Insomma, avrei avuto una cosa da raccontarvi, ma poi.
Perché è mai possibile che noi famigliamir ce ne stiamo tranquilli e zitti e con la coscienza perfettamente a posto, senza rivelazioni imbarazzanti? Possibile che dove tutti tengono l'imbottita invernale noi dobbiamo averci sempre uno scheletro?
Comunque.
Questo fu il dialogo con mia madre dopo una memorabile gita a Klagenfurt:
- Sì e poi a un certo punto in mezzo a tutta quella gente c'era un gran bel signore e ci siamo messi a parlare un po' in italiano e un po' in tedesco, ma soprattutto in italiano. No, certo che non so il tedesco, che c'entra. Ma tanto un bel signore, che bell'uomo, giovanile. Mi ricordava qualcuno, ho pensato subito a un attore di qualche telefilm di canale 5. E quando gli dico che sono di Gorizia lui mi dice: ma za che mio cenero è ti Corizia!
E allora mi viene in mente chi mi somiglia, così chiamo la Carla e la Nives e chiamo anche papà perché ci faccia la foto.
Ma che bell'uomo, nonostante tutto.
Anche alto.
Ecco, tieni.
- Cazzo, mamma. Haider.
- Va bene, puoi metterla sul tuo blog.
Vabbe', tanto questo si era fatto fotografare fino all'ultimo con nani e ballerine.
Ecco a voi, da sinistra, su sfondo di abeti e neve finta:
groupie elettrizzata;
mia madre (noterete che le ride anche il naso per la soddisfazione);
il fu belluomo anche alto;
l'unica del gruppo a fare colazione con pane e volpe: intuendo quanto la foto possa risultare compromettente decide di concedersi un sorriso enigmatico da Gioconda in età.
Clicchino, clicchino qui.
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