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giovedì, febbraio 01, 2007

Falso Allarme per Robottino che Sbarluccica

Dove: Boston.
Cosa: una serie di falsi allarmi che hanno paralizzato la città.
La causa: dei pannelli elettronici luminosi disposti qua e là.
Sono stati scambiati per: bombe.
Invece servivano a: promuovere un cartone animato per adulti della Turner Broadcasting System.
E funzionavano a: pile.
Questo si chiama: guerrilla marketing.
Creativi arrestati: due.
Un po' stronzi, però: e certo.
Il sindaco di Boston si è: molto ma molto incattivito.
I pericolosi dispositivi raffiguravano: un robottino con la faccia scema e il dito medio alzato.
Erano stati disseminati in: dieci città. Boston, Los Angeles, Chicago, Atlanta, Seattle, Portland, Austin, San Francisco e Philadelphia.
Questo dimostra che: gli americani sono nervosi, ma quelli di Boston di più.

[Pling plong! Questo falso allarme ci è stato gentilmente offerto da: Sgrigna. Ce ne sono stati altri, oggi, ma questo era imbattibile.]


lunedì, gennaio 22, 2007

Falso Allarme per Ragazzino Stufo e altre amenità

L'impresa
Eroe del giorno: Semaj Booker.
Altezza: 1,50 m.
Peso: 36 chili.
Il suo problema: come dice sua madre, "he just hates here", "odia questo posto".
Questo posto è: Lakewood, Tacoma.
L'impresa, parte prima: ruba un'Acura del 1986 e scappa a 150 chilometri all'ora. Poi fonde il motore e finisce contro un albero. Si rifiuta di scendere, quindi la polizia deve rompere un finestrino ed estrarlo a forza. Era il terzo furto con fuga in un mese.
L'impresa parte seconda: il giorno dopo si alza di buon'ora, esce di casa di nascosto e va all'aeroporto internazionale di Seattle Tacoma, a un'ottantina di chilometri da casa sua. Questo significa che ha fatto autostop, oppure ha rubato un'altra macchina. All'aeroporto però non ha una prenotazione né i soldi per un biglietto.
Primo livello di sicurezza: lo supera dicendo di aver perso la carta d'imbarco.
L'agente lo accompagna al banco della Southwest Airlines.
Secondo livello di sicurezza: Semaj racconta di dover raggiungere sua madre all'area di imbarco e fa il nome di una passeggera del volo per San Antonio. Ottiene una carta di imbarco e prende l'aereo per San Antonio.
Il problema: a San Antonio usa lo stesso trucco per salire su un aereo per Dallas, ma non è altrettanto fortunato.
Fine della fuga.
Il commento del rappresentante democratico di Washington Norm Dicks: "Abbiamo speso milioni di dollari e provocato disagi ai passeggeri cercando in tutti i modi di rendere sicuri i voli. Se un ragazzino di 9 anni riesce a passare attraverso questo sistema di sicurezza dobbiamo proprio rivedere un po' di procedure".

La maglietta
Va all'aeroporto di Melbourne per prendere un volo per Londra, ma la Quantas gli dice di togliersi la maglietta, che rappresenterebbe un potenziale rischio per la sicurezza e per la tranquillità degli altri passeggeri. La maglietta reca l'immagine di Bush e la scritta "World's number 1 terrorist". Troppo didascalica, a quanto pare.
Personalmente, continuo a preferire "If you can read this, you are not the President", "Yeehaw! Is not a foreign policy", "Quiet! The President is trying to think" e la sempre valida "Somewhere in Texas a village is missing its idiot".

Il giochino definitivo
"I giudizi sul gioco sono, diciamo, contrastanti. 'È piuttosto stupido', scrive uno. 'È il miglior gioco del mondo!' si entusiasma un altro. Io dirò semplicemente che è abbastanza stupido e che richiede buoni riflessi e la capacità di adattarsi a regole che cambiano in modo assurdo e arbitrario.

Proprio come accade oggi negli aeroporti".

Così Robert Sharkey descrive sul New York Times il gioco flash online Airport Security di Ian Bogost.
Bene, noi possiamo tranquillamente adottarlo come gioco ufficiale di questo blog.
Eccolo qui.

giovedì, gennaio 18, 2007

Bambini, telefoni e giganteschi falsiallarmi alla russa

Martedì sera in Russia è stato dato un allarme terrorismo in grande stile: ieri ci si aspettava un attentato sui mezzi di trasporto di una o più città (Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Novosibirsk) e la sorveglianza è stata notevolmente intensificata, con il dispiegamento di unità cinofile e squadre speciali antiterrorismo. La comunicazione di un possibile attentato sarebbe arrivata dagli Stati Uniti, hanno detto i canali televisivi.
E gazeta.ru mi titolava:



Cioè, più o meno: "Metropolitana vietata a bambini e telefoni".
Nel senso che tutte le gite scolastiche erano state rimandate e che erano stati staccati i ripetitori dei telefoni cellulari. Concediamoci la fugace visione di una gang di seienni senza scrupoli equipaggiati di micce e detonatori. Ecco, basta.

