giovedì, dicembre 20, 2007

Because the night



Quando ero piccola io, per esempio, c'erano i telefilm della serie UFO: la SHADO, l'algido Straker, lo stregapupe Foster, il meditabondo Freeman, donne con fantastiche parrucche viola e le palpebre asfaltate di eyeliner, uomini con pantaloni attillati e maglie di rete, l'apoteosi del beige, e poi macchine sportive basse, guida a sinistra, moduli lunari, intercettori, skydiver e soprattutto alieni cattivissimi dediti alla sottrazione di organi umani.
Con UFO quando troppe cose cominciavano a non quadrare arrivavano subito le spiegazioni. Come mai, per esempio, poteva succedere che a una sequenza diurna seguisse un notturno? Errore di montaggio? No: "Gli UFO sono anche in grado di trasformare il giorno in notte", commentava impassibile uno dei protagonisti.
Li adoravo.

Konec



– Adesso ti passo papà che deve dirti una cosa importante.
– Ok.
– Ciao.
– Ciao papà.
– Volevo dirti che dal 16 in Jugo sono obbligatorie le catene da neve a bordo.
– Ah, va bene.
– Qualsiasi tipo di catene, basta averle. Sennò...
– Sennò?
– Sennò, i ne fa i multoni.

Stasera, al valico di S. Gabriele - Erjavčeva e nella zona della Transalpina, si festeggia.
EU-foria Party: ultimo passaggio con prepustnica, video confessionale dei peccati confinari, foto ricordo, proiezioni, musica.
Il programma ve lo metto qui in .pdf.
Mi raccomando le catene, in Jugo.

[Qui Diego Kuzmin racconta com'è nata Nova Gorica]

mercoledì, dicembre 19, 2007

Kana Kana Hak-Liha!

A parte le tarde eccezioni presentate e commentate qualche giorno fa (conto che i pregi del Reguljator, della manifattura Kompan'ony e del walkman da mezza tonnellata siano ancora vivi nella nostra memoria) nell'Unione indistruttibile di libere repubbliche non esisteva la pubblicità come noi la conosciamo: le fabbriche erano controllate dai ministeri, ed erano questi a imporre la quantità di beni da produrre per soddisfare il piano quinquennale e le quote di produzione. In un'economia pianificata non avrebbe avuto senso una competizione secondo le regole del libero mercato. La pubblicità si limitava a esporre l'articolo e a raccomandarne l'uso, magari per contrastare il consumo di prodotti di bassa qualità fabbricati in casa.
Per esempio:

Fumate sigarette, I. Rosanov, S. Sakharov, 1950



Ora, per ragioni di completezza questo blog deve rischiare il già visto e il già noto ricordando il folle, pruriginoso, psichedelico lavoro di Harry Egipt, cioè i filmati pubblicitari dell'Estonia sovietica: nessuna marca, neanche qui, ma l'influsso della vicina corrotta Finlandia si fa sentire per una cert'aria disinvolta e malandrina. Il bello di queste pubblicità è costituito dalla difficoltà di capire cosa esattamente pubblicizzino e dall'involontario senso dell'umorismo.

Alcuni voli di fantasia del leggendario Harry, vi avverto, ci faranno rischiare la bandierina nera di Blogger e la visita del Grande Revisore.

Comincerei con una cosa tosta.
Però.
Mandate a letto i bambini.
Fatto?
Adesso nascondete tutti i coltelli che avete in casa.
Voglio dire, a Charles Manson è bastato Helter Skelter e noi non vorremmo finire su un dossier di Repubblica Online, no?
Fatto?
Bene.
Enjoy.



Brividi lungo la schiena, sgrisoli dietro la nuca, veganizzazione [waiting... ] almost completed.
Il messaggio dovrebbe essere "mangiate carne macinata", quello subliminale è "facciamo sacrifici umani" e "la carne di bambino è buona".
Adesso per qualche giorno urlerete "KANA KANA HAK-LIHA! KANA KANA HAK-LIHA! KANA KANA HAK-LIHA! KANA KANA HAK-LIHA!"
È perfettamente normale.

martedì, dicembre 18, 2007

Il litro di vodka e la scelta numero 3

Stai tornando a Dresda dopo una vacanza in Egitto. Fai scalo a Norimberga.
Al controllo di sicurezza ti dicono che è proibito portare a bordo un (1) litro di vodka.
Scelta numero 1: rinunci e ti separi dalla bottiglia.
Scelta numero 2: accetti di pagare una tassa supplementare per spedire bagaglio a mano e bottiglia nella stiva.
Scelta numero 3: mandi giù l'intero contenuto, eccheccavolo.

"He chugged the bottle down, and was quickly unable to stand or otherwise function, police said".

Quicky unable to stand or otherwise function
.

Il nostro 64enne eroe del giorno è, comunque: ancora vivo.

