venerdì, maggio 04, 2007

Il Sovietometro di oggi

A Budapest dei vandali hanno profanato la tomba del leader comunista Kadar, sottratto l'urna con le ceneri della moglie e scritto le parole "assassino e traditore" sul vicino memoriale comunista.
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La Polonia si disporrebbe con entusiasmo allo smantellamento di tutti i monumenti sovietici. (A proposito di Polonia e di comunisti, non tutti sanno che è da poco entrata in vigore la cosiddetta "legge di lustrazione". Magari se ne parla).
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Il Soldato di Bronzo/Non Diamo Niente Per Scontato

Cominciamo senza dare nulla per scontato e con un semplice riassunto dei fatti dell'ultima settimana, per poi approfondire l'argomento.

Il Soldato di Bronzo, cioè il Monumento ai liberatori di Tallinn, era un memoriale sovietico della seconda guerra mondiale che si trovava fino qualche giorno fa nel centro di Tallinn: fu inaugurato il 22 settembre 1947, nel terzo anniversario dell'ingresso dell'esercito sovietico nella capitale. Consisteva in una struttura di pietra e in una statua di bronzo alta due metri di un soldato in uniforme sovietica, collocata sul Tõnismägi ("collina di Sant'Antonio") sopra una piccola tomba che conteneva le spoglie di 13 soldati sovietici. La statua aveva un grande valore simbolico per la comunità estone di immigranti russi del dopoguerra, per i quali rappresentava la vittoria sovietica sulla Germania nazista e il loro diritto a essere considerati cittadini estoni a tutti gli effetti e non occupanti illegali. Per molti estoni invece il Soldato di Bronzo era il simbolo dell'occupazione e della repressione sovietica.
Nell'aprile del 2007 partono i lavori di esumazione dei resti dei soldati sovietici, destinati ad essere spostati in un cimitero militare; il 26 aprile vengono organizzati picchetti di protesta contro la rimozione del monumento, sentita come imminente. La sera ha inizio la prima notte di rivolte. All'alba del 27 aprile il Governo decide di trasferire immediatamente la statua per motivi di sicurezza; tre ore dopo il Soldato di Bronzo è già stato smantellato e portato via. Il 30 aprile appare, riassemblato ma senza la struttura di pietra, nel Cimitero militare di Tallinn.
Il bilancio della prima notte di tumulti è di 99 casi di vandalismo, 300 arresti, 57 feriti e un morto.
La notte del 27 aprile ci sono altre proteste: i manifestanti lanciano bottiglie molotov e la polizia risponde con cannoni ad acqua, proiettili di gomma e gas lacrimogeni. I saccheggi e le rivolte si estendono ad alcune zone dell'Estonia nord-orientale a maggioranza russofona.
Dopo due notti di tumulti gli arresti salgono a 1000, i feriti a 156; molti gli edifici e i negozi danneggiati.
Notte del 28 aprile: tranquilla. La polizia lancia una campagna per 'arruolare' volontari civili; si presentano 700 persone. Contemporaneamente in rete circolano i comunicati di un sedicente "Esercito di resistenza russa": se entro il 3 maggio non sarà concessa la cittadinanza estone a tutti gli abitanti, il 9 comincerà la rivolta armata.
30 aprile: giunge in Estonia una delegazione della Duma guidata dall'ex-direttore dell'FSB Nikolaj Kovalev, che chiede le dimissioni del governo estone di Andrus Ansip.
1° maggio: la delegazione russa visita la nuova sede della statua, e dopo aver deposto fiori e corone davanti al Soldato di Bronzo rileva che è stato fatto a pezzi e poi rimontato. Il Ministero della difesa estone nega.
Intanto le azioni di protesta si sono spostate in Russia, dove il 30 aprile è cominciato - soprattutto a opera di intraprendenti gruppi giovanili filogovernativi come i Naši e Molodaja Gvardyja - un assedio dell'ambasciata estone a Mosca. Gli estoni vengono chiamati fascisti, i manifestanti aggrediscono l'ambasciatrice estone Marina Kaljurand e attaccano anche l'auto dell'ambasciatore svedese. Nella notte tra il 2 e il 3 maggio le azioni contro l'ambasciata proseguono.
2 maggio: il Ministro degli esteri estone Urmas Paet chiede all'Unione Europea di imporre delle sanzioni contro la Russia e di posporre il summit Unione Europea-Russia previsto per la metà di maggio.
3 maggio: la Russia annuncia lavori di riparazione sulle linee ferroviarie che la collegano all'Estonia e che servono al trasporto di petrolio e carbone.
4 maggio: la Russia interrompe le importazioni di carne dall'Estonia affermando che il prodotto non corrisponde agli standard di qualità.
Nel frattempo in molti negozi russi è cominciato il boicottaggio dei prodotti estoni.

