"Ogni cinque o sei settimane Maurice Gourdault-Montagne, consigliere diplomatico del presidente francese, vola a Washington per incontrare la sua controparte, il consigliere per la sicurezza nazionale Stephen Hadley. Trascorrono alcune ore a coordinare le strategie sull'Iran, la Siria, il Libano e altre zone calde, e poi il francese ritorna in patria. Tra un incontro e l'altro, i due parlano spesso al telefono, di solito il martedì e il giovedì.
Benvenuti alla French Connection. Benché il legame tra i massimi consiglieri di politica estera dei presidenti Bush e Chirac sia quasi sconosciuto al mondo esterno, è emerso come un elemento importante nella pianificazione statunitense. A livello pubblico, la Francia può ancora essere oggetto delle beffe dei politici americani, ma in questi contatti diplomatici privati l'Eliseo è diventato uno degli alleati più importanti ed efficaci della Casa Bianca..."
"Il nuovo alleato di Bush: la Francia?", di David Ignatius, tradotto per Tlaxcala su mirumir 2.0.