Vedrete
PRESIDENTE SILVIO MA' QUANTO PRIMA POSSIBILE FATE FARE A SGARBI SU' UN CANALE MEDIASET UNA TALK-SWOU COME ANNOZERO AL CONTRARIO DI SX E' VEDRETE COME SANTORO
VERRA
Come mai
Dopo essere entrato nel blog Forza Silvio quando clicco su una qualsiasi pagina vengo buttato fuori dal blog nella schermata di richiesta della mia password come mai?
Ancorché
Va tutto bene e condivido il vostro impegno e mi permetto di suggerire al nosto Capo di inoltrare personalmente un invito telefonico, ancorchè in automatico, a votare
giovedì, marzo 18, 2010
Ma a de Gaulle no
Al Maresciallo Stalin
Ieri sera ho visto per la seconda volta il film «Kutuzov», del quale Lei mi ha fatto dono. Quando lo vidi la prima volta mi suscitò una grande ammirazione, ma essendo in russo non ero riuscito a comprendere il senso di tutte le situazioni. Ieri sera ho rivisto il film con i sottotitoli inglesi, che hanno reso perfettamente comprensibile tutto, e devo dirLe che, a mio parere, si tratta di uno dei film più geniali che io abbia mai visto. Mai conflitto tra due personalità è stato mostrato con maggiore chiarezza. Mai delle immagini cinematografiche hanno espresso tanto efficacemente l'importanza della fedeltà nei comandanti e nei semplici soldati. Mai i soldati russi e il popolo russo sono stati presentati al popolo britannico così gloriosamente attraverso quest'arte. Non ho mai visto una maggiore maestria nell'uso della macchina da presa.
Se ritenesse appropriato comunicare privatamente la mia ammirazione e gratitudine a coloro che hanno lavorato a quest'opera d'arte e di elevata moralità, Gliene sarò grato. Nel frattempo mi congratulo con Lei.
Amo pensare che siamo stati insieme in quella lotta mortale come in questa guerra trentennale. Suppongo che Lei non abbia mostrato questo film a de Gaulle, così come io non intendo mostrargli «Lady Hamilton» quando verrà qui per firmare un trattato simile a quello che Lei ha firmato con lui e che abbiamo firmato tra noi.
Saluti!
Winston L. S. Churchill
Link (in russo)
Ieri sera ho visto per la seconda volta il film «Kutuzov», del quale Lei mi ha fatto dono. Quando lo vidi la prima volta mi suscitò una grande ammirazione, ma essendo in russo non ero riuscito a comprendere il senso di tutte le situazioni. Ieri sera ho rivisto il film con i sottotitoli inglesi, che hanno reso perfettamente comprensibile tutto, e devo dirLe che, a mio parere, si tratta di uno dei film più geniali che io abbia mai visto. Mai conflitto tra due personalità è stato mostrato con maggiore chiarezza. Mai delle immagini cinematografiche hanno espresso tanto efficacemente l'importanza della fedeltà nei comandanti e nei semplici soldati. Mai i soldati russi e il popolo russo sono stati presentati al popolo britannico così gloriosamente attraverso quest'arte. Non ho mai visto una maggiore maestria nell'uso della macchina da presa.
Se ritenesse appropriato comunicare privatamente la mia ammirazione e gratitudine a coloro che hanno lavorato a quest'opera d'arte e di elevata moralità, Gliene sarò grato. Nel frattempo mi congratulo con Lei.
Amo pensare che siamo stati insieme in quella lotta mortale come in questa guerra trentennale. Suppongo che Lei non abbia mostrato questo film a de Gaulle, così come io non intendo mostrargli «Lady Hamilton» quando verrà qui per firmare un trattato simile a quello che Lei ha firmato con lui e che abbiamo firmato tra noi.
Saluti!
Winston L. S. Churchill
Link (in russo)
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Vaghe stelle dell'URSS
mercoledì, marzo 17, 2010
WRSASYDHT eh! (speciale do Brasiu)
questo csm eh insoportabile....una muchiatta di vecchi pagati con i soldi dei contribuenti..e che sano solo difendere i suoi interessi...in verita non servono a nula
eh nela magistratura che ci sono incastelati i rossi..fano dela magistratura suo castelo di bataglia nei giorni di oggi...dobiamo abatere questo castelo.
bravissimo il ministro alfano.....eh copertissimo di ragione nel caso del csm....riforma dela giustizia giaaaaaaaaaaa
una riforma dela giustizia e dele intercetazione telefoniche eh urgentissima......
eh nela magistratura che ci sono incastelati i rossi..fano dela magistratura suo castelo di bataglia nei giorni di oggi...dobiamo abatere questo castelo.
bravissimo il ministro alfano.....eh copertissimo di ragione nel caso del csm....riforma dela giustizia giaaaaaaaaaaa
una riforma dela giustizia e dele intercetazione telefoniche eh urgentissima......
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WRSASYDHT
martedì, marzo 16, 2010
Bolañani, mollate tutto di nuovo
Traduzione di un altro testo su Bolaño e gli infrarealisti su mirumir 2.0 a questo indirizzo.
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lunedì, marzo 15, 2010
Il tempo della mela (Piccoli Umani crescono)
– Adesso te la mangi, una mela?
– Puoi mettertela nella separazione tra le due chiappe.
– Hai capito.
– Ti è piaciuta, eh?
– Tutta suo padre.
– La raffinatezza però la sta imparando da te.
Stamani abbiamo trovato un post-it con su scritti con calligrafia infantile nome e cognome del PUF, "Julia", "Masia" e "14 euro".
Questo, soprattutto "14 euro", apre scenari sinistri eppure intriganti.
Intanto nel condominio succedono fatti inspiegabili, mentre nel palazzo di fronte vive un altro vecchio del Mossad.
Tutto bene.
– Puoi mettertela nella separazione tra le due chiappe.
– Hai capito.
– Ti è piaciuta, eh?
– Tutta suo padre.
– La raffinatezza però la sta imparando da te.
Stamani abbiamo trovato un post-it con su scritti con calligrafia infantile nome e cognome del PUF, "Julia", "Masia" e "14 euro".
Questo, soprattutto "14 euro", apre scenari sinistri eppure intriganti.
Intanto nel condominio succedono fatti inspiegabili, mentre nel palazzo di fronte vive un altro vecchio del Mossad.
Tutto bene.
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The Real Thing
sabato, marzo 13, 2010
Una passeggiata per la letteratura
Una passeggiata per la letteratura
di Roberto Bolaño
1. Ho sognato che Georges Perec aveva tre anni e veniva a trovarmi. Lo abbracciavo, lo baciavo, gli dicevo che era un bambino molto bello.
2. Siamo rimasti a metà, padre, né cotti né crudi, persi nella grandezza di questa discarica interminabile, a sbagliare ed equivocare, a uccidere e chiedere perdono, maniaci depressivi nel tuo sogno, padre, il tuo sogno che non aveva limiti e che abbiamo sviscerato mille volte e poi mille volte ancora, come detective latinoamericani persi in un labirinto di vetro e di fango, a vagare sotto la luna, a vedere film in cui apparivano vecchi che urlavano tornado! tornado!, a guardare le cose per l'ultima volta, ma senza vederle, come fantasmi, come rane sul fondo di un pozzo, padre, persi nella miseria del tuo sogno utopistico, persi nella varietà delle tue voci e dei tuoi abissi, maniaci depressivi nella grande sala dell'Inferno in cui si cucina il tuo Umorismo.
3. A metà, né crudi né cotti, bipolari capaci di cavalcare l'uragano.
4. In queste desolazioni, padre, dove della tua risata rimanevano solo resti archeologici.
5. Noi, i nec spes nec metus.
6. E qualcuno ha detto:
Sorella della nostra memoria feroce,
del valore è meglio non parlare.
