sabato, gennaio 22, 2005

Operazione "I Dont' Like Mondays"

Secondo uno "studio" britannico il prossimo lunedì 24 gennaio ha le carte in regola per essere il giorno più sfigato dell'anno, the Day of Misery. C'è persino qualche perditempo che si è preso la briga di condensare in una formula l'infelicità di quelle fatali 24 ore:

1/8W+(D-d) 3/8xTQ MxNA

dove W è il tempo atmosferico, D sono i debiti, d lo stipendio previsto per il mese di gennaio, T il tempo trascorso da Natale, Q il tempo trascorso da quando è naufragato il tentativo di rinunciare a una cattiva abitudine, M è il livello motivazionale e NA la necessità di agire.
In italiano sarebbe più o meno tradotta così: 1/8T+(D-S) 3/8xTR MxNA, che nel mio caso andrebbe moltiplicato per il LIS, livello invadenza suocera, o il LFMA (lasciato fari della macchina accesi - un classico).

Lettori fedeli e occasionali di questo weblog, vincete la pigrizia e la timidezza e preparatevi a raccontarmi il vostro lunedì 24, nei commenti o via e-mail (mirumir[chiocciola]gmail.com): potete condensare il tutto in poche parole, in una formula, in un racconto, in una foto, in quello che volete voi. Spargete la voce, e fate finta di essere in tanti.

La salsa al caramello del Guardian

Io non vorrei far un weblog solo sugli Errata Corrige del Guardian, ma non è colpa mia se sono irresistibili:

Oggi si tenta di correggere un disastro culinario:

"A typographical error in Heston Blumenthal's recipe for caramel sauce, page 58, Weekend, January 1, reduced the amount of milk to 37ml. It should have been 375ml.
The Guardian, sezione "Corrections".

Se non altro, questo rende più facile riconoscere i coraggiosi seguaci di Blumenthal: sono quelli che dall'inizio dell'anno se ne vanno in giro con scaglie di caramello incastrate tra i denti.

venerdì, gennaio 21, 2005

Du passé faisons table rase

Confondere la melodia dell'Internazionale con quella di O Tannenbaum non è facilissimo, ma il Guardian c'è riuscito:

"We inadvertently stated that Tannenbaum is the tune of the Internationale (Ring it up, Life, Online, page 18, yesterday). It is the traditional German tune mostly associ ated with the socialist song The Red Flag (as well as the carol, O Christmas Tree, and the state songs of Iowa, Maryland, Michigan, and New Jersey). The tune of the Internationale was composed by Pierre Degaytre in 1888".
The Guardian, sezione "Corrections".

giovedì, gennaio 20, 2005

La sicurezza di sé dell'uomo-matita



L'uomo-matita è "un uomo lineare, con un'eleganza naturale che nasce dalla buona educazione, con una sicurezza di sé che gli permette di sfoggiare, insieme a un impeccabile completo sartoriale, accessori come sacche e colbacchi di pelliccia".
Ma nella proposta, "classica e aristocratica", c'è "anche un certo cote' [sic] alla Fassbinder". Cioè, "bei maglioni di cachemire blu portati con i pantaloni di flanella e il trench di lana dello stesso colore". Cosa vi credevate.

mercoledì, gennaio 19, 2005

A wonderful opportunity

"I do agree that the tsunami was a wonderful opportunity to show not just the U.S. government, but the heart of the American people, and I think it has paid great dividends for us."
Condoleeza Rice

Far finta di essere sani

Smettete di fumare, bevete meno, occhio al girovita, attenti ai farmaci: grazie al governo Berlusconi saremo i più sani e i più belli del cimitero. Un altro sogno esaudito.

domenica, gennaio 16, 2005

Omini nel cervello

"Why do you think [Osama] bin Laden has not been caught?"
"Because he's hiding".

Dalla trascrizione dell'intervista del Washington Post a George W. Bush.
Tra le altre cose, lui Abu Mazen lo chiama Abu Amas, e meno male che lo stima.

Chat du jour



Oggi il Signor G.* è stato Gatto del giorno su Catster.
Da una rapida conta mi sono accorta che ha più amici di me, non male per uno che passa la giornata a dormire nel lavandino.

* il nome ufficiale non è frutto delle mie paranoie, né di un trip momentaneo per gli scultori spartani; è utilizzato principalmente per impressionare veterinari, suocere e fiscalisti e per richiamare la creatura all'ordine quando decide di dare la scalata alle tende del salotto.

