"I tremendi conflitti che sospingono le persone entro categorie falsamente unificanti come 'America', 'Occidente' o 'islam' e che inventano identità collettive a uso e consumo di vaste masse di individui in realtà molto diversi vanno contrastati. Per farlo disponiamo ancora delle capacità interpretative razionali che formano il retaggio dell’educazione umanistica, intese non come un pietismo sentimentale che c’imponga di tornare ai valori tradizionali o ai classici, bensì come pratica attiva di un discorso razionale, mondano e secolare.
Il mondo secolare è il mondo della storia così come la fanno gli esseri umani. Il pensiero critico non si assoggetta agli ordini di unirsi ai ranghi di chi marcia contro questo o quel nemico riconosciuto. Anziché a un artificioso scontro di civiltà, dobbiamo dedicare la nostra attenzione al lento e paziente lavoro comune delle culture che di volta in volta si sovrappongono, prendono in prestito le une dalle altre e coesistono."
Ieri è morto Edward W. Said.