lunedì, marzo 09, 2009

Vogliamo l'occhio e anche la sua parte/2

Voyeurismo, parte seconda (la prima è qua).

- Sai quella famigliola che abita al secondo piano?
- Dove?
- Da te. Coppia giovane con due bambini piccoli.
- Eh.
- Hai presente?
- Circa.
- Che lui c'è scritto dottore sul campanello, ma chissà di cosa, dottore.
- Mamma.
- Forse suo padre lo conosco, è quello che fa le strutture con le bombe. Alto alto, con una moglie piccola piccola.
- Mamma, guarda che io non sempre ti capisco, certe volte sembra che mi stai facendo le carte.
- Cosa c'è da capire? Comunque. Sai che si trasferiscono vicino a casa mia?
- Ma va.
- Sai quella casa in vendita da anni, che ti piaceva?
- Non è che proprio mi piaceva.
- Vabbe', quella casa che io avevo anche telefonato all'agenzia per curiosità.
- Ma a me non interessava proprio tanto, serviva telefonare?
- Insomma, si trasferiscono lì. C'erano un sacco di lavori da fare. Poverini.
- Eh.
- Chissà che mutuo, di questi tempi. Prezzo impegnativo, mi avevano detto all'epoca. E c'era anche una vecchia dentro, mi pare.
- Mamma, ma tu come fai a sapere che vanno a stare lì?
- Li ho visti per caso. Così. Mettevano giù uno zerbino davanti alla porta di casa.
- E a che punto stanno con i lavori?
- Questo non lo so. Non è che con il binocolo si riesce proprio a capire tutto.

sabato, marzo 07, 2009

Lermontov & McCartney

Белеет парус одинокий, Beleet parus odinokij, è il primo verso di una lirica di Michail Jur'evič Lermontov, "La vela" (1832).

La Vela

Biancheggia, vela solitaria
Del mare nell'azzurra bruma...
Cosa in lontana terra cerca?
Al paese natìo cosa ha lasciato?…

Fremono l'onde, il vento fischia,
l'albero piega e geme...
Ahimè! Felicità non cerca
e da felicità non viene!

Sott'essa il flutto più chiaro del cielo;
sopra, del sole d'oro il raggio…
Ed essa inquieta chiede la tempesta,
come nelle tempeste fosse pace!

(Trad. di Tommaso Landolfi, Einaudi, Torino 1963)

È anche il titolo di un celebre racconto scritto nel 1936 da Valentin Petrovič Kataev e ambientato a Odessa nel 1905 sullo sfondo degli eventi della rivoluzione. Dal racconto fu tratto un anno dopo, in occasione del ventennale della rivoluzione di ottobre, un film - il primo prodotto dalla Sojuzdetfilm (gli studi cinematografici sovietici specializzati in film sull'infanzia, in seguito Kinestudija Gor'kij) - diretto da Vladimir Grigor'evič Legošin.

È infine il titolo di una canzone, con testo della poesia di Lermontov e musica del compositore Barlamov (appare tra l'altro in una bella scena del film del 1971 di Kira Muratova, Dolgie Provodi, I lunghi addii).

Dunque a un russo, a un russista, a un post-sovietico o a un filosovietico post-litteram un parùs che belèet odinòkij dovrebbe riportare alla mente varie cose, e vi auguro di non trovarvi nei paraggi quando accade (declama? canta? cita? si dilunga? si entusiasma? si commuove? cazza la randa?).

A Google Translate invece fa venire in mente semplicemente questo (cliccate per ingrandire):



The long and winding road.
Sì.
A noi fondamentalmente ci ha fregato la musica pop.

venerdì, marzo 06, 2009

VVP e il peso politico

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin entrò nello studio del Presidente della Federazione Russa Dmitrij Anatol'evič Medvedev. Tra le mani Vladimir Vladimirovič™ reggeva una scatola piatta di metallo con un piccolo quadrante al centro.
- Ascolta, bratello, - disse Vladimir Vladimirovič™, appoggiando la scatola sul pavimento dello studio presidenziale, - Su, sali un po' qui.…
- Vladimir Vladimirovič™! - esclamò Dmitrij Anatol'evič, - Bratello! E che è? Io sono comunque il presidente, mica uno così!…
- Va bene, va bene… - brontolò Vladimir Vladimirovič™, - Ah già che sei presidente, sei... scusa. Sali un po' qua, sali, dai…
Dmitrij Anatol'evič sventolò la presidenziale mano in un gesto indispettito, si alzò dalla scrivania, si avvicinò a Vladimir Vladimirovič™ e salì sulla scatola di metallo.
La freccia oscillò bruscamente un paio di volte e poi si bloccò tra il 5 e il 6.
I due uomini osservarono il quadrante.
- Cinquantaquattro, - disse Vladimir Vladimirovič™, - Scendi.
Il presidente scese dalla scatola.
Vladimir Vladimirovič™ la raccolse e si avviò verso l'uscita dello studio.
- Ascolta, bratello, - domandò il Presidente un po' confuso, - Ma cos'è quella roba lì che hai?
- Una bilancia, - rispose Vladimir Vladimirovič™, - Misura il peso politico.
- E il tuo qual è? - domandò Dmitrij Anatol'evič.
- Il mio è di più, - rispose Vladimir Vladimirovič™, e uscì dallo studio.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

mercoledì, marzo 04, 2009

WRSASYDHT (Bonus Tracks)

