giovedì, aprile 06, 2006

Sorridete, ci guardano

In un pezzo sul magico Inno dell'Udeur il Corriere cita questo blog: lo fa definendolo "un blog di Haloscan" e linkando i commenti al post sbagliato. Così i lettori del Corriere confluiscono diligentemente nei commenti - che nei momenti migliori sono un brillante incrocio tra un'osmizza, un club di scambisti e un'allegra, politicizzata bocciofila - pensando probabilmente "strano, l'è strano, 'sto blog!".
In compenso, sorridete: ci siamo quasi tutti!
Ora toglietevi dalla faccia il sorriso scemo: abbiamo bisogno di un avvocato.

Il post era quello sul sondaggio "Io sono qui", e cito alcuni commenti:
alessio: Molto semplicemente, ci sono poche domande di politica internazionale... Se le mettevano, finivo fuori dalla mappa.
miru: Una su venticinque, se ricordo bene. Se le mettevano, finivamo fuori in tanti. [io già immagino me che faccio il test, vado alla mappa dei risultati e invece di "scoprirmi" vicino a PRC mi trovo delocalizzata in Kamchatka]
chubby: Ma hai sentito com'è bello l'inno dell'Udeur?
babsi: Se mettevano domande di politica internazionale io mi collocavo tra Pozarevac e Gerusalemme, sospesa in volo, ammanettata, scalza e con molte ecchimosi.
e invece eccoci qua, praticamente sedute sui Verdi :D [no, l'inno dell'Udeur no: è già una fatica resistere al magnetismo di Mastella. eh, ma è una calamita, quell'uomo]
Daniele: L'ho fatto anch'io, ma siccome sono una sega con il PC l'immagine non so metterla. Magari ci provo lo stesso, perchè la distanza che ho messo tra me e l'UDC è notevole. Son soddisfazioni...
anna: Io son seduta su rifondazione e sui verdi, e a meno di mezzo centimetro dai comunisti italiani. curiosamente, poi, l'italia dei valori mi calza di più della rosa nel pugno... ah, ma anche te vedo! è destino. andremo in giro a fare le groupies di di pietro, lo so.
mirumir: Se non di di pietro, almeno del suo ghostwriter
anna: Oddio, ho sentito la sigla dell'udeur... voglio conoscere il genio supremo!
quindi: maglietta con sopra di pietro-looney toons; walkman con la sigla dell'udeur (perchè non si può ascoltare su mp3, questo è da Cassetta, assolutamente. e poi è una sigla, è proprio una sigla, con mastella che corre in diagonale allo schermo con le righe del paesaggio che sfila dietro di lui. e il monociglio. e la camicia dentro i pantaloni. gesù. che questo è un gran pezzo lo si capisce dalla quantità di cose che evoca nella mente)
miru: Mi piace in particolare quando fa: sì verràààà sì veràààà si verràààà presto vedrai verrà! udeur verrà udeur verrà udeur udeur udeur la nuova realtà!
finalmente mi è chiaro il significato di mantra. non riesco a impedirmi di vedere clemente che la canta.
babsi: Ho richiamato i cecchini da Pozarevac.
Antonio: Se anche Haramlik e Leonardo linkano sta robaccia giuro che ci do un taglio coi blog. Morte al meme.
andrea: Se per caso Miru, su spinta di Babsi dovessi diventare presidente del consiglio, prima dell'entrata dell'Italia nel patto di Varsavia, potresti decidere l'esilio coatto degli scrittori (testi e musica) dell'inno dell'Udeur in Kamchaka? Per il bene dell'umanità, è importante.
babsi: I cecchini possono uccidere il meme o il Cav. Scegliere veloci.
miru: Magari sono stranina io, ma scelgo Cav. poi diciamo che è stato Montezemolo.
Dust: per trovare me ci vuole Google Earth
miru: L'importante è che non ci voglia Google Mars :D
Daniele: Facciamo una gita a Plitvice? Così abbiamo l'alibi.
Antonio: Ma il Cav. non muore: quante volte l'hanno sepolto già? Torna sempre su, è la maledizione del non-morto e nella migliore tradizione del genere bisognerà scovare e riparare al cruccio dell'ectoplasma prima di vederlo scomparire una volta per sempre.
Igor: Io proporrei una legge del tipo: "reintroduzione della balestra come metodo di approvazione delle leggi"
manuel calavera: Da quando in qua margherita e udeur hanno una politica estera? si limitano a subire quella del vaticano.
rurido: Delirio! non è una canzone è un delirio puro
urlo: Io l'ho anche messo sul mio lettore mp3 portatile... e talvolta lo ascolto pure quando faccio step in palestra... le battute e il ritmo giusto ce l'ha... ops dimenticavo solo che sono un candidato alla camera dell'Udeur.

Ricordatevi che vi voglio bene, che preferisco le fragole alle arance, amo le torte alla crema con lima incorporata, e che di solito non cado spontaneamente dai balconi.

Braccio destro numero 37

Muhammed Hila Hammad Ubaydi (Abu Ayman per gli amici). Preso un mese fa, omologato oggi. "Per conto di Zarqawi guidava l'Esercito islamico segreto, una formazione insurrezionale attiva nella provincia settentrionale irachena di Babel". Esercito islamico segreto, mica bagigi.

Coglioni, parlava dei suoi

"Gli elettori di sinistra non li avrei mai gratificati con questa espressione di gergo comune e affettuoso, a loro avrei detto ben altro [...] Coglioni sono coloro che stanno dalla mia parte e che non curano i loro interessi".
Repubblica e Corriere sulle dichiarazioni di oggi di Silvio Berlusconi a Sky Tg24.

mercoledì, aprile 05, 2006

- 4 giorni

L'attesa terza puntata del diario di Federica, dal Silvio Berlusconi Fans Club:

- 4 giorni
cari amici, mancano solo 4 giorni alle elezioni e penso già alla nostra vittoria. Immaginate i tg che dicono: "Berlusconi di nuovo a Palazzo Chigi; Berlusconi per altri 5 anni; Berlusconi per continuare;ecc...." Per quanto riguarda la campagna elettorale, ogni candidato sottolinea l'errore dell'avversario. Infatti Berlusconi ha avuto una "caduta di stile" ma ha detto la verità e l'abbiamo apprezzato, ma l'Unione si è soffermata troppo su questo fatto, dimenticando l'affermazioni di Prodi che ci ha definito: "Delinquenti Politici". Comunque vada Silvio ha detto la sincera verità. Inoltre stasera Berlusconi non sarà più a Mediaset, a causa dell'opposizione che lo ha accusato di violare la par condicio. Per la sinistra anche un minimo taglietto diventa la più grande cicatrice, che loro non riescono a spiegare.
Comunque Venerdì alle 18 a Napoli ci sarà la chiusura della campagna elettorale della CDL con Berlusconi, Fini e Casini. Io andrò con la mia amica "Serena da Caserta" (che l'ha già detto in un messaggio che avete pubblicato oggi).
Ciao Azzurri e forza Italia!!!

ndr: saremo tutti con voi, tutti e 10.000 di questo unico, vero, inimitabile Silvio Berlusconi Fans Club!!! Grande Silvio!!! (Forse ho un po' esagerato ma va bene cosi')

[Forse ha esagerato, stavolta.]

Le avventure di Federica / - 5

Dal Silvio Berlusconi Fans Club:

Amici berlusconiani, siamo a - 5 giorni. Le elezioni si fanno sentire. Ieri ho seguito con molta attenzione il confronto Tv tra i 2 Leaders (secondo me lì ce n'era solo uno: Berlusconi) e ho notato che il weekend in Sardegna a Berlusconi è servito molto. Infatti il Premier è stato davvero bravo e con l'Ici ha dato uno bello schiaffo morale a quei rozzi di sinistra. Ieri Prodi ha mostrato il suo nervosismo e Berlusconi, invece, la sua pacatezza e il suo ottimismo. Grande Silvio, continua così che nelle elezioni del 2011 avremo il 99,9% dei voti.(lo 0.1% è caratterizzato da Prodi,che rimarrà solo e abbandonato come una cane, perfino senza la mortadella).
Ciaoooo!!!!FFOOOOOOOORRRRZZZZZZZA IIITTTTTTTTAAAAAALLLLLLLIIIIIIIAAAAAAAA!!!!!!!

Padre Merrin, abbiamo un problema

Pensavamo che bastasse uno psichiatra, ma qualcuno vuole passare alle maniere forti:

martedì, aprile 04, 2006

Scusate il linguaggio rozzo ma efficace

"Ho troppa stima per l'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro il proprio interesse".
Silvio Berlusconi, 4 marzo 2006.

Sei giorni

Dai messaggi al SBFC, le avventure della giovane e indomita Federica a pochi giorni dalle elezioni:

-6 giorni!
Cari amici e sostenitori, le elezioni si avvicinano e a dirvi la verità un pò di paura si fa avanti, ma fortunatamente c'è l'ottimismo di Berlusconi che mi aiuta. Ieri sera passeggiavo con i miei genitori per la via principale della mia città (Aversa) e ho incontrato mio zio (prodiano) che ha detto:"Non dire a nessuno che sei Berlusconiana perchè ti picchiano!!".Io gli ho detto che non fosse giusto affidare l'Italia al Professore e non bisogna buttare fango su questo grande governo (il più lungo nella storia italiana) perchè dal 1996 al 2001 la sinistra ha mostrato com'è facile far "crescere le vacche grasse". Infatti nel loro "operato" non hanno fatto niente, tranne 2 riforme; mentre Berlusconi ha fatto 36 riforme, ha dovuto affrontare il prezzo del petrolio alle stelle, la guerra in Iraq, Euro e un'opposizione che era una macchina infernale contro il Premier.
Con queste parole ho concluso la ramanzina a mio Zio;
CONTINUA...

-6 Giorni! (parte seconda)
Dopo la ramanzina a mio zio... mi sono allontanata e c'era un gazebo dei Ds. Una diessina mi voleva dare un opuscolo (a mio avviso pieno di bugie), io l'ho rifiutata e gli ho detto: "Forza Berlusconi!!! Andate a casa è tempo sprecato!! Rifate il programma e fatelo piccolo, almeno iniziamo a rispiarmiare, sperando che Prodi non metta una tassa anche sul risparmio cartaceo". La Ds è rimasta "scioccata". Io, con questo lungo racconto, ho voluto dire a tutti voi che bisogna difendere le proprie idee, diffonderle sempre con libertà! Il motto di Prodi: "Più mortadella per tutti". A proposito di mortadella, sono 17 giorni che non la mangio per scaramanzia.
Ciao!!!FORZA SILVIO!!! BERLUSCONI:UN NOME, UNA STORIA, UNA GARANZIA!!!

