martedì, agosto 31, 2021

L'ultimo

LE GRANDI INTERVISTE

L'ULTIMO SOLDATO AMERICANO A KABUL

– Buongiorno.
– Buongiorno, lei è... ?
– Sono l'ultimo soldato americano in Afghanistan.
– Un'icona.
– No guardi, io non mi sento un'icona.
– Ma è veramente tutto verde come si vede nella foto?
– No no, io ho colori normalissimi.
– Lei è esperto in missioni di evacuazione.
– Sì, anche in famiglia quando abbiamo ospiti.
– Racconti.
– C'è sempre qualcuno che non si decide ad andarsene, come mia suocera.
– E lei?
– Io le porto il cappotto e l'accompagno alla porta con fermezza. Lei allora parte con il solito trucchetto dei saluti sulla soglia di casa, "Allora ciao", "Ciao", "Ciao", e così all'infinito. A volte dimentica apposta gli occhiali sul divano.
– E in questo caso?
– La evacuo con gentile fermezza. Stessa cosa quando con mia moglie dobbiamo uscire. Lei non è mai pronta, così avvio le manovre di evacuazione.
– Cioè?
– Prendo cappotto e borsetta e li butto giù dalle scale. Vede allora come corre.
– Funziona?
– Funziona sempre, l'ho imparato da un film. Ma non mi chieda il titolo, abbiamo perso l'inizio perché mia moglie e mia suocera erano in ritardo.
– Lei è sempre l'ultimo ad andarsene?
– Sì.
– Però sa come si dice, chi primo arriva bene alloggia.
– Non la sapevo. Io sapevo arriva bene chi arriva ultimo.
– No, eh, non proprio.
– Comunque mi tengono sempre un posto sull'aereo.
– Il bello del suo lavoro?
– Si vede il mondo.
– Il brutto del suo lavoro?
– Le alzatacce.
– Tutto qui?
– E non è sempre facile trovare un cocomero a Ferragosto.
– Grazie, arrivederci!
– Arrivederci!





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