mercoledì, settembre 06, 2006

Falso Allarme per Preghiera Chassidica

Mentre l'aereo dell'Air Canada da Montreal a New York si prepara a raggiungere la pista per il decollo un passeggero si mette a pregare: "Era chiaramente un ebreo chassidico", ha poi raccontato un testimone "Aveva una specie di copricapo. Leggeva da un libro. Non pregava proprio a voce alta, ma dondolava avanti e indietro".
Un'hostess si avvicina all'uomo e gli dice che sta facendo innervosire gli altri passeggeri. Poi gli chiede di scendere dall'aereo e lo fa scortare fuori.
"L'assistente di volo ha ricosciuto a voce alta che non si trattava di un musulmano e che era desolata, ma che doveva chiedergli di andarsene".
Il grassetto è mio, la notizia è qui.

lunedì, settembre 04, 2006

Il Baffo e la Bestia

– Antonia, se non stai un po' zitta finisce che ti ammazzo.
– Perfino!
– Ai parenti dico che sei tornata nella tua Lovadina.
– Ah, caro mio...
– Invece ti ammazzo qua in cucina, scavo un buco e ti ci butto dentro.
– E dopo ti tocca cambiare tutte le piastrelle.

Le discussioni tra mio padre e la nonna finivano immancabilmente con un proposito di omicidio e si arenavano sulle piastrelle scompagnate. Io li fissavo con un'espressione di bovino stupore, la mamma lasciava la stanza in lacrime e le zie seguivano tutto con il binocolo dalla casa vicina.

– Mamma, ma papà non ammazza davvero la nonna, no?
– No, sono due stupidi.
– Perché poi quando vengono la Claudia e la Raffaella se ne accorgono, se c'è qualcosa che non va con il pavimento. E le zie? Poi deve ammazzare anche le zie, e non abbiamo una casa tanto grande.
– Non le ammazza, le zie.
– Che strano, poi. Ci sono la legnaia e il sottoscala. Perché vuole seppellirla proprio in cucina?
– Non stare ad ascoltare quello che dice tuo padre.

Era l'agosto del 1973, e il babbo aveva due ossessioni: la Nonna Morta Sotto Il Pavimento (o Almeno Zitta) e La Grande Trota. Per quest'ultima sentiva di essere vicino a una soluzione. Da circa tre mesi all'imbrunire andava a fare la posta alla marmorata gigante che il suo amico d'infanzia Gianni, a tutti noto come Tarzan per lo stile di vita alternativo, diceva di aver intravisto nell'Isonzo dalle parti della Centrale Elettrica.
Con le ferie l'attività di vigilanza si era intensificata: il babbo partiva di buon mattino lasciandosi alle spalle una scia di Autan e di ottimismo, tornava a pranzo (il tempo di litigare con la nonna) e poi si riappostava fino a sera. Dopo una settimana di pesca intensiva aveva già cominciato a stabilire un legame empatico con il pesce ("pensa da trota, sii la trota"), peraltro senza averlo mai visto.

Antonia era scettica.
– Magari non esiste!
– Esiste.
– Magari non la sai pescare. Fa' veder l'esca.
– No.
– Fa' veder l'esca, mica te la mangio!
– Antonia, se non stai zitta...
– Allora chiedo all'Aldo.
– Antonia!

L'Aldo era il vicino vagamente imitativo, pescatore dilettante e sprovveduto, sempre alla ricerca di consigli che non sarebbe mai riuscito a mettere a frutto. Papà ci aveva imposto il silenzio stampa sulla Grande Trota: voleva evitare di trovarsi accanto Aldo con il suo entusiasmo da neofita proprio mentre "pensava da trota" fissando in silenzio il galleggiante.

– Ciao, papà è uscito?
– Per quanto mi consta...
– A pescare?
– No, no.
– A far esca?
– Forse...
– Progressi con il pesce?
– No eh be'...
– C'è la mamma?
– No.
– La nonna?
– Buongiorno signor Aldo!
– Signora, cosa mi dice di suo genero?
– Tanto una brava persona, mio genero.
– Sa se va a pescare, oggi?
– Ne so, di cose...
– Nonna!
– Sul pesce?
– Ah, no, sul pesce non so niente, arrivederla!