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SBFC, una nuova dipendenza

Funziona così, con le dipendenze: che non ti accontenti più del pensiero in 168 caratteri di Spazio Azzurro e finisci irretita dal Silvio Berlusconi Fans Club:

Sono un arzillo ottantenne, presidente di un circolo che conta più di mille pensionati come me. La carta d'oro che ci promette Berlusconi è una grande cosa. Grazie. Infatti qui siamo tutti del Milan o dell'Inter e al prossimo derby andremo tutti mille al Meazza gratis. Che bello!! Abitiamo un po' lontani da Milano, ma prenderemo tutti mille il treno, gratis! Dopo la partita, tutti al cinema, in mille, gratis! Ci saranno posti a sufficienza? E se lo stadio è esaurito? Vabbè, chissenefrega, se non troviamo posto al Meazza ci sarà Abbiategrasso-Caratese, che è bello uguale!
[keywords: mille, gratis, che bello]

Politici, siate Voi stessi!!...I Vs. curatori d'immagine Vi rovinano!!!...Prodi stasera è stato patetico...Mi ha fatto pena... Berlusconi Grande!!!...Sicuro, certo del suo programma, di ciò che ha fatto!!! ...Lui non ha bisogno di altri che lo consigliano...E' sempre se stesso!!!...Bravo Silvio!!! Dormi poco e ciò può a volte farti violare le regole, come stasera durante il faccia a faccia...ma sei stato TU!!!...Passionale nel tuo Credo di liberismo ... Tu che dai verve alla" tua politica personale"...non artefatta!!!..Sii sempre te stesso e Vinceremo!!!...I pietismi lasciamoli agli altri...Alle "Maschere dai 1000 Volti"....Il mio appello è rivolto soprattutto ai giornalisti...Anche se la "par condicio"...Vi frena...siate sempre Voi stessi...Il potere è dei poveri di mente...Voi apportatori di notizie, siate sempre Voi stessi e cercate il Vs. Credo nella Notizia...non una speculazione su di essa!!!...Dite la Verità: stasera chi ha vinto nel faccia a faccia?...Sono felice solo di una cosa: non aver scelto di essere una giornalista...ma una psicologa...Almeno posso fare delle analisi in piena libertà e senza alcuna paura di sanzioni e/o penalizzazioni varie...Ciao a tutti...
[highlights: il problema di Silvio è la mancanza di sonno; e poi c'è l'enigmatica frase "Il potere è dei poveri di mente", che detto da una psicologa fa tanta impressione. Però non so se come giornalista la prendevano, con tutti quei puntini di sospensione.]

Questo [dell'ICI, N.d.B] è stato davvero un grande colpo! Immagino i commenti dei sinistri: "dove li prende i soldi per farlo?". Domanda legittima, a cui si deve dare una chiara risposta: si riduca quella montagna di sprechi assolutamente inutili che fanno tantissime giunte. Ad esempio, tanto per fare nomi e cognomi il sindaco di Roma, Walter Veltroni, potrebbe evitare di spendere fiumi di denaro pubblico in notti bianche e consulenze su creme abbronzanti. I comuni italiani oggi, spessissimo, sono un luogo dove si distribuiscono soldi ad amici e amici degli amici per consulenze che non servono certo a migliorare la vita dei cittadini. Quanto alle feste, a tutti piacciono, ma se ci sono urgenze quali strade, scuole, case popolari, servizi di trasporto... credo che le feste e i concerti per chi ha la pancia piena possano tranquillamente attendere.
[highlights: i soldi dell'ICI li prendiamo risparmiando sulle creme abbronzanti e sulle feste. Non so a Gorizia quanto spendiamo in cosmesi e rave parties, devo chiedere.]

Ora sappiamo che ormai abbiamo vinto: via l'ici, via prodi, via caruso, via vladimir luxuria, rutelli, d'alema, fassino, diliberto, bertinotti. abbiamo vinto 8000 a 0! prodi, brutto bulldog esausto divino telma, eri ridicolo, silvio ti ha distrutto mortadellone. w la monarchia silvio re! evviva tutti i liberali.
[highlights: w la monarchia, w i liberali, silvio re. Warning: 8000 a 0 non è stato ancora omologato]

Berlusconi-Prodi: 500-0!!! Berlusconi ha stravinto, quell'uomo è incredibilmente carismatico e mi ha trasmesso una quantità di fiducia incalcolabile (che s'è aggiunta a quella che già avevo). Mi spiace, questa volta l'Unione deve fare i conti con l'Invincibile. Devono ammettere che Berlusconi ha letteralmente distrutto Prodi, in ogni senso. L'Unione s'è giocata l'ultima carta che aveva: il manigoldo Prodi. Vinceremo noi, ne sono certo, sono ottimista. Cioè, ma l'appello finale di Berlusconi è stato incredibile, domani me lo riguardo e me lo riguarderò tante altre volte. Indimenticabile Berlusconi. E se c'è uno che rimarrà nella storia, beh, quello sarà Silvio, non Prodi.
Forza Silvio, hai la vittoria in mano!
[keywords: incalcolabile, invincibile, incredibile, indimenticabile. Warning: Se lo riguarderà tante altre volte.]

Vespa, lo moderi!

"A un certo punto il confronto si è trasformato in un animato scambio tra i politici e il moderatore, con il signor Berlusconi che asseriva di essere stato insultato. Quando il giornalista, Bruno Vespa, ha cercato di zittire il presidente del consiglio, quest'ultimo ha indicato il signor Prodi e ha sbraitato: 'Si comporti da moderatore, Vespa! Lo moderi! Lo moderi!' Tuttavia per ben tre volte il signor Berlusconi ha ignorato le domande che gli sono state poste e si è dilungato su argomenti che desiderava enfatizzare, senza alcun richiamo all'ordine da parte del signor Vespa".
The Guardian, 4 marzo 2006.

lunedì, aprile 03, 2006

Sonnifero e aranciata

– Ho appena scoperto una cosa traumatizzante.
– Dimmi.
– C'è questa coppia che viene sempre alle terme con noi. Distinti, serissimi, due personcine a posto.
– E?
– E lui alle feste non balla, se ne sta serio serio. La moglie, serissima anche lei. A posto, proprio.
– Dunque?
– Ho appena saputo che lui, da mesi... la sera le mette il sonnifero nell'aranciata per uscire con donne.
– Ma va'.
– Ma sì. Lei si svegliava intontita e strana. Poteva ucciderla, eh.
– Ma siamo sicuri di questa cosa, sì?
– Sì, lui la tradisce.
– Come lo sa?
– Rossetto sul colletto della camicia.
– Mamma, tutta questa fatica per drogare la moglie e poi si fa sgamare così?
– Eh.
– Mamma.
– Che impressione. Adesso capisco perché il figlio è andato a vivere da solo, anche se la casa era grande... povero ragazzo, doveva esserci un brutto clima. La mamma in stato di incoscienza e il papà che va con le prostitute.
– Mamma, quanti anni ha, il figlio?
– 45.
– Restano sposati per il bene del bambino?

venerdì, marzo 31, 2006

giovedì, marzo 30, 2006

I love you, Lou

Sono contraria per principio all'uso dei blog a fini personali. Per i fatti privati ci sono i diari, o meglio, ci sono i lucchetti sui diari. Ma non capita tutti i giorni di innamorarsi. Lui si chiama Lewis, è un tabby bianco e nero a pelo lungo di cinque anni, ed è disperatamente psicopatico. Con i suoi 6 (sei) artigli per zampa terrorizza da tempo una cittadina del Connecticut: ha aggredito tutto quello che c'era da aggredire, compresa una rappresentante dell'Avon, e poi è finito agli arresti domiciliari. Asociale e genio del male, il "terrorista di Sunset Circle" ama attaccare alle spalle e di sorpresa, graffiando, mordendo e saltando come una molla. Le autorità locali gli hanno imposto il Prozac, lui è scappato e ha colpito di nuovo. Adesso è chiuso in casa, e io amo pensare che dietro quegli occhi convergenti un cervellino pazzo stia lavorando a pieno regime per preparare un'elaborata e feroce vendetta.

Lo ammetto, è stato il suo muso da ciclotimico a far scattare il colpo di fulmine.
Quello, e la geniale azzannatina alla tizia dell'Avon.



[disclaimer: in questo post non sono stati in alcun modo maltrattati i sentimenti del Signor G.]

Mr Funny Guy

Bush alla Freedom House, ieri (via First Draft):

Qual è il suo piano?
D: Sono australiano. Ho una domanda sul surriscaldamento globale... Parlando di fronte al Parlamento australiano Tony Blair ha raccomandato azioni più incisive. E qui a quanto pare il Presidente degli Stati Uniti potrebbe fare la differenza. C'è un consenso virtuale sul fatto che il pianeta si sta surriscaldando. Se lei negli ultimi anni della sua presidenza si occupasse della riduzone delle emissioni, di efficienza di combustione, di questioni che hanno a che fare con l'energia alternativa, penso che farebbe una grande differenza... E insomma, vorrei sapere: qual è il suo piano?
PRESIDENTE: Bene. Noi... innanzitutto, c'è... il globo si sta surriscaldando.

Caratteri piccoli, niente figurePRESIDENTE: Prego. Adesso mi chiederà se ho letto il libro.
D: Signor Presidente, come ha notato all'inizio... io sono della Freedom House, e ho dato al Presidente una copia del nostro rapporto annuale, Libertà nel Mondo, prima che salisse sul palco. E come ha notato, i nostri rapporti...
PRESIDENTE: Caratteri piccoli, niente figure. Continui.
D: È la bibbia della libertà, sì.
PRESIDENTE: Faccio il pagliaccio. Continui.

La domanda fa accadere le cosePRESIDENTE: Una delle forme... una delle forme più pure di democrazia è il mercato, dove la domanda fa sì che qualcosa accada. L'eccesso di domanda fa sì che i prezzi... l'offerta fa sì che i prezzi salgano, e viceversa.

Lo stesso libro che ha letto Silvio,
PRESIDENTE: Penso che la Cina abbia letto di recente il libro su Mao. È la sorprendente storia di un paio di cose... uno, di come il mondo sia stato preso in giro, e due, di quanto fosse brutale questo paese.

mercoledì, marzo 29, 2006

The Forza Italia Wednesday Roundup

Un po' di pensierini dal mio sito preferito.

Con tutti i mezziORE LAVORATIVE STRAORDINARIE ESENTASSE, QUINDI PULITE IN TASCA AL LAVORATORE. UN PROVVEDIMENTO IMPORTANTE, FACCIAMOLO SAPERE CON TUTTI I MEZZI, ANCHE POSTER GIGANTI.

RicordiamociRicordiamoci che dobbiamo andare a votare, nonché di condurre a votare chi è sbadato (ma costui o costoro solo se di dx)....

Cazzi tuoiEro di sinistra, ho votato per gli azzurri e me ne sono pentito, per chi votare il 9 aprile?

Tu, credioggi parlando con un amico (indeciso), l'ho convinto a votare x F.I. Sono veramente contento e mi sento più libero... un voto in meno ai rossi x ferrara è una bella cosa.

San Valentino Pacs Dayx s.Valentino maestra mio figlio 8anni, fatto scrivere 1 biglietto di auguri dicendo alla classe che potevano scambiarselo anche tra maschi tanto è uguale! Come si fa?!

ForseForse non bravo a navigare su internet... però è veramente difficile trovare il "programma dell'Ulivo". Forse lo stanno modificando.

Son coseMA E' POSSIBILE CHE DEVO PAGARE IL CANONE RAI X SENTIRE PARLARE MALE DEL MIO SCHIERAMENTO POLITICO?

Dal Brasile, in setteNoi abbiamo gia votato, siamo in sette ed abbiamo votato tutti FI ma servirà a qualche cosa?

Silvio!SILVIO vieni in Friuli !!

Noi ci frega l'11 settembrePresidente l'11 settembre ha scombussolato il Mondo non solo l'Italia, non è colpa del Suo Governo se qualcosa non è andata benissimo. Lo dica lo dica spesso questo.

Lasciamo stare il mostro di FirenzeDelle due l'una: o sono i RIS che attirano i matti oppure sull'Appenino prodiano non si vive tanto bene (e lasciamo stare il mostro di Firenze...)

ParoliberismoMedialum non fà come UNIPOLL che trovi santini della CGL e DS e il suo scandalo(Co nsorti) si è dovuto strano dai rientri dei soldini dall'Estero disprezzata da chi?

Quelli che vorrebbero scrivere BerlusconiRicordiamo a chi vota per la prima volta e ai nostri anziani che sulla scheda non devono scrivere NULLA! Molti vorrebbero scrivere BERLUSCONI accanto al simbolo!

