mercoledì, marzo 17, 2004

Colpo alla goriziana

Non basta che a Gorizia si aggiri la "banda della cioccolata" (aspettano che qualche signora preferibilmente anziana esca circospetta da una banca o da un ufficio postale per versarle addosso della cioccolata e rapinarla - una specie di "Mani in altro, slurp!"). Non basta che poco più di un anno fa accadesse questo.
Nella notte tra domenica e lunedì c'è stato un "Maxi furto di caramelle su commissione". Riferisce Il Piccolo: "Scarne le notizie sul fatto che sono trapelate: si è comunque saputo che i malviventi sono riusciti a penetrare nell'area interna dello stabilimento dopo aver forzato il cancello elettrico e, una volta entrati, con un camion hanno raggiunto l'area esterna del magazzino per le spedizioni, dal quale hanno asportato alcuni bancali sui quali erano già sistemati i cartoni confezionati di caramelle. Ad agire, sarebbero state almeno quattro o cinque persone, vista la mole di lavoro che hanno dovuto sobbarcarsi, con a disposizione un mezzo sufficientemente capiente, probabilmente un camion o comunque un furgone di grandi dimensioni".
La conclusione del cronista non lascia speranze: "Certamente i malviventi hanno agito su commissione, a colpo sicuro, portando a termine il furto tra un passaggio e l'altro del servizio di vigilanza privata".
Siete avvertiti. Se vi offrono stecche di caramelle a un prezzo sospetto, sottobanco, diffidate: potrebbe essere roba che scotta. E, orrore, se il mandante fosse una banda di pedofili abituata a pensare in grande, che piazza i propri uomini agli ingressi delle scuole, armati fino ai denti di bonboni?
Ce la siamo cercata: bisogna capire che tante fabbriche di caramelle e cioccolata attirano i furfanti. È così che si diventa crocevia del traffico internazionale di gelatine alla frutta.

sabato, marzo 13, 2004

Novosti

La sezione nordorientale del babsi fan club saluta con entusiasmo il rinnovato blog.
Nell'immagine, una delegazione festante.



[nota del 18/12/2010: adesso quell'indirizzo c'è The Blog For Skin Scalp and Hair. Fa un effetto strano. Scriveva ieri Zu su friendfeed che non c'è bisogno di reincarnarsi "per vivere più vite e morire più morti". È così. Firmato: la Miru dal futuro.]

La parola per dirlo

Perché chiamarlo 11 settembre quando un calendario dai più condiviso ci ha messo a disposizione l'11 marzo?

Madrid

O si tratta di una malattia grave, o l'uomo in questa foto sta ridendo.

venerdì, marzo 12, 2004

Can't help that



"You can't help that. We're all mad here."
The Cheshire Cat, Alice in Wonderland

giovedì, marzo 11, 2004

Uova

I thought of that old joke, you know, this guy goes to a psychiatrist and says, "Doc, uh, my brother's crazy. He thinks he's a chicken." And, uh, the doctor says, "Well, why don't you turn him in?" And the guy says, "I would, but I need the eggs." Well, I guess that's pretty much how I feel about relationships. You know, they're totally irrational and crazy and absurd and ... but, uh, I guess we keep goin' through it because, uh, most of us need the eggs.
Woody Allen, Annie Hall

Un altro matrimonio in vista. Due mesi prima trovi un invito di carta ruvida color avorio nella cassetta della posta: "Ci sposiamo!", e sai che ti mancherà il coraggio di deludere quel punto esclamativo. Prima di accorgertene sei in prima fila dentro un paio di scarpe scomode davanti a una chiesa o a un municipio a sorridere agli sposi e a schivare raffiche di riso arborio. Seguono cene in ristoranti Michelin, in cascine fuori porta, in agriturismi chic.
Vien da citar loro Homer Simpson, "un tentativo è il primo passo verso il fallimento", ma in queste occasioni è bene mentire educatamente: ricordatevi il punto esclamativo.
Dopo tutto, "most of us need the eggs".

martedì, marzo 09, 2004

The bright side of life

In Europa un treno su dieci ha 24 ore di ritardo. Questo significa che per prendere quello che arriva a Roma stasera posso muovermi con calma domani pomeriggio.

