lunedì, marzo 29, 2004
Guns and roses
Con qualche forzatura, sul Washington Times.
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Lo and behold
Qualche giorno fa con U. discutevamo dell'uso circoscritto (a un luogo: Gorizia; e spesso a un'unica generazione: la nostra) di alcune espressioni.
Per esempio: l'infantile "che divo!" per riferirsi a qualcosa di fighissimo.
Oppure l'esclamazione "Illu!", che richiede occhi sbarrati, ostentazione di stupore e tono ascendente. "Guarda lì, mi stupisco": ricorda il Middle English "lo" ("used to call attention or to express wonder or surprise" spesso "in a literary or humorous way", secondo il Webster e il Collins), per strano che possa sembrare.
"Illu!" è quello che ho detto ieri pomeriggio, lo sguardo dapprima posato distrattamente sul panorama, poi messo a fuoco. Sul monte Sabotino è riapparsa la scritta "Naš Tito", tracciata con grandi sassi bianchi negli anni Settanta e poi lasciata a confondersi tra la sterpaglia. Susciterà malumori da una parte e dall'altra.
Io nei prossimi giorni fisserò quel mio orizzonte emotivo risistemato e sussurrerò tra me e me "illu!" più e più volte. Forse, ma senza farmi sentire e con più di un mezzo sorriso, anche "che divo".
Per esempio: l'infantile "che divo!" per riferirsi a qualcosa di fighissimo.
Oppure l'esclamazione "Illu!", che richiede occhi sbarrati, ostentazione di stupore e tono ascendente. "Guarda lì, mi stupisco": ricorda il Middle English "lo" ("used to call attention or to express wonder or surprise" spesso "in a literary or humorous way", secondo il Webster e il Collins), per strano che possa sembrare.
"Illu!" è quello che ho detto ieri pomeriggio, lo sguardo dapprima posato distrattamente sul panorama, poi messo a fuoco. Sul monte Sabotino è riapparsa la scritta "Naš Tito", tracciata con grandi sassi bianchi negli anni Settanta e poi lasciata a confondersi tra la sterpaglia. Susciterà malumori da una parte e dall'altra.
Io nei prossimi giorni fisserò quel mio orizzonte emotivo risistemato e sussurrerò tra me e me "illu!" più e più volte. Forse, ma senza farmi sentire e con più di un mezzo sorriso, anche "che divo".
sabato, marzo 27, 2004
Goodbye, Tito?
Lui di tanto in tanto si univa a qualche allegra comitiva e partiva per l'Est in uno di quei viaggi organizzati vecchia maniera che usavano allora. Ogni volta era come se avesse in tasca un biglietto di sola andata per il Sol dell'avvenire. Ritornava con i regali più prevedibili: matrioške, bamboline in costume tradizionale, copricapi, babbucce artigianali, banconote stropicciate.
Lei si spostava poco. I viaggi la turbavano: era come se si aspettasse che in sua assenza la casa potesse trasferirsi in un'altra dimensione con il suo carico di canarini, ortensie e vecchi libri di Delly - una specie di sfratto metafisico.
Come tanti, incollavano con pazienza francobolli in album di similpelle rossa, nei pomeriggi d'inverno. Ce ne sono pagine e pagine di ungheresi, di romeni, di cecoslovacchi, di jugoslavi, di sovietici. Qua e là il rigore della catalogazione conosce piccole eccezioni, che assecondano le infatuazioni disneyane di una bambina.
Questo è del 1965, con timbro postale di Belgrado.
Non è il più bello, eppure.
Lei si spostava poco. I viaggi la turbavano: era come se si aspettasse che in sua assenza la casa potesse trasferirsi in un'altra dimensione con il suo carico di canarini, ortensie e vecchi libri di Delly - una specie di sfratto metafisico.
Come tanti, incollavano con pazienza francobolli in album di similpelle rossa, nei pomeriggi d'inverno. Ce ne sono pagine e pagine di ungheresi, di romeni, di cecoslovacchi, di jugoslavi, di sovietici. Qua e là il rigore della catalogazione conosce piccole eccezioni, che assecondano le infatuazioni disneyane di una bambina.
Questo è del 1965, con timbro postale di Belgrado.
Non è il più bello, eppure.