(Notizia molto apprezzata a est)

lunedì, dicembre 17, 2007

VVP e la Cassa Nera

[Fatti a cui si riferisce questo VVP:

La scorsa settimana è stato diffuso il rapporto di Andrew Kuchins, Direttore del programma eurasiatico del Centro per gli Studi Strategici e Internazionali, "Futuri alternativi per la Russia fino al 2017". Lo studio contempla tre possibili scenari:
- Putin lascia l'incarico nel 2008, il suo successore riceve una valanga di voti, Putin diventa presidente di Russia Unita ed entra nel consiglio di amministazione delle principali corporazioni russe. (Sarebbe lo scenario "Oh wow it's happening!").
- Putin viene assassinato nella Cattedrale di Cristo il Salvatore durante la messa di Natale (7 gennaio 2008) e salgono al potere i siloviki (Sečin, Patrušev, Ivanov); Russia Unita viene ribattezzata Gloria alla Russia e al suo vertice viene nominato Jakunin, che diventa presidente. (Sarebbe lo scenario "Speriamo che almeno lo giri Michael Mann").
- L'incompetenza e la cattiva gestione hanno la meglio: l'era di Putin tramonta. (E questo sarebbe lo scenario "trionfo della democrazia").

La giornalista moldava Natalija Morar' si è vista rifiutare l'ingresso in Russia all'aeroporto di Domodedovo dopo essersi assentata dal paese per un viaggio in Israele. Secondo la giornalista, collaboratrice del giornale New Times, il divieto sarebbe da collegare al suo ultimo articolo, "La cassa nera del Cremlino", che descrive nei particolari come le elezioni siano state finanziate dall'amministrazione presidenziale].

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin rientrava in aereo dalla sua residenza presidenziale di Soči e passò per la sala arrivi dell'aeroporto "Domodedovo" portando una grande borsa sportiva. Su una delle panchine Vladimir Vladimirovič™ vide una bella ragazza che dormiva avvolta nel proprio cappotto.
- E quella chi è? - domandò Vladimir Vladimirovič™ al direttore dell'aeroporto che gli trotterellava accanto.
- Una giornalista moldava, - rispose il direttore, - Fa Morar' di cognome. La polizia di frontiera le ha vietato l'ingresso in Russia.
- E perché non la lasciano entrare? - si stupì Vladimir Vladimirovič™, - È così carina…
- Dicono che avr... ebbe scritto delle cose..., - farfugliò il direttore, - Sulla ehm ...ssa nera.
- Su cosa?! - Vladimir Vladimirovič™ si fermò di colpo e impallidì, - Sulla messa? Ancora quella messa?! Nella Cattedrale di Cristo Salvatore?! Il sette di gennaio?!?
- Quale messa? - si stupì il direttore, - Ma, no, non sulla messa! Sulla cassa! Sulla cassa nera del Cremlino!
- Ffffh, accidenti a te, - sospirò sollevato Vladimir Vladimirovič™, - Mi hai messo una paura...
E Vladimir Vladimirovič™ attraversò speditamente la sala arrivi, portando con le presidenziali braccia il borsone sportivo, mentre il direttore dell'aereoporto arrancava alle sue spalle.
- Ma pensa, ha scritto della cassa…, - riuscì a udire il direttore, - Ma certo che abbiamo le casse... una nera, una bianca, ma anche quella azzurra, la rossa... e anche la verde...
Il direttore dell'aeroporto fissò strabiliato Vladimir Vladimirovič™.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

venerdì, dicembre 14, 2007

Un problema di affitti nella città di Mosca

E così Garry Kasparov si è ritirato dalla campagna presidenziale.
Ha detto di essere costretto a rinunciare alla candidatura perché in tutta Mosca nessuno era disposto ad affittargli una sala per ospitare il congresso del suo "gruppo di iniziativa" (costituito da almeno 500 attivisti, come impone la legge russa).
Ma sì, dice, Altra Russia va lì, fa vedere i soldi e prenota. Poi ci telefonano e dicono che per motivi tecnici non si può più fare e si tirano indietro. Insomma, com'è, come non è: la commissione elettorale dev'essere avvisata cinque giorni prima del congresso, la scadenza è il 18 dicembre, l'ultima data utile sarebbe stata ieri.
Niente sala, niente congresso, niente Kasparov. Povero.
Che poi avrebbe dovuto convincere 500 persone a presentarsi e guardate che non è mica facile. Si chiamano dissenzienti, eh.
Dettaglio trascurabile: per candidarsi avrebbe anche dovuto raccogliere due milioni di firme (cioè, nomi, cognomi, indirizzi, e preferibilmente non scritti tutti con la stessa calligrafia).
È chiaramente un complotto, dunque posso andare di visagistica.

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Make up:
Per cominciare con un buon fondotinta coprente, Checkmat compact foundation #2; poi un velo di Powderocracy pressed powder #4 "American Beauty"; sugli occhi, E-dva E-četyre glamorous mascara e Deep Blue eyeliner; per le labbra, lipgloss Very Azeri. Come allover, se volete essere sempre al centro dell'attenzione suggerisco Garry Me Up! body glitter (due uomini su tre saranno giornalisti occidentali e il terzo un OMONista, ma sarete nondimeno l'anima della festa).