28.622.000 italiani pagano meno tasse. Pur non conoscendoli personalmente, sono tanto contenta per loro.

Secondo la Standard & Poor's l'Italia rischia un deficit eccessivo nel 2004, ma Tremonti è tranquillo: "Siamo convinti di non prenderlo: abbiamo ottime ragioni per escludere di prenderlo" ha detto il ministro alla stampa. Il complemento oggetto qui è l'avvertimento preventivo della Commissione Europea.

Quattro parlamentari democratici della California hanno proposto ieri di abbassare a 14 anni la soglia d'età per avere diritto al voto. In certi posti vogliono farli votare, noi a quell'età preferiamo ancora mangiarli.

Secondo uno studio europeo le formiche sanno come evitare file e ingorghi. Che i loro treni non portino 24 ore di ritardo?

È andato in tilt il sito ufficiale italiano de La Passione di Cristo. 100.000 contatti in tre giorni. Allora quasi quasi lo riscrivo: La Passione di Cristo (utenti, venite a me...).

Alcune parrocchie della chiesa d'Inghilterra stanno cercando di aumentare il numero dei fedeli, offrendo biglietti del cinema gratis per assistere alla proiezione del film di Mel Gibson.

Finalmente domani arriva una nuova ondata di maltempo. Fango, neve e bora sono diventati una droga. Se vedo un lembo di cielo azzurro per più di tre minuti scompenso.

L'Oroscopo del magazine femminile della Repubblica dice che ho Venere in morbido sestile. Devo imparare a vedere le cose con dolcezza e ottimismo. E io vorrei.
È Marte in sestile robusto che mi rema contro.

Moglie sonnambula sapeva il fatto suo

Un uomo di Rüdersdorf, in Germania, ha chiamato la polizia all'alba perché pensava che sua moglie fosse uscita di casa durante un attacco di sonnambulismo (se la immaginava persa per le vie della città in camicia da notte, bigodini e pantofole, io credo). La signora è stata ritrovata perfettamente desta a casa di un'amica, nel pomeriggio. Dopo tutto, non si trattava di sonnambulismo: aveva semplicemente deciso di lasciare il marito.

lunedì, marzo 08, 2004

Ottomarzismi

"Let it not be said, whenever there is energy or creative genius, 'She has a masculine mind'."

Margaret Fuller

giovedì, marzo 04, 2004

Eroe del giorno

Il norvegese di Baerum condannato a pagare 700 dollari più le spese processuali per aver bombardato con palle di neve l'ambasciata americana di Oslo, dopo aver alzato un po' il gomito. Era recidivo.

martedì, febbraio 24, 2004

Dialogare da lontano

Ho scoperto i sondaggi di goriziaonline.it, nei quali riconosco l'inconfondibile cocktail di paranoia e umorismo involontario di noialtri.



36 persone su 844 preferirebbero "dialogare da lontano". Tipo, segnali di fumo sul monte Sabotino?

giovedì, febbraio 19, 2004

57 barrato 15

Il cippo 57 barrato 15 sul confine della Transalpina è ancora lì, parte in territorio italiano, parte in territorio sloveno. Ieri doveva essere rimosso dopo 57 anni – alla presenza di sindaci, troupe televisive e un discreto pubblico – ma la Commissione mista italo-slovena non aveva ancora preso una decisione sul suo destino. Spezzarlo in due? Escluso. Lasciarlo dov'è? No ("il mosaico della nuova piazza prevede la raffigurazione simbolica dell'esplosione del numero 57 barrato 15... non rimuoverlo farebbe fallire l'idea dell'artista"). Conta il fatto che fosse stato ricavato da un pezzo di pietra proveniente da una cava italiana? Insomma.
Il blocco di cemento piantato lì il 15 febbraio 1947, per il momento resta dov'è, protagonista di uno strascico di guerra fredda tra poveracci. Il consigliere comunale di Forza Italia fa sapere che "questa è la dimostrazione dell'espansionismo slavo, anche su 50 centimetri quadrati di un cippo", ed è già Görz Kabarett.
Ci si rivede per la tavolata con i prodotti tipici della gastronomia locale, che sarà allestita il 4 marzo sul piazzale della Transalpina in occasione della trasmissione Linea Verde. "Sarà una festa di popolo", annuncia il sindaco.
Speriamo per il consigliere di FI che sia anche genuinamente italica.