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venerdì, marzo 26, 2004
Troppo poco classico
"Peter Gabriel? Troppo poco classico".
Il sindaco di Gorizia, in merito alla festa del 30 aprile e all'annesso concerto. Tanto per rendere l'idea.
Il sindaco di Gorizia, in merito alla festa del 30 aprile e all'annesso concerto. Tanto per rendere l'idea.
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mercoledì, marzo 24, 2004
Oggi, 24 marzo
Oggi, per portarvi qui, digiterò quello che piace ai più: soluzioni di Dark Chronicle, Final Fantasy X-2, Prince of Persia, Broken Sword, e la magica parola, gratis. Se non vi è bastato confesserò che sì, sono Belle de Jour anch'io, indosso lingerie provocante e sto scrivendo un libro.
Oggi è il quinto anniversario dei bombardamenti su Belgrado; in Kosovo continua il genocidio della popolazione serba.
Di quella pace che sventola dai balconi e marcia per le strade nel calduccio primaverile proprio non so che farmene.
Cinque anni fa per la prima volta mi vergognavo davvero, in prima persona e proprio con quel governo, di essere italiana ed europea. Non posso dire che le cose siano migliorate, nel frattempo.
Oggi questo blog, chiuso per lutto, tace.
Oggi è il quinto anniversario dei bombardamenti su Belgrado; in Kosovo continua il genocidio della popolazione serba.
Di quella pace che sventola dai balconi e marcia per le strade nel calduccio primaverile proprio non so che farmene.
Cinque anni fa per la prima volta mi vergognavo davvero, in prima persona e proprio con quel governo, di essere italiana ed europea. Non posso dire che le cose siano migliorate, nel frattempo.
Oggi questo blog, chiuso per lutto, tace.
martedì, marzo 23, 2004
SOS Kosovo
"Vi chiediamo di attivarvi in qualsiasi modo e forma per contribuire a cercare di fermare l’orrore e il bagno di sangue, causati da queste forze terroristiche che distruggono, incendiano, uccidono e lapidano uomini e donne che da sempre vivono qui. vi chiediamo di informare correttamente su quali sono le verità e la realtà di quanto sta accadendo, di chiedere a tutte le persone oneste e che credono nei diritti umani nel vostro paese di aiutare il nostro popolo a non subire un vero e proprio genocidio. distruggono anche gli ultimi cimiteri, monumenti e monasteri della cultura ortodossa che ancora non avevano distrutto in questi anni. siamo stanchi di vedere i nostri campi e le nostre case bruciate, di essere vessati, uccisi, perseguitati con la sola colpa di essere serbi e di voler continuare a vivere dove da centinaia di anni abbiamo sempre vissuto. in una terra per la cui difesa dalle aggressioni e dalle occupazioni degli stranieri invasori, nella storia, sempre abbiamo versato fiumi del nostro sangue. siamo stanchi ma non consegneremo ad assassini e terroristi estremisti, la nostra terra, le nostre vite, le nostre radici, la nostra dignità. dovranno ucciderci tutti, anche i nostri figli e le nostre mogli. è un nostro diritto. vi chiediamo di divulgare queste parole, di dare voce a noi, semplici cittadini, stranieri a casa propria, di un popolo senza voce, senza televisioni, senza neanche più la forza per urlare la nostra indignazione e le nostre ragioni. ma determinati a non cedere. nel nostro ospedale di kosovska mitrovica non ci sono più posti liberi, non ci sono sufficienti medicinali, non c’è sufficiente sangue per colmare quello versato dagli estremisti albanesi; da ogni angolo di questo kosovo crocefisso questo è l’ultimo lembo di terra dove confluiscono i nostri fratelli e sorelle scacciati dalle bande assassine, che dopo averli terrorizzati e incendiato le case, non sono riusciti ad assassinare. nelle nostre case scarseggia tutto, i nostri figli non hanno più nulla che non sia paura e angoscia. aiutateci a fermarli, che la gente onesta e buona si alzi per gridare basta, la nostra amicizia e fratellanza sarà eterna. noi siamo ancora in piedi e fermi nella volontà di fermarli, di resistere, ma siamo soli con i nostri fratelli della serbia. ci dicono gli internazionali di qui, perché siamo serbi. sappiamo che voi e le vostre associazioni non la pensate così, per questo confidiamo sulla vostra amicizia e impegno. ma fate presto. con rispetto e tanta amicizia."
venerdì, marzo 19, 2004
Statesboro, GA, USA
Coppia litiga furiosamente dopo aver visto The Passion e finisce la serata in prigione.