E quelli che lo faranno
Questa volta voto il cavalier Berlusconi. Lo scriverò bene anche sulla scheda. Auguri di cuore e sempre attivi così.

Un suggerimento
Un suggerimento. nei gazebo distribuite salviette rinfrescanti con il titolo RINFRESCATI LA MENTE e una LISTA DELLE MALEFATTE DI SINISTRA.

Geografia
Berlusconi ha detto che in Italia va tutto bene a me sembra che vada tutto male forse dove abito io non fa parte dell'Italia.

Per questa volta passi
In famiglia siamo in quattro persone io mia moglie e le mie due figlie. Tutti e quattro voteremo Forza Italia, però la prossima volta reintroduciamo le preferenze.

Mille!

Doveva saperlo, che non c'era da fidarsi e che non mi sarei accontentata di tenerlo lì fermo a fingere indifferenza tra gli esercizi di stima ("mi hai messo nei link, per il 2006 siamo a posto"). E poi aveva insistito troppo sul millesimo post per cavarsela con il basso profilo.
C'è questo blog nuovo. C'è un autore misterioso che non ha voglia di dire io e che vorrebbe occuparsi d'altro (caramelle allo zucchero, forse, o infusi combinati "frutti di bosco più vaniglia"; questo autore non esiste, ma io sono quasi certa di aver assaggiato una sua Tarte Tatin con aggiunta di mele cotogne), un editore a scomparsa che gli commissiona le proprie false memorie, la scelta forzata di uno pseudonimo e la costruzione di un alias stralunato e (sembrerebbe) incompreso, un indiano metropolitano che lavora su poche righe, e le inizia tutte con "oggi", che bara spudoratamente e che si compiace della banalità facendo credere che questa sia una sua scelta retorica. Fuori della cornice della storia ci sono mail e bozze, brevi sessioni di writely e uno scambio di file .doc pasticciati, e non è detto che prima o poi non invadano lo spazio della finzione.
E poi a quanto pare - in cambio del mio silenzio, visto che ho pronto il solito ricatto basato su un paio di volumi di chat history rilegati in peccaminoso marocchino rosso - mi è stato concesso il diritto di ficcare il naso qua e là, di protestare se mi annoio, di scegliere la tappezzeria, di animare il salotto e di decidere come la storia dovrà continuare. In virtù della mia accertata natura felina* posso anche dare zampate a tradimento.
Si gioca, e a me piace giocare. Vi presento Uitanubi.

*sfortunatamente sono petulante come un siamese, curiosa, sfuggente, perfezionista, rompiscatole, indolente, territoriale, addomesticatrice e rieducabile. Graffio e faccio le fusa, tendo a sbuffare per fingere distacco, sono capace di cadere senza sfracellarmi al suolo e ho la deprecabile abitudine di sputare palle di pelo che poi nascondo sotto il tappeto. Quello che si dice in giro, che mi lego alla casa ma non alle persone, è solo un luogo comune: mi affeziono meno ai blog che a chi li scrive.

martedì, marzo 28, 2006

Vintage

Il pezzo di Repubblica ispirato al sondaggio di Total Guitar sul miglior assolo di chitarra mi ricorda quella fase dell'adolescenza in cui invece di accompagnare le mie coetanee a rubare cosmetici alla Standa mi chiudevo in una stanza a stilare feroci classifiche con tre o quattro amici maschi pronti a lottare per la supremazia del loro preferito.
Li amavo, quando se ne uscivano con commenti a me parzialmente oscuri del tipo:
"Il chitarrista degli Anthrax: ve-lo-cis-simo! Purtroppo sbaglia un casino."

Poi leggo la pagina di Wikipedia in cui si ricorda che il cantante Turbin (matrice heavy metal classica, voce potente e stridula) venne allontanato dalla band "per mancanza di carisma".
Espulsione per difetto di magnetismo: la giudicammo perfettamente lecita.

He-len, He-len!

Ve lo ricordate il memo di cui si parlava agli inizi di febbraio, quello che raccontava di un incontro di due ore tra Bush e Blair avvenuto il 31 gennaio 2003 (due mesi prima dell'invasione dell'Iraq), durante il quale Bush parlò della possibilità di orchestrare un incidente in cui Saddam sarebbe stato costretto ad attaccare aerei da ricognizione delle Nazioni Unite, fornendo un valido pretesto per colpire l'Iraq? Ne parlavamo qua.
È emerso che anche il New York Times ha visto quel memo.

Ed ecco Helen Thomas e Scott McClellan durante la conferenza stampa di ieri alla Casa Bianca:

D: Rifacendomi alla conferenza informativa di questa mattina, ho detto che il Presidente durante la corsa alla guerra era consapevole del fatto che non c'erano armi - non erano state trovate armi non convenzionali, e lei ha in un certo modo negato che questo fosse nel memo.

McCLELLAN: No, questa mattina lei ha detto che il Presidente era consapevole del fatto che non c'erano armi di distruzione di massa. E questo non è ciò che dice quel documento.

D: Ecco quello che dice il memo: il Presidente e il Primo Ministro riconoscono che in Iraq durante la preparazione della guerra non era stata trovata alcuna arma non convenzionale.

McCLELLAN: Sì, mi permetta di riportarla indietro a quel periodo, perché c'era una squadra di ispettori nucleari delle Nazioni Unite che si occupava della questione. E quella squadra emise una specie di rapporto nel dicembre 2002, e secondo quel rapporto il regime non raccontava la verità. E all'epoca dicemmo che se il regime perseguiva il proprio schema di non collaborazione e continuava così...

D: Dicevano anche che non avevano trovato armi.

McCLELLAN: ... che se continuava su quella strada eravamo pronti a usare la forza. Il Presidente perseguiva una soluzione diplomatica. Ecco perché siamo andati alle Nazioni Unite. Ecco perché abbiamo passato una diciassettesima risoluzione che chiedeva al regime o di raccontare la verità o di affrontare gravi conseguenze.

D: Il memo dice che voleva la guerra, fondamentalmente che era deciso a farla, e che non c'erano armi.

McCLELLAN: No, Helen, questa non è un'affermazione precisa, e lei lo sa. Perché lei si è occupata...

D: Questo memo dice il falso?

McCLELLAN: Beh, lei si è occupata di questo all'epoca. E mi permetta di ricordarglielo, torni a quel periodo, si legga i commenti pubblici che furono fatti, guardi alle numerose dichiarazioni pronunciate dal Presidente degli Stati Uniti. Continuavamo a perseguire una soluzione diplomatica, ma riconoscevamo che era necessario prepararsi e pianificare di conseguenza se fosse stato il caso di usare la forza, e questo è quello che facemmo all'epoca.
Ma a Saddam Hussein era stata data ogni possibilità di adeguarsi, e lui sfidò la comunità internazionale, anche quando gli fu data l'ultima possibilità di fare chiarezza o di affrontare gravi conseguenze. Quindi cerchiamo di non riscrivere la storia. È molto chiaro quello che accadde in quel periodo.

D. Questo memo dice il vero?

McCLELLAN: Non... Non ho visto quel memo, Helen.

D: Non ha visto il memo del New York Times?

McCLELLAN: Ho visto il New York Times.

lunedì, marzo 27, 2006

Le Giornate di Primavera dell'Emicrania

Ho appena festeggiato le Giornate di Primavera dell'Emicrania.
Il mio mal di testa si distingue in emicrania con Laura e senza Laura; Laura essendo un'amica di mia madre, quella che fa la grappa di grano, si cura con le erbe svedesi e passa buona parte del tempo a fissare i cristalli o ad arare un giardinetto zen che ha la stessa forma e apparentemente lo stesso contenuto della cassettina igienica del signor G. Laura ha una missione, disintossicarmi dai farmaci antiemicranici a colpi di Reiki, e non è bene. In questo caso per fortuna l'emicrania era senza Laura, in vacanza alle terme dalle parti di Maribor. Non sono mancati tuttavia i consigli disperati degli amici ("stenditi a letto al buio", "cerca di stare immobile", "immergi le mani nell'acqua fredda" e la sensazionale new entry di quest'anno: "hai provato a tenere sulla fronte quel blocco di ametista che ti hanno regalato?"), assecondati al telefono mentre mi trascinavo in pigiama e calzettoni antiscivolo tra lo studio e la cucina mormorando "sì sì, ora lo faccio" e sorseggiando tazze di infusi amarissimi. In realtà l'unico rimedio conosciuto è costituito dall'inviso antiemicranico, il Difmetre. Il Difmetre è molto più di un cocktail di indometacina e caffeina: è una divinità capricciosa che durante le Emicranie di Primavera agisce a caso, a volte sì e a volte no, basandosi su complicati calcoli astrali, sull'avvicendarsi dell'ora legale e di quella solare, sulle fasi lunari, sulle condizioni di luce e umidità e sul mio personale carisma del momento. Se questa roulette russa farmacologica non funziona, tanto vale picchiare la testa contro il blocco d'ametista fino a perdere conoscenza.

Sono ormai passati i tempi in cui mi piaceva pensare che le Giornate dell'Emicrania fossero una condizione sciamanica durante la quale i Padri della Rivoluzione sceglievano di mettersi in contatto con me: più banalmente si tratta di uno stato allucinatorio doloroso ed estremamente ricettivo, e va preso come tale. Mi sono accorta che in queste condizioni riesco ad assorbire qualsiasi nozione con pochissimo sforzo: ricordo una primavera di cinque anni fa in cui mi addormentai con il televisore acceso e appresi passivamente le abitudini riproduttive dei marsupiali, il metodo di distillazione del Calvados e la storia della Coppa Davis. Mi svegliai che sapevo anche dire "Tafadhali niletee chakula moto haraka. Nina njaa sana!" "Mi porti in fretta, la prego, del cibo caldo. Ho molta fame!". In swahili.
Quest'anno ne ho approfittato per perfezionare la mia imitazione di Silvio Berlusconi ma soprattutto per mandare a memoria 50 specie di alberi e arbusti in quattro lingue.
Oggi l'emicrania di primavera è sotto controllo, Laura torna dalle terme, ho perso un chilo, ho perso l'ametista, ho due occhiaie interessanti e sono finalmente quasi certa che l'albero che vedo dalla finestra è un tiglio comune (tilleul à large feuilles, large-leaved lime, Tilia platyphyllos Scop.). Fiorirà a giugno.

sabato, marzo 25, 2006

Sushi lesso al WSJ

Dalla pagina delle correzioni del Wall Street Journal (via Regret the Error):

"Un esperto di pesce giapponese, quando gli è stato chiesto a quale temperatura si debba conservare il tonno per il sushi per poterlo consumare in tutta sicurezza, ha risposto che la temperatura ideale è di meno venti gradi. Nell'articolo apparso lunedì a pagina uno su un gruppo di discussione chiamato Foodsafe abbiamo erroneamente omesso il meno."

I lettori del WSJ chiusi in bagno da mercoledì (e un po' ben gli sta) ringraziano.

venerdì, marzo 24, 2006

I dubbi del venerdì

Trovo fantastico che a uno venga in mente di chiedere a un motore di ricerca se c'è da fidarsi dei traduttori.



Vedi anche: "give me the pen cosa significa in italiano".



(Babelfish, alla grande: "diami la penna". Poeta.)

Diplomazia, eh?

"I nostri diplomatici prestano servizio in prima linea in complessi negoziati, guerre civili e altre catastrofi umanitarie."
Casa Bianca, National Security Strategy, sezione IX
(via John Brown's PD Review, USC Center for Public Diplomacy)

Il flauto dolce tiene famiglia

Chiave di ricerca: "Quante famiglie ha il flauto dolce".
Paura, mi fate.



giovedì, marzo 23, 2006

La luce in fondo alla caverna

Argomento: Cinema e spiritualità

"Inoltre tra loro si realizza un chiasmo interessantissimo che ha a che fare con il bagliore luminoso che penetra nel buio, un richiamo alla luce che fa la comparsa in fondo al tunnel o alla caverna: una luce di senso che irrompe nell'oscurità".