Accadde un pomeriggio. Papà pensava da trota, mamma era uscita a fare la spesa, io leggevo un libro e Antonia si stava curando il mal di testa con l'Optalidon e una pezza bagnata sulla fronte.
– Omadonna mi sa che mi gira la testa.
– Nonna!
– Mi stendo per terra solo un momento.
– Chiamo le zie?
– No no, adesso faccio un pisolino.

Poco dopo la mamma aprì la porta di casa, entrò in salotto e trovò me che vegliavo quella che le sembrò la salma di sua madre. Antonia morta davanti alla bambina e suo marito a fissare un galleggiante: ebbe la presenza di spirito di rimandare lo svenimento, di cacciare indietro le lacrime e di chiamare un'ambulanza. In un secondo momento si rese conto che Antonia respirava ancora. O meglio rantolava. O meglio, come si sarebbe chiarito in seguito, russava.

Quella sera papà tornò con la Trota - una marmorata di 14 chili - e una lieve tachicardia. Non potevo crederci.
– Papà!
– Vedi che c'era. Dov'è la mamma?
– All'ospedale con la nonna.
Mettiamoci nei panni di quest'uomo e delle sue coronarie: La Grande Trota tra le braccia e la Suocera all'Ospedale, nello stesso giorno. Sembrava quasi che il silenzio improvviso lo intimidisse. Per fortuna in quel momento qualcuno si attaccò al campanello del portone: Aldo.

Risultò che la nonna aveva esagerato con gli Optalidon. In seguito ebbe anche una reazione allergica che le fece gonfiare le labbra. Fu così che la vidi la mattina dopo, quando entrai correndo nella camerata e mi fermai incespicando davanti al suo letto:
– Nonna, l'ha presa, l'ha presa!
– La Tfota!
– 14 chili. Cos'hai alla bocca.
– Feazione allefgica. Che paufa che go ciapà, Mafìa Vefgine.
Vista così, con la camicia da notte bianca, la nuvoletta di capelli grigi, gli occhi velati, la pelle lentigginosa e le labbra gonfie, Antonia sembrava pure lei un pesce, ma di una specie antichissima e ormai estinta, un fossile vivente. Dovette pensarlo anche il babbo, che rimase a guardarla a distanza prima di avvicinarsi.
– Allofa tanti complimenti per la tfota.
– L'esca era quella giusta.
– O il pesce efa stanco.
– Anche.
– Ti pensavi che mofivo.
– Avevo già scavato il buco in cucina.

Di quel giorno resta una foto, che chiameremo il Baffo e la Bestia. Lui esibisce una camicia caki con le maniche arrotolate, blue jeans a zampa d'elefante con i taschini applicati sul davanti e chiusi da una zip, sandali di cuoio marrone, occhiali da sole con lenti fumè, caratteristica calvizie, baffi generosi, basette lunghe e un innaturale pallore da extrasistole. Sembra uscito da un film di Fernando di Leo, potrebbe essere il poliziotto in borghese ma anche il pregiudicato con precedenti per furto con scasso e ricettazione. E poi c'è lei, enorme, pesante. La Grande Trota stanca di correre.
La foto è miracolosamente a fuoco, ad Aldo per l'emozione tremavano le mani.

domenica, settembre 03, 2006

Braccio destro numero 1 di quello nuovo

Jumaa Farid al-Saidi, ad alcuni noto come Abu Humam e ad altri come Abu Rana, per tutti noi il "braccio destro numero 1 di quello nuovo", è arrivato trascinando il suo beauty case e si è sistemato timidamente in seconda fila tra gli sguardi curiosi degli altri vice. L'hanno catturato in giugno, mentre con quella faccia un po' così si accingeva a usare donne e bambini come scudi umani (ferocia: +2 punti), poi se lo sono persi in qualche magazzino e adesso lo rispolverano tra l'apparizione in video del dottor Zawahiri e un discorso di Bush sulla Guerra al Terrore (nuova serie).

