lunedì, marzo 16, 2009

War Nerd: Apocalypse mai

[Fan del ciccione di Fresno: buon divertimento e tanti baci dal Miro. Non fan: premete avanti veloce, aspettate il prossimo post, e tanti baci dal Miro].

Apocalypse mai

di Gary Brecher

Chiedo scusa per la lunga pausa. Ero occupato con il mio vero lavoro, ho perfino fatto un po' di straordinari. Un tempo me ne sarei anche lamentato, ma mi sono accorto che sono diventati tutti molto flessibili sugli orari adesso che sono abbastanza fortunati da avere un lavoro. Niente più storielle da lunedì mattina. Siamo allegri come un mucchio di mormoni durante una cura canalare. E sotto quelle pose zelanti la gente è terrorizzata. Così ovviamente tutti stanno tirando fuori scenari da fine della civiltà. C'è tutta una serie di tizi (soprattutto tizi, ma anche qualche lesbica qua e là) in attesa che qualcuno tiri fuori lo scenario Omega Man*/Io sono leggenda: cosa farete voi tutti quando crollerà la civiltà?

Di solito va a finire che si parla di armi. Non fatemi ridere. Come se le armi di piccolo calibro potessero aiutarvi a sopravvivere alla fine del mondo. Oh, certo, ho capito. In effetti quando andavo alle superiori girava questa battuta che lo riassumeva bene: “Qual è la definizione di survivalista? Qualcuno con un fucile e l'indirizzo di un mormone”. Perché tutti sapevamo che quei mormoni, in base a un documento ufficiale trasmesso direttamente da Dio a Joseph E. Smith Junior, dovevano ammucchiare provviste di cibi in scatola per un anno nelle loro piccole ordinate cantine. Così, l'idea era che se avevi un fucile ti bastava andare a casa loro. Poi, se eri uno di quei tizi coccolosi da dialogo interreligioso li cacciavi semplicemente via. Altrimenti li facevi fuori tutti. Anche se con i tassi demografici dei mormoni significava usare tante munizioni su gente praticamente inoffensiva.

Be', allora era inoffensiva. Adesso mi sa che se butti giù a calci la porta di una casa di mormoni ti prendi una bella scarica di pallettoni in faccia. La gente adesso è più cattiva.

Ma essere armato fino ai denti e pronto a fare il prepotente non ti salverebbe comunque. Perché bisognerebbe pensare alle cose pallose, quelle che non piacciono a nessuno, come l'organizzazione. Ecco quello che mi urta di tutte queste fantasie catastrofiste: che finisci per rintanarti in casa con fucili e munizioni e anni e anni di sogni bagnati da videogioco che ti frullano nella testa.

Una domanda: dove la prendi, l'acqua? Puoi vivere settimane senza cibo (nel mio caso anche un anno; anzi, mi sa che mi farebbe bene digiunare per un anno o giù di lì) ma dell'acqua hai bisogno tutti i giorni. Prendiamo la California. 24 milioni di persone nella California del Sud, che io sappia. Sapete dove prendono l'acqua? Dal rubinetto, sì sì: ma quando smette di uscire dai rubinetti? Sei lì che armeggi con il miscelatore e dal rubinetto ti zampetta fuori solo un ragno. Ecco quello che mi spaventa, non gli eserciti di zombie o di stupratori.

In California del Sud non ci sono fiumi. Lo avete mai visto il fiume di Los Angeles? Certo che sì: sta circa in un milione di film. È lì che girano i finti inseguimenti, dove Terminator 2 guidava l'autoarticolato. È un canale sotterraneo dove scorre un rigagnolo. 23 milioni di yuppie che un momento prima si preoccupano di idratarsi ogni ora e un momento dopo leccano le alghe dall'ultima pozza di quel canale.

Quando ero ragazzino c'era un vecchio emigrato chiamato Cecil che scavava pozzi. È da un bel po' di tempo che non sento più parlare di quel lavoro. Se qualcuno vivrà abbastanza a lungo e avrà qualcosa con cui pagarli, gli ultimi superstiti scavatori di pozzi saranno re. “Ecco, che ne pensa di mia figlia qui in cambio di un pozzo, signore, sua eccellenza, sua rusticità?”
 Non so neanche dove prende l'acqua Fresno; adesso guardo su Google. (Usate Google ora che potete; quando non ci sarà più corrente elettrica l'accesso a internet sarà limitato).

OK, cinque minuti online ed eccoci qui. Ecco la pagina delle FAQ della città di Fresno:
FONTE D'ACQUA: Da dove viene l'acqua potabile?
Per gli utenti della Città di Fresno la principale fonte di acqua potabile è il Fresno Sole Source Aquifer, la principale falda acquifera di Fresno, un grande sistema idrico sotterraneo che rifornisce molte comunità della San Joaquin Valley. In città sono in funzione circa 250 pozzi che prendono l'acqua da questa falda. All'acqua della falda si aggiunge quella del depuratore delle acque di superficie, che riceve e tratta le precipitazioni e l'acqua generata dallo scioglimento delle nevi dai bacini idrografici del Kings e del San Joaquin. Fresno ha un aggressivo programma di ricarica che continua a trovare nuovi luoghi e metodi per condurre la ricarica della falda acquifera. Le operazioni di ricarica possono rallentarne il declino, ma con la tutela del patrimonio idrico potete contribuire al conseguimento di un maggiore impatto.
Quella pagina riportava un'altra cosetta interessante: il livello della falda acquifera a Fresno è sceso da 9 a 40 metri. È un gran bel pozzo da scavare, soprattutto se manca il carburante.

Allora, invece di cavillare su calibri e gittate, vedete di scoprire da dove prende l'acqua la vostra città. C'è un bacino idrico o la pompano da un'altra parte? Se è così vi converrebbe preparare la tenda e programmare una gita al lago più vicino all'incirca nel periodo in cui la civiltà crollerà. Altrimenti i tubi resteranno all'asciutto e farete quello che tutti noi strepitanti war nerd facciamo quando il mondo finisce: morire. Tirare i cracchi, esalare l'anima, pagare una volta per tutte le bollette di internet.

Possiamo solo sperare che la fine del mondo sia così gentile da programmarsi per la stagione umida. “Caro Dio, sarebbe perfetto qualsiasi momento tra dicembre e aprile”. Se cade in agosto, la popolazione della California del Sud passerà da 23 milioni a... non lo so, qual è la popolazione di Lake Arrowhead?

Chiunque controlli le forniture dell'acqua controllerà la California del Sud, se crollerà. E state certi che non sarà un pistolero solitario in una casetta a schiera di Santa Ana. Quella è gente destinata a morire come mosche, aspettando l'attacco che ha sognato per tutta la vita mentre i suoi bambini muoiono di un'infezione per aver bevuto l'acqua delle ultime pozzanghere.

La vittoria sarà di chi ha i numeri. E non solo i numeri ma anche gente affidabile, equilibrata. Che ridere se alla fine fossero le chiese. Già me lo immagino. Nella scalogna di una post-apocalisse, cosa ve ne pare di una California del Sud come Impero dell'Assemblea di Dio? Sermoni di tre ore obbligatori, si richiede glossolalia. Gente, io non ce la farei. Un motivo per cui ho perso tutta la mia faccenda pentecostale è stato l'assoluto imbarazzo nel vedere damigelle rispettabili di mezza età come la signora Tamplen urlare come pazze, balbettare come Scooby Doo e correre avanti e indietro per la navata, la domenica, perché era l'unico modo di dimostrare che lo Spirito era in loro. Avrei preferito crederci sulla parola. “Signora, non è che potrebbe solo firmare una dichiarazione che lo spirito è in lei? E tenere ferme le braccia, per favore?” Non riuscivo ad accettare l'idea di SS pentecostali che ti costringevano a dimenarti in quel modo.

Ma potrebbe succedere facile facile. Le chiese hanno i numeri, e la loro gente è equilibrata, beh circa, Dio sa quanto sono tediosi. Mi vedo pattuglie di emigrati vestiti con enormi magliette da crociati con su stampate grandi croci rosse che fanno la guardia ai bacini della California del Sud e ti costringono a rispondere a un quiz sulle Scritture prima di concederti i tre litri quotidiani. Chi altri potrebbe riuscirci?

E per favore non ditemi le bande criminali come i Crips o i Bloods. Forse, dico forse, una qualche super-alleanza tra gang messicane, una Sureno Republic, potrebbe reggere per un po' di fronte ai Cristiani Rinati, ma io punterei tutti i miei soldi sulle chiese. Quelli delle gang li freghi troppo facilmente, finiscono per ammazzarsi tutti tra loro a suon di faide. Già me lo vedo, il sordido ministro della vecchia chiesa che gliela racconta, al capo dei Latin Kings: “Flaco, sai che ti amiamo e Gesù ti ama, ma purtroppo quei dimenticati da Dio dei Maras dicono che stai dando prova di debolezza... ” Neanche il tempo di finire la frase che l'alleanza Latin Kings/Battisti cancella dalla faccia della terra i teppisti salvadoregni. E quando è tutto finito una mattina ti svegli e scopri che tutti i Latin Kings sono scomparsi e tuo zio, che sta con il braccio armato della chiesa, si lava via il sangue dalle mani con un po' di quell'acqua tanto preziosa canticchiando “Così qual sono”.

E quando se ne saranno andati mettetevi l'animo in pace perché seguirà uno dei secoli più noiosi che possiate immaginare. Capite perché non ci sono videogiochi con quell'ambientazione: non ci si diverte mica. Però ha più senso della menata del pistolero solitario, perché la vittoria va sempre alle bande numerose. L'unico posto per un solitario in un mondo ostile è... be', già lo sapete. E adesso: ditemi il nome del californiano che è già sopravvissuto alla fine del mondo.

Risposta esatta: Ishi**. Ve lo ricordate, Ishi? I ragazzini studiano ancora a scuola quel povero bastardo? Noi sì. Ogni volta che vado verso nord sulla I5 e vedo l'uscita per il Parco Nazionale di Lassen penso a lui, che si raggomitola nel letto di un torrente per anni dopo che tutto il suo mondo è stato spazzato via. E se l'è cavata bene come chiunque in caso di invasione aliena, e però alla fine gli è toccato umiliarsi, non ce la faceva più da solo. Lo hanno trasformato in un diorama che era ancora vivo.

La tecnica di Ishi, nascondersi e vivere di rifiuti, potrebbe salvarvi per un po'. Almeno vivreste più a lungo dei Waco, che sono convinti di poter formare una repubblica costituita da una sola famiglia nel loro Bundy-rudere. Se non li stana l'acqua lo farà il fuoco. Come fate a tenere a bada 20, 30 o 200 aggressori organizzati, con quel fucile? Qualche volta dovete pur dormire, e quando lo farete un paio di Molotov attraverso la finestra, o magari sul tetto, vi convinceranno a negoziare in fretta e in furia.