[scusate, scusate, ma impossibile resistere:]

E' necessario espellere tutti gli immigrati se vogliamo debellare la divulgante criminalità e permettere così alla nostra Italia, la ripresa economica, sociale e mora

UPDATE:

Comunque
Non sono loro gli stupratori, e sia! resta il fatto che secondo il DNA sono comunque di ceppo rumeno!

Il Capo
I soldi finiscono, se non ne producono altri. Molte le testate solo a fare bastiano si scoprono rosse, anche ne i conti. Aveva ragione il Capo.

Stortare cartelli
l'Italia è un paese incustodito - non c'è manutenzione ! Es. un'auto sfonda un parapetto o storta un cartello ? Nessuno li sistemerà ! Nessuno vede, nessuno fa nien

Horror
Simona,ti lamenti per la legge sui cani?Il proprio cane è sempre più buono,capisco,ma immagina quei bambini dilaniati che urlano di orrore prima di morire?Che si fa?

E ci mancherebbe
IMPRENDITORI STANNO ESPROPIANDO I CITTADINI ITALIANI DELLA PATRIA DELLA SOVRANITà DELLA SICUREZZA,IN MOLTI PAESI GLI ITALIANI SONO DIVENTATI UNA MINORANZA.

martedì, marzo 03, 2009

Una vera minaccia di qualcosa

[Please do not read Spazio Azzurro: we do]

Ne jetez aucun object par la fennetre

Soluzione: 1) Campagna di sensibilizzazione agli italiani che buttano tutto dai finnestrini. 2) Multare i comuni che non puliscono sitematicamente ed efficacemente !

Diavolo di sporco
Come possiamo attrarre turisti con lo schifio che c'è in giro ? non bastano la storia, l'arte e i musei ! Serve ordine, puliiza e organizzazione !! Basta sporco !

Cartelli storti
Le strade Italiane fanno schifo !! sporco ovunque soprattutto sugli svincoli delle tangenziali - incuria - cartelli stradali storti ! buche, sabbia, lavori sospesi !!

Dermatiti
Berlusconi al centro della politica internazionale fa andare in bestia quelli del PD e gli altri. Franceschini poi è pieno di dermatiti e perde il senso delle parole.

Neanche la Bibbia
SILVIO NON IMBATTERTI IN UNA IMPRESA CHE NEPPURE LA SACRA BIBBIA HA SAPUTO RISOLVERE IL CONFLITTO SECOLARE FRA ISRAELE E PALESTINA PENSA AL TUO PAESE CHE VIENE OSTACOL

I congiuntivi a noi ci pettinano
segretario Franceschini ha proposto uno stipendio per chi perde il lavoro sarebbe giusto che i palamentari non rieletti il loro stipendio glielo passerebbero a loro

La crania
IL pdl alle prossime europee prende una memorabile botta nella crania e per colpa di Fini, i voti andranno alla lega, le nullità a questo portano!

Popolo sardo ajò
Vogliamo poter votare i nostri rappresentanti alle europee!! per avantaggiare i soliti siciliani ce ne stiamo a casa!!!

W l'anno breve
Vanno subito ripristinate le festivitá soppresse ! La soppressione ha portato nulla per l´economia. Le festivitá di cui trattasi sono le sequenti: (San Giusep

Do Brasiu/1
epifani: se passa il ddl su i scioperi "stati atenti".che vuol dire con stati atenti.questo per me eh una vera minaccia di qualcosa.doveva essere denunciato por mina

Do Brasiu/2
questi governatori che non vogliono le usine nucleari per coerenzia dovevano aprire mano di prendere l`energia che queste produrrano...ok?

Puffavan su per giù due mele o poco più

Tedesco chiama la polizia per "estraterrestri che parlano russo" BERLINO, 2 Marzo (RIA Novosti) - Un tedesco della Germania nord-occidentale ha chiamato la polizia, all'alba di lunedì, per segnalare un incontro ravvicinato con eXtraterrestri russofoni, ha dichiarato la polizia.

Il quarantenne di Gifhorn, Bassa Sassonia, ha chiamato la polizia alle 3:30 di lunedì affermando che sei creature extraterrestri, ciascuna delle quali alta circa 15 centimetri, volavano per il suo appartamento e parlavano russo.

Quando la polizia ha raggiunto la sua abitazione, l'uomo ha detto che gli alieni erano volati fuori dalla porta e si erano nascosti nelle fioriere.

Il portavoce della polizia non ha specificato se il "testimone" a sua volta parlasse il russo.

