Mamma e papà si sono conosciuti su Internet, e lui è stato chiamato Yahoo. Un'occhiata veloce ai Viaggi di Gulliver, magari, prima, no?
È successo in Transilvania, notizia Reuters.
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giovedì, gennaio 13, 2005
lunedì, gennaio 10, 2005
Agenzia Walrus/Ma anche i cattolici croati non scherzano
Competizioni come "La classe più cattolica", il "Super show cattolico" e il "Campionato cattolico di calcetto": sono tutte idee dell'iperattivo catechista del sobborgo fiumano di Srdoci, Martin Miletic, uno che per promuovere Gesù aveva pensato bene di puntare sulla sana competizione. Ma chi poteva immaginare che a mettergli i bastoni tra le ruote sarebbe stato proprio l'Ufficio catechisti? Riassumendo, secondo l'arcidiocesi il Miletic faceva marketing un po' troppo aggressivo.
Sembra una cosa dei Monty Python, ma l'ho letta ieri sul Piccolo di Trieste.
Sembra una cosa dei Monty Python, ma l'ho letta ieri sul Piccolo di Trieste.
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giovedì, dicembre 09, 2004
Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi rumeni
Ancora loro.
Un ladro è finito in manette perché aveva chiesto a due agenti di spingere la macchina che stava cercando di rubare, mentre lui tentava di metterla in moto. Ma gli agenti, alla vista dell'autoradio sul sedile del passeggero, si sono insospettiti.
Alla polizia di Cluj hanno dichiarato: "È uno dei ladri più spavaldi con cui abbiamo avuto a che fare. Era calmo e controllato, ma un po' trasandato".
Solito Ananova.
Giorni fa, invece, un uomo ha rubato una preziosa collana da una gioielleria di Ramnicu Valcea e si è allontanato a piedi, inseguito dall'orefice. Poi, arrivato all'attraversamento pedonale, ha trovato il semaforo rosso. Perché avrebbe dovuto violare il codice della strada? Così un poliziotto: "Se ne stava lì ad aspettare che il semaforo diventasse verde, per poter attraversare. Non voleva commettere un reato". Preso.
A questo punto è possibile perfino individuare uno schema narrativo, un paradigma del furto in solitaria costituito da sgangherata iniziativa personale, pasticcio e plateale smascheramento; immancabilmente, il ladruncolo pecca d'ingenuità (o si astiene dal commettere due reati contemporaneamente) e la polizia non nasconde una certa benevolenza, una sorta di burbera ammirazione.
Un ladro è finito in manette perché aveva chiesto a due agenti di spingere la macchina che stava cercando di rubare, mentre lui tentava di metterla in moto. Ma gli agenti, alla vista dell'autoradio sul sedile del passeggero, si sono insospettiti.
Alla polizia di Cluj hanno dichiarato: "È uno dei ladri più spavaldi con cui abbiamo avuto a che fare. Era calmo e controllato, ma un po' trasandato".
Solito Ananova.
Giorni fa, invece, un uomo ha rubato una preziosa collana da una gioielleria di Ramnicu Valcea e si è allontanato a piedi, inseguito dall'orefice. Poi, arrivato all'attraversamento pedonale, ha trovato il semaforo rosso. Perché avrebbe dovuto violare il codice della strada? Così un poliziotto: "Se ne stava lì ad aspettare che il semaforo diventasse verde, per poter attraversare. Non voleva commettere un reato". Preso.
A questo punto è possibile perfino individuare uno schema narrativo, un paradigma del furto in solitaria costituito da sgangherata iniziativa personale, pasticcio e plateale smascheramento; immancabilmente, il ladruncolo pecca d'ingenuità (o si astiene dal commettere due reati contemporaneamente) e la polizia non nasconde una certa benevolenza, una sorta di burbera ammirazione.
