domenica, gennaio 16, 2005

Omini nel cervello

"Why do you think [Osama] bin Laden has not been caught?"
"Because he's hiding".

Dalla trascrizione dell'intervista del Washington Post a George W. Bush.
Tra le altre cose, lui Abu Mazen lo chiama Abu Amas, e meno male che lo stima.

Chat du jour



Oggi il Signor G.* è stato Gatto del giorno su Catster.
Da una rapida conta mi sono accorta che ha più amici di me, non male per uno che passa la giornata a dormire nel lavandino.

* il nome ufficiale non è frutto delle mie paranoie, né di un trip momentaneo per gli scultori spartani; è utilizzato principalmente per impressionare veterinari, suocere e fiscalisti e per richiamare la creatura all'ordine quando decide di dare la scalata alle tende del salotto.

Addirittura

"Se la sinistra andasse al governo, questo sarebbe l'esito: miseria, terrore, morte".
Avanti, mani in alto e uscite len-ta-men-te dalla testa di Berlusconi.

sabato, gennaio 15, 2005

Agenzia Walrus/Love bomb

Il New Scientist oggi pubblica un'esilarante descrizione di alcune armi chimiche non letali proposte al Pentagono dall'US Air Force Wright Laboratory di Dayton, Ohio, per minare il morale e il senso della disciplina del nemico: sostanze in grado di attrarre i topi o sciami di api inferocite, oppure di causare una seria e duratura alitosi (permettendo così di distinguere tra guerriglieri e civili). Ma la migliore è questa: una sostanza afrodisiaca in grado di provocare un'attrazione sessuale irresistibile tra commilitoni, diffondendo comportamenti omosessuali definiti come un "effetto spiacevole, ma decisamente non letale" sul morale del nemico.
Si chiamava Sunshine Project, era il 1994. Il materiale è pubblico, se la resistenza irachena vuole pensarci su.

giovedì, gennaio 13, 2005

Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi rumeni

Mamma e papà si sono conosciuti su Internet, e lui è stato chiamato Yahoo. Un'occhiata veloce ai Viaggi di Gulliver, magari, prima, no?
È successo in Transilvania, notizia Reuters.

mercoledì, gennaio 12, 2005

martedì, gennaio 11, 2005

Piramidi

"Don't cheerleaders all over America form pyramids six to eight times a year? Is that torture?"
Guy Womack, avvocato difensore del sergente riservista Charles Graner, sotto accusa per le torture di Abu Ghraib.

Cronache della città di G./La lotteria

Una volta i goriziani, per acquistare il biglietto della Lotteria, andavano almeno a Trieste. E fino a una decina d'anni fa era normale che l'una o l'altra delle mie nonne dicesse: "Vai a Milano? Mi compri un biglietto della Lotteria?". Perché con un biglietto comprato a Milano o in un autogrill del Lombardo-Veneto si poteva forse vincere, con uno della città di G. mai.

Chi sia il vincitore, non si sa. Un commerciante che ha tenuto le saracinesche stranamente abbassate? Un operaio dell'Enel?

Giorni fa si è fatta strada un'altra ipotesi, basata sulle dichiarazioni della proprietaria della tabaccheria - l'affascinante e anticonformista Maruška - che ricordava una persona distinta, insomma, un intellettuale, e allora perché non magari un intellettuale organico, di stampo gramsciano?



Poi, con un biglietto anonimo al quotidiano, il protagonista smentisce.
Di essere milionario? No.
Di essere un intellettuale? Ma no.
Di essere di sinistra:



Credetemi, io li adoro quando fanno così.

lunedì, gennaio 10, 2005

Agenzia Walrus/Ma anche i cattolici croati non scherzano

Competizioni come "La classe più cattolica", il "Super show cattolico" e il "Campionato cattolico di calcetto": sono tutte idee dell'iperattivo catechista del sobborgo fiumano di Srdoci, Martin Miletic, uno che per promuovere Gesù aveva pensato bene di puntare sulla sana competizione. Ma chi poteva immaginare che a mettergli i bastoni tra le ruote sarebbe stato proprio l'Ufficio catechisti? Riassumendo, secondo l'arcidiocesi il Miletic faceva marketing un po' troppo aggressivo.
Sembra una cosa dei Monty Python, ma l'ho letta ieri sul Piccolo di Trieste.