Sembra che si sia trattato di un vivace scambio di idee sulla natura divina o fisica del Padre nella Sacra Trinità.
“It was one of those stupid things. We were arguing over a point of religion.”
Fonte: Statesboro Herald.
Sembra che si sia trattato di un vivace scambio di idee sulla natura divina o fisica del Padre nella Sacra Trinità.
“It was one of those stupid things. We were arguing over a point of religion.”
Fonte: Statesboro Herald.
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mercoledì, marzo 17, 2004
Colpo alla goriziana
Non basta che a Gorizia si aggiri la "banda della cioccolata" (aspettano che qualche signora preferibilmente anziana esca circospetta da una banca o da un ufficio postale per versarle addosso della cioccolata e rapinarla - una specie di "Mani in altro, slurp!"). Non basta che poco più di un anno fa accadesse questo.
Nella notte tra domenica e lunedì c'è stato un "Maxi furto di caramelle su commissione". Riferisce Il Piccolo: "Scarne le notizie sul fatto che sono trapelate: si è comunque saputo che i malviventi sono riusciti a penetrare nell'area interna dello stabilimento dopo aver forzato il cancello elettrico e, una volta entrati, con un camion hanno raggiunto l'area esterna del magazzino per le spedizioni, dal quale hanno asportato alcuni bancali sui quali erano già sistemati i cartoni confezionati di caramelle. Ad agire, sarebbero state almeno quattro o cinque persone, vista la mole di lavoro che hanno dovuto sobbarcarsi, con a disposizione un mezzo sufficientemente capiente, probabilmente un camion o comunque un furgone di grandi dimensioni".
La conclusione del cronista non lascia speranze: "Certamente i malviventi hanno agito su commissione, a colpo sicuro, portando a termine il furto tra un passaggio e l'altro del servizio di vigilanza privata".
Siete avvertiti. Se vi offrono stecche di caramelle a un prezzo sospetto, sottobanco, diffidate: potrebbe essere roba che scotta. E, orrore, se il mandante fosse una banda di pedofili abituata a pensare in grande, che piazza i propri uomini agli ingressi delle scuole, armati fino ai denti di bonboni?
Ce la siamo cercata: bisogna capire che tante fabbriche di caramelle e cioccolata attirano i furfanti. È così che si diventa crocevia del traffico internazionale di gelatine alla frutta.
Nella notte tra domenica e lunedì c'è stato un "Maxi furto di caramelle su commissione". Riferisce Il Piccolo: "Scarne le notizie sul fatto che sono trapelate: si è comunque saputo che i malviventi sono riusciti a penetrare nell'area interna dello stabilimento dopo aver forzato il cancello elettrico e, una volta entrati, con un camion hanno raggiunto l'area esterna del magazzino per le spedizioni, dal quale hanno asportato alcuni bancali sui quali erano già sistemati i cartoni confezionati di caramelle. Ad agire, sarebbero state almeno quattro o cinque persone, vista la mole di lavoro che hanno dovuto sobbarcarsi, con a disposizione un mezzo sufficientemente capiente, probabilmente un camion o comunque un furgone di grandi dimensioni".
La conclusione del cronista non lascia speranze: "Certamente i malviventi hanno agito su commissione, a colpo sicuro, portando a termine il furto tra un passaggio e l'altro del servizio di vigilanza privata".
Siete avvertiti. Se vi offrono stecche di caramelle a un prezzo sospetto, sottobanco, diffidate: potrebbe essere roba che scotta. E, orrore, se il mandante fosse una banda di pedofili abituata a pensare in grande, che piazza i propri uomini agli ingressi delle scuole, armati fino ai denti di bonboni?
Ce la siamo cercata: bisogna capire che tante fabbriche di caramelle e cioccolata attirano i furfanti. È così che si diventa crocevia del traffico internazionale di gelatine alla frutta.
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sabato, marzo 13, 2004
Novosti
La sezione nordorientale del babsi fan club saluta con entusiasmo il rinnovato blog.
Nell'immagine, una delegazione festante.
