Villaggio del Kuzbass
di Vadim Mesjac
a mio padre
In una luce bianca, lontano lontanoalla festa dei fiori nella cittadina mineraria,
dove gli uccelli fanno amicizia con l'acetosa amara
piange nel vaso di miele la signora
e il puledro pezzato si scalda al sole,
ci hanno baciati e poi dimenticati,
e noi giochiamo con le bambole per terra,
è così caldo – e presto farà un caldo
muto come le lacrime di una madre.
Alla stazione un'armonica s'impunta,
brilla una scarpa accanto alla stampella,
avide e nere sbuffano le locomotive.
È stato tanto tempo fa, e come se non ci toccasse.
Mio dolce, mite giorno – tempo felice,
siamo ancora qui ad attendere ora la felicità, ora il traghetto,
e si piange, e si crede a malapena,
e non ci sono semplicità né furto.
C'è stata una guerra. E noi siamo rimasti a casa.
"Кузбасский поселок", Цыганский хлеб, 2009
Traduzione: Manuela Vittorelli.
Vadim Gennadievič Mesjac, poeta e prosatore, è nato nel 1964 a Tomsk, in Siberia. Figlio del celebre fisico A. M. Mesjac, ha preso a sua volta il dottorato in fisica prima di presiedere la cattedra di Letteratura Moderna all'Accademia russa delle Scienze. Dal 1993 vive negli Stati Uniti. Ha fondato e dirige la casa editrice Russian Gulliver.
[Grazie, Sten, per la benzina.]
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