in prima persona e proprio con quel governo, di essere italiana ed europea. Non posso dire che le cose siano migliorate, nel frattempo.

Oggi questo blog, chiuso per lutto, tace.

martedì, marzo 23, 2004

SOS Kosovo

"Vi chiediamo di attivarvi in qualsiasi modo e forma per contribuire a cercare di fermare l’orrore e il bagno di sangue, causati da queste forze terroristiche che distruggono, incendiano, uccidono e lapidano uomini e donne che da sempre vivono qui. vi chiediamo di informare correttamente su quali sono le verità e la realtà di quanto sta accadendo, di chiedere a tutte le persone oneste e che credono nei diritti umani nel vostro paese di aiutare il nostro popolo a non subire un vero e proprio genocidio. distruggono anche gli ultimi cimiteri, monumenti e monasteri della cultura ortodossa che ancora non avevano distrutto in questi anni. siamo stanchi di vedere i nostri campi e le nostre case bruciate, di essere vessati, uccisi, perseguitati con la sola colpa di essere serbi e di voler continuare a vivere dove da centinaia di anni abbiamo sempre vissuto. in una terra per la cui difesa dalle aggressioni e dalle occupazioni degli stranieri invasori, nella storia, sempre abbiamo versato fiumi del nostro sangue. siamo stanchi ma non consegneremo ad assassini e terroristi estremisti, la nostra terra, le nostre vite, le nostre radici, la nostra dignità. dovranno ucciderci tutti, anche i nostri figli e le nostre mogli. è un nostro diritto. vi chiediamo di divulgare queste parole, di dare voce a noi, semplici cittadini, stranieri a casa propria, di un popolo senza voce, senza televisioni, senza neanche più la forza per urlare la nostra indignazione e le nostre ragioni. ma determinati a non cedere. nel nostro ospedale di kosovska mitrovica non ci sono più posti liberi, non ci sono sufficienti medicinali, non c’è sufficiente sangue per colmare quello versato dagli estremisti albanesi; da ogni angolo di questo kosovo crocefisso questo è l’ultimo lembo di terra dove confluiscono i nostri fratelli e sorelle scacciati dalle bande assassine, che dopo averli terrorizzati e incendiato le case, non sono riusciti ad assassinare. nelle nostre case scarseggia tutto, i nostri figli non hanno più nulla che non sia paura e angoscia. aiutateci a fermarli, che la gente onesta e buona si alzi per gridare basta, la nostra amicizia e fratellanza sarà eterna. noi siamo ancora in piedi e fermi nella volontà di fermarli, di resistere, ma siamo soli con i nostri fratelli della serbia. ci dicono gli internazionali di qui, perché siamo serbi. sappiamo che voi e le vostre associazioni non la pensate così, per questo confidiamo sulla vostra amicizia e impegno. ma fate presto. con rispetto e tanta amicizia."

venerdì, marzo 19, 2004

Statesboro, GA, USA

Coppia litiga furiosamente dopo aver visto The Passion e finisce la serata in prigione.
Sembra che si sia trattato di un vivace scambio di idee sulla natura divina o fisica del Padre nella Sacra Trinità.
“It was one of those stupid things. We were arguing over a point of religion.”
Fonte: Statesboro Herald.

mercoledì, marzo 17, 2004

Colpo alla goriziana

Non basta che a Gorizia si aggiri la "banda della cioccolata" (aspettano che qualche signora preferibilmente anziana esca circospetta da una banca o da un ufficio postale per versarle addosso della cioccolata e rapinarla - una specie di "Mani in altro, slurp!"). Non basta che poco più di un anno fa accadesse questo.
Nella notte tra domenica e lunedì c'è stato un "Maxi furto di caramelle su commissione". Riferisce Il Piccolo: "Scarne le notizie sul fatto che sono trapelate: si è comunque saputo che i malviventi sono riusciti a penetrare nell'area interna dello stabilimento dopo aver forzato il cancello elettrico e, una volta entrati, con un camion hanno raggiunto l'area esterna del magazzino per le spedizioni, dal quale hanno asportato alcuni bancali sui quali erano già sistemati i cartoni confezionati di caramelle. Ad agire, sarebbero state almeno quattro o cinque persone, vista la mole di lavoro che hanno dovuto sobbarcarsi, con a disposizione un mezzo sufficientemente capiente, probabilmente un camion o comunque un furgone di grandi dimensioni".
La conclusione del cronista non lascia speranze: "Certamente i malviventi hanno agito su commissione, a colpo sicuro, portando a termine il furto tra un passaggio e l'altro del servizio di vigilanza privata".
Siete avvertiti. Se vi offrono stecche di caramelle a un prezzo sospetto, sottobanco, diffidate: potrebbe essere roba che scotta. E, orrore, se il mandante fosse una banda di pedofili abituata a pensare in grande, che piazza i propri uomini agli ingressi delle scuole, armati fino ai denti di bonboni?
Ce la siamo cercata: bisogna capire che tante fabbriche di caramelle e cioccolata attirano i furfanti. È così che si diventa crocevia del traffico internazionale di gelatine alla frutta.

