"Hai dedicato la vita a Gesù. Tu sai di essere salvo. Ma quando arriverà il Rapimento della Chiesa che ne sarà del tuo amato animale domestico?"
Ci pensano gli Eternal Earth-Bound Pets, animalisti atei garantiti. Per 110 dollari si impegnano a salvare un animale per nucleo domestico se Gesù dovesse far ritorno entro 10 anni. 15 dollari di sovrapprezzo per ogni animale in più. Sono assicurate serietà e tempestività (perché l'Apocalisse quando arriva arriva).
"Committed to step in when you step up to Jesus".
File under: un lavoro vale l'altro, atheism is fun, adesso come glielo dico all'Agenzia delle Entrate.
(via Boing Boing.)
venerdì, agosto 28, 2009
Apocalypse bau
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martedì, agosto 25, 2009
Ve l'avevo detto che il petrolio era maschio
E dopo gli inni degli idrocarburi agli idrocarburi, le regole di abbigliamento per le dipendenti di Gazprom Neft': vestiti, accessori, acconciature e manicure raccomandati e soprattutto quelli deprecati. Guerra all'ombelico e ai tessuti fantasia, tagliare le doppie punte ogni due mesi, tolleranza zero con gli straccetti e dove pensi di andare con il Giudizio Universale affrescato sulle unghie?
Traduzione superflua.
Gazprom Dress Code -
Traduzione superflua.
Gazprom Dress Code -
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sabato, agosto 22, 2009
L'esperto
Un articolo di commento sulle glorie e le debolezze dei grandi artisti accennava all'episodio in cui Wagner rammentò alla sua cameriera preferita a Vienna di indossare mutandoni viola quando si fossero rivisti. Un esperto di Wagner precisa che i mutandoni in questione erano rosa (To understand genius, forget the purple knickers, 19 August, page 28).
The Guardian, Corrections, 21 agosto 2009.
The Guardian, Corrections, 21 agosto 2009.
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venerdì, agosto 21, 2009
Ufi
– I dischi volanti sono lassù, e il cimitero è laggiù: io resterò chiusa qui. D’altronde, sarò a letto dopo mezz’ora, con accanto il tuo cuscino.
– Il mio cuscino?
– Be’, devo pur aver qualcosa per tenermi compagnia. A volte, la notte, quando mi sento sola, lo tocco, e così non mi sento più così sola.
– Mattacchiona. Ti amo, cara. Ci vediamo giovedì.
La candida Paula Trent (Mona McKinnon) comunica all’intrepido marito Jeff (Gregory Walcott) che dal momento che i dischi volanti sono lassù, e il cimitero laggiù, lei resterà chiusa qui in Plan 9 from Outer Space (Edward D. Wood Jr., 1959).
A Kolodiščach, in Bielorussia, gli ufi non possono rapire le ragazzine dalle 21.00 alle 6.00.
– Il mio cuscino?
– Be’, devo pur aver qualcosa per tenermi compagnia. A volte, la notte, quando mi sento sola, lo tocco, e così non mi sento più così sola.
– Mattacchiona. Ti amo, cara. Ci vediamo giovedì.
La candida Paula Trent (Mona McKinnon) comunica all’intrepido marito Jeff (Gregory Walcott) che dal momento che i dischi volanti sono lassù, e il cimitero laggiù, lei resterà chiusa qui in Plan 9 from Outer Space (Edward D. Wood Jr., 1959).
A Kolodiščach, in Bielorussia, gli ufi non possono rapire le ragazzine dalle 21.00 alle 6.00.
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martedì, agosto 18, 2009
Il petrolio è maschio, ve lo dico subito
Trivelle, virili amicizie petrolifere e vita che se ne va giù per i tubi: dopo l'inno di Gazprom poteva mancare la canzone di Lukoil? Rispondete sinceramente. Sottotitoli miei.
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martedì, agosto 11, 2009
Il nostro obiettivo adesso è il gas (sebbene non sia facile ottenerlo)
Davaj za nas, davaj za vas, davaj za ves' rossijskij gaz!