Link

Vogliamo metterci nei panni di questo straccio d'uomo che adesso ha degli ufi alti come puffi che gli parlottano nelle fioriere e nessuno che gli crede?

lunedì, marzo 02, 2009

Fratelli d'Italia

[We read Spazio Azzurro so you don't have, you really don't have to]


[Foto presa da inventati.org]

Forse anche il resto
Non riesco immaginare questo Governo senza crisi, avrebbe disorientato l'Europa e forse anche il resto. Gli prego la salute.

Orde
LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DI OGNI CITTA'NON PUO'ESSERE CONDIZIONATO DA ORDE DI EXTRACOMUNITARI SENZA ARTE E NE PARTE CHE SI AGGIRANO OVUNQUE PER DELINQUERE!!!

Facce
Fatevi un giro per le periferie e rendetevi conto di che razza di paese è diventato il nostro. Degrado e paura a stare fuori. Notate le facce che hanno certi immigrati

Abondandis abondandum
Quei tre lustri abondandi in meno, sono carta giusta nella partita futura del Paese. Abbiate pazienza.

Fiat robot
Lo ricordo bene, quando la Fiat prese fuoco, le vetture venivano fuori con pezzi mancanti, Gianni Agnelli dovette chiudere un anno per riaprire con i robot.

Gianfranco Fini eats kittens
Presidente non hai bisogno di Fini.Se non ti liberi di lui e del suo filocomunismo sei finito.Possibile che non ti convinci che ti vuole annientare?

Conspiracy/1
Visti i comportamenti della sinistra, stiamo attenti CHE NON SIANO LORO A AGGREDIRE GLI IMMIGRATI PER POI DARE LA COLPA ALLE NOSTRE PACIFICHE RONDE!!!


si al ponte di messina

Travisati
Piacenza,ieri sera.Una pacifica ronda di cittadini disarmati aggredita da un gruppo di rifondaioli travisati,per non farsi identificare.COM'E' DEMOCRATICA LA SINISTR

Vai che sei piccolo
Brunetta finalmente un uomo che ci voleva,vai che sei piccolo ma un grande della politica. ci piaci moltissimo.

Le villette
NELLA PROV.DI PI.SONO STATE FATTE 17 VILLETTE X 17 FAMIGLIE ROM,E AGLI ALTRI? SPESI UN MARE DI SOLDI X NON RISOLVERE NIENTE, ALLA FACCIA DEGLI ITALIANI SENZA CASA.

Conspiracy/2
tornato in auge,ha gia'detto che"contrasterà"con i suoi amici dei centri sociali i ns.pattugliamenti!STIAMO ATTENTI!Sono capaci di menare i Rom per poi darci la col

Smentiscono?
Sono felice e orgoglioso che i nostri emigratii smentiscano i comportamenti di questo tipo pilotato di emigrazione che ci sta rubando l'Italia. Fratelli d'Italia!

giovedì, febbraio 26, 2009

La solitudine dei numeri unici

- Pronto!
- Pronto, ciao papà, come stai?
- Eh!
- Cosa, eh?
- No, è che aspettavo un'altra telefonata.
- E allora?
- E allora ho pensato, adesso chi è questa che mi chiama papà.

mercoledì, febbraio 25, 2009

Città Senz'Acqua, La Rabbia Dei Goriziani, Donna Simula Rubinetto



Ieri mattina, verso le undici e mezza, ha smesso di funzionare Gmail.
Dopo cinque secondi di perplessità (durante i quali ho pensato di aver sfondato il limite massimo di 7 Giga e di essere stata epurata dal Signor Google) la notizia era patrimonio comune dell'umanità.

Un'ora dopo in tutta la città di G. mancava improvvisamente l'acqua. Un filo sottile dai rubinetti, un gorgoglio nei tubi, e poi basta, più niente. Non è che noi a G. siamo proprio tanto wired, dunque in casi del genere usi il metodo Anni Settanta: fai qualche telefonata, esci sul pianerottolo, scendi in strada, vai al supermercato. Due ore dopo non si sapeva ancora nulla. A quel punto i goriziani stavano già incazzati con i Vigili del Fuoco troppo evasivi, il servizio guasti di IrisAcqua non disponibile e la Protezione Civile in stato confusionale. Verso le quattro del pomeriggio la cittadinanza cominciava ad aver voglia di lavarsi le mani e di fare la pipì. Si meditava ormai di organizzare una ronda dell'acqua e di spedirla in missione perlustrativa all'acquedotto della Mainizza.

Ore sei di sera: lo scenario della catastrofe cominciava a delinearsi (intervento di manutenzione elettrica, incidente, fiammata, incendio, un ustionato, sarebbe andata per le lunghe). I goriziani, che nel frattempo ormai provvedevano alle necessità igienico-sanitarie con litri e litri di acqua minerale, se la prendevano, in ordine sparso, con:
- Dio, dìs, zio, paletta;
- le autorità cittadine;
- le pompe di sollevamento;
- le lobby delle autobotti;
- le ditte appaltatrici;
- Nova Gorica, immaginata tutta intenta a cantare sotto la doccia mentre noi ci si lavava i denti con la Radenska, jebenti kudic.
(I titoli di oggi: goriziani infuriati, ristoranti in ginocchio, Protezione Civile allertata).