sabato, marzo 13, 2004

Novosti

La sezione nordorientale del babsi fan club saluta con entusiasmo il rinnovato blog.
Nell'immagine, una delegazione festante.



[nota del 18/12/2010: adesso quell'indirizzo c'è The Blog For Skin Scalp and Hair. Fa un effetto strano. Scriveva ieri Zu su friendfeed che non c'è bisogno di reincarnarsi "per vivere più vite e morire più morti". È così. Firmato: la Miru dal futuro.]

La parola per dirlo

Perché chiamarlo 11 settembre quando un calendario dai più condiviso ci ha messo a disposizione l'11 marzo?

Madrid

O si tratta di una malattia grave, o l'uomo in questa foto sta ridendo.

venerdì, marzo 12, 2004

Can't help that



"You can't help that. We're all mad here."
The Cheshire Cat, Alice in Wonderland

giovedì, marzo 11, 2004

Uova

I thought of that old joke, you know, this guy goes to a psychiatrist and says, "Doc, uh, my brother's crazy. He thinks he's a chicken." And, uh, the doctor says, "Well, why don't you turn him in?" And the guy says, "I would, but I need the eggs." Well, I guess that's pretty much how I feel about relationships. You know, they're totally irrational and crazy and absurd and ... but, uh, I guess we keep goin' through it because, uh, most of us need the eggs.
Woody Allen, Annie Hall

Un altro matrimonio in vista. Due mesi prima trovi un invito di carta ruvida color avorio nella cassetta della posta: "Ci sposiamo!", e sai che ti mancherà il coraggio di deludere quel punto esclamativo. Prima di accorgertene sei in prima fila dentro un paio di scarpe scomode davanti a una chiesa o a un municipio a sorridere agli sposi e a schivare raffiche di riso arborio. Seguono cene in ristoranti Michelin, in cascine fuori porta, in agriturismi chic.
Vien da citar loro Homer Simpson, "un tentativo è il primo passo verso il fallimento", ma in queste occasioni è bene mentire educatamente: ricordatevi il punto esclamativo.
Dopo tutto, "most of us need the eggs".

martedì, marzo 09, 2004

The bright side of life

In Europa un treno su dieci ha 24 ore di ritardo. Questo significa che per prendere quello che arriva a Roma stasera posso muovermi con calma domani pomeriggio.

28.622.000 italiani pagano meno tasse. Pur non conoscendoli personalmente, sono tanto contenta per loro.

Secondo la Standard & Poor's l'Italia rischia un deficit eccessivo nel 2004, ma Tremonti è tranquillo: "Siamo convinti di non prenderlo: abbiamo ottime ragioni per escludere di prenderlo" ha detto il ministro alla stampa. Il complemento oggetto qui è l'avvertimento preventivo della Commissione Europea.

Quattro parlamentari democratici della California hanno proposto ieri di abbassare a 14 anni la soglia d'età per avere diritto al voto. In certi posti vogliono farli votare, noi a quell'età preferiamo ancora mangiarli.

Secondo uno studio europeo le formiche sanno come evitare file e ingorghi. Che i loro treni non portino 24 ore di ritardo?

È andato in tilt il sito ufficiale italiano de La Passione di Cristo. 100.000 contatti in tre giorni. Allora quasi quasi lo riscrivo: La Passione di Cristo (utenti, venite a me...).

Alcune parrocchie della chiesa d'Inghilterra stanno cercando di aumentare il numero dei fedeli, offrendo biglietti del cinema gratis per assistere alla proiezione del film di Mel Gibson.

Finalmente domani arriva una nuova ondata di maltempo. Fango, neve e bora sono diventati una droga. Se vedo un lembo di cielo azzurro per più di tre minuti scompenso.

L'Oroscopo del magazine femminile della Repubblica dice che ho Venere in morbido sestile. Devo imparare a vedere le cose con dolcezza e ottimismo. E io vorrei.
È Marte in sestile robusto che mi rema contro.

