Questa sinistra sono come le scatole cinesi non riesci mai a trovare il responsabile, quando ne trovi uno salta fuori un'altro.E fanno finta di niente.
AMeéVenutaLaG.dFinanzaACasaAPortarmiIlBollettinoXchèDemocraticamente PagassiIlCanoneRai,L'hòPagatoMaSePotròNnoLoPagherò+XChèNonVoglioPagare 1ServizioControLaLibertàDell
Sono deluso della perdurante inerzia del GUARDASIGILLI,smarrito nel baratro creato dal vortice della GIUSTIZIA !
i politici di destra prediligono le escort, quelli di sinistra vanno coi travestiti. Io sarei per il matrimonio tradizionale, ma dovendo scegliere..
A Franceschini gli mancano i calzoncini,Bersani è un insignificante e Marino è capace di togliere la spina a tutti gli italiani per commerciare gli organi.Riflettete!.
venerdì, ottobre 23, 2009
giovedì, ottobre 22, 2009
martedì, ottobre 20, 2009
Papi-roh
Toro Osborone, serie Arte e Archeologia.
Ritrovato documento antichissimo in Scriminatura lineare B.
Provaci anche tu!
Crea il tuo Toro Osborone! Scarica la versione base dell'immagine e/o quella con i pali di supporto, incollala dove ti pare e manda tutto a G.O.D. o a me, oppure segnalalo nei commenti.
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Toro Osborone
WRSA in loco, SYDHT
MANDIAMO DEI INFORMATORI NEI LORO PAESI ISLAMICI A VFEDERE COSA SONO PRONTI A CONCEDERE AI CRISTIANI CHE VIVONO E LAVORANO IN LOCO VEDIAMO SE L'ISLAM VUOLE CAMBIARE L
LEGGETE VOI POLITICI UOMINI E DONNE DEL PARELAMENTO IL CORANO PRIMA DI PROPORNE L'INSEGNAMENTO E VENGANO DISTRIBUITI AGLI ITALIANI COME AGGIUNTA AI QUOTIDIANI INFORMI
LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI ma chi fa' le leggi? No i PM o CONSULTA, i minori di età hanno altri procedimenti allora che cosa è uguale quando si può diversificare.
UCCIDONO I FIGLI ,SI FANNO SALTARE IN ARIA,UCCIDONO INNOCENTI,TAGLIANO TESTE,UMILIANO LE DONNE,I SAGGI DELL'ISLAM NON UNA CONDANNA.M.ALLAN HA RAGIONE SONO IMPOSTORI.
LEGGETE VOI POLITICI UOMINI E DONNE DEL PARELAMENTO IL CORANO PRIMA DI PROPORNE L'INSEGNAMENTO E VENGANO DISTRIBUITI AGLI ITALIANI COME AGGIUNTA AI QUOTIDIANI INFORMI
LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI ma chi fa' le leggi? No i PM o CONSULTA, i minori di età hanno altri procedimenti allora che cosa è uguale quando si può diversificare.
UCCIDONO I FIGLI ,SI FANNO SALTARE IN ARIA,UCCIDONO INNOCENTI,TAGLIANO TESTE,UMILIANO LE DONNE,I SAGGI DELL'ISLAM NON UNA CONDANNA.M.ALLAN HA RAGIONE SONO IMPOSTORI.
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lunedì, ottobre 19, 2009
WRSA anche a Little Big Horn, SYDHT
Se andate con IPhone sul sito di Repubblica mentre apri si apre una icona che ti obbliga a dare ok x scaricare sul desktop il loro sito, x uscire ho dovuto spegnere!
A questo punto bisogna tirar fuori una frase appropiata "Non c'è più religione".
DE BENEDETTISTA AGLI ITALIANI COME PICASSO STA AI FRANCESI=INDIGESTO AGLI OCCHI DELLA GENTE.TANTO..LASCIA QUI TUTTO ANCHE LUIIIIIII..PER FORTUNAAA
Chi sono i fenomeni che hanno inventato 1 centesimo di € ?invece di andare avanti siamo tornati alla pietra .Li perdo sempre e non li trovo più e non compri niente.
Silvio ti vogliono attaccare come al Gen. CUSTER,Toro Seduto Coppola ha detto:"non è tempo di sotterrare l'ascia di guerra".Ho paura che la storia verrà invertita.
tugliamo i privelegi alle cooperative,alla CGIL,che è un vero partito politico affiliato alla sinistra.Che servizio sociale svolgono? Lavorano solo per i loro tesserat
Vi ricordate quando in Italia c'era il problema delle nascite?Non era altro che un equilibrio naturale ambientale,adesso il problema che siamo in molti e nel modo?
SCUSA MODY Perkè pubbliki certe porkerie dei sinistri? SPAZIO AZZURRO come dice la scritta, è "dedicato alle opin.degli elett.e dei simpatizz.del PDL" ke centrano gli ODIATORI?
A questo punto bisogna tirar fuori una frase appropiata "Non c'è più religione".
DE BENEDETTISTA AGLI ITALIANI COME PICASSO STA AI FRANCESI=INDIGESTO AGLI OCCHI DELLA GENTE.TANTO..LASCIA QUI TUTTO ANCHE LUIIIIIII..PER FORTUNAAA
Chi sono i fenomeni che hanno inventato 1 centesimo di € ?invece di andare avanti siamo tornati alla pietra .Li perdo sempre e non li trovo più e non compri niente.
Silvio ti vogliono attaccare come al Gen. CUSTER,Toro Seduto Coppola ha detto:"non è tempo di sotterrare l'ascia di guerra".Ho paura che la storia verrà invertita.
tugliamo i privelegi alle cooperative,alla CGIL,che è un vero partito politico affiliato alla sinistra.Che servizio sociale svolgono? Lavorano solo per i loro tesserat
Vi ricordate quando in Italia c'era il problema delle nascite?Non era altro che un equilibrio naturale ambientale,adesso il problema che siamo in molti e nel modo?
SCUSA MODY Perkè pubbliki certe porkerie dei sinistri? SPAZIO AZZURRO come dice la scritta, è "dedicato alle opin.degli elett.e dei simpatizz.del PDL" ke centrano gli ODIATORI?
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sabato, ottobre 17, 2009
Aporia
Aporia
di Jurij Arabov
Hai fatto un po' di soldi
Hai fatto molti soldi
Sono comunque pochi.
Hai avuto qualche donna
Hai avuto molte donne
Sono comunque poche.
Sapevi qualche preghiera
a memoria - briciole, per lo più.
Sono comunque tante.
Jurij Arabov, "Апория", Попытка плача, 2005.
Jurij Nikolaevič Arabov è nato nel 1954 a Mosca. Nel 1980 si è laureato alla VGIK, l'Università pansovietica del cinema S. A. Gerasimov. Debutta nel cinema con il film di Aleksandr Sokurov La voce solitaria di un uomo (Odinokij golos čeloveka), girato nel 1978 ma uscito nelle sale solo nel 1987.