Bene. Ora possiamo passare alla composizione demografica dell'Estonia, alle leggi estoni sui monumenti e le tombe di guerra, alla risposta dell'opinione pubblica estone al progetto di rimozione del memoriale, alle reazioni degli altri paesi, della NATO e dell'Unione Europea. Vi anticipo che si renderà forse necessaria la creazione di un sovietometro, per misurare lo smantellamento di memoriali sovietici nei paesi dell'est. Ma una cosa alla volta: c'è un solo Miro, e dicono che sia biondo.

giovedì, maggio 03, 2007

Braccidestri numero 13.456 e 13.456 barrato bis

Nome: Muharib Abdul Latif al-Jubouri.
Qualifica: ministro dell'informazione di al Qaeda-Iraq.
Curriculum: rapimento di Jill Carroll, Tom Fox e altri stranieri.
Cosa: ucciso.
Dove: a ovest di Taji.
Quando: il 1° maggio.
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Nome: Abu Omar al-Baghdadi.
Cosa: ucciso.
Dove: a nord di Baghdad.
Da: forze irachene e americane.
Era: capo dello Stato Islamico in Iraq.
Ma al-Masri, allora? È solo ministro della guerra. Ha giurato lealtà ad al-Baghdadi nel novembre 2006.
Dicheno: che al-Baghdadi sia lo pseudonimo di Khalid al-Mashhadani, anche noto come "Abu Zaid". Salafita sotto Saddam, durante il regime ha anche fatto un breve periodo di carcere. Suo padre aveva tre camion per il trasporto di ghiaia, e dopo la sua morte Khalid ha rilevato l'attività trasformando il piccolo ufficio in una specie di agenzia di pratiche automobilistiche, per poi chiudere tutto nel 2003. Il padre di Khalid era persona di rispetto nella tribù dei Mashhadani. I Mashadani dicono di discendere da Al-Hussein bin Ali, anche se gli esperti di genealogia non sono d'accordo. Alla tribù dei Mashadani appartengono anche il vicepresidente iracheno, Tariq al-Hashemi, e il presidente del Parlamento, Mahmoud al-Mashhadani, che sono i sunniti più in vista del governo.
Altri dicheno che al-Baghdadi sia invece Hisham al-Ghurairi, ma noi non ci crediamo.
Risultato: non omologato dagli Stati Uniti.
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Update: l'unico bracciodestro omologato è il "ministro dell'informazione", Muharib Abdul Latif al-Jubouri. Lo avevano semplicemente scambiato prima per Baffino, poi per al-Baghdadi: "This is the individual that has caused some confusion", hanno dichiarato gli americani. Un po' di confusione. Sembrava piovessero braccidestri, sono stata costretta a mettere Estonia-Russia sulla corsia lenta. Cancellare 13.456 barrato

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Make-up:
Kill-Me-Softly Precious Formula Foundation, Sharm Effects Pressed Powder, Green Zone Precision Mascara&Eyeliner, Unconfirmed DNA Lipstik, Mistaken Identity Super Luscious Body Shimmer.


Sondaggio

E la crisi tra Russia ed Estonia sulla questione del Soldato di Bronzo? Cosa si sa? Meglio se continuo a fare braccidestri e falsiallarmi e a occuparmi di cose russe o se qua e là raccolgo un po' di materiale sulla vicenda (in fase di complicazione, con un boicottaggio russo di prodotti estoni, proteste di piazza, chiusura del consolato estone a Mosca, nonché probabili disordini in occasione del 9 maggio, Giorno della Vittoria), che non riguarda solo un monumento e il sacrosanto risentimento per l'occupazione sovietica? Sono molto combattuta.

Sondaggio:
1. vai, feroce Soldatessa di Bronzo;
2. nah, vogliamo sapere un po' di cavoli tuoi;
3. bionda è bello;
4. bionda-Tallinn è meglio.

In assenza di feedback sarò costretta a ricorrere al solito Bambino Bendato e Cresimato™ di Ceppaloni per l'estrazione a sorte.

mercoledì, maggio 02, 2007

Il Tizio Nuovo che visse tre volte

Esiste solo una persona - vera o reale, è da stabilire - capace di essere 50% falsoallarme, 50% bracciodestro. Quella persona è Abu Hamza al-Muhajir, detto anche Abu Ayyub al-Masri, qui noto come Coso, Tizio Nuovo, Comesichiama o - affettuosamente - Baffino. Il Ministero degli interni iracheno dice che è stato ucciso dagli stessi sunniti, al Qaeda nega, gli americani hanno da poco appreso la differenza tra sunniti e sciiti e per ora preferiscono non sbilanciarsi. L'ultima volta che l'hanno dato per morto è stato due mesi e mezzo fa. Chi è Tizio Nuovo? Quante persone è? La signora al-Masri ha detto che suo marito è in prigione da tempo. "Anche al-Muhajir sta in carcere!" dice il di lui avvocato. Ma no, testimoni oculari l'hanno visto morire in battaglia almeno tre volte, l'ultima non più tardi di martedì, insiste il Ministero degli interni iracheno. Solo che tecnicamente il cadavere non si trova, ecco.
Io ormai me lo immagino, il bracciodestro falsoallarme, che si tiene compagnia nell'umida e angusta cella facendo le vocine come il bambino di Shining. So che non dovrei, ma mi sto affezionando. In un'altra vita Coso ed io avremmo bevuto insieme Stoli Persik ghiacciata sul Mar Nero, e avrebbe offerto lui.
Due link a caso: Asia Times e CNN.