Non è più come ai bei vecchi tempi, quando il braccio destro ci veniva fornito con allegato curriculum (esperto di esplosivi, chimico, tesoriere, visagista) e si lasciava dietro una scia di documenti, fotografie e numeri di telefono compromettenti che bastavano a farci divertire per una settimana. Del resto Abu Ayyub al-Masri, il suo capo, forse non è neanche il capo (carisma: -10). Forse sta in carcere, in Egitto (potere magico: -15).
Secondo le autorità irachene al-Saidi era "direttamente responsabile" della persona che aveva fatto saltare in aria il santuario sciita di Samarra (potere evocativo: +8) e commissionava rapimenti a scopo di riscatto (prestigio: +1).
C'è di buono che è ancora in garanzia.

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Make-up:
Fondotinta rivitalizzante Brighten-Me-Up, Superpowder opacizzante Anonymous Beige, Fard Alcaidora in quattro tonalità effetto mosaico, rossetto Infrarouge #10 Bluff, Dazzling Body Powder Or du Japon.


sabato, settembre 02, 2006

Olbermann a Rumsfeld: questa è una democrazia

"L'uomo che vede assoluti dove tutti gli altri vedono sfumature di significato è o un profeta o un ciarlatano. Donald H. Rumsfeld non è un profeta".
Keith Olbermann, conduttore di Countdown sulla MSNBC, nel suo commento al discorso di Rumsfeld davanti ai veterani dell'American Legion.
L'ho tradotto e l'ho messo qui su 2.0: è un bel discorso.

venerdì, settembre 01, 2006

Il reality palestinese: 24-30 agosto

Vediamo come sono andate le cose questa settimana nel reality palestinese. Ben 30 concorrenti sono stati eliminati, mentre i nominati di questa settimana sono 52. Per rendere il gioco più appetibile e allettare gli sponsor non è stato ancora detto ai palestinesi che Israele ha perso la guerra in Libano; in compenso hanno ricevuto la visita di Kofi Annan, però è stato fatto loro credere che si trattasse di un Morgan Freeman particolarmente tirato a lucido in tour promozionale. Anche per questa settimana dovranno farsi bastare una quantità inferiore di cibo e di combustibile. Acqua, poca. Elettricità, così così. La costruzione del Muro procede speditamente sotto ogni profilo.

Al solito, cito e traduco dal rapporto del Palestinian Center for Human Rights relativo alle azioni dell'Esercito di occupazione israeliano nei Territori Occupati nella settimana dal 24 al 30 agosto 2006 (si sono dimenticati di cambiare la data, ma ho controllato: i dati sono aggiornati, l'altra settimana gli eliminati erano solo 8).

- Le Forze israeliane di occupazione hanno ucciso 30 palestinesi, inclusi 3 bambini, un giovane mentalmente disabile e una donna.
- 20 di queste vittime sono state uccise nel quartiere di al-Shojaeya neighborhood a Gaza City.
- in 3 casi si è trattato di omicidi extragiudiziali, in Cisgiordania.
- Sono rimasti feriti 52 civili palestinesi, inclusi 18 bambini e una donna.
- L'Esercito ha lanciato una serie di attacchi aerei su case della Striscia di Gaza.
- A Gaza City e a Jabalya sono state distrutte tre case.
- L'Esercito di difesa israeliano ha condotto 40 incursioni in comunità palestinesi della Cisgiordania e ha invaso il quartiere di al-Shojaeya a Gaza City.
- Ha arrestato 50 civili palestinesi in Cisgiordania, compresi 6 bambini.
- Ha arrestato un membro del Consiglio Legislativo palestinese a Ramallah.
- Ha arrestato 7 civili palestinesi nella Striscia di Gaza.
- Ha demolito 4 case a Nablus.
- Ha distrutto proprietà private nel quartiere di al-Shojaeya a Gaza City.
- Ha continuato a imporre un assedio totale ai Territori Palestinesi Occupati e uno stretto assedio alla Striscia di Gaza; sono mancati generi alimentari e combustibile. Le truppe israeliane posizionate in vari posti di controllo nella Cisgiordania hanno arrestato 5 civili palestinesi.
- Ha continuato a costruire il Muro di Annessione in Cisgiordania; a questo scopo ha raso al suolo altre aree di terra a Hebron.
- I coloni israeliani hanno continuato ad attaccare civili palestinesi e le loro proprietà nei Territori Palestinesi Occupati; hanno attaccato civili palestinesi e le loro proprietà a Hebron; nel villaggio di Beit Fourik, nei pressi Nablus, è rimasto ferito un bambino palestinese.