giovedì, dicembre 13, 2007

Trittico sovietico/3

Ed eccoci alla terza parte del nostro trittico, preannunciata da un giovane batterista biondo e dalla scritta REKLAMA - REKLAMA - REKLAMA.
Musica frizzante, sfondo Fanta. Secondo un'abitudine già consolidata con l'Amfiton, entra in campo una giacca chiara animata di vita propria. Si materializza subito dopo un uomo che sembra stupirsi del proprio abbigliamento: pantaloni chiari con la piega, scarpe chiare, camicia bianca, cravatta e giacca grigia. Un'altra giacca, diversa da quella che si è persa nello spazio arancione poco fa.
Finalmente convinto, l'uomo fa una faccia compiaciuta e sorride. Appare la scritta Tkani Kompan'ony, Tessuti Compagnoni.
Nuovo ambiente, costituito da una scala e da uno specchio. Questa volta si materializzano in quattro.
Ecco cosa facevano i ragazzi del KGB per arrotondare lo stipendio e per potersi permettere un Reguljator e un Amfiton! I primi due sono ghebeisti classici, quello con barba e occhiali è il clone sovietico di Nanni Moretti in Bianca. Poi c'è un quarto personaggio, barba e occhiali anche lui: l'intellettuale del gruppo, quello addetto alle liste di epurazione.
Notate le possibilità d'abbinamento: giacca grigia con pantalone più grigio, giacca blu con pantalone più grigio, giacca più grigia con pantalone blu, ce n'è da sbizzarrirsi.
Li ho osservati a lungo, e quando sollevano un risvolto della giacca per esibire la fodera mi stupisco sempre di non vederci una Makarov ma il semplice marchio di fabbrica.
"La silhouette moderna diventa più morbida, più ampia. È nato un nuovo modo di vestire, libero e disinvolto". Osservate la corsa verso il futuro libero e disinvolto, un futuro dove il tessuto non punge, non tira e non stressa.
E poi la mia parte preferita: a due a due si vengono incontro, si soppesano, si apprezzano, si accarezzano il risvolto, si incrociano, si superano e infine guardano in camera con evidente soddisfazione. I due uomini dei servizi sono un po' rigidi, come due che non abbiano mai fatto la sauna insieme, mentre Nanni e l'intellettuale se la giocano da professionisti e assumono un'aria complice e divertita. L'intellettuale porta, naturalmente, il calzino bianco.
Fermo immagine sui due barbuti, con marchio della manifattura Bol'ševička.
Ma allora, se già negli anni Ottanta esistevano i formidabili Tessuti Kompan'ony - e oh, quel giubbotto di finta pelle marrone - cosa ci faceva Vova nel 1996 con il doppiopetto amaranto e i pantaloni della tuta?
No, non ditemelo: anni Novanta, li odio, li.



martedì, dicembre 11, 2007

Trittico sovietico/2

Già dallo sfondo stellato e dalla presenza di tre (3) falci di luna si capisce che ci verrà proposto un oggetto prodigioso ed estremamente desiderabile.
Un'audiocassetta? Un'audiocassetta che non sta mai ferma? Un'audiocassetta che non sta mai ferma dentro uno strano contenitore di plastica imitazione legno?
No!
Un Minjatjurnyj Kassetnyj Magnitofon "Amfiton-MC" STEREO (la voce narrante però dice mini-stereo, tanto per enfatizzare il piglio nanotech)! Magnetofono a cassette in miniatura, e mi permetteo di sottolineare miniatura.
Vediamolo in azione. Però vi avverto: l'Amfiton-MC (ah, il solito talento per il branding!) è davvero minuscolo e potrebbe sfuggire all'attenzione di un pubblico non smaliziato.
Eccola, compagni, la risposta sovietica al walkman. Per ascoltare la musica da soli e anche in coppia. La coppia a un certo punto è costretta ad appenderlo, l'Amfiton-MC: mentre la signorina sfoggia un buonumore molto professionale, lo sguardo del franzuto giovanotto è già un po' provato o forse imbarazzato, come se i due ascoltassero due robe completamente diverse (lei i Kino, lui Rimskij-Korsakov).
L'Amfiton intanto, provvisto di sostanziosa vita propria e forse di un'anima (lo spazio ci sarebbe), oscilla felice.



lunedì, dicembre 10, 2007

Basta chiedere

"Sì, te lo racconto come quella volta con la trama di Miami Vice. 42, San Pietroburgo, laurea e dottorato in giurisprudenza, Università di Stato di Leningrado, una moglie e un figlio, presidenza Gazprom, cresciuto sotto l'ala di Putin, fedele all'uomo e non al sistema, il cognome deriva da orso, forse non ti ho mai raccontato di Preved Medved, ah te l'ho raccontato ma ti sei dimenticato, gli piacciono i Deep Purple e i Black Sabbath, apprezza l'Olbenian, no questo non te l'ho raccontato ma tanto ti dimentichi, l'Occidente lo considera un liberale, nome in codice nella corsa presidenziale 'Venere' mentre Ivanov era 'Marte', non piace ai siloviki, piace alla Vale, secondo Deljagin i lobbysti se lo mangiano il secondo giorno di presidenza, anche se non ha usato proprio quel verbo lì e ha aggiunto 'sulla scrivania', e comunque è un buon manager e piace tanto agli investitori stranieri, probabilmente non si farà fotografare a petto nudo e non bacerà i bambini sul pancino ma ce ne faremo una ragione.
Basta chiedere. Il nuovo presidente in trentotto secondi netti, non male.
Ah, no, azz scusa come non detto: prima le elezioni, a marzo".