Moglie sonnambula sapeva il fatto suo

Un uomo di Rüdersdorf, in Germania, ha chiamato la polizia all'alba perché pensava che sua moglie fosse uscita di casa durante un attacco di sonnambulismo (se la immaginava persa per le vie della città in camicia da notte, bigodini e pantofole, io credo). La signora è stata ritrovata perfettamente desta a casa di un'amica, nel pomeriggio. Dopo tutto, non si trattava di sonnambulismo: aveva semplicemente deciso di lasciare il marito.

lunedì, marzo 08, 2004

Ottomarzismi

"Let it not be said, whenever there is energy or creative genius, 'She has a masculine mind'."

Margaret Fuller

giovedì, marzo 04, 2004

Eroe del giorno

Il norvegese di Baerum condannato a pagare 700 dollari più le spese processuali per aver bombardato con palle di neve l'ambasciata americana di Oslo, dopo aver alzato un po' il gomito. Era recidivo.

martedì, febbraio 24, 2004

Dialogare da lontano

Ho scoperto i sondaggi di goriziaonline.it, nei quali riconosco l'inconfondibile cocktail di paranoia e umorismo involontario di noialtri.



36 persone su 844 preferirebbero "dialogare da lontano". Tipo, segnali di fumo sul monte Sabotino?

giovedì, febbraio 19, 2004

57 barrato 15

Il cippo 57 barrato 15 sul confine della Transalpina è ancora lì, parte in territorio italiano, parte in territorio sloveno. Ieri doveva essere rimosso dopo 57 anni – alla presenza di sindaci, troupe televisive e un discreto pubblico – ma la Commissione mista italo-slovena non aveva ancora preso una decisione sul suo destino. Spezzarlo in due? Escluso. Lasciarlo dov'è? No ("il mosaico della nuova piazza prevede la raffigurazione simbolica dell'esplosione del numero 57 barrato 15... non rimuoverlo farebbe fallire l'idea dell'artista"). Conta il fatto che fosse stato ricavato da un pezzo di pietra proveniente da una cava italiana? Insomma.
Il blocco di cemento piantato lì il 15 febbraio 1947, per il momento resta dov'è, protagonista di uno strascico di guerra fredda tra poveracci. Il consigliere comunale di Forza Italia fa sapere che "questa è la dimostrazione dell'espansionismo slavo, anche su 50 centimetri quadrati di un cippo", ed è già Görz Kabarett.
Ci si rivede per la tavolata con i prodotti tipici della gastronomia locale, che sarà allestita il 4 marzo sul piazzale della Transalpina in occasione della trasmissione Linea Verde. "Sarà una festa di popolo", annuncia il sindaco.
Speriamo per il consigliere di FI che sia anche genuinamente italica.

lunedì, febbraio 16, 2004

Qualcosa di sinistro

Da un paio di giorni si sentiva qualcosa di nuovo nell'aria. Ieri ho letto l'intervista a Oliviero Toscani su un quotidiano locale, e all'improvviso ho capito: non si trattava dei primi benefici effetti degli enzimi del Corno, era la nuova rinfrancante atmosfera di normalità. Gorizia è "finalmente normale".
"Siamo nel 2004 – precisa Toscani, cittadino del mondo – e poi pochi sapevano dell'esistenza del muro di Gorizia. Non è Berlino."
La cancellazione del confine dopo cinquant'anni non lo scompone: "È ora. È così giusto e normale. Non c'è niente di speciale in una cosa così. È come l'eliminazione della schiavitù e della pena di morte. Il grave è che stiamo ancora qui a discutere di queste cose".
Di Gorizia Toscani ha un cattivo ricordo, a causa di una sua campagna promozionale sui vini del Collio che non piacque agli "ignoranti" viticoltori (una ragazza nera con calice in mano, bottiglia tra i seni nudi e la scritta "l'unico Bianco che amo") e che non fu mai utilizzata. E forse è questo che gli fa riassumere la geografia umana della regione con tanta disinvolta sicurezza: "Con i goriziani che stanno sulle palle ai triestini e i friulani che stanno sulle palle ai triestini... è un vero disastro". Se lo dice colui che ha contribuito a vendere maglioncini colorati in tutto il mondo, bisognerà credergli. Come quando ribadisce: "Finalmente Gorizia è una città normale. Come Berlino. Normale".
Toscani, di' qualcosa di sinistro.

domenica, febbraio 15, 2004

Vi presento i miei

"Elio, chissà se oggi San Valentino suonerà alla nostra porta"
"Lina, se suona facciamo finta che siano i Testimoni di Geova".

sabato, febbraio 14, 2004

23.30

There is a wisdom that is woe; but there is a woe that is madness. And there is a Catskill eagle in some souls that can alike dive down into the blackest gorges, and soar out of them again and become invisible in the sunny spaces. And even if he for ever flies within the gorge, that gorge is in the mountains; so that even in his lowest swoop the mountain eagle is still higher than other birds upon the plain, even though they soar.

