venerdì, dicembre 21, 2007
La stella e la luna
La scorsa notte proiettavano vecchi filmati sul muro di una casa che sta(va) nella terra di nessuno tra le due sbarre del valico del San Gabriele. Niente di raffinato o di ufficiale, molta gente, per la maggioranza sloveni anziani, un gran bel traffico di bicchieri di vino, fette di prosciutto e panettone.
Una signora ("Son dada de là, ma že giovani che sona musica de giovani; la sa, musica - me perdoni - con parolacie") mi ha raccontato come nel '54 sia riuscita a venire in Italia, con due valigie caricate su un carro trainato da un cavallo. "Iera miseria, mi go fato poche škole, per guera". "E come ghe par, adesso, signora?" "Že bel. Mi digo che že bel. No? Sarà come ndar in Austria co la gita".
Mi piace questo scatto casuale che contiene la notte, una stella, una casa, l'ombra della rete, la luna, il confine, Gorizia, Nova Gorica, la Jugoslavia, il fiato di tante persone accalcate nel buio a fissare quel muro.
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