[nota del 18/12/2010: adesso quell'indirizzo c'è The Blog For Skin Scalp and Hair. Fa un effetto strano. Scriveva ieri Zu su friendfeed che non c'è bisogno di reincarnarsi "per vivere più vite e morire più morti". È così. Firmato: la Miru dal futuro.]
Nell'immagine, una delegazione festante.
[nota del 18/12/2010: adesso quell'indirizzo c'è The Blog For Skin Scalp and Hair. Fa un effetto strano. Scriveva ieri Zu su friendfeed che non c'è bisogno di reincarnarsi "per vivere più vite e morire più morti". È così. Firmato: la Miru dal futuro.]
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La parola per dirlo
Madrid
O si tratta di una malattia grave, o l'uomo in questa foto sta ridendo.
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venerdì, marzo 12, 2004
Can't help that
"You can't help that. We're all mad here."
The Cheshire Cat, Alice in Wonderland
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giovedì, marzo 11, 2004
Uova
I thought of that old joke, you know, this guy goes to a psychiatrist and says, "Doc, uh, my brother's crazy. He thinks he's a chicken." And, uh, the doctor says, "Well, why don't you turn him in?" And the guy says, "I would, but I need the eggs." Well, I guess that's pretty much how I feel about relationships. You know, they're totally irrational and crazy and absurd and ... but, uh, I guess we keep goin' through it because, uh, most of us need the eggs.
Woody Allen, Annie Hall
Un altro matrimonio in vista. Due mesi prima trovi un invito di carta ruvida color avorio nella cassetta della posta: "Ci sposiamo!", e sai che ti mancherà il coraggio di deludere quel punto esclamativo. Prima di accorgertene sei in prima fila dentro un paio di scarpe scomode davanti a una chiesa o a un municipio a sorridere agli sposi e a schivare raffiche di riso arborio. Seguono cene in ristoranti Michelin, in cascine fuori porta, in agriturismi chic.
Vien da citar loro Homer Simpson, "un tentativo è il primo passo verso il fallimento", ma in queste occasioni è bene mentire educatamente: ricordatevi il punto esclamativo.
Dopo tutto, "most of us need the eggs".
Woody Allen, Annie Hall
Un altro matrimonio in vista. Due mesi prima trovi un invito di carta ruvida color avorio nella cassetta della posta: "Ci sposiamo!", e sai che ti mancherà il coraggio di deludere quel punto esclamativo. Prima di accorgertene sei in prima fila dentro un paio di scarpe scomode davanti a una chiesa o a un municipio a sorridere agli sposi e a schivare raffiche di riso arborio. Seguono cene in ristoranti Michelin, in cascine fuori porta, in agriturismi chic.
Vien da citar loro Homer Simpson, "un tentativo è il primo passo verso il fallimento", ma in queste occasioni è bene mentire educatamente: ricordatevi il punto esclamativo.
Dopo tutto, "most of us need the eggs".
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martedì, marzo 09, 2004
The bright side of life
In Europa un treno su dieci ha 24 ore di ritardo. Questo significa che per prendere quello che arriva a Roma stasera posso muovermi con calma domani pomeriggio.
28.622.000 italiani pagano meno tasse. Pur non conoscendoli personalmente, sono tanto contenta per loro.
Secondo la Standard & Poor's l'Italia rischia un deficit eccessivo nel 2004, ma Tremonti è tranquillo: "Siamo convinti di non prenderlo: abbiamo ottime ragioni per escludere di prenderlo" ha detto il ministro alla stampa. Il complemento oggetto qui è l'avvertimento preventivo della Commissione Europea.
Quattro parlamentari democratici della California hanno proposto ieri di abbassare a 14 anni la soglia d'età per avere diritto al voto. In certi posti vogliono farli votare, noi a quell'età preferiamo ancora mangiarli.
Secondo uno studio europeo le formiche sanno come evitare file e ingorghi. Che i loro treni non portino 24 ore di ritardo?
È andato in tilt il sito ufficiale italiano de La Passione di Cristo. 100.000 contatti in tre giorni. Allora quasi quasi lo riscrivo: La Passione di Cristo (utenti, venite a me...).
Alcune parrocchie della chiesa d'Inghilterra stanno cercando di aumentare il numero dei fedeli, offrendo biglietti del cinema gratis per assistere alla proiezione del film di Mel Gibson.
