venerdì, maggio 07, 2004

La ragazza con l'iracheno al guinzaglio

I"Entra nell'esercito, vedi il mondo, conosci gente interessante... e uccidila."
Woody Allen

Lynndie R. England, 21 anni, 372simo battaglione di polizia militare, è la ragazzina sorridente che trascina al guinzaglio un iracheno in uno scatto ormai famoso (e indica – simulando con le mani una pistola – i genitali di un prigioniero incappucciato, e ancora posa su sfondo di piramidi di prigionieri nudi). Leggiamo che "si era arruolata per pagarsi il college". E che fin da bambina ha avuto una propensione per le "emozioni forti": amava temporali e cicloni, e se c'era un tornado, hanno detto i genitori, non c'era verso di farla rientrare.
Secondo alcuni studiosi, la "trasformazione" in aguzzino non sarebbe nulla di straordinario: chiunque potrebbe superare il limite. Immagino. (Ma mettere in scena l'umiliazione e il dolore, fotografarli e far circolare le immagini – 1000, si dice, masterizzate su compact disc – è un'altra cosa ancora: è forse questa tortura in formato jpeg che rende il tutto ancora più ripugnante.)
Parenti e amici descrivono oggi il soldato England come una donna dura e indipendente, una che "non ha paura di spezzare con le mani un chiodo", come ha detto una compagna d'armi.

Ci sono cose che mi fanno rimpiangere le infermierine zombie di Silent Hill 1 e 3. Quelle armate di accetta, quelle che bisognava colpire tre volte perché sotto di loro si allargasse una definitiva, pacificante pozza di sangue.

Nessun commento:

Posta un commento