Per quanto mi riguarda, alle nove avevo finito le riserve d'acqua minerale e meditavo se fare il bagno con il fragolino (che non mi piace tanto, dunque sacrificabile) o con il latte (che mi piace tanto e fa bene alla pelle).

Ma perché, perché nel mezzo di una tragedia cittadina questa donna aveva finito l'acqua minerale? Spieghiamolo senza vergogna.

Il signor G.
Il signor G. ha poche esigenze. Mangia poco e in orari madrileni, non rompe, aiuta in casa, è comprensivo, accetta che frequenti uomini alfa di dubbia sensibilità e donne che insistono nel fargli il solletico sotto le zampe. Chiede solo una cosa: l'acqua corrente. Quel gatto ha un rapporto amniotico con i lavandini, i rubinetti e i bidet. Se non corre non è acqua. A niente è valso il posizionamento strategico di ciotole nei siti più impervi della casa (per dargli la sensazione di conquistarsi uno specchio d'acqua, per quanto immobile).

E una cosa fa, in questi casi.
O esce e va al cine.
Oppure decide di simulare un rubinetto con l'ultima bottiglia da due litri.
Ho simulato.
Lui aveva una faccia tra il "non capisco", "questo è un grande disagio" e "qualcuno qui si è dimenticato di pagare la bolletta dell'acqua". E vaglielo a spiegare. Lappava e poi mi osservava perplesso.

- Com'è buooooona.
[...]
- Glugluglu, com'è buona.
[...]
- Bravo. Guarda come viene giù. Fresca fresca.
- Ma miao.
- Un po' più velocino, stella. Guarda, guarda come faccio io. Ma che bel signor rubinetto che abbiamo qui.
E così ci siamo finiti l'ultima bottiglia.

Poi sono andata al cine.

L'acqua è tornata dopo mezzanotte, prima un gracchiare secco di tubi e poi un filo sottile che la cittadinanza ancora sveglia ha osservato sospettosa ("Ma si potrà bere?" "Siamo sicuri?" "Non è che ce la pompano a quartini dall'Isonzo?").

Oggi: flusso normale, gusto delicato, accesso libero a tutti i rubinetti per i gatti di casa.
Gmail funziona.

[Dato che ieri era martedì grasso, se vedete in giro omenati con la barba di un giorno e tracce di makeup da blondinka messa giù da gara, naturalmente - jebenti kudic! - quelli sono goriziani].

martedì, febbraio 24, 2009

Psicopatici pazzi (gli immigrati)

(We read Spazio Azzurro so you don't have to)

Perché
I rom si lamentano per la presunta fatiscenza dei campi-nomadi. Perchè allora non se ne vanno nei normali camping a pagamento?

A me
A me Franceschini non piace proprio. Infatti è ancora più meschino di Veltroni, ma di molto!

Sul territorio
Immigrati: ora si mettono pure a fare il braccio di ferro. Espulsioni subito! Ma che stiamo scherzando? I clandestini non ci dovrebbero neppure stare sul territorio

Sotto
Chissà cosa c'è sotto queste rivolte e queste arroganti pretese dei clandestini a Lampedusa ... la cosa odora di sinistra ... ESPULSIONI SUBITO!

Salve
Sono un voto in piu. Vengo al posto dell`altro tolto per via di Mastella. Clemente torna utile in Campania spazzando i mancini e gli Udc.

Qualche
PERFAVORE ORGANIZZATE QUALCHE CONVEGNO PDL A CHIANCIANO TERME CHE ABBIAMO BISOGNO DI RESPIRARE ARIA NUOVA

Il colore viola negativo
La senatrice Anna finocchiaro sa, del colore viola negativo sulla scena. Accusando Berlusconi nella paura, perche` diviene cianotica ?

Attivare la Badescu
RAMONA BADESCU SI ATTIVI A FAR RIENTRARE I SUOI CONNAZIONALI CHE CONTINUANO A DELINQUERE LO FACCIA PER QUELLI ONESTI CHE VOGLIONO INTEGRARSI CON IL POPOLO ITALIANO QUI

Qualcosa
siamo intanti per organizzare qualcosa su chianciano terme ove tutt'ora la sinistra padroneggia aiutateci

L'ombra del dubbio
SU QUESTO SITO CI SFOGHIAMO TUTTI, NON DICO IL PRES DEL CONSIGLIO MA QUALCHE PARLAMENTARE DEI NOSTRI LI LEGGERà? FATECELO SAPERE ,CIAO.