Intanto su Gaza continua la pioggia di volantini lasciati cadere dagli aerei israeliani. (aerei: più che sufficiente. Se cominciare a disquisire sul tipo di aereo vi picchio con la madonnina placcata oro zecchino). IMEMC riporta il testo di uno di quei volantini:

"Agli abitanti della Striscia di Gaza.
I membri dei gruppi terroristici continuano a usarvi come scudi umani. Impediscono l'apertura dei valichi con le loro operazioni terroristiche, e dunque siete diventati loro ostaggi.

L'Esercito di difesa israeliano si rende conto che questi valichi per voi sono vitali, e non vuole sprecare l'occasione di riaprirli e di riaprirne di nuovi, come quello di Soufa, per il vostro bene. Tuttavia la continuazione degli attacchi e il transito di terroristi ai valichi non lascia all'Esercito altra scelta se non quella di tenerli chiusi per proteggere le vite dei lavoratori palestinesi e israeliani e proteggere i cittadini dello stato di Israele.

Non permettete a quegli estremisti che servono interessi stranieri di impedirvi di avere un futuro sicuro ed econonomicamente prospero.

Il Comando Centrale dell'Esercito di difesa israeliano".

Giusto perché mi andava di chiudere con un po' di ironia.

giovedì, agosto 31, 2006

Il cordless più stupido del mondo

Questo pomeriggio.

– Pronto.
– Pronto, buongiorno, Studio Medico?
– No, signora, ha sbagliato numero.
– Ma come, ho fatto lo 0481xxxxxx.
– No ha fatto lo...
– ... sì?
– Mamma? Sei tu?
– E tu, sei tu?
– Sì.
– Non lo so, come ho fatto.
– Avevi il mio numero in memoria.
– Ma no, ho fatto il loro numero e hai risposto tu. Dev'essere il cordless nuovo.

Un cordless in grado di comporre un solo numero, il mio, e l'ha comprato mia madre.
Sono una donna fortunata.
Poteva comprarlo mia suocera.

Falso Allarme per Maglietta

Al JFK di New York lo costringono a togliersi la maglietta con scritta in caratteri arabi (e traduzione in inglese). Lui è Raed Jarrar, architetto (e blogger) di origini irachene.

Quiz del giovedì:
Cosa c'era scritto su quella maglietta?

1. You are leaving the Israeli sector.
2. My daughter went to Baghdad and all I got was this lousy t-shirt.
3. Where's Lee Harvey Oswald when he's needed?
4. We will not be silent.

Link

mercoledì, agosto 30, 2006

Hey lube

Insomma, non puoi portarti il collirio, la crema solare, lo shampoo, il balsamo, il bagnoschiuma, le cremine, il lucidalabbra, il dentifricio, il collutorio, il fondotinta fluido, la soluzione salina per le lenti e puoi portarti il lubrificante personale? Fino a 4 once (113 grammi)?
No burrocacao, sì lubrificante? Dico*.
È sul sito della TSA, l'Ente americano per la sicurezza dei trasporti.

*È pateticamente chiaro a tutti che il capoblog in questo momento si sta censurando.

Falso Allarme per Nome Esotico

Il bello di questa notizia apparsa sul sito della BBC è che non si capisce cosa abbia combinato il Kulasegaram Jayendran, in attesa del traghetto da Ardossan all'isola di Arran, per turbare l'ordine pubblico e far scattare un security alert. Altrove si accenna a un "presunto commento rivolto al personale del traghetto". Lo metto via come "Falso Allarme per Nome Esotico e Colore dell'Incarnato".

La mia nuova collezione

È quasi settembre, i miei bracci destri lustrati con il sidol sono schierati in perfetto ordine sulla mensola del salotto (the new guy di al Qaeda-Iraq è uno a cui piace mantenere il basso profilo, si dice in giro, e questo significa che devono ancora lavorarci su) e sento che è ora di cominciare una nuova collezione: i Falsi Allarmi.