[c'è una saggezza che è dolore; ma c'è un dolore che è pazzia. E in certe anime c'è un'aquila dei Catskill che può sia tuffarsi nelle gole più oscure, sia risalirne fuori e librarsi invisibile negli spazi del sole. E anche se voli per sempre nella gola, quella gola è tra le montagne, sicché perfino nel suo tuffo più fondo l'aquila montana è sempre più alta degli altri uccelli della pianura, per quanto possano salire]
Herman Melville, Moby Dick

venerdì, febbraio 13, 2004

Hai forni

Sul muro di una scuola di Gorizia:
"immigrati, ebrei bastar(d)i ci portate via il lavoro hai forni hail hitler".

giovedì, febbraio 12, 2004

Scion-scion

Ricordate il sindaco di Stromboli, in Caro Diario, che sogna di rilanciare l'immagine dell'isola con una colonna sonora scritta da Morricone e la fotografia di Storaro? Quello che saluta Moretti alla banchina dell'aliscafo cantando "scion-scion, scion-scion"? Beh, a Gorizia aspettiamoci anche idee peggiori, per il prossimo primo maggio. La diretta televisiva, l'eurovisione, i sindacati, Prodi a picconare il nulla: non ne usciremo indenni, noi statici per definizione.
Per esempio: ci si è ricordati che il torrente Corno, beh, puzza. È una fogna a cielo aperto che tormenta da sempre gli abitanti di Straccis e di via San Gabriele. E via San Gabriele è proprio sul confine, vogliamo forse ammorbare Prodi, procurare uno svenimento alla signorina presentatrice di turno? Allora a breve partirà una cura anti-puzza a base di enzimi: due chili di prodotto al giorno nel Corno e saremo più presentabili. Una spruzzata di deodorante e via, potenza della kermesse.
Oggi cominciano i lavori di smantellamento della rete che divide il piazzale della Transalpina.
Io? Io non ho ancora elaborato la scomparsa della stella rossa sul tetto della stazione, sopra la scritta "Noi costruiamo il socialismo". Prima le è stata aggiunta una coda per trasformarla in cometa (era Natale), poi è caduta e non è stata più rimessa. Scion-scion.

L'uomo elettrico

"A parer mio, l'elettrificazione è il più importante di tutti i grandi compiti che ci stanno dinanzi", diceva Lenin. Ma aveva in mente il sistema industriale, no? Il potere dei Soviet più l'elettrificazione del paese.
Il croato Ivica Saric, che evidentemente la sa più lunga, si è invece inventato l'uomo elettrico (fonte: Vecernji List).
La sua invenzione consiste in un paio di scarpe che con il movimento producono energia per alimentare un abito climatizzato e provvisto di spine per vari impianti (o voi che avete riso delle "prese tedesche" sul corpo di Morpheus, pentitevi). L'uomo elettrico camminando potrà produrre elettricità che dalle scarpe passerà all'abito, mentre alle spine potranno essere connessi computer portatili, caricabatterie e lettori di musica.
L'invenzione è stata brevettata negli Stati Uniti e sembra che anche l'esercito americano abbia dimostrato interesse: l'abito climatizzato sarebbe fatto proprio apposta per il clima del deserto.
Gioisco all'idea.

martedì, febbraio 10, 2004

Noi che abbiamo l'anima

Nature -- sometimes sears a Sapling --
Sometimes -- scalps a Tree --
Her Green People recollect it
When they do not die --

Fainter Leaves -- to Further Seasons --
Dumbly testify --
We -- who have the Souls --
Die oftener -- Not so vitally --

Emily Dickinson, poesia 314

sabato, febbraio 07, 2004

The naming of cats

The naming of cats is a difficult matter,
It isn't just one of your holiday games;
You may think at first I'm mad as a hatter
When I tell you a cat must have three
different names.

