mercoledì, febbraio 28, 2007

VVP e gli Oscar

"Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin, mentre dormiva, fece un sogno. In questo sogno Vladimir Vladimirovič™ sedeva nella sala del Kodak Theatre nella città californiana di Los Angeles. Sul palcoscenico c'erano delle persone in smoking e in abito da sera che consegnavano ad altre persone in smoking e in abito da sera il premio 'Oscar' dell'accademia cinematografica americana.
- E ora, - disse dal palcoscenico un uomo ridente dalla pelle scura che assomigliava a un giornalista kazako, - Le nomination per il miglior documentario. Concorrono le seguenti opere dedicate alla vita e alla morte di Aleksandr Litvinenko: 'Omicidio alla russa', 'Ucciso con il polonio', 'La scia insanguinata di Putin' e 'Per non dimenticare niente e nessuno'.
Vladimir Vladimirovič™ sollevò con stupore le sue presidenziali sopracciglia. Sulla scena apparvero persone in smoking e in abito da sera e altre persone in smoking e in abito da sera consegnarono loro delle statuette dorate raffiguranti un uomo con una spada che ricordavano i monumenti degli eroi di guerra sovietici.
- E ora! - disse nuovamente l'uomo ridente dalla pelle scura che assomigliava a un giornalista kazako, - Le nomination per il miglior film! Concorrono le seguenti pellicole sulla vita e la morte di Aleksandr Litvinenko: 'Storia di Saša. Vita e morte di una spia russa' della Warner Brothers, 'Morte di un dissidente' della Columbia Pictures, 'Polonio' della Miramax e 'L'FSB fa esplodere la Russia' della Disney!
Vladimir Vladimirovič™ si guardò ansiosamente attorno. La sala rimbombava di applausi. Sulla scena apparvero persone in smoking e in abito da sera e altre persone in smoking e in abito da sera consegnarono loro delle statuette dorate raffiguranti un uomo con una spada che ricordavano i monumenti degli eroi di guerra sovietici.
- E ora! - strillò dal palcoscenico l'uomo ridente dalla pelle scura che assomigliava a un giornalista kazako, - Le nomination per il miglior attore protagonista! In concorso ci sono i seguenti attori, nel ruolo di Aleksandr Litvinenko: Johnny Depp! Daniel Craig! Quentin Tarantino! Takeshi Kitano! E... Woopy Goldberg!
Tutti i presenti in sala si alzarono in piedi e applaudirono. Vladimir Vladimirovič™ si guardò attorno con aria smarrita e si rese conto che l'unico a essere ancora seduto era lui.
Vladimir Vladimirovič™ arrossì e si alzò in piedi.
- Evviva Aleksandr Litvinenko! - gridò dal palcoscenico l'uomo ridente dalla pelle scura che assomigliava a un giornalista kazako, - Evviva l'uomo che con la sua morte ha salvato Hollywood!
- Evviva! - gridò la gente in smoking e in abito da sera che circondava Vladimir Vladimirovič™, - Evviva, evviva!
- Evviva! - gridò ancora dal palcoscenico l'uomo, - Alleluja! Alleluja per colui che ha avvelenato Aleksandr Litvinenko e ha salvato Hollywood!
- Alleluja! - ripeté la gente in smoking e in abito da sera, - Alleluja!
Vladimir Vladimirovič™ prese a ondeggiare insieme agli altri.
- Pu-tin! Patru-šev! Ter-zo man-da-to! - cominciò a scandire il pubblico, - Pu-tin! Patru-šev! Ter-zo man-da-to! Pu-tin! Patru-šev! Ter-zo man-da-to!
VV impallidì.
- Ascolta, bratello, - VV si sentì dare una gomitata dal suo vicino, nel quale riconobbe subito Jack Nicholson - Che, te ne stai zitto? Dài che è la nostra festa. Pu-tin! Patru-šev! Ter-zo man-da-to! Pu-tin! Patru-šev! Ter-zo man-da-to!
- P-pputin... Patrušev... Terzo mandato... - borbottò Vladimir Vladimirovič™, e gli parve all'improvviso che i polmoni gli si riempissero d'aria e tutto il suo organismo prendesse forza.
- Putin. Patrušev. Terzo mandato, - ripeté Vladimir Vladimirovič™ a voce un po' più alta. Si sentì molto meglio. Gli sembrava quasi di amare tutti quegli sconosciuti in smoking e in abito da sera. Gli piaceva molto esser lì accanto a loro a pronunciare, ripetere, e infine gridare queste parole semplici e dense di significato.
- Pu-tin! Patru-šev! Ter-zo man-da-to! - gridò Vladimir Vladimirovič™, e all'improvviso tutte le sue preoccupazioni per il governo lo abbandonarono e finirono in secondo piano, da qualche parte oltre le pareti della sala, là sulle vie di Hollywood brulicanti di neri con il cappellino da baseball che portavano in spalla stereo enormi dai quali usciva musica rap.
- Putin! Patrušev! Terzo mandato! - gridò Vladimir Vladimirovič™ con tutta la forza dei suoi presidenziali polmoni. - Putin! Patrušev! Terzo mandato!
Tutto divenno chiaro e comprensibile. Tutto divenne semplice e familiare.
Tutto divenne bellissimo".

Da: vladimir.vladimirovich.ru

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