Ecco, vedete, questo è triste: il mondo post-apocalittico sarà esattamente come questo, solo peggio. Stessi colleghi schifosi, le liti e la rotture di palle, ma nessuna delle comodità. I vincitori non saranno gli zombie, solo nuovi padroni. La chiamate fine del mondo perché perde la vostra tribù. Può essere la fine del mondo per voi, come lo è stata per centinaia di tribù indigene in tutto il mondo, ma quando il vostro mondo finisce così non è che continuate a giocare in mezzo a simpatiche rovine uscite da un videogame. Un'altra tribù prende il sopravvento, tutto qui. E quando succede non puoi rintanarti nella tua casetta con un'arma semi-automatica e resistere. Perché a vincere è l'organizzazione, non il pistolero solitario. Se vuoi sopravvivere, entra in un club. Sono solo i perdenti a vederci il caos. I mongoli sono il mio esempio classico. Erano un'“orda” per quelli che li subivano, ma se quei perdenti avessero avuto il buon senso di accettare la condizione di vassalli (che i mongoli solitamente offrivano prima di cominciare a radere tutto al suolo) avrebbero scoperto che i mongoli erano meglio organizzati dei loro oppositori. Il più delle volte gli eserciti mongoli affrontarono eserciti formati da pochi soldati professionisti e tanti coscritti, una massa di contadini guidata da tizi che comandavano per tradizione familiare. Metà di questi erano oppiomani, ritardati, puttanieri pigri o maschioni idioti. Vedete cosa succede a fidarsi dell'albero genealogico.

Invece i mongoli avevano un sistema più simile a quello di Bonaparte: prima dimostra quello che sai fare in guerra, poi ci aggiungiamo il titolo nobiliare. Gli eserciti mongoli erano organizzati su un sistema decimale che aveva ben più senso delle bande feudali, sempre intente a tradirsi a vicenda, che si trovarono di fronte.

Non erano il caos. Lo sembravano all'ultimo sopravvissuto del villaggio che scappava portandosi dietro storie di cumuli di teste mozzate. Ma quello non era caos, era fare pulizia.

Ha mai davvero vinto, il caos? Suonerà strano ma non riesco a pensare a un solo caso che rientri nello scenario da videogame, da Mad Max. Certo, gli imperi si indeboliscono e cadono, ma non è un'orda a sconfiggerli, è semplicemente un'altra tribù, un altro impero. I nuovi arrivati sono i “barbari” se ti battono, ma a viverci insieme ti accorgeresti che sono come qualsiasi altro gruppo di gente meschina, rissosa e ingorda.

Se ci fosse una massa di zombie che sciama per le strade, io sarei a mio agio. Ricordate la scena di Zombi dove stanno sul tetto del centro commerciale a sparare agli zombie per passare il tempo? Sarebbe così facile. In guerra la morte cerebrale non è un vantaggio, che ci crediate o no.

Al contrario, se guardate bene alla storia militare dell'ultimo secolo capite che sono la bassezza e il sotterfugio, nascondere i massacri e leccare i piedi del potenziale alleato, a vincere le guerre. Ecco come è stata sconfitta la Wehrmacht, il migliore esercito di terra dai tempi dei mongoli, e come hanno vinto i britannici. In ogni battaglia in cui hanno affrontato i tedeschi in condizioni di parità, in entrambe le guerre mondiali, i britannici hanno perso. Ma hanno vinto le guerre perché avevano questa enorme colonia anglofona, l'America, a rifornirli, e questo provvidenziale fossato chiamato Canale della Manica a fermare i carri armati. La vittoria non va ai forti, o ai folli; se così fosse, il giorno del Compleanno di Hitler staremmo a casa dal lavoro, e la Deflorazione Imperiale di Hirohito, tipo, sarebbe semifestivo.

Ci piacerebbe che il mondo finisse, o almeno lo crediamo. (Al primo mal di denti o malattia della pelle cambiereste idea, però). Ma purtroppo – o allegria, come volete – non accadrà mai.

Allora perché tutti non fanno che parlarne, tutto stocazzo di giorno? Semplice: è l'idea più divertente del mondo. Pensateci. Tutti i film di zombie parlano di quanto sia bello avere tutta la città per te. Niente folla, niente altre persone scoccianti, solo una zona di tiro libero dove sei l'unico essere umano e dove puoi far saltare la testa a qualsiasi cosa tenti di morderti o di chiederti due spiccioli. Una vita di spese folli, immunità totale: come essere un divo, e se sei l'ultima persona rimasta sulla faccia della terra sei un divo per default. Non c'è gara.

A volte riesci perfino ad avere un cane, come in Io sono leggenda. Ma zero persone. Eccolo, il sogno. Ed ecco perché nessuno vuole guardare in faccia l'ovvio fatto che dopo l'apocalisse le alleanze, le bande o comunque vogliate chiamarle saranno più strette, più rigorose, più importanti che mai. Perché non è divertente. È come la vita d'ufficio ma senza corrente elettrica, senza tv, senza internet. Non ci sarà mai, la fine del mondo. Ci sarà la vostra fine personale; ma il mondo praticamente non batterà ciglio. Sarete fortunati a beccarvi un necrologio, un centimetro accanto alle previsioni del tempo. Il mondo non finirà mai. È questo a essere deprimente.

* titolo italiano 1975: Occhi bianchi sul Pianeta Terra, film di fantascienza del 1971, secondo adattamento del romanzo I am legend di Richard Matheson (NdT).

** L'ultimo superstite degli Yahi, tribù decimata dai massacri dei bianchi e dalle malattie: si ritiene sia l'ultimo nativo della California Settentrionale ad aver vissuto la maggior parte della sua vita al di fuori della cultura euro-americana. Fu trovato da un gruppo di cacciatori a Oroville nell'agosto del 1911, dopo aver abbandonato la sua terra ancestrale alle pendice di Lassen Peak, e il suo caso destò grande curiosità. Morì nel 1916 (NdT).

Originale: Exiledonline

venerdì, marzo 13, 2009

Pescava



In un supermercato di Monfalcone, dove il venticinquenne goriziano lavorava come guardia giurata.
Lanciava la lenza nei tubi pneumatici dove le commesse depositavano gli incassi, agganciava e tirava su.
Poi si giocava tutto (e perdeva) nei casinò di Nova Gorica.

Per la città di G. patrimonio dell'umanità si firma qui.

giovedì, marzo 12, 2009

La neve dell'anno scorso e la plastilina sovietica

Siamo stanchi d'inverno. Il morso
del gelo ha lasciato il suo segno
Su carne, mente, fango e legno.
Venga il disgelo, e sciolga la memoria
Della neve dell'anno scorso.

Primo Levi, 2 febbraio 1985

Mi piace pensare che Levi quando parla di neve dell'anno scorso abbia in mente l'espressione russa, prošlogodnij sneg. Nužen kak prošlogodnij sneg: necessario quanto la neve dell'anno scorso, superfluo, inutile. Čechov: "La scuola lo interessa quanto la neve dell'anno scorso". Gogol': "Il povero Pietro aveva di lei tanta necessità quanto noi della neve dell'anno scorso".

Padal prošlogodnij sneg (È caduta la neve dell'anno scorso) è anche il titolo di un film d'animazione russo girato nel 1983 da Aleksandr Tatarskij: è la storia di un uomo stolto, avido e amante della birra cui l'autoritaria moglie ordina di procurarsi un abete da addobbare per il nuovo anno. Ma il bosco in cui finisce è un luogo fatato, pieno di situazioni impreviste e di trasformazioni che intrappolano il protagonista: la trama segue due linee principali, costituite dai sogni dell'uomo e dall'improbabile trasformazione in una casetta dalle zampe di gallina (tema ricorrente della fiaba russa).

Il film, trasmesso dalla televisione centrale, entrò subito nell'immaginario popolare con il suo stralunato nonsense alla Lewis Carrol: proprio quella qualità aforistica e sognante, che spesso sconfinava nell'assurdo e nel paradossale, gli fece passare qualche guaio con la censura sovietica, che sospettava che in quelle frasi si celassero messaggi destinati ai servizi segreti stranieri (immaginate uno zelante funzionario davanti a frasi come "Quando una ghianda è matura tutti i maiali se la mangiano" o "Tanti idioti, qui, ma poche lepri"). E poi ritraeva l'uomo sovietico non come un eroe ma come uno sciocco. Uno sciocco con un udibile difetto di pronuncia, se vogliamo dirla tutta.

All'inizio Tatarskij tentò molte volte di far approvare la sceneggiatura, ma invano, perché gli venivano imposti solo film edificanti sui piccoli pionieri.
Allora ricorse a un trucco. Finse di voler girare una pellicola di animazione su Lenin:
"Bene. Voglio girare un film d'animazione su Lenin". Allora loro si fanno improvvisamente attenti: "Cosa c'è in Lenin da farci un film d'animazione?" "Be', - dico io, - Lenin era un tipo molto allegro. Farò un film allegro su Lenin, rideranno tutti a crepapelle". Loro capiscono che così si giocheranno la tessera di partito. E domandano: "Sarebbe possibile non fare questo film su Lenin?" "Sono un regista famoso, voglio farlo su Lenin". Due settimane dopo torno lì e reclamo nuovamente il film su Lenin. E poi accenno casualmente al fatto che il film si baserà sul racconto di Zoščenko su Lenin. Loro a quel punto mi dicono: fai quello che vuoi, basta che non lo fai su Lenin! E così ho fatto La neve dell'anno scorso.
Le disavventure del film non finirono lì: il nome di Stanislav Sadal'skij (che diede la propria voce sia al narratore che al protagonista) venne cancellato dai titoli del film perché, poco prima della messa in onda, Sadal'skij fu fermato al Ristorante Kosmos in compagnia di una cittadina straniera.

Tataskij avrebbe poi fondato il primo studio cinematografico sovietico indipendente, e anche il primo a usare per l'animazione la tecnologia 3D. Girò altri film molto belli anche se meno noti, e qualche filmato pubblicitario. È morto nel 2007 a 57 anni. Quando gli chiesero come mai avesse fatto pochi film, negli ultimi dieci anni, disse che tanti ne aveva girati, inventati, pensati nella sua testa: "Sono come le poesie, non bisogna per forza pubblicarle, basta crearle. Non ho avuto i mezzi finanziari e tecnologici per girarli, ma io questi film li ho visti tutti, e sono così belli, credetemi.".

Come va a finire il film di Tatarskij?
"Он и в третий раз ходил за елкой, и добыл ее... Но это было уже весной, и он отнес елку обратно".
"E per la terza volta andò a prendere l'abete, e lo prese... Ma era già primavera, e lo riportò indietro".

Sono partita da Levi per arrivare alla plastilina sovietica?
Sì.
Volevo solo dire: riportate nel bosco quell'abete, non vi serve più.