Intanto, Bush fa il surge? Anche al Qaeda sta facendo "una specie di surge", dice l'ambasciatore americano in Iraq, che ha così spiegato la situazione sul campo: "Stiamo semplicemente combattendo a vari livelli contro vari nemici diversi". Per rendere breve e piacevole una lunga storia, un inferno.
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Make-up:
Skin Surge Compact Foundation, Beauty Accomplished Pressed Powder, Egyptian Nights Mascara&Kajal, Redrum Lip Plumper, Plant Love Not Bombs Botanical Body Shimmer.


Astenersi perditempo

Da un comunicato stampa:

"Incontro di catechesi, canti e preghiere di adorazione e di intercessione per la guarigione sul tema:

I SEGNI DELLA SUA VENUTA
Incontro della serie 'La liberazione totale'

Alla catechesi faranno seguito canti e preghiere di adorazione e intercessione per la guarigione.

Venire muniti di Bibbia e block-notes".


lunedì, aprile 30, 2007

Braccidestri, Contabilità e il Fantastico Mondo di Alcàida

Bracciodestro Qualunque
Nome: Salman Zakarya bin Muhammad Salman.
Nazionalità: saudita.
È stato: arrestato dalle forze di sicurezza pakistane.
Mentre: andava dal Waziristan al distretto di Zhob nel sudest pakistano.
Aveva con sé: soldi.
Cioè: praticamente niente.
Ma: lo stanno interrogando.
Comunque è stato definito: "a senior member of Al Qaeda".
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Bracciodestro Quante ne SaNome: Abdul Hadi al-Iraqi.
Vero nome: Nashwan Abdulbaqi.
Etnia: curda.
È stato: preso.
Dove: non si sa.
Quando: autunno 2006.
Adesso è a: Guantanamo Bay, beato lui.
Curriculum: ufficiale dell'esercito iracheno sotto Saddam, si è unito ai Mujaheddin afghani contro i sovietici, poi ha combattuto con i talebani contro gli Stati Uniti, ha partecipato almeno a un attentato contro Musharraf e contro un funzionario delle Nazioni Unite, ha gestito l'attività di al Qaeda in Iraq e compiuto operazioni contro obiettivi occidentali, ha contribuito alla nomina di Abu Musab al-Zarqawi come capo di al Qaeda in Iraq, faceva parte del comitato militare di al Qaeda e anche del consiglio composto da 10 membri che collaborò con bin Laden alla pianificazione dell'11 settembre, parla arabo, persiano, urdu, curdo e pashtu.
Si stava preparando: ad attaccare la Gran Bretagna.
Dicheno: che avesse scritto una lettera a un intermediario in Iraq sottolineando "la necessità di assicurarsi che l'attacco su vasta scala avesse successo".
Magari: c'entrava con gli attentati di Londra.
Definizione: "one of the al-Qaida terrorist network’s most senior officials", "one of Osama Bin Laden's 'top global deputies'".
Si dice, si sussurra, si mormora che: fosse addirittura il numero 3.
Dopo il trattamento della CIA: se non lo era, lo è certamente diventato.
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It's raining cellsE ora, qualche piccolo problema di contabilità.
Innanzitutto, 172 militanti arrestati in Arabia Saudita, per un totale di sette cellule di al Qaeda. Bòn.
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Due giorni fa gli americani hanno arrestato in Iraq 21 sospetti membri di al Qaeda. Andiamo con ordine:
6 presi durante un'operazione nel nord-ovest e accusati di omicidi, rapimenti, attentati contro le forze della coalizione, costruzione di ordigni esplosivi improvvisati.
2 presi a sud-est di al Asad, uno dei quali sospetta spia di al Qaeda in Iraq.
Altri 2 hanno a che fare con il bombardamento del ponte di Sarafiyah a Baghdad.
Altri 4, catturati a Mosul, sono accusati di distribuzione di armi ad agenti di al Qaeda e di attentati con ordigni esplosivi improvvisati.
Altri 3 sono stati presi durante un'incursione a est di Balad, e 4 in un'operazione a Sadr City.
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E poi domenica ci sono stati altri 72 arresti nelle zone di Anbar e Salaheddin.
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Basta? No
Dove la mettiamo la filiale nordafricana di al Qaeda? L'esercito algerino ha ucciso in una sparatoria a 50 km a est di Algeri Samir Moussaab, vero nome Samir Saioud. Al Qaeda-Maghreb Islamico conferma l'uccisione ma nega che fosse un bracciodestro: "Certo, fratello Moussaab è morto da martire... [ma] non era il numero due dell'organizzazione, né il numero 3, il 10 e neanche il 20".
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Leader di al Qaeda parlano
Abu Laith Al-Libi, che si definisce un capo di al Qaeda in Afghanistan, è apparso in un video di 45 minuti per accusare gli sciiti di combattere a fianco degli americani in Iraq.
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L'altro Osama
Il Presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo lo aveva scherzosamente chiamato "il bin Laden di Mindanao", e lui, Agakhan Sharief, ha deciso di giocarsi la carta Osama alle elezioni provinciali. Così. Potenza del brand.