Strettissimo collaboratore di Sokurov, viene premiato a Cannes per la sceneggiatura di Moloch (1999).
Scrive poesie dal 1972. Tra gli organizzatori del club informale "Poesia" di Mosca, si colloca nella corrente del metametaforismo*.
Riceve il premio Pasternak nel 2005.
Dal 1992 è titolare della cattedra di sceneggiatura alla VGIK.
*Il termine metametafora è stato coniato dal poeta Konstantin Kedrov (n. 1942) e pubblicato per la prima volta nella rivista Literaturnaja Učëba, N° 1 1984. Appare poi nell'opera di Kedrov Poetičeskij Kosmos (1989), nel capitolo "Noi metametaforisti".
La principale particolarità del metametaforismo è la doppia inversione interno-esterno (vyvoračivanie, cioè rovesciamento, o insideout): "L'uomo è il rovescio del cielo - Il cielo è il rovescio dell'uomo", scrive Kedrov in "Komp'juter ljubvi" (1983), poesia da lui considerata il manifesto della metametafora.
La prima metametafora di Kedrov risale al 1960: i versi furono letti ad Aleksej Kručënych, il quale a sua volta li mostrò a David Burljuk. L'approvazione dei due maestri futuristi convinsero Kedrov a continuare a comporre versi, benché in clandestinità, sviluppando l'idea del metametaforismo. Fu così che produsse il primo anagramma-palindromo della poesia russa ("Dopotopnoe Evangelie", 1976).
"Si può definire metametafora la prospettiva rovesciata della parola, con la differenza che nella prospettiva rovesciata l'infinito abbraccia l'uomo, mentre nella metametafora l'uomo abbraccia l'universo", ha scritto Kedrov.
Ma magamagari mi invinvento tutto, metametafora compresa.
(Grazie a Sten per il cappello.)
Traduzione Manuela Vittorelli
di Jurij Arabov
Hai fatto un po' di soldi
Hai fatto molti soldi
Sono comunque pochi.
Hai avuto qualche donna
Hai avuto molte donne
Sono comunque poche.
Sapevi qualche preghiera
a memoria - briciole, per lo più.
Sono comunque tante.
Jurij Arabov, "Апория", Попытка плача, 2005.
Jurij Nikolaevič Arabov è nato nel 1954 a Mosca. Nel 1980 si è laureato alla VGIK, l'Università pansovietica del cinema S. A. Gerasimov. Debutta nel cinema con il film di Aleksandr Sokurov La voce solitaria di un uomo (Odinokij golos čeloveka), girato nel 1978 ma uscito nelle sale solo nel 1987.
Strettissimo collaboratore di Sokurov, viene premiato a Cannes per la sceneggiatura di Moloch (1999).
Scrive poesie dal 1972. Tra gli organizzatori del club informale "Poesia" di Mosca, si colloca nella corrente del metametaforismo*.
Riceve il premio Pasternak nel 2005.
Dal 1992 è titolare della cattedra di sceneggiatura alla VGIK.
*Il termine metametafora è stato coniato dal poeta Konstantin Kedrov (n. 1942) e pubblicato per la prima volta nella rivista Literaturnaja Učëba, N° 1 1984. Appare poi nell'opera di Kedrov Poetičeskij Kosmos (1989), nel capitolo "Noi metametaforisti".
La principale particolarità del metametaforismo è la doppia inversione interno-esterno (vyvoračivanie, cioè rovesciamento, o insideout): "L'uomo è il rovescio del cielo - Il cielo è il rovescio dell'uomo", scrive Kedrov in "Komp'juter ljubvi" (1983), poesia da lui considerata il manifesto della metametafora.
La prima metametafora di Kedrov risale al 1960: i versi furono letti ad Aleksej Kručënych, il quale a sua volta li mostrò a David Burljuk. L'approvazione dei due maestri futuristi convinsero Kedrov a continuare a comporre versi, benché in clandestinità, sviluppando l'idea del metametaforismo. Fu così che produsse il primo anagramma-palindromo della poesia russa ("Dopotopnoe Evangelie", 1976).
"Si può definire metametafora la prospettiva rovesciata della parola, con la differenza che nella prospettiva rovesciata l'infinito abbraccia l'uomo, mentre nella metametafora l'uomo abbraccia l'universo", ha scritto Kedrov.
Ma magamagari mi invinvento tutto, metametafora compresa.
(Grazie a Sten per il cappello.)
Traduzione Manuela Vittorelli
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venerdì, ottobre 16, 2009
WRSA nella ns vita quotidiana, SYDHT
Il lavatore di teste
ieri sera Vespa ha dato spazio ad un tizio che lava la testa ai musulmani per farli diventare kamikaze, quando verrà espulso questo personaggio dal nostro paese???????
Boh
ONORE AI PADRI COSTITUENTI MA VOGLIO DIRE: POSSIBILE CHE NON ABBIANO PREVISTO L'OPPORTUNITA' DI POTER CAMBIARE QUALCHE ARTICOLO SENZA CREARE TUTTO QUESTO CASINO? BOH
Quantibene che il governo faccia le grande opere augurandici che siano terminati presto Quanti lavoratori troveranno lavoro questo la sinistra non lo vuole per non vedere
In Bosnia
D'Alema parla male di Berlusconi.Nel suo gov, chi a inviato i bonbardieri in Bosnia.Con lui nel PD non procadono verso il cambiamento.Milita con Di Pietro
Preferisco
QUESTA DI RAI3 NON LA SAPEVO. PREFERISCO NON RAGIONARE E VOTARE CENTRODESTRA SINE DIE, CHE RAGIONARE E VOTARE PER UNA SINISTRA PSEUDO ASSASSINA O PER I CATTOCOMUNISTI
Come un cantante
Il Direttore di un giornale e' di regola conosciuto ai suoi colleghi. Mauro ha voluto avere la popolarita' come un cantante, ce l'ha fatta. Con qualunque mezzo, bra
Possivileprogrammi TV di sx ormai albergano nelle ns case è possivile che i vari fede, feltri e belpietro non possano implemetare nella ns vita quotidiana un ballaro' di DESTR
Il Gioco del Polverone
IgiornalistranieriFannoIlGiocoDelPolverone+SiVàForteE+SiAlza,
StannoInventandoFavoleComeFacevanoIrussiConLaLoroGente
XNNFargliCredereLaRealtàLaLoroEraNegativaLaNostraPos
ieri sera Vespa ha dato spazio ad un tizio che lava la testa ai musulmani per farli diventare kamikaze, quando verrà espulso questo personaggio dal nostro paese???????