Padal prošlogodnij sneg
prima parte: http://www.youtube.com/watch?v=p1HSv_F3dRg
seconda parte: http://www.youtube.com/watch?v=_dtqcla666A

mercoledì, marzo 11, 2009

VVP e Vladimir Il'ič

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin entrò nel laboratorio del Primo Vice Capo dell'Amministrazione presidenziale Vladislav Jur'evič Surkov. Aveva in mano il quotidiano Vedomosti.
- Ascolta, bratello, - disse Vladimir Vladimirovič™, tendendo il giornale, - Hai letto cosa ha scritto di te Gontmacher*?
- Gontmacher? - domandò sorpreso Vladislav Jur'evič, mettendo giù il saldatore e prendendo il giornale – Chi è?
- Ma è tipo Illarionov, - rispose Vladimir Vladimirovič™, - Consiglia Dima.
- E allora? - domandò Vladislav Ju'revič, scorrendo l'articolo, - Dima lo ascolta?
- Be', lo ascolta, - rispose Vladimir Vladimirovič™, - Come io ascoltavo Illarionov.
E i due uomini scoppiarono in un'allegra risata.
- Ma a te cosa ti pare, - domandò Vladimir Vladimirovič™, facendo un cenno verso il giornale che stava tra le mani di Vladislav Jur'evič, - Ci sarà 'sta rivoluzione?
- Vedi, bratello, - disse Vladislav Jur'evič, - Illarionov e Gontmacher sono persone sagge, certo. Pensano al futuro. Ma al futuro ci pensano soltanto. Io invece il futuro lo faccio. Con questo saldatore. Con questi cacciavite.
- Nel senso? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Loro si limitano a chiedersi se ci sarà la rivoluzione, - spiegò Vladislav Jur'evič, avvicinandosi a una specie di tenda, in un angolo del laboratorio, - Io invece quella domanda già non me la faccio più.
- Non capisco, - Vladimir Vladimirovič™ continuava a non capire.
- Ormai è la stessa cosa, che ci sia la rivoluzione oppure no, - disse Vladislav Jur'evič, afferrando l'orlo della tenda, - Noi siamo pronti a qualsiasi sviluppo della situazione.
E tirò la tenda.
Dietro c'era un grande tavolo, sul quale era steso un uomo nudo con un taglio che gli andava dalla gola all'inguine. Dal taglio sbucavano tanti fili colorati.
Vladimir Vladimirovič™ cominciò a indietreggiare.
- Ma che… - bofonchiò Vladimir Vladimirovič™, - Ma che ti sei impazzito?! Ma è Lenin, questo qua!!!
- Come vivo, - annuì Vladislav Jur'evič sorridendo, - Non per nulla avevamo conservato il Mausoleo. Adesso l'abbiamo chiuso per manutenzione, ed ecco qui.
- Ma ecco cosa? - urlò Vladimir Vladimirovič™, - Cosa ci fai?!
- Ma niente di particolare, - disse Vladislav Jur'evič, prendendo in mano un telecomando pieno di pulsanti, - Ho collegato degli elettrodi ai muscoli, ho messo un amplificatore nella testa. Guarda.
Vladislav Jur'evič premette un pulsante e Vladimir Il'ič Lenin si mise seduto.
Vladislav Jur'evič premette un altro pulsante e Vladimir Il'ič scese dal tavolo.
Vladimir Vladimirovič™ impallidì.
Vladislav Jur'evič premette un terzo pulsante e girò una manopola. Vladimir Il'ič sollevò il braccio destro e aprì la bocca.
- Compagni! - nel laboratorio risuonò la caratteristica voce, - L' insurrezione delle cinque regioni dei kulaki deve portare a una repressione spietata! Lo richiede l'interesse della rivoluzione, perché questa è l'ultima e decisiva battaglia contro i kulaki! Bisogna dare l'esempio!
Vladislav Jur'evič schiacciò un pulsante sul suo telecomando. L'ignudo Vladimir Il'ič fece un balzo verso Vladimir Vladimirovič™ e gli urlò in faccia:
- Impiccare! Proprio impiccare, perché il popolo veda, non meno di cento kulaki, riccastri e sanguisughe!
Vladimir Vladimirovič™ fece un salto.
- Pubblicare i loro nomi! - continuò il morto Il'ič, - Prendere loro tutto il pane!
- Toglimelo di dosso! - strillò Vladimir Vladimirovič™, - Via!
Vladislav Jur'evič fece un altro sorriso e premette un bottone. Lenin si calmò e si allontanò.
- A cosa ti serve? - domandò Vladimir Vladimirovič, riprendendo fiato.
- L'importante non è chi inizia la rivoluzione, - spiegò Vladislav Jur'evič, mettendo giù il telecomando, - L'importante è chi la guida. E la guiderà lui. Vladimir Il'ič.
- Ascolta, quella era l'età della pietra! - Vladimir Vladimirovič™ era scettico, - Allora c'era l'anarchia, ma adesso la gente ha le basi militari, i carri armati, fior fior di missili per l'amor di dio!
- Anche noi ce l'abbiamo un carro armato, - disse Vladislav Jur'evič, prendendo dal bancone alcune fotografie e allungandole a Vladimir Vladimirovič™, - E che carro armato!
Le fotografie raffiguravano un veicolo blindato di colore verde scuro.
- Cos'è 'sta roba? - Vladimir Vladimirovič™ ancora una volta non capiva.
- Mercedes, - rispose Vladislav Jur'evič, - Leninvagen. Piombato. Fabbricato su ordine speciale usando il corpo dello storico autoblindo. Ci sono due cannoni psicotronici ad ampio raggio d'azione. Quelli li comanderemo tu e io. Lenin invece starà sopra, nella torretta.
E Vladislav Jur'evič premette un altro pulsante. Lo sventrato Vladimir Il'ič si rianimò.
- Fare tutto, - urlò Lenin, - In modo che per centinaia di verste il popolo veda, tremi, gridi: si soffocano e si soffocheranno le sanguisughe e i kulaki!
A un tratto Vladimir Vladimirovič™ ebbe paura.

*Nel numero di Vedomosti di oggi Evgenij Gontmacher – direttore del Centro di politica sociale dell'Istituto di economia dell'Accademia russa delle scienze - attacca Surkov definendolo il Suslov dei nostri giorni, N.d.T.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

martedì, marzo 10, 2009

Proposte e appelli

[WRSASYDHT, edizione flash]

Nuova toponomastica
Proposta: chiamerei il ponte sullo stretto "Ponte della Libertà". Ciao.

Il bancomat
evasione/rapine ecc per combatterle,basterebbe ritirare tutto il denaro in carta/moneta e dotare tutti gli individui di una carta-bancomat, cosi tutti pagheranno le tasse sul'estrattocon

Clawns
LEGGIAMOLA L'UNICO LIBRO CHE NON INVECCHIA è SEMPRE ATTUALE LA BIBBIA PARLA DI TEATRANTI FIGURANTI DI IMBONITURI DI MAGHI STREGHE DI PAGLIACCI DI CLAWNS DI MERETRICI

Uscite dalla testa di ques'uomo
APPELLO DEI GORIZIANI SONO INVASI DA CLANDESTINI CHE VAGANO PER LE LORO STRADE LA CARITAS NON RIESCE AD ARGINARE IL FENOMENO DI INTERI GRUPPI DI SBANDATI IRREGOLARI CH


Lo Stolking, l'innamorato e la LEI
Lo Stolking nuova legge che mette in galera il fidanzato innamorato che chiama invano la LEI, i veri criminali assassini stupratori ladri sono liberi e ridono delle Italiche leggi.

I lupi transilvani
NON SCARCERATE SENZA AVER TROVATO I COLPEVOLI DELLE AGRESSIONI SONO DUE LUPI TRANSILVANI HANNO SEMBIANZE ANIMALESCHE POTREBBERO TORNARE A VIOLENTARE STUOPRARE E FORSE

Essi si moltiplicano
Fra qui e 50 anni la maggioranza sarà straniera,loro si moltiplicano più di noi,non è che per prendere un alloggio ho davanti 10 famiglie straniere?Attenzione.

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[e adesso scusate, ma purtroppo devo andare a salvare un gruppo di sbandati irregolari da mia madre].

lunedì, marzo 09, 2009

Vogliamo l'occhio e anche la sua parte/2

Voyeurismo, parte seconda (la prima è qua).

- Sai quella famigliola che abita al secondo piano?
- Dove?
- Da te. Coppia giovane con due bambini piccoli.
- Eh.
- Hai presente?
- Circa.
- Che lui c'è scritto dottore sul campanello, ma chissà di cosa, dottore.
- Mamma.
- Forse suo padre lo conosco, è quello che fa le strutture con le bombe. Alto alto, con una moglie piccola piccola.
- Mamma, guarda che io non sempre ti capisco, certe volte sembra che mi stai facendo le carte.
- Cosa c'è da capire? Comunque. Sai che si trasferiscono vicino a casa mia?
- Ma va.
- Sai quella casa in vendita da anni, che ti piaceva?
- Non è che proprio mi piaceva.
- Vabbe', quella casa che io avevo anche telefonato all'agenzia per curiosità.
- Ma a me non interessava proprio tanto, serviva telefonare?
- Insomma, si trasferiscono lì. C'erano un sacco di lavori da fare. Poverini.
- Eh.
- Chissà che mutuo, di questi tempi. Prezzo impegnativo, mi avevano detto all'epoca. E c'era anche una vecchia dentro, mi pare.
- Mamma, ma tu come fai a sapere che vanno a stare lì?
- Li ho visti per caso. Così. Mettevano giù uno zerbino davanti alla porta di casa.
- E a che punto stanno con i lavori?
- Questo non lo so. Non è che con il binocolo si riesce proprio a capire tutto.

sabato, marzo 07, 2009

Lermontov & McCartney

Белеет парус одинокий, Beleet parus odinokij, è il primo verso di una lirica di Michail Jur'evič Lermontov, "La vela" (1832).

La Vela

Biancheggia, vela solitaria
Del mare nell'azzurra bruma...
Cosa in lontana terra cerca?
Al paese natìo cosa ha lasciato?…

Fremono l'onde, il vento fischia,
l'albero piega e geme...
Ahimè! Felicità non cerca
e da felicità non viene!

Sott'essa il flutto più chiaro del cielo;
sopra, del sole d'oro il raggio…
Ed essa inquieta chiede la tempesta,
come nelle tempeste fosse pace!

(Trad. di Tommaso Landolfi, Einaudi, Torino 1963)

È anche il titolo di un celebre racconto scritto nel 1936 da Valentin Petrovič Kataev e ambientato a Odessa nel 1905 sullo sfondo degli eventi della rivoluzione. Dal racconto fu tratto un anno dopo, in occasione del ventennale della rivoluzione di ottobre, un film - il primo prodotto dalla Sojuzdetfilm (gli studi cinematografici sovietici specializzati in film sull'infanzia, in seguito Kinestudija Gor'kij) - diretto da Vladimir Grigor'evič Legošin.

È infine il titolo di una canzone, con testo della poesia di Lermontov e musica del compositore Barlamov (appare tra l'altro in una bella scena del film del 1971 di Kira Muratova, Dolgie Provodi, I lunghi addii).

Dunque a un russo, a un russista, a un post-sovietico o a un filosovietico post-litteram un parùs che belèet odinòkij dovrebbe riportare alla mente varie cose, e vi auguro di non trovarvi nei paraggi quando accade (declama? canta? cita? si dilunga? si entusiasma? si commuove? cazza la randa?).