Trittico sovietico/1

Attenzione, che questa è roba pesante ma vi darà la forza per affrontare il lunedì. Nei panni di Agente Betulla ho trovato tre irresistibili pubblicità televisive sovietiche degli anni Ottanta. Ecco la prima (come dice un mio amico "questo non è cazzeggio, è analisi dei contenuti").

Interno: tinello benestante in armonia con l'ideale gorbačëviano. Lampadario acceso modello ziggurat ruota in primo piano, poi si allontana. Giovane sorridente signora bionda ripone la rivista e con un gesto suggestivo fa risalire la ziggurat verso il soffitto (senza toccarla). Cosa sarà, la pubblicità di un nuovo utilissimo lampadario incapace di star fermo, avanti e indrè e su e giù tutta la sera? No: del Poluprovodnikovyj Reguljator Toka s Sensornym Upravleniem (Semiconduttore Regolatore di Corrente con Comando a Sensore)! Novoe izdelie! Nuovo articolo! Più luce, meno luce nel vostro appartamento. Novoe, non so se l'ho ribadito. Vi prego di notare la discreta eleganza del pannello, la scelta spericolata di colori (e le dimensioni, saranno 5 centimetri di diametro) dei pulsanti, l'epilettica successione con cui vengono mostrati al voglioso spettatore, la musica. A un certo punto viene inquadrato un televisore acceso. Sullo schermo naturalmente lampeggia suadente la pubblicità del Reguljator Toka. La signora, che di illuminazione se ne intende, annuisce felice come a dire "ècolo lì che 'l xe" e ci fa l'occhiolino.
Sublime. Trovare un nome commerciale per Semiconduttore Regolatore di Corrente con Comando a Sensore, semplicemente, non era nelle loro corde. In ambiente elettricistico lo chiamavano Poluregtoksup, ci scommetto.



giovedì, dicembre 06, 2007

Piccolo grande motore

– Elio, ma dobbiamo tenerlo proprio in camera?
– Solo per un paio di giorni.
– Per rimirarcelo?
– Ma anche per farmi venire delle idee.
– Tipo?
– Tipo un qualche rivestimento di protezione contro le intemperie.
– Ma è un motore per barca.
– Un motore piccolo, Lina. Di emergenza. Se il motore grande smette di funzionare, c'è lui.
– Al primo posto nei tuoi affetti non ci sono più io, ma il motore piccolo.
– Ma no amore, come puoi pensare e dire una cosa del genere.
– ...
– Al primo posto c'è il motore grande.

mercoledì, dicembre 05, 2007

Cinque

Reality continues to ruin my life.
Calvin and Hobbes



Cinque anni di blog.
"Požar idët po planu", l'incendio procede secondo i piani.
Giro di vodka.

Update:



Regalo di Gio: grazie!

Lo Scacchista, il Rocchettaro, Miša Duepercento e Altri Liberali

Fingete per un momento di essere russi (se siete russi, invece, state fermi così). Usciti dal passato sovietico, dal bardak della perestrojka, dai criminali anni Novanta di El'cin e delle privatizzazioni folli. Prima cosa, tutto il mio rispetto. E poi:

"Cosa fareste se vi mettessero di fronte a questa scelta:
Uno, un movimento politico che mette insieme un ex campione di scacchi la cui famiglia risiede oltreoceano, un ex primo ministro noto con il soprannome di 'Miša 2%' per le bustarelle che avrebbe preso per autorizzare finanziamenti governativi a società private, e un ex rocchettaro punk uscito di prigione qualche anno fa che ha giurato di restaurare a tutti i costi l'impero russo.
Due, il partito di Vladimir Putin, che ha promesso una continuità delle politiche che hanno fatto crescere i salari medi da 81 dollari a 550 dollari al mese, che ha sensibilmente aumentato la spesa sociale e ridotto il livello di povertà dal 27% al 15%".

La domanda non è mia, ma del professor Nicolai N. Petro in questo articolo che analizza le ragioni della sconfitta dei liberali russi.