Tecnicamente un falso allarme c'è stato: sul marciapiede della stazione Vojkovskaja, accanto all'uscita sud, è stato trovato un pacchetto di plastica con la scritta "contagio" e contenente ben 200 capsule. L'FSB avrebbe inoltre scoperto qualche chilo di tritolo nella regione di Tjumen'.
E poi, naturalmente, la polizia è stata sommersa dalle segnalazioni di "caucasici sospetti" e di oggetti potenzialmente pericolosi.
In rete, intanto, si diffondevano voci incontrollate di esplosioni.

Indovinate. Nessuna comunicazione dagli Stati Uniti. Falso allarme. Anzi, probabilmente un'esercitazione, o un modo per preparare il pubblico all'adozione di regole più restrittive (proprio ieri alla Duma è passata una legge sulla sicurezza dei trasporti).
Contenti tutti: i bambini oggi possono circolare liberamente nelle metropolitane, i telefoni funzionano, noi abbiamo il nostro gigantesco falso allarme e la polizia russa può contare su una bella lista di caucasici sospetti.

Link


giovedì, gennaio 11, 2007

Bracciodestro numero boh: "The Real Deal"

Di questi tempi bisogna aprire un fronte in Somalia per rimediare un bracciodestro. Comunque eccolo.
Nome: Fazul Abdullah Mohammed.
Per gli amici: Haroun Fazil.
Età: 32 o 34 anni.
Esistenza in vita: forse non più, ma si attende l'omologazione.
(Vorrebbero averlo) ucciso a: Ras Kamboni, sul confine con il Kenya.
In un bombardamento cannoneggiamento con: AC-130.
Ha vissuto in: Pakistan, Sudan, Kenya.
Parla: l'arabo, il francese, lo swahili, l'inglese e il comorano.
È esperto di: esplosivi, contraffazione di documenti.
Ma se la cava bene anche in: informatica, dattilografia.
Identità alternative: almeno 17.
Si è addestrato in: Afghanistan.
È stato spedito in Africa da: Bin Laden.
Per: tagliare la testa al serpente americano.
È sospettato di: bombardamenti delle ambasciate statunitensi in Tanzania e a Nairobi e attentato a Mombasa.
Celebre obiettivo fallito: tirar giù con due missili un aereo di linea israeliano; missili lanciati, aereo mancato.
Gli danno la caccia da: otto anni.
Ha sulla testa una taglia di: 5 milioni di dollari.
Lo hanno definito: "the real deal".
Lui e gli altri avrebbero avuto addosso: passaporti stranieri, anche americani.
Se la morte fosse confermata sarebbe: "un duro colpo per la rete di Al Qaeda e una grande vittoria per il governo degli Stati Uniti".
I bombardamenti: continuano.
Frase del giorno: "È come sparare nella giungla. Alla fine ci si fa dei nemici", Bob Baer, ex agente CIA.
Comunque tutto questo è avvenuto: nella fantasia degli Stati Uniti (v. Update).

Link


Update: l'omologazione non è arrivata, l'uomo da 5 milioni di dollari è ancora vivo e con quel curriculum non faticherà a trovare un lavoro. Comunque "sono stati uccisi dei somali con stretti legami con al Qaeda", dicono loro. Noi invece si perde un bracciodestro ma si guadagna un falsoallarme.

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Make-up:
Safe Haven Long-Lasting Foundation per pelli dorate, Credible Intelligence Eyeliner, Shoot-em-up Rich Cream Mascara, lucidalabbra Vicious Comoros. L'allover questa volta è Heart of Darkness Body Powder nella tonalità Sweet Capriolo in Fuga.

giovedì, dicembre 28, 2006

Falso Allarme per Voglio Andare al Cairo

Propongo di chiudere il 2006 in allegria con una ložnaja trevoga, cioè il falso allarme alla russa di oggi: il comandante del volo Aeroflot Mosca-Ginevra lancia il segnale di sos e compie un atterraggio di emergenza a Praga, dove lo attendono vigili del fuoco, 15 ambulanze e il capo della polizia ceca personalmente in persona.
Ed eccolo, il presunto terrorista: Evgenij Davaev, classe 1974, ubriaco molesto e disturbatore della quiete pubblica (il termine russo debošir - accento sulla i - riassume il concetto). Prima ha scatenato una rissa a bordo, poi ha chiesto il dirottamento dell'aereo affermando di avere con sé una bomba: con buona pace dei 168 turisti russi diretti in Svizzera per la settimana bianca, lui voleva andare al Cairo, toh.
Il sito russo precisa che il teppista stava andando in villeggiatura con tutta la famiglia (nove persone), la quale però "non ha preso parte alla tentata cattura dell'aereo". Ci mancava solo una nonna che prendesse in ostaggio due hostess con un ferro da calza, con il nipotino intento a mescere esplosivi liquidi nel biberon.

Link (in russo)

lunedì, dicembre 18, 2006

Falso Allarme per Doppio Zero

All'ONU in una cassetta delle lettere trovano un pacchetto pieno di polvere bianca, danno l'allarme, decontaminano tre piani e poi, naturalmente, scoprono che si tratta di farina.
Il gentile donatore di falsiallarmi di oggi, il Prinz Lusky, si chiede: "chi è che spedisce farina alla sede dell'ONU, per posta?"
Una massaia spossata? Un fornaio costretto a raddoppiare i turni di panificazione?
Se tra una settimana qualcuno comincia a mandare in giro lische di pesce con posta prioritaria, sapete di chi si tratta.