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mercoledì, dicembre 01, 2004
Agenzia Walrus/Shine on you crazy diamond
Non si capisce bene per quale motivo, ma alcuni scienziati britannici hanno stilato un elenco delle 100 cose da fare prima di morire: ammesso che possa interessare vedere il dito medio di Galileo, ordinare azoto liquido per preparare a casa propria il gelato più omogeneo del mondo, o imparare il Choctaw (una lingua che ha ben due tempi passati, e della quale io avevo sentito dire che ne ha ben tre). E ancora: bollire un uovo con un telefono cellulare, dare il proprio nome a una nuova specie, clonare l'animaletto domestico, estrarre il proprio DNA, vedere un atomo. Insomma, tutte le cose migliori che la scienza può offrire nel campo delle "nuove esperienze" invece di occuparsi delle solite quisquilie.
Fino allo sfizio estremo, al gloriosamente inutile e al supremamente idiota: diventare un diamante da un carato (bastano poche ceneri e sei il migliore amico delle ragazze, dicono).
Questi non devono conoscerla, la canzone di De Andrè.
Fino allo sfizio estremo, al gloriosamente inutile e al supremamente idiota: diventare un diamante da un carato (bastano poche ceneri e sei il migliore amico delle ragazze, dicono).
Questi non devono conoscerla, la canzone di De Andrè.
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lunedì, novembre 29, 2004
Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi rumeni
Eccoli, di nuovo.
Per la seconda volta in un mese un cieco ruba una macchina e va a schiantarsi contro un albero. Aveva dichiarato: "Volevo dimostrare a me stesso che potevo fare tutto quel che volevo, nonostante il mio handicap". Questa volta si era fatto accompagnare da un altro cieco e da un vedente, che avrebbe dovuto fargli da navigatore. È successo a Izvoare, in Romania. Lo dice Ananova.
Per la seconda volta in un mese un cieco ruba una macchina e va a schiantarsi contro un albero. Aveva dichiarato: "Volevo dimostrare a me stesso che potevo fare tutto quel che volevo, nonostante il mio handicap". Questa volta si era fatto accompagnare da un altro cieco e da un vedente, che avrebbe dovuto fargli da navigatore. È successo a Izvoare, in Romania. Lo dice Ananova.
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mercoledì, novembre 24, 2004
Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi rumeni
Ci risiamo.
Un prete di Parcovaci ha denunciato il furto di una lacrima miracolosa che era apparsa su un'immagine della Madonna. La polizia ha subito stanato la colpevole, che così ha spiegato la dinamica della sottrazione: "Mi sono avvicinata all'immagine per pregare e ho cercato di portar via la lacrima con le labbra, baciandola, senza però riuscirci. Allora l'ho tolta con un fazzoletto e me la sono portata via".
Il fazzoletto con la lacrima è adesso esposto accanto al dipinto della Madonna.
L'ispettore Taranu ha commentato: "una cosa è certa: è il primo caso di questo genere in tutta la nostra storia". E ci mancava solo che dicesse: "in tutta la nostra onorata storia di lacrimazioni mariane".
Sostiene Ananova: e chi, sennò?
Un prete di Parcovaci ha denunciato il furto di una lacrima miracolosa che era apparsa su un'immagine della Madonna. La polizia ha subito stanato la colpevole, che così ha spiegato la dinamica della sottrazione: "Mi sono avvicinata all'immagine per pregare e ho cercato di portar via la lacrima con le labbra, baciandola, senza però riuscirci. Allora l'ho tolta con un fazzoletto e me la sono portata via".
Il fazzoletto con la lacrima è adesso esposto accanto al dipinto della Madonna.
L'ispettore Taranu ha commentato: "una cosa è certa: è il primo caso di questo genere in tutta la nostra storia". E ci mancava solo che dicesse: "in tutta la nostra onorata storia di lacrimazioni mariane".
Sostiene Ananova: e chi, sennò?
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lunedì, novembre 22, 2004
Vilipendio di cadavere
La finezza, il tatto, la classe di certi giornali di provincia.
Una donna di 68 anni qualche giorno fa è stata uccisa con cinque colpi alla testa nella sua casa di Spilimbergo, in provincia di Pordenone.
Ieri Il Piccolo di Trieste titolava in prima pagina "Massacrata a bottigliate la "pettegola" del paese".