VVP e la saldatina

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo studio all'interno del Cremlino e stava decidendo cosa avrebbe mangiato per cena.
A un tratto le imponenti porte dello studio si spalancarono ed entrò con passo veloce il vice capo dell'Amministrazione di Vladimir Vladimirovič™, Vladislav Jur'evič™ Surkov. Indossava un camice bianco e teneva in mano un saldatore. Vladislav Jur'evič™ si avvicinò a Vladimir Vladimirovič™ e senza dire una sola parola gli ficcò il saldatore nel presidenziale orecchio.
- Eeeeh, bratello! - strillò Vladimir Vladimirovič™, - Cosa stai cacciando nell'orecchio del presidente!
- Di chi? - si stupì Vladislav Jur'evič™, - Io non caccio niente nelle orecchie dei presidenti. Non è competenza mia. Tu però adesso sei un deputato della Duma di Stato, e io devo darti una saldatina.
- Quale saldatina? - Vladimir Vladimirovič™ fece un salto sulla presidenziale poltrona, - Non si saldano gli esseri umani!
- Non si saldano gli esseri umani, - confermò Vladislav Jur'evič™ con un cenno del capo, - Ma gli androidi qualche volta sì. Smettila di saltare, potrei danneggiarti. Poi potrai scrivere duecento nuove leggi...
Vladimir Vladimirovič™ vide con orrore che dal saldatore di Vladislav Jur'evič™ usciva del fumo grigio-azzurro. Vladislav Jur'evič™ si avvicinò lentamente, puntando il saldatore verso l'occhio di Vladimir Vladimirovič™. Vladimir Vladimirovič™ si scansò con un salto e scappò dallo studio.
Il lungo familiare corridoio cremliniano era irriconoscibile. Lungo le pareti erano allineate tante barelle bianche, sulle quali erano distesi dei corpi nudi. Sul petto di ciascuno era stato aperto un piccolo foro attraverso il quale si scorgeva una vivace matassa di fili colorati.
Vladimir Vladimirovič™ corse accanto a una delle barelle. Là giaceva il professionista Konstantin Igorevič Rykov, che solo pochi giorni prima aveva fatto a Vladimir Vladimirovič™ alcune domande a proposito di internet.
- Bratello! - strillò Vladimir Vladimirovič™ scuotendo la barella, - Alzati! Dobbiamo scappare! Quello ci vuole saldare tutti!
Vladimir Vladimirovič™ scosse la barella di qua e di là. La testa di Konstantin Igorevič oscillò di qua e di là. Konstantin Igorevič taceva.
Vladimir Vladimirovič™ cominciò a sudare e con uno strattone allentò il nodo della presidenziale cravatta. Era terrorizzato.
Vladimir Vladimirovič™ afferrò i risvolti della presidenziale camicia e la strappò. I bottoni saltellarono allegramente sul pavimento del corridoio del Cremlino. Vladimir Vladimirovič™ chiuse gli occhi, abbassò la testa e dopo aver inspirato profondamente li riaprì.
Sul proprio presidenziale petto Vladimir Vladimirovič™ vide un piccolo foro.
- Su, dove sei finito? - Vladimir Vladimirovič™ udì la voce di Vladislav Jur'evič™.
Nel corridoio si diffuse un vago odore di colofonia liquefatta.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

martedì, dicembre 04, 2007

Goodbye Duma, hello Duma

Dunque, i risultati ufficiali sono questi:

Russia Unita: 64,1%
Partito Comunista della Federazione Russa: 11,6%
Partito Liberal-Democratico: 8,2%
Russia Giusta: 7,8%
Partito Agrario: 2,3%
Jabloko: 1,6%
Forza Civile: 1,1%
Unione delle Forze di Destra: 1,0%
Patrioti della Russia: 0,9%
Partito della Giustizia Sociale: 0,2%
Partito Democratico della Russia: 0,1%

L'affluenza è stata del 63%.

Traduco da Sean's Russia Blog (critico nei confronti di Putin e del Cremlino ma generalmente molto equilibrato e attento ad alcune deformazioni della stampa occidentale):

"Secondo il VCIOM la suddivisione dei seggi dalla 5ª Duma dovrebbe essere questa:

Russia Unita: 313
Partito Comunista: 62
Partito Liberal-Democratico: 40
Russia Giusta: 35

Confrontando questi dati con la composizione della 4ª Duma, ecco cos'hanno guadagnato i quattro partiti in termini di seggi:

Russia Unita: +13
Partito Comunista: +15
Partito Liberal-Democratico: +11
Russia Giusta [cioè Patria-Pensionati-Vita, N.d.T.]: +2

Il fatto che ciascun partito abbia guadagnato seggi è dovuto alla soglia del 7%. Se si confrontano le percentuali della 4ª e della 5ª Duma, questi sono i guadagni e le perdite:

Russia Unita: -1,9%
Partito Comunista: -1,2%
Partito Liberal-Democratico: +1,8%
Russia Giusta: +0.5%

Questi dati aiutano a porre le cose nella giusta prospettiva. Essenzialmente non ci sarà alcuna reale differenza tra questa Duma e la precedente. L'unica evidente differenza è la ristrutturazione della composizione della legislatura in conformità con la legge del 7%. Un leader dell'SPS (Unione delle Forze di Destra), Boris Nadeždin, ha dichiarato a RFE/RL che le elezioni significano che la Russia 'ora è un paese diverso. Siamo tornati nell'Unione Sovietica. Non saranno il parlamento o il prossimo presidente a detenere il potere, ma il partito Russia Unita'. Non capisco di quale differenza stia parlando. Né capisco come 'la nuova combinazione di potere [dia] al partito e a chi lo controlla un assegno in bianco nella ricostruzione dell'equilibrio politico della Russia'. Um, ma in un certo senso era già così.

Si è fatto un gran clamore sulla decisione di alzare la soglia di sbarramento dal 5 al 7% nel luglio del 2005. Ma dati i risultati delle elezioni di ieri i partiti liberali non ce l'avrebbero fatta comunque, neanche con la soglia del 5%. E le cose non cambiano neanche mettendo insieme i voti di Jabloko e SPS. Ora si può dire ciò che si vuole su quanto manipolate siano state queste elezioni. Però a un certo punto SPS e Jabloko dovranno chiedersi perché non dispongano di un elettorato significativo. E la risposta non sta nel dare la colpa al Cremlino".