Così
CI SONO KM DI COSTE DA RIPULIRE,MIGLIAIA DI ETTARI DI TERRENO DA LAVORARE E METTERE A FRUTTO ,ARGINI DI FIUMI DA BONIFICARE,ECC.FATE LAVORARE I DETENUTI COSì,MENOTASSE

Copyright is for losers©™
@Toscano. Io ho il copyright sul nome Toscano dal 2006. Ti prego di usare un altro nick. Grazie.

Anche
La sinistra dal dopoguerra ha un potere enorme,adesso è come un gigante al tappeto,bisogna finirla prima che si rialzi.Dobbiamo stravincere,anche con Mastella.

Come fanno
come fanno sti immigrati arrivano clandestini con barconi dentro camion senza soldi dopo poco aprono attività commerciali mentre gli italiani sono costretti a chiudere

L'omonimo
FRATTINI C HIEDA E OTTENGA DAL SUO OMONIMO MINISTRO RUMENO DIAGONESCU DI RIPRENDERSI NELLE PROPRIE GALERE I NUMEROSI DELINQUENTI RUMENI CHE SONO ARRIVATI NEGLI ULTIMI

We demand a recount
PDL e Lega devono invalidare la truffa del televoto di Sanremo.Non è possibile che Costanzo/DeFilippi in maniera tanto spudorata piazzino i loro pupazzi vincitori!

Forse no
Sebbene ,forse non è questa la sede,mi sia comunque consentito di sottoporre quanto avanti andrò a scrivere,visto che da lungo tempo non faccio che chiederlo e sottop

Uso non agricolo
AGRICOLTORI ANDRANNO AD ARCORE E A LIMBIATE CON I TRATTORI X MANIFESTARE,USANDO GASOLIO A PREZZO SCONTATO.LA GDF LI FERMI X USO NON AGRICOLO DI CARBURANTE AGEVOLATO !!

Uguali
Questi immigrati balcanici sembrano degli psicopatici pazzi. Come i Marielitos cubani di "scarface" in Florida.

lunedì, febbraio 23, 2009

L'erbaccia voglio

l'erbaccia voglio

- E qui?
- Qui ci sono dei semi di caffè, ancora niente.
- E qui?
- Pomodorini, ma è presto.
- Peccato per il basilico.
- Come, peccato? Lentamente, ma cresce.
- Cocchina, guarda che quello non è mica basilico.
- Eh?
- Ma no. Un seme che stava lì per caso, magari già nella terra. Un'erbaccia.
- No basilico?
- Il basilico profuma, sai?
- Ma magari dopo. Adesso se la prende comoda.
- No.

Risulta che sto amorevolmente crescendo - ad annaffiatine, chiacchierate e Joy Division - un non si sa.
Tipico, conoscendomi un po'.
Molto bello, conoscendomi un po' meglio.

venerdì, febbraio 20, 2009

Spin-off Gastronomico Svela Coppia Più Bella del Mondo

- Buonasera.
- Buonasera.

[... una cosa che non vi ho detto è che a Gorizia siamo esigenti e fastidiosi con il buongiorno e il buonasera: qua volano dei buonasera già alle tre del pomeriggio. E comunque un buonasera prematuro è considerato preferibile a un buongiorno pomeridiano. Questo può voler dire molte cose, o anche niente. Per me è un po' come tirar giù le tapparelle prima del tramonto, o cenare a cafellatte, o andarsene prima della fine della partita per non trovare traffico all'uscita].

- Oggi abbiamo in promozione gli gnocchetti di Nonna Rina.
- No no, grazie.
- Ripieni di radicchio e funghi, molto buoni.
- Ma no, grazie.
- Costano solo 4 euro e 84.
- Eh.
- Nonna Rina, non so se conosce.
- No.
- È la moglie di Nonno Nanni.
- ...
- E sì. Lei fa la pasta fresca, lui i latticini. Nel trevigiano.
- Che bella coppia.
- E sì.
- Be', allora buongiorno.
- Buonasera.

Un fantasma si aggira per l'Eurasia: Eurovision

È febbraio, e nell'Est vicino è tempo di Eurovision. A me non dispiace soprattutto per la declinazione disinvolta della lingua inglese, per l'uso del pentagramma come arma non convenzionale e per le sobrie coreografie. Ultimamente c'è anche il tafferuglio politico.

Due anni fa c'era Vera Serdjučka con la sua allusiva "Tanzing" (Laša Tumbai/Russia Goodbye).
L'anno scorso ha vinto il russo Dima Bilan, convincendoci una volta per tutte dell'esistenza degli addominali bassi. E niente politica, mi pare.
Quest'anno l'edizione si tiene a Mosca.
A causa della recente guerra nel Caucaso, la Georgia aveva inizialmente deciso di boicottare.
Poi ha cambiato idea. Infine ha scelto di farsi rappresentare musicalmente da Stefane and 3G (3G sta per 3 girls, sennò non mi dormite la notte), con una canzone dal titolo un po' controverso, "We don't wanna put in", che fa:

We don't wanna put in/The negative move/It's killing the groove.

Put in, Putin, We don't wanna Putin.

E adesso? Adesso rissa, forse.

Io un po' mi annoio.