lunedì, febbraio 16, 2004

Qualcosa di sinistro

Da un paio di giorni si sentiva qualcosa di nuovo nell'aria. Ieri ho letto l'intervista a Oliviero Toscani su un quotidiano locale, e all'improvviso ho capito: non si trattava dei primi benefici effetti degli enzimi del Corno, era la nuova rinfrancante atmosfera di normalità. Gorizia è "finalmente normale".
"Siamo nel 2004 – precisa Toscani, cittadino del mondo – e poi pochi sapevano dell'esistenza del muro di Gorizia. Non è Berlino."
La cancellazione del confine dopo cinquant'anni non lo scompone: "È ora. È così giusto e normale. Non c'è niente di speciale in una cosa così. È come l'eliminazione della schiavitù e della pena di morte. Il grave è che stiamo ancora qui a discutere di queste cose".
Di Gorizia Toscani ha un cattivo ricordo, a causa di una sua campagna promozionale sui vini del Collio che non piacque agli "ignoranti" viticoltori (una ragazza nera con calice in mano, bottiglia tra i seni nudi e la scritta "l'unico Bianco che amo") e che non fu mai utilizzata. E forse è questo che gli fa riassumere la geografia umana della regione con tanta disinvolta sicurezza: "Con i goriziani che stanno sulle palle ai triestini e i friulani che stanno sulle palle ai triestini... è un vero disastro". Se lo dice colui che ha contribuito a vendere maglioncini colorati in tutto il mondo, bisognerà credergli. Come quando ribadisce: "Finalmente Gorizia è una città normale. Come Berlino. Normale".
Toscani, di' qualcosa di sinistro.

domenica, febbraio 15, 2004

Vi presento i miei

"Elio, chissà se oggi San Valentino suonerà alla nostra porta"
"Lina, se suona facciamo finta che siano i Testimoni di Geova".

sabato, febbraio 14, 2004

23.30

There is a wisdom that is woe; but there is a woe that is madness. And there is a Catskill eagle in some souls that can alike dive down into the blackest gorges, and soar out of them again and become invisible in the sunny spaces. And even if he for ever flies within the gorge, that gorge is in the mountains; so that even in his lowest swoop the mountain eagle is still higher than other birds upon the plain, even though they soar.

[c'è una saggezza che è dolore; ma c'è un dolore che è pazzia. E in certe anime c'è un'aquila dei Catskill che può sia tuffarsi nelle gole più oscure, sia risalirne fuori e librarsi invisibile negli spazi del sole. E anche se voli per sempre nella gola, quella gola è tra le montagne, sicché perfino nel suo tuffo più fondo l'aquila montana è sempre più alta degli altri uccelli della pianura, per quanto possano salire]
Herman Melville, Moby Dick

venerdì, febbraio 13, 2004

Hai forni

Sul muro di una scuola di Gorizia:
"immigrati, ebrei bastar(d)i ci portate via il lavoro hai forni hail hitler".