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Make-up:
Alcaidorama Kind-A-Gorgeous Cream Foundation, Oh-sama! Pressed Powder, Saudi Maudit Mascara, Soviet Retro Eyeliner #2 Oči Černye, Improvised Explosive Lip Plumper, Ultra-Glimmering Body Shimmer Rendite This!

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domenica, aprile 29, 2007

Falso Allarme per Messaggero degli Ufi

Un individuo che si definisce un "messaggero dallo Spazio" ha minacciato di far esplodere l'Ambasciata degli Stati Uniti in Kyrgyzstan.
Ecco la dinamica, secondo un comunicato del Ministero degli interni del Kyrgyzstan:
- due poliziotti di guardia all'ambasciata sentono delle urla;
- si accorgono che gli uomini del checkpoint stanno cercando di calmare un tizio assolutamente nudo [sic] che tiene in mano un oggetto pesante minacciando di far esplodere l'ambasciata;
- l'uomo assolutamente nudo lancia l'oggetto pesante nel gabbiotto del checkpoint;
- i poliziotti sparano in aria;
- l'uomo assolutamente nudo tenta di impadronirsi di una pistola degli uomini della security e poi di strappare un mitra a uno dei poliziotti;
- il poliziotto insidiato spara due volte a terra;
- un proiettile colpisce la gamba destra dell'uomo assolutamente nudo;
- arrivo dell'ambulanza;
- fine del falsallarme.

Il messaggero dallo Spazio si chiama Muhit Abilbaev, è nato nel 1974 ed è un kazako di Astana.
Considerazioni:
- se gli Ufi devono mandare un kazako nudo a distruggere l'ambasciata USA di Biškek, avranno le loro buone ragioni;
- non voglio pensare cosa succede quando i poliziotti kyrgyzi mirano alle gambe.

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venerdì, aprile 27, 2007

Solo in Russia

"L'altro giorno parlavo con un mio amico che lavora a uno dei maggiori progetti di estrazione di gas e petrolio dell'isola. Diceva che hanno dovuto portare di corsa all'ospedale uno dei suoi dipendenti russi per fargli la lavanda gastrica perché aveva bevuto una quantità di diesel. La spiegazione?

'Pensavo fosse petrolio'.

Solo in Russia".

Link: White Sun of the Desert.

Scheda verde



No, grazie, credo che tirerò avanti ancora per un po' con la mia vecchia scheda.

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giovedì, aprile 26, 2007

Bracciodestro numero "chiapilu": the security emir

Nome: Muhammed Abdullah Abbas al-Issawi.
Anche noto come: Abu Abd Al Sattar.
Mansione: bracciodestro.
In particolare: emiro che si occupava di sicurezza per conto di Al Qaeda in Iraq nella provincia occidentale di Anbar.
Il problema: ha avuto un problema di sicurezza relativo alla sua persona.
Dunque: è morto.
Dove: a nordovest di Baghdad.
Curriculum: attacchi alla varechina con congegni esplosivi improvvisati collocati su veicoli (VBIED) o semplici attentati con camion e autobomba.
Dicheno: faceva guidare i veicoli a ragazzini di 12-13 anni.
Fonte: l'esercito americano.
Nome: Generale Michael Barbero.
Sono stati trovati: giubbotti esplosivi e armi, comprese granate.
Computer, dischetti, videofonini? Niente.
Neanche un ologramma di bin Laden mentre piazza una bomba accanto a Dick Cheney, mancandolo? No.
Un goccino di varechina? No!
Ossa di adolescente? Ma zero.
Cinture esplosive leopardate? Vergognati.
Si usa! A casa tua, si usa.

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Make-up:
Fondotinta Rules of Engagement #3 "Sables of Anbar", mascara Insurgent Eyes #1 Black Out, terra abbronzante Sunni Shades, Bin&Dick Velvet Rejuvenating Lipstick "Ravish Sin", allover Hollywood Glo Body Boom. Se volete stupirlo e tenere lontane le zanzare, due gocce di Chlorine Diversion (e il vostro gatto vi amerà).