Dopo il papà di tutti i FA, quello liquido e senza precedenti, dopo l'omino che portava nello zaino una "pompa" che è stata scambiata per "bomba" e svariati aerei scortati a terra o mai decollati perché tra i passeggeri c'erano dei signori dalla pelle scura che "forse" parlavano arabo e portavano giubbotti troppo pesanti per la stagione (moda tiranna), ho deciso di cominciare con questi due oggettini di pregio:

1. Ragazzino fa cadere per sbaglio l'iPod nel bagno dell'aereo, creando scompiglio.
2. Un signore dichiara la propria antipatia per una diga durante un incontro pubblico e riceve una chiamata dell'FBI.
1. My name is Stupid
Il ragazzino sta volando in Canada da un'amica conosciuta giocando in rete, va in bagno, torna al suo posto, nota una certa agitazione tra le hostess. Solo dopo averle viste fare una telefonata si rende conto di non avere più l'iPod con sé e fa due più due. Va dalle hostess, spiega l'accaduto e dice: "Quello è il mio iPod. Non serve che chiamiate l'Ente per la protezione del traffico aereo". "Lo abbiamo già fatto", dicono loro.
A terra lo interrogano, e quando emerge che il ragazzino è un giocatore di World of Warcraft (pseudonimo: "Stupid") le cose si fanno, come dire, più complicate:

"Che tipo di gioco è?"
"È un gioco fantasy... si gioca in rete"
"Fantasy... tipo maghi e stregoni?"
"Be', gli stregoni ci sono..."

Bisogna anche spiegare agli agenti antiterrorismo cosa sono le gilde. Poi arrivano le domande toste: cosa pensi dell'11 settembre? E sulla questione dell'Iran? Sai costruire una bomba?
Alla fine lo lasciano andare. Poi un agente gli si avvicina:

"Me l'hanno appena dato gli artificieri. È un iPod. Lo rivuoi?"
"È stato nel cesso".
"Sì, è sporco".

Poi l'agente gli dice:
"Tim, ormai sei fuori dai guai. Adesso puoi dirmelo. Sei andato in bagno e hai buttato per sbaglio l'iPod nel water?"
"No! Ve l'ho detto, me ne sono accorto dopo!"
"OK, OK. Ti credo. Sei andato alla grande, Tim".

Link
Sul forum di WOW Stupid racconta la sua avventura.

2. Arrivederci e grazie per il pesce.
Il Genio militare americano organizza un incontro pubblico ad Alton, Illinois, per parlare di pesci, di chiuse e di dighe sul Mississippi. C'è anche una presentazione PowerPoint sulle varie proposte per migliorare la vita dei pesci: una di esse consiste nell'eliminazione di una diga a East Alton.
Il signor Bensman interviene a favore della demolizione della diga. Anzi, come scriverà un quotidiano locale, dichiara ai genieri che gli "piacerebbe veder saltar in aria quella diga".

Il giorno dopo un ufficiale del Genio legge il giornale e decide che il signor Bensman ha minacciato un'infrastruttura pubblica.
Quando viene contattato da un agente dell'FBI, il signor Bensman si stupisce che secondo i federali un terrorista possa annunciare i suoi piani durante un incontro pubblico organizzato dall'Esercito. Poi però gli dicono che vogliono perquisirgli la casa, e allora gli viene in mente che forse ha bisogno di un avvocato. Bene, dice l'agente dell'FBI, allora scriverò che non collabora.

Link

martedì, agosto 29, 2006

Il miagolante signor G.

La miagolante creatura e le sue graziose unghie su YouTube. È SFW, ma anche un po' WTF.

Né imminente, né inimmaginabile

Sempre a proposito dell'attentato "di dimensioni inimmaginabili" che sarebbe stato sventato dalle autorità britanniche il 10 agosto scorso, Enrico Franceschini su Repubblica riferisce di una "lunga e accurata inchiesta" del New York Times , che riassume così:

"la minaccia era seria, gli arresti vennero decisi dopo che alcuni dei presunti terroristi registrarono le rivendicazioni dell'attentato da rendere pubbliche dopo la loro morte suicida, ma apparentemente il complotto non aveva ancora raggiunto la fase finale e non è chiaro come e quando i complottatori lo avrebbero portato a termine. Qualcuno degli investigatori non è nemmeno sicuro se sarebbero riusciti a portarlo a termine, cioè se possedevano l'esperienza tecnica richiesta per fare detonare un esplosivo di quel tipo.