First of all, there's the name
that the family use daily,
Such as Victor, or Jonathan,
George or Bill Bailey--
All of them sensible everyday names.
There are fancier names
if you think they sound sweeter,
Some for the gentlemen,
some for the dames;
Such as Plato, Admetus,
Electra, Demeter--
But all of them sensible everyday names.

But I tell you,
a cat needs a name that's particular,
A name that is peculiar, and more dignified,
Else how can he
keep up his tail perpendicular,
Or spread out his whiskers,
or cherish his pride?

Of names of this kind,
I can give you a quorum,
Such as Munkustrap, Quazo or Coripat,
Such as Bombalurina, or else Jellyrum--
Names that never belong
to more than one cat.

But above and beyond
there's still one name left over,
And that is the name that you will never guess;
The name
that no human research can discover--
But The Cat Himself Knows,
and will never confess.

When you notice a cat in profound meditation,
The reason, I tell you, is always the same:
His mind is engaged in rapt contemplation
Of the thought, of the thought,
of the thought of his name:
His ineffable effable
Effanineffable
Deep and inscrutable singular Name.

T.S. Eliot , The Naming of Cats

domenica, febbraio 01, 2004

M.

Chi l'ha conosciuta – anche per le sue intemperanze e il suo carattere, per i morsi sulle mani o per le Nike nuove di zecca graffiate con soddisfazione – sa che sono stati dodici anni bellissimi di assoluta felicità.
In primavera, la sua stagione preferita, c'è a mezzogiorno un quadrato di pavimento, vicino alla libreria, illuminato dal sole nelle giornate serene. Questo - che ha l'equivalente in una zona del mio cuore dove è sempre primavera, e mezzogiorno, e c'è il sole - resterà sempre il suo posto.

martedì, gennaio 27, 2004

Mai sottovalutare la potenza di Xbox

Gli avvocati della Microsoft minacciavano di far causa al diciassettenne canadese Mike Rowe per il nome del dominio www.mikerowesoft.com. C'è da dire che gli avevano offerto ben dieci dollari per evitare il processo. Lui ne voleva diecimila.
Adesso lo hanno convinto con:
una console Xbox
una gita premio a Redmond
un corso di certificazione Microsoft.

In compenso, in questo momento, sul suo sito ci sono 37 utenti registrati e 1453 visitatori.
Compresa la pollastra che sta scrivendo.

lunedì, gennaio 26, 2004

To be a girl

"To be a girl, it goes a lot deeper than that. Yes, you are speaking to the person you thought I was - the keyboard player in Jethro Tull".

David/Dee Palmer, ex tastierista dei Jethro Tull.

sabato, gennaio 24, 2004

mercoledì, gennaio 21, 2004

Piacere, Vladilena

Il 21 gennaio 1924, alle 18 e 50 (ora di Mosca), moriva Lenin. 80 anni dopo, c'è chi vorrebbe toglierlo dal mausoleo e seppellirlo e chi vorrebbe tenercelo. Il 65% dei russi pensa che Lenin abbia avuto un influsso positivo sulla storia del paese, il 26% pensa di no e il 9 % non lo sa. Un sondaggio in profondità rivela però che solo il 9% degli intervistati crede che l'ideologia di Lenin condurrà a un futuro migliore.

In India giorni fa si è tenuto un incontro tra Lenin, Stalin, Puskin, Gagarin, Chruscev e una giovanissima Pravda: in una zona a sud del paese molti abitanti, figli o nipoti di persone che sono cresciute o hanno studiato in Russia portano nomi russi e sovietici. Lenin, come si conviene, ha tenuto il discorso inaugurale.

lunedì, gennaio 19, 2004

Astuzie

Il chihuahua Sandy (11 anni) è guarito dalla tristezza quando hanno incollato sulla finestra del suo piccolo chalet di legno una sagoma di cartone della sua amica cagnolina, Rosie, passata a miglior vita alla bella età di 15 anni.
Non vedo perché nel mio caso non potrebbe funzionare una sagoma di cartone a grandezza naturale del Compagno Lenin (ma anche il Maresciallo Tito farebbe al caso mio).
Forse perché il chihuahua è un po' meno intelligente e un po' più incline all'autoinganno?
Se così fosse, perché avrei votato Illy alle ultime regionali?

sabato, gennaio 17, 2004

Nanorama

Sul lifting di Berlusconi, Daniela Santanché ha pronunciato le parole definitive:

"In politica il corpo è un mezzo di lavoro, anche la remise en forme può essere strumento di comunicazione [...] Negli Usa, dove sono anni luce avanti a noi in queste cose, nessuno si scandalizza più. Reagan i lifting li faceva e tutti lo sapevano, questo lo rende forse un presidente meno grande?"

giovedì, gennaio 15, 2004

Cosa vuole quest'uomo da me

"... dobbiamo inventare nuove artificiosità concettuali per render conto di ciò che vediamo quando incontriamo qualcuno che appare e si comporta come un essere umano. Come facciamo a sapere che lo è?"
Niklas Luhmann, precedentemente noto come "cosa vuole quest'uomo da me?"