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Creativitât

Ieri gli abitanti di Torviscosa, in provincia di Udine, sono scesi in piazza per protestare contro la costruzione di un cementificio.
Il premio alla creatività "Ci ho pensato prima io" va all'Associazione "Urbis et Torvis".

martedì, aprile 24, 2007

Almeno

Gli studenti dell'Università di Baghdad hanno appeso uno striscione di solidarietà per gli studenti del Virginia Tech.
Negli ultimi anni sono stati uccisi decine di studenti e più di 200 professori universitari iracheni, molti dei quali hanno lasciato il paese per andare a lavorare all'estero.
Sì.
A dire il vero (non si può star seri cinque mintuti) il Guardian – ma si tratta di un pezzo dell'Associated Press – la mette giù in modo notevolmente più confuso:



Traduco (anche a voi sembra strano quell'abrodes home o io e Google siamo stanchini?):
"Negli ultimi anni sono stati uccisi più di 200 docenti universitari, e a migliaia sono fuggiti dal paese per andare a insegnare all'estero, uccidendo almeno 70 persone e ferendone almeno 133".
Professori iracheni killer, uh? Messa così, sembra una variante da campus di "Fight them there, so we don't have to fight them here". Maledetto copia-incolla, vero?

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I, Bacon

"Are we safe from robots that can think for themselves?", "Siamo al sicuro da robot in grado di pensare per conto proprio?" si chiede una giornalista del Daily Mail riprendendo la notizia di ieri su una nuova generazione di robot super-intelligenti in grado di lavorare autonomamente e senza ricevere istruzioni dall'uomo.
Lo sentivo, mesi fa, che non era una buona idea far assaggiare a un robot la carne umana, identificata come "pancetta" e "prosciutto".

[OT: mi sbagliavo, oggi il Corriere è riuscito a mettere nella sezione Esteri la Marcia della Bionde Dissenzienti, e di conseguenza le statistiche degli accessi mostrano un certo interesse per le manifestazioni di bionditudine. Sono tentata di postare un ipnocommento dettagliatissimo sul voto nella regione di Krasnojarsk e di titolarlo "Bionde russe sauna quarta misura". Dopo tutto è la Settimana del Disimpegno Biondo. E chi lo sa, tra due mesi potremmo finire tutti mangiati da una squadra di robot super-intelligenti che vedono in noi tanti panini de porzina].

Mondo vampiro

– Sì pronto ciao, gli stiamo comprando il regalo.
– ...
– Ma no, un libro!
– ...
– Allora, qua c'è un thriller dove la gente muore ma non muore veramente perché poi resuscita... e poi un libro che parla di una persona che vive due volte, metà oscure, capito... In questo invece ti regalano dieci horror adesivi... Poi c'è una che la sorella viene rapita dal Signore delle Fate... tipo cacciatori erranti. Sì dimmi...
– ...
– Ah, lui solo licantropi e vampiri. Capito. Ciao ciao.

[I vampiri non esistono per motivi matematici, dicono questi due signori. Si prenda un anno a caso - il 1600, quando la popolazione umana era di 536.870.911 persone. Fatto? Si metta in circolazione un vampiro. Ora, questo povero vampiro si nutrirà almeno una volta al mese, trasformando in un vampiro la sua vittima. E il totale di due vampiri dovrà nutrirsi anche nel secondo mese, totalizzando quattro vampiri. Il tutto, direi, ipotizzando una fame moderata e l'assenza di un bloodspammer ("Sei pallida. Come stiamo a globuli rossi altrui?"). Risultato, la popolazione di vampiri aumenta secondo una progressione geometrica, la popolazione umana diminuisce: dunque, tutta la popolazione umana si trasforma in vampiri in soli 30 mesi. Certo, gli umani possono riprodursi. Però i vampiri possono avere più appetito.
Dunque, i vampiri non esistono.
A meno che non comincino a uccidersi a vicenda.
Ma qui non ci troviamo più nel campo dell'ipotesi e della matematica, ma in quello dei telefilm: i vampiri di Buffy l'Ammazzavampiri, in effetti, si accoppano tra loro a ritmo abbastanza sostenuto. A tale proposito, Clive Thompson ha calcolato che nell'universo di Buffy possono esistere non più di 512 esemplari, garantendo così la sopravvivenza dell'umanità, dei libri sui vampiri e dei regali di compleanno ai dodicenni].

lunedì, aprile 23, 2007

VVP e i rettangoli

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva al grande tavolo presidenziale nel suo studio all'interno del Cremlino. Davanti a Vladimir Vladimirovič™ c'era un foglio di carta intestata. Vladimir Vladimirovič™ ci disegnò sopra con la sua presidenziale "Parker".
Vladimir Vladimirovič™ tracciò una serie di linee orizzontali e verticali. Ne risultò un rettangolo orizzontale. Vladimir Vladimirovič™ ci disegnò sopra un altro rettangolo, più piccolo, e su questo ne disegnò uno ancora più piccolo. Su questo rettangolo Vladimir Vladimirovič™ posizionò alcune colonne, sulle quali appoggiò un tetto solido e affidabile. Su ciascun lato del secondo rettangolo Vladimir Vladimirovič™ aggiunse due scale, e al centro del rettangolo inferiore una porta con alcuni gradini.
Pensosamente, Vladimir Vladimirovič™ disegnò sul lato destro del rettangolo inferiore una piccola fessura. Poi sospirò e scrisse con attenzione al centro del secondo rettangolo, in stampatello:
EL'CIN.