Ma è febbraio, lo spazio eurasiatico si infantilizza causa canzonette e io non posso farci niente.
"Chi controlla l'Europa Orientale comanda l'Heartland: chi controlla l'Heartland comanda l'Isola-Mondo: chi controlla l'Isola-Mondo comanda il mondo", scrisse Mackinder.
Che comunque non conosceva i Boney M.

Vi metto il video così potete provare la coreografia:

mercoledì, febbraio 18, 2009

Grande Concorso Completa la Frase!

La frase di oggi è:

"... trova una sorta di fondamento scientifico in una ricerca condotta da psicologi dell'Università di Princeton (Usa)".

Aiutino: uomini, cervello, corteccia, succinti.

Salute your solution:
"Basta un bikini e la donna diventa una 'cosa'. Lo slogan della donna 'oggetto' trova una sorta di fondamento scientifico in una ricerca condotta da psicologi dell'Università di Princeton (Usa).
[...]
La ricerca è stata condotta realizzando una serie di risonanze magnetiche al cervello degli uomini scelti come volontari, nel momento in cui venivano loro sottoposte immagini di donne vestite in abiti succinti. Le parti del cervello che entravano in attività erano quelle generalmente associate alla corteccia premotoria, che si attiva quando si ha la visione di oggetti, quali una casa, una macchina e così via".

E così via.

Donna in bikini, uomo in tilt - il cervello vede solo un oggetto

Così io penso bene di mandare a M. questo link che potrebbe risolvere il nostro problema del costume da bagno. Poi lo dico al nostro consulente (eddie) e lui mi risponde che forse era meglio se prima chiedevo consiglio a lui, che era meglio mandargli solo lo stralcio del capoverso finale, dove dice che le donne interagiscono comunque anche se l'uomo è in costume da bagno, "così, per dare un tocco di scientificità al tutto e rassicurare sulle intenzioni".
Secondo me non gli piace il verbo interagiscono, dico io.
Secondo me interagiscono gli piace, ma solo perché non lo riguarda direttamente, dice lui.
Nel frattempo arriva una secca risposta alla mia mail: non risolve per nulla il problema, anzi.
Niente ciao, niente bacio, niente abbraccio. Neanche una virile stretta di mano.
Va bene, comunque c'è tempo. E in ogni caso esistono anche le mute da sub.
Resta il fatto che ho un consulente fantastico.

lunedì, febbraio 16, 2009

Dove vanno le fobie

Sono le undici di sera di sabato e io dovrei avere già spento tutto. Solo che mi ero registrata un Maradona pensando che fosse quello di Kusturica e invece era solo quello di Marco Risi, e chiedo scusa ma Maradona+Kusturica è una cosa e Maradona+Risi un'altra, dunque metto a posto una traduzione, controllo la posta e decido che l'invenzione di una vita privata può cominciare anche lunedì.

Dopotutto le mail di Tlaxcala continuano ad arrivare, perché lì c'è sempre qualcuno sveglio, magari perché nel suo emisfero è mattina o magari perché fa le ore piccole a sistemare i diacritici o a tentare di capire come mai la ǧ turca continui a mutare in una ð islandese.

Tlaxcala mi rassicura perché è piena di gente come me e perché posso andare a dormire sapendo che c'è qualcuno sveglio. Come quando sto in una stanza d'albergo in una città che non conosco, e fuori della finestra c'è gente che fa casino e posso assopirmi. Lo so, gli altri di solito vogliono le camere tranquille, lo scrivono nella mail della prenotazione sotto richieste particolari insieme a non fumatori o piani alti, ma a me va di sapere che c'è gente ancora sveglia. Poi io ricambio, perché mi piace fare le ore piccole, mi piace tornare a casa zigzagando per strade deserte con i semafori che lampeggiano, prendendomi tutte le precedenze, incrociando autobus con la scritta deposito e taxi liberi e camion della spazzatura e metronotte e ciclisti ansanti e solitari. E mentre torno a casa mi immagino quelli che dormono tutti caldi di sonno e un po' sudati, le tapparelle abbassate, le finestre chiuse, e penso "dormite, dai, che se succede qualcosa vi sveglio io". E non so cosa possa essere quel qualcosa.

Dubito che se vedessi un meteorite tuffarsi al largo di Barcola avrei il coraggio di attaccarmi ai citofoni, ma magari sì. Forse dipende dalla grandezza del meteorite.

E così sono lì che controllo la posta un'ultima volta e trovo la mail di M., spedita non dalla casella intestata al personaggio di fantasia ma da quella con il nome vero e il cognome finto da mestiere d'artista. Nella mail c'è soltanto un link e la scritta "Qui". Io prima di aprire ci passo sempre sopra
il mouse, e passandoci sopra il mouse vedo scritto scorpionithailandesi barra scorpionithailandesi.
E tutti noi sappiamo cosa significa una cosa del genere in una Gallery di Repubblica.
E però clicco.
In effetti c'è la faccia di una signora con degli scorpioni neri e molto grandi che ci camminano sopra.
Guardo.

