Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin si trovava nella sua residenza suburbana di Novo-Ogarevo e seguiva sul canale di Stato il discorso di ringraziamento del famosissimo giornalista televisivo Leonid Gennad'evič Parfenov durante la cerimonia di assegnazione del Premio List'ev.
– I temi giornalistici, e con essi tutta nostra la vita, si giudicano ormai in base ai passaggi in TV – Leonid Gennad'evič leggeva dal suo foglietto, – Il giornalista di un canale televisivo federale non deve più ubbidire ai fatti e alle notizie, ma ai capi del suo capo.
Vladimir Vladimirovič™ annuì energicamente, sfilò dalla tasca il telefono portatile presidenziale con l'aquila a due teste al posto della tastiera e premette il pulsante di chiamata dell'addetta stampa del Presidente Natal'ja Aleksandrovna Timakova.
– Sorellina – esordì affabile Vladimir Vladimirovič™, – Ascolta, ma chi è che scrive questi bei discorsi, adesso? Ho sentito che ha parlato anche Dima, ce l'aveva con la stagnazione della democrazia che c'è da noialtri, robe così. E adesso c'è Parfenov, lui dice che la stagnazione ce l'abbiamo anche nel giornalismo, ce l'abbiamo.
– È un nuovo assistente – rispose Natal'ja Aleksandrovna, - L'hanno mandato... dall'FSB.
– Dall'FSB? – si meravigliò Vladimir Vladimirovič™, - E con che grado?
– Capitano – rispose Natal'ja Aleksandrovna, – Ha un cognome ben strano... un momento... Ah, sì: Ovvietà. Capitano Ovvietà.
– Ovvietà? – ripeté Vladimir Vladimirovič™, - Cognome niente male. Ma pensa, solo capitano e già così sicuro di sé. Senti, ma. Non potrebbe scrivere qualcosa anche per me?
– E perché? – Natal'ja Aleksandrovna non capiva.
– Mah, così... – borbottò perplesso Vladimir Vladimirovič™, – Dima ha parlato, tutti dicono che sta per iniziare una nuova fase. Parfenov ha parlato, tutti dicono che ha compiuto un gesto civile. E io?
– Be'... – si impappinò Natal'ja Aleksandrovna, – Allora bisogna concordare i punti principali. Cos'è che vorrebbe dichiarare?
– Si potrebbe dire qualcosa delle elezioni presidenziali – propose Vladimir Vladimirovič™, – Ma meglio ancora del gas! Di là in Europa hanno ricominciato a complottare...
– Allora potrebbe essere una cosa del genere – disse dopo una breve pausa Natal'ja Aleksandrovna, – Cari amici. L'inverno è alle porte. Cadrà la neve. Ed è finalmente giunto il momento di dirlo con franchezza. L'inverno è freddo e bisogna scaldarsi. E per scaldarsi serve il gas.
– Ecco ecco ecco! – esclamò Vladimir Vladimirovič™ – Perfetto! È quel che ci vuole! Dai, mandalo a coso, lì, al capitano! Che mi scriva il discorso!
E Vladimir Vladimirovič™ chiuse la chiamata.
Link: Владимир Владимирович™
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