Chi ha saputo vincere la paura
è diventato coraggioso per sempre.
Balliamo, poi, mentre passa la notte
come una gigantesca scatola di scarpe
sopra la scogliera e la terrazza,
in una piega della realtà, del possibile,
dove la gentilezza non è un'eccezione.
Balliamo nel riflesso incerto
dei detective latinoamericani,
una pozzanghera d'acqua piovana che riflette le nostre facce
ogni dieci anni.
Poi è arrivato il sonno.
7. Ho poi sognato che visitavo la casa di Alonso de Ercilla. Io avevo sessant'anni ed ero tormentato dalla malattia (cadevo letteralmente a pezzi). Ercilla ne aveva una novantina e agonizzava su un enorme letto con baldacchino. Il vecchio mi guardava con disprezzo e poi mi chiedeva un bicchiere di acquavite. Io cercavo e cercavo l'acquavite ma trovavo solo finimenti.
8. Ho sognato che camminavo sul lungomare di New York e che vedevo in lontananza la figura di Manuel Puig. Portava una camicia celeste e dei pantaloni di tela leggera, azzurro chiaro o azzurro scuro, dipende.
9. Ho sognato che Macedonio Fernández appariva nel cielo di New York in forma di nuvola: una nuvola senza naso né orecchie, ma con gli occhi e la bocca.
10. Ho sognato che stavo su una strada africana che presto si trasformava in una strada messicana. Seduto su uno scoglio, Efraín Huerta giocava a dadi con i poeti mendicanti del DF.
11. Ho sognato che in un cimitero dimenticato dell'Africa trovavo la tomba di un amico di cui non riuscivo più a ricordare la faccia.
12. Ho sognato che una sera bussavano alla mia porta. Stava nevicando. Io non avevo né stufa né soldi. Credo che stessero anche per tagliarmi la luce. E chi c'era, dietro la porta? Enrique Lihn con una bottiglia di vino, un pacchetto di cibo e un assegno dell'Università Sconosciuta.
13. Ho sognato che leggevo Stendhal nella Stazione Nucleare di Civitavecchia: sulla ceramica dei reattori scivolava un'ombra. È il fantasma di Stendhal, diceva un giovane con gli stivali nudo dalla cintola in su. E tu chi sei?, gli ho chiesto. Sono il tossico della ceramica, l'ussaro della ceramica e della merda, ha detto.
14. Ho sognato che stavo sognando, avevamo perso la rivoluzione prima ancora di farla e avevamo deciso di tornare a casa. Mentre cercavo di mettermi a letto trovavo De Quincey addormentato. Svegliati, don Tomás, gli dicevo, già albeggia, deve andarsene. (Come se De Quincey fosse stato un vampiro.) Però nessuno mi ascoltava e uscivo nuovamente nelle strade buie di Città del Messico.
15. Ho sognato che vedevo nascere e morire Aloysius Bertrand nello stesso giorno, quasi senza una pausa, come se entrambi vivessimo in un calendario di pietra perduto nello spazio.
16. Ho sognato che ero un detective vecchio e malato. Così malato che cadevo letteralmente a pezzi. Seguivo le tracce di Gui Rosey. Camminavo per i quartieri di un porto che poteva essere Marsiglia oppure no. Un vecchio cinese affabile mi portava infine in uno scantinato. Questo è ciò che resta di Rosey, diceva. Un mucchietto di cenere. Così com'è potrebbe essere Li Po, rispondevo.
17. Ho sognato che ero un detective vecchio e malato e che cercavo gente scomparsa da tempo. A volte mi guardavo casualmente in uno specchio e riconoscevo Roberto Bolaño.
18. Ho sognato che Archibald McLeish piangeva — solo tre lacrime — sulla terrazza di un ristorante di Cape Cod. Era passata la mezzanotte e nonostante non sapessi come tornare finivamo a bere e a brindare per il Nuovo Mondo Coraggioso.
19. Ho sognato i Morti e le Spiagge Dimenticate.
20. Ho sognato che il cadavere tornava alla Terra Promessa cavalcando una Legione di Tori Meccanici.
21. Ho sognato che avevo quattordici anni e che ero l'ultimo essere umano dell'Emisfero Sud che leggeva i fratelli Goncourt.
22. Ho sognato che incontravo Gabriela Mistral in un villaggio africano. Era un po' dimagrita e aveva preso l'abitudine di dormire seduta in terra con la testa appoggiata sulle ginocchia. Perfino le zanzare sembravano conoscerla.
23. Ho sognato che tornavo dall'Africa su un autobus pieno di animali morti. A una frontiera qualsiasi appariva un veterinario senza volto. La sua faccia era come un gas, però io sapevo chi era.
24. Ho sognato che Philip K. Dick passeggiava per la Stazione Nucleare di Civitavecchia.
25. Ho sognato che Archiloco attraversava un deserto di ossa umane. Si faceva coraggio da solo: «Su, Archiloco, non perderti d'animo, dai, dai.»
26. Ho sognato che avevo quindici anni e che andavo a casa di Nicanor Parra per dirgli addio. Lo trovavo in piedi, appoggiato a un muro nero: Dove vai, Bolaño?, ha detto. Lontano dall'Emisfero Sud, gli ho risposto.
27. Ho sognato che avevo quindici anni e che in effetti me ne andavo dall'Emisfero Sud. Mentre mettevo nello zaino il mio unico libro (Trilce, di Vallejo), questo prendeva fuoco. Erano le sette della sera e gettavo dalla finestra il mio zaino bruciacchiato.
28. Ho sognato che avevo sedici anni e che Martín Adán mi dava lezioni di pianoforte. Le dita del vecchio, lunghe come quelle di Mr. Fantastic, l'Uomo di Gomma, sprofondavano nel pavimento e tasteggiavano su una catena di vulcani sotterranei.
29. Ho sognato che traducevo Virgilio con una pietra. Ero nudo su una grande lastra di basalto e il sole, come dicono i piloti di caccia, fluttuava pericolosamente a ore 5.
30. Ho sognato che stavo morendo in un cortile africano e che un poeta di nome Paulin Joachim mi parlava in francese (capivo solo frammenti come «il conforto», «il tempo», «gli anni che verranno») mentre una scimmia impiccata dondolava dal ramo di un albero.
31. Ho sognato che c'era la fine del mondo. E che l'unico essere umano che contemplava la fine era Franz Kafka. Nel cielo i Titani lottavano a morte. Da una sedia di ferro battuto del parco di New York Kafka vedeva il mondo bruciare.
32. Ho sognato che stavo sognando e che rincasavo troppo tardi. Nel mio letto trovavo Mario de Sá-Carneiro che dormiva con il mio primo amore. Alzando le coperte mi accorgevo che erano morti e mordendomi le labbra fino a farle sanguinare tornavo sulle strade di campagna.
33. Ho sognato che Anacreonte costruiva il suo castello sulla cima di una collina spoglia e poi lo distruggeva.
34. Ho sognato che ero un detective latinoamericano molto vecchio. Vivevo a New York e Mark Twain mi assoldava per salvare la vita a una persona senza volto. Sarà un caso maledettamente difficile, signor Twain, dicevo.
35. Ho sognato che mi innamoravo di Alice Sheldon. Lei non mi amava. Così io tentavo di farmi uccidere in tre continenti. Passavano gli anni. Alla fine, quando ero molto vecchio, lei appariva all'altro capo del lungomare di New York e a gesti (come quelli che si fanno sulle portaerei per guidare i piloti all'atterraggio) mi diceva che mi aveva sempre amato.