È ufficiale: qualunque cosa fosse, sembra averla misteriosamente ottenuta. Non si finisce di imparare.

martedì, gennaio 13, 2004

La 25ma ora

Bisogna essere stati a Gorizia per capire quanto sia comicamente incongrua l'apparizione - nella tarda serata - di un autobus con la scritta "servizio notturno - hotel cittadini" che si aggira illuminato e regolarmente vuoto (una specie di vascello fantasma) sui sampietrini del centro storico.

Ma qui le cose funzionano come ai tempi dell'Impero. Ah, se funzionano!
Per esempio, voi vi lamentate per gli scioperi selvaggi dei trasporti?
Ebbene, guardate l'orario del nostro autobus notturno. Inizio corsa alle 24.25, fine corsa alle 25.00.
Siamo la Nizza austriaca. Aperti 25 ore su 25.
Benvenuti - willkommen - dobrodosli - benvignus.

mercoledì, gennaio 07, 2004

Modest proposals

Ah, già, mi sono dimenticata di fare gli auguri al nostro tricolore.



Poteva andare peggio. Mi tornano in mente i progetti di qualche tempo fa per la nuova bandiera della Slovenia (l'attuale è troppo simile a quella della Russia e a quella della Slovacchia, credo).
Vedere per credere: queste sono alcune proposte, e questi i vincitori del concorso indetto nel luglio 2003 dal Parlamento sloveno. Con il Triglav sempre lì lì per trasfigurarsi in un elettrocardiogramma con esito tragico.
Poi, meno male, sono mancati i fondi.

Tit for tat

Da circa una settimana i visitatori provenienti da oltre 150 nazioni subiscono un controllo di sicurezza alle frontiere americane: fotografia, impronte digitali.
Il Brasile, con una misura speculare a quella messa in atto dagli Stati Uniti, decide che tutti gli americani che entrano nel paese siano sottoposti alla stessa procedura: fotografia, impronte digitali.
Ergo: gli Stati Uniti protestano. Perché loro applicano questa procedura nei confronti di molti paesi, mentre il Brasile la applica solo agli Stati Uniti.
La cosa rientrerà (quando gli Stati Uniti deprecano sono imbattibili), ma io mi segno il nome del giudice brasiliano: Julier Sebastiao da Silva.

martedì, gennaio 06, 2004

Che ne so

"... ma hai ragione, devi ritornare padrona del tuo tempo. Rallentare i ritmi del lavoro. Dedicarti alle cose che ti piacciono, riservare qualche ora alla settimana allo studio, allo sport, allo svago!"
"E già."
"Come un tempo, quando riuscivi a fare tutto in scioltezza, senza arrivare a fine giornata stravolta!"
"Appunto."
"Riprendere lo studio dell'ebraico, perché no!"
"Vero."
"Che ne so, fare la pasta in casa!"
"..."

lunedì, gennaio 05, 2004

The Nightmare after Christmas

Il film della Vigilia di Natale a casa dei suoceri è quasi pronto (sottotitolo: "te piace 'o alberello a fibre ottiche?").
Viola almeno tre regole del Dogma ma pensavo di più.
In compenso, noto con delizia che dopo anni di duro lavoro sul personaggio ho messo su una discreta odiosa faccia di culo.
Il prossimo anno propongo un ritorno al muto.

sabato, gennaio 03, 2004

Perma-tanned

"Italy’s unpredictable perma-tanned millionaire".
Silvio Berlusconi secondo l'EU Observer, che riassume la turbolenta presidenza italiana all'Unione Europea.

venerdì, gennaio 02, 2004

The reverse year

Per il 2004 ho solo cattivi propositi.
Deprogrammarmi, assentarmi, colonizzare i tempi morti, studiare vie di fuga, eludere, deludere.
Salvo poche cose: alcune passioni anacronistiche, il senso dell'ingiustizia, una certa imbarazzante propensione all'imbarazzo.
Direi che su questo si può lavorare.
Auguri a tutti, con affetto, dal Miro.