mercoledì, giugno 27, 2007

VVP e i nanorubli

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva accanto all'ingresso del deposito del Fondo di Stabilizzazione e contemplava il fosco risplendere delle monete d'oro mentre attendeva la visita successiva. Erano già passati i membri dell'Associazione degli industriali e degli imprenditori, il governatore del Distretto autonomo di Čukotka Roman Arkad'evič Abramovič, i funzionari del Ministero degli interni e dell'FSB.
A un tratto, in fondo al corridoio che conduce alle porte blindate del deposito, apparve il direttore del Servizio federale delle entrate Michail Pavlovič Morkecov. Michail Pavlovič si avvicinò timidamente a Vladimir Vladimirovič™, a mani vuote.
- N... nn... - bofonchiò Michail Pavlovič, tendendo verso Vladimir Vladimirovič™ la mano destra stretta a pugno.
- Cosa? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva, - Che, è la prima volta?
Il direttore del Servizio delle entrate annuì spaventato. Vladimir Vladimirovič™ sospirò.
- N... nn... - riattaccò Michail Pavlovič, arrossendo, - N... nn.. 'ntrate.
- Cos'è, sei balbuziente? - domandò Vladimir Vladimirovič™, - Dove stanno queste entrate?
- Na... n... ntrate - borbottò il direttore del Servizio delle entrate, aprendo il pugno - Nanoentrate.
Sul palmo della mano del direttore giaceva una banconota sgualcita da dieci rubli.
- Non ho ben capito, - disse con aria smarrita Vladimir Vladimirovič™, - Cos'è 'sta roba?
- Nanorubli, - disse Michail Pavlovič, avvilito, - Sono un miliardo di volte più piccoli. Non ti immagini neanche, bratello, quanto sia difficile raccoglierli!
Vladimir Vladimirovič™ fissò Michail Pavlovič con gli occhi spalancati.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

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