53 Telecom che parla

Dalle trionfali "Telecomnews" allegate alla bolletta di dicembre:
"Dall'8 dicembre e fino all'8 giugno 2005, TelecomItalia mette gratuitamente a disposizione il numero 164 48 per la raccolta fondi "Un Euro per un Bambino", per la realizzazione di un Padiglione di 6000 mq all'interno della Sede di Roma del Policlinico Pediatrico Bambino Gesù. Chiamando a questo numero avrà l'opportunità di donare 2 euro (iva inclusa) all'iniziativa e, se lo vorrà, potrà anche giocare al Lotto".
Splendido: con un solo numero posso fare qualcosa per i bambini malati, donare alle casse dello Stato (e come mai l'operazione si chiama "Un Euro per un Bambino", se gli euro sono due? – perché non "Due Euro per un Bambino" o al limite "Due Euro per due Bambini"? – mistero), e puntare sul 53 ritardatario sulla ruota di Venezia.

domenica, gennaio 09, 2005

Time may change me

"I still don't know what I was waiting for
And my time was running wild
A million dead-end streets
Every time I thought I'd got it made
It seemed the taste was not so sweet
So I turned myself to face me
But I've never caught a glimpse
Of how the others must see the faker
I'm much too fast to take that test

Ch-ch-ch-ch-Changes"

David Bowie, Changes

giovedì, gennaio 06, 2005

Cronache della città di G./Suicidi temuti

È il 6 di gennaio.
Se vedete il pupazzo di una vecchia con grosso naso, capelli grigi e vestitino rustico probabilmente voi pensate alla Befana. Al limite, a una roba di Cattelan.
Invece – a causa forse dell'entusiasmo tipicamente goriziano per l'autoeliminazione (con pistolettata, volo dal balcone, seppuku domestico, suicidio etilico) – nella città di G. è scattato l'allarme.

Almost certainly

"The desperate housewives, of the television series of that name, page 10, G2, January 3, may live in clapboard houses but almost certainly not in clapperboard houses".
The Guardian, sezione "Corrections" di oggi.

Clapboard = assicella di legno per rivestimenti
Clapperboard = tavoletta del ciac

martedì, gennaio 04, 2005

Hi, I'm Richard Gere

"Salve, sono Richard Gere e vi parlo a nome di tutto il mondo. Siamo con voi in queste elezioni. È importante: andate a votare".
È l'appello di Richard Gere al popolo palestinese per le elezioni del 9 gennaio (mi sono sempre chiesta, in effetti: "ma quanto sarà popolare Richard Gere nei territori?" - un casino, evidentemente).
Oggi a Beit Lahiya le truppe di occupazione israeliane hanno sparato colpi di mortaio su alcuni contadini palestinesi che raccoglievano patate e fragole in un campo. Sono state fatte a pezzi sette persone, tra cui almeno cinque ragazzi tra i 10 e i 17 anni. Quattro delle vittime appartenevano alla stessa famiglia.
Il problema non è che i palestinesi non vanno a votare.
È che faticano a diventare maggiorenni.

Borderline

Ho letto sulla Repubblica che i Ds di Marmirolo e dintorni hanno immediatamente preso le distanze da Roberto Del Bosco: uno che non era neanche tesserato, più vicino agli ambienti di Rifondazione, insomma, "un borderline". Ve lo dicevo, che prima o poi ci avrebbero scoperti.

