Dal leggendario Harry Egipt, altra enigmatica pubblicità televisiva estone di epoca sovietica. Body sgambati, fucsia ovunque, pantacollant di lurex, fasce per capelli, aerobica, macchine da cucire, permanenti come solo negli anni Ottanta, foulard, gonne molto arricciate in vita, produzione di oggetti misteriosi (scarpe, pantofole, hot dogs di pannolenci)? Per fare breve e piacevole lunga storia complicata, ragazze estoni che ballano, operaie di mezz'età che confezionano calzature sullo sfondo. È evidente l'influsso di Flashdance (1983), il film che ha consacrato la commistione tra danza, fabbrica e scaldamuscoli.
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Come vorrei sapere l'estone. Come lo vorrei.
Ma il desiderio di canticchiare questo motivetto è così forte che vi propongo questa trascrizione con il Sistema Fonetico Fjodor™ da scandire tutti insieme, possibilmente muovendo spalle e anche in modo leggermente scoordinato:
kisgüras badi passlai bahem bidi
isvim ze dizu turbarabbaviiii
neteritame tactus i allupidi
chel ghin gan un berneri gümmendiii iiiiii
usegon lunberguseit
ghime ghime kasi
on ol da tu siiiii.
Gloria all'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e alle estoni bionde.
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