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martedì, dicembre 05, 2006

Falso Allarme per Giubbotto Antiproiettile e Pistola Giocattolo

Luogo: aeroporto internazionale di Indianapolis.
Nome: Carlos Delay
Età: 19 anni.
Cercava di superare i controlli di sicurezza con: un giubbotto antiproiettile e una pistola giocattolo.
Scopo dichiarato: scortare la mamma all'aereo.
Si è scusato dicendo: a volte indosso il giubbotto antiproiettile in casa, "per il gusto di". No, è la prima volta che esco con la pistola.
Ha commentato: capisco tutto, ma i poliziotti ci hanno fatto su una storia...
I poliziotti hanno commentato: non è proibito usare un giubbotto antiproiettile, ma considerando tutti i fattori abbiamo ritenuto che l'incidente richiedesse ulteriori indagini.
"Tutti i fattori": la pistola giocattolo.

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mercoledì, novembre 29, 2006

Falso Allarme per Premio Appuntito

La prendo larga, stavolta.
La polizia di Durham ha inaugurato un piano per punire chi guida senza polizza assicurativa. In questo modo si vanta di aver tolto dalle strade ben 2500 vetture non assicurate in meno di due anni.
E come si chiama, quel fantastico piano? Operazione Takeaway, si chiama.
Tu vai in giro senza assicurazione, ti fermano, ti scoprono, ti portano via l'auto e la mettono in un garage convenzionato. La rivuoi? Hai 14 giorni per presentarti con una polizza in una mano e 105 sterline per riprenderti la macchina, più 12 sterline per ogni giorno di custodia nel parcheggio.
Il 20 novembre hanno fermato una Mondeo* (e cos'altro) a Shotton Road, Peterlee: la duemilacinquecentesima macchina finita sutto la scure dell'Operazione Takeaway. Festa!
L'idea ha pure vinto un premio per l'innovazione indetto dall'Istituto degli Studi Fiscali, a Londra. Ancora festa!
I poliziotti di Durham vanno a Londra.
Ritirano il premio.
Vanno a Stansted a prendere l'aereo.
E lì, sogno infranto. La forma appuntita del trofeo è un rischio per la sicurezza: c'è gente che non ci penserebbe due volte prima di infilzarci un pilota di linea e tre hostess.
Ma i nostri eroi ce la fanno. "Il trofeo è alto circa 25 centimetri ed è piuttosto appuntito. Quando l'abbiamo appoggiato sullo scanner ho pensato che avrebbe potuto causare problemi. E, certo, è stato così. Ma siamo riusciti a convincerli".
Operazione Getaway, l'avranno chiamata tra loro.

*"Mondeo man" è l'espressione coniata da Tony Blair per riferirsi all'uomo di classe media (l'elettore-tipo che il New Labour cercava di allettare). È usata con condiscendenza e spesso in senso dispregiativo. (Cit. pop.: "And look here comes a Ford Mondeo/Isn't he Mister Inconspicuous", Arctic Monkeys, "When the sun goes down". E non chiedetemi altri riferimenti colti che per oggi siamo a posto).

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Falso Allarme per Liquido Misterioso e Sapevatelo

Hanno chiuso il Lincoln Memorial per tre ore, un paio di giorni fa, a causa di una bottiglia trovata nei bagni delle signore e contentente un liquido sospetto molto simile a un integratore sportivo.
Però nessuno metterebbe Gatorade in una bottiglia di Gatorade, giusto?
Ma non è tutto: c'era anche una lettera con su scritto "Sapete cos'è l'antrace?" e "Sapete cos'è una bomba?" e - intollerabile - "Sapete cos'è il cloro?"*.
Alla fine di tutto questo, sapete cosa c'era nella bottiglia?
Gatorade.

*sospetto che il messaggio si riferisse alle condizioni non impeccabili dei bagni.

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venerdì, novembre 24, 2006

Falso Allarme per Allah Allah

Avevano un atteggiamento sospetto? Si sono messi a confabulare in una lingua sconosciuta? Hanno detto "bomba" a voce alta? Olezzavano di agenti chimici? Nascondevano nelle tasche coltellini svizzeri? Si sono presentati al controllo di sicurezza con bottiglie d'acqua da un litro e mezzo? No.
Ma erano in sei, andavano da Minneapolis a Phoenix.
Sei imam, vestiti da imam.
Prima del volo hanno pregato, dicendo "Allah, Allah" (ma pensa) e a bordo dell'aereo hanno chiesto delle prolunghe per le cinture di sicurezza per i loro corpaccioni. "Anche se non sembravano sovrappeso", ha commentato un astuto assistente di volo. Probabilmente sospettava che fossero imbottiti di esplosivi gonfiabili.
Fatto sta che li hanno fatti scendere e hanno rimborsato loro le tariffe dei biglietti.
La US Airlines non li voleva più, così sono tornati a Phoenix con la Northwest.
Oggi il New York Times pubblica il bigliettino che un passeggero delatore ha consegnato al personale dell'aereo: "6 arabi sospetti a bordo, a qualche posto di distanza l'uno dall'altro. Prima del volo tutti insieme si sono messi a dire 'Allah... Allah...' e a inveire contro il coinvolgimento degli Stati Uniti con Saddam. Uno nella fila accanto all'uscita anteriore, un altro in prima fila prima classe, un altro in 8D, un altro in 22D, due in 25 EF".
Colpiti e affondati, pare.
Fonte: New York Times
Dling dlong! Questo falso allarme ci è stato offerto da: Sgrignapola.