36. Ho sognato che facevo un 69 con Anais Nin sopra un'enorme lastra di basalto.
37. Ho sognato che scopavo con Carson McCullers in una camera in penombra nella primavera del 1981. E ci sentivamo entrambi irrazionalmente felici.
38. Ho sognato che tornavo al mio vecchio Liceo e che Alphonse Daudet era il mio professore di francese. Qualcosa di impercettibile ci indicava che stavamo sognando. Daudet guardava tutto il tempo fuori dalla finestra e fumava la pipa di Tartarino.
39. Ho sognato che mi addormentavo mentre i miei compagni di Liceo tentavano di liberare Robert Desnos dal campo di concentramento di Terezin. Quando mi svegliavo una voce mi ordinava di muovermi. Rapido, Bolaño, rapido, non c'è tempo da perdere. Uscendo incontravo solo un vecchio detective che scavava tra le macerie fumanti dell'assalto.
40. Ho sognato che una tempesta di numeri fantasma era tutto ciò che restava degli esseri umani tremila milioni di anni dopo che la Terra aveva cessato di esistere.
41. Ho sognato che stavo sognando e che nei tunnel dei sogni incontravo il sogno di Roque Dalton: il sogno dei valorosi che morirono per una chimera di merda.
42. Ho sognato che avevo diciotto anni e che vedevo il mio amico di allora, diciottenne anche lui, fare l'amore con Walt Whitman. Lo facevano su una poltrona, guardando il tramonto burrascoso di Civitavecchia.
43. Ho sognato che ero in prigione e che Boezio era mio compagno di cella. Guarda, Bolaño, diceva allungando la mano e la penna nella semioscurità: non tremano!, non tremano! (Dopo un po' aggiungeva con voce tranquilla: però tremeranno riconoscendo quel cornuto di Teodorico.)
44. Ho sognato che traducevo il Marchese de Sade a colpi d'ascia. Ero impazzito e vivevo in un bosco.
45. Ho sognato che Pascal parlava della paura con parole cristalline in un'osteria di Civitavecchia: «I miracoli non servono per convertire, ma per condannare», diceva.
46. Ho sognato che ero un vecchio detective latinoamericano e che una Fondazione misteriosa mi incaricava di trovare i certificati di morte dei Sudamericani Volanti. Giravo il mondo: ospedali, campi di battaglia, pulquerías, scuole abbandonate.
47. Ho sognato che Baudelaire faceva l'amore con un'ombra in una camera in cui era stato commesso un crimine. Ma a Baudelaire non importava. È sempre la stessa cosa, diceva.
48. Ho sognato che un'adolescente di sedici anni entrava nel tunnel dei sogni e ci svegliava con due tipi di bastone. La ragazzina viveva in un manicomio e diventava a poco a poco sempre più pazza.
49. Ho sognato che nelle diligenze che entravano e uscivano da Civitavecchia vedevo il volto di Marcel Schwob. La visione era fugace. Un volto quasi trasparente, con gli occhi stanchi, impregnato di felicità e di dolore.
50. Ho sognato che dopo la tempesta uno scrittore russo e i suoi amici francesi sceglievano la felicità. Senza chiedere né pretendere nulla. Come chi si abbatte privo di sensi sul suo tappeto preferito.
51. Ho sognato che i sognatori erano andati a combattere nella guerra fiorita. Nessuno aveva fatto ritorno. Sui tabelloni di caserme dimenticate sui monti riuscivo a leggere alcuni nomi. Da un luogo remoto una voce trasmetteva ripetutamente gli ordini in base ai quali erano stati condannati.
52. Ho sognato che il vento muoveva l'insegna logora di un'osteria. All'interno James Mathew Barrie giocava a dadi con cinque uomini minacciosi.
53. Ho sognato che mi rimettevo in viaggio sulle strade, però questa volta non avevo quindici anni ma più di quaranta. Possedevo solo un libro, che tenevo nel mio zainetto. All'improvviso, mentre stavo camminando, il libro si incendiava. Albeggiava, e non passava quasi nessuna macchina. Mentre gettavo in un fosso lo zaino bruciacchiato ho sentito che la spalla mi pizzicava come se avesse le ali.
54. Ho sognato che le strade dell'Africa erano piene di gambusinos, bandeirantes, sommisti.
55. Ho sognato che nessuno muore la vigilia.
56. Ho sognato che un uomo si voltava a guardare il paesaggio anamorfico dei sogni, e che il suo sguardo era duro come l'acciaio ma si frammentava anche in sguardi multipli sempre più innocenti, sempre più indifesi.
57. Ho sognato che Georges Perec aveva tre anni e piangeva sconsolato. Io cercavo di calmarlo. Lo prendevo in braccio, gli compravo ghiottonerie, libri da colorare. Poi andavamo sul lungomare di New York e mentre lui giocava sullo scivolo io mi dicevo: non servo a niente, ma il mio unico scopo sarà prendermi cura di te, nessuno ti farà del male, nessuno cercherà di ucciderti. Poi si metteva a piovere e tornavamo tranquillamente a casa. Ma dov'era la nostra casa?
di Roberto Bolaño
per Rodrigo Pinto e Andrés Neuman
1. Ho sognato che Georges Perec aveva tre anni e veniva a trovarmi. Lo abbracciavo, lo baciavo, gli dicevo che era un bambino molto bello.
2. Siamo rimasti a metà, padre, né cotti né crudi, persi nella grandezza di questa discarica interminabile, a sbagliare ed equivocare, a uccidere e chiedere perdono, maniaci depressivi nel tuo sogno, padre, il tuo sogno che non aveva limiti e che abbiamo sviscerato mille volte e poi mille volte ancora, come detective latinoamericani persi in un labirinto di vetro e di fango, a vagare sotto la luna, a vedere film in cui apparivano vecchi che urlavano tornado! tornado!, a guardare le cose per l'ultima volta, ma senza vederle, come fantasmi, come rane sul fondo di un pozzo, padre, persi nella miseria del tuo sogno utopistico, persi nella varietà delle tue voci e dei tuoi abissi, maniaci depressivi nella grande sala dell'Inferno in cui si cucina il tuo Umorismo.
3. A metà, né crudi né cotti, bipolari capaci di cavalcare l'uragano.
4. In queste desolazioni, padre, dove della tua risata rimanevano solo resti archeologici.
5. Noi, i nec spes nec metus.
6. E qualcuno ha detto:
Sorella della nostra memoria feroce,
del valore è meglio non parlare.
Chi ha saputo vincere la paura
è diventato coraggioso per sempre.
Balliamo, poi, mentre passa la notte
come una gigantesca scatola di scarpe
sopra la scogliera e la terrazza,
in una piega della realtà, del possibile,
dove la gentilezza non è un'eccezione.
Balliamo nel riflesso incerto
dei detective latinoamericani,
una pozzanghera d'acqua piovana che riflette le nostre facce
ogni dieci anni.
Poi è arrivato il sonno.
7. Ho poi sognato che visitavo la casa di Alonso de Ercilla. Io avevo sessant'anni ed ero tormentato dalla malattia (cadevo letteralmente a pezzi). Ercilla ne aveva una novantina e agonizzava su un enorme letto con baldacchino. Il vecchio mi guardava con disprezzo e poi mi chiedeva un bicchiere di acquavite. Io cercavo e cercavo l'acquavite ma trovavo solo finimenti.
8. Ho sognato che camminavo sul lungomare di New York e che vedevo in lontananza la figura di Manuel Puig. Portava una camicia celeste e dei pantaloni di tela leggera, azzurro chiaro o azzurro scuro, dipende.
9. Ho sognato che Macedonio Fernández appariva nel cielo di New York in forma di nuvola: una nuvola senza naso né orecchie, ma con gli occhi e la bocca.