E.: qualcuno gli spiega che se la luce è in fondo alla caverna è girato dal lato sbagliato?

(Grazie di essere Creative Commons, E.)

mercoledì, marzo 22, 2006

Un paese difeso da oceani e diplomazia



Per gli ammiratori di Helen Thomas, ecco lo scambio di ieri alla Casa Bianca con Bush. Gli unici ad associare ancora i talebani con l'Iraq sono rimasti lui e quello che su Google continua a cercare "filmati di video di innocenti uccisi da talebani in Iraq", con il solo risultato di farsi insultare su questo blog.

HT: Vorrei chiederle, signor Presidente: la sua decisione di invadere l'Iraq ha causato la morte di migliaia di americani e di iracheni e causato ferite permanenti a tanti americani e tanti iracheni. Tutte le ragioni che sono state fornite, almeno pubblicamente, sono risultate non vere. La mia domanda è: perché ha voluto davvero entrare in guerra? [...] Qual è stato il vero motivo? Ha detto che non si trattava del petrolio, che non si trattava di Israele, o altro. Di cosa si trattava?

Presidente: Penso che lei parta dalla premessa... con tutto il rispetto per la sua domanda e per la sua lunga carriera di giornalista... è che... io non volevo la guerra. Dire che volevo la guerra è completamente sbagliato, Helen, con tutto il rispetto...

HT: Tutto...

Presidente: Aspetti un momento...

HT: ... tutto ciò che ho sentito...

Presidente: Mi scusi, mi scusi. Nessun presidente vuole la guerra. Tutto ciò che può aver sentito è questo, ma semplicemente non è vero. Il mio atteggiamento sulla difesa di questo paese è cambiato l'11 settembre. Noi... quando siamo stati attaccati, ho giurato di usare tutti i mezzi a mia disposizione per proteggere il popolo americano. Quel giorno la nostra politica estera è cambiata, Helen. Sa, eravamo convinti di essere al sicuro grazie agli oceani e alla diplomazia. Ma l'11 settembre 2001 ci siamo accorti che gli assassini potevano distruggere vite innocenti. E non lo dimenticherò mai. E non dimenticherò mai il giuramento che ho fatto al popolo americano che avremmo fatto tutto quello che era in nostro potere per proteggere il nostro popolo.

In parte significava assicurarci che al nemico non potesse essere dato asilo. Ed ecco perché ho fatto la guerra all'Iraq... aspetti un attimo...

HT: Non hanno fatto niente, né a lei né al nostro paese.

Presidente: Guardi... scusi un secondo. Mi scusi un secondo. Lo hanno fatto. I talebani hanno fornito un rifugio sicuro ad al Qaeda. È là che al Qaeda si addestrava...

HT: Io sto parlando dell'Iraq.

Presidente: Helen, mi scusi. È là che... l'Afghanistan ha offerto asilo ad al Qaeda. È là che si addestravano. È là che complottavano. È là che pianificavano gli attacchi che hanno ucciso migliaia di americani innocenti.

Io ho visto una minaccia anche nell'Iraq. Speravo di risolvere questo problema diplomaticamente. Ecco perché sono andato al Consiglio di Sicurezza; ecco perché è stato importante passare la 1441, che è passata all'unanimità. Come ha detto tutto il mondo, o distruggete le armi, o rivelate i vostri piani, o affronterete gravi conseguenze...

HT: ... o la guerra...

Presidente: ... e quindi abbiamo collaborato con tutto il mondo, abbiamo lavorato per assicurarci che Saddam Hussein ascoltasse il messaggio del mondo. E quando ha scelto di impedire le ispezioni e di non rivelare nulla, ho dovuto prendere la difficile decisione di eliminarlo. L'abbiamo fatto, e il mondo per questo è più sicuro.

Come maltrattare Google e vivere felici/5

E dopo Abu Grim e Abu Ghiri, ecco a voi Abu Craig.

martedì, marzo 21, 2006

Ma non lavora nessuno in questa città?

Bush tiene un discorso a Cleveland, Ohio, e seccato dalle molte domande fa lo spiritoso dicendo: "Ma non lavora nessuno qua a Cleveland?".

Alcuni dati:
- 5,8%: tasso di disoccupazione di Cleveland, gennaio 2006
- 4,5%: tasso di disoccupazione di Cleveland, gennaio 2001

- 5,3%: tasso di disoccupazione dell'Ohio, gennaio 2006
- 4,0%: tasso di disoccupazione dell'Ohio, gennaio 2001

- 31,3%: tasso di povertà di Cleveland, 2003
- 24,3%: tasso di povertà di Cleveland, 2001

"E dunque la risposta, Signor Presidente, è che un sacco di persone a Cleveland non lavorano perché non riescono a trovare un lavoro."
Think Progress

lunedì, marzo 20, 2006

Bush, in una parola

In un recente sondaggio del Pew Center (quello da cui risulta che in fatto di consenso l'attuale presidente americano sta messo molto peggio di Reagan dopo lo scandalo Iran-Contra) è stato chiesto agli intervistati di descrivere George W. Bush con una parola. Ecco i risultati (non in percentuale, i numeri si riferiscono agli intervistati che hanno fornito ciascuna risposta):

29 incompetente
23 buono
21 idiota
17 bugiardo
14 cristiano
14 onesto
13 arrogante
13 forte
10 integrità
8 imbecille
8 leader
7 scemo
7 ok
7 sincero
7 stupido
6 presidente
6 egoista
6 falso

Vorrei conoscerli, i sei che hanno risposto "presidente".

Con quel riff un po' così

Compito di oggi: andare sul sito dell'Udeur e scaricare l'mp3 dell'inno, se non l'avete già fatto (io devo ringraziare Chubby per l'inestimabile segnalazione).
Questo è il testo, per chi volesse dare una mano alla catarsi con un po' di karaoke:

Un'idea la speranza
un progetto per
costruire migliorare
la realtà con te
fare centro nel paese
dentro i cuori della gente
per ridare serenità
la certezza del domani
il futuro che tu vuoi
con noi presto verrà

sì verrà sì verrà
sì verrà
presto vedrai verrà!
udeur verrà udeur verrà
udeur udeur udeur
verrà
una nuova realtà

riprendiamo gli ideali
la fiducia nel domani
i valori che sono al centro
di noi tutti e della società
la difesa della vita
la certezza nel domani
il sorriso di chi sa
ritrovare dentro al cuore
il senso vero delle cose
la più profonda verità

cambierà cambierà
cambierà cambierà
nuova luce splenderà
Il futuro che tu vuoi
verrà verrà verrà
presto vedrai verrà
udeur verrà udeur verrà
udeur udeur udeur
verrà
una nuova realtà!

Fatto? Non è un gran pezzo da ascoltare in una giornata di primavera, con i finestrini abbassati, il sole negli occhi e il vento nei capelli (o viceversa) mentre un camion ucraino in sorpasso sta invadendo la vostra corsia?

Una brevissima analisi dei contenuti e dello stile vi convincerà. Il conteggio delle parole - tralasciando per un attimo i travolgenti udeur e verrà del ritornello - mi dà 4 cambierà, 3 nuova, 3 realtà, 3 presto, 3 domani, 2 certezza, 2 vedrai, 2 futuro, 2 noi, 2 tu, 2 centro, 2 dentro, 2 cuore/i. Veniamo ai verbi più significativi: migliorare, ridare, riprendiamo, costruire, ritrovare, difendere (difesa). E ai sostantivi che ricorrono solo una volta (ma è chiaro che qua stiamo arando lo stesso fertile campo semantico): speranza, progetto, ideali, fiducia, verità, senso, valori, idea, vita, sorriso, luce (e il relativo splenderà). L'autore vuole comunicarci l'urgenza e la sicurezza del cambiamento, e ci proietta con entusiasmo nel domani: lo fa letteralmente urlando il futuro (verrà) ma senza dimenticare le certezze, il senso vero delle cose, la più profonda verità. Ed è particolarmente convincente quando allude all'ambizione dell'udeur di proporsi come novella e trionfante democrazia cristiana in quel "fare centro nel paese dentro i cuori della gente", dove "fare centro" è anche - in un'elegante proliferazione di sensi - "farsi centro".

Lasciatemi anche dire che non era facile modulare un riff così fulminante con la parola udeur.
Se riuscivano a farci stare anche "campanile" li votavo.

venerdì, marzo 17, 2006

Il favoloso mondo di Scott McClellan/3: minacce!

Ve la ricordate, Helen? Non è stata licenziata, e lotta per noi.
Dalla conferenza stampa di ieri di Scott McClellan.

D: Il Presidente sa di violare la legge internazionale quando si dichiara a favore della guerra preventiva? La carta delle Nazioni Unite, Ginevra, Norimberga. Violiamo la legge internazionale quando ci dichiariamo pronti ad attaccare una nazione che non ci ha attaccati.

McCLELLAN: Helen, non sono d'accordo con la tua affermazione. Prima di tutto, si tratta di un vecchio principio della politica estera americana...

D: Non è un nostro vecchio principio. È un vostro principio.

McCLELLAN: La tua domanda?

D: È una violazione della legge internazionale.

McCLELLAN: Prima di tutto, fammi riprendere, la prevenzione è un vecchio principio della politica estera americana. Fa anche parte...

D: Non lo è mai stato.

McCLELLAN: Fa anche parte di un innato diritto all'autodifesa. Ma qui quello che cerchiamo di fare è affrontare le questioni diplomaticamente collaborando con i nostri amici e alleati e con i nostri partner nell'area. Ecco quello che facciamo in relazione alla minaccia rappresentata dal programma nucleare iraniano. Ecco quello che facciamo quando si tratta di risolvere la questione nucleare con la Corea del Nord. Cerchiamo soluzioni diplomatiche per far fronte alle minacce. Ed è importante quello che ci ha insegnato l'11 settembre...

D: Tutta l'enfasi del vostro documento di oggi è sulla guerra e sulla guerra preventiva.

McCLELLAN: Posso finire di rispondere alla tua domanda, perché credo che sia importante dare una risposta. È una buona domanda, ed è corretta. Ma dobbiamo aspettare che una minaccia si concretizzi appieno, prima di reagire? L'11 settembre...

D: Secondo la legge internazionale bisogna prima essere attaccati.

McCLELLAN: Helen, non mi lasci rispondere. Hai la possibilità di fare una domanda, e io vorrei essere in grado di fornirti una risposta, così che il popolo americano possa sapere qual è il nostro punto di vista. Non è una cosa nuova per la nostra politica estera. È un principio di lunga data, la questione che stai tirando fuori. Ma ti rifaccio la domanda. Dobbiamo aspettare che una minaccia si concretizzi prima di reagire...

D: Non c'era stata nessuna minaccia da parte dell'Iraq.

McCLELLAN: L'11 settembre ci ha dato...

D: Quella non era una minaccia dell'Iraq.

McCLELLAN: ... alcune importanti lezioni. Un'importante lezione che ci ha dato è che dobbiamo affrontare le minacce prima che si concretizzino appieno. Ecco perché lavoriamo per far fronte alla minacce relative alle questioni nucleari che coinvolgono l'Iran e la Corea del Nord. Ecco perché perseguiamo soluzioni diplomatiche, collaborando con i nostri amici e alleati e con i nostri partner nell'area che comprendono appieno la posta in gioco e le conseguenze di un fallimento nel far fronte tempestivamente a quelle minacce, prima che sia troppo tardi.