Colonna sonora: "I'm Afraid of Americans", David Bowie, Earthling.
Ho letto da qualche parte che il titolo provvisorio di questa canzone era "Dummy".

martedì, novembre 21, 2006

Falso Allarme per Foto e Francobolli

Fotografo americano di origini iraniane parte da Fort Wayne con un sogno nato mentre sfogliava la collezione di francobolli di famiglia: visitare tutte le capitali degli Stati americani e fotografare i loro Capitol Buildings. Di questi tempi si comincia con una collezione di francobolli e si finisce con una collezione di falsi allarmi.
E il signor Ramak Fazel mi ha battuto il record.

Austin, Texas. La guardia del Capitol non intende permettergli di scattare foto.
Jackson, Mississippi. Parcheggia il furgone per guardarsi la collezione di francobolli e all'improvviso viene abbagliato da un faro, è circondato da quattro auto della polizia, gli dicono di stendersi per terra, lo ammanettano e lo perquisiscono. "Il fucile non si trova", urlano. "Dove l'hai messo?". E: "Abbiamo la segnalazione di un arabo con un fucile". Non c'è nulla. "Cammina. Vai via da qui. Subito".
Atlanta, Georgia. Lo fermano all'ingresso del Capitol, gli chiedono di aspettare, fanno una telefonata: "È lui". Capisce che c'è una segnalazione sul suo nome.
Annapolis, Maryland. Lo sbattono contro un muro, lo ammanettano e lo portano alla centrale di polizia. Lo accusano di aver fatto una telefonata di minaccia al Capitol di Austin. Lo salva un fax del direttore della rivista Domus, che aveva deciso di sponsorizzare il progetto. "Va bene, è una storia di francobolli e foto", lo lasciano andare.
Da quel momento ogni Stato è avvisato della sua presenza.
Trenton, New Jersey. "Vorremmo che ci spiegasse perché porta occhiali militari".
Pennsylvania, Harrisburg. "Vorremmo farle anche noi alcune domande". Lui tira fuori dal taschino della giacca il biglietto da visita dell'ufficiale dell'Fbi che lo ha interrogato per ore ad Annapolis: "Parlate con lui, mi conosce ormai meglio di mia madre". Lo lasciano andare.

Frankfort, Kentucky, colpo di scena. Durante l'ennesimo interrogatorio scorge un foglio appoggiato sulla scrivania. C'è una foto che lo ritrae mentre dorme, su un aereo. Una simpatica casalinga cinquantenne di Sacramento che aveva conosciuto all'inizio del viaggio lo aveva fotografato di nascosto durante il volo e lo aveva denunciato come "iraniano sospetto". Me la immagino come un'Angela Lansbury subdolamente cordiale e impicciona. Mai dare confidenza alle casalinghe di Sacramento.

Nota: l'unica fonte di questa notizia sembra essere Repubblica.
Dling-dlong! Questo falso allarme ci è stato offerto da: tonii.

lunedì, novembre 20, 2006

Lucchetti, coppiette, idioti, bombe finte, Batman e Robin

Il Lucchetto, Questo Sconosciuto
Il 71% degli adulti americani che viaggiano in aereo non sa di poter chiudere con il lucchetto il proprio bagaglio. Per la precisione, il 23% dei passeggeri non è sicuro sicuro che si possa fare, il 47% cento è convinto che sia proibito. Il 48% di questi sprovveduti si sentirebbe più sicuro se fosse possibile.
E lo è, sapete. Lo è. È possibile e anzi consigliabile chiudere con il lucchetto il proprio bagaglio. E certo, potremmo mandarvi il nostro Eddie a tenervi un corso di passenger awareness, ma non ve lo meritate.
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Falso Allarme per Baci in Quota
Pensavano solo di rendersi ridicoli in pubblico, loro. O al limite di portarsi avanti con i preliminari. Invece il sexual play (baci ed effusioni un po' esplicite) ad alta quota di una coppia di quarantenni americani è stato dichiarato "violazione del Patriot Act" e rischia di essere punito con 20 anni di carcere. Americani, ve lo devo dire: il 22 dicembre tirate fuori la dama e gli scacchi perché io lo vedo difficilissimo un Orgasm Day con l'Homeland Security sempre tra i piedi. La guerra preventiva è ok il sesso preventivo probabilmente no.
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Falso Allarme per Kip Hawley Idiota
Il 26 settembre, prima di andare all'aeroporto, il signor Ryan Bird ha messo alcuni prodotti per l'igiene personale nella busta di plastica prescritta dall'Ente per la Sicurezza dei Trasporti. Però, già che c'era, ci ha scritto sopra con il pennarello "Kip Hawley è un idiota" [Hawley è il capo della TSA]. Per questo motivo è stato considerato una potenziale minaccia e trattenuto per venticinque minuti dagli uomini della sicurezza.
In questo sito si insegna come confezionare un vera Freedom Bag.
Link