Boh
ONORE AI PADRI COSTITUENTI MA VOGLIO DIRE: POSSIBILE CHE NON ABBIANO PREVISTO L'OPPORTUNITA' DI POTER CAMBIARE QUALCHE ARTICOLO SENZA CREARE TUTTO QUESTO CASINO? BOH
Quantibene che il governo faccia le grande opere augurandici che siano terminati presto Quanti lavoratori troveranno lavoro questo la sinistra non lo vuole per non vedere
In Bosnia
D'Alema parla male di Berlusconi.Nel suo gov, chi a inviato i bonbardieri in Bosnia.Con lui nel PD non procadono verso il cambiamento.Milita con Di Pietro
Preferisco
QUESTA DI RAI3 NON LA SAPEVO. PREFERISCO NON RAGIONARE E VOTARE CENTRODESTRA SINE DIE, CHE RAGIONARE E VOTARE PER UNA SINISTRA PSEUDO ASSASSINA O PER I CATTOCOMUNISTI
Come un cantante
Il Direttore di un giornale e' di regola conosciuto ai suoi colleghi. Mauro ha voluto avere la popolarita' come un cantante, ce l'ha fatta. Con qualunque mezzo, bra
Possivileprogrammi TV di sx ormai albergano nelle ns case è possivile che i vari fede, feltri e belpietro non possano implemetare nella ns vita quotidiana un ballaro' di DESTR
Il Gioco del Polverone
IgiornalistranieriFannoIlGiocoDelPolverone+SiVàForteE+SiAlza,
StannoInventandoFavoleComeFacevanoIrussiConLaLoroGente
XNNFargliCredereLaRealtàLaLoroEraNegativaLaNostraPos
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giovedì, ottobre 15, 2009
W il Che Guerrara (WRSASYDHT)
48otto
nel 68otto sucesse il 48otto, abbiamo permesso a, maoisti, comunisti, stanilisti, cheguerrariani, ecc.adi imposessarsi delle istituzioni,ora ne paghiamo le conseguen
Draghi vs. AlighiniDRAGHI...innalzare l'età pensionabile.....alighini.. mettere un tetto ad alcune pensioni,basta contributi di comodo e da come va il lavoro inalzamento è automatico.
La Milva
fate in modo che levino subito il passaporto italiano alla MILVA .che resti pure in germania.magari la rinchiudono
RAR
Oggetto della richiesta / segnalazione RAR : aumento capitale tiscali Testo della richiesta / segnalazione io avevo prima dell'aumeto ultimo di capitale 5000 azioni
Il sig. Porro
BARBAROSSA:FILM RIGOROSAMENTE STORICO SU MI;BELLISSIMO. X IL SIG.PORRO DEL CORRIERE DELLA SERA HA MERITATO LA VOTAZIONE + BASSA DELLA CRITICA. HA VALUTATO MEGLIO FAME
Piscine
CHI IMPEDIRA' AI MUSULMANI DI FARSI LE LORO SCUOLE PRIVATE,LE LORO PISCINE,GLI OSPEDALI,DIVISI DAI NOSTRI,E TRA UOMINI E DONNE ?NESSUNO CI PENSA ?
Domanda
desidero fare una domanda se non fosse stato bloccato dal precedente governo la costruzione del ponte di Messina si sarebbe verificato lo stesso l'alluvione?
nel 68otto sucesse il 48otto, abbiamo permesso a, maoisti, comunisti, stanilisti, cheguerrariani, ecc.adi imposessarsi delle istituzioni,ora ne paghiamo le conseguen
Draghi vs. AlighiniDRAGHI...innalzare l'età pensionabile.....alighini.. mettere un tetto ad alcune pensioni,basta contributi di comodo e da come va il lavoro inalzamento è automatico.
La Milva
fate in modo che levino subito il passaporto italiano alla MILVA .che resti pure in germania.magari la rinchiudono
RAR
Oggetto della richiesta / segnalazione RAR : aumento capitale tiscali Testo della richiesta / segnalazione io avevo prima dell'aumeto ultimo di capitale 5000 azioni
Il sig. Porro
BARBAROSSA:FILM RIGOROSAMENTE STORICO SU MI;BELLISSIMO. X IL SIG.PORRO DEL CORRIERE DELLA SERA HA MERITATO LA VOTAZIONE + BASSA DELLA CRITICA. HA VALUTATO MEGLIO FAME
Piscine
CHI IMPEDIRA' AI MUSULMANI DI FARSI LE LORO SCUOLE PRIVATE,LE LORO PISCINE,GLI OSPEDALI,DIVISI DAI NOSTRI,E TRA UOMINI E DONNE ?NESSUNO CI PENSA ?
Domanda
desidero fare una domanda se non fosse stato bloccato dal precedente governo la costruzione del ponte di Messina si sarebbe verificato lo stesso l'alluvione?
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martedì, ottobre 13, 2009
Sbatti il Mossad in prima pagina
– Hai presente il mio vicino, quello capace di pettinare siepi per ore?
– Il Vecchio?
– Il Vecchio. Non ci crederai mai, ma adesso si è messo a spazzare la strada. Prima ha fatto il marciapiede, ora è passato alla carreggiata.
– Ma certo.
– No, sul serio. Sta lì in mezzo a ramazzare le foglie secche dei tigli.
– Quello ti tiene d'occhio, te lo dico io.
– Ho notato che le nasconde sotto le auto.
– Tu traduci self-hating Jews, tu ti diverti così, e poi.
– È una specie di club Eichmann, dici?
– Ma certo, fanno così, spazzano la strada, pettinano le siepi, depositano nelle cassette della posta lettere non affrancate. Cos'altro potrebbe essere, pensaci.
– Varrebbe la pena di scriverci su una serie di post.
– Fagli anche una foto.
– E poi?
– E poi sbatti il Mossad in prima pagina.
– Il Vecchio?
– Il Vecchio. Non ci crederai mai, ma adesso si è messo a spazzare la strada. Prima ha fatto il marciapiede, ora è passato alla carreggiata.
– Ma certo.
– No, sul serio. Sta lì in mezzo a ramazzare le foglie secche dei tigli.
– Quello ti tiene d'occhio, te lo dico io.
– Ho notato che le nasconde sotto le auto.
– Tu traduci self-hating Jews, tu ti diverti così, e poi.
– È una specie di club Eichmann, dici?
– Ma certo, fanno così, spazzano la strada, pettinano le siepi, depositano nelle cassette della posta lettere non affrancate. Cos'altro potrebbe essere, pensaci.
– Varrebbe la pena di scriverci su una serie di post.
– Fagli anche una foto.
– E poi?
– E poi sbatti il Mossad in prima pagina.
venerdì, ottobre 09, 2009
L'appassionante vita di una collezionista di braccidestri
Dilemma: devo interrompere la compilazione di bolañane biografie di poeti sovietici e di cantanti russe prerivoluzionarie, l'osservazione degli spazi azzurri e le traduzioni professionali a tariffe outlet per dedicarmi ai due algerini presunti affiliati di alcaida arrestati a Vienne? Sì, devo.
Arrestati, dunque.
A Vienne, nell'Isère. Sud-est della Francia, Rodano-Alpi.
Presunti affiliati, stavolta, non organizzatori ma neanche portavoce qualsiasi.
Affiliati a che? Ad al Qaïda au Maghreb islamique (AQMI), cellula magrebina di alcaida: perché alcaida acts global ma thinks local, come il McDonald's, e se non lo avete ancora capito non sto a rispiegarvelo.