La fotografia ritrae una donna anziana sorridente, con la permanente, un vestito a fiori e una collanina di perle scure. Il pezzo descrive sommariamente la "macabra scena" del delitto (le bottiglie di vino, un mozzicone di sigaretta, alcune impronte), poi il cronista giudizioso traccia un sintetico ritratto della vittima. E qui viene il bello: la donna viene descritta come una "personalità bizzarra", un'"attaccabrighe", una donna "problematica, non pericolosa, ma con rapporti non buoni con il vicinato" (insomma, vecchia, rompicoglioni, balorda, e mai che si facesse i fatti suoi: state attenti che quelle così a Spilimbergo fanno una brutta fine). Viveva in un "monolocale dell'Ater" ed era "seguita dai servizi sociali": sinonimo, evidentemente, di quel genere di problemi che attirano le bottigliate in testa.
Certi redattori dovrebbero leggersi (o rileggersi) gli articoli di nera di Dino Buzzati: non solo il loro stile ne guadagnerebbe abbondantemente, ma forse imparerebbero anche che non si maltrattano così le donne vive, figuriamoci quelle morte ammazzate.
Una donna di 68 anni qualche giorno fa è stata uccisa con cinque colpi alla testa nella sua casa di Spilimbergo, in provincia di Pordenone.
Ieri Il Piccolo di Trieste titolava in prima pagina "Massacrata a bottigliate la "pettegola" del paese".
La fotografia ritrae una donna anziana sorridente, con la permanente, un vestito a fiori e una collanina di perle scure. Il pezzo descrive sommariamente la "macabra scena" del delitto (le bottiglie di vino, un mozzicone di sigaretta, alcune impronte), poi il cronista giudizioso traccia un sintetico ritratto della vittima. E qui viene il bello: la donna viene descritta come una "personalità bizzarra", un'"attaccabrighe", una donna "problematica, non pericolosa, ma con rapporti non buoni con il vicinato" (insomma, vecchia, rompicoglioni, balorda, e mai che si facesse i fatti suoi: state attenti che quelle così a Spilimbergo fanno una brutta fine). Viveva in un "monolocale dell'Ater" ed era "seguita dai servizi sociali": sinonimo, evidentemente, di quel genere di problemi che attirano le bottigliate in testa.
Certi redattori dovrebbero leggersi (o rileggersi) gli articoli di nera di Dino Buzzati: non solo il loro stile ne guadagnerebbe abbondantemente, ma forse imparerebbero anche che non si maltrattano così le donne vive, figuriamoci quelle morte ammazzate.
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Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi serbi
Sempre a proposito dell'immagine dei balcanici:
un sarto serbo ha inventato una cravatta da annodare attorno al pene: insomma, il classico regalo "per l'uomo che ha già tutto". "Spero che i clienti la compreranno per fare una buona impressione al primo appuntamento", dice Neven Vrgoc, che sostiene di avere tra i suoi clienti Arnold Schwarzenegger, Jacques Chirac e Bill Clinton e conta di lanciare la nuova idea-regalo per Natale.
La notizia è, tanto per cambiare, su Ananova.
un sarto serbo ha inventato una cravatta da annodare attorno al pene: insomma, il classico regalo "per l'uomo che ha già tutto". "Spero che i clienti la compreranno per fare una buona impressione al primo appuntamento", dice Neven Vrgoc, che sostiene di avere tra i suoi clienti Arnold Schwarzenegger, Jacques Chirac e Bill Clinton e conta di lanciare la nuova idea-regalo per Natale.
La notizia è, tanto per cambiare, su Ananova.
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venerdì, novembre 19, 2004
Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi rumeni
Che vi dicevo?
Il sindaco di Baia Mare in Romania aveva messo a disposizione della cittadinanza un numero verde per segnalare disservizi e dice di essere stato invece sommerso dalle chiamate di casalinghe annoiate, pronte a dichiarargli e a dimostrargli il loro amore ("mi sono state fatte dichiarazioni, e addirittura proposte erotiche").
"Capisco che le signore hanno i loro desideri, ma questi problemi vanno risolti da un'altra parte, non in Municipio", dice il sindaco molestato.