Link

lunedì, dicembre 03, 2007

The Duma Special: gli osservatori

Sempre a proposito di osservatori ODIHR/OSCE, scriveva un paio di giorni fa Eugene Ivanov:

"L'Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR), che si occupa di monitoraggio elettorale sotto l'egida dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), ha deciso di non mandare i propri osservatori a sorvegliare le elezioni della Duma.

Inizialmente l'ODIHR aveva previsto l'invio di circa 450 osservatori, ma la Commissione Elettorale Centrale, un organo ufficiale russo che sovrintende alle elezioni, ha ridotto questo numero a 70. La decisione di annullare la missione è giunta quando gli osservatori dell'ODIRH, che avevano ancora il permesso di viaggiare in Russia, hanno denunciato difficoltà nell'ottenere i visti. Tanto per soffiare sul fuoco, in una bizzarra dichiarazione il presidente russo ha accusato il Dipartimento di Stato USA di aver ispirato la mossa diplomatica dell'ODIHR.

Nella cacofonia delle accuse reciproche il senso delle proporzioni è andato completamente perduto. L'assenza degli osservatori dell'ODIHR non significa che le elezioni della Duma non saranno sorvegliate. Secondo il presidente della Commissione Elettorale, Vladimir Čurov, saranno comunque presenti circa 330-350 osservatori internazionali in rappresentanza dell'OSCE, della Shanghai Cooperation Organization, della Comunità degli Stati Indipendenti e dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio Europeo.

Inoltre ci sono chiare prove che i 96.000 seggi della Federazione saranno presi d'assalto da eserciti di osservatori russi. La sola Unione delle Forze di Destra ha dichiarato l'intenzione di sguinzagliare circa 50.000 attivisti.

L'idea stessa che un'elezione russa abbia bisogno del sigillo dell'approvazione straniera per essere considerata legittima - come fa intendere il New York Times - è assurda. Ugualmente assurda è l'idea che degli osservatori stranieri possano fare la differenza. Cosa potrebbero fare 70, 450, o anche 4500 osservatori dell'ODIHR che non possa essere fatto da 50.000 rancorosi membri dell'Unione delle Forze di Destra?"

Fonte: The Ivanov Report

E a questo punto diventa interessante leggere un recentissimo articolo di The eXile, pubblicazione dissacrante, spesso divertente e mai tenera con il Cremlino: contiene l'intervista all'ex capo missione OSCE in Russia nel 1996, che rivela di aver subito pressioni per dichiarare "libere e corrette" delle elezioni che furono pesantemente contrassegnate dai brogli della mafia economica el'ciniana.
La perdita di credibilità dell'OSCE, lo screzio recente con Mosca, i precedenti in Kosovo, l'orientamento che il blocco orientale guidato dalla Russia vorrebbe imporre all'Organizzazione: "Chi ha fatto fuori l'OSCE?", di Alexander Zaitchik e Mark Ames.

domenica, dicembre 02, 2007

The Duma Special: partenza con disclaimer

Come ho già precisato nei commenti, in questi giorni schiererò sei delle mie personalità contro Putin e Russia Unita e le altre sei a favore. La tredicesima, quella profondamente affezionata al "voto contro tutti", farà da arbitro. Ci sono, a dire il vero, altre cinque o sei di noi: le ho messe in panchina.
Fondamentalmente tradurrò e riassumerò fonti russe come ho già fatto altre volte, anche se significa che per andare da Archangel'sk a Belgorod vi farò passare per Južno-Zachalinsk; i giudizi personali (tipo "Kasparov xe mona" o "Putin, fai di me una donna disonesta") saranno evidenziati come tali. Naturalmente non escludo pause ludiche a bordo campo.
Questo è a tutti gli effetti un disclaimer, ora sto meglio.

Cominciamo con un articolo di Aleksandr Konovalov per Ria Novosti, "Russia: elezioni parlamentari o plebiscito?", sui rischi che comporterebbe per il paese la situazione che si sta profilando: quella in cui una vittoria schiacciante voluta e architettata dal Cremlino aprirebbe la strada al ruolo di Putin come "leader nazionale" da affiancare al futuro presidente, con la creazione di due centri di potere paralleli.

Proseguiamo con la vicenda degli osservatori OSCE: sappiamo come è stata resa dai mezzi di informazione occidentali (esempio italiano preso a caso, qui) ma ci manca (al di là delle dichiarazioni di Putin) la percezione russa dello screzio. Sto finendo di tradurre un'illuminante intervista all'ex capo missione OSCE in Russia Michael Meadowcroft, per il momento può essere interessante leggere questo articolo di Andrej Vavra per RIA Novosti: "Osservatori o spie?" (in breve, volevate sorvegliare le elezioni o aspettavate solo un'occasione per bacchettarci?).

venerdì, novembre 30, 2007

The Duma Special: tutto quello che avete sempre etc. etc.*

Oggi in Russia si chiude la campagna per le elezioni della Duma (camera bassa dell'Assemblea Federale, 450 deputati), che si terranno il 2 dicembre e sono viste come la prova generale delle elezioni presidenziali del marzo del 2008. Se il partito di Putin, Russia Unita, dovesse ottenere i due terzi dei seggi nella Duma, avrà il potere di emendare la costituzione.