Insomma c'erano questi due fratelli estremisti islamici che suggerivano via internet all'AQMI i possibili bersagli di attentati in Francia.
Fun facts: il maggiore dei due lavorava al CERN. Nel nucleare, sottolinea Le Figaro. Era un ingegnere, rincarano la dose varie agenzie di stampa, che non perdono l'occasione per ricordarci l'acceleratore di particelle e il Big Bang cosìcosà. Un progetto costellato anche da molte difficoltà e ritardi, sgomita Repubblica. Sì, vabbe'. Adesso va di moda sputtanare la Svizzera (però non si invitano i registi a ritirare un premio per poi metterli in un carcere di Zurigo, ve lo dico subito).
Ora, da collezionista di braccidestri mi chiedo: cosa c'è in alcaida che attira così tanto gli ingegneri? Apre un ventaglio di opportunità professionali? Fa bella figura nel curriculum? Permette di viaggiare tanto? Paga bene? Ha un sistema imbattibile di buoni pasto?
Siamo dunque autorizzati a parlare di fuga di cervelli?
Forse non lo sapremo mai.
Ma cosa facevano di preciso, l'ingegnere e suo fratello? Mandavano ad alcaida dei link a googlemaps? Preparavano tanti piccoli Big Bang nell'Esagono? Costruivano un trappolone per accelerare a mano le particelle?
Non si sa.
Dunque, io avrei questo piano di voli frequenti. Sono flyingbluista di Air France, speedyboardista di EasyJet, do una mano alle hostess di Ryanair a distribuire i gratta&vinci e ultimamente negli aeroporti non mi faccio neanche più fregare il carrello con i due euri dentro.
Loro, i francesi, ogni volta che atterro proclamano uno sciopero del latte.
Lì mi è consentito vedere solo RaiUno, cioè Unomattina, il Tg e Porta a Porta, e per il resto del tempo ci sono quello scemo di Titeuf e dei Simpsonnes tristissimi doppiati in québécois.
E poi c'è il rap francese.
Ma.
Per favore, ingegneri nucleari di alcaida. Io lo capisco che Vienne dev'essere un po' come Gorizia ma senza i casinò. E che - a riprova delle mie privatissime considerazioni - non è un caso che sia gemellata con Udine.
Però ormai mi sono abituata ai letti da nani, ai cuscini cilindici e al fatto che in bagno al posto del water ci sia la cesta della biancheria, il moretto del tg sul secondo canale mi sta più simpatico del biondo, conosco tutte le parolacce che servono a stringere amicizia con un bambino di seconda elementare o con un bambino ritardato di terza e l'ultima volta - sentite qua - mi hanno versato 20.000 litri di latte gratis in place de la République. Sono cose che fanno bene al calcio.
Ci siamo capiti, ingegneri nucleari di alcaida.
Soggetto.
Mohammed, ingegnere di Clermont-Ferrand convertito all'Islam, si innamora di una bionda cattolica appena intravista e decide di sposarla. Un vecchio amico, uno zapatista di Carcassonne, gli presenta un'affascinante dottoressa divorziata, con la quale trascorre la notte a parlare platonicamente di matrimonio, morale, religione e linguaggi di programmazione open source. Il giorno dopo Mohammed si dichiara alla bionda cattolica, ma lei dice che non può sposarlo a causa di una relazione con un uomo ammogliato.
Cinque anni dopo Mohammed e la bionda, felicemente uniti in un matrimonio interreligioso e fieri genitori del piccolo Pierre Tariq, incrociano la bella divorziata su una spiaggia. Scambiano qualche banalità, Mohammed scopre che l'amante di sua moglie era il marito della dottoressa, si salutano, tutto continua come prima.
Nell'inquadratura finale Mohammed si attarda sulla spiaggia ("Papà, papà, sbrigati," "Un momento, arrivo"), si accende una sigaretta, estrae dalla tasca un binocolo e una mappa, mette a fuoco una centrale nucleare all'orizzonte e mormora tra sé: "lì".
Titolo: La mia notte con Mohammed.
Arrestati, dunque.
A Vienne, nell'Isère. Sud-est della Francia, Rodano-Alpi.
Presunti affiliati, stavolta, non organizzatori ma neanche portavoce qualsiasi.
Affiliati a che? Ad al Qaïda au Maghreb islamique (AQMI), cellula magrebina di alcaida: perché alcaida acts global ma thinks local, come il McDonald's, e se non lo avete ancora capito non sto a rispiegarvelo.
Insomma c'erano questi due fratelli estremisti islamici che suggerivano via internet all'AQMI i possibili bersagli di attentati in Francia.
Fun facts: il maggiore dei due lavorava al CERN. Nel nucleare, sottolinea Le Figaro. Era un ingegnere, rincarano la dose varie agenzie di stampa, che non perdono l'occasione per ricordarci l'acceleratore di particelle e il Big Bang cosìcosà. Un progetto costellato anche da molte difficoltà e ritardi, sgomita Repubblica. Sì, vabbe'. Adesso va di moda sputtanare la Svizzera (però non si invitano i registi a ritirare un premio per poi metterli in un carcere di Zurigo, ve lo dico subito).
Ora, da collezionista di braccidestri mi chiedo: cosa c'è in alcaida che attira così tanto gli ingegneri? Apre un ventaglio di opportunità professionali? Fa bella figura nel curriculum? Permette di viaggiare tanto? Paga bene? Ha un sistema imbattibile di buoni pasto?
Siamo dunque autorizzati a parlare di fuga di cervelli?
Forse non lo sapremo mai.
Ma cosa facevano di preciso, l'ingegnere e suo fratello? Mandavano ad alcaida dei link a googlemaps? Preparavano tanti piccoli Big Bang nell'Esagono? Costruivano un trappolone per accelerare a mano le particelle?
Non si sa.
Dunque, io avrei questo piano di voli frequenti. Sono flyingbluista di Air France, speedyboardista di EasyJet, do una mano alle hostess di Ryanair a distribuire i gratta&vinci e ultimamente negli aeroporti non mi faccio neanche più fregare il carrello con i due euri dentro.
Loro, i francesi, ogni volta che atterro proclamano uno sciopero del latte.
Lì mi è consentito vedere solo RaiUno, cioè Unomattina, il Tg e Porta a Porta, e per il resto del tempo ci sono quello scemo di Titeuf e dei Simpsonnes tristissimi doppiati in québécois.
E poi c'è il rap francese.
Ma.
Per favore, ingegneri nucleari di alcaida. Io lo capisco che Vienne dev'essere un po' come Gorizia ma senza i casinò. E che - a riprova delle mie privatissime considerazioni - non è un caso che sia gemellata con Udine.
Però ormai mi sono abituata ai letti da nani, ai cuscini cilindici e al fatto che in bagno al posto del water ci sia la cesta della biancheria, il moretto del tg sul secondo canale mi sta più simpatico del biondo, conosco tutte le parolacce che servono a stringere amicizia con un bambino di seconda elementare o con un bambino ritardato di terza e l'ultima volta - sentite qua - mi hanno versato 20.000 litri di latte gratis in place de la République. Sono cose che fanno bene al calcio.