A Google Translate invece fa venire in mente semplicemente questo (cliccate per ingrandire):



The long and winding road.
Sì.
A noi fondamentalmente ci ha fregato la musica pop.

venerdì, marzo 06, 2009

VVP e il peso politico

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin entrò nello studio del Presidente della Federazione Russa Dmitrij Anatol'evič Medvedev. Tra le mani Vladimir Vladimirovič™ reggeva una scatola piatta di metallo con un piccolo quadrante al centro.
- Ascolta, bratello, - disse Vladimir Vladimirovič™, appoggiando la scatola sul pavimento dello studio presidenziale, - Su, sali un po' qui.…
- Vladimir Vladimirovič™! - esclamò Dmitrij Anatol'evič, - Bratello! E che è? Io sono comunque il presidente, mica uno così!…
- Va bene, va bene… - brontolò Vladimir Vladimirovič™, - Ah già che sei presidente, sei... scusa. Sali un po' qua, sali, dai…
Dmitrij Anatol'evič sventolò la presidenziale mano in un gesto indispettito, si alzò dalla scrivania, si avvicinò a Vladimir Vladimirovič™ e salì sulla scatola di metallo.
La freccia oscillò bruscamente un paio di volte e poi si bloccò tra il 5 e il 6.
I due uomini osservarono il quadrante.
- Cinquantaquattro, - disse Vladimir Vladimirovič™, - Scendi.
Il presidente scese dalla scatola.
Vladimir Vladimirovič™ la raccolse e si avviò verso l'uscita dello studio.
- Ascolta, bratello, - domandò il Presidente un po' confuso, - Ma cos'è quella roba lì che hai?
- Una bilancia, - rispose Vladimir Vladimirovič™, - Misura il peso politico.
- E il tuo qual è? - domandò Dmitrij Anatol'evič.
- Il mio è di più, - rispose Vladimir Vladimirovič™, e uscì dallo studio.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

mercoledì, marzo 04, 2009

WRSASYDHT (Bonus Tracks)

[scusate, scusate, ma impossibile resistere:]

E' necessario espellere tutti gli immigrati se vogliamo debellare la divulgante criminalità e permettere così alla nostra Italia, la ripresa economica, sociale e mora

UPDATE:

Comunque
Non sono loro gli stupratori, e sia! resta il fatto che secondo il DNA sono comunque di ceppo rumeno!

Il Capo
I soldi finiscono, se non ne producono altri. Molte le testate solo a fare bastiano si scoprono rosse, anche ne i conti. Aveva ragione il Capo.

Stortare cartelli
l'Italia è un paese incustodito - non c'è manutenzione ! Es. un'auto sfonda un parapetto o storta un cartello ? Nessuno li sistemerà ! Nessuno vede, nessuno fa nien

Horror
Simona,ti lamenti per la legge sui cani?Il proprio cane è sempre più buono,capisco,ma immagina quei bambini dilaniati che urlano di orrore prima di morire?Che si fa?

E ci mancherebbe
IMPRENDITORI STANNO ESPROPIANDO I CITTADINI ITALIANI DELLA PATRIA DELLA SOVRANITà DELLA SICUREZZA,IN MOLTI PAESI GLI ITALIANI SONO DIVENTATI UNA MINORANZA.

martedì, marzo 03, 2009

Una vera minaccia di qualcosa

[Please do not read Spazio Azzurro: we do]

Ne jetez aucun object par la fennetre

Soluzione: 1) Campagna di sensibilizzazione agli italiani che buttano tutto dai finnestrini. 2) Multare i comuni che non puliscono sitematicamente ed efficacemente !

Diavolo di sporco
Come possiamo attrarre turisti con lo schifio che c'è in giro ? non bastano la storia, l'arte e i musei ! Serve ordine, puliiza e organizzazione !! Basta sporco !

Cartelli storti
Le strade Italiane fanno schifo !! sporco ovunque soprattutto sugli svincoli delle tangenziali - incuria - cartelli stradali storti ! buche, sabbia, lavori sospesi !!

Dermatiti
Berlusconi al centro della politica internazionale fa andare in bestia quelli del PD e gli altri. Franceschini poi è pieno di dermatiti e perde il senso delle parole.

Neanche la Bibbia
SILVIO NON IMBATTERTI IN UNA IMPRESA CHE NEPPURE LA SACRA BIBBIA HA SAPUTO RISOLVERE IL CONFLITTO SECOLARE FRA ISRAELE E PALESTINA PENSA AL TUO PAESE CHE VIENE OSTACOL

I congiuntivi a noi ci pettinano
segretario Franceschini ha proposto uno stipendio per chi perde il lavoro sarebbe giusto che i palamentari non rieletti il loro stipendio glielo passerebbero a loro

La crania
IL pdl alle prossime europee prende una memorabile botta nella crania e per colpa di Fini, i voti andranno alla lega, le nullità a questo portano!

Popolo sardo ajò
Vogliamo poter votare i nostri rappresentanti alle europee!! per avantaggiare i soliti siciliani ce ne stiamo a casa!!!

W l'anno breve
Vanno subito ripristinate le festivitá soppresse ! La soppressione ha portato nulla per l´economia. Le festivitá di cui trattasi sono le sequenti: (San Giusep

Do Brasiu/1
epifani: se passa il ddl su i scioperi "stati atenti".che vuol dire con stati atenti.questo per me eh una vera minaccia di qualcosa.doveva essere denunciato por mina

Do Brasiu/2
questi governatori che non vogliono le usine nucleari per coerenzia dovevano aprire mano di prendere l`energia che queste produrrano...ok?

Puffavan su per giù due mele o poco più

Tedesco chiama la polizia per "estraterrestri che parlano russo" BERLINO, 2 Marzo (RIA Novosti) - Un tedesco della Germania nord-occidentale ha chiamato la polizia, all'alba di lunedì, per segnalare un incontro ravvicinato con eXtraterrestri russofoni, ha dichiarato la polizia.

Il quarantenne di Gifhorn, Bassa Sassonia, ha chiamato la polizia alle 3:30 di lunedì affermando che sei creature extraterrestri, ciascuna delle quali alta circa 15 centimetri, volavano per il suo appartamento e parlavano russo.

Quando la polizia ha raggiunto la sua abitazione, l'uomo ha detto che gli alieni erano volati fuori dalla porta e si erano nascosti nelle fioriere.

Il portavoce della polizia non ha specificato se il "testimone" a sua volta parlasse il russo.

Link

Vogliamo metterci nei panni di questo straccio d'uomo che adesso ha degli ufi alti come puffi che gli parlottano nelle fioriere e nessuno che gli crede?

lunedì, marzo 02, 2009

Fratelli d'Italia

[We read Spazio Azzurro so you don't have, you really don't have to]


[Foto presa da inventati.org]

Forse anche il resto
Non riesco immaginare questo Governo senza crisi, avrebbe disorientato l'Europa e forse anche il resto. Gli prego la salute.

Orde
LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DI OGNI CITTA'NON PUO'ESSERE CONDIZIONATO DA ORDE DI EXTRACOMUNITARI SENZA ARTE E NE PARTE CHE SI AGGIRANO OVUNQUE PER DELINQUERE!!!

Facce
Fatevi un giro per le periferie e rendetevi conto di che razza di paese è diventato il nostro. Degrado e paura a stare fuori. Notate le facce che hanno certi immigrati

Abondandis abondandum
Quei tre lustri abondandi in meno, sono carta giusta nella partita futura del Paese. Abbiate pazienza.

Fiat robot
Lo ricordo bene, quando la Fiat prese fuoco, le vetture venivano fuori con pezzi mancanti, Gianni Agnelli dovette chiudere un anno per riaprire con i robot.

Gianfranco Fini eats kittens
Presidente non hai bisogno di Fini.Se non ti liberi di lui e del suo filocomunismo sei finito.Possibile che non ti convinci che ti vuole annientare?

Conspiracy/1
Visti i comportamenti della sinistra, stiamo attenti CHE NON SIANO LORO A AGGREDIRE GLI IMMIGRATI PER POI DARE LA COLPA ALLE NOSTRE PACIFICHE RONDE!!!


si al ponte di messina

Travisati
Piacenza,ieri sera.Una pacifica ronda di cittadini disarmati aggredita da un gruppo di rifondaioli travisati,per non farsi identificare.COM'E' DEMOCRATICA LA SINISTR

Vai che sei piccolo
Brunetta finalmente un uomo che ci voleva,vai che sei piccolo ma un grande della politica. ci piaci moltissimo.

Le villette
NELLA PROV.DI PI.SONO STATE FATTE 17 VILLETTE X 17 FAMIGLIE ROM,E AGLI ALTRI? SPESI UN MARE DI SOLDI X NON RISOLVERE NIENTE, ALLA FACCIA DEGLI ITALIANI SENZA CASA.

Conspiracy/2
tornato in auge,ha gia'detto che"contrasterà"con i suoi amici dei centri sociali i ns.pattugliamenti!STIAMO ATTENTI!Sono capaci di menare i Rom per poi darci la col

Smentiscono?
Sono felice e orgoglioso che i nostri emigratii smentiscano i comportamenti di questo tipo pilotato di emigrazione che ci sta rubando l'Italia. Fratelli d'Italia!

giovedì, febbraio 26, 2009

La solitudine dei numeri unici

- Pronto!
- Pronto, ciao papà, come stai?
- Eh!
- Cosa, eh?
- No, è che aspettavo un'altra telefonata.
- E allora?
- E allora ho pensato, adesso chi è questa che mi chiama papà.

mercoledì, febbraio 25, 2009

Città Senz'Acqua, La Rabbia Dei Goriziani, Donna Simula Rubinetto



Ieri mattina, verso le undici e mezza, ha smesso di funzionare Gmail.
Dopo cinque secondi di perplessità (durante i quali ho pensato di aver sfondato il limite massimo di 7 Giga e di essere stata epurata dal Signor Google) la notizia era patrimonio comune dell'umanità.

Un'ora dopo in tutta la città di G. mancava improvvisamente l'acqua. Un filo sottile dai rubinetti, un gorgoglio nei tubi, e poi basta, più niente. Non è che noi a G. siamo proprio tanto wired, dunque in casi del genere usi il metodo Anni Settanta: fai qualche telefonata, esci sul pianerottolo, scendi in strada, vai al supermercato. Due ore dopo non si sapeva ancora nulla. A quel punto i goriziani stavano già incazzati con i Vigili del Fuoco troppo evasivi, il servizio guasti di IrisAcqua non disponibile e la Protezione Civile in stato confusionale. Verso le quattro del pomeriggio la cittadinanza cominciava ad aver voglia di lavarsi le mani e di fare la pipì. Si meditava ormai di organizzare una ronda dell'acqua e di spedirla in missione perlustrativa all'acquedotto della Mainizza.

Ore sei di sera: lo scenario della catastrofe cominciava a delinearsi (intervento di manutenzione elettrica, incidente, fiammata, incendio, un ustionato, sarebbe andata per le lunghe). I goriziani, che nel frattempo ormai provvedevano alle necessità igienico-sanitarie con litri e litri di acqua minerale, se la prendevano, in ordine sparso, con:
- Dio, dìs, zio, paletta;
- le autorità cittadine;
- le pompe di sollevamento;
- le lobby delle autobotti;
- le ditte appaltatrici;
- Nova Gorica, immaginata tutta intenta a cantare sotto la doccia mentre noi ci si lavava i denti con la Radenska, jebenti kudic.
(I titoli di oggi: goriziani infuriati, ristoranti in ginocchio, Protezione Civile allertata).

Per quanto mi riguarda, alle nove avevo finito le riserve d'acqua minerale e meditavo se fare il bagno con il fragolino (che non mi piace tanto, dunque sacrificabile) o con il latte (che mi piace tanto e fa bene alla pelle).

Ma perché, perché nel mezzo di una tragedia cittadina questa donna aveva finito l'acqua minerale? Spieghiamolo senza vergogna.