Falso Allarme per False Bombe
Esplosivi liquidi: eliminati. Persone di colore scuro che parlano lingue misteriose: sotto controllo. Gente che corre sui binari della metro: solo provateci.
Ma c'è un problemino.
Il 31 ottobre un poliziotto londinese ha perso su treno un valigia piena di finte bombe, causando un gran bell'allarme sicurezza. In quella valigia dovrebbero trovarsi anche un'imitazione del dispositivo impiegato nella strage di Lockerbie nel 1988, finte bombe simili a quelle usate dal Fronte di Liberazione degli Animali e videocassette posticce (a questo punto io mi immagino anche un assortimento di nasi finti, di polvere starnutina e di stravaganti boccette piene di liquidi fluorescenti). Sembra che questi giocattoli, usati per l'addestramento degli agenti, siano "molto realistici. Se la valigetta fosse sottoposta a un scansione ai raggi x si vedrebbero fusibili e qualcosa di simile ad esplosivo".
La valigetta, naturalmente, non è stata trovata. Qui si accettano scommesse sul tempo e il luogo della sua riapparizione.
Il poliziotto non è stato ancora promosso, e questa è la parte davvero strana di tutta la storia.
Link

Nel Frattempo
Mentre la polizia londinese dà la caccia alle bombe finte due agenti del Dorset si travestono da Batman e Robin per arrestare uno spacciatore. L'idea: bussare alla porta del sospetto fingendosi due ubriachi diretti a una festa in maschera.
Il sospetto non apre, bene! Batman e Robin si spostano quatti quatti sul retro della casa.
Dopo un po' si presentano sette agenti in uniforme. Il sospetto pensa che i vicini abbiano chiamato la polizia lamentandosi degli ubriaconi in maschera.
E apre, bene!
Però in casa c'è anche un complice, che alla vista dei poliziotti scappa dalla porta sul retro. Ed è lì che lo aspettano Batman e Robin per inseguirlo e acchiapparlo.
Dichiarazione del sergente Tony Smith (cioè Batman): "Lo scorso anno dei poliziotti si sono travestiti da cantori di carole natalizie, e ha funzionato. Questa è stata la mia prima esperienza in costume. Era comodo e non troppo stretto. Sono riuscito comunque a saltare la recinzione".
Unico problema: dove tenere le manette.
Link (grazie, tonii :-))

lunedì, novembre 13, 2006

Falso Allarme per Lettera in Tamil

All'aeroporto di Chennai, nel sud dell'India, una donna delle pulizie trova in un cestino per i rifiuti una busta con dentro una lettera. La legge e nota che la parola 'bomba' vi appare più volte. Si rivolge allora a un dipendente dell'aeroporto che scorre la lettera e poi decide di strapparla. Ma la donna delle pulizie raccoglie i pezzetti di carta e li porta agli uomini della sicurezza, che rimettono pazientemente insieme il foglio, leggono 'bomba' qua e là e si allarmano.
Negli aeroporti indiani del sud (anche negli altri, ma a causa di un'e-mail scritta in India da 'ignoti' e ricevuta non si sa come dall'FBI negli Stati Uniti: lì la parola chiave però è 'dirottamento') scatta lo stato di massima allerta: la versione ufficiale è che il direttore di un aeroporto dell'India meridionale ha ricevuto una lettera anonima secondo la quale dieci terroristi di Al Qaeda attaccheranno gli aeroporti del sud. Dieci.
Poi qualcuno si è chiesto perché mai i tizi di al Qaeda dovrebbero scrivere una lettera di minaccia in tamil e gettarla in un cestino dei rifiuti in un aeroporto.
Se si esclude lo scopo di regalarmi un falso allarme, naturalmente.

domenica, novembre 12, 2006

Falso Allarme per Ve La Siete Cercata

Prima mi chiamate un aeroporto John Wayne, e poi vi lamentate se dovete chiuderlo per ore perché un uomo se ne va in giro armato.
Individuo sospetto: preso.
Armi trovate: zero.

Fonte: latimes


venerdì, ottobre 27, 2006

Come finire a Guantanamo in poche semplici mosse

Questa pagina web, realizzata da Christopher Soghoian, genera una carta d'imbarco che può essere utilizzata per superare i controlli della TSA (l'ente americano per la sicurezza dei trasporti) ed entrare nelle aree "sicure" del terminal (ma non per salire su un aereo: per quello bisogna comprare un biglietto vero).
A cosa serve questa carta d'imbarco? Per andare a prendere i nonni o a salutare la fidanzata alla porta d'imbarco, per dimostrare che i controlli della TSA sulle carte d'imbarco sono inutili ed è possibile (nei voli interni) passare sotto il radar della "no-fly list", o anche per vincere un viaggio di sola andata a Guantanamo nel caso che qualcosa non funzionasse.