Come maltrattare Google e vivere felici/4

Ma non avete proprio ritegno. Io scherzavo, quando dicevo che volevo panificare il corpo di Cristo: ero certa che a quella festa di battesimo si sarebbero accontentati dei panini alle olive e delle focacce al rosmarino.
"Macchinetta per cucinare ostie", su. Che fate, invitate gli amici a cena e invece di giocare a Trivial confessate nell'armadio guardaroba? Mettete vostra moglie all'organo mentre gli invitati fanno la fila in corridoio per la comunione? Invece di farfugliare "si è fatto tardi" risolvete con uno sbrigativo "andate in pace"? Scommetto che poi i bambini prima di andare a dormire contano i soldi delle elemosine.



giovedì, marzo 16, 2006

Overheard in Gorizia

Ha una permanente azzurrina di sapore autarchico, occhiali da vista sedici noni con montatura in eternit, scarpe comfort e l'aria circospetta di una che porta a spasso mezzo chilo di plastico nella borsetta di coccodrillo.

- Buonasera, ieri mi hanno regalato un libro e vorrei sapere se posso cambiarlo.
- Certo.
- Ecco qua. È un romanzo, e io non leggo romanzi. A me piace Petacco.
- L'ultimo di Petacco è La Croce e la Mezzaluna.
- Non sa mica di cosa parla?
- Ehn.

mercoledì, marzo 15, 2006

Born to be mild/Post in aggiornamento

Avete visto il confronto Prodi-Berlusconi? Non l'avete visto? Vi siete addormentati a metà? Ne avete sentito parlare stamattina alla Coop? Vi siete chiesti cosa avesse da disegnare Berlusconi sul quel foglietto di carta (quando parlava delle quote rosa sono quasi certa che approssimasse* donnine nude)? E poi: il mite Prodi quando dice "i gioooovani" va davvero in trance o fa finta? Anche a voi corre giù per la schiena una gocciolina di sudore freddo quando fa così?

Dal mio sito preferito:
"presidente è sempre un piacere ascoltarla, sono un infermiere dell'ospedale maggiore (bo) nel covo dei comunisti, nel mio piccolo la sto aiutando in questa battaglia".
Detta così fa tanto iniezione letale, vero?
Ah, ragazzi, non sono d'accordo con i vostri 168 caratteri, ma farò di tutto perché possiate continuare a scriverli.

Dibattiamone.

*visto che questo è un blog interattivo, mi è stato chiesto di usare il più tradizionale "abbozzasse". Va bene. Ma giuro che approssimava.

Update
: il signor Fabio J. Flowerside invia alla rubrica "Il tuo pensiero in 168 caratteri" questo messaggio:

"Berlusconi E' Reattivo, Lucido, Unico! Sono Constatazioni Oggettive. Non Inventa Dati: Esprime Valori! Invece Prodi E' Ridicolo, Democristiano E Raffazzonato. Ernesto"

Si firma E. Acrostico e avanza pure due caratteri. Glielo pubblicano.
Grazie, FJF, da parte di tutti noi.



Update 2
: visto che a noi fondamentalmente piace rubare le caramelle ai bambini, anche il Calavera ha inviato il suo pensiero, piccato e vespomane come solo lui può:

"Alla faccia della par condizio è stato realizzato un incontro parziale e tendenzioso. Quei sedicenti giornalisti scrivono per l'Unità?! Confido in Bruno Vespa."

Firma: Fazio Somai. Pubblicato.



Il problema è che l'hanno trovato così credibile e misurato che gli hanno proposto di collaborare ai contenuti del sito. Adesso è alla sezione "Operazione verità", ad approssimare metafore. Dice che sta bene, e di pensarlo tanto.

Update 3
: sembra che alla fine del dibattito abbiano chiesto a Berlusconi cosa stesse scrivendo sui famosi foglietti. Ha risposto seccato: "Stavo provando la penna! Quando cominciano le domande?" Se n'è poi andato convinto di abbandonare lo studio ("Mi alzo e me ne vado"), commentando: "E poi dicono che la Rai è controllata da me."

martedì, marzo 14, 2006

Confronto Berlusconi-Prodi: fatevi invitare a cena

"La visione del primo confronto televisivo tra il nostro presidente Silvio Berlusconi e Romano Prodi (in onda martedì 14 marzo alle ore 21 su Raiuno) è una bella occasione per continuare l'azione di motivazione e di recupero degli elettori indecisi.
Invita a casa tua qualche amico 'tiepido' o indeciso, per vedere e commentare insieme il confronto. È un ottimo modo per stare insieme e per contribuire a consolidare la nostra inesorabile rimonta..."
Dall'inesorabile sito di Forza Italia.

Il task di oggi:
constatare che il frigorifero contiene solo una natura morta di Fantasie di Philadelphia scadute e zucchine flosce; appostarsi nei pressi dell'ascensore, aspettare il vicino in odore di CDL e sfoderare un sorriso in cui si vedano almeno i secondi molari (anche i denti del giudizio, se ci sono). In ascensore, invece di esaminare attentamente il pavimento con la solita espressione tra il patetico e il corrucciato (il condannato in attesa di esecuzione esce dal braccio della morte), mettere su una faccia sgomenta e mormorare: "Certo, dopo i recenti fatti, anche un'onesta persona di sinistra si chiede, a volte..." Lasciare la frase in sospeso, balbettando a scelta "canone Rai", "giornalisti", "...coni", e "dopotutto". Scuotere il capo con rassegnazione e/o turbamento.
Stasera, se tutto va bene, lasagne al forno. Domani, fiori per la signora ("Grazie per la deliziosa cena e per lo stimolante dibattito"). Scusarsi, all'occorrenza, per quel medley degli Inti Illimani suonato con il flauto dolce della bambina alla fine della serata e per aver chiamato compagno lo zio Italo, esule istriano. In seguito, fare le scale a piedi per un po'.

lunedì, marzo 13, 2006

Dall'Afghanistan con furore

Ora, io capisco che uno abbia la curiosità di vedersi filmati di omicidi. "Filmati di omicidi in diretta" è già più difficile: l'omicidio è una di quelle situazioni da "buona la prima", e poi sinceramente a me vengono in mente solo differite.

Però lasciatemi dire che "filmati di omicidi in diretta di innocenti in Iraq da parte di talebani" presuppone un bel salto di livello. Dovrei mostrarvi dei talebani venuti apposta dall'Afghanistan per ammazzare innocenti in Iraq, in diretta? A posto così? Non vogliamo aggiungerci: "mentre ascoltano Helter Skelter", "con Elvis Presley che passeggia sullo sfondo" o "davanti a un tramonto di intossicante bellezza"?



Poi trovi quello che cerca "autoreggente cugina" (un solo autoreggente, e neanche mio: del resto, non si capisce neanche di chi debba essere la cugina) e ti viene quasi voglia di accontentarlo.



venerdì, marzo 10, 2006

Aiutiamoci please

Dalla sezione "il tuo pensiero il 168 caratteri" del sito di Forza Italia, a me molto molto cara.

Lui credeOggi credo di aver convinto tre ragazzi, nuovi elettori, a votare x la CDL. Ognonio di noi faccia come me e vinceremo.

Dietrologie
Come mai di punto in bianco nei bar dell'emilia è diventato obbligatorio esporre il corriere della sera? Dite che vogliano farci il lavaggio del cervello?

Ci salvi
SIG.PRESIDENTE ANCORA UNA VOLTA HA DIMOSTRATO LA SUA GRANDE DEMOCRAZIA UN AIUTO LE CHIEDO SIA PIU PRESENTE IN CAMPANIA.NON CE LA FACCIAMOPIU.CI SALVI HANNO TUTTO INMANO.

Aiutiamoci
Prego tutti forzisti di fare quanta + pubblicità possibile, se dovesse vincere la sinistra, siamo fritti... diventeremo un popolo islamico-comunista... aiutiamoci please!

Sarcasmo
xckè non facciamo oltre a l'ora di religione a scuola un canale televisivo mussulmano magari rai3 con binladen giornalista...

Paura
Attenzione la proposta di pacs come prevista nel progr. dell'unione è formulata in modo da legittimare la poligamia.

La buonanima
Quando ero piccola la buon anima di mia nonna diceva sempre mai votare a sx perchè ci toglieranno tutto quello che con tanto lavoro sono riuscita ad avere.forza Silvio.

Un boero
il 10/4 vorrei regalare a prodi un boero così lo mangia e legge il biglietto: Riprova, sarai + fortunato - Avanti così che la CDL è forteeeeeeeee.

Persone non residenti
Sono cittadina italiana da generazioni, vorrei il mio paese pulito, da sporcizia, dallo smog e da i lavavetri ai semafori, dagli zingari e da persone non residenti.

Il libro di scuola
Salve. ho letto ieri sul libro di scuola di inglese di mia figlia che Berlusconi molto probabilmente non sarà rieletto. è propio vero la scuola è di sinistra.

La bandiera
GRANDE SILVIO! GRANDE FORZA ITALIA! CONTINUIAMO COSI' CHE CE LA FAREMO! SONO CON VOI! COME POSSO AVERE LA BANDIERA DI FORZA ITALIA?

Lo stiamo perdendo
SONO ITALO SVIZZERO VOLEVO RIENTRARE IN ITALIA MA SE PRODI VINCE LE ELEZIONE RESTERO IN SVIZZERA.

giovedì, marzo 09, 2006

Ci vuole cristallo

Tra le pietre ricevute in regalo c'è anche un misterioso cristallo di rocca che va messo vicino alla tormalina nera, non capisco se per rafforzarla o perché (come temo) la tormalina ha un pessimo carattere. Leggo che il cristallo rende più socievoli, sensibili e compassionevoli (ma quando mai), riequilibra la mente, stimola la lucidità e rende sinceri e imparziali ("Non sono io, è colpa del cristallo di rocca!").
Ma soprattutto procura calma e armonia. Bene, perché la bambina del piano di sotto si esercita da due mesi al flauto dolce ed è appena passata da un perturbante Inno alla gioia a quella che definirei la "versione Grattachecca e Fichetto" di Moonriver. Non mi aspetto che i genitori trovino il corpicino esanime accanto al leggìo - che è più un lavoretto da tormalina nera - mi accontento di un'innocente bronchite curabile con una scheggia d'agata. E con la compassione anche per oggi direi che basta.

mercoledì, marzo 08, 2006

Donne urlanti il mercoledì sera

D: Come le è venuto in mente di organizzare la cena di compleanno la sera dell'8 marzo?
M (forte delle statistiche del blog): Forse voleva gli spogliarellisti compresi nel prezzo.
D: Vuoi dire che ci saranno gli spogliarellisti?
M: È un'eventualità.
D: Temo la confusione e le donne urlanti. Mi viene male. Io odio queste cose.
M: Dillo a me.
D: Metto in borsa delle banconote.
M: Di piccolo taglio.

martedì, marzo 07, 2006

domenica, marzo 05, 2006

Niente famiglia, niente visto

Gli Stati Uniti hanno rifiutato il visto a due donne irachene, Anwar Kadhim Jawad e Vivian Salim Matierano, che erano state invitate ad un ciclo di conferenze organizzate in occasione della Giornata internazionale della donna da Global Exchange, un'associazione per la difesa dei diritti umani, e dal gruppo femminile pacifista CODEPINK.
Il visto è stato rifiutato perché le due donne non hanno più una famiglia che le aspetta in Iraq, e quindi non possono dimostrare che ritorneranno nel loro paese.
Niente famiglia, niente visto. Niente famiglia, perché i mariti e i figli - due e tre bambini, rispettivamente - di Anwar e Vivian sono stati uccisi per sbaglio dalle truppe americane.

Fonte: Common Dreams, via Under the Same Sun.