10. Ho sognato che stavo su una strada africana che presto si trasformava in una strada messicana. Seduto su uno scoglio, Efraín Huerta giocava a dadi con i poeti mendicanti del DF.
11. Ho sognato che in un cimitero dimenticato dell'Africa trovavo la tomba di un amico di cui non riuscivo più a ricordare la faccia.
12. Ho sognato che una sera bussavano alla mia porta. Stava nevicando. Io non avevo né stufa né soldi. Credo che stessero anche per tagliarmi la luce. E chi c'era, dietro la porta? Enrique Lihn con una bottiglia di vino, un pacchetto di cibo e un assegno dell'Università Sconosciuta.
13. Ho sognato che leggevo Stendhal nella Stazione Nucleare di Civitavecchia: sulla ceramica dei reattori scivolava un'ombra. È il fantasma di Stendhal, diceva un giovane con gli stivali nudo dalla cintola in su. E tu chi sei?, gli ho chiesto. Sono il tossico della ceramica, l'ussaro della ceramica e della merda, ha detto.
14. Ho sognato che stavo sognando, avevamo perso la rivoluzione prima ancora di farla e avevamo deciso di tornare a casa. Mentre cercavo di mettermi a letto trovavo De Quincey addormentato. Svegliati, don Tomás, gli dicevo, già albeggia, deve andarsene. (Come se De Quincey fosse stato un vampiro.) Però nessuno mi ascoltava e uscivo nuovamente nelle strade buie di Città del Messico.
15. Ho sognato che vedevo nascere e morire Aloysius Bertrand nello stesso giorno, quasi senza una pausa, come se entrambi vivessimo in un calendario di pietra perduto nello spazio.
16. Ho sognato che ero un detective vecchio e malato. Così malato che cadevo letteralmente a pezzi. Seguivo le tracce di Gui Rosey. Camminavo per i quartieri di un porto che poteva essere Marsiglia oppure no. Un vecchio cinese affabile mi portava infine in uno scantinato. Questo è ciò che resta di Rosey, diceva. Un mucchietto di cenere. Così com'è potrebbe essere Li Po, rispondevo.
17. Ho sognato che ero un detective vecchio e malato e che cercavo gente scomparsa da tempo. A volte mi guardavo casualmente in uno specchio e riconoscevo Roberto Bolaño.
18. Ho sognato che Archibald McLeish piangeva — solo tre lacrime — sulla terrazza di un ristorante di Cape Cod. Era passata la mezzanotte e nonostante non sapessi come tornare finivamo a bere e a brindare per il Nuovo Mondo Coraggioso.
19. Ho sognato i Morti e le Spiagge Dimenticate.
20. Ho sognato che il cadavere tornava alla Terra Promessa cavalcando una Legione di Tori Meccanici.
21. Ho sognato che avevo quattordici anni e che ero l'ultimo essere umano dell'Emisfero Sud che leggeva i fratelli Goncourt.
22. Ho sognato che incontravo Gabriela Mistral in un villaggio africano. Era un po' dimagrita e aveva preso l'abitudine di dormire seduta in terra con la testa appoggiata sulle ginocchia. Perfino le zanzare sembravano conoscerla.
23. Ho sognato che tornavo dall'Africa su un autobus pieno di animali morti. A una frontiera qualsiasi appariva un veterinario senza volto. La sua faccia era come un gas, però io sapevo chi era.
24. Ho sognato che Philip K. Dick passeggiava per la Stazione Nucleare di Civitavecchia.
25. Ho sognato che Archiloco attraversava un deserto di ossa umane. Si faceva coraggio da solo: «Su, Archiloco, non perderti d'animo, dai, dai.»
26. Ho sognato che avevo quindici anni e che andavo a casa di Nicanor Parra per dirgli addio. Lo trovavo in piedi, appoggiato a un muro nero: Dove vai, Bolaño?, ha detto. Lontano dall'Emisfero Sud, gli ho risposto.
27. Ho sognato che avevo quindici anni e che in effetti me ne andavo dall'Emisfero Sud. Mentre mettevo nello zaino il mio unico libro (Trilce, di Vallejo), questo prendeva fuoco. Erano le sette della sera e gettavo dalla finestra il mio zaino bruciacchiato.
28. Ho sognato che avevo sedici anni e che Martín Adán mi dava lezioni di pianoforte. Le dita del vecchio, lunghe come quelle di Mr. Fantastic, l'Uomo di Gomma, sprofondavano nel pavimento e tasteggiavano su una catena di vulcani sotterranei.
29. Ho sognato che traducevo Virgilio con una pietra. Ero nudo su una grande lastra di basalto e il sole, come dicono i piloti di caccia, fluttuava pericolosamente a ore 5.
30. Ho sognato che stavo morendo in un cortile africano e che un poeta di nome Paulin Joachim mi parlava in francese (capivo solo frammenti come «il conforto», «il tempo», «gli anni che verranno») mentre una scimmia impiccata dondolava dal ramo di un albero.
31. Ho sognato che c'era la fine del mondo. E che l'unico essere umano che contemplava la fine era Franz Kafka. Nel cielo i Titani lottavano a morte. Da una sedia di ferro battuto del parco di New York Kafka vedeva il mondo bruciare.
32. Ho sognato che stavo sognando e che rincasavo troppo tardi. Nel mio letto trovavo Mario de Sá-Carneiro che dormiva con il mio primo amore. Alzando le coperte mi accorgevo che erano morti e mordendomi le labbra fino a farle sanguinare tornavo sulle strade di campagna.
33. Ho sognato che Anacreonte costruiva il suo castello sulla cima di una collina spoglia e poi lo distruggeva.
34. Ho sognato che ero un detective latinoamericano molto vecchio. Vivevo a New York e Mark Twain mi assoldava per salvare la vita a una persona senza volto. Sarà un caso maledettamente difficile, signor Twain, dicevo.
35. Ho sognato che mi innamoravo di Alice Sheldon. Lei non mi amava. Così io tentavo di farmi uccidere in tre continenti. Passavano gli anni. Alla fine, quando ero molto vecchio, lei appariva all'altro capo del lungomare di New York e a gesti (come quelli che si fanno sulle portaerei per guidare i piloti all'atterraggio) mi diceva che mi aveva sempre amato.
36. Ho sognato che facevo un 69 con Anais Nin sopra un'enorme lastra di basalto.
37. Ho sognato che scopavo con Carson McCullers in una camera in penombra nella primavera del 1981. E ci sentivamo entrambi irrazionalmente felici.
38. Ho sognato che tornavo al mio vecchio Liceo e che Alphonse Daudet era il mio professore di francese. Qualcosa di impercettibile ci indicava che stavamo sognando. Daudet guardava tutto il tempo fuori dalla finestra e fumava la pipa di Tartarino.
39. Ho sognato che mi addormentavo mentre i miei compagni di Liceo tentavano di liberare Robert Desnos dal campo di concentramento di Terezin. Quando mi svegliavo una voce mi ordinava di muovermi. Rapido, Bolaño, rapido, non c'è tempo da perdere. Uscendo incontravo solo un vecchio detective che scavava tra le macerie fumanti dell'assalto.
40. Ho sognato che una tempesta di numeri fantasma era tutto ciò che restava degli esseri umani tremila milioni di anni dopo che la Terra aveva cessato di esistere.
41. Ho sognato che stavo sognando e che nei tunnel dei sogni incontravo il sogno di Roque Dalton: il sogno dei valorosi che morirono per una chimera di merda.
42. Ho sognato che avevo diciotto anni e che vedevo il mio amico di allora, diciottenne anche lui, fare l'amore con Walt Whitman. Lo facevano su una poltrona, guardando il tramonto burrascoso di Civitavecchia.