Ci siamo capiti, ingegneri nucleari di alcaida.
Soggetto.
Mohammed, ingegnere di Clermont-Ferrand convertito all'Islam, si innamora di una bionda cattolica appena intravista e decide di sposarla. Un vecchio amico, uno zapatista di Carcassonne, gli presenta un'affascinante dottoressa divorziata, con la quale trascorre la notte a parlare platonicamente di matrimonio, morale, religione e linguaggi di programmazione open source. Il giorno dopo Mohammed si dichiara alla bionda cattolica, ma lei dice che non può sposarlo a causa di una relazione con un uomo ammogliato.
Cinque anni dopo Mohammed e la bionda, felicemente uniti in un matrimonio interreligioso e fieri genitori del piccolo Pierre Tariq, incrociano la bella divorziata su una spiaggia. Scambiano qualche banalità, Mohammed scopre che l'amante di sua moglie era il marito della dottoressa, si salutano, tutto continua come prima.
Nell'inquadratura finale Mohammed si attarda sulla spiaggia ("Papà, papà, sbrigati," "Un momento, arrivo"), si accende una sigaretta, estrae dalla tasca un binocolo e una mappa, mette a fuoco una centrale nucleare all'orizzonte e mormora tra sé: "lì".
Titolo: La mia notte con Mohammed.
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giovedì, ottobre 08, 2009
WRSA perché siamo schisofrenici e anche un po' bipartizan, SYDHT
Voi qui mi accusate di tutto: "chi ha messo le pantofole nella lavastoviglie?",
"chi ha tirato un bastone contro il televisore?", "chi è caduto nella credenza?"
Abe Simpson in "Chi ha sparato al signor Burns?" (2ª parte), Stagione 7, Episodio 1
Anyway, Silvio non si processa, si ama!
Fjodor
"chi ha tirato un bastone contro il televisore?", "chi è caduto nella credenza?"
Abe Simpson in "Chi ha sparato al signor Burns?" (2ª parte), Stagione 7, Episodio 1
Anyway, Silvio non si processa, si ama!
Fjodor
DAL 1994 LE HANNO PROVATE TUTTE ,MI CHIEDO E VI CHIEDO C'È UN'ESSERE UMANO CHE HA SUBITO TANTE CATTIVERIE E INSULTI COME IL PRES. BERLUSCONI? TUTTI INSIEME CON LUIII
Chi sbaglia contro un cittadino non sarà più lo Stato a pagare ma l'accertatore del reato o la violazione comodo sbagliare senza pagare La legge è uguale x tutto
Silvio, che ti fanno a te questi microbi, la tua forza stà nel consenso che è tanto. Siamo tanti, tutti con
Pres. Berlusconi il lodo alfano è un colpo basso della sinistra invidiosa e schisofrenica non MOLLI SIAMO IN MOLTI AL SUO FIANCO IN TELEV. CON CARTE IN MANO FORZAAAAAA
presidente basta con la diplomazia bipartizan ora cerchiamo faziosamente di combattere tutti i sinistri li tocchi sugli interessi li licenzi dalle sue tv
FORZA BERLUSCA HAI INGOIATO TANTI ROSPI QUESTO E' UN GIRINO
Caro Silvio Berlusconi,non mollare ripagali con la stessa moneta,sono invidiosi della tua bravura e preparazione non ci sono più uomini della tua mola ,falli tremare,
Avrei un suggerimento ... inviare dei fax di protesta alla Sede della Corte Costituzionale. Intasiamoli di fax... così forse smetteranno di ignorare quale è stata ed
non ne posso più di questi sinistri,
SILVIO SEI TUTTI NOI! STRABACI
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mercoledì, ottobre 07, 2009
Look back in danger (WRSA in attesa del Lodo Poolparty, SYDHT)
Ehi, psst
Ho sentito da un amico che certe cose le sa perchè è nell'ambiente . Vogliono bocciare il lodo Alfano x costringere Silvio a dimettersi. Forza ragazzi tutti in piazza
CrostateChi c'è dietro la d'addatario?Certamente x Lei qualcuno ha filmato e registrato! Oppure deve avere 4 mani!Presidente stia in campana lei ha vicino delle "crostate"
Paypal
io voglio dare 300 a Berlusconi per pagarela multa come devo fare???
Mo' me lo segno
Vi ricordate il pericolo dei stranieri in bici per strada? Travolto in bicicletta, muore sul colpo Il 34enne stava andando a rinnovare il permesso di soggiorno .
Appaiono
Passeggiavo in centro con il mio nipotino di 7 anni, quando appaiono due donne con il burqa. Il mio nipotino ha lanciato un urlo perchè se l'è viste dietro le spalle
Ho sentito da un amico che certe cose le sa perchè è nell'ambiente . Vogliono bocciare il lodo Alfano x costringere Silvio a dimettersi. Forza ragazzi tutti in piazza
CrostateChi c'è dietro la d'addatario?Certamente x Lei qualcuno ha filmato e registrato! Oppure deve avere 4 mani!Presidente stia in campana lei ha vicino delle "crostate"
Paypal
io voglio dare 300 a Berlusconi per pagarela multa come devo fare???
Mo' me lo segno
Vi ricordate il pericolo dei stranieri in bici per strada? Travolto in bicicletta, muore sul colpo Il 34enne stava andando a rinnovare il permesso di soggiorno .
Appaiono
Passeggiavo in centro con il mio nipotino di 7 anni, quando appaiono due donne con il burqa. Il mio nipotino ha lanciato un urlo perchè se l'è viste dietro le spalle
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WRSASYDHT
martedì, ottobre 06, 2009
WRSA ad altronza, SYDHT!
Baciami, stipido
Caro Silvio, non tentare elezioni anticipate,tieniti stretta la maggioranza che hai e continua a governare bene, la gente non è stipida e non ha l'anello al naso....
CodiciURG.ISSIMO per Silvio rinuncia loda Alfano, dimissioni dicendo per bene paese, nomina Bertolaso k.o. opposiz. in ombra loro nuovo segretario tutta it con voi 33761935
Subito
Perchè non ci mettiamo tutti d'accordo e diamo noi i soldi a Silvio per pagare 750.000.000 di euro alla CIR Sono sicuro che riusciamo a farlo.