Finalmente domani arriva una nuova ondata di maltempo. Fango, neve e bora sono diventati una droga. Se vedo un lembo di cielo azzurro per più di tre minuti scompenso.
L'Oroscopo del magazine femminile della Repubblica dice che ho Venere in morbido sestile. Devo imparare a vedere le cose con dolcezza e ottimismo. E io vorrei.
È Marte in sestile robusto che mi rema contro.
28.622.000 italiani pagano meno tasse. Pur non conoscendoli personalmente, sono tanto contenta per loro.
Secondo la Standard & Poor's l'Italia rischia un deficit eccessivo nel 2004, ma Tremonti è tranquillo: "Siamo convinti di non prenderlo: abbiamo ottime ragioni per escludere di prenderlo" ha detto il ministro alla stampa. Il complemento oggetto qui è l'avvertimento preventivo della Commissione Europea.
Quattro parlamentari democratici della California hanno proposto ieri di abbassare a 14 anni la soglia d'età per avere diritto al voto. In certi posti vogliono farli votare, noi a quell'età preferiamo ancora mangiarli.
Secondo uno studio europeo le formiche sanno come evitare file e ingorghi. Che i loro treni non portino 24 ore di ritardo?
È andato in tilt il sito ufficiale italiano de La Passione di Cristo. 100.000 contatti in tre giorni. Allora quasi quasi lo riscrivo: La Passione di Cristo (utenti, venite a me...).
Alcune parrocchie della chiesa d'Inghilterra stanno cercando di aumentare il numero dei fedeli, offrendo biglietti del cinema gratis per assistere alla proiezione del film di Mel Gibson.
Finalmente domani arriva una nuova ondata di maltempo. Fango, neve e bora sono diventati una droga. Se vedo un lembo di cielo azzurro per più di tre minuti scompenso.
L'Oroscopo del magazine femminile della Repubblica dice che ho Venere in morbido sestile. Devo imparare a vedere le cose con dolcezza e ottimismo. E io vorrei.
È Marte in sestile robusto che mi rema contro.
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Moglie sonnambula sapeva il fatto suo
Un uomo di Rüdersdorf, in Germania, ha chiamato la polizia all'alba perché pensava che sua moglie fosse uscita di casa durante un attacco di sonnambulismo (se la immaginava persa per le vie della città in camicia da notte, bigodini e pantofole, io credo). La signora è stata ritrovata perfettamente desta a casa di un'amica, nel pomeriggio. Dopo tutto, non si trattava di sonnambulismo: aveva semplicemente deciso di lasciare il marito.
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lunedì, marzo 08, 2004
Ottomarzismi
"Let it not be said, whenever there is energy or creative genius, 'She has a masculine mind'."
Margaret Fuller
Margaret Fuller
giovedì, marzo 04, 2004
Eroe del giorno
Il norvegese di Baerum condannato a pagare 700 dollari più le spese processuali per aver bombardato con palle di neve l'ambasciata americana di Oslo, dopo aver alzato un po' il gomito. Era recidivo.
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martedì, febbraio 24, 2004
Dialogare da lontano
Ho scoperto i sondaggi di goriziaonline.it, nei quali riconosco l'inconfondibile cocktail di paranoia e umorismo involontario di noialtri.
36 persone su 844 preferirebbero "dialogare da lontano". Tipo, segnali di fumo sul monte Sabotino?
36 persone su 844 preferirebbero "dialogare da lontano". Tipo, segnali di fumo sul monte Sabotino?
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giovedì, febbraio 19, 2004
57 barrato 15
Il cippo 57 barrato 15 sul confine della Transalpina è ancora lì, parte in territorio italiano, parte in territorio sloveno. Ieri doveva essere rimosso dopo 57 anni – alla presenza di sindaci, troupe televisive e un discreto pubblico – ma la Commissione mista italo-slovena non aveva ancora preso una decisione sul suo destino. Spezzarlo in due? Escluso. Lasciarlo dov'è? No ("il mosaico della nuova piazza prevede la raffigurazione simbolica dell'esplosione del numero 57 barrato 15... non rimuoverlo farebbe fallire l'idea dell'artista"). Conta il fatto che fosse stato ricavato da un pezzo di pietra proveniente da una cava italiana? Insomma.