Questo non significa che il pericolo non fosse (e non rimanga) serio; né che un'altra cellula terroristica non stia portando avanti nell'ombra un piano analogo, in Inghilterra o altrove. Ma alcune affermazioni fatte nelle prime ore e nei primi giorni successivi all'arresto dei ventiquattro sospetti, scrive il New York Times, appaiono ora 'esagerate', imprecise, fuorvianti. Non ci sarebbero prove, ad esempio, che i terroristi volevano far saltare 'dieci' aerei, né che il loro attacco avrebbe causato un massacro 'inimmaginabile, senza precedenti'.

La dinamica degli arresti e soprattutto il modo in cui furono annunciati diffuse l'impressione che i terroristi fossero stati fermati all'ultimo momento: poche ore dopo o al massimo il mattino seguente sarebbero saliti sugli aerei compiendo le loro stragi. Invece dall'inchiesta del New York Times risulta che non avevano ancora acquistato i biglietti e neppure deciso date o rotte dei voli".

Cioè, quello che Craig Murray aveva osservato a pochi giorni dagli arresti, e che aveva ribadito in un commento sul Guardian: la scelta dei tempi è stata di natura politica ("qui c'è più propaganda che complotto"), il rischio era probabilmente reale ma vago, e soprattutto questa operazione non ha contribuito a eliminarlo.

L'inchiesta ieri è uscita solo sulla versione cartacea del New York Times, ed è stata esclusa dal sito Internet. Oggi c'è, a questo indirizzo.

(Per evitare la registrazione, c'è il solito bugmenot)

lunedì, agosto 28, 2006

Un'inconfessabile tenerezza

interisti, you know I love you

"Mezza squadra dell'Inter vice campione del mondo".

Luglio 1970, i mondiali erano questi.

Momento-verità: sono stata battezzata dal fratello prete di Tarcisio Burgnich. Con Dio non ha funzionato, ma per l'Inter provo un'inconfessabile tenerezza.
Però adesso buttate a terra quello scudetto e mani in alto.

Almeno Babbo Natale non esiste

"Vorrei tanto essere Babbo Natale, ma non lo sono".
Donald Rumsfeld in un'intervista sul volo per Fairbanks, due giorni fa.

"Babbo Natale ha un piano, sa quante renne gli servono per portarlo a termine, e non ha mai lavorato per Nixon".
Think Progress, commenti.

venerdì, agosto 25, 2006

L'uomo del troppopieno

Vi farà piacere sapere che continuo a parlare con le facce nelle piastrelle. Da circa tre mesi, però, ho un nuovo amico.
Ve ne avrei parlato prima, se non ci fosse stato di mezzo un problema di nomenclatura. Mi chiedevo come si chiamasse quel buchino di scolo che sta sotto il miscelatore e che serve a evitare l'allagamento del bagno quando il lavello è troppo pieno. Doveva esserci "la parola", un sofisticato termine tecnico noto agli idraulici e ai rivenditori di sanitari e a me precluso. E c'è, quel termine, l'ho scoperto oggi: è "foro del troppo pieno" o anche, semplicemente, "troppopieno". Tanto valeva chiamarlo "cosino sotto il miscelatore" o "chi c'è qua" o "puliscimi con il Cif un giorno sì e uno no".
A posto.
Adesso posso parlarvi della "cromatura del troppopieno del lavello del bagno" e voi sapete cosa intendo. Bene, lì. Lì mi è apparsa una faccia maschile barbuta, una via di mezzo tra Karl Marx, Babbo Natale e l'Olandese Sfrigolante dei Simpson. È visibile solo in certe condizioni di luce, specie la mattina quando mi lavo i denti. Pensavo che fosse uno dei soliti cretini che appaiono nel troppopieno e che se la tirano per mesi prima di dirti anche solo come si chiamano. Invece no, tra noi c'è un bel dialogo: per esempio, io gli racconto le puntate di Alias e lui me le spiega, e ieri mattina abbiamo avuto un'utile discussione sull'ipotesi delle esplosioni controllate al World Trade Center.
Di anticalcare per il momento non se ne parla proprio.

Is that a bomb in your pants?

Va all'aeroporto con la mamma e due bambini piccoli, l'addetta alla sicurezza lo perquisisce ed estrae dallo zaino un "piccolo oggetto nero di gomma". Lui dice sottovoce che si tratta di una "pompa". Lei però capisce "bomba".
Hilarity ensues.