43. Ho sognato che ero in prigione e che Boezio era mio compagno di cella. Guarda, Bolaño, diceva allungando la mano e la penna nella semioscurità: non tremano!, non tremano! (Dopo un po' aggiungeva con voce tranquilla: però tremeranno riconoscendo quel cornuto di Teodorico.)
44. Ho sognato che traducevo il Marchese de Sade a colpi d'ascia. Ero impazzito e vivevo in un bosco.
45. Ho sognato che Pascal parlava della paura con parole cristalline in un'osteria di Civitavecchia: «I miracoli non servono per convertire, ma per condannare», diceva.
46. Ho sognato che ero un vecchio detective latinoamericano e che una Fondazione misteriosa mi incaricava di trovare i certificati di morte dei Sudamericani Volanti. Giravo il mondo: ospedali, campi di battaglia, pulquerías, scuole abbandonate.
47. Ho sognato che Baudelaire faceva l'amore con un'ombra in una camera in cui era stato commesso un crimine. Ma a Baudelaire non importava. È sempre la stessa cosa, diceva.
48. Ho sognato che un'adolescente di sedici anni entrava nel tunnel dei sogni e ci svegliava con due tipi di bastone. La ragazzina viveva in un manicomio e diventava a poco a poco sempre più pazza.
49. Ho sognato che nelle diligenze che entravano e uscivano da Civitavecchia vedevo il volto di Marcel Schwob. La visione era fugace. Un volto quasi trasparente, con gli occhi stanchi, impregnato di felicità e di dolore.
50. Ho sognato che dopo la tempesta uno scrittore russo e i suoi amici francesi sceglievano la felicità. Senza chiedere né pretendere nulla. Come chi si abbatte privo di sensi sul suo tappeto preferito.
51. Ho sognato che i sognatori erano andati a combattere nella guerra fiorita. Nessuno aveva fatto ritorno. Sui tabelloni di caserme dimenticate sui monti riuscivo a leggere alcuni nomi. Da un luogo remoto una voce trasmetteva ripetutamente gli ordini in base ai quali erano stati condannati.
52. Ho sognato che il vento muoveva l'insegna logora di un'osteria. All'interno James Mathew Barrie giocava a dadi con cinque uomini minacciosi.
53. Ho sognato che mi rimettevo in viaggio sulle strade, però questa volta non avevo quindici anni ma più di quaranta. Possedevo solo un libro, che tenevo nel mio zainetto. All'improvviso, mentre stavo camminando, il libro si incendiava. Albeggiava, e non passava quasi nessuna macchina. Mentre gettavo in un fosso lo zaino bruciacchiato ho sentito che la spalla mi pizzicava come se avesse le ali.
54. Ho sognato che le strade dell'Africa erano piene di gambusinos, bandeirantes, sommisti.
55. Ho sognato che nessuno muore la vigilia.
56. Ho sognato che un uomo si voltava a guardare il paesaggio anamorfico dei sogni, e che il suo sguardo era duro come l'acciaio ma si frammentava anche in sguardi multipli sempre più innocenti, sempre più indifesi.
57. Ho sognato che Georges Perec aveva tre anni e piangeva sconsolato. Io cercavo di calmarlo. Lo prendevo in braccio, gli compravo ghiottonerie, libri da colorare. Poi andavamo sul lungomare di New York e mentre lui giocava sullo scivolo io mi dicevo: non servo a niente, ma il mio unico scopo sarà prendermi cura di te, nessuno ti farà del male, nessuno cercherà di ucciderti. Poi si metteva a piovere e tornavamo tranquillamente a casa. Ma dov'era la nostra casa?
Blanes, 1994
Originale: "Un paseo por la literatura", Tres, 2000.
Traduzione: Manuela Vittorelli.
Traduzione: Manuela Vittorelli.
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venerdì, marzo 12, 2010
WRSA gonzapevolmente, SYDHT
Parole povere
Il problema non sono TALK SCHOW ma i conduttori che essendo di parte gesticono il programma a modo loro(di appartenenza politica)in parole povere sono schierati.
Non a tutto
Cavaliere tra le sue fila ci sono almeno 500/600 mila cacciatori. Non ci deluda. Non vogliamo sparare a tutto ma noi paghiamo onestamente e vogliamo rispetto. Mediti
Più
noi con idee del PDL dobbiamo essere più uniti e più convingenti in modo che possiamo sconfiggere tutte queste fesserie causati dall'opposizione ingompetenti di polit
Il problema non sono TALK SCHOW ma i conduttori che essendo di parte gesticono il programma a modo loro(di appartenenza politica)in parole povere sono schierati.
Non a tutto
Cavaliere tra le sue fila ci sono almeno 500/600 mila cacciatori. Non ci deluda. Non vogliamo sparare a tutto ma noi paghiamo onestamente e vogliamo rispetto. Mediti
Più
noi con idee del PDL dobbiamo essere più uniti e più convingenti in modo che possiamo sconfiggere tutte queste fesserie causati dall'opposizione ingompetenti di polit
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giovedì, marzo 11, 2010
Parole, parole, parole (WRSASYDHT)
Spero
Spero che questa vicenda sii un esperienza per migliorarci a livello coordinativo il PDL non è radicato in tutti i comuni(piccoli) ma ci arriveremo col tempo.
Come una fanta lasciata aperta sotto il sole di luglio
E' bastato dare la vera versione dei fatti su quanto accaduto a Roma sulle liste PdL, e subito Bersani parla di 'ricostruzioni fantasiose' dimenticando la sua fanta
Tu for tu
Quel tu per tu usato dalla Finocchiaro, non e´livore politico ma astio viscerale non trattenuto, che puo mandare al sanatorio.
Perpetue
A mio avviso, occorre da subito, sorgenti informative perpetue x il GOV. x contrastare le vigliaccherie trasmesse ininterrottamente dai canali RA-TV,spons. da sinistri
Baby-zombi
Forza Romani votate per la Bonino che a mio avviso è un'assasina ha ucciso milion i di bambini mai nati con il beneplacito di tanti cattolici adulti da Prodi alla Bin
Caramelle non ne voglio più
tante parole.troppe parole.Non servono a niente!dove siete???Visibilizzatevi TUTTI il Popolo ha creato il partito.Dovete uscire ,Subito, Far Campagna,riprendere il
Tutto inutile
se non riusciamo a scriverVi e farVi sentire che aria tira,NON VINCEREMO MAI TORNIAMO a ZERO,cioè al punto di partenza. Ho detto prima devo scrivere almeno 5o/70 paro
Urgente
Io devo scrivere al Presidente,mi dite come si fà a scrivere almeno 50/70 parole???In Forza Silvio non si può,quì nemmeno!! è urgente stop saluti
End of the story
la signora bonino,ritiri la lista del PD,nella provincia di roma.e fine delle discussioni.
Spero che questa vicenda sii un esperienza per migliorarci a livello coordinativo il PDL non è radicato in tutti i comuni(piccoli) ma ci arriveremo col tempo.
Come una fanta lasciata aperta sotto il sole di luglio
E' bastato dare la vera versione dei fatti su quanto accaduto a Roma sulle liste PdL, e subito Bersani parla di 'ricostruzioni fantasiose' dimenticando la sua fanta
Tu for tu
Quel tu per tu usato dalla Finocchiaro, non e´livore politico ma astio viscerale non trattenuto, che puo mandare al sanatorio.