Il signor G.
Il signor G. ha poche esigenze. Mangia poco e in orari madrileni, non rompe, aiuta in casa, è comprensivo, accetta che frequenti uomini alfa di dubbia sensibilità e donne che insistono nel fargli il solletico sotto le zampe. Chiede solo una cosa: l'acqua corrente. Quel gatto ha un rapporto amniotico con i lavandini, i rubinetti e i bidet. Se non corre non è acqua. A niente è valso il posizionamento strategico di ciotole nei siti più impervi della casa (per dargli la sensazione di conquistarsi uno specchio d'acqua, per quanto immobile).

E una cosa fa, in questi casi.
O esce e va al cine.
Oppure decide di simulare un rubinetto con l'ultima bottiglia da due litri.
Ho simulato.
Lui aveva una faccia tra il "non capisco", "questo è un grande disagio" e "qualcuno qui si è dimenticato di pagare la bolletta dell'acqua". E vaglielo a spiegare. Lappava e poi mi osservava perplesso.

- Com'è buooooona.
[...]
- Glugluglu, com'è buona.
[...]
- Bravo. Guarda come viene giù. Fresca fresca.
- Ma miao.
- Un po' più velocino, stella. Guarda, guarda come faccio io. Ma che bel signor rubinetto che abbiamo qui.
E così ci siamo finiti l'ultima bottiglia.

Poi sono andata al cine.

L'acqua è tornata dopo mezzanotte, prima un gracchiare secco di tubi e poi un filo sottile che la cittadinanza ancora sveglia ha osservato sospettosa ("Ma si potrà bere?" "Siamo sicuri?" "Non è che ce la pompano a quartini dall'Isonzo?").

Oggi: flusso normale, gusto delicato, accesso libero a tutti i rubinetti per i gatti di casa.
Gmail funziona.

[Dato che ieri era martedì grasso, se vedete in giro omenati con la barba di un giorno e tracce di makeup da blondinka messa giù da gara, naturalmente - jebenti kudic! - quelli sono goriziani].

martedì, febbraio 24, 2009

Psicopatici pazzi (gli immigrati)

(We read Spazio Azzurro so you don't have to)

Perché
I rom si lamentano per la presunta fatiscenza dei campi-nomadi. Perchè allora non se ne vanno nei normali camping a pagamento?

A me
A me Franceschini non piace proprio. Infatti è ancora più meschino di Veltroni, ma di molto!

Sul territorio
Immigrati: ora si mettono pure a fare il braccio di ferro. Espulsioni subito! Ma che stiamo scherzando? I clandestini non ci dovrebbero neppure stare sul territorio

Sotto
Chissà cosa c'è sotto queste rivolte e queste arroganti pretese dei clandestini a Lampedusa ... la cosa odora di sinistra ... ESPULSIONI SUBITO!

Salve
Sono un voto in piu. Vengo al posto dell`altro tolto per via di Mastella. Clemente torna utile in Campania spazzando i mancini e gli Udc.

Qualche
PERFAVORE ORGANIZZATE QUALCHE CONVEGNO PDL A CHIANCIANO TERME CHE ABBIAMO BISOGNO DI RESPIRARE ARIA NUOVA

Il colore viola negativo
La senatrice Anna finocchiaro sa, del colore viola negativo sulla scena. Accusando Berlusconi nella paura, perche` diviene cianotica ?

Attivare la Badescu
RAMONA BADESCU SI ATTIVI A FAR RIENTRARE I SUOI CONNAZIONALI CHE CONTINUANO A DELINQUERE LO FACCIA PER QUELLI ONESTI CHE VOGLIONO INTEGRARSI CON IL POPOLO ITALIANO QUI

Qualcosa
siamo intanti per organizzare qualcosa su chianciano terme ove tutt'ora la sinistra padroneggia aiutateci

L'ombra del dubbio
SU QUESTO SITO CI SFOGHIAMO TUTTI, NON DICO IL PRES DEL CONSIGLIO MA QUALCHE PARLAMENTARE DEI NOSTRI LI LEGGERà? FATECELO SAPERE ,CIAO.

Così
CI SONO KM DI COSTE DA RIPULIRE,MIGLIAIA DI ETTARI DI TERRENO DA LAVORARE E METTERE A FRUTTO ,ARGINI DI FIUMI DA BONIFICARE,ECC.FATE LAVORARE I DETENUTI COSì,MENOTASSE

Copyright is for losers©™
@Toscano. Io ho il copyright sul nome Toscano dal 2006. Ti prego di usare un altro nick. Grazie.

Anche
La sinistra dal dopoguerra ha un potere enorme,adesso è come un gigante al tappeto,bisogna finirla prima che si rialzi.Dobbiamo stravincere,anche con Mastella.

Come fanno
come fanno sti immigrati arrivano clandestini con barconi dentro camion senza soldi dopo poco aprono attività commerciali mentre gli italiani sono costretti a chiudere

L'omonimo
FRATTINI C HIEDA E OTTENGA DAL SUO OMONIMO MINISTRO RUMENO DIAGONESCU DI RIPRENDERSI NELLE PROPRIE GALERE I NUMEROSI DELINQUENTI RUMENI CHE SONO ARRIVATI NEGLI ULTIMI

We demand a recount
PDL e Lega devono invalidare la truffa del televoto di Sanremo.Non è possibile che Costanzo/DeFilippi in maniera tanto spudorata piazzino i loro pupazzi vincitori!

Forse no
Sebbene ,forse non è questa la sede,mi sia comunque consentito di sottoporre quanto avanti andrò a scrivere,visto che da lungo tempo non faccio che chiederlo e sottop

Uso non agricolo
AGRICOLTORI ANDRANNO AD ARCORE E A LIMBIATE CON I TRATTORI X MANIFESTARE,USANDO GASOLIO A PREZZO SCONTATO.LA GDF LI FERMI X USO NON AGRICOLO DI CARBURANTE AGEVOLATO !!

Uguali
Questi immigrati balcanici sembrano degli psicopatici pazzi. Come i Marielitos cubani di "scarface" in Florida.

lunedì, febbraio 23, 2009

L'erbaccia voglio

l'erbaccia voglio

- E qui?
- Qui ci sono dei semi di caffè, ancora niente.
- E qui?
- Pomodorini, ma è presto.
- Peccato per il basilico.
- Come, peccato? Lentamente, ma cresce.
- Cocchina, guarda che quello non è mica basilico.
- Eh?
- Ma no. Un seme che stava lì per caso, magari già nella terra. Un'erbaccia.
- No basilico?
- Il basilico profuma, sai?
- Ma magari dopo. Adesso se la prende comoda.
- No.

Risulta che sto amorevolmente crescendo - ad annaffiatine, chiacchierate e Joy Division - un non si sa.
Tipico, conoscendomi un po'.
Molto bello, conoscendomi un po' meglio.

venerdì, febbraio 20, 2009

Spin-off Gastronomico Svela Coppia Più Bella del Mondo

- Buonasera.
- Buonasera.

[... una cosa che non vi ho detto è che a Gorizia siamo esigenti e fastidiosi con il buongiorno e il buonasera: qua volano dei buonasera già alle tre del pomeriggio. E comunque un buonasera prematuro è considerato preferibile a un buongiorno pomeridiano. Questo può voler dire molte cose, o anche niente. Per me è un po' come tirar giù le tapparelle prima del tramonto, o cenare a cafellatte, o andarsene prima della fine della partita per non trovare traffico all'uscita].

- Oggi abbiamo in promozione gli gnocchetti di Nonna Rina.
- No no, grazie.
- Ripieni di radicchio e funghi, molto buoni.
- Ma no, grazie.
- Costano solo 4 euro e 84.
- Eh.
- Nonna Rina, non so se conosce.
- No.
- È la moglie di Nonno Nanni.
- ...
- E sì. Lei fa la pasta fresca, lui i latticini. Nel trevigiano.
- Che bella coppia.
- E sì.
- Be', allora buongiorno.
- Buonasera.

Un fantasma si aggira per l'Eurasia: Eurovision

È febbraio, e nell'Est vicino è tempo di Eurovision. A me non dispiace soprattutto per la declinazione disinvolta della lingua inglese, per l'uso del pentagramma come arma non convenzionale e per le sobrie coreografie. Ultimamente c'è anche il tafferuglio politico.

Due anni fa c'era Vera Serdjučka con la sua allusiva "Tanzing" (Laša Tumbai/Russia Goodbye).
L'anno scorso ha vinto il russo Dima Bilan, convincendoci una volta per tutte dell'esistenza degli addominali bassi. E niente politica, mi pare.
Quest'anno l'edizione si tiene a Mosca.
A causa della recente guerra nel Caucaso, la Georgia aveva inizialmente deciso di boicottare.
Poi ha cambiato idea. Infine ha scelto di farsi rappresentare musicalmente da Stefane and 3G (3G sta per 3 girls, sennò non mi dormite la notte), con una canzone dal titolo un po' controverso, "We don't wanna put in", che fa:

We don't wanna put in/The negative move/It's killing the groove.

Put in, Putin, We don't wanna Putin.

E adesso? Adesso rissa, forse.

Io un po' mi annoio.

Ma è febbraio, lo spazio eurasiatico si infantilizza causa canzonette e io non posso farci niente.
"Chi controlla l'Europa Orientale comanda l'Heartland: chi controlla l'Heartland comanda l'Isola-Mondo: chi controlla l'Isola-Mondo comanda il mondo", scrisse Mackinder.
Che comunque non conosceva i Boney M.

Vi metto il video così potete provare la coreografia:

mercoledì, febbraio 18, 2009

Grande Concorso Completa la Frase!

La frase di oggi è:

"... trova una sorta di fondamento scientifico in una ricerca condotta da psicologi dell'Università di Princeton (Usa)".

Aiutino: uomini, cervello, corteccia, succinti.

Salute your solution:
"Basta un bikini e la donna diventa una 'cosa'. Lo slogan della donna 'oggetto' trova una sorta di fondamento scientifico in una ricerca condotta da psicologi dell'Università di Princeton (Usa).
[...]
La ricerca è stata condotta realizzando una serie di risonanze magnetiche al cervello degli uomini scelti come volontari, nel momento in cui venivano loro sottoposte immagini di donne vestite in abiti succinti. Le parti del cervello che entravano in attività erano quelle generalmente associate alla corteccia premotoria, che si attiva quando si ha la visione di oggetti, quali una casa, una macchina e così via".

E così via.

Donna in bikini, uomo in tilt - il cervello vede solo un oggetto

Così io penso bene di mandare a M. questo link che potrebbe risolvere il nostro problema del costume da bagno. Poi lo dico al nostro consulente (eddie) e lui mi risponde che forse era meglio se prima chiedevo consiglio a lui, che era meglio mandargli solo lo stralcio del capoverso finale, dove dice che le donne interagiscono comunque anche se l'uomo è in costume da bagno, "così, per dare un tocco di scientificità al tutto e rassicurare sulle intenzioni".
Secondo me non gli piace il verbo interagiscono, dico io.
Secondo me interagiscono gli piace, ma solo perché non lo riguarda direttamente, dice lui.
Nel frattempo arriva una secca risposta alla mia mail: non risolve per nulla il problema, anzi.
Niente ciao, niente bacio, niente abbraccio. Neanche una virile stretta di mano.
Va bene, comunque c'è tempo. E in ogni caso esistono anche le mute da sub.
Resta il fatto che ho un consulente fantastico.

lunedì, febbraio 16, 2009

Dove vanno le fobie

Sono le undici di sera di sabato e io dovrei avere già spento tutto. Solo che mi ero registrata un Maradona pensando che fosse quello di Kusturica e invece era solo quello di Marco Risi, e chiedo scusa ma Maradona+Kusturica è una cosa e Maradona+Risi un'altra, dunque metto a posto una traduzione, controllo la posta e decido che l'invenzione di una vita privata può cominciare anche lunedì.