Per cominciare, ecco un bel post di sapevatelo.

Ma in cosa differiscono le elezioni di dicembre da quelle precedenti?
Queste sono le prime elezioni della Duma con il sistema proporzionale secco. La soglia di sbarramento ai partiti per poter accedere alla camera bassa è stata alzata dal 5% al 7%.
La nuova legge elettorale dovrebbe rafforzare i partiti più grossi, dare all'opposizione maggiori possibilità di andare in parlamento e combattere gli interessi regionali e separatisti. Dice Putin.
I detrattori invece dicono che la soglia del 7% terrebbe lontani dal parlamento significativi settori dell'opposizione, e che i cambiamenti favoriscono soprattutto e in modo sproporzionato Russia Unita.

Cosa dicono i sondaggi?
La maggioranza dei sondaggi dà a Russia Unita la schiacciante maggioranza dei voti, e alcuni non vedono altri partiti in grado di superare lo sbarramento del 7%.

Quanti sono i partiti ammessi alle elezioni?
Undici, dei 35 che hannno fatto richiesta. Alcuni sono stati respinti perché non avevano un numero sufficiente di membri o non erano abbastanza rappresentativi su scala nazionale, in altri casi le firme non sono state giudicate valide.

Quali partiti hanno una possibilità realistica di conquistare dei seggi?
Si prevede una schiacciante vittoria di Russia Unita, che è di fatto il partito di governo. Putin ne è il capolista, e il "Piano di Putin" - sviluppo econocmico, un forte ruolo dello stato, una politica estera indipendente e lo sviluppo dell'unicità della civiltà russa - è di fatto il programma del partito.
Russia Unita ha vinto le elezioni parlamentari del 2003 e governa il paese con 115 seggi su 172 nella camera alta dell'Assemblea Federale e circa 73 su 85 governatori.
Oltre a Putin, i rappresentanti più visibili sono il presidente della Duma Boris Gryzlov e il Ministro per le Situazioni di Emergenza Sergej Šoigu.
Gli ultimi sondaggi danno Russia Unita al 56%.
Elettore-tipo: giovane o di mezz'età, buona istruzione, professionista.

Il Partito Comunista della Federazione Russa ha nel proprio programma la nazionalizzazione di industrie di importanza strategica, un'articolata rete di social welfare, la diversificazione economica per ridurre la dipendenza dai profitti petroliferi, la contrapposizione alla NATO e la riforma costituzionale per delegare il potere ai consigli dei lavoratori.
Dai tempi gloriosi in cui prendeva più del 20% alle elezioni e aveva governatori in tutta la Cintura Rossa delle regioni industriali, il Partito Comunista ha subìto l'erosione del voto provocata dalla ripresa economica e dalla popolarità di Putin.
I sondaggi d'opinione lo danno tra il 6 e il 17%, quindi le possibilità di andare al parlamento sono buone.
Elettore-tipo: classe operaia, tendenzialmente anziano, provenienza rurale, ci piacciono i Soviet.

Il Partito Liberal-Democratico ha come capolista il vice presidente della Duma nonché fondatore Vladimir Žirinovskij e tra i candidati quell'Andrej Lugovoj che è stato il sospettato numero uno dell'omicidio Litvinenko. Il partito è un sostenitore del nazionalismo e dell'autarchia economica, ma sta ben attento a non criticare Putin.
I sondaggi lo danno al 4-6%, però potrebbe superare lo sbarramento del 7%.
Elettore-tipo: abbastanza giovane, basso reddito, vive in provincia.

Russia Giusta (Patria/Pensionati/Vita), guidata dal Presidente del Consiglio della Federazione Sergej Mironov, ha nel proprio programma la giustizia sociale e una forte istanza anti-NATO.
Nella creazione del partito ha avuto un ruolo importante il vice capo dell'amministrazione di Putin, Vladislav Surkov, in quello che viene giudicato un tentativo di sottrarre voti al Partito Comunista.
Nei sondaggi Russia Giusta stava sul 5-6% finché Putin non sceso in campo con Russia Unita, poi è precipitata al 3%.
Elettore-tipo: la tipica vittima del cannone psicotronico di Surkov. Simile all'elettore comunista, ma con derive putiniane.

Altri partiti?
Jabloko, guidato dall'economista Grigorij Javlinskij, rappresenta tipicamente la sinistra liberale. Sta all'1%.
Elettore-tipo: simil-intellettuale liberale.

L'Unione delle Forze di Destra, guidata da Nikita Belych e dall'ex vice primo ministro Boris Nemcov, è un partito di centro-destra, filo-occidentale. Come Jabloko, si ferma circa all'1%.
Elettore-tipo: giovane professionista, vive in città, ci piace l'Ovest.