Addirittura

"Se la sinistra andasse al governo, questo sarebbe l'esito: miseria, terrore, morte".
Avanti, mani in alto e uscite len-ta-men-te dalla testa di Berlusconi.

sabato, gennaio 15, 2005

Agenzia Walrus/Love bomb

Il New Scientist oggi pubblica un'esilarante descrizione di alcune armi chimiche non letali proposte al Pentagono dall'US Air Force Wright Laboratory di Dayton, Ohio, per minare il morale e il senso della disciplina del nemico: sostanze in grado di attrarre i topi o sciami di api inferocite, oppure di causare una seria e duratura alitosi (permettendo così di distinguere tra guerriglieri e civili). Ma la migliore è questa: una sostanza afrodisiaca in grado di provocare un'attrazione sessuale irresistibile tra commilitoni, diffondendo comportamenti omosessuali definiti come un "effetto spiacevole, ma decisamente non letale" sul morale del nemico.
Si chiamava Sunshine Project, era il 1994. Il materiale è pubblico, se la resistenza irachena vuole pensarci su.

giovedì, gennaio 13, 2005

Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi rumeni

Mamma e papà si sono conosciuti su Internet, e lui è stato chiamato Yahoo. Un'occhiata veloce ai Viaggi di Gulliver, magari, prima, no?
È successo in Transilvania, notizia Reuters.

mercoledì, gennaio 12, 2005

martedì, gennaio 11, 2005

Piramidi

"Don't cheerleaders all over America form pyramids six to eight times a year? Is that torture?"
Guy Womack, avvocato difensore del sergente riservista Charles Graner, sotto accusa per le torture di Abu Ghraib.

Cronache della città di G./La lotteria

Una volta i goriziani, per acquistare il biglietto della Lotteria, andavano almeno a Trieste. E fino a una decina d'anni fa era normale che l'una o l'altra delle mie nonne dicesse: "Vai a Milano? Mi compri un biglietto della Lotteria?". Perché con un biglietto comprato a Milano o in un autogrill del Lombardo-Veneto si poteva forse vincere, con uno della città di G. mai.

Chi sia il vincitore, non si sa. Un commerciante che ha tenuto le saracinesche stranamente abbassate? Un operaio dell'Enel?

Giorni fa si è fatta strada un'altra ipotesi, basata sulle dichiarazioni della proprietaria della tabaccheria - l'affascinante e anticonformista Maruška - che ricordava una persona distinta, insomma, un intellettuale, e allora perché non magari un intellettuale organico, di stampo gramsciano?



Poi, con un biglietto anonimo al quotidiano, il protagonista smentisce.
Di essere milionario? No.
Di essere un intellettuale? Ma no.
Di essere di sinistra:



Credetemi, io li adoro quando fanno così.

lunedì, gennaio 10, 2005

Agenzia Walrus/Ma anche i cattolici croati non scherzano

Competizioni come "La classe più cattolica", il "Super show cattolico" e il "Campionato cattolico di calcetto": sono tutte idee dell'iperattivo catechista del sobborgo fiumano di Srdoci, Martin Miletic, uno che per promuovere Gesù aveva pensato bene di puntare sulla sana competizione. Ma chi poteva immaginare che a mettergli i bastoni tra le ruote sarebbe stato proprio l'Ufficio catechisti? Riassumendo, secondo l'arcidiocesi il Miletic faceva marketing un po' troppo aggressivo.
Sembra una cosa dei Monty Python, ma l'ho letta ieri sul Piccolo di Trieste.

53 Telecom che parla

Dalle trionfali "Telecomnews" allegate alla bolletta di dicembre:
"Dall'8 dicembre e fino all'8 giugno 2005, TelecomItalia mette gratuitamente a disposizione il numero 164 48 per la raccolta fondi "Un Euro per un Bambino", per la realizzazione di un Padiglione di 6000 mq all'interno della Sede di Roma del Policlinico Pediatrico Bambino Gesù. Chiamando a questo numero avrà l'opportunità di donare 2 euro (iva inclusa) all'iniziativa e, se lo vorrà, potrà anche giocare al Lotto".
Splendido: con un solo numero posso fare qualcosa per i bambini malati, donare alle casse dello Stato (e come mai l'operazione si chiama "Un Euro per un Bambino", se gli euro sono due? – perché non "Due Euro per un Bambino" o al limite "Due Euro per due Bambini"? – mistero), e puntare sul 53 ritardatario sulla ruota di Venezia.

domenica, gennaio 09, 2005

Time may change me

"I still don't know what I was waiting for
And my time was running wild
A million dead-end streets
Every time I thought I'd got it made
It seemed the taste was not so sweet
So I turned myself to face me
But I've never caught a glimpse
Of how the others must see the faker
I'm much too fast to take that test

Ch-ch-ch-ch-Changes"

David Bowie, Changes

giovedì, gennaio 06, 2005

Cronache della città di G./Suicidi temuti

È il 6 di gennaio.
Se vedete il pupazzo di una vecchia con grosso naso, capelli grigi e vestitino rustico probabilmente voi pensate alla Befana. Al limite, a una roba di Cattelan.
Invece – a causa forse dell'entusiasmo tipicamente goriziano per l'autoeliminazione (con pistolettata, volo dal balcone, seppuku domestico, suicidio etilico) – nella città di G. è scattato l'allarme.

Almost certainly

"The desperate housewives, of the television series of that name, page 10, G2, January 3, may live in clapboard houses but almost certainly not in clapperboard houses".
The Guardian, sezione "Corrections" di oggi.

Clapboard = assicella di legno per rivestimenti
Clapperboard = tavoletta del ciac