Dopotutto le mail di Tlaxcala continuano ad arrivare, perché lì c'è sempre qualcuno sveglio, magari perché nel suo emisfero è mattina o magari perché fa le ore piccole a sistemare i diacritici o a tentare di capire come mai la ǧ turca continui a mutare in una ð islandese.

Tlaxcala mi rassicura perché è piena di gente come me e perché posso andare a dormire sapendo che c'è qualcuno sveglio. Come quando sto in una stanza d'albergo in una città che non conosco, e fuori della finestra c'è gente che fa casino e posso assopirmi. Lo so, gli altri di solito vogliono le camere tranquille, lo scrivono nella mail della prenotazione sotto richieste particolari insieme a non fumatori o piani alti, ma a me va di sapere che c'è gente ancora sveglia. Poi io ricambio, perché mi piace fare le ore piccole, mi piace tornare a casa zigzagando per strade deserte con i semafori che lampeggiano, prendendomi tutte le precedenze, incrociando autobus con la scritta deposito e taxi liberi e camion della spazzatura e metronotte e ciclisti ansanti e solitari. E mentre torno a casa mi immagino quelli che dormono tutti caldi di sonno e un po' sudati, le tapparelle abbassate, le finestre chiuse, e penso "dormite, dai, che se succede qualcosa vi sveglio io". E non so cosa possa essere quel qualcosa.

Dubito che se vedessi un meteorite tuffarsi al largo di Barcola avrei il coraggio di attaccarmi ai citofoni, ma magari sì. Forse dipende dalla grandezza del meteorite.

E così sono lì che controllo la posta un'ultima volta e trovo la mail di M., spedita non dalla casella intestata al personaggio di fantasia ma da quella con il nome vero e il cognome finto da mestiere d'artista. Nella mail c'è soltanto un link e la scritta "Qui". Io prima di aprire ci passo sempre sopra
il mouse, e passandoci sopra il mouse vedo scritto scorpionithailandesi barra scorpionithailandesi.
E tutti noi sappiamo cosa significa una cosa del genere in una Gallery di Repubblica.
E però clicco.
In effetti c'è la faccia di una signora con degli scorpioni neri e molto grandi che ci camminano sopra.
Guardo.

L'ultima volta che mi sono imbattuta in uno scorpione è stata a settembre, quando sono scesa in cantina a prendere una bottiglia di refosco: era piccolo, beige e spiaccicato sul pavimento, un misero graffito, una rappresentazione grafica di artopode, un fossile. Però mi sono spaventata lo stesso, tanto che ho risalito le scale di corsa e ho perfino cercato di entrare nell'appartamento sbagliato. I vicini erano in casa e mi hanno aperto. Stavo abbracciata a una bottiglia di refosco del cividalese e avevo apparentemente smesso di respirare. Come si fa a spiegare.

Dunque ci sono io, c'è il monitor del computer e c'è questa donna con scorpioni molto grandi, nerissimi lucidi e muscolosi che fanno free climbing sulla sua faccia.
E mi spavento? Comincio a dondolare avanti e indietro emettendo un sibilo di terrore? Tento di forzare serrature altrui? Svengo e sbatto la testa? No.
Non che siano belli da vedere. Anzi, sono brutti. Però hanno delle dimensioni da animali da compagnia. È gente che potrebbe starsene a guinzaglio, disporre di una propria ciotola con il nome ("Thor" o "Siegfried"), avere una parvenza di vita sociale, scodinzolare allegra, acciambellarsi in una cuccia, sgranocchiare vitamine, grattarsi, riportare frisbee.
Mi fanno solo schifo e non più orrore metafisico.

Dove vanno, le fobie, quando si esauriscono?
Posso aspettarmi che trovino una porta socchiusa tra le pieghe del mio cervello e finiscano da un'altra parte?
E se mentre sbrino il freezer resto paralizzata davanti a un cubetto di ghiaccio? O improvvisamente mi mettono a disagio i fiori di ciliegio? Le stampe cinesi? Le pesche pelose? Le foto di Miguel Bosè? I cognomi di musicisti? La salsa rosa? I fagioli salterini?
...

E se adesso mi innamoro di un clown bianco?

sabato, febbraio 14, 2009

Tendenza osmizza

Vogliamo forse la spiegazione lunga, personale e complicata?
No.
Vogliamo passare a un kul't ličnosti biondistico, prossima fermata "esprimi il tuo pensiero in 168 caratteri"?
No.
Allora.
Per salvaguardare la sovranità kargicosa e il mio diritto a respirare normalmente, cosa ci sembra di un regime dei commenti a osmizza*, stagionale con sfumature abusive?

Riecco dunque a voi sani e salvi, vivi e vegeti, dispettosi, paffuti e insopportabili come sempre: Srečko, Pivo, Punze, Rado, Valdo, Battista e Torqueano, haloniomi a vostro servizio.

*luogo privato nel quale per periodi limitati - originariamente otto (sloveno osem) giorni - si può vendere vino e altri prodotti di produzione propria. È anche detto frasca, perché la sua presenza è segnalata da un fascio di ramoscelli posto lungo la strada, oppure (a Gorizia) semplicemente privata, privada. Un tempo ci si andava solo a bere vino, portandosi il cibo da casa (tipicamente salumi e l'immancabile ovo sodo).

venerdì, febbraio 13, 2009

G dolci

- Su certe rivistine musicali di allora si toccavano anche certe tematiche.
- Tipo?
- Ma tipo sconfinamenti nel transgender, che per i tempi erano abbastanza audaci.
- Che?
- Eh?
- Ho sempre pensato che la g di gender fosse dura.
- Ghender? Gheeeender?
- Sì.
- Moooghen, Herr Gheeeender, vii gheeen ziii?
- E invece?
- Dolce.
- Altri esempi di g dolce davanti a e più consonante, vediamo.
- Gentle?
- Geriatrics?
- ...
- Ahia! Mi hai fatto male.
- Comunque sempre g dolce, come in gerontophile.

giovedì, febbraio 12, 2009

VVP, DAM e l'attacco psichico

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo studio e osservava pensoso il grande tavolo premierale. Sul tavolo era posato un piccolo paniere che conteneva due banconote, una del valore di un dollaro e l'altra del valore di un euro.
A un tratto le imponenti porte dello studio di Vladimir Vladimirovič si spalancarono e fece il suo ingresso il Presidente della Federazione Russa Dmitrij Anatol'evič Medvedev, tutto arruffato.
- Ciao bratello, - disse il Presidente, - Cos'è che fai?
- Ecco qua, - disse Vladimir Vladimirovič™, - esamino il paniere valutario. Compra, dai.
- Quanto? - domandò prontamente Dmitrij Anatol'evič.
- Cento rubli, - rispose Vladimir Vladimirovič™.
- Andata, - annuì Dmitrij Anatol'evič, pescando dalla tasca il portamonete.
- Ma?… - esclamò sorpreso Vladimir Vladimirovič™, - Cos'è che hai lì, un portamonete?!
- Un portamonete, sì - annuì il Presidente, - Perché?
- Fai vedere, - disse Vladimir Vladimirovič™, - Non ne vedevo uno da così tanto tempo….
Il Presidente si strinse nelle spalle e tese a Vladimir Vladimirovič™ il suo portamonete.
- Come mai sei tutto spettinato? - domandò Vladimir Vladimirovič™, contando avidamente le banconote nel portamonete del Presidente.
- Ah, con Obama abbiamo giocato, - rispose Dmitrij Anatol'evič, - E non siamo neanche andati a dormire.
- In che senso avete giocato? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Allora Obama mi telefona, no, - raccontò Dmitrij Anatol'evič, - E mi fa “Dima, cosa stai facendo?” e io “Ma niente”. E lui fa “Niente anch'io. Fa' conto, sono appena diventato Presidente e non capisco ancora cosa devo fare”. “Pensa che io sono Presidente da un anno e neanch'io so ancora cosa fare”, gli dico io.
- E poi si meravigliano della crisi mondiale... - brontolò Vladimir Vladimirovič™.
- Be', e allora, - continuò Dmitrij Anatol'evič senza prestare attenzione al commento di Vladimir Vladimirovič™, - Ci siamo messi a inventarci qualcosa da fare. A un certo punto lui fa “Dai, giochiamo con i satelliti”. “Dai”, dico io. Ci siamo messi ai pulpiti di comando e abbiamo cominciato a giocare. Gioca che ti gioca, noia. Allora abbiamo puntato i satelliti l'uno contro l'altro e siamo passati all'attacco psichico.
- Che attacco, scusa? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Psichico, - ripeté il Presidente, - Be', tipo chi cede prima. Chi torna indietro.
- E chi ha ceduto prima? - domandò Vladimir Vladimirovič™.
- Nessuno, - rispose Dmitrij Anatol'evič arrossendo leggermente, - Non ha ceduto nessuno dei due.
Vladimir Vladimirovič™ fissò il Presidente con un certo stupore.

Origiale: vladimir.vladimirovich.ru

mercoledì, febbraio 11, 2009

Cartine mute

Prendiamo l'esempio del Kargicosastan, il fantastaterello dell'Asia Centrale (circa) che ha recentemente dichiarato la propria indipendenza inscenando una rivoluzione iridata (anche detta dei fiori di campo) pur di attingere alle generose sovvenzioni del Congresso americano. Ma sì, il Kargicosastan, quello con la rima oliva/piva nell'inno nazionale. Sì?

Mettiamo che questo Kargicosastan avesse delle relazioni bilaterali con un altro paese, ma che per una serie di motivi (incompatibilità di interessi strategici, rotte energetiche divergenti, linee di politica estera inconciliabili, senza tener conto del fatto che nel grande gioco e sullo scacchiere geostrategico al Kargicosastan manca più di qualche pedina) abbia deciso da tempo di troncarle pacificamente.
Mettiamo che questo altro paese tenda a imporre protocolli di amicizia tra i popoli che per il Kargicosastan non hanno senso né utilità.

Mettiamo anche che il Kargicosastan abbia messo al lavoro le menti migliori della sua comunità strategica per uscire da questa situazione che ne minaccia la sovranità ma soprattutto il pacifico godimento della quarta rivoluzione Blu-ray, e che le menti migliori gli abbiano suggerito di mantenere il basso profilo.

Va tenuto conto del fatto che il Kargicosastan non è favorevole alla soluzione militare dei conflitti, anche perché ha deciso di sputtanarsi gli armamenti ricevuti in dono dal Congresso degli Stati Uniti convertendoli in moneta sonante, videogiochi, scaffali, letti semimatrimoniali per Stati amici in difficoltà e testine di Lenin che piangono lacrime bianche come le navi nel porto di Arcangelo.

Però adesso vorrebbe tanto dire: va bene basso profilo, va bene non turbare nessuno.
Però basta.
Su questo è anche disposto a perdere la guerra di propaganda, non fa niente.