Inno non ufficiale di Gazprom interpretato da Vladimir Tumaev, ex calciatore professionista e ora direttore di "Specgazavtotrans", consociata del colosso energetico russo: gioiosa incitazione alla consumazione di alcol, estetica del gasdotto, cose che fanno bene al calcio. Sottotitoli in italiano, miei.
Inno non ufficiale di Gazprom interpretato da Vladimir Tumaev, ex calciatore professionista e ora direttore di "Specgazavtotrans", consociata del colosso energetico russo: gioiosa incitazione alla consumazione di alcol, estetica del gasdotto, cose che fanno bene al calcio. Sottotitoli in italiano, miei.
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domenica, agosto 09, 2009
venerdì, agosto 07, 2009
Just one word
– Vuoi una bibita con lo zucchero e le bollicine?
– No. No, grazie, sono un po' rincoglionito. Rischierei di restare rincoglionito e in più di innervosirmi.
Sono due giorni, cioè da quando ha scoperto che qui si fa la raccolta differenziata*, che separa nervosamente tutto in mucchietti meticolosi e si interroga sulla natura degli oggetti ("Questo dvd è rovinato, puoi buttarlo"; "D'accordo, buttiamolo"; "DOVE? Differenziamo sul tavolo. Secco. Plastica! Plastica! Possiamo strappare un po' di pagine dal dizionario per fare un po' di carta?").
Certe volte non riesco a credere alla mia fortuna.
– No. No, grazie, sono un po' rincoglionito. Rischierei di restare rincoglionito e in più di innervosirmi.
Sono due giorni, cioè da quando ha scoperto che qui si fa la raccolta differenziata*, che separa nervosamente tutto in mucchietti meticolosi e si interroga sulla natura degli oggetti ("Questo dvd è rovinato, puoi buttarlo"; "D'accordo, buttiamolo"; "DOVE? Differenziamo sul tavolo. Secco. Plastica! Plastica! Possiamo strappare un po' di pagine dal dizionario per fare un po' di carta?").
Certe volte non riesco a credere alla mia fortuna.
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mercoledì, agosto 05, 2009
La gestione del ghiaccio
Dopo il gioco dell'oca sadico vogliono giocare a calcio sul prato e poi si fanno male.
Vogliono farsi male e poi piangono.
Grande umano - che sta in porta - colpisce ancora una volta con il pallone la guancia di Piccolo Umano Femmina. PUF piange. Seconda volta in due giorni, stessa guancia, stesse scene di disperazione sull'erba.
Così avvio la procedura standard e vado a prendere il ghiaccio. Torno con due cubetti avvolti in un asciugamano e li appoggio sulla guancia di PUF.
Il ghiaccio normalmente rende felice PUF, che infatti dopo un po' già sorride, scava nell'asciugamano, prende i cubetti e se li passa sulla faccia.
Anche grande umano si rasserena. Poi prende a fissarmi con un sorriso da sfinge affaticata.
– Hai peso il ghiaccio buono.
– Sapevo che l'avresti detto.
– Quello gande per il gin tonic.
– Sì.
"Gnam-gnam", commenta PUF.
Vogliono farsi male e poi piangono.
Grande umano - che sta in porta - colpisce ancora una volta con il pallone la guancia di Piccolo Umano Femmina. PUF piange. Seconda volta in due giorni, stessa guancia, stesse scene di disperazione sull'erba.
Così avvio la procedura standard e vado a prendere il ghiaccio. Torno con due cubetti avvolti in un asciugamano e li appoggio sulla guancia di PUF.
Il ghiaccio normalmente rende felice PUF, che infatti dopo un po' già sorride, scava nell'asciugamano, prende i cubetti e se li passa sulla faccia.
Anche grande umano si rasserena. Poi prende a fissarmi con un sorriso da sfinge affaticata.
– Hai peso il ghiaccio buono.
– Sapevo che l'avresti detto.
– Quello gande per il gin tonic.
– Sì.
"Gnam-gnam", commenta PUF.
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