Ci sono due tecniche:

1. compri un biglietto online sotto falso nome, usando una carta di credito prepagata comprata in un 7/11 pagando in contanti. Non usare nomi come "John Smith" o "Robert Johnson", stanno sulla "no-fly list".
2. ti presenti all'aeroporto e dici al personale del check in della compagnia aerea che non hai il documento di identificazione. Ti daranno una speciale carta d'imbarco con la scritta "NO ID" e "SSSS" che ti permetterà di passare i controlli senza autenticare la tua identità.
3. ti imbarchi sull'aereo.

oppure:
1. compri sempre un biglietto online sotto falso nome (no John Smith, no Robert Johnson) usando una prepagata acquistata in contanti.
2. fai il check in online 24 ore prima della partenza e stampi la carta d'imbarco.
3. editi il codice HTML della carta di imbarco oppure (se voli con la Northwest) stampi con il generatore una carta d'imbarco identica in tutto, con la differenza che qui scrivi il tuo vero nome. Stampi.
4. Vai all'aeroporto, presenti la carta d'imbarco falsa con il tuo vero nome e il tuo vero documento d'identità. Controlleranno che corrispondano e ti lasceranno passare i controlli.
5. Presenti la carta d'imbarco con il nome falso all'addetto al gate. Dato che il biglietto è stato acquistato sotto questo falso nome, tutto andrà liscio.
6. Ce l'hai fatta!

La tecnica 1 è più semplice e richiede una sola carta d'imbarco. Però ti sottoporrà comunque a un controllo della TSA perché non hai il documento di identità. La tecnica 2 è più complessa ma ti permette di passare tranquillamente il controllo della TSA. Sarai un passeggero come tutti gli altri e verrai sottoposto a un normale controllo (a patto che tu non sia arabo o asiatico).

La tecnica 2 e il Boarding Pass Generator sfruttano una ben nota falla della security aeroportuale americana: l'intervallo tra il momento in cui viene emessa o stampata una carta d'imbarco e il momento in cui il passeggero passa il controllo per salire sull'aereo, oltre al fatto che la possibilità di stampare a casa la carta d'imbarco rende molto facile la contraffazione.

Christopher Soghoian sta facendo un dottorato in informatica all'Università dell'Indiana, dove studia in particolare i problemi della security aeroportuale. Gli avvocati della sua Università invece stanno studiando il modo per impedire che prima o poi le sue ricerche lo facciano finire a Guantanamo.
Ha sfidato anche la proibizione di liquidi a bordo. Ora vuole stamparsi da solo etichette con la scritta 3 once da attaccare su bottigliette da 10: la TSA, infatti, non permette di portare con sé flaconi di liquido che possano contenere più di 3 once, anche se sono flaconi da 4 pieni solo a metà.
"Si possono portare 5 flaconi da 3 once, e allora perché non un flacone da 15?".
Eh.

Teniamolo d'occhio, questo ragazzo prima o poi ci procura il padre di tutti i falsi allarmi.

Via Boing Boing

venerdì, ottobre 20, 2006

Falso Allarme per Ragazzina Canaglia

Sul suo MySpace Julia Wilson, 14 anni, scrive "E così Bush è un idiota, sai che novità?"; poi posta un'immagine con la faccia del presidente, il coltello conficcato in una mano e la scritta "Kill Bush".
Gli agenti del Servizio Segreto degli Stati Uniti vanno a prelevarla a scuola durante la lezione di biologia per sottoporla a un interrogatorio di venti minuti.
A sua madre hanno già fatto alcune intriganti domande: che lavoro fa suo marito? appartenete a qualche organizzazione che pianifica il rovesciamento dell'attuale governo? lo sa che se un terrorista straniero arriva sul sito di sua figlia e vede quello che ci ha scritto può trarne ispirazione? lo sa che quell'immagine è considerata una grave minaccia nei confronti del Presidente degli Stati Uniti?
Il fatto che la creazione antibush di Julia risalga a diversi mesi fa e sia stata rimossa dal sito l'estate scorsa sembra non fare alcuna differenza.
"Ho detto loro che semplicemente non sono d'accordo con la politica di Bush. Non intendo fargli del male in alcun modo. Sono un tipo molto pacifico. Semplicemente non mi piace Bush", ha dichiarato Julia nostra. Ce l'hanno fatta anche piangere, i federali.
Il Servizio Segreto non ha commentato il fatto.
Peter Scheer, della California First Amendment Coalition, ha detto: "La soglia si è abbassata. È stato per far capire ai ragazzini di MySpace che postare una cosa come 'Uccidete il Presidente' non è come dirlo via e-mail o al telefono. Il governo controlla la rete".

Perché come ha detto ier Michael Chertoff, segretario per la Sicurezza Nazionale, la rete è un utile strumento per gli aspiranti terroristi: "Adesso possono addestrarsi su Internet. Non devono necessariamente andare in un campo d'addestramento né parlare con qualcuno, e il diffondersi di questa combinazione di odio e di competenze tecniche in cose come la fabbricazione di bombe è pericoloso".

Sciocchezze.
Ora spiegatemi di nuovo con calma, gentilmente e per la terza volta come si carica questo stupido Ak47.

Adesso, su consiglio di un'insegnante bastarda, Julie modera un gruppo che promuove la pace nel mondo.