da: vladimir.vladimirovich.ru

domenica, aprile 22, 2007

La Marcia delle Bionde: - saune + cinema

Altro grande momento di dissenso in Russia, il paese dove neanche le bionde sono d'accordo: ieri pomeriggio a Nižnij Novgorod si è tenuta la "Marcia delle Bionde Dissenzienti", per protestare contro gli atteggiamenti negativi della società nei confronti delle donne dai capelli chiari. La notizia d'agenzia (Rian-Novosti) assicura che non hanno manifestato solo le bionde, ma per solidarietà anche le brune. Gli slogan: "Le bionde - Idee chiare!" "Bionda: non stereotipo, ma differenza!" "I capelli chiari sono un onore!" e "Le bionde non si lasciano offendere!".
"La nostra azione è diretta contro ogni discriminazione e serve a difendere i nostri diritti. Quando conosciamo un uomo non vogliamo essere invitate in una sauna, ma al cinema o a teatro", ha dichiarato alla conferenza stampa Anna Zajceva, bionda da soli 14 anni ma blondinka dentro. Sua la frase del giorno: "vogliamo che le bionde abbiano gli stessi diritti delle altre persone".
I poliziotti hanno tenuto le mani a posto, le partecipanti erano poche (200 secondo le organizzatrici, molte di meno secondo i testimoni) e tutto si è svolto pacificamente. Ma tanto, direbbe Glucksmann, l'Europa guardava altrove.

venerdì, aprile 20, 2007

La Russia di Putin e la Cremlino S.p.a.

Di recente su alcuni blog (in russo e in inglese) che si occupano di Russia si è discusso di una conferenza tenuta a febbraio dal professor Kotkin, docente di Storia all'Università di Princeton. L'ho letta e tradotta per curiosità, con le riserve del caso (l'autore collabora anche con L'Open Society Institute di George Soros). Ci sono delle parti molto interessanti, altre decisamente controverse. Il testo va contestualizzato, tenendo conto del fatto che da mesi i media americani non fanno che chiedersi quando pericolosa sia questa Russia e quanto brutale il suo Presidente. L'intervento di Kotkin è tranquillizzante, ma suggerirei che forse lo è per i motivi sbagliati.
Detto questo, riassumo.
La Russia, secondo Kotkin, non sarebbe né una democrazia né una dittatura, ma un regime autocratico traballante con elementi democratici.
I media occidentali sono ossessionati da Putin, e spesso non hanno una visione obiettiva della realtà russa, il che produce letture erronee e pregiudizi controproducenti.
Tre sono gli equivoci principali, secondo Kotkin:
Equivoco 1: si crede che esista una cosiddetta Cremlino S.p.a., cioè un gruppo di potere unitario e privo di fratture interne. Secondo Kotkin non è così.
Equivoco 2: si ritiene che la società Russia sia instabile. Non è vero, dice Kotkin: la Russia è il secondo paese al mondo per numero di immigranti dopo gli Stati Uniti, un buon 20-25% della società russa si qualifica come solida classe media, prevalentemente apolitica ed estremamente dinamica. Questo fattore contribuisce alla stabilità della Russia.
Equivoco 3: si interpreta la politica estera assertiva della Russia come una minaccia. Secondo Kotkin la Russia sarebbe troppo goffa nel perseguimento dei propri obiettivi di politica estera, troppo priva di amici, e troppo autolesionista per costituire una vera minaccia.
Per quanto controverso e discutibile, il testo offre comunque spunti interessantissimi (proprio per la formazione e l'appartenenza dell'autore), soprattutto quando parla della percezione americana della Russia e analizza la classe media come fattore di stabilità. Anche la parte sulla Cremlino S.p.a. vale una lettura.
Il saggio è qui.
[Al momento, la goffaggine non sembra il tratto distintivo della politica estera russa. Per i bravini della classe, approfondimento qui].

mercoledì, aprile 18, 2007

Facciamo i conti in tasca all'Altra Russia

Ma allora, questa "Altra Russia"? Che ci fanno insieme un ex-campione mondiale di scacchi, un ex-primo ministro soprannominato Miša 2% (perché quella era la percentuale che chiedeva per chiudere un occhio sugli illeciti quand'era alle finanze) e uno scrittore che Solženicyn aveva a suo tempo descritto come "un insettino che scrive pornografia" e che propone una "trasformazione del paese in un conglomerato di comuni armate, libere e orgiastiche"?
Ho tradotto e postato su 2.0 un pezzo di Uwe Klussmann per Spiegel Online; risale al mese scorso (è quindi precedente alla marcia di sabato 14 aprile), l'ho scelto perché non si può certo accusare l'autore di simpatizzare per Putin e il suo entourage, e dunque è abbastanza credibile nel mettere il luce i limiti del bizzarro triumvirato.