Arimani coperto
RUTELLI IL REDIVIVO,OGNI TANTO TIRA FUORI LA TESTA PER DIRE.NIENTE.A RUTE' ARIMANI COPERTO E' MEIO PE TE' E PE TUTTA L'ITALIA.STAI ZITTO FAI + BELLA FIGURA ARICOMP
Eventualmente
Per l'amor di Dio, non molli, eventualmente si potrebbe spostare in conto corrente in Mediolanum, sarebbe un ottimo aiuto, non ci lasci nelle mani di tali farabutt
Cento
Silvio non mollare ti prego! Invito i vertici Pdl a organizzare una colletta per fininvest, io un centinaio di euro li darei e secondo me anche tantissima altra gent
Settantacinque
Presidente, senza offesa, il Suo Impero finanziario non deve morire: quanti siamo noi elettori, 10 milioni? 750 milioni, vale a dire 75 euro per 1. 75 E io ve li darei
Dieci bastano
SE IL PRESIDENTE BERLUSCONI HA BISOGNO NOI CHE LO ABBIAMO VOTATO E CHE CREDIAMO IN LUI FAREMO UNA SOTTOSCRIZIONE PER AIUTARLO CON 10 EURO A TESTA RIUSCIAMO SICURAMENT
Facciamo tre
Io propongo di aiutare Silvio in questa condanna ingiusta, ognuno di noi versi tre euro alla causa con un sms!!! Così faremo sentire il nostro affetto al Presidente!
Tornelli
manifestazioni ad altronza sotto le finestre della procura!!!! e mandiamoli a lavorare tutti una buona volta!!! forza minisitro Brunetta mettigli i tornelli !!!!
Caro Silvio, non tentare elezioni anticipate,tieniti stretta la maggioranza che hai e continua a governare bene, la gente non è stipida e non ha l'anello al naso....
CodiciURG.ISSIMO per Silvio rinuncia loda Alfano, dimissioni dicendo per bene paese, nomina Bertolaso k.o. opposiz. in ombra loro nuovo segretario tutta it con voi 33761935
Subito
Perchè non ci mettiamo tutti d'accordo e diamo noi i soldi a Silvio per pagare 750.000.000 di euro alla CIR Sono sicuro che riusciamo a farlo.
Arimani coperto
RUTELLI IL REDIVIVO,OGNI TANTO TIRA FUORI LA TESTA PER DIRE.NIENTE.A RUTE' ARIMANI COPERTO E' MEIO PE TE' E PE TUTTA L'ITALIA.STAI ZITTO FAI + BELLA FIGURA ARICOMP
Eventualmente
Per l'amor di Dio, non molli, eventualmente si potrebbe spostare in conto corrente in Mediolanum, sarebbe un ottimo aiuto, non ci lasci nelle mani di tali farabutt
Cento
Silvio non mollare ti prego! Invito i vertici Pdl a organizzare una colletta per fininvest, io un centinaio di euro li darei e secondo me anche tantissima altra gent
Settantacinque
Presidente, senza offesa, il Suo Impero finanziario non deve morire: quanti siamo noi elettori, 10 milioni? 750 milioni, vale a dire 75 euro per 1. 75 E io ve li darei
Dieci bastano
SE IL PRESIDENTE BERLUSCONI HA BISOGNO NOI CHE LO ABBIAMO VOTATO E CHE CREDIAMO IN LUI FAREMO UNA SOTTOSCRIZIONE PER AIUTARLO CON 10 EURO A TESTA RIUSCIAMO SICURAMENT
Facciamo tre
Io propongo di aiutare Silvio in questa condanna ingiusta, ognuno di noi versi tre euro alla causa con un sms!!! Così faremo sentire il nostro affetto al Presidente!
Tornelli
manifestazioni ad altronza sotto le finestre della procura!!!! e mandiamoli a lavorare tutti una buona volta!!! forza minisitro Brunetta mettigli i tornelli !!!!
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lunedì, ottobre 05, 2009
Father: A chi hai detto fottuto?
– Non ti macchiare!
– Ma tu ti macchi.
– Ma io sono fottuto.
– Io sono più fottuta di te.
La sera dopo…
– Manuè.
– Eh.
– Ti piace la cacca?
– Non tanto.
– Papà.
– Eh.
– Ti piace la cacca?
– Dicono che mi piacesse un po', da piccolo. Ma ero molto piccolo, stavo ancora nel box.
– E perché ti piaceva?
– Perché ero...
– Scemo?
– Non proprio.
– Fottuto?
– Ma tu ti macchi.
– Ma io sono fottuto.
– Io sono più fottuta di te.
La sera dopo…
– Manuè.
– Eh.
– Ti piace la cacca?
– Non tanto.
– Papà.
– Eh.
– Ti piace la cacca?
– Dicono che mi piacesse un po', da piccolo. Ma ero molto piccolo, stavo ancora nel box.
– E perché ti piaceva?
– Perché ero...
– Scemo?
– Non proprio.
– Fottuto?
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sabato, ottobre 03, 2009
Guarda, amico caro, guarda qui
Guarda, amico caro, guarda qui
di Vitalij Kal'pidi
Guarda, amico caro, guarda qui:
la vita è una carezza, cioè: non lotta,
ma un premere di bimbi, ed erba, e gatti,
e di ragazze attorno al collo, o contro il braccio...
Guarisci, amico caro, mentre guarisco,
come l'insetto angelo dei moscerini estivi.
Vitalij Kal'pidi, Смотри, дружок, скорей смотри сюда..., Ресницы, 1997
Nato nel 1957 a Čeljabinsk, Kalpidi è stato espulso dall'università a diciassette anni per "immaturità ideologica" e ha poi lavorato come scaricatore e caldaista. Dopo aver vissuto a Perm' (per circa quindici anni) e poi a Sverdlovsk, nel 1990 ha fatto ritorno a Čeljabinsk. Autore di otto libri di poesie, ha pubblicato sulle riviste Junost', Snamja, Ural', Literaturnaja Učëba, Rodnik e Labirint-Ekscentr. Ha curato due antologie di poesia moderna degli Urali. La sua raccolta di poesie Resnicy (Ciglia, 1997) ha ricevuto il Premio dell'Accademia della letteratura russa contemporanea. È stato insignito del premio Boris Pasternak e del Gran Premio "Moskva-Transit".
Traduzione: Manuela Vittorelli
(Grazie a Sten per la garza.)
di Vitalij Kal'pidi
Guarda, amico caro, guarda qui:
la vita è una carezza, cioè: non lotta,
ma un premere di bimbi, ed erba, e gatti,
e di ragazze attorno al collo, o contro il braccio...
Guarisci, amico caro, mentre guarisco,
come l'insetto angelo dei moscerini estivi.
Vitalij Kal'pidi, Смотри, дружок, скорей смотри сюда..., Ресницы, 1997
Nato nel 1957 a Čeljabinsk, Kalpidi è stato espulso dall'università a diciassette anni per "immaturità ideologica" e ha poi lavorato come scaricatore e caldaista. Dopo aver vissuto a Perm' (per circa quindici anni) e poi a Sverdlovsk, nel 1990 ha fatto ritorno a Čeljabinsk. Autore di otto libri di poesie, ha pubblicato sulle riviste Junost', Snamja, Ural', Literaturnaja Učëba, Rodnik e Labirint-Ekscentr. Ha curato due antologie di poesia moderna degli Urali. La sua raccolta di poesie Resnicy (Ciglia, 1997) ha ricevuto il Premio dell'Accademia della letteratura russa contemporanea. È stato insignito del premio Boris Pasternak e del Gran Premio "Moskva-Transit".