Titolo: "Stop pestering me for sex", Ananova.
Il sindaco di Baia Mare in Romania aveva messo a disposizione della cittadinanza un numero verde per segnalare disservizi e dice di essere stato invece sommerso dalle chiamate di casalinghe annoiate, pronte a dichiarargli e a dimostrargli il loro amore ("mi sono state fatte dichiarazioni, e addirittura proposte erotiche").
"Capisco che le signore hanno i loro desideri, ma questi problemi vanno risolti da un'altra parte, non in Municipio", dice il sindaco molestato.
Titolo: "Stop pestering me for sex", Ananova.
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mercoledì, novembre 17, 2004
Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi bulgari
Fateci caso: tra le notizie bizzare raccolte ogni giorno dalle agenzie di stampa sul web sono davvero troppe le stranezze attribuite ai rumeni e ai bulgari (seguiti in genere dai serbi, mentre i croati figurano immancabilmente tra i "furbi" e gli "ingegnosi" - in effetti posso confermare che hanno appena inventato una pastiglia per fregare l'etilometro). Semplicemente non posso credere alle storie che li dipingono invariabilmente come tonti, campagnoli e gaffeurs: o i paesi balcanici hanno affidato in blocco la promozione della propria immagine a una compagnia pubblicitaria di delinquenti, o hanno il resto del mondo che gli rema contro.
Ho intenzione di segnarmele, queste notizie (Ananova, dico soprattutto a te).
A partire da oggi:
Uomo esige rimborso per maiale gay. Galen Dobrev, 43 anni, di Shumen in Bulgaria, ha spiegato costernato alla corte: "Gli interessavano solo i maiali maschi!".
Ananova
Ho intenzione di segnarmele, queste notizie (Ananova, dico soprattutto a te).
A partire da oggi:
Uomo esige rimborso per maiale gay. Galen Dobrev, 43 anni, di Shumen in Bulgaria, ha spiegato costernato alla corte: "Gli interessavano solo i maiali maschi!".
Ananova
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lunedì, novembre 15, 2004
Agenzia Walrus/tutta colpa del VMAT2
Il fanatismo religioso è dovuto a un gene e probabilmente Cristo, Budda e Maometto (che "condividevano una serie di esperienze mistiche e di alterazioni della coscienza" - mi chiedo come la mettiamo con Thimoty Leary) ce l'avevano. Questa perla ci viene gentilmente fornita da Dean Hamer, dell'US National Cancer Institute. Quanto ci consola, diciamo da 0 a 100, che ci sia gente che studia il patrimonio genetico per combattere il cancro e si imbatte ("oh, e questo cos'è?") nel VMAT2, il gene del divino?
Hamer è quello che nel 1993 dichiarò di aver trovato una sequenza del DNA collegata all'omosessualità maschile. È solo questione di tempo, e prima o poi smaschererà anche il gene della predisposizione al sol dell'avvenire, alla salsa rosa, alla pizza con le patatine e alla cioccolata bianca. Quel giorno il mio corpo sarà donato alla scienza.
Hamer è quello che nel 1993 dichiarò di aver trovato una sequenza del DNA collegata all'omosessualità maschile. È solo questione di tempo, e prima o poi smaschererà anche il gene della predisposizione al sol dell'avvenire, alla salsa rosa, alla pizza con le patatine e alla cioccolata bianca. Quel giorno il mio corpo sarà donato alla scienza.
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domenica, ottobre 31, 2004
Il gilet di Henry James
Non si finisce mai di imparare: c'è sempre un infaticabile e informato redattore del Venerdì di Repubblica che ne sa più di te.
Scopro così che Henry James è l'autore di un romanzo dal titolo Giro di vita. A nulla vale la breve intervista a Nadia Fusini sul carattere parasintattico della lingua di James e il vastissimo campo semantico a cui attinge: ormai non riesco a togliermi dalla mente una fantasia su uomini di mezza età alle prese con gilet abbottonati male.