Ma soprattutto: lo sapevate che le Marce dei Dissenzienti costano, e non poco? (Per citare Toni_i, non tutti si fanno caricare aggratis).
Ho trovato qui un po' di calcoli interessanti, tanto per sollevare un po' di dubbi sul prezzo della democrazia.
Comunque siamo tutti adulti e vaccinati, dunque consapevoli che da entrambe le parti si fa un discreto uso della propaganda e del kompromat. Sì?
Bene, allora riassumo l'articolo.
Agli inizi d'aprile i compagni di Limonov (Partito Nazional-Bolscevico) hanno preso l'equivalente di 40.000 dollari dal Fronte Civile Unito di Kasparov. Gran parte di questi soldi era destinata alla produzione e distribuzione di materiale propagandistico di alta qualità: volantini, adesivi, manifesti. Se prima il Partito Nazional-Bolscevico era in grado di stampare solo volantini da quattro soldi usando una stampante a getto d'inchiostro e carta economica, adesso il livello di stampa è professionale e la carta è di buona qualità. Nel Partito Nazional-Bolscevico è stata creata una brigata costituita da 45 affiliati, 10 attivisti del semisconosciuto "Smena" ("Cambiamento", "Nuova generazione") e 5 appartenenti al movimento arancione "Oborona" ("Difesa"). Ogni membro della brigata doveva distribuire ogni giorno 600 copie del giornale "Marcia dei dissenzienti", in cambio di un bonus di 600 rubli. Il giornale è uscito in tre numeri speciali con una tiratura di 100.000 copie ciascuno. La rivista è stampata su carta economica e costa 2-3 rubli a copia. Di questo passo si arriva comunque a una spesa totale di 600-900 mila rubli. Dato che ci lavorano giornalisti come Gol'c, Ryklin e Marina Litvinovič, solo lo stipendio della redazione deve aggirarsi attorno ai 50.000 dollari al mese.
Si spende anche in altre forme propagandistiche, oltre al giornale: ci sono cinque varianti di adesivi, prodotte ciascuna in 100.000 esemplari. Ogni adesivo costa 3 rubli, quindi la spesa totale è di 1.500.000 rubli, cioè quasi 60.000 dollari.
Poi gli organizzatori della marcia spendono un bel po' di soldi per convincere i giovani a partecipare: agli studenti dell'Università Statale di Mosca (MGU), della Baumanka (Università Tecnica Statale) e dell'Università Russa dell’Amicizia tra i Popoli (RUDN) sono stati offerti 500 rubli. Nei dormitori della RUDN sono particolarmente ricercati gli studenti ceceni, ai quali vengono offerti - pare - addirittura 800 rubli. L'arruolamento procede poi nelle palestre, dove vengono proposti 600 rubli per prendere parte all'azione.
Il leader dei nazional-bolscevichi ha speso 100.000 dollari per garantire la presenza a Mosca di 800 membri (una specie di servizio d'ordine del partito) dalle regioni, e altri 200, per una cifra inferiore, ne ha forniti Udal'cov con la sua Avanguardia della Gioventù Rossa (AKM). Questi nazional-bolscevichi viaggiano in autobus di lusso e per ospitarli sono stati affittati decine di appartamenti a Mosca e in periferia.
"Altra Russia" e il Fronte Civile Unito hanno mascherato l'afflusso degli attivisti da tutto il paese organizzando delle cosiddette conferenze che si sono svolte il 12 e il 13 aprile al centro "Gamma-Delta" e nel complesso alberghiero "Izmajlovo". Dunque c'è stata una spesa per gli spostamenti e anche per il pernottamento. E poi l'affitto delle sale, il materiale da distribuire tra i partecipanti, ecc. Gli ospiti dell'"Izmajlovo" saranno costati qualcosa come 4,5 milioni di rubli, cioè 175.000 dollari.
Corre voce (e qui siamo davvero in pieno kompromat) che Kasparov abbia fatto un patto con Potkin, leader del DPNI*, cioè il Movimento contro l'Immigrazione Illegale. Potkin avrebbe preso 100.000 dollari in cambio della partecipazione dei suoi attivisti alla Marcia del 14 aprile e ad altre iniziative di "Altra Russia". Il DPNI avrebbe posticipato di due ore il proprio meeting per permettere ai suoi membri di andare alla Marcia. C'era già stata un'azione congiunta di DPNI e arancioni, il 5 aprile scorso sul Novij Arbat.
Per rafforzare la posizione mediatica del DNIP sarebbe stato chiamato Askar Turganbaev, di origine kazaka, creatore di RuTube (lo YouTube russo) e noto giornalista liberale: sarà lui a promuovere la cosiddetta DPNI-TV.
L'effetto dei soldi affluiti al DPNI, secondo l'autore dell'articolo, è già ben visibile: il giornale del movimento, "Dozor" (Pattuglia), è uscito il 31 marzo con una tiratura di 100.000 copie e carta di buona qualità. Il costo di una copia è di circa 20 rubli: in tutto fanno due milioni di rubli, senza contare le spese per gli stipendi della redazione.
Ho sintetizzato le voci principali (per esempio, sono stati calcolati anche i costi delle camere d'albergo in cui sono stati ospitati i partecipanti alle convention), e vi ricordo che naturalmente l'articolo è tutto da verificare, anche se appare abbastanza documentato: insomma, secondo l'autore il costo complessivo della Marcia ammonterebbe a 18 milioni di rubli, o, nella valuta del paese amato da Kasparov e Kas'janov (e molto meno da Limonov), 700.000 dollari.