Noi non vogliamo attaccarvi. Noi non vogliamo farvi la guerra. Noi non vogliamo spedire la nostra flotta a manovrare al largo delle vostre coste. Noi non abbiamo una flotta.
Noi vogliamo solo che prendiate le carte geografiche della regione, che dipingiate il Kargicosastan di un colore a vostra scelta e che sopra ci scriviate:

"ALTRI".

[1. La mappa, "Terminology", è di xkcd ("a proposito, sono solo io o il Giappone e la Nuova Zelanda si somigliano in modo sospetto? Qualcuno li ha mai visti a una festa insieme?"). Cliccate per ingrandire.
2. Io sono il vostro unico grado di separazione da una serie di minerali, vegetali e animali che meno sapete e meglio è, comunque il visto per gli Stati Uniti se fossi in voi non lo chiederei.
3. Se sentite il Manuel, ditegli che giovedì è domani; perché quello c'ha una testa. Bellissima, ma una testa.
4. Dimenticavo: mi sa che Uitanubi ormai si merita un editore].

lunedì, febbraio 09, 2009

Carne pendula

Serie "We read Spazio Azzurro so you don't have to":

Hitler, almeno
Un decreto, nessuna sentenza in giudicato, il garante addirittura li approva e li difende! Nemmeno Hitler si e' spinto cosi' lui usava il gas per uccidere non la se

Luminari
Ma di Celentano, Jannacci e tutti i medici e luminari d'accordo con Berlusconi non parla o scrive nessuno? solo quando danno ragione alla sinistra??

Masso di carne
GUARDATE IN TV COME SI PRESENTA QUEL MASSO DI CARNE CHIAMATO KEBAB SU RAI 2 CHI CUCINA LA PORCHETTA HA UNA BACHECA CHE RIPARA LA POLVERE DALLA CARNE MENTRE IL KEBAB è

Box
ci vuole un atto scritto dal notaio per vendere un box, ma per essere fatti fuori bastano un paio di testimoni ben indottrinati e sei fregato.

Tipo
trasmisioni RAI Speso mi domando come si puo' assistere inermmi a cio' che vediamo sui canali RAI ed in particolarmodo a trasmissioni tipo annozero e ballaro ecc

Toppa nei topici
Già nel '56 Napolitano si schierò in favore della sanguinosa invasione sovietica dell'Ungheria, che costò diverse migliaia di morti. Nei momenti topici toppa sempre.

Scusate
E pensere che ero fiero di essere un membro del partito Silvio deludermi a scusate sono un precario

Ponte
Bene ha fatto ieri il presidente Berlusconi a menzionare tra le grandi opere anche il Ponte: PONTE PONTE PONTE PONTE PONTE PONTE

Attenzione
ATTENZIONE A NON AMMALARSI PERCHE' I SINISTRI CI ELIMINERANNO

Pacco
GUADAGNANO UN PACCO DI SOLDI ,FREQUENTANO I LUOGHI PIU' IN" NON SI FANNO MANCARE NULLA ,E' TUTTO QUESTO CON IL SUDORE DELLA GENTE CHE LAVORA . "ASSURDO"

Falsi
Toyota in perdita di 3 miliardi,Sky/Fox in perdita,produttori memorie flash(chiavette usb) in perdita.Tutti dati falsi! Truccano i conti! Vogliono aiuti statali!

Al naturale
caro Presidente:senza trapianto e con i tuoi capelli al naturale ci piaceresti ancora di più, importante è il tuo pensiero e le azioni di GOVERNO.

Carne che penzola
IL KEBEB NON è IGIENICO QUELLA CARNE CHE PENZOLA SENZA ALCUNA PROTEZIONE IGIENICA A NOI ITALIANI CON LE NS LEGGI SULL'IGIENE NON SAREBBE PERMESSO DI APRIRE SENZA NESS

Mai
silvio non lasciare mai la politica

venerdì, febbraio 06, 2009

Una bella società

Per la serie "we read Spazio Azzurro so you don't have to":

La schedatura rende liberi

per i bambini Rom, se conosciamo chi sono, quanti sono, dove sono, di cosa soffrono possiamo aiutarli… se li lasciamo allo sbando come ora no

Bidibodibù
Sarebbe giusto che gli sgravi fiscali siano applicati anche in altri settori come quello dei materassi e di beni importanti per la salute.

Assassini di diabetici
Morte agli innocenti gravemente malati e onore e lustro agli assassini, terroristi, mamme che ammazzano le figlie diabetiche e via così è una bella società???

Nordest
ANCHE SE NON VIENE DETTO AL TG O RADIOG NUMEROSI SONO I CASI NEL NORDEST DI STRANIERI DI OGNI ETNIA CHE COMPIONO ATTI DI AGGRESSIONE VIOLENZA SIA RESO NOTO A CHI CONTI

Tutti, con violenza
UN ALTRA BANDA RUMENA CHE AGGREDIVA NEL BRESCIANO TUTTI GLI ABITANTI DI UN PAESE CON VIOLENZA E AVEVANO ANCHE UCCISO DEI COMPONENTI DI UNA FAMIGLIA E PER LA SINISTRA N

Apartheid
Basta clandestini nel nostro Paese, le moschee le edifichino a casa loro. Le donne musulmane ed i figli perchè non pregano con gli uomini? Noi in chiesa stiamo insieme

30 garagi 30
DA MESI NELLA MIA CITTA VENGONO SVALIGIATI 30 GARAGI A NOTTE E LE ISTITUZIONI NON SONO IN GRADO DI RISOLVERE,I CITTADINI DISPERATI COSTRETTI ALLE RONDE PER DIFENDERSI.

Intrecciarsi etero e no
Un posto al sole, rai3. l`ho visto e ravvisato : non sposarsi,intrecciarsi etero e no, i figli se la vedano loro, rubare si puo, disprezzo di ogni valore di vita.

Ground control to Major Will
La Cgil di Epifani, sul relitto con per vela, la bandiera rossa di falce e martello, dirige verso le indie, ma sta entrando in orbita terrestre.

Agitata, non mescolata
A commissione nominata, si prenda la Rai per i capelli, e la si squota a far cadere tutto il cattivo gusto,il diseducativo, la politica da due soldi,il blasfemo.

Catoio
Le onorevoli Turco e Bindi, hanno mentito a se stesse. Avranno pace nel dimenti catoio.

Merce
I clandestini sono merce non pulita, va presa con le molle, e gettata via. Non dar seguito a chi difende la causa, di cui solo noi ce ne dovremmo far carico.

Mai più
E questo sarebbe il partito delle libertà?Siete più comunisti dei compagni.Sono disgustato, non vi voterò mai più.

I soldi c'è
la gente non capisce che i soldi tu c'e' li hai! non avresti bisogno di stare in politica x starebene,il tuo altruismo e' visto alla rovescia.

K
In Italia ci sono ancora troppi immigrati klandestini, senza lavoro e senza dimora. Spesso sono dediti: allo spaccio, al lenocinio, al furto, al racket, alle violenze

Oooooo
Liberalizzazione mercato lavoro, liberalizzazione mercato lavoro, liberalizzazione mercato lavoro, liberalizzazione mercato lavoroooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Iiiiiiiii
Abolizione canoce rai, abolizione canone rai, abolizione canone rai, abolizione canone rai, abolizione canone rai, abolizione canone rai

Silvio ti admiro
Signor Silvio Berlusconi continua cosi sei un uomo forte ti admiro tantissimo sei forte anzi sei numeroUNO

Il mio premier è diverso
Sono molto soddisfatto per le ultime esternazioni dell'on. Berlusconi. Sapere che abbiamo un concetto diverso della moralità mi riempe di gioia. Iniziavo a preoccupar

Il colpo della strega
Brunetta, grazie per 70 EUR, dopo aver lavorato con due influenze, il colpo della strega mi sarei aspettato 400 EUR, considerato che consulenti lavorano strapagati.

L'è un bel problema
QUELLI I SOLDI CE L'HANNO SE NON SI PONE UN FRENO TRA QUALCHE ANNO SARANNO PIU' MOSCHEE CHE CHIESE

Ripetere?
Scajola, secondo te, dopo che uno paga contatore energia elettrica maggiorato, irpef 1,333333, la medesima persona per 15 gg, si e no, paga la TARSU a ruolo altrove?

mercoledì, febbraio 04, 2009

Per capirci

- Ubuntu non mi riconosce il modem, mi toccherà passare alla filodiffusione?
- Vedrai che troviamo i driver. Mandami modello e caratteristiche: sistema in pannello di controllo, sezione hardware e quindi gestione periferiche.
- Va bene, grazie. Da qualche parte ho letto ricompilare il kernel, ti avverto che io non so farlo.
- Prima di spiegarti come si ricompila il kernel - operazione consigliata ma non indispensabile - bisogna connettere il notebook ad internet. Mi devi inviare i dati del modem.
- È quello della tin.
- Cosa significa "quello della tin"? Non mi servono i dati del modem adsl.
- Ah.
- Nel senso che se mi dici che Ubuntu non riconosce il modem io penso alle periferiche direttamente connesse, ovvero il - per capirci - CXT.
- CXT? Dici che così ci capiamo?
- Il modem interno al notebook!
- Pensa che mi ero completamente dimenticata del modem interno.
- Does the modem work? Right click on the panel and select add to panel.
Choose "Modem monitor" and click OK. Right click and select properties.
Enter the password. Click add, and choose modem (PPP). Enter a phone number on the next screen. Enter username and password. Apply the changes and then select Activate from the phone applet menu. Does the machine dial out correctly?
- E adesso perché ci parliamo in inglese?

No, perché a questo punto mi trovavo uno di Manchester, che mi andava in giro d'inverno con la maglietta uguale uguale.
Voi avete capito qual è il panel o devo toccare a caso lo schermo come se fosse un calendario dell'avvento?
E se non lo trovo?
Fino a che punto riuscirò a essere vaga senza risultare sospetta?
Dove ho messo username e password di libero?
Esiste ancora, libero?
Ma soprattutto.
Sarà normale finire in transfert da installazione di nuovo sistema operativo?
Normale conoscendomi, intendo.

lunedì, gennaio 26, 2009

Tendenza Cirillo

Com'era il film. Bulgaro, coproduzione bulgaro-ungaro-sloveno-tedesca con sottotitoli, perché ci sono tutte le indicazioni che stiamo attraversando un momento bulgaro. Pieno di comunisti abbastanza cattivi e belle facce. Senza tener conto che è tutta roba che sta in zona Cirillo. Uno di quei film che ti fanno venir voglia di prendere la prima corriera per Plovdiv.
A un certo punto, anzi, mi è venuta una grande idea e non sono riuscita a starmene zitta, così gli ho bisbigliato nell'orecchio:
- Ci compriamo un tandem?"
- Mfph, no.
- Dai.
- No!
- Ci sei mai andato?
- Sì.
Sì, ha detto, ma era un "sì, non me ne parlare".
- Com'è, difficile?
- Insomma, preferisco stare davanti.
- Sindrome del controllo. Bene, perché io preferisco stare dietro e guardare il panorama.
- Comunque no.
- Dai.
E così avanti tutta la sera, come sempre quando mi metto in testa una cosa. Anche lui è così, tipo tempo fa gli è presa la fissa che dovessi sostituire il signor G. con un gatto più giocoso e gioviale nei suoi confronti. Per questo non mi faccio problemi con l'espressione dei miei desideri.
- Beh, non pensare che ci facciamo i Carpazi e i Balcani subito, prima ci alleniamo sul Collio per qualche mese.
- No.
- E dai. Monti, natura, panorami strepitosi, vette, montanari un po' orsi ma cordiali. Cimiterini come piace a te. Ci facciamo i passi.
- No.
- Basta che ogni giorno troviamo un posto dove lavarci, perché a me piace abbastanza lavarmi, ma per questo ci sono i ruscelli. Però niente costume da bagno, te lo giuro, facciamo lavaggi separati.
- No. Comprati la biciclettina.
- Volevo i pattini in linea, solo che adesso nei negozi ci sono ancora gli scarponi da sci.
- Da Decathlon per esempio ci sono tutto l'anno, i pattini in linea.
- Ma io non ce l'ho, Decathlon. E devo andarci da sola, devo. Andarci.
- Va bene, vorrà dire che ti accompagnerò io.
- Davvero?
- Ma sì.
Così ho fatto finta di rinunciare al tandem.
Oggi però ho comprato una bella guida dei Balcani con suggerimenti per ciclisti. Ma non glielo dico, preferisco studiarci su e poi metterlo di fronte a un itinerario irresistibile, foto di vecchine sdentate che ci sorridono con grazia ortodossa dai balconi, mappe dettagliatissime, eleganti borracce termiche e teli antipioggia (per non parlare di quella tenda istantanea della pubblicità, quella che si monta lanciandola in aria o con una semplice gomitata).