Traduzione: Manuela Vittorelli
(Grazie a Sten per la garza.)
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giovedì, ottobre 01, 2009
Quando per fare l'Europa si dovette asciugare tutta l'acqua
– Cosa leggi?
– Sfogliavo un libro del tuo bisnonno.
– Sai cosa faceva il mio bisnonno?
– Il tuo bisnonno cercava di fare l'Europa.
– Lui ha fatto un po' l'Europa, diciamo.
– Sì.
– Una volta l'Europa era tutta acqua.
– Be'.
– Poi sono arrivati i dinosauri.
– Il bisnonno è arrivato un bel po' dopo.
– E poi è morto, vabbe'.
– E sì.
– Perché così è la vita.
– Sfogliavo un libro del tuo bisnonno.
– Sai cosa faceva il mio bisnonno?
– Il tuo bisnonno cercava di fare l'Europa.
– Lui ha fatto un po' l'Europa, diciamo.
– Sì.
– Una volta l'Europa era tutta acqua.
– Be'.
– Poi sono arrivati i dinosauri.
– Il bisnonno è arrivato un bel po' dopo.
– E poi è morto, vabbe'.
– E sì.
– Perché così è la vita.
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lunedì, settembre 28, 2009
Se 168 lettere vi sembran poche (WRSASYDHT)
la RAI deve essere di coltura per i popoli e mai per accusare chi lavora onestamente con principi di portare sostegno a chi ha bisogno mai a danno dei cittadini
Mi sembra chiaro che tra un immigrato e un clandestino ci sia differena.L'ONU obblighi l'anagrafe a tutta la popoazione del mondo come fatto anche esistenziale
BRUNETTA E' ORACHE INIZI A TASSARE TUTTI I SAMMARINESI CHE VIVONO IN ITALIA,A RIMINI E RICICONE SPECIALMENTE.SLT MM
VI RENDETE CONTO CHE UNO SPAZIO DI 168 LETTERE DELL'ALFABETO NON SERVONO A NULLA. IMPOSSIBILE ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO COMPIUTAMENTE. FATEVI RIFARE SITO DAL P
spero che facciate qualcosa grazie lo spazio è poco
Mi sembra chiaro che tra un immigrato e un clandestino ci sia differena.L'ONU obblighi l'anagrafe a tutta la popoazione del mondo come fatto anche esistenziale
BRUNETTA E' ORACHE INIZI A TASSARE TUTTI I SAMMARINESI CHE VIVONO IN ITALIA,A RIMINI E RICICONE SPECIALMENTE.SLT MM
VI RENDETE CONTO CHE UNO SPAZIO DI 168 LETTERE DELL'ALFABETO NON SERVONO A NULLA. IMPOSSIBILE ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO COMPIUTAMENTE. FATEVI RIFARE SITO DAL P
spero che facciate qualcosa grazie lo spazio è poco
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Cul-de-lac
Vi ricordate di Gheddafi che per vendicarsi di uno sgarbo al giovane Hannibal e alla sua signora voleva abolire la Svizzera? Vi ricordate che ero contraria (Toblerone, soldi, Ursula Andress, tiene lontano il rap francese, eccetera)?
1. Ci ho ripensato.
2. I Grigioni posso tenerli io perché ho appena fatto spazio in cantina, ve lo dico subito.
1. Ci ho ripensato.
2. I Grigioni posso tenerli io perché ho appena fatto spazio in cantina, ve lo dico subito.
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LaSvizzera
giovedì, settembre 24, 2009
We See Spazio Azzurro Everywhere, So You Don't Have To
Titolo del Daily Mail:
"Machete alla porta, droghe in tavola – e madri pagate dallo Stato per fare bambini con uomini che appena conoscono. Cosa abbiamo fatto alla famiglia britannica?"
(via Boing Boing)
"Machete alla porta, droghe in tavola – e madri pagate dallo Stato per fare bambini con uomini che appena conoscono. Cosa abbiamo fatto alla famiglia britannica?"
(via Boing Boing)
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The Real Thing
lunedì, settembre 21, 2009
Screwbank comedy
– Allora vado a ritirarti il bancomat.
– Grazie. Hai tutto?
– Delega, documenti, una storia convincente. Vado.
Mi hanno detto che oggi torna il cassiere. Che lui si occupa dei bancomat. Che lui si occupa di tutto.
Entro. Due sportelli, deserti. Una sosia di Shelley Duvall mi fissa terrorizzata da un ufficio vuoto fastosamente battezzato servizio clienti privati.
Aspetto.
Dopo un po' passa un femminone in tailleur blu. Aspetta il cassiere?, dice. Sì, rispondo. Vado a vedere se è nel caveau, fa lei. Torna dopo un po', senza cassiere. È in bagno, mi sussurra con un sorriso allusivo, torna subito.
Intanto è entrato un cliente. Alto, ordinatamente spettinato, incravattato, indossa un impermeabile beige, ha uno sguardo mite e smarrito e sembra un avvocato: o è John Cleese o è un avvocato.
Niente cassiere.
Entra un secondo cliente. È vecchio, già incazzato, e urla. Questa banca è una vergogna, dice, voglio quattromila euro. Ma si capisce presto che i quattromila euro sono suoi, mica vuole tenerci tutti sotto tiro con il bastone.
Arriva il cassiere. Cicciotto, calvo, ha l'aria di uno che è stato in ferie nel posto giusto ma nel momento sbagliato, tipo monsoni o colpo di Stato. Indossa una camicia di lino arancione.
– Buongiorno. Sono passata a ritirare un bancomat, una sua collega mi ha detto che lei sa già di che si tratta.
Ma lui non lo sa. Gli si sbianca anche la camicia, a lui. Non lo so, dice. Cerchi di spiegarmi. Provi. Io gli dico che a questa – esito, perché dopo tutto lui parlando al telefono con la sua banca mi aveva chiamata “la signora” – a questa persona si è smagnetizzato il bancomat di Intesa-San Paolo mentre si trovava in Italia, che ci avevano indicato l'agenzia più vicina di Banca Intesa, che la persona risiede all'estero e ha chiesto a me, che sono per così dire la sua. La sua persona. Di ritirare la tessera per suo conto. E io ho la delega, ho il documento d'identità, ho un sorriso per tutte le occasioni e una buona storia. Il bancomat dovrebbe stare già qui, guardi.
Purtroppo, dice lui, purtroppo questa banca sta passando a un'altra proprietà. Fusione, assorbimento. Transizione. Catastrofe. Cose così. Non è detto che il bancomat ci sia, dice, la posta qui si perde per strada, lei non ha idea.
Capisco, dico. Invece non capisco, ma non voglio deprimerlo.
Poi si rilassa, estrae una busta. Forse siamo fortunati, dice, forse abbiamo avuto fortuna. Lui la chiama così.
Voglio quattromila euro, urla il vecchio alle mie spalle agitando il bastone.
Dunque siamo a posto, dico.