Perpetue
A mio avviso, occorre da subito, sorgenti informative perpetue x il GOV. x contrastare le vigliaccherie trasmesse ininterrottamente dai canali RA-TV,spons. da sinistri
Baby-zombi
Forza Romani votate per la Bonino che a mio avviso è un'assasina ha ucciso milion i di bambini mai nati con il beneplacito di tanti cattolici adulti da Prodi alla Bin
Caramelle non ne voglio più
tante parole.troppe parole.Non servono a niente!dove siete???Visibilizzatevi TUTTI il Popolo ha creato il partito.Dovete uscire ,Subito, Far Campagna,riprendere il
Tutto inutile
se non riusciamo a scriverVi e farVi sentire che aria tira,NON VINCEREMO MAI TORNIAMO a ZERO,cioè al punto di partenza. Ho detto prima devo scrivere almeno 5o/70 paro
Urgente
Io devo scrivere al Presidente,mi dite come si fà a scrivere almeno 50/70 parole???In Forza Silvio non si può,quì nemmeno!! è urgente stop saluti
End of the story
la signora bonino,ritiri la lista del PD,nella provincia di roma.e fine delle discussioni.
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mercoledì, marzo 10, 2010
WRSA nello stallatico, SYDHT
In gabina
Cari amici bisogna muoversi ,farci vedere e sentire bene, altrimenti si rischia che alle prossime,avremo in gabina una TOGA a insegnarci votare, OCCHIO !
Sinistrici
E' VERO BISOGNA RICONTEGGIARE I VOTI DEL 2006 PER SVELARE I BROGLI DEI SINISTRICI - URGENTE|||||
Stallatico
Tranquilli amici, il nostro Pres. è già al lavoro x trasformare in oro, tutto lo stallatico che i compagni magistrati, e pd,idv, ecc., hanno inutilmente tent. di scar
Grande
signor presidente lei e un grande a gia vinto non vada in piazza, sola chi non e buono di far politica come i sinistroidi ci vanno ,
Invece
sig presidentel sono un suo elettore e ne vado fiero. so che lei a fatto tantissime cose,ma mi aspettavo che cambiasse l'italia come aveva promesso .
Comunity
SILVIO ORA PIù CHE MAI DEVI TRASFORMARE QUESTO SPAZIO AZZURRO IN UNA COMUNITY CON LUOGHI E TEMPI X FARCI INCONTRARE E METTERE INSIEME DELLE IDEE X DIFENDERE LA NS LIBE
Spaziali
voterei Pdl anche se fossi tra i marziani. anche se credo che, essendo "spaziali" anche loro vorrebbero un presidente come il nostro: SPAZIALE!!!
Globo
Sono mesi che denunzio che in tutti i comparti RADIO-TELEVISIVI, DEL GLOBO. è in atto una totale eversione politica, contro le ISTITUZIONI DEMOCRATICHE del PDL, e Voi?
Cari amici bisogna muoversi ,farci vedere e sentire bene, altrimenti si rischia che alle prossime,avremo in gabina una TOGA a insegnarci votare, OCCHIO !
Sinistrici
E' VERO BISOGNA RICONTEGGIARE I VOTI DEL 2006 PER SVELARE I BROGLI DEI SINISTRICI - URGENTE|||||
Stallatico
Tranquilli amici, il nostro Pres. è già al lavoro x trasformare in oro, tutto lo stallatico che i compagni magistrati, e pd,idv, ecc., hanno inutilmente tent. di scar
Grande
signor presidente lei e un grande a gia vinto non vada in piazza, sola chi non e buono di far politica come i sinistroidi ci vanno ,
Invece
sig presidentel sono un suo elettore e ne vado fiero. so che lei a fatto tantissime cose,ma mi aspettavo che cambiasse l'italia come aveva promesso .
Comunity
SILVIO ORA PIù CHE MAI DEVI TRASFORMARE QUESTO SPAZIO AZZURRO IN UNA COMUNITY CON LUOGHI E TEMPI X FARCI INCONTRARE E METTERE INSIEME DELLE IDEE X DIFENDERE LA NS LIBE
Spaziali
voterei Pdl anche se fossi tra i marziani. anche se credo che, essendo "spaziali" anche loro vorrebbero un presidente come il nostro: SPAZIALE!!!
Globo
Sono mesi che denunzio che in tutti i comparti RADIO-TELEVISIVI, DEL GLOBO. è in atto una totale eversione politica, contro le ISTITUZIONI DEMOCRATICHE del PDL, e Voi?
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martedì, marzo 09, 2010
Quel diavolo di sporco
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lunedì, marzo 08, 2010
WRSA anche senza le doppie, SYDHT
Facile
BONINO-BERSANI PER VINCERE FACILE COMPRATEVI I GRATA E VINCI
Ieri
Ieri a Piazza Navona c'è stata una riunione di indemoniati!
Subito
Piazza CATTIVA, subito.
Sempre
VOI DI SINISTRA RASSEGNATEVI CHE PERDERETE SEMPRE LE ELEZIONI IL POPOLO HA CAPITO CHE SIETE FAVOREVOLI PER GLI STRANIERI. CHI HA CAPITO NON VI VOTERA' MAI
Esseri
IN NIGERIA SI UCCIDONO 500 ESSERI AL AL GIORNO. C'E' ODIO TRA CRISTIANI E MUSULMANI. CARA SINISTRA TU CHE SEI SOLAMENTE A FAVORE DI QUESTI MUSULMANI,VEDI IL RISULTA
Cugine
Mia cugina è nata alle 0,01 del 28 marzo 1992 mentre io sono nata alle 23,59 del 27 marzo dello stesso anno. Ebbene mia cugina vota e io no. Perchè?
Finché
finche' l'immigrazione olandese proveniva dalle colonie come le antille tutto filsava liscio.sono arrivati in massa i musulmani,e non si vive piu'.
Pacifica
sono una pacifica(non pacifista),sto male se vedo soffrire anche un gatto,ma spero per un futuro migliore,che si vada subito allo scontro con i musulmani.
Do Brasiu!
avere una figura como di pietro nela politica fa vergogna a l'italia....un personage da dimenticare.....io subito che lo vedo in televisione cambio canale...
Do Brasiu!/2
questa sclusione del pdl dele liste eh ridicola.nel passato fecevano brogli eletorali (elezione 2006) ora non ci fano partecipare. il pd e idv sono ditatori
BONINO-BERSANI PER VINCERE FACILE COMPRATEVI I GRATA E VINCI
Ieri
Ieri a Piazza Navona c'è stata una riunione di indemoniati!
Subito
Piazza CATTIVA, subito.
Sempre
VOI DI SINISTRA RASSEGNATEVI CHE PERDERETE SEMPRE LE ELEZIONI IL POPOLO HA CAPITO CHE SIETE FAVOREVOLI PER GLI STRANIERI. CHI HA CAPITO NON VI VOTERA' MAI
Esseri
IN NIGERIA SI UCCIDONO 500 ESSERI AL AL GIORNO. C'E' ODIO TRA CRISTIANI E MUSULMANI. CARA SINISTRA TU CHE SEI SOLAMENTE A FAVORE DI QUESTI MUSULMANI,VEDI IL RISULTA
Cugine
Mia cugina è nata alle 0,01 del 28 marzo 1992 mentre io sono nata alle 23,59 del 27 marzo dello stesso anno. Ebbene mia cugina vota e io no. Perchè?
Finché
finche' l'immigrazione olandese proveniva dalle colonie come le antille tutto filsava liscio.sono arrivati in massa i musulmani,e non si vive piu'.
Pacifica
sono una pacifica(non pacifista),sto male se vedo soffrire anche un gatto,ma spero per un futuro migliore,che si vada subito allo scontro con i musulmani.
Do Brasiu!
avere una figura como di pietro nela politica fa vergogna a l'italia....un personage da dimenticare.....io subito che lo vedo in televisione cambio canale...
