Lo ammetto: finora ho avuto poco tempo per la bella, poliglotta e tendenzialmente bionda consorte olandese di Mishiko.
Ma signori, se ne vale la pena. Per la felicità di tutti noi Sandra Roelofs ha scritto un'autobiografia, intitolata assai modestamente La first lady della Georgia. Memorie di un'idealista.
E grazie alla Komsomolskaja Pravda (e soprattutto a Massimo che mi ha passato il link) eccone alcuni estratti tradotti in velocità da me medesima:
Sulla Georgia e i georgiani:
«Mi tocca combattere in un paese dove 2/3 della popolazione vivono sulla soglia della povertà, dove la gente ci invidia per la nostra felicità, la nostra ricchezza o la nostra carriera. Dobbiamo affrontare minacce, ricatti e spionaggio».
«A volte penso che molti abitanti di questo paese non meritino di vivere in questo paradiso, perché non vogliono e non hanno abbastanza a cuore il progresso della Georgia moderna».
«Se Shevardnadze lasciasse il suo posto e se ne andasse a stanare bin Laden, allora forse espierebbe tutto il male che ha fatto alla Georgia».
«Il grano saraceno, con il quale a Occidente si riempiono i cuscini, a quanto pare non è riso bruciacchiato».
«Se i georgiani sono europei? Certo! I primi uomini sono giunti in Europa dal Kenya passando per la Georgia».
Su Misha e la sua politica:
«Quando sono andata con lui per la prima volta a un concerto non si è quasi accorto delle mie scarpe nuove. Era interessato solo alle macchine fotografiche e alle telecamere».
«Misha era certo di essere l'unica speranza per questo paese, e io ne ero altrettanto convinta. Una volta ha detto che aveva vissuto bene per 35 anni e che era pronto a morire... e io mi sono messa a piangere...».
«Il futuro del paese era stato messo in pericolo e noi eravamo in prima linea, a testa alta, pronti all'attacco».
«Sulla stampa è uscito un pesce d'aprile, dicevano che Misha aveva ricevuto in regalo dal suocero una Jaguar da 48.000 dollari... E io commenterei così: Misha una macchina così se la merita, perché in Georgia non ci sono tanti uomini intelligenti e saggi come lui».
«L'esercito fu vestito, nutrito e addestrato, ed ebbe inizio la privatizzazione delle grandi fabbriche».
«“Meglio nessuna riforma che riforme dimezzate!”: ecco il ritratto della politica di Saakashvili».
A proposito di sé:
«Mi preparai con cura alla cerimonia di insediamento, comprai il vestito a Parigi. Mi domandarono: “È per un matrimonio?” Io dissi: "Sì, in un certo senso"... Mi arricciai le punte dei capelli... Somigliavo ad Alice nel paese delle meraviglie».
«Su una delle pagine del mio diario è incollato un ritaglio con i consigli su cosa fare e cosa non fare quando si corre il rischio di una violenza».
«Ho regalato un telescopio all'osservatorio di Tbilisi. La gente era in estasi».
«Sono andata alla televisione... Le reazioni sono state magnifiche: parlo già bene il georgiano, sono piacevole, ho il senso dell'umorismo...»
«Con i bambini bisogna essere severi, non devono chiedere le canzoncine o le fiabe prima di mettersi a dormire».
[C'è un modo di dire russo: Muž da ženà - odnà satanà: letteralmente "moglie e marito, stesso satana"; per dire che i coniugi spesso condividono pensieri e azioni, e sono fatti - come in questo caso - l'uno per l'altra].
[Ma le famose lauree della signora sono lauree particolarmente brevi? Quei famosi diplomi d istituto parificato? Siamo sicuri che non ci sia scritto in piccolo "il titolo Dr. non va inteso letteralmente e non è riconosciuto in alcun paese, tranne forse gli Stati Uniti e parti della Georgia" o "Universitas Studiorum Avonensis" (che è quella dove si formano le rappresentanti dell'Avon)?]
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