L'ultima volta che mi sono imbattuta in uno scorpione è stata a settembre, quando sono scesa in cantina a prendere una bottiglia di refosco: era piccolo, beige e spiaccicato sul pavimento, un misero graffito, una rappresentazione grafica di artopode, un fossile. Però mi sono spaventata lo stesso, tanto che ho risalito le scale di corsa e ho perfino cercato di entrare nell'appartamento sbagliato. I vicini erano in casa e mi hanno aperto. Stavo abbracciata a una bottiglia di refosco del cividalese e avevo apparentemente smesso di respirare. Come si fa a spiegare.

Dunque ci sono io, c'è il monitor del computer e c'è questa donna con scorpioni molto grandi, nerissimi lucidi e muscolosi che fanno free climbing sulla sua faccia.
E mi spavento? Comincio a dondolare avanti e indietro emettendo un sibilo di terrore? Tento di forzare serrature altrui? Svengo e sbatto la testa? No.
Non che siano belli da vedere. Anzi, sono brutti. Però hanno delle dimensioni da animali da compagnia. È gente che potrebbe starsene a guinzaglio, disporre di una propria ciotola con il nome ("Thor" o "Siegfried"), avere una parvenza di vita sociale, scodinzolare allegra, acciambellarsi in una cuccia, sgranocchiare vitamine, grattarsi, riportare frisbee.
Mi fanno solo schifo e non più orrore metafisico.

Dove vanno, le fobie, quando si esauriscono?
Posso aspettarmi che trovino una porta socchiusa tra le pieghe del mio cervello e finiscano da un'altra parte?
E se mentre sbrino il freezer resto paralizzata davanti a un cubetto di ghiaccio? O improvvisamente mi mettono a disagio i fiori di ciliegio? Le stampe cinesi? Le pesche pelose? Le foto di Miguel Bosè? I cognomi di musicisti? La salsa rosa? I fagioli salterini?
...

E se adesso mi innamoro di un clown bianco?

sabato, febbraio 14, 2009

Tendenza osmizza

Vogliamo forse la spiegazione lunga, personale e complicata?
No.
Vogliamo passare a un kul't ličnosti biondistico, prossima fermata "esprimi il tuo pensiero in 168 caratteri"?
No.
Allora.
Per salvaguardare la sovranità kargicosa e il mio diritto a respirare normalmente, cosa ci sembra di un regime dei commenti a osmizza*, stagionale con sfumature abusive?

Riecco dunque a voi sani e salvi, vivi e vegeti, dispettosi, paffuti e insopportabili come sempre: Srečko, Pivo, Punze, Rado, Valdo, Battista e Torqueano, haloniomi a vostro servizio.

*luogo privato nel quale per periodi limitati - originariamente otto (sloveno osem) giorni - si può vendere vino e altri prodotti di produzione propria. È anche detto frasca, perché la sua presenza è segnalata da un fascio di ramoscelli posto lungo la strada, oppure (a Gorizia) semplicemente privata, privada. Un tempo ci si andava solo a bere vino, portandosi il cibo da casa (tipicamente salumi e l'immancabile ovo sodo).

venerdì, febbraio 13, 2009

G dolci

- Su certe rivistine musicali di allora si toccavano anche certe tematiche.
- Tipo?
- Ma tipo sconfinamenti nel transgender, che per i tempi erano abbastanza audaci.
- Che?
- Eh?
- Ho sempre pensato che la g di gender fosse dura.
- Ghender? Gheeeender?
- Sì.
- Moooghen, Herr Gheeeender, vii gheeen ziii?
- E invece?
- Dolce.
- Altri esempi di g dolce davanti a e più consonante, vediamo.
- Gentle?
- Geriatrics?
- ...
- Ahia! Mi hai fatto male.
- Comunque sempre g dolce, come in gerontophile.