*il DPNI, cioè il Movimento contro l'immigrazione illegale, è un'organizzazione di estrema destra guidata da Aleksandr Belov (Potkin), già membro del movimento ultranazionalista e fortemente antisemita Pamjat'. Il DPNI è stato fondato nel 2002, in reazione alle violenze etniche tra gli abitanti di un quartiere periferico di Mosca e gli immigrati delle repubbliche del Caucaso Meridionale, e organizza manifestazioni in tutta la Russia (compresa la famigerata Marcia Russa, un concentrato di xenofobia e fascismo mascherato da "orgoglio etnico"). Nonostante il suo nome, il Movimento contro l'immigrazione illegale prende di mira anche cittadini russi di origine cecena e nordcaucasica. Conta 5000 membri in 30 regioni.

Update: che per andare alle marce oggi vada di moda farsi pagare è anche accennato in questo articolo dell'ex-capo della Direzione territoriale di Mosca, apparso sul Kommersant: commento interessante perché distingue tra le reazioni delle autorità alle manifestazioni di protesta di Mosca, Kiev e Biškek, e per la considerazione finale.

martedì, aprile 17, 2007

VVP e il babbeo

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin telefonò al babbeo che scriveva su di lui tutte quelle scemenze su internet.
- Ascolta, bratello, - disse Vladimir Vladimirovič™, - Ma perché non hai scritto niente della Marcia dei Dissenzienti?
- E perché avrei dovuto scriverne? - grugnì il babbeo per tutta risposta.
- Come, come? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva, - E la scorretta condotta del potere? E gli abusi dei pulotti? Non si sono forse messi a picchiare persone senza alcuna colpa, semplici passanti!
- Beh, picchiare hanno picchiato, - borbottò il babbeo. - Era la prima volta, forse? Cosa c'è di interessante?
- Allora dimmelo tu, cos'è interessante! - esclamò Vladimir Vladimirovič™, - Di cosa hai bisogno, per rendere il tutto più interessante?
- Io, devo rendere sempre tutto interessante? - si inalberò il babbeo, - Perché non lo fate voi, qualcosa di interessante? Perché non si può più fare come prima - androidi, qualche tizio della Jukos, comandanti ceceni? Dove li avete messi i comandanti?! Mi mancano tanto le storie di comandanti ceceni!
- Senti un po', bratello... - disse tutto confuso Vladimir Vladimirovič™, - Tu sei un gran...
- Io? - il babbeo alzò la voce, - Io non sono nessuno. Voi, invece, cosa mi avete combinato? Non succede nulla! La gente non fa che chiedersi quale macchina comprare e dove andare in vacanza. Niente attentati, niente processi clamorosi, niente bancarotte... neanche una stupida sparatoria in un'università - n-i-e-n-t-e! Oh, pensa un po', i pulotti hanno picchiato qualche passante. Sei stato di recente a una partita di calcio?
- Cosa c'entra adesso il calcio? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva, - Cosa c'entra il calcio?
- Perché ogni settimana agli stadi c'è una marcia dei dissenzienti di migliaia di persone, - il babbeo ormai stava praticamente urlando, - E ogni settimana le prendono dalla polizia! Vuoi che mi metta a scrivere di questo? Di questo? Dove sono gli attentati? Dove sono gli attentati, mi domando! Dove sono il terrore e la confusione? Dov'è Chodorkovskij?!
- Quieto, su, quieto, - brontolò Vladimir Vladimirovič™, - Arriva, dai. Arriva, il tuo Chodorkovskij. Lo fanno venire appositamente per...
Vladimir Vladimirovič™ riagganciò e guardò pensoso dalla finestra del suo studio presidenziale.
- Non ci capisco un cavolo, - disse sommessamente Vladimir Vladimirovič™, - Piaci all'uno, non piaci all'altro... Soddisfi l'altro, scontenti l'uno... Mi sa che passo con i dissenzienti.

da: vladimir.vladimirovich.ru