[Già che ci siamo: la prossima che capita su questo blog cercando su Google "8+marzo+festa+stripper" la localizzo, la aspetto sotto casa e la imbelletto a morte. Sono molto più precisa di un drone della CIA]

Come maltrattare Google e vivere felici/3

Che cavolo di blog è, se non ha qualche bella foto di radici acquatiche?

sabato, marzo 04, 2006

Qualcosa per il weekend

Non che uno debba leggersi 5000 pagine nel finesettimana, ma finalmente sono state rese pubbliche le trascrizioni delle testimonianze dei detenuti di Guantanamo davanti al Tribunale di revisione dello status dei combattenti. Almeno un'occhiata preliminare è consigliatissima. Poi ci penso io a fare un Guantanamo digest.
Sono stati resi noti anche i nomi: tempo fa il giudice federale Jed Rackoff aveva infatti respinto l'obiezione dell'amministrazione secondo la quale si sarebbe violata la privacy dei prigionieri.

venerdì, marzo 03, 2006

It's an Arab, Arab world

"'Credo che un Pakistan prospero e democratico sarà un partner affidabile per l'America, un vicino pacifico per l'India, e una forza nel promuovere la libertà e la moderazione nel mondo arabo,' ha aggiunto il presidente.
In seguito il segretario dell'ufficio stampa della Casa Bianca Scott McClellan ha spiegato ai giornalisti che Bush intendeva dire che il Pakistan sarebbe stato una forza nel mondo musulmano. Il Pakistan non è un paese arabo."

Ehm.

Fonte: msnbc

Winning hearts and minds in Baghdad

All'inizio di Syriana George Clooney si perde un missile a Teheran: cioè, ne consegna due al suo contatto, ma si rende conto che uno finisce nelle mani sbagliate.

Nella realtà un diplomatico britannico ha perso due telefoni satellitari a Baghdad e il Foreign Office ha continuato a pagare bollette salatissime per 17 mesi (con punte di 212.000 sterline al mese) senza accorgersi che venivano usati per chiamare numeri di chatline porno o legati a giri di scommesse. Un fantasioso businessman del posto, infatti, ha avuto l'idea di mettere i telefoni a disposizione su una strada di Baghdad, facendosi pagare, mentre le bollette venivano saldate a Londra.

"Nell'utilizzo di questi telefoni tutto farebbe pensare a una qualche attività criminale... Si ha l'impressione che fossero diventati una specie di cabina telefonica mobile e che chiunque potesse usarli", ha detto Sir Michael Jay, segretario permanente al Foreign Office.

Pare che alla Camera dei Comuni si siano irritati. Ma d'ora in poi le regole delle ambasciate britanniche cambiano: "non si manderanno più all'estero telefoni satellitari già attivati." [grassetto mio]

mercoledì, marzo 01, 2006

Suvvia



Quante storie per un piccolo difetto di pronuncia.
(dall'homepage del Corriere)

Doh!

How is education supposed to make me feel smarter? Besides, every time I learn something new, it pushes some old stuff out of my brain. Remember when I took that home winemaking course, and I forgot how to drive?
Homer Simpson


Secondo un sondaggio solo un americano su quattro conosce più di una delle cinque libertà sancite dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (parola, religione, stampa, riunione a fini pacifici, diritto di inoltrare petizioni al governo per la riparazione dei torti subiti), ma oltre il 50% è in grado di citare i nomi di più di due componenti della famiglia Simpson.
Il 22% degli intervistati è riuscito a nominare tutti e cinque i Simpson, mentre solo uno su mille ricorda tutte le libertà del Primo Emendamento.
Circa uno su cinque pensa che una di esse sia il diritto di possedere un animale domestico.
Il Piccolo Aiutante di Babbo Natale ringrazia.

Fonte: BBC News

The Dracula Thing

"Ricordate, se si trascinava Dracula alla luce del sole si scioglieva. Be', cercare di trascinare in tribunale un detenuto è qualcosa del genere. I fatti sono come la luce del sole per Dracula. L'ultima cosa che vogliono è affrontare i fatti davanti a una corte. Ma il loro giorno è arrivato".

Il procuratore capo Moe Davis, colonnello dell'Air Force, riferendosi a due detenuti di Guantanamo che stanno per andare sotto processo davanti ai "tribunali militari".

martedì, febbraio 28, 2006

Per coloro che non se ne fossero accorti

"Per coloro che non se ne fossero accorti, Israele si oppone alla soluzione dei due stati. Ha fatto tutto quello che era in suo potere per impedire a uno stato Palestinese di sorgere e continuerà a farlo finché potrà contare sulla complicità dei suoi potenti amici e sull'estesa indifferenza dell'opinione pubblica.

In tali circostanze spetta a noi chiederci perché ad Hamas sia stato ordinato ­ da Israele e da quegli stessi potenti amici ­ di accettare la "soluzione dei due stati", soprattutto tenendo conto del fatto che, diversamente da Israele, ha dichiarato chiaramente e ripetutamente che avrebbe accettato uno stato palestinese sui territori occupati da Israele nella guerra del 1967, la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Gerusalemme Est. E questo è stato ribadito esplicitamente da tutti i suoi principali rappresentanti: Zahar, Haniye, Meshal, e Yassin e Rantisi prima di essere assassinati.

La Giudea e la Samaria, che costituiscono (o costituivano) la Cisgiordania settentrionale e meridionale, sono state suddivise e spartite nei vari decenni tra centinaia di migliaia di coloni ebrei perché vi insediassero le loro case, i loro frutteti e i loro giardini. Sono attraversate e circondate da strade riservate esclusivamente agli ebrei che collegano la terra, le case, i frutteti e i giardini a Israele. Vi sono stati schierati guardie, soldati, carri armati e bandiere israeliane che difendono e proteggono i coloni ­ le loro case, i loro frutteti e i loro giardini ­ dando loro la certezza di essere israeliani appartenenti ad un unico stato ebraico."

Tratto da un articolo di Jennifer Loewenstein, disponibile su 2.0.

lunedì, febbraio 27, 2006

Ci vuole tormalina

A. mi ha regalato una tormalina nera grande come il monolito di 2001 ("Ne hai bisogno. Lavala sotto l'acqua fredda, visualizza una sorgente, recita un mantra - insomma, inventatelo! No, non posso farti un esempio! Come, guardi su Internet! - e lasciala al sole per un'ora").
Primo chakra, si abbina al cristallo di rocca, riduce le tendenze nevrotiche, rafforza l'esperienza, stimola la pace e scarica le energie negative. Sta pure in relazione astrologica con il Capricorno.
Mi conosco: tempo due mesi e non mi accontento dell'effetto scudo ma mi fisso di guarire la Terra. Poi faccio una delle mie cazzate e cancello per sbaglio gli Stati Uniti. Ho scritto "per sbaglio", va bene?

Il numero 36, forse

Un altro braccio destro per la mia collezione: arrestato Abu Faroud, un "importante luogotenente" di Al Zarqawi (grazie, Piano B). Sarebbe il numero 36 (ma è un risultato ufficioso, aspettiamo l'omologazione).

domenica, febbraio 26, 2006

Da uno a zero

Al Pentagono dicono che "il numero dei battaglioni dell'esercito iracheno in grado di combattere gli insorti senza l'aiuto degli Stati Uniti è calato da uno a zero."
Grassetto tutto mio.

venerdì, febbraio 24, 2006

Silenziosi resti

Dalla generosa e frequentata pagina dei necrologi di un quotidiano locale:

In silenzio come è vissuta è mancata all'affetto dei suoi cari.
[...]

Onoranze Funebri Sordo Gianni

mercoledì, febbraio 22, 2006

Il colore dei tubi (altre curiosità da Guantanamo)

[Nota: non leggete questo post se siete ipersensibili o impressionabili, avete lo stomaco delicato, state per mettervi a tavola o siete minori di - che ne so - tredici anni. Anche quattordici, per sicurezza. Bambini, via.]

Dopo aver negato per due settimane, il responsabile del centro di detenzione di Guantánamo Bay, Cuba, ieri ha confermato che lo scorso mese i militari hanno fatto ricorso a "metodi più aggressivi" nei confronti dei detenuti in sciopero della fame.
Il generale Bantz J. Craddock ha ammesso che i soldati hanno cominciato a legare alcuni detenuti a "sedie di costrizione" per alimentarli a forza e a isolarli dopo aver scoperto che alcuni si liberavano del cibo ingerito aiutandosi a vicenda.
Il generale Craddock ha detto di aver esaminato l'uso delle sedie di costrizione e di aver concluso che la pratica era "non inumana".
Le sedie sono state usate per alimentare 35 detenuti, 3 dei quali sarebbero ancora sottoposti al trattamento.

Un prigioniero yemenita, Emad Hassan, ha così descritto la sedia ai suoi avvocati:
"La testa viene immobilizzata con un cinghia, le mani ammanettate e le gambe legate. Ti chiedono, 'Hai intenzione di mangiare o no?' e se non vuoi ti inseriscono il tubo. Ci sono persone che si sono urinate e defecate addosso, hanno vomitato e hanno cominciato a sanguinare. Chiedono di poter andare al bagno, ma non glielo permettono. A volte fanno loro indossare dei pannoloni."

Un altro ex-scioperante, Isa al-Murbati of Bahrain, ha descritto un'esperienza simile: il 10 gennaio un ufficiale è entrato nella sua cella d'isolamento e gli ha detto che se non accettava di mangiare cibo solido lo avrebbero legato alla sedia e alimentato a forza. Quando si è rifiutato i soldati lo hanno afferrato per il collo, lo hanno scaraventato sul pavimento e legato alla sedia di costrizione. Anche lui ha dovuto ingerire due grandi sacche di liquido, che gli sono state introdotte nello stomaco molto velocemente. Ha descritto il dolore come "una coltellata nello stomaco".

I detenuti hanno raccontato che i dottori di Guantánamo erano soliti inserire e rimuovere i lunghi tubi di plastica introdotti nel naso dei prigionieri ad ogni pasto, causando dolori fortissimi ed emorragie. In seguito hanno avuto la cortesia di lasciare i tubi inseriti per ridurre le sofferenze.

Il generale Craddock ha rivelato che i dottori sono stati così condiscendenti con i detenuti nutriti a forza da permettere loro di scegliere il colore dei tubi di plastica. [grassetto mio]

Fonte: "Force-Feeding at Guantánamo Is Now Acknowledged", New York Times.

martedì, febbraio 21, 2006

Ecco a voi Tlaxcala


Tlaxcala, la rete dei traduttori per la diversità linguistica, la conoscete già (sì, è l'attività che da quasi tre mesi anima le mie giornate, mi fa tirar tardi la sera, prende orgogliosamente a pugni il mio lavoro, mi dà quell'aria svagata e digiunante e mi rende invisibile su tutti i sistemi noti di instant messaging: se questo non è amore, ci si avvicina parecchio).
Però oggi, 21 febbraio 2006, Tlaxcala è nata ufficialmente, con un sito internet, http://www.tlaxcala.es, e un indirizzo di posta elettronica permanente (tlaxcala@tlaxcala.es). Il sito è ancora in costruzione, ma era importante nascere proprio oggi, come leggerete nel Manifesto.
Mary riassume bene il senso e l'entusiasmo dell'impresa sul suo blog peacepalestine e ne parla anche Miguel su Kelebek.

Se non adesso, quando? Grazie e tutto il mio affetto agli infaticabili, adorabili, generosi tlaxcalteca: Manuel, Ernesto, Fausto, Nancy, Mary, Miguel, Davide, Valerio, Mauro, Gianpiero, Caterina, Marcel, Maria, Yves, Agatha, Ahmed, Eva, Elaine, Ramez, Alex, Kristoffer, Vera, Ernesto, Carlos, Germàn, Juan, Rocìo, Ulise, Antonia, José, Zaki, Juan e tutti coloro che ci hanno offerto aiuto, incoraggiamento e collaborazione.