E le altre formazioni ammesse alla tornata elettorale?
Sono il Partito Agrario, il Partito per la giustizia sociale, il Partito democratico, i Patrioti russi e Forza civile. (Sapevatelo: l'inventore di VVP, Maksim Kononenko, è candidato nelle liste di Forza civile; il partito, guidato dall'avvocato Michail Barševskij, potrebbe portar via voti ai liberali, e diversamente da questi è in buoni rapporti con il Cremlino).
Ma come, direte voi, si sente solo parlare di Altra Russia e del povero Kasparov! Dove sono?
Fanno l'opposizione extraparlamentare. Organizzano marce, esprimono dissenso, saltano sulle macchine, si fanno picchiare dagli omonisti, finiscono in carcere per cinque giorni, fanno picchetti-staffetta di un sol uomo (perché due sono già raduno sedizioso) e poi tornano a casa tutti contenti. In poche parole, non si sono presentati.


Dimenticavo.
La nuova legge elettorale abolisce un'opzione che stava avendo sempre più successo: il "voto contro tutti", "golosovanie protiv vsech". Che al Capo Capone stava pure simpatico, potete ben immaginarlo.

*tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle elezioni russe benché si viva benissimo anche senza. E comunque non vi sareste mai sognati di chiederlo. Men che meno a me.

giovedì, novembre 29, 2007

Impara il russo con il Lipson!/23



Òčen dalekò ot nàšego mìra
bylà planèta Kriptòn.
Molto lontano dal nostro mondo
c'era il pianeta Kriptòn.



Tam žil odìn
izvestnyj predskàzatel'*
Là viveva un noto indovino*.

*čelovèk, kotòryj predskàzyvaet,
čto bùdet zàvtra i tak dàlee.
*persona che predice
quello che accadrà domani e così via.


Ètot predskazatel'
predskàzyval katastròfy.
Quell'indovino
prediceva catastrofi.



Inogdà on predskàzyval
ser'ëznye katastròfy.
Talvolta prediceva
catastrofi gravi.
[manine che rubano valuta straniera, scritta "cementificio chiuso"]



Inogdà on predskàzyval
ne òčen' serëznye katastròfy.
Talvolta prediceva
catastrofi non molto gravi.
[manine che rubano matite, scritta "laboratorio linguistico chiuso"]



Odnàždy on predskazàl odnỳ
òčen' ser'ëznuju katastròfu:
Un giorno predisse una
catastrofe molto grave:
[osservate l'incontenibile vibrazione dell'indovino]



Zàvtra bùdet òčen'
serëznaja katastròfa.
Domani ci sarà
una catastrofe molto grave.



Kakàja katastròfa??
Quale catastrofe?
[notate sui volti degli abitanti la Grande Espressione di Terrore™].



Zàvtra tëmnye sìly
uničtòžat nàšu planètu!
Domani delle forze oscure
distruggeranno il nostro pianeta!
['azz]



Žìteli planèti vse
zadrožàli ot stràcha...
Gli abitanti del planeta
si misero tutti a tremare per la paura...

[bòže moj!] [kakaja katastròfa!] [èto òčen' plòcho!]
[mio dio! (minuscolo)] [che catastrofe!] [ciò è molto male! (notate la progressione)]



Znàja, čto zàvtra bùdet konèc mìra.
[zavtra bùdet konèc mìra!]
Sapendo che l'indomani ci sarebbe stata la fine del mondo.
[domani ci sarà la fine del mondo!]

E ciò, come tutti sanno, è molto male.

Cosa vi turba maggiormente:
1. che i ladri di matite siano più diffusi di quanto fossimo disposti a pensare;
2. che anche su Kriptòn esistano i cementifici;
3. che la fine del mondo comporti la chiusura del laboratorio linguistico.

martedì, novembre 27, 2007

Impara il russo con il Lipson!/22

E ora entriamo in un lungo tunnel che ci lascerà palpitanti e tramortiti: i komiksy!



Nad gòrodom letàet
màlen'kaja figùra.
Sulla città vola
una piccola figura.



Čto èto takòe?
Cos'è?


Èto ptìca?
È un uccello?



Èto samolët?
È un aereo?



Net, net, net!
Èto ne ptìca,
ne samolët,
No, no no!
Non è un uccello,
non è un aereo,



a Sverchčelovèk!!
ma Superpersona!!

[Guardiamolo meglio, il nostro Superpersona:]



Pochi capelli, occhi sgranati, naso espressivo.
Chiaro.
Superpersona è Volodja.
Andiamo avanti.



Žìteli gòroda màšut svoemù drùgu i kričàt:
Gli abitanti della città salutano con le mani i loro amico e gridano:



Slàva bògu!
My mòžem žit' spokòjno,
Grazie a dio!
Possiamo vivere tranquilli,

[Ma perché dalla faccia sembrano vittime di un'intossicazione da sushi in salsa salmonella o da catena del freddo interrotta?]



snàja, čto Vy
letàete nad nàmi.
sapendo che Lei
vola su di noi.

[Tra la popolazione sorgono spontanee alcune domande:]



Kto ètot Sverchčelovèk?

Otkùda on?
I počemù on letàet nad gòrodom?
Chi è superpersona?
Da dove viene?
E perché vola sopra la città?

[Ah, beata l'epoca in cui la supergente poteva svolazzare con traiettorie maldestre sopra l'inerme popolazione civile senza che entrasse in funzione la contraerea: è così rassicurante, così diecisettembre].