giovedì, febbraio 12, 2009

VVP, DAM e l'attacco psichico

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo studio e osservava pensoso il grande tavolo premierale. Sul tavolo era posato un piccolo paniere che conteneva due banconote, una del valore di un dollaro e l'altra del valore di un euro.
A un tratto le imponenti porte dello studio di Vladimir Vladimirovič si spalancarono e fece il suo ingresso il Presidente della Federazione Russa Dmitrij Anatol'evič Medvedev, tutto arruffato.
- Ciao bratello, - disse il Presidente, - Cos'è che fai?
- Ecco qua, - disse Vladimir Vladimirovič™, - esamino il paniere valutario. Compra, dai.
- Quanto? - domandò prontamente Dmitrij Anatol'evič.
- Cento rubli, - rispose Vladimir Vladimirovič™.
- Andata, - annuì Dmitrij Anatol'evič, pescando dalla tasca il portamonete.
- Ma?… - esclamò sorpreso Vladimir Vladimirovič™, - Cos'è che hai lì, un portamonete?!
- Un portamonete, sì - annuì il Presidente, - Perché?
- Fai vedere, - disse Vladimir Vladimirovič™, - Non ne vedevo uno da così tanto tempo….
Il Presidente si strinse nelle spalle e tese a Vladimir Vladimirovič™ il suo portamonete.
- Come mai sei tutto spettinato? - domandò Vladimir Vladimirovič™, contando avidamente le banconote nel portamonete del Presidente.
- Ah, con Obama abbiamo giocato, - rispose Dmitrij Anatol'evič, - E non siamo neanche andati a dormire.
- In che senso avete giocato? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Allora Obama mi telefona, no, - raccontò Dmitrij Anatol'evič, - E mi fa “Dima, cosa stai facendo?” e io “Ma niente”. E lui fa “Niente anch'io. Fa' conto, sono appena diventato Presidente e non capisco ancora cosa devo fare”. “Pensa che io sono Presidente da un anno e neanch'io so ancora cosa fare”, gli dico io.
- E poi si meravigliano della crisi mondiale... - brontolò Vladimir Vladimirovič™.
- Be', e allora, - continuò Dmitrij Anatol'evič senza prestare attenzione al commento di Vladimir Vladimirovič™, - Ci siamo messi a inventarci qualcosa da fare. A un certo punto lui fa “Dai, giochiamo con i satelliti”. “Dai”, dico io. Ci siamo messi ai pulpiti di comando e abbiamo cominciato a giocare. Gioca che ti gioca, noia. Allora abbiamo puntato i satelliti l'uno contro l'altro e siamo passati all'attacco psichico.
- Che attacco, scusa? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Psichico, - ripeté il Presidente, - Be', tipo chi cede prima. Chi torna indietro.
- E chi ha ceduto prima? - domandò Vladimir Vladimirovič™.
- Nessuno, - rispose Dmitrij Anatol'evič arrossendo leggermente, - Non ha ceduto nessuno dei due.
Vladimir Vladimirovič™ fissò il Presidente con un certo stupore.

Origiale: vladimir.vladimirovich.ru

mercoledì, febbraio 11, 2009

Cartine mute

Prendiamo l'esempio del Kargicosastan, il fantastaterello dell'Asia Centrale (circa) che ha recentemente dichiarato la propria indipendenza inscenando una rivoluzione iridata (anche detta dei fiori di campo) pur di attingere alle generose sovvenzioni del Congresso americano. Ma sì, il Kargicosastan, quello con la rima oliva/piva nell'inno nazionale. Sì?

Mettiamo che questo Kargicosastan avesse delle relazioni bilaterali con un altro paese, ma che per una serie di motivi (incompatibilità di interessi strategici, rotte energetiche divergenti, linee di politica estera inconciliabili, senza tener conto del fatto che nel grande gioco e sullo scacchiere geostrategico al Kargicosastan manca più di qualche pedina) abbia deciso da tempo di troncarle pacificamente.
Mettiamo che questo altro paese tenda a imporre protocolli di amicizia tra i popoli che per il Kargicosastan non hanno senso né utilità.

Mettiamo anche che il Kargicosastan abbia messo al lavoro le menti migliori della sua comunità strategica per uscire da questa situazione che ne minaccia la sovranità ma soprattutto il pacifico godimento della quarta rivoluzione Blu-ray, e che le menti migliori gli abbiano suggerito di mantenere il basso profilo.

Va tenuto conto del fatto che il Kargicosastan non è favorevole alla soluzione militare dei conflitti, anche perché ha deciso di sputtanarsi gli armamenti ricevuti in dono dal Congresso degli Stati Uniti convertendoli in moneta sonante, videogiochi, scaffali, letti semimatrimoniali per Stati amici in difficoltà e testine di Lenin che piangono lacrime bianche come le navi nel porto di Arcangelo.

Però adesso vorrebbe tanto dire: va bene basso profilo, va bene non turbare nessuno.
Però basta.
Su questo è anche disposto a perdere la guerra di propaganda, non fa niente.

Noi non vogliamo attaccarvi. Noi non vogliamo farvi la guerra. Noi non vogliamo spedire la nostra flotta a manovrare al largo delle vostre coste. Noi non abbiamo una flotta.
Noi vogliamo solo che prendiate le carte geografiche della regione, che dipingiate il Kargicosastan di un colore a vostra scelta e che sopra ci scriviate:

"ALTRI".

[1. La mappa, "Terminology", è di xkcd ("a proposito, sono solo io o il Giappone e la Nuova Zelanda si somigliano in modo sospetto? Qualcuno li ha mai visti a una festa insieme?"). Cliccate per ingrandire.
2. Io sono il vostro unico grado di separazione da una serie di minerali, vegetali e animali che meno sapete e meglio è, comunque il visto per gli Stati Uniti se fossi in voi non lo chiederei.
3. Se sentite il Manuel, ditegli che giovedì è domani; perché quello c'ha una testa. Bellissima, ma una testa.
4. Dimenticavo: mi sa che Uitanubi ormai si merita un editore].