(Certo, che sembra una notizia finta, ma noi non ci vergogniamo di nulla. Perché noi siamo siamo la Propaganda Ostile.)

giovedì, agosto 24, 2006

In Palestina, intanto

Cito e traduco dal rapporto del Palestinian Center for Human Rights relativo alle azioni dell'Esercito di occupazione israeliano nei Territori Palestinesi Occupati nella settimana dal 17 al 23 agosto 2006.

- Le Forze israeliane di occupazione hanno ucciso 8 palestinesi; in due casi si è trattato di omicidi extragiudiziali.
- Una donna di Rafah è morta per le ferite riportate in un precedente attacco in cui erano rimasti uccisi sul colpo i suoi due figli.
- Ci sono stati 26 feriti tra i civili palestinesi, compresi 8 bambini e una donna.
- L'Esercito israeliano d'occupazione ha lanciato una serie di attacchi aerei contro abitazioni della Striscia di Gaza.
- A Rafah e a Jabalya sono state distrutte due case.
- L'Esercito israeliano ha condotto 44 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania, e altre due nella Striscia di Gaza.
- Ha arrestato 64 palestinesi in Cisgiordania, compresi 5 bambini e 4 donne.
- Ha arrestato il vice primo ministro e il segretario del Consiglio Legislativo palestinese.
- Ha fatto irruzione nelle sedi di 3 società caritatevoli a Hebron.
- Ha raso al suolo almeno 30 dunam (1 dunam = 1000 metri quadri) di terra coltivabile e ha arrestato 5 attivisti palestinesi nella Striscia di Gaza.
- Ha continuato a imporre un assedio totale ai Territori Palestinesi Occupati e uno stretto assedio alla Striscia di Gaza; sono mancati generi alimentari e combustibile. Le truppe israeliane posizionate in vari posti di controllo nella Cisgiordania hanno arrestato 9 civili palestinesi, compresi due bambini.
- È continuata la costruzione del Muro di Annessione in Cisgiordania. Sono state confiscate altre terre a Tulkarem. È ripresa la costruzione di una sezione del Muro nei pressi dell'insediamento "Shavi Shomron", nella Cisgiordania settentrionale. È stata usata la forza per disperdere manifestanti che protestavano pacificamente contro la costruzione del muro nel villaggio di Bal'ein, a ovest di Ramallah.

Citazione del giorno:
"Ah, un altro piccolo sporco segreto da 5000 anni di storia: la pulizia etnica funziona".
Ralph Peters, Armed Forces Journal (via Kurt Nimmo)

mercoledì, agosto 23, 2006

Houston, abbiamo un problema

Vi segnalo che secondo il Daily Mail lo sceicco del terrore è così innamorato di Whitney Houston da aver preso in considerazione l'ipotesi di uccidere il marito di lei.
Ho sempre sognato di intitolare così un post.

Riddlesex

Mosnews è fantasioso sito di informazione russo con un debole per la cronaca nera, le fonti oscure e i turpi e/o truculenti "fotomontaggi illustrativi".

Mosnews of the Day: "Bambini russi disorientati da bamboline ermafrodite Made in China": "appare difficile spiegare ai bimbi cos'è un 'ermafrodita' e non sembra inoltre necessario, benché il nostro mondo cambi rapidamente".

martedì, agosto 22, 2006

Un sogno normale

– Senti qua che strano, ho sognato che George Clooney mi aiutava a ottenere la liberazione di un attivista innocente rinchiuso in un carcere marocchino.
– Ma tu, sogni normali, mai.
– E non mi piace, George Clooney. Credo di essere l'unica donna a sognarlo a fini vagamente politici o umanitari.
– Invece senti il mio: sono a Milano, devo andare dal dentista. A un certo punto arrivo in Corso Buenos Aires, che però è ricoperto d'erba. E poi mi dico che dovrei andare a trovare Andrea. Così mi avvio verso il Castello Sforzesco, ma il Castello non c'è. E per forza non c'è. È Roma, non Milano.
– Eh.
– Questo è un bel sogno normale.
– La fortuna di un analista, proprio.
– Tu se non ci fai stare anche 22 agenti della CIA e il rapimento di un imam non sei contenta.

Oh, beh.