Il blocco di cemento piantato lì il 15 febbraio 1947, per il momento resta dov'è, protagonista di uno strascico di guerra fredda tra poveracci. Il consigliere comunale di Forza Italia fa sapere che "questa è la dimostrazione dell'espansionismo slavo, anche su 50 centimetri quadrati di un cippo", ed è già Görz Kabarett.
Ci si rivede per la tavolata con i prodotti tipici della gastronomia locale, che sarà allestita il 4 marzo sul piazzale della Transalpina in occasione della trasmissione Linea Verde. "Sarà una festa di popolo", annuncia il sindaco.
Speriamo per il consigliere di FI che sia anche genuinamente italica.
Il blocco di cemento piantato lì il 15 febbraio 1947, per il momento resta dov'è, protagonista di uno strascico di guerra fredda tra poveracci. Il consigliere comunale di Forza Italia fa sapere che "questa è la dimostrazione dell'espansionismo slavo, anche su 50 centimetri quadrati di un cippo", ed è già Görz Kabarett.
Ci si rivede per la tavolata con i prodotti tipici della gastronomia locale, che sarà allestita il 4 marzo sul piazzale della Transalpina in occasione della trasmissione Linea Verde. "Sarà una festa di popolo", annuncia il sindaco.
Speriamo per il consigliere di FI che sia anche genuinamente italica.
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lunedì, febbraio 16, 2004
Qualcosa di sinistro
Da un paio di giorni si sentiva qualcosa di nuovo nell'aria. Ieri ho letto l'intervista a Oliviero Toscani su un quotidiano locale, e all'improvviso ho capito: non si trattava dei primi benefici effetti degli enzimi del Corno, era la nuova rinfrancante atmosfera di normalità. Gorizia è "finalmente normale".
"Siamo nel 2004 – precisa Toscani, cittadino del mondo – e poi pochi sapevano dell'esistenza del muro di Gorizia. Non è Berlino."
La cancellazione del confine dopo cinquant'anni non lo scompone: "È ora. È così giusto e normale. Non c'è niente di speciale in una cosa così. È come l'eliminazione della schiavitù e della pena di morte. Il grave è che stiamo ancora qui a discutere di queste cose".
Di Gorizia Toscani ha un cattivo ricordo, a causa di una sua campagna promozionale sui vini del Collio che non piacque agli "ignoranti" viticoltori (una ragazza nera con calice in mano, bottiglia tra i seni nudi e la scritta "l'unico Bianco che amo") e che non fu mai utilizzata. E forse è questo che gli fa riassumere la geografia umana della regione con tanta disinvolta sicurezza: "Con i goriziani che stanno sulle palle ai triestini e i friulani che stanno sulle palle ai triestini... è un vero disastro". Se lo dice colui che ha contribuito a vendere maglioncini colorati in tutto il mondo, bisognerà credergli. Come quando ribadisce: "Finalmente Gorizia è una città normale. Come Berlino. Normale".
Toscani, di' qualcosa di sinistro.
"Siamo nel 2004 – precisa Toscani, cittadino del mondo – e poi pochi sapevano dell'esistenza del muro di Gorizia. Non è Berlino."
La cancellazione del confine dopo cinquant'anni non lo scompone: "È ora. È così giusto e normale. Non c'è niente di speciale in una cosa così. È come l'eliminazione della schiavitù e della pena di morte. Il grave è che stiamo ancora qui a discutere di queste cose".
Di Gorizia Toscani ha un cattivo ricordo, a causa di una sua campagna promozionale sui vini del Collio che non piacque agli "ignoranti" viticoltori (una ragazza nera con calice in mano, bottiglia tra i seni nudi e la scritta "l'unico Bianco che amo") e che non fu mai utilizzata. E forse è questo che gli fa riassumere la geografia umana della regione con tanta disinvolta sicurezza: "Con i goriziani che stanno sulle palle ai triestini e i friulani che stanno sulle palle ai triestini... è un vero disastro". Se lo dice colui che ha contribuito a vendere maglioncini colorati in tutto il mondo, bisognerà credergli. Come quando ribadisce: "Finalmente Gorizia è una città normale. Come Berlino. Normale".
Toscani, di' qualcosa di sinistro.
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