Manifesto

Tlaxcala, la rete di traduttori per la diversità linguistica, è stata fondata nel dicembre del 2005 da un piccolo gruppo di cyber-attivisti che, dopo essersi conosciuti su Internet, hanno scoperto di avere interessi, sogni e problemi in comune. La rete si è ampliata rapidamente ed oggi vanta numerosi membri che traducono in più di dieci lingue. Questo manifesto, approvato da tutti loro, rappresenta la loro visione comune:

Tutte le lingue del mondo contribuiscono, e devono contribuire, alla fratellanza tra gli uomini. Contrariamente a quanto molti erano soliti credere, una lingua non è solo una struttura grammaticale, una trama di parole interconnesse secondo un codice sintattico ma anche, e soprattutto, una creazione di significato basata sui nostri sensi. Infatti noi osserviamo, interpretiamo ed esprimiamo il nostro mondo dall'interno di uno specifico contesto personale, geografico e politico. Per questo motivo, nessuna lingua è neutrale ed ogni lingua reca un "codice genetico", il sigillo della cultura cui appartiene. Il latino, ad esempio, la prima lingua imperiale, raggiunse il suo apogeo calpestando le vestigia delle lingue che aveva distrutto, man mano che le legioni romane espandevano la loro presenza all'Europa meridionale, all'Africa settentrionale ed al Medio Oriente. Non c'è da meravigliarsi se, all'inizio del Rinascimento, fu proprio la lingua spagnola, figlia biologica del latino, a farsi portatrice di nuove devastazioni, stavolta tra i popoli assoggettati del continente americano.

Un impero e la sua lingua avanzano sempre uniti e sono predatori per definizione. Negano l'alterità. Ogni lingua imperiale si costituisce come soggetto della Storia, la racconta dal suo punto di vista ed annienta (o tenta di annientare) i punti di vista delle lingue considerate inferiori. La Storia ufficiale di qualsiasi impero non è mai innocente, ma motivata dallo zelo di giustificare, oggi, le sue azioni di ieri, al fine di proiettare la propria versione sul domani.

Nessuno conosce le sofferenze patite dai popoli assoggettati dall'impero romano, perché non ci è stata tramandata nessuna testimonianza scritta della sconfitta che segnò la scomparsa delle loro culture. Per converso, le lingue del continente americano, conquistato dall'impero spagnolo, ci hanno lasciato le loro testimonianze. Verso la seconda metà del sedicesimo secolo, poco dopo la conquista del Messico, Fra Bernardino de Sahagún compilò ciò che oggi è noto come Codice Fiorentino, un insieme di racconti náhua (náhuatl è la lingua degli aztechi più antichi, ancora parlata in Messico) ed illustrazioni che descrivono la società e la cultura pre-ispanica. La seconda testimonianza, che contraddice la prima, è il Lienzo de Tlaxcala, anch'esso trascritto durante il sedicesimo secolo, del meticcio Diego Muñoz de Camargo, che basò la sua storia su alcune pitture murali dei suoi avi, la nobiltà tlaxcalteca, che raffiguravano l'arrivo di Hernán Cortés e la caduta di Tenochtitlan, la capitale dell'impero azteco distrutta dai conquistadores che la rimpiazzarono con Città del Messico. Tlaxcala era allora la città stato rivale dell'impero azteco di Tenochtitlan e collaborò con Cortés alla sua distruzione, una condotta che equivaleva a scrivere la propria condanna a morte perché l'impero spagnolo, nato proprio sulle ceneri di quella sconfitta, avrebbe poi soggiogato tutti i popoli indigeni, i cosiddetti pre-colombiani, sia che fossero alleati della corona spagnola, sia che fossero suoi nemici, con la conseguente, quasi totale scomparsa delle loro rispettive lingue e culture.

Ai nostri giorni, il potere imperiale è basato negli Stati Uniti d'America, la cui lingua ufficiale è l'inglese. Fedele alle caratteristiche comportamentali di tutti gli imperi, la lingua inglese adesso impone la sua legge. Sotto l'influsso dell'inglese, interi paesi, o territori, hanno perso, o stanno perdendo, le loro lingue colloquiali. Le Filippine o Porto Rico sono soltanto due esempi tra tanti altri. Nell'Africa sub-sahariana, secondo l'UNESCO, il prestigio erroneamente attribuito a inglese, francese, portoghese a alle lingue locali parlate dalla maggioranza sta annientando ogni due settimane un'altra lingua locale.

È vero che nell'era della comunicazione globale non c'è nulla di male nell'avere una lingua franca per agevolare la conoscenza reciproca, ma il male nasce se, consapevolmente o meno, questa lingua veicola l'ideologia di superiorità che la caratterizza, esibendo il suo disprezzo verso le lingue "subalterne", vale a dire, tutte le altre. Il complesso di superiorità, che sempre accompagna una lingua imperiale o impero-dipendente, è così consustanziale alla sua essenza che si manifesta anche tra gli attivisti anglofoni impegnati nella lotta per un mondo migliore: i loro media sono la prova tangibile che le loro pubblicazioni tradotte dalle lingue "subalterne" rappresentano soltanto una percentuale insignificante del loro contenuto complessivo. Il problema non sta tanto nel fatto che le traduzioni dall'inglese in altre lingue, in confronto, siano spaventosamente più numerose, quanto piuttosto nella mancanza di reciprocità nella direzione inversa. Noi tutti siamo colpevoli di avere accettato, sinora, questa disparità.

Tlaxcala, la rete di traduttori per la diversità linguistica, nasce come omaggio postmoderno alla omonima e sventurata città stato che commise il tragico errore di fidarsi di un impero, quello spagnolo, per combattere contro un altro meno potente, quello náhua, soltanto per poi scoprire, quando ormai era troppo tardi, che non c'è da fidarsi degli imperi, di nessuno di loro, perché usano i loro subalterni solo come leva per raggiungere i loro obiettivi. I traduttori globali di Tlaxcala intendono riscattare l'antico destino perduto dei tlaxcaltechi.

I traduttori di Tlaxcala credono nell'alterità, nella positività di avvicinarsi al punto di vista degli altri e per questo motivo hanno deciso di impegnarsi a de-imperializzare la lingua inglese pubblicando in tutte le lingue possibili (incluso l'inglese) la voce di scrittori, pensatori, fumettisti e attivisti che oggi scrivono i loro testi originali in lingue che l'influenza dominante dell'impero non permette di ascoltare. Allo stesso tempo, i traduttori di Tlaxcala permetteranno, anche a chi non parla inglese, di confrontarsi con le idee di autori di lingua inglese ancora ai margini, oppure pubblicati in spazi davvero molto limitati e difficili da individuare.

La lingua inglese, nella sua dimensione di apparato istituzionale di conoscenza, funziona come una struttura globale che presenta le lingue e le culture del mondo a propria immagine e somiglianza, senza degnarsi di cercare l'assenso di quello stesso mondo che millanta di rappresentare. I traduttori di Tlaxcala sono convinti che i Signori del Discorso possano essere sconfitti e sperano di neutralizzare un siffatto apparato, fiduciosi che il mondo possa diventare multipolare e multingue, vario come è varia la vita stessa.

Tlaxcala fonda la scelta dei suoi testi sui valori fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, perseguendo il pieno rispetto dei diritti e della dignità della persona. I traduttori di Tlaxcala sono antimilitaristi, antimperialisti e contrari alla globalizzazione neoliberista delle multinazionali. Aspirano alla pace ed all'uguaglianza tra tutte le lingue e culture. Non credono né nello scontro delle civiltà, né nell'attuale crociata imperiale contro il terrorismo. Si oppongono al razzismo ed alla costruzione di muri o recinzioni ad alta tensione, sia fisici, sia linguistici, che impediscano la naturale libertà di movimento e di condivisione tra i popoli e le lingue del pianeta. Ambiscono a promuovere stima, riconoscimento e rispetto dell'Altro, così come anche ad esprimere il desiderio che Lei/Lui cessino di essere un oggetto della storia per diventarne un soggetto con pari dignità. Questo impegno è volontario e libero. Tutte le traduzioni di Tlaxcala sono in Copyleft e, pertanto, libere di essere riprodotte a scopo non commerciale, purché ne venga citata la fonte.

Traduttori ed interpreti di tutte le lingue, connettatevi e unitevi! Webmaster e blogger di tutti i colori dell'arcobaleno che condividete le nostre preoccupazioni, contattateci!


* * *

La scelta di rendere pubblico il nostro manifesto il 21 febbraio non è casuale. Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, il 21 febbraio veniva celebrato come il giorno dell'anticolonialismo e dell'antimperialismo.

In questa stessa data, nel 1944, Parigi si svegliò con i muri tappezzati di manifesti rossi che annunciavano l'esecuzione, al Mont Valérien, di 23 "terroristi", lavoratori immigrati membri del gruppo Franchi Tiratori e Partigiani-Mano d'opera immigrata, la prima organizzazione di resistenza al nazismo in territorio francese. Il capo del gruppo, Missak Manouchian, un armeno trentaseienne, era un immigrato scampato al genocidio perpetrato nel suo Paese. Ai collaborazionisti francesi, che assistettero a quel processo sommario davanti ad un tribunale militare nazista chiamandolo métèque (meteco), un temine dispregiativo per indicare gli stranieri, Manouchian rispose: "la cittadinanza francese voi l'avete ereditata, io me la sono guadagnata".

"Il tempo dei martiri è venuto e se io sarò uno di loro, ciò avverrà per la causa della fratellanza, l'unica cosa che può salvare questo Paese". Furono queste le ultime parole di Malcom X prima di venire assassinato nel corso di una conferenza ad Harlem, il 21 febbraio del 1965, da membri della Nation of Islam, da cui Malcom X si era separato nel 1963 per creare l'Organizzazione dell'Unità Afroamericana. Nel 1966, i suoi assassini furono condannati all'ergastolo ma, come spesso accade, chi tramò il suo omicidio, i Signori dell'Impero, sono rimasti impuniti.

Malcolm X, alias El-Hajj Malik El-Shabazz, il cui nome originario era Malcom Little, aveva 39 anni. Era tornato da un pellegrinaggio alla Mecca dove aveva incontrato pellegrini di tutte le provenienze scoprendo, in questo modo, l'universalità. Una delle ragioni della sua rottura con la Nation of Islam furono i contatti di quest'ultima con il Ku Klux Klan per negoziare la creazione di uno Stato nero indipendente nel Sud degli Stati Uniti, proprio come aveva fatto il fondatore del sionismo, Theodor Herzl, quando chiese l'appoggio dei peggiori antisemiti per il suo progetto di Stato ebraico. Per Malcom, il cui padre era stato vittima del Ku Klux Klan, una siffatta collaborazione era impensabile.