No, fa il cassiere, ora bisogna telefonare e sperare che ce lo attivino.
Siamo tutti d'accordo che è meglio far passare avanti il vecchio. Voglio quattromila euro, dice lui.
Nel frattempo Wendy Torrance ha ricevuto una telefonata. No, dice, capisco. Capisco, ma purtroppo non mi è possibile chiamarle il direttore, attualmente non c'è un direttore.
John Cleese, intanto, mi spiega che qui sta cambiando tutto, anche l'iban. Che lui se ne sarebbe già andato, se non gli praticassero delle condizioni eccellenti. Condizioni eccellenti, ripete guardingo e a bassa voce, come se mi stesse bisbigliando la combinazione del caveau o descrivendo minutamente le condizioni mediche di sua suocera.
Il vecchio ha finito. Infila i quattromila in una busta, si allontana con spostamenti millimetrici dallo sportello, si blocca, mi si inchina davanti. I miei omaggi, dice. “Anzi, i miei osettembri. Data la stagione.” E se ne va.
È nuovamente il mio turno. Seguono: una delicata telefonata alla sede di Roma, la ripetizione di codici alfanumerici sempre diversi, sguardi allarmati, cenni d'assenso, lunghi silenzi.
Bene, dice poi il cassiere. Ecco il suo bancomat. Ecco la busta con il pin. Potrebbe darmi qualche altro documento? Per sicurezza, aggiunge.
Sfilo la patente e il codice fiscale, ma ormai sono pronta ad allungargli anche il passaporto, i bancomat, la Postepay, le tessere della Coop, di Ubik, di un supermercato per piccoli animali e di Pikapolonica. Basta così, dice lui magnanimo.
Questa gente pensa che li vogliamo rapinare a piccole dosi: svuotando bancomat, magari 300 euro alla volta. Che siamo la Baader-Meinhof dei timidi, le Patty Hearst di Spazio Azzurro, Dillinger in infradito ed espadrillas.
Io e la mia persona queste cose ce le facciamo andar bene. Tanto non possiamo neanche chiedere di parlare con il direttore. Attualmente non c'è un direttore.
– Grazie. Hai tutto?
– Delega, documenti, una storia convincente. Vado.
Mi hanno detto che oggi torna il cassiere. Che lui si occupa dei bancomat. Che lui si occupa di tutto.
Entro. Due sportelli, deserti. Una sosia di Shelley Duvall mi fissa terrorizzata da un ufficio vuoto fastosamente battezzato servizio clienti privati.
Aspetto.
Dopo un po' passa un femminone in tailleur blu. Aspetta il cassiere?, dice. Sì, rispondo. Vado a vedere se è nel caveau, fa lei. Torna dopo un po', senza cassiere. È in bagno, mi sussurra con un sorriso allusivo, torna subito.
Intanto è entrato un cliente. Alto, ordinatamente spettinato, incravattato, indossa un impermeabile beige, ha uno sguardo mite e smarrito e sembra un avvocato: o è John Cleese o è un avvocato.
Niente cassiere.
Entra un secondo cliente. È vecchio, già incazzato, e urla. Questa banca è una vergogna, dice, voglio quattromila euro. Ma si capisce presto che i quattromila euro sono suoi, mica vuole tenerci tutti sotto tiro con il bastone.
Arriva il cassiere. Cicciotto, calvo, ha l'aria di uno che è stato in ferie nel posto giusto ma nel momento sbagliato, tipo monsoni o colpo di Stato. Indossa una camicia di lino arancione.
– Buongiorno. Sono passata a ritirare un bancomat, una sua collega mi ha detto che lei sa già di che si tratta.
Ma lui non lo sa. Gli si sbianca anche la camicia, a lui. Non lo so, dice. Cerchi di spiegarmi. Provi. Io gli dico che a questa – esito, perché dopo tutto lui parlando al telefono con la sua banca mi aveva chiamata “la signora” – a questa persona si è smagnetizzato il bancomat di Intesa-San Paolo mentre si trovava in Italia, che ci avevano indicato l'agenzia più vicina di Banca Intesa, che la persona risiede all'estero e ha chiesto a me, che sono per così dire la sua. La sua persona. Di ritirare la tessera per suo conto. E io ho la delega, ho il documento d'identità, ho un sorriso per tutte le occasioni e una buona storia. Il bancomat dovrebbe stare già qui, guardi.
Purtroppo, dice lui, purtroppo questa banca sta passando a un'altra proprietà. Fusione, assorbimento. Transizione. Catastrofe. Cose così. Non è detto che il bancomat ci sia, dice, la posta qui si perde per strada, lei non ha idea.
Capisco, dico. Invece non capisco, ma non voglio deprimerlo.
Poi si rilassa, estrae una busta. Forse siamo fortunati, dice, forse abbiamo avuto fortuna. Lui la chiama così.
Voglio quattromila euro, urla il vecchio alle mie spalle agitando il bastone.
Dunque siamo a posto, dico.
No, fa il cassiere, ora bisogna telefonare e sperare che ce lo attivino.
Siamo tutti d'accordo che è meglio far passare avanti il vecchio. Voglio quattromila euro, dice lui.
Nel frattempo Wendy Torrance ha ricevuto una telefonata. No, dice, capisco. Capisco, ma purtroppo non mi è possibile chiamarle il direttore, attualmente non c'è un direttore.
John Cleese, intanto, mi spiega che qui sta cambiando tutto, anche l'iban. Che lui se ne sarebbe già andato, se non gli praticassero delle condizioni eccellenti. Condizioni eccellenti, ripete guardingo e a bassa voce, come se mi stesse bisbigliando la combinazione del caveau o descrivendo minutamente le condizioni mediche di sua suocera.
Il vecchio ha finito. Infila i quattromila in una busta, si allontana con spostamenti millimetrici dallo sportello, si blocca, mi si inchina davanti. I miei omaggi, dice. “Anzi, i miei osettembri. Data la stagione.” E se ne va.
È nuovamente il mio turno. Seguono: una delicata telefonata alla sede di Roma, la ripetizione di codici alfanumerici sempre diversi, sguardi allarmati, cenni d'assenso, lunghi silenzi.
Bene, dice poi il cassiere. Ecco il suo bancomat. Ecco la busta con il pin. Potrebbe darmi qualche altro documento? Per sicurezza, aggiunge.
Sfilo la patente e il codice fiscale, ma ormai sono pronta ad allungargli anche il passaporto, i bancomat, la Postepay, le tessere della Coop, di Ubik, di un supermercato per piccoli animali e di Pikapolonica. Basta così, dice lui magnanimo.
Questa gente pensa che li vogliamo rapinare a piccole dosi: svuotando bancomat, magari 300 euro alla volta. Che siamo la Baader-Meinhof dei timidi, le Patty Hearst di Spazio Azzurro, Dillinger in infradito ed espadrillas.
Io e la mia persona queste cose ce le facciamo andar bene. Tanto non possiamo neanche chiedere di parlare con il direttore. Attualmente non c'è un direttore.
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