mercoledì, luglio 01, 2009

Ljudmila Zykina, 1929-2009



Da luoghi lontani
scorre il fiume Volga.
Il fiume Volga scorre,
e non ha fine.
Per campi dorati di grano, per bianche pianure
scorre il mio Volga,
E ho diciassette anni.

Mia madre mi disse,
tutto può succederti.
Potrai stancarti di vagabondare,
e quando tornerai,
alla fine del tuo viaggio,
immergi le tue mani
nel fiume Volga.

Da luoghi lontani
scorre il fiume Volga.
Il fiume Volga scorre
e non ha fine.
Per campi dorati di grano, per bianche pianure
scorre il mio Volga,
e ho già trent'anni.

Quel primo sguardo,
il primo sciabordio di un remo,
tutto questo è accaduto,
ma il fiume l'ha portato via.
Non mi manca quella primavera lontana,
Perché ho con me il tuo amore.

Tra campi dorati, tra bianche pianure
ti ho guardato, Volga,
per settant'anni.
Questo è il mio porto, qui stanno i miei amici,
e tutto ciò che serve per restare vivi.
Lontano da qui nel silenzio stellato
un altro ragazzo canta insieme a me.

Da luoghi lontani
scorre il fiume Volga.
Il fiume Volga scorre
e non ha fine.
Per campi dorati di grano, per bianche pianure
scorre il mio Volga,
e ho diciassette anni,
ho diciassette anni,
ho diciassette anni.


"Течет река Волга", "Scorre il fiume Volga" (Mark Fradkin-Lev Ošanin), 1962.

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