lunedì, gennaio 22, 2007

Falso Allarme per Ragazzino Stufo e altre amenità

L'impresa
Eroe del giorno: Semaj Booker.
Altezza: 1,50 m.
Peso: 36 chili.
Il suo problema: come dice sua madre, "he just hates here", "odia questo posto".
Questo posto è: Lakewood, Tacoma.
L'impresa, parte prima: ruba un'Acura del 1986 e scappa a 150 chilometri all'ora. Poi fonde il motore e finisce contro un albero. Si rifiuta di scendere, quindi la polizia deve rompere un finestrino ed estrarlo a forza. Era il terzo furto con fuga in un mese.
L'impresa parte seconda: il giorno dopo si alza di buon'ora, esce di casa di nascosto e va all'aeroporto internazionale di Seattle Tacoma, a un'ottantina di chilometri da casa sua. Questo significa che ha fatto autostop, oppure ha rubato un'altra macchina. All'aeroporto però non ha una prenotazione né i soldi per un biglietto.
Primo livello di sicurezza: lo supera dicendo di aver perso la carta d'imbarco.
L'agente lo accompagna al banco della Southwest Airlines.
Secondo livello di sicurezza: Semaj racconta di dover raggiungere sua madre all'area di imbarco e fa il nome di una passeggera del volo per San Antonio. Ottiene una carta di imbarco e prende l'aereo per San Antonio.
Il problema: a San Antonio usa lo stesso trucco per salire su un aereo per Dallas, ma non è altrettanto fortunato.
Fine della fuga.
Il commento del rappresentante democratico di Washington Norm Dicks: "Abbiamo speso milioni di dollari e provocato disagi ai passeggeri cercando in tutti i modi di rendere sicuri i voli. Se un ragazzino di 9 anni riesce a passare attraverso questo sistema di sicurezza dobbiamo proprio rivedere un po' di procedure".

La maglietta
Va all'aeroporto di Melbourne per prendere un volo per Londra, ma la Quantas gli dice di togliersi la maglietta, che rappresenterebbe un potenziale rischio per la sicurezza e per la tranquillità degli altri passeggeri. La maglietta reca l'immagine di Bush e la scritta "World's number 1 terrorist". Troppo didascalica, a quanto pare.
Personalmente, continuo a preferire "If you can read this, you are not the President", "Yeehaw! Is not a foreign policy", "Quiet! The President is trying to think" e la sempre valida "Somewhere in Texas a village is missing its idiot".

Il giochino definitivo
"I giudizi sul gioco sono, diciamo, contrastanti. 'È piuttosto stupido', scrive uno. 'È il miglior gioco del mondo!' si entusiasma un altro. Io dirò semplicemente che è abbastanza stupido e che richiede buoni riflessi e la capacità di adattarsi a regole che cambiano in modo assurdo e arbitrario.

Proprio come accade oggi negli aeroporti".

Così Robert Sharkey descrive sul New York Times il gioco flash online Airport Security di Ian Bogost.
Bene, noi possiamo tranquillamente adottarlo come gioco ufficiale di questo blog.
Eccolo qui.

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