Scopro così che Henry James è l'autore di un romanzo dal titolo Giro di vita. A nulla vale la breve intervista a Nadia Fusini sul carattere parasintattico della lingua di James e il vastissimo campo semantico a cui attinge: ormai non riesco a togliermi dalla mente una fantasia su uomini di mezza età alle prese con gilet abbottonati male.
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martedì, ottobre 26, 2004
Calamite
Io lo so che in questo momento questa informazione non vi serve. Però queste cose si depositano in un angolo della memoria per farsi vive al momento giusto, risparmiando drammatiche corse in macchina nella notte e lunghe attese al pronto soccorso. Per esempio, io so che non bisogna lasciare a portata di gatto gomitoli di lana, elastici, stelle di natale, vischio, rododendri e liquido antigelo: non posso impedire che il Gito si abbeveri alla macchina per il caffè espresso o si ingozzi di pane alla zucca incustodito, ma almeno ho dimezzato i rischi.
È che a marzo divento una specie di zia, e sono già nervosa.
Quindi segnatevi il monito di alcuni scienziati americani, riportato dal Guardian: non bisogna per nessuna ragione lasciare che un bambino tra i sei mesi e i tre anni inghiotta due calamite. Una sola va bene. Due, nnnnnnn. Non è dato sapere cosa succeda ai bimbi sopra i tre anni: si disinteressano di punto in bianco all'articolo e passano – diciamo – alle graffette e alle puntine da disegno, o il loro intestino ha un upgrade che lo rende capace di gestire l'emergenza?
Teniamoci il dubbio.
Penso che valga anche per i gatti. Per fortuna, non è che qua girino molte coppie di calamite al gusto di zucca.
È che a marzo divento una specie di zia, e sono già nervosa.
Quindi segnatevi il monito di alcuni scienziati americani, riportato dal Guardian: non bisogna per nessuna ragione lasciare che un bambino tra i sei mesi e i tre anni inghiotta due calamite. Una sola va bene. Due, nnnnnnn. Non è dato sapere cosa succeda ai bimbi sopra i tre anni: si disinteressano di punto in bianco all'articolo e passano – diciamo – alle graffette e alle puntine da disegno, o il loro intestino ha un upgrade che lo rende capace di gestire l'emergenza?
Teniamoci il dubbio.
Penso che valga anche per i gatti. Per fortuna, non è che qua girino molte coppie di calamite al gusto di zucca.
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giovedì, ottobre 14, 2004
Not under my skin
Microchip sottocutaneo con numero a sei cifre, a fini medici, approvato dalla Food and Drug Administration: non ci posso fare niente, la cosa mi dà i brividi, mi inquieta, mi turba.
Poi penso al mio medico di base, un uomo sui cinquanta che ha appena imparato a digitare su una tastiera di computer le ricette dei pazienti e per il quale il prossimo traguardo è imparare far interagire la macchina con la stampante: sembra che per ora non ci sia verso, e questa impasse è il principale argomento di conversazione nella sala d'aspetto.
Penso alle mie rare visite al suo studio, a quando fingo la vivacità di un pesce sano afflitto da un dolorino transitorio, mentre lui si lascia convincere che le analisi non sono necessarie e finge di essere d'accordo con la mia autodiagnosi presa pari pari dal dizionario dei sintomi.
Se recalcitra gli devo ricordare di quella volta in cui dagli esami del sangue risultò che avevo una glicemia incompatibile con il mio stato in vita: attivò mamma e papà perché con una banale scusa mi facessero salire sul primo treno per la città di G., nell'ipotesi che non fossi già in coma, per portarmi nel suo studio e permettergli di constatare in santa pace il miracolo o il decesso. Proprio quando cominciavo ad agitarmi, risultò che il dato era stato scambiato con il numero del laboratorio. Ecco.
Se recalcitra io gli ricordo l'intrinseca inaffidabilità del sistema.
E se di questa cosa del microchip si parlerà anche qui io credo che andrò da lui per proporgli una cancellazione permanente della mia identità sanitaria dal sistema. E lui sarà d'accordo.