Do Brasiu!/2
questa sclusione del pdl dele liste eh ridicola.nel passato fecevano brogli eletorali (elezione 2006) ora non ci fano partecipare. il pd e idv sono ditatori
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Manzo criminale
Dall'articolo "Ecco lo Zaia pensiero su famiglia, mais, patria e tutto il resto", pubblicato oggi su Nuova Venezia-Mattino di Padova-Tribuna di Treviso e dedicato al libro del ministro dell'Agricoltura Luca Zaia Adottare la terra, Mondadori 2010.
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sabato, marzo 06, 2010
La stupidità non è il nostro forte
Nel 1975 il giovane poeta messicano Mario Santiago Papasquiaro conosce il cileno Roberto Bolaño. L'incontro avviene al caffè La Habana, che diventerà poi il ritrovo degli infrarealisti. Lì Mario Santiago consegna a Bolaño un fascio di poesie che il cileno leggerà fino all'alba. È l'inizio di una stretta amicizia che andrà oltre la morte di Papasquiaro nel 1998 e che è in parte anche l'origine e il nucleo del movimento infrarealista.
Una mattina del 1975, all'alba, Mario Santiago porta uno dei suoi compagni del seminario di poesia dell'UNAM, Ramón Méndez, a conoscere Roberto Bolaño. Durante questo incontro nasce l'impulso di creare un nuovo movimento poetico. Così Ramón Méndez ricorda quel giorno: “Quando Santiago e io lasciammo la casa di Bolaño lo avevamo convinto della nostra sovversione vitale contro l'ufficialità della cultura, e lui ci aveva paragonato ai beatniks: “Tu sei Ginsberg – aveva detto a Santiago – e questo è Corso: i beatniks del Messico”.
Tra la fine del 1975 e gli inizi del 1976 irrompe nel panorama culturale messicano il movimento infrarealista. Il vagabondare, l'alcol e una passione incorruttibile per la poesia sono i principi fondamentali che danno coesione a questo gruppo di giovani che cercarono in ogni gesto e in ogni verso un nuovo modo di spiegare il mondo e di esprimerlo in una poesia lontana dalla burocrazia, dagli spazi del potere e da anchilosate legittimazioni.
Andrea Cobas Carral, "La estupidez no es nuestro fuerte". Tres manifiestos del infrarrealismo mexicano .
Come sognare l'utopia e svegliarsi urlando, ancora una volta.
Il fondamentale saggio di Andrea Cobas Carral sulle linee guida dell'infrarealismo e le avanguardie latinoamericane degli anni Settanta è tradotto integralmente su 2.0 a questo indirizzo.
[Un grazie a Carmelo di archiviobolano.it per i suggerimenti preziosi e puntuali, l'entusiasmo e l'instancabile lavoro di ricerca e a tutti i bolañani che leggono e condividono appassionatamente questi materiali.]
Una mattina del 1975, all'alba, Mario Santiago porta uno dei suoi compagni del seminario di poesia dell'UNAM, Ramón Méndez, a conoscere Roberto Bolaño. Durante questo incontro nasce l'impulso di creare un nuovo movimento poetico. Così Ramón Méndez ricorda quel giorno: “Quando Santiago e io lasciammo la casa di Bolaño lo avevamo convinto della nostra sovversione vitale contro l'ufficialità della cultura, e lui ci aveva paragonato ai beatniks: “Tu sei Ginsberg – aveva detto a Santiago – e questo è Corso: i beatniks del Messico”.
Tra la fine del 1975 e gli inizi del 1976 irrompe nel panorama culturale messicano il movimento infrarealista. Il vagabondare, l'alcol e una passione incorruttibile per la poesia sono i principi fondamentali che danno coesione a questo gruppo di giovani che cercarono in ogni gesto e in ogni verso un nuovo modo di spiegare il mondo e di esprimerlo in una poesia lontana dalla burocrazia, dagli spazi del potere e da anchilosate legittimazioni.
Andrea Cobas Carral, "La estupidez no es nuestro fuerte". Tres manifiestos del infrarrealismo mexicano .
Come sognare l'utopia e svegliarsi urlando, ancora una volta.
Il fondamentale saggio di Andrea Cobas Carral sulle linee guida dell'infrarealismo e le avanguardie latinoamericane degli anni Settanta è tradotto integralmente su 2.0 a questo indirizzo.
[Un grazie a Carmelo di archiviobolano.it per i suggerimenti preziosi e puntuali, l'entusiasmo e l'instancabile lavoro di ricerca e a tutti i bolañani che leggono e condividono appassionatamente questi materiali.]
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giovedì, marzo 04, 2010
Ogni giorno ha la sua pena (WRSASYDHT)
non ho parole per quello che sta succedendo,ogni giorno c'è qualche rogna!per fortuna sono molto positiva penso sempre che si risolvi tutto per il meglio!
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mercoledì, marzo 03, 2010
Il coraggio di riappendere (WRSASYDHT)
Pertanto
CORTE EUROPEA HA ACCOLTO LA NS RICHIESTA DI RINVIO, PERTANTO SI DEVE AVERE IL CORAGGIO DI RIAPPENDERE IL CROCIFISSO NELLE AULE DOVE ERA STATO TOLTO !!!!!!!!!!!!!
Mezzo
Vi invito a controllare a tappeto tutte le liste dl centro siniistra e a contestarle con ogni mezzo , a brignate birgante e mezzo
In corpo
caro silvio con noi o contro di noi non si puo govrnare con le serpi in corpo senza pulizia siamo destinati a sparire. abbiamo i c.....i pieni.
CC
E ORA DI ATTACARE IL PD IN CANPANIA IL DISASTRO CHE HANNO CONPINATO SANITA E CC NON ABASSIAMO LA GUARDIA
Polico
Chi va a "mangiar er panino" anzichè stare in fila a presentare la lista PDL ci copre di ridicolo e ci farà perdere nel Lazio. Scegliamo meglio il personale polico.
CORTE EUROPEA HA ACCOLTO LA NS RICHIESTA DI RINVIO, PERTANTO SI DEVE AVERE IL CORAGGIO DI RIAPPENDERE IL CROCIFISSO NELLE AULE DOVE ERA STATO TOLTO !!!!!!!!!!!!!
Mezzo
Vi invito a controllare a tappeto tutte le liste dl centro siniistra e a contestarle con ogni mezzo , a brignate birgante e mezzo
In corpo
caro silvio con noi o contro di noi non si puo govrnare con le serpi in corpo senza pulizia siamo destinati a sparire. abbiamo i c.....i pieni.
CC
E ORA DI ATTACARE IL PD IN CANPANIA IL DISASTRO CHE HANNO CONPINATO SANITA E CC NON ABASSIAMO LA GUARDIA
Polico
Chi va a "mangiar er panino" anzichè stare in fila a presentare la lista PDL ci copre di ridicolo e ci farà perdere nel Lazio. Scegliamo meglio il personale polico.
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sabato, febbraio 27, 2010
Mollate tutto, di nuovo
"Mai troppo tempo in uno stesso posto, come i guerriglieri, come gli ufo, come gli occhi bianchi degli ergastolani."
Roberto Bolaño, Primo manifesto infrarealista, 1976.
Ho fatto un primo imperfetto tentativo di traduzione di "Déjenlo todo, nuevamente": sta su mirumir 2.0 a questo indirizzo.
Roberto Bolaño, Primo manifesto infrarealista, 1976.
Ho fatto un primo imperfetto tentativo di traduzione di "Déjenlo todo, nuevamente": sta su mirumir 2.0 a questo indirizzo.
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mercoledì, febbraio 24, 2010
Soprattutto
– Emanuele buonasera.
– Buonasera, buonasera. Scusatemi di non essere con voi, però il mio primo pensiero era di andare a ritrovare la mia famiglia qua.
