giovedì, dicembre 04, 2003

Campi di tiro

I soldati israeliani uccidono incessantemente civili palestinesi. Non passa quasi giorno senza che vi siano vittime palestinesi innocenti - 30 in novembre, 57 in ottobre, 33 in settembre.
Tra queste vittime: un uomo di 32 anni (in motocicletta, sospettato di voler fuggire a un posto di blocco); un bambino di 10 anni (andava a caccia di uccelli con la fionda); un ragazzino (tirava pietre ai soldati); un giovane (al funerale di un amico a Jenin); un tassista, padre di un bambino di sei anni (sospettato di voler fuggire a un posto di blocco); un quindicenne (durante degli arresti); un bambino di nove anni (giocava davanti a casa); tre uomini (stavano andando a cena in una sera di festa).
La storia delle loro morti violente - e delle loro vite così a buon mercato - non raggiunge mai la coscienza e la consapevolezza degli israeliani. Sto lavorando di retorica e di indignazione, riassumendo dati palestinesi? No, di tutto questo ha scritto Gideon Levy su Ha'arez, quotidiano israeliano, il 30 novembre. The killing fields of Rafah, qui.

Intanto (c'è sempre un intanto). La versione israeliana del reality show "American Idol" è stata vinta da un arabo. Sorridete.

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