giovedì, febbraio 12, 2004

Scion-scion

Ricordate il sindaco di Stromboli, in Caro Diario, che sogna di rilanciare l'immagine dell'isola con una colonna sonora scritta da Morricone e la fotografia di Storaro? Quello che saluta Moretti alla banchina dell'aliscafo cantando "scion-scion, scion-scion"? Beh, a Gorizia aspettiamoci anche idee peggiori, per il prossimo primo maggio. La diretta televisiva, l'eurovisione, i sindacati, Prodi a picconare il nulla: non ne usciremo indenni, noi statici per definizione.
Per esempio: ci si è ricordati che il torrente Corno, beh, puzza. È una fogna a cielo aperto che tormenta da sempre gli abitanti di Straccis e di via San Gabriele. E via San Gabriele è proprio sul confine, vogliamo forse ammorbare Prodi, procurare uno svenimento alla signorina presentatrice di turno? Allora a breve partirà una cura anti-puzza a base di enzimi: due chili di prodotto al giorno nel Corno e saremo più presentabili. Una spruzzata di deodorante e via, potenza della kermesse.
Oggi cominciano i lavori di smantellamento della rete che divide il piazzale della Transalpina.
Io? Io non ho ancora elaborato la scomparsa della stella rossa sul tetto della stazione, sopra la scritta "Noi costruiamo il socialismo". Prima le è stata aggiunta una coda per trasformarla in cometa (era Natale), poi è caduta e non è stata più rimessa. Scion-scion.

L'uomo elettrico

"A parer mio, l'elettrificazione è il più importante di tutti i grandi compiti che ci stanno dinanzi", diceva Lenin. Ma aveva in mente il sistema industriale, no? Il potere dei Soviet più l'elettrificazione del paese.
Il croato Ivica Saric, che evidentemente la sa più lunga, si è invece inventato l'uomo elettrico (fonte: Vecernji List).
La sua invenzione consiste in un paio di scarpe che con il movimento producono energia per alimentare un abito climatizzato e provvisto di spine per vari impianti (o voi che avete riso delle "prese tedesche" sul corpo di Morpheus, pentitevi). L'uomo elettrico camminando potrà produrre elettricità che dalle scarpe passerà all'abito, mentre alle spine potranno essere connessi computer portatili, caricabatterie e lettori di musica.
L'invenzione è stata brevettata negli Stati Uniti e sembra che anche l'esercito americano abbia dimostrato interesse: l'abito climatizzato sarebbe fatto proprio apposta per il clima del deserto.
Gioisco all'idea.

martedì, febbraio 10, 2004

Noi che abbiamo l'anima

Nature -- sometimes sears a Sapling --
Sometimes -- scalps a Tree --
Her Green People recollect it
When they do not die --

Fainter Leaves -- to Further Seasons --
Dumbly testify --
We -- who have the Souls --
Die oftener -- Not so vitally --

Emily Dickinson, poesia 314

sabato, febbraio 07, 2004

The naming of cats

The naming of cats is a difficult matter,
It isn't just one of your holiday games;
You may think at first I'm mad as a hatter
When I tell you a cat must have three
different names.

First of all, there's the name
that the family use daily,
Such as Victor, or Jonathan,
George or Bill Bailey--
All of them sensible everyday names.
There are fancier names
if you think they sound sweeter,
Some for the gentlemen,
some for the dames;
Such as Plato, Admetus,
Electra, Demeter--
But all of them sensible everyday names.

But I tell you,
a cat needs a name that's particular,
A name that is peculiar, and more dignified,
Else how can he
keep up his tail perpendicular,
Or spread out his whiskers,
or cherish his pride?

Of names of this kind,
I can give you a quorum,
Such as Munkustrap, Quazo or Coripat,
Such as Bombalurina, or else Jellyrum--
Names that never belong
to more than one cat.

But above and beyond
there's still one name left over,
And that is the name that you will never guess;
The name
that no human research can discover--
But The Cat Himself Knows,
and will never confess.

When you notice a cat in profound meditation,
The reason, I tell you, is always the same:
His mind is engaged in rapt contemplation
Of the thought, of the thought,
of the thought of his name:
His ineffable effable
Effanineffable
Deep and inscrutable singular Name.

T.S. Eliot , The Naming of Cats