Ragioniamo.
Coronella, deputato di An, chiede l'ergastolo; Il Giornale titola "Luzi vuole il Nobel e per questo attacca Berlusconi" ("Povero vecchio, bisogna capirlo. In fondo fa tenerezza. E non sarò certo il primo letterato nostrano a barattare la coscienza con qualche personale beneficio. Altri prima di lui han fatto di peggio"); il solito Calderoli avverte che "Dal Bosco potrebbe reiterare il reato, se non contro Berlusconi contro qualche altro esponente della casa della libertà"; la legge "stronca Dal Bosco" è già pronta, ma potrebbe esser chiamata "Legge per la difesa dello Stato", come quella del 1926 (molto più tranquillizzante, ammettiamolo).
Insomma: "folle atto" (Fini), "campagna d'odio" (Bondi), "cattivi maestri della sinistra" (Tajani), "episodio di intolleranza e di inciviltà" (Fassino), "indegna mascalzonata" (Rutelli), "grave gesto di inciviltà" (Prodi). E poi il borderline è Dal Bosco.

"Mi sento come quando al cinema si guarda un film di quelli che non si capisce niente. E io sono pure entrato al secondo tempo": onestamente, come fa a non starti simpatico uno così?

lunedì, gennaio 03, 2005

If you are tired of London



I librai di Charing Cross, i saldi alla Waterstone's, un salto da Forbidden Planet, i negozi di vinile, il pomeriggio al Victoria & Albert, pranzare a tramezzini e aranciata nella Gamble Room, la sera tardi alla Tate, i pattinatori a Somerset House, la folla sulla South Bank a mezzanotte, tutto questo si sovrappone alle tante altre visioni di Londra, più o meno recenti: le passeggiate lungo il Regent's Canal, Primrose Hill, il cimitero di Highgate, le fontane d'estate a Somerset House, le serre di Kew, il parco di Greenwich in un pomeriggio di sole. E parecchi altri posti del passato, che mi piace rivedere e misurare con un mezzo sorriso e con simulato distacco, quelli che non hanno bisogno della cartina.

Forse sono queste le cose che aiutano a non trasformarsi in quarantenni inutili. È con una smorfia di imbarazzo e una scrollata di spalle che mi accorgo di non essere, nonostante tutto, tired of life.

E alla compagna che mi ha augurato un anno ro
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sso e libero, rispondo che certo, sarà proprio così.

domenica, dicembre 26, 2004

Memo del 26 di dicembre

Scrive il gatto di Babsi nei commenti:
"E dire che questo Cristo era persino un Capricorno".

Non solo Cristo era un Capricorno. Perfino mia suocera lo è.
E questo - tanto per non arrendersi al caos - ha probabilmente la stessa spiegazione del colesterolo buono e del colesterolo cattivo.

Appunti:
1. la prossima volta che si parla delle grandi scoperte dell'umanità, oltre alla penicillina ricordarsi di nominare l'Alka Seltzer;
2. dopo due giorni di incontri ravvicinati con salmone, scampi, gamberi e gamberetti, guardare Alla ricerca di Nemo non è una buona idea;
3. lo so benissimo, che l'anatra segnaposto non è un regalo; chi l'ha messa nella mia borsetta voleva incastrarmi.

venerdì, dicembre 24, 2004

Il signor G.

Buone feste a tutti dal tradizionalista di casa.



E cercate di sopravvivere.

giovedì, dicembre 23, 2004

È ufficiale

Secondo un'indagine Confesercenti-Swg, per gli under 24 il prossimo Natale si presenta "all'insegna delle spese, soprattutto legate ad abbigliamento e tecnologie".
"Il 34% destinerà più soldi dello scorso anno alle strenne mentre il 35% ha speso per la cena della Vigilia ed il pranzo di natale fra i 125 ed i 250 euro".
A Capodanno "resterà a casa solo il 49% dei giovani, il 13% andrà in discoteca ed il 37% viaggerà". E a mezzanotte del 31, "fuochi e botti per il 39% dei ragazzi (tra gli adulti spareranno 15 su 100) circa la metà dei quali disposti a spendere per acquistarli tra 75 e 125 euro".
I sogni nel cassetto? Un viaggio intorno al mondo, la casa al mare, auto e moto di grossa cilindrata.
Italia, anno 2004. Mense dei poveri, persone che frugano nei cassonetti, ci dormono, a volte ci muoiono dentro. Ci siamo?
Quindi direi che è ufficiale: gli under 24 italiani spacciano.