[Pling plong! Questo falso allarme ci è stato gentilmente offerto da: Petrolio]

giovedì, ottobre 19, 2006

Falso Allarme per Lassativo

Tra gli attentati terroristici con armi di distruzione di massa sventati dal Governo americano nel 2006 (raccolti in un documento propagandistico diffuso da un senatore repubblicano) non figura nessun presunto terrorista islamico.
In compenso c'è William Krar, che potremmo chiamare obiettore fiscale e che aveva messo insieme un bel po' di materiale chimico e di letteratura in cui si spiegava come abbattere governi tirannici e uccidere il papa e le persone di pelle scura. Con lui ci sono anche la moglie e l'amico, solo che sono considerati come casi separati (e fanno tre).
E poi c'è Casey Culter. A quanto pare Culter soffre di problemi mentali e si sta "curando da solo" con la marijuana e altre droghe. Per vendicarsi dei suoi disonesti spacciatori decide di avvelenarli con la ricina. Scarica da internet le istruzioni per fabbricare la sostanza tossica - che prevedono tra le altre cose la macinazione di semi di ricino - e scopre che gli mancano i semi e non sa come procurarseli. Allora va in farmacia a comprare dell'olio di ricino, che ovviamente non contiene ricina.
Però Cutler non lo sa, e fa bollire l'olio di ricino "per ridurlo" e utilizza l'acetone come da istruzioni per estrarre la famosa ricina.
Ma com'è che si è fatto beccare dai federali?
Cutler ha un compagno di stanza, anche lui un po' confuso e di certo not the sharpest knife in the drawer: il tizio si prende una bronchite, ma siccome sa quello che sta combinando Cutler pensa di essere stato avvelenato e corre al pronto soccorso.
Lì a un certo punto viene pronunciata la magica parola "ricina", che porta al tempestivo intervento della squadra SWAT di Phoenix, delle unità antiterrorismo e dell'FBI.
Il Documento della corte federale si trova a un certo punto nell'imbarazzo di dover ammettere che Casey era ben lontano dalla fabbricazione di un'arma di distruzione di massa. E allora scrive che "L'imputato ha fatto qualcosa che costituiva un passo importante verso la produzione di una tossina biologica".
Certo: il più potente lassativo in circolazione.

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martedì, ottobre 10, 2006

Quattro Falsi Allarmi e una Famigliamir

Falso Allarme per "Psst... ho una bomba!"
Un piccolo aereo che volava da Cincinnati a Newark è stato costretto ad atterrare a Cleveland perché un passeggero ha detto di avere con sé una bomba. L'uomo, 37 anni, è apparso disorientato e confuso. Però dopo tutto non aveva detto che voleva farla esplodere. Niente bomba, ma che ve lo dico a fare.
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Falso Allarme per Pacco Bizzarro
Terminal due di Heathrow. Un uomo corre verso il banco dell'Air Algeria, butta un pacco e scappa. La mimica c'è tutta, ci mancava solo che chiudesse gli occhi, si tappasse le orecchie e che sul pacco ci fosse la scritta ACME. Terminal chiuso ed evacuato, vengono chiamati gli artificieri. Strano: un pacco è stato trovato, ma non nelle vicinanze dell'Air Algeria. Di Wile E. Coyote invece non scrivono nulla.
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Falso Allarme per Sarin nello Spogliatoio
C'era un piano per avvelenare le squadre di cricket australiana e inglese durante le Ashes del 2005 pompando gas nocivo negli spogliatoi. Secondo il Sunday Times sarebbero stati coinvolti due dei terroristi suicidi degli attentati di Londra. Il piano sarebbe andato a monte, badate bene, non perché è obiettivamente difficile e scomodo fabbricare il sarin, trasportarlo e poi trovare il modo di insufflarlo in uno spogliatoio, no no no no: semplicemente, uno degli attentatori era un patito di cricket. Doh.
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[mentre cercavo di verificare se Ashes in italiano si dicesse Ashes ho trovato questa pagina d' 'a Wikipedia d' 'a lengua napulitana. Così, per condividere.]

Falso Allarme per Torta NuzialeQuella pozzetta di roba molliccia color rosso-arancio-verde abbandonata sul lato della strada ricordava un mucchio di gelatina. In Germania però i passanti hanno chiamato la polizia, che ha chiamato gli esperti di sostanze biochimiche, i pompieri e gli artificieri, facendo scattare un allarme su vasta scala e isolando l'intera area.
"Abbiamo condotto un certo numero di test e siamo giunti alla conclusione che si trattava di gelatina", ha comunicato un portavoce dei vigili del fuoco.
Avanzi di una festa di matrimonio, per la precisione: lo sposo li ha riconosciuti.
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Falso Allarme per FamigliamirAccaduto quando mia madre dopo avere a lungo frugato nella borsa ha scambiato il rossetto per il portachiavi e ha cercato di aprire la blindata con un Max Factor Lipfinity n. 905 (Truffle) privo di tappo (come tutti i rossetti che soggiornano nelle borse delle donne mir). E quando mio padre, rincasando un'ora dopo, ha trovato la serratura imbrattata di una pasta color arancio.
"Lina, mi senti?"
"Sì".
"Non aprire la porta, c'è un problema".
"Che problema?!"
"Ti sembrerà strano, quello che sto per dirti. Potrebbe esserci del plastico nella serratura".