– Ecco, dunque lui oggi ha fatto un'intervista al quotidiano l'Opinione dicendo: "Ma insomma qualunque cosa faccio non va bene. Se lavoro magari nei fondi di investimento dicono che faccio un lavoro plebeo, e se non lavoro dicono che campo di rendita e non va bene, e se... insomma, l'unica cosa che non mi può essere rimproverata è di fare il re", sostanzialmente, insomma. Vabbe'. Siccome questo non è immediatamente possibile bisogna accontentarsi.
– E poi non è affatto... poi soprattutto non è affatto la mia idea, diciamo.
– Ecco, appunto. Allora come è andata? Ditemi insomma la verità o comunque avviciniamoci. Quando siete stati eliminati la prima sera...
[Ieri sera a Porta a Porta Bruno Vespa voleva sapere da Emanuele Filiberto la verità. O comunque avvicinarcisi.]
– Buonasera, buonasera. Scusatemi di non essere con voi, però il mio primo pensiero era di andare a ritrovare la mia famiglia qua.
– Ecco, dunque lui oggi ha fatto un'intervista al quotidiano l'Opinione dicendo: "Ma insomma qualunque cosa faccio non va bene. Se lavoro magari nei fondi di investimento dicono che faccio un lavoro plebeo, e se non lavoro dicono che campo di rendita e non va bene, e se... insomma, l'unica cosa che non mi può essere rimproverata è di fare il re", sostanzialmente, insomma. Vabbe'. Siccome questo non è immediatamente possibile bisogna accontentarsi.
– E poi non è affatto... poi soprattutto non è affatto la mia idea, diciamo.
– Ecco, appunto. Allora come è andata? Ditemi insomma la verità o comunque avviciniamoci. Quando siete stati eliminati la prima sera...
[Ieri sera a Porta a Porta Bruno Vespa voleva sapere da Emanuele Filiberto la verità. O comunque avvicinarcisi.]
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martedì, febbraio 23, 2010
Il segno di azzorro (WRSASYDHT)
Essendo
NEL PDL E' LA VOLONTA' DEL SUO POPOLO "LIBERO...DI ESSERE SE STESSO UN'AZZORRO TRICOLORE CHE SFIDA I TEMPI E GLI SPAZI DELL'EUROPA E DEL MONDO SOLO ESSENDO SE ST
In modo
MI SONO ISCITTO AL VS PARTITO. PER FAVORE LIBERALIZZATE DEL TUTTO LA PUBBLICITA' SANITARIA PER LE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE IN MODO DA FARSI CONOSCERE LIBERAMENTE
Con calma
bisogna far dei mega campi O.N.U.,in libia o al polo nord.tutti gli irregolari,vanno portati li' di peso,senza se e semza ma.poi con calma li si porta ai loro paesi.
Pölitica
NEL PDL C'E' UN POPOLO! MA POI C'E' IL PARTITO-POLITICO CHE NON VUOLE ESSERE ESPRESSIONE DI QUEL POPOLO MA UNA "IKEA PER PROPRIO POTERE"ASSEMBLATA SOLO PER OTTEN
Silvio,
Great spirits have always encountered violent opposition from mediocre minds – Albert Einstein.
A vario titolo
troppa gente africana,magrebina circola liberamente a vario titolo nel paese. e' ora di far un censimento,controllarli uno a uno.E' UNO SCHIFO!!!
Kanta che ti passa
LA LEGGE MORALE DENTRO DI ME IL CIELO AZZURRO SOPRA DI ME... ITALIA, LA MIA CASA !
NEL PDL E' LA VOLONTA' DEL SUO POPOLO "LIBERO...DI ESSERE SE STESSO UN'AZZORRO TRICOLORE CHE SFIDA I TEMPI E GLI SPAZI DELL'EUROPA E DEL MONDO SOLO ESSENDO SE ST
In modo
MI SONO ISCITTO AL VS PARTITO. PER FAVORE LIBERALIZZATE DEL TUTTO LA PUBBLICITA' SANITARIA PER LE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE IN MODO DA FARSI CONOSCERE LIBERAMENTE
Con calma
bisogna far dei mega campi O.N.U.,in libia o al polo nord.tutti gli irregolari,vanno portati li' di peso,senza se e semza ma.poi con calma li si porta ai loro paesi.
Pölitica
NEL PDL C'E' UN POPOLO! MA POI C'E' IL PARTITO-POLITICO CHE NON VUOLE ESSERE ESPRESSIONE DI QUEL POPOLO MA UNA "IKEA PER PROPRIO POTERE"ASSEMBLATA SOLO PER OTTEN
Silvio,
Great spirits have always encountered violent opposition from mediocre minds – Albert Einstein.
A vario titolo
troppa gente africana,magrebina circola liberamente a vario titolo nel paese. e' ora di far un censimento,controllarli uno a uno.E' UNO SCHIFO!!!
Kanta che ti passa
LA LEGGE MORALE DENTRO DI ME IL CIELO AZZURRO SOPRA DI ME... ITALIA, LA MIA CASA !
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domenica, febbraio 21, 2010
We Read Azzurri Italiani So You Don't Have To
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mercoledì, febbraio 17, 2010
WRSA a scadenza regolare, SYDHT
Re Mago
Caro Pres. sei il RE-MAGO, della comunicazione. verbale, e via etere, e oggi permetti che tutti i canali d'infomazione radio-televisivi ogni istante del gio. ti sputa
Troppo
governano i magistrati, è una magistratozia. Siamo stati TROPPO BUONI per TROPPI ANNI, ed ora ci becchiamo i clandestini, i PM di SX, i giornalisti che calunniano etc
Contento
puttana eva come sarei contento di vedervi tutti in galera , in manette , a marcire , tangestisti corrotti e puttane malefiche .
Interessante
cari Sostenitori del pdl - anch’io condivido i vostri valori - vivo tra Paris e Milano; in questi mesi , in Francia, è d’attualità un interessante dibattito sull’
Ma
sono del pdl ma sono orgogliosamente ebreo, se candidate nel lazio celori votero bonino e riconsegnero la tessera del pdl, premesso risiedo a roma.
Sapientoni
Ennesimo ceffone del democratico Obama ai nostri cosiddetti democratici.Gli USA contruiranni altre centrali nucleari.E ora come la mettiamo,sapientoni del PD e IDV ?
Sembra
a me sembra che contro Berlusconi e il suo Governo ci siano attacchi concentrici a scadenza regolare sta a noi contrastarli con il nostro voto
Caro Pres. sei il RE-MAGO, della comunicazione. verbale, e via etere, e oggi permetti che tutti i canali d'infomazione radio-televisivi ogni istante del gio. ti sputa
Troppo
governano i magistrati, è una magistratozia. Siamo stati TROPPO BUONI per TROPPI ANNI, ed ora ci becchiamo i clandestini, i PM di SX, i giornalisti che calunniano etc
Contento
puttana eva come sarei contento di vedervi tutti in galera , in manette , a marcire , tangestisti corrotti e puttane malefiche .
Interessante
cari Sostenitori del pdl - anch’io condivido i vostri valori - vivo tra Paris e Milano; in questi mesi , in Francia, è d’attualità un interessante dibattito sull’
Ma
sono del pdl ma sono orgogliosamente ebreo, se candidate nel lazio celori votero bonino e riconsegnero la tessera del pdl, premesso risiedo a roma.
Sapientoni
Ennesimo ceffone del democratico Obama ai nostri cosiddetti democratici.Gli USA contruiranni altre centrali nucleari.E ora come la mettiamo,sapientoni del PD e IDV ?
Sembra
a me sembra che contro Berlusconi e il suo Governo ci siano attacchi concentrici a scadenza regolare sta a noi contrastarli con il nostro voto
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