In cambio gli rivelerò un segreto, una cosa che tengo per me da un sacco di tempo: la stampante bisogna accenderla.
Poi penso al mio medico di base, un uomo sui cinquanta che ha appena imparato a digitare su una tastiera di computer le ricette dei pazienti e per il quale il prossimo traguardo è imparare far interagire la macchina con la stampante: sembra che per ora non ci sia verso, e questa impasse è il principale argomento di conversazione nella sala d'aspetto.
Penso alle mie rare visite al suo studio, a quando fingo la vivacità di un pesce sano afflitto da un dolorino transitorio, mentre lui si lascia convincere che le analisi non sono necessarie e finge di essere d'accordo con la mia autodiagnosi presa pari pari dal dizionario dei sintomi.
Se recalcitra gli devo ricordare di quella volta in cui dagli esami del sangue risultò che avevo una glicemia incompatibile con il mio stato in vita: attivò mamma e papà perché con una banale scusa mi facessero salire sul primo treno per la città di G., nell'ipotesi che non fossi già in coma, per portarmi nel suo studio e permettergli di constatare in santa pace il miracolo o il decesso. Proprio quando cominciavo ad agitarmi, risultò che il dato era stato scambiato con il numero del laboratorio. Ecco.
Se recalcitra io gli ricordo l'intrinseca inaffidabilità del sistema.
E se di questa cosa del microchip si parlerà anche qui io credo che andrò da lui per proporgli una cancellazione permanente della mia identità sanitaria dal sistema. E lui sarà d'accordo.
In cambio gli rivelerò un segreto, una cosa che tengo per me da un sacco di tempo: la stampante bisogna accenderla.
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lunedì, ottobre 11, 2004
Paure
Al primo posto tra le paure dei britannici non c'è il terrorismo, ma i ragni. La cosa ha senso, se si pensa che per un normale essere umano è molto più probabile uscire di casa e imbattersi in un peloso ottozampe aggrappato allo stipite (esperienza personale) che in un uomo di Al Qaeda disposto a terminarti con ogni mezzo. Al terzo posto ci sono i serpenti, al sesto il dentista, mentre a sorpresa la morte è solo quinta, dopo il terrore dell'altezza: significa che trovarsi al trentesimo piano e guardar giù fa più paura che fracassarsi al suolo? Misteri dei sondaggi. Va detto che questo è stato commissionato dalla Universal Pictures per il lancio del DVD di Van Helsing. Inutile dire che i vampiri non si sono classificati.
Neanche le suocere, ma questo è un mio problema.
Neanche le suocere, ma questo è un mio problema.
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giovedì, ottobre 07, 2004
Piume, di nuovo
Riecco i teorici del Tirannosauro piumato, ipotesi che qualche anno fa fece infuriare i creazionisti e infastidì gli evoluzionisti: di burla, a quanto pare, si trattava.
Ora, sempre dalla Cina, deposito inesauribile di dinosauri e di piume, spunta questo soffice parente: il feathery dino ha tre dita per zampa, mascella prominente, e una bella lanugine che lo fa somigliare a un tacchino. Ci risiamo.
Per me il migliore T-Rex con le piume (tante piume, e anche un bel po' di lustrini) resta Marc Bolan.
Ora, sempre dalla Cina, deposito inesauribile di dinosauri e di piume, spunta questo soffice parente: il feathery dino ha tre dita per zampa, mascella prominente, e una bella lanugine che lo fa somigliare a un tacchino. Ci risiamo.
Per me il migliore T-Rex con le piume (tante piume, e anche un bel po' di lustrini) resta Marc Bolan.
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mercoledì, ottobre 06, 2004
Dacci oggi il nostro panino quotidiano
Lo dicono gli "scienziati britannici dell'università di Oxford": il miglior afrodisiaco è un sandwich con fichi, miele, ricotta e arancia. La "scienza" applicata al panino ha infatti individuato cinque combinazioni-tipo per affrontare i diversi momenti della giornata. Mele e burro d'arachidi vanno bene per la palestra, pollo tikka e salsa di mango per le riunioni di lavoro, tonno affumicato e crema di formaggio per dormire bene, mentre cioccolato e banana sono ok per i postumi di una sbronza. È possibile che in questo momento i miei neurotrasmettitori abbiano bisogno di un po' di curry, ma qui non siamo molto lontani dalla fede nelle virtù rinfrancanti e corroboranti di una buona cuppa tea.