In questo giorno della memoria, Tlaxcala nasce sotto gli auspici di questi due combattenti per la lotta dei popoli, Missak Manouchian e Malcolm X.

lunedì, febbraio 20, 2006

I tre di Tipton - post in sospeso

[Ho tenuto questo post in sospeso per un paio di giorni perché pensavo che la notizia circolasse e fosse smentita o confermata. In seguito Craig Murray ha dichiarato che le sue fonti sono le persone che erano presenti ai fatti, e che la vicenda gli è stata riferita nell'ufficio di Winterbottom. A questo punto, visto che il racconto risulta essere di prima mano e vero, ecco il post]

Del film di Michael Winterbottom si è sentito parlare, nei giorni scorsi: The Road to Guantanamo racconta la storia vera di Shafiq Rasul, Asif Iqbal e Ruhal Ahmed, tre amici musulmani di Tipton, nelle West Midlands (sarebbero diventati noti come "i tre di Tipton"), che partirono per andare a un matrimonio in Pakistan, finirono catturati dalle forze statunitensi in Afghanistan e infine portati a Guantanamo, dove trascorsero due anni di carcere e furono sottoposti a un trattamento brutale e umiliante.
Prolungati interrogatori stabilirono che non avevano alcun collegamento con al Qaeda, e furono rilasciati nonostante i loro appelli fossero stati ignorati dalle autorità del Regno Unito. I mezzi d'informazione britannici trasmisero in diretta il rimpatrio di questi "sospetti terroristi", che furono immediatamente prelevati dalla polizia e nuovamente sottoposti a interrogatorio. La stampa praticamente ignorò il loro successivo rilascio, ma anche la polizia britannica riuscì a stabilire che non avevano niente a che fare con il terrorismo.

La scorsa settimana il regista Michael Winterbottom, accompagnato dai tre ex-detenuti e dal cast, ha presentato il suo film al Festival del Cinema di Berlino.
Al ritorno in patria i tre di Tipton sono stati nuovamente arrestati e trattenuti per ore dalla Sezione Speciale in base alla legge britannica per la prevenzione del terrorismo: è stato loro chiesto dove fossero stati e chi avessero incontrato. Sono inoltre state fatte delle domande sulla politica del regista.
E non è finita.
Facevano parte del gruppo anche i tre attori - estranei ad affiliazioni politiche o religiose, ma di origini asiatiche - che interpretano gli ex-detenuti nel film: arrestati e interrogati anche loro, per ore.

I tre di Tipton sono innocenti. Sono stati due anni a Guantanamo, da innocenti.
E anche gli attori che li interpretano sono innocenti. E forse il film non è nemmeno un gran film.

Di fronte a una storia così preferirei credere che Craig Murray si fa un bicchierino, di tanto in tanto.

Link

Altre curiosità su Guantanamo

È noto che gli Stati Uniti promisero (e apparentemente pagarono) ingenti somme di denaro in cambio della cattura di persone identificate come "combattenti nemici" in Afghanistan e in Pakistan.

Ecco il testo di uno dei volantini distribuiti in Afghanistan:

"Diventate più ricchi e potenti di quanto possiate sognare... Potrete ricevere milioni di dollari se aiuterete le forze anti-talebane a prendere gli assassini talebani e di al Qaeda. Il denaro vi basterà per prendervi cura della vostra famiglia, del vostro villaggio e della vostra tribù per tutta la vita. Pagate il bestiame e i dottori e i libri di scuola e l'alloggio per tutti i vostri familiari."

Dal Rapporto sui detenuti di Guantanamo compilato da Mark e Joshua Denbeaux e dagli studenti dell'Università di Seton Hall sulla base dei dati forniti dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Qui il pdf in inglese (ho già detto che è un pdf?).

Il 28 marzo del 2002 il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld disse:
"Come è accaduto in conflitti precedenti, il paese che fa dei prigionieri generalmente decide che non è il caso di rimandarli sul campo di battaglia. Tengono in arresto quei combattenti nemici per la durata del conflitto. Lo fanno per una semplicissima ragione, che ritengo ovvia, e cioè impedire loro di tornare a combattere e, in questo caso, a uccidere altri americani e a condurre altre azioni terroristiche."

Tuttavia il Rapporto di Seton Hall conclude che la grande maggioranza dei detenuti di Guantanamo non ha mai partecipato ad alcun combattimento contro gli Stati Uniti su un campo di battaglia.
Inoltre, nel rapporto si legge che solo il 5% dei detenuti di Guantanamo definiti come "combattenti nemici" fu arrestato direttamente dalle forze statunitensi; l'86% fu catturato dal Pakistan o dall'Alleanza del Nord e successivamente consegnato agli Stati Uniti, proprio all'epoca in cui questi ultimi offrivano i premi in denaro.

Ma emergono altri dati interessanti:
I detenuti presi in considerazione sono 517.
Per il 55% non è stata accertata la responsabilità di atti ostili contro gli Stati Uniti o gli alleati della loro coalizione.
Solo l'8% rientra nella definizione di "combattenti di al Qaeda". Dei restanti detenuti, il 40% non ha nessun legame certo con al Qaeda e il 18% non ha affiliazioni né con Al Qaeda né con i Talebani.
Il Governo ha arrestato molte persone basandosi sulle sempici affiliazioni a un esteso numero di gruppi che di fatto non si trovano sulla lista delle organizzazioni terroristiche della Sicurezza Nazionale. Inoltre, il nesso tra questo tipo di detenuti e tali organizzazioni varia considerevolmente. L'8% è "combattente per", il 30% è considerato "membro di", mentre una larga maggioranza - il 60% - è in arresto per semplice "associazione" a un gruppo o con dei gruppi che secondo il Governo sono organizzazioni terroristiche. Per il 2% dei prigionieri non è stato identificato alcun collegamento con gruppi terroristici.

E queste sono alcune delle prove citate dal Governo per dimostrare che i detenuti rientrano nella definizione di "combattenti nemici":
- associazione con individui e/o organizzazioni non specificati e non nominati;
- associazione con organizzazioni ai cui membri il Dipartimento della Sicurezza Nazionale aveva dato il permesso di entrare negli Stati Uniti;
- possesso di fucili;
- uso di una guest-house;
- possesso di orologi Casio;
- uso di capi d'abbigliamento militare.

sabato, febbraio 18, 2006

Curiosità da Guantanamo

Uno yemenita, che qualcuno ha accusato di essere una guardia del corpo di bin Laden, durante un lungo interrogatorio è crollato e ha detto esasperato, 'OK, ho visto bin Laden cinque volte: tre su Al Jazeera e due durante un telegiornale in Yemen'. Questa confessione così figura nel suo verbale di 'combattente nemico': 'Il detenuto ha ammesso di conoscere Osama bin Laden.'"

Fonte: "Empty Evidence", di Corine Hegland, National Journal.

venerdì, febbraio 17, 2006

La dieta palestinese

Israele prepara pesanti sanzioni economiche all'Autorità nazionale palestinese (Anp) a partire dall'insediamento questo sabato di Hamas nel Consiglio legislativo palestinese. Tra le prime sanzioni ci sarà l'interruzione del trasferimento dei fondi per il pagamento di dazi doganali e di altre imposte che Israele riscuote per conto dell'Anp. Sono stati proposti anche la revoca dei permessi di ingresso ai lavoratori palestinesi di Gaza e il divieto totale di attraversamento fra Gaza e la Cisgiordania.
Però il governo israeliano non vuole essere accusato di affamare i civili palestinesi, e quindi non saranno tagliati i finanziamenti alle agenzie umanitarie.
Come ha detto il consigliere del premier Dov Weissglas, "È come una visita dal dietologo. Vogliamo farli dimagrire, non morire."

giovedì, febbraio 16, 2006

Da non credere

Eh beh:

Abu Ghraib è un'incubatrice di terroristi, sapete. Hanno il tempo di farsi torturare e anche di organizzarsi.

Fonte: New York Times

mercoledì, febbraio 15, 2006

Il favoloso mondo di Scott McClellan/2

Ieri:

D: Scott, ho solo altre due domande sull'incidente di caccia del vicepresidente. Il presidente pensa che il vicepresidente dovrebbe parlarne pubblicamente, personalmente, rivolgendosi al popolo americano, spiegando cosa è accaduto e perché è passato tanto tempo prima che fosse reso pubblico?

MR. McCLELLAN: Be', credo che sia stato spiegato, l'accaduto. L'ufficio del vicepresidente ne ha parlato; io ne ho parlato. E io rappresento il presidente e parlo per suo conto. Anche il portavoce del vicepresidente parla per suo conto. E quindi le informazioni sono state date. Ne abbiamo parlato a lungo ieri.

D: Quindi il presidente non crede che il vicepresidente dovrebbe parlarne lui stesso, e non attraverso degli intermediari?

MR. McCLELLAN: Lei ha regolarmente parlato con il vicepresidente in passato, e sono certo che potrà farlo anche in futuro.

D: Ma secondo lei non avrebbe dovuto parlare direttamente...

MR. McCLELLAN: Be', lo ha fatto, attraverso il suo ufficio.

Ora, ditemi voi se quest'uomo non è sotto l'effetto del Grande Fungo.

martedì, febbraio 14, 2006

Il Grande Fungo/L'attesa terza parte

(L'antefatto è qui)

-- terza parte --
"(dove si prende una piega lievemente splatter, perché nessuna religione vale niente senza un po' di sangue e due teste mozzate)
L'umanità continuava a proliferare sulla testa di Calaverbert, con suo sommo disgusto. Non nascondeva un certo gusto quando quella melma in cui si trasformavano quei corpi morti entrava a far parte di lui, ma lo stesso, quelle presenze erano per lui ormai una ossessione che gli toglieva il respiro, ammesso che i funghi respirino.
Calaverbert era tutto preso dalla sua crescita e dalla produzione di nuove spore, quando si accorse che lassù qualcosa di strano stava succedendo: ora il sangue nutriente era molto di più, e anche i cadaveri... c'era qualcosa che stava uccidendo meglio lassù, e non era lui: doveva scoprire, e imparare.
Per la seconda volta (la prima era stata quando aveva visto i bipedi. sennò non avrebbe saputo che erano bipedi. oh insomma, stiamo attenti?) emerse da terra: come il periscopio di un sottomarino, un piccolo fungo bianco spuntò sotto una quercia, a guardare cosa stava succedendo. Nuovi uomini popolavano quella terra: avevano molta più stoffa addosso, e dei tubi di metallo che scoppiavano, facendo così tanto rumore! Calaverbert li odiava ancora di più degli altri, quelli di prima. Era deciso a fare qualcosa per liberarsene.
Nel locale dell'inizio, le luci si abbassano: la storia è ancora lunga, ma si inizia ad intravedere un losco piano."

-- fine della terza parte --

Paura?

Fuori i secondi/Il complicato mondo dei numeri due

Miguel mi regala questo per la mia collezione di braccidestri: il numero 2 di Al Qaeda in Yemen è comparso in giudizio con altri quattro sospettati di appartenere alla rete terroristica.
Il saudita Mohammed Hamdi al-Ahdal è stato arrestato nel novembre del 2003 ed è accusato di far parte di una banda armata che aveva il compito di attaccare gli interessi stranieri in Yemen e di danneggare la stabilità e la sicurezza del paese, e anche di aver causato la morte di 19 poliziotti che gli stavano dando la caccia. Non in un'unica sparatoria (frenate la fantasia) ma tra il 2000 e il 2003. E anche di aver preso soldi da bin Laden.
Un altro sospetto è accusato di aver offerto un nascondiglio ad Ahdal mentre era in fuga, ma lui dice di essere stato arrestato per una disputa tra la sua tribù e lo stato (insomma, una cosa da Forum). Gli altri tre invece avrebbero falsificato passaporti e documenti, e si sono fatti un po' di Guantanamo prima di essere estradati.
Nessuno di questi quattro è, comunque, un numero tre.
Tuttavia, ricorderete che una decina di giorni fa da una prigione yemenita sono evasi ben 23 sospetti membri di Al Qaeda, e questo complica le cose. Non potevo far collezione di boccette di profumo, di rossetti Marais, di gatti in silverplate, di simpatici calzini antiscivolo? No, la signora vuole i braccidestri di Al Qaeda. Aha.

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Make-up
Fondotinta Hide&Seek n. 2, blush Irréelle color Incognito, mascara volumizzante Qaeda Queen, ombretto Holographic beige. Sarete truccate/i benissimo: non vi riconoscerà nessuno.