Se dicevo "i genitori di una mia amica" ci credeva qualcuno?

venerdì, ottobre 06, 2006

Liste segrete e musulmani volanti

60 minutes, il programma della CBS, ha ottenuto la lista segreta usata per controllare i passeggeri delle linee aeree e ha scoperto che contiene nomi di gente morta, nomi molto comuni e nomi di personaggi politici stranieri difficilmente immaginabili nel ruolo di terroristi o di dirottatori. Tra i ben 44.000 mila nomi ci sono quelli di Saddam Hussein, del presidente del parlamento libanese, di Evo Morales, e di 14 dei 19 dirottatori (morti) dell'11 settembre. Ah, e ovviamente di bin Laden, nel caso intendesse resuscitare e volare American o United.
Non ci sono però gli undici presunti terroristi arrestati per il megafantacomplotto degli esplosivi liquidi, anche se erano notoriamente sotto sorveglianza da più di un anno. Non c'è David Belfield, che ora si fa chiamare Dawud Sallahuddin, reclutato dall'Iran (e probabile agente della CIA, ma per il momento stiamo contenti così) per uccidere a Washington un uomo dello scià, nel 1980.
E perché questi non sono sulla lista? Perché ci sono motivi di sicurezza che hanno la precedenza: potrebbe finire nelle mani sbagliate! Insomma, tutte le liste segrete sono segrete, ma alcune sono più segrete di altre. "Il governo non vuole che queste informazioni possano trapelare," dice Cathy Berrick, che dirige le indagini dell'Homeland Security per conto del General Accounting Office.
Ok.
Me lo sentivo che da qualche parte spuntava un bel Comma 22.

Grazie ad Antonio che mi ha passato il link.
Sul sito della CBS c'è questo.

E ora, per puro divertimento, guardiamoci questo video di Ummahfilms, Muslim While Flying:

"Se pensate che per un nero sia un problema guidare una macchina, provate a prendere un aereo se siete musulmani. Sapete cosa voglio dire? Sapete cosa voglio dire? Se siete musulmani e avete preso un aereo sapete cosa voglio dire. Fondamentalmente in aeroporto sarete stati perquisiti un bel po' di volte. Senza motivo. Senza aver fatto niente!
Sapete le perquisizioni casuali? Non sono così casuali. Succede una cosa del genere:
– Buon giorno, signore. Benvenuto nella nostra compagnia aerea. Oggi stiamo conducendo una serie di perquisizioni a caso e lei è stato scelto. Le dispiace se faccio scorrere la mia bacchetta magica attorno al suo corpo?
– Uhmmm, va bene.
– Signore, sembra che lei sia a posto. Le dispiace se le faccio un paio di domande e controllo i suoi bagagli?
– Uhmmm, va bene.
– Grazie! Intende recarsi in un paese straniero, oggi? Signore?
– Ehm, questo è un volo nazionale.
– Risponda alla domanda, prego, signore.
– Ehm, no.
– Intende recarsi un qualche paese terrorista, oggi?
– Ma questo volo non va da Los Angeles a Chicago...?
– Signore, risponda alla domanda, prego.
– No! E cosa sarebbe un paese terrorista?
– Qualsiasi paese stiamo bombardando, o programmiamo di bombardare, o qualsiasi paese sostenga paesi che stiamo bombardando o programmiamo di bombardare. Signore.
– Quindi... praticamente tutti i paesi?
– Sì, signore.
– Posso andare, adesso?
– Sì, signore. Grazie per aver scelto la nostra compagnia."

Il video si chiude con le tre cose da non fare in un aeroporto.

azione numero 1:
indossare magliette buffe che possono essere fraintese (esempio, quelle con la scritta "Il mio nome provoca problemi alla Sicurezza Nazionale. E il tuo?").

azione numero 2:
polemizzare con la compagnia aerea pretendendo un pasto Halal ("O è Halal o io non mangio!")

azione numero 3:
dire cose che possono essere facilmente fraintese ("Amico, in quel posto il cibo era una bomba!" "BOMBA! Ha detto che ha una BOMBA!")

regola numero 4:
parlare con voce alterata in una lingua straniera.

Enjoy.

mercoledì, ottobre 04, 2006

Falso Allarme per Lingua Tamil

Gli impediscono di prendere il volo dell'American Airlines da Seattle a Dallas perché un dipendente dell'aeroporto lo sente parlare al telefono in lingua tamil e lo ritiene un buon motivo per dare l'allarme.
Il portavoce dell'aeroporto ha subito dichiarato che si è trattato di un grosso malinteso: il passeggero "ha fornito una spiegazione perfettamente credibile". Si trattava di una accesa discussione di argomento sportivo, tutto qui.
Ma cosa c'è di sospetto nel parlare la lingua tamil? Bisogna chiederlo alla persona che ha fatto la segnalazione, ha detto il portavoce.
Il passeggero si è poi imbarcato su un altro volo per il Texas, e ha dichiarato che non parlerà più al cellulare in una lingua straniera. In un aeroporto. Americano. In futuro.

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