Il mondo è grande e la salvezza sta dietro l'angolo.
Voglio dire, questo era il titolo del film.

mercoledì, gennaio 21, 2009

Fumo? Funghi! Viaggio?



"Avete chiesto che Vi permettessimo di fumare nei ristoranti. Purtroppo questo non possiamo farlo. Però adesso da noi si possono mangiare i funghi!
Gustate il panino 'Viaggio'!
Il nuovo burger con i funghi. Solo da Carl's Jr."

martedì, gennaio 20, 2009

Black human is going to first president



Hello every one.
How are you doing today.
Nice to see you.
My news is OBAMA.
OBAMA is black human.
Black human is going to first president.
OBAMA is win.

[Dal blog di un professore americano che vive in Giappone, insegna ai ragazzi delle superiori e ogni tanto pubblica le creazioni in Engrish dei suoi studenti.
Arigato gozaimasu, Andrea!].

lunedì, gennaio 19, 2009

Grande Concorso Completa la Frase!/2



Ne avete abbastanza di studi pseudoparaultraquasiscientifici sulle origini di dipendenze/manie/fobie/istinti/vezzi/turbe psichiche/golosità/capricci e della vittoria schiacciante di Voyager sul comune buon senso?

Partecipate al Grande Concorso Completa la Frase (senza l'aiutino di Google) e Vinci una Madonnina Placcata Zecchina!

La frase di oggi è: "... è il sorprendente risultato di uno studio dell'Università di Newcastle".

Voi tentate di completarmi la frase che poi ce la ridiamo un po' tra noi.

LA SOLUZIONE
Ed ecco la frase completa:
"La ricchezza del loro partner assicura alle donne, oltre a un futuro economicamente solido, un sesso appagante con un maggior numero di orgasmi: è il sorprendente risultato di uno studio dell'Università di Newcastle, di cui dà notizia il Times nell'edizione online".

Link.

Ora, capite: si fanno ricerche! Noi stiamo qua - chi in Siberia con le galosce, chi a fare logistica delle virgole, chi a cercare uno che gli compri il Chelsea -, e a Newcastle c'è un tale dottor Pollet che trae conclusioni sorprendenti for a living.

Il colpo di scena, badate bene, è che il Pollet non mi è andato in giro a somministrare questionari tra le donne in età orgasmica di Newcastle, lui ha preso i risultati di uno studio cinese.

Dunque magari la variabile non sono i soldi ma l'anatra laccata alla pechinese o la fonduta sichuanese (voi vi aspettavate che scrivessi involtini primavera, lo so, stavo per). O qualche cosa che sta nel tè.

La perla: "La novità di questa ricerca consiste nel fatto che l’orgasmo non ha funzione riproduttiva".
E questa è la buona notizia (non so voi, ma io un po' me la sentivo).
La cattiva notizia è che è misteriosamente legato agli Studi di Settore.

giovedì, gennaio 15, 2009

Se pensavate che la vita di un merlo laborioso fosse facile



1. Un merlo laborioso ha raccolto nel primo volo 3 chili di insetti, e nel secondo volo 2 volte di più. Il merlo operoso* si è mangiato 1/3 di tutti gli insetti catturati, e ha diviso gli altri in parti uguali tra i suoi tre uccellini. Quanti chili di insetti sono rimasti a ciascun uccellino?

*il merlo operoso e il merlo laborioso sono lo stesso merlo, mi sono presa questa libertà per un attacco di sinonimite e per complicare la soluzione moltiplicando vertiginosamente il numero di cargo - ops, merli - coinvolti, N.d.T.!

Più che un merlo, un pellicano.
Un condor.
Un corriere UPS.

martedì, gennaio 13, 2009

Di funghi e bambine



14.
Ventidue bambine, passeggiando per il bosco, hanno trovato 88 funghi, ma poi metà delle bambine si è persa. Di quante volte il numero di funghi trovati nel bosco è maggiore del numero di bambine che si sono perse?

[Perché organizzare squadre di ricerca quando possiamo contare i funghi rimasti?]

sabato, gennaio 10, 2009

La Striscia di Straccis



Il Piccolo, 9 gennaio 2009.

Ve l'avevo detto, che ultimamente avevo un po' da fare.

venerdì, gennaio 09, 2009

Schivare si può

Lo scorso settembre.
- Buonasera, favorisca patente e libretto.
- Buonas... un momento, eh.
- Torna a casa?
- Sì, ehm.
- Passato una bella serata?
- Abbastanza, grazie.
- Viene dalla Strada del Vallone?
- Sì. No, sa, perché io ero terrorizzata dalla guida, e invece adesso questa strada tutte curve di notte mi piace tantissimo.
- Attenzione, però.
- Vado piano.
- Attenzione ai caprioli.
- Certo.
- Se un capriolo le attraversa la strada, non lo schivi.
- Eh?
- Non lo schivi, mai.
- Ma.
- Un mio amico è morto per schivare un riccio. Sul Vallone.
- Va bene.
- Tutto a posto, buonanotte.
- Buonanotte.
- E si ricordi: mai schivare un capriolo.

Questa notte.
Stava immobile sul ciglio della strada, poi ha attraversato, si è bloccato, ho sterzato, ha ripreso a correre, ho inchiodato. Ho sentito i suoi zoccoli che scalciavano contro il mio paraurti mentre prendeva lo slancio per correre via e scartare verso il bosco.

Ho schivato un cucciolo di capriolo.
Quel tratto di strada non era ghiacciato, non arrivavano auto in senso opposto, i freni funzionavano e lui era bellissimo. La radio trasmetteva "All along the watchtower", versione di Jimi Hendrix, e da due minuti era il mio compleanno.

[Per M.: non te lo posso promettere, che non lo rifarò].

giovedì, gennaio 08, 2009

I Mostri della Razza Tlaxcalteca...

... Adesso hanno il russkij blog, dove raccoglieranno le traduzioni in russo, daranno notizia di ciò che si traduce dal russo e riprenderanno notizie e comunicati.
Russi, russisti, amici, congiunti, conoscenti, inquilini, coinquilini, casigliani: fate girare. Passatemi anche qualche bell'indirizzo email russo (siti di informazione, agenzie di stampa) cui possa mandare un entusiasmante comunicato, ché le idee non sono mai troppe. Ci fanno comodo anche, come sempre, traduttori disposti a regalarci un po' del loro tempo.

Link: Тлакскала пo-русски

Grazie, con molti baci,
M.

mercoledì, gennaio 07, 2009

Di meglio

"Dalla città di Beit Hanoun, nella parte settentrionale di Gaza, si è alzata una torre di fumo dopo un altro bombardamento, lunedì mattina, e una mezza dozzina di israeliani, in cima a una collina polverosa, osservava la scena come un gruppo di strateghi militari da salotto. Avi Pilchick ha bevuto un lungo sorso di Pepsi e ha appoggiato un piede sulla sedia da giardino che si era portato dietro per guardare i combattimenti. 'Stanno andando bene', ha detto Pilchick, 20 anni, a proposito delle forze israeliane che combattevano contro i militanti palestinesi di Gaza, 'ma possono fare di meglio'".

Fonte.

"Com'è facile cancellare la storia dei palestinesi, distruggere il racconto della loro tragedia, scansare la grottesca ironia che – in qualunque altro conflitto – i giornalisti si sarebbero affrettati a sottolineare: il fatto che gli originari, legittimi proprietari della terra israeliana sulla quale esplodono i razzi di Hamas vivono a Gaza.

Ecco perché Gaza esiste: perché i palestinesi che vivevano ad Ashkelon nei campi circostanti – Askalaan in arabo – vennero privati delle loro terre nel 1948 quando fu creato Israele e finirono sulle spiagge di Gaza. Queste persone – o i loro nipoti e bisnipoti – fanno parte del milione e mezzo di profughi palestinesi stipati nella fogna di Gaza, l'80% delle cui famiglie un tempo viveva in quello che è ora Israele. Questa è storicamente la verità: la maggior parte degli abitanti di Gaza non viene da Gaza.

Ma a guardare i telegiornali si direbbe che la storia sia cominciata ieri, che un manipolo di pazzi antisemiti barbuti sia spuntato all'improvviso tra le baracche di Gaza – una feccia umana costituita da miserabili senza origini – e abbia cominciato a lanciare missili contro un Israele pacifico e democratico scatenando la sacrosanta reazione dell'aviazione israeliana. In questa storia non c'è posto per il fatto che i nonni delle cinque sorelline uccise nel campo di Jabalya venissero proprio dalla terra i cui attuali proprietari le hanno bombardate e uccise.

Sia Yitzhak Rabin che Shimon Peres dissero negli anni Novanta che avrebbero voluto che Gaza semplicemente scomparisse, sprofondasse nel mare, e il perché lo capite da soli. L'esistenza di Gaza è un promemoria permanente delle centinaia di migliaia di palestinesi che si sono visti portare via le loro case da Israele, che sono fuggiti o sono stati cacciati per paura o per la pulizia etnica israeliana 60 anni fa, quando l'Europa del secondo dopoguerra veniva travolta da ondate di rifugiati e quando il destino di un mucchio di arabi cacciati dalla loro terra non preoccupava il mondo".

Estratto da: Robert Fisk, Why bombing Ashkelon is the most tragic irony, 30 dicembre 2008, traduzione mia.

sabato, gennaio 03, 2009

400 colpi fanno almeno cinque ergastoli

I 400 colpi di Truffaut secondo il Televideo de La 7 (Hat tip: Insostituibile Bracciodestro Andrea).





"Uscito di galera per tentato furto, Ray ora fa il pasticciere. Quando due compari gli propongono un colpo milionario, non dice di no e lo mette a segno. La zia, cui era affidato il figlio Timmy, gli rispedisce il ragazzino che Ray non vedeva da tempo. Il terribile piccolino, per ottenere le attenzioni paterne, lo ricatta nascondendo il bottino".

Per giustizia poetica potremmo inventare una trama nouvelle vague per il film Papà ti aggiusto io?

Grazie Andrea, son bei momenti.