di Gennadij Kanevskij
I sottopassi odorano di bagni
carne sudata e larve
giudicare dalle apparenze, andarsene bestemmiando
arrivare all'alba, accompagnare l'alba
qui tutto nella vita è cibo unto
bevande calde coca cola
grandi seni seni piatti
ragazze provocanti dai capelli corti
e ragazzini (per i pervertiti)
bazar stazione autostazione cessi
dico gli sms non passano
dico metti la segreteria
so che non riesci a raggiungermi
ma un giorno uscirò di qui
no non ho spento sono irraggiungibile
sì temporaneamente sì spero presto
pure mi tirerai fuori di qui
per me è la stessa cosa in cielo o in terra
per me è lo stesso sai per me è lo stesso.
Gennadij Kanevskij, "в подземных переходах пахнет баней", Novyj Bereg 2006 n. 13.
Gennadij Kanevskij è nato a Mosca nel 1965. Laureatosi all'Istituto di Elettronica di Mosca, ha scritto tre libri di poesie. I suoi testi sono apparsi sulle riviste letterarie Znamja, Oktjabr' e Novyj Bereg. Nel 2007 ha vinto con Anna Russ il Bolšoj Slem. È redattore di Novosti elektroniki. Il suo personaggio letterario preferito è Il'ja Il'ič Oblomov.
Traduzione: Manuela Vittorelli
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