Trinity College - Barbara Pym* 1-1.
*Che fa dire a uno dei suoi personaggi: I'm not one of those excellent women, who can just go home and eat a boiled egg and make a cup of tea and be very splendid, but how useful it would be if I were!
Trinity College - Barbara Pym* 1-1.
*Che fa dire a uno dei suoi personaggi: I'm not one of those excellent women, who can just go home and eat a boiled egg and make a cup of tea and be very splendid, but how useful it would be if I were!
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mercoledì, settembre 29, 2004
Spiegatemi
Via Ultimate Insult, il sito "Adopt a sniper". Parliamone.
Ho cercato qua e là, forum compreso, indizi concreti che possa trattarsi di uno scherzo, a conferma della prima impressione (che è stata, ovviamente: ah, ah!).
Non ne ho trovati. Ho letto anche la faq e sono confusa.
Adesso vado a dormire; se pensate che sia il caso di spiegarmi un paio di cose sull'utilità sociale dello snaiperaggio e dell'adozione a distanza di franchi tiratori, lasciate due righe nei commenti che domani ne parliamo.
Ho cercato qua e là, forum compreso, indizi concreti che possa trattarsi di uno scherzo, a conferma della prima impressione (che è stata, ovviamente: ah, ah!).
Non ne ho trovati. Ho letto anche la faq e sono confusa.
Adesso vado a dormire; se pensate che sia il caso di spiegarmi un paio di cose sull'utilità sociale dello snaiperaggio e dell'adozione a distanza di franchi tiratori, lasciate due righe nei commenti che domani ne parliamo.
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giovedì, settembre 16, 2004
Rembrandt era strabico
E così Rembrandt partiva in vantaggio, dopotutto: era strabico. A lui riusciva facile mettere a fuoco gli oggetti e appiattire le immagini per rappresentarle. Soffriva, dicono, di un disturbo corneale che gli risparmiava la fatica di chiudere un occhio, per il semplice fatto che mentre un occhio fissava un punto, l'altro era in tutt'altre faccende affacendato. Niente tridimensionalità, problema risolto, "svelato il segreto del genio di Rembrandt". Per questa scoperta dobbiamo ringraziare uno studio neuroscientifico condotto dall'Università di Harvard.
Sono sempre affascinata e orripilata dagli effettismi dell'informazione e dall'entusiasmo con cui vengono ribattuti dalle agenzie di stampa. I giornali abbondano di enigmi risolti, a farci caso: dalla scoperta in un antichissimo affresco austriaco dell'immagine di Mickey Mouse (un Topolino di 700 anni fa!) all'analisi astronomica di un dipinto di Van Gogh e alla rivelazione che Ramses II soffriva d'artrite.
Prima o poi ci diranno che Renoir era miope, ecco cos'era.
Sono sempre affascinata e orripilata dagli effettismi dell'informazione e dall'entusiasmo con cui vengono ribattuti dalle agenzie di stampa. I giornali abbondano di enigmi risolti, a farci caso: dalla scoperta in un antichissimo affresco austriaco dell'immagine di Mickey Mouse (un Topolino di 700 anni fa!) all'analisi astronomica di un dipinto di Van Gogh e alla rivelazione che Ramses II soffriva d'artrite.
Prima o poi ci diranno che Renoir era miope, ecco cos'era.
Noi ci faremo una bella risata.
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sabato, settembre 11, 2004
Y chromosome
Irritabilità, depressione, mal di testa, lacrima facile e quel vago istinto omicida, anche voi?
I ricercatori dell'Università di Derby lo confermano: tutto uguale, meno la ritenzione idrica.
Sorry, guys.
I ricercatori dell'Università di Derby lo confermano: tutto uguale, meno la ritenzione idrica.
Sorry, guys.
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