Secondo fonti dell'esercito statunitense una buona parte (circa il 75%) degli iracheni catturati dagli americani in Iraq vengono rilasciati per mancanza di prove che attestino la loro pericolosità (traduzione: "perché sono innocenti"). Molti - circa la metà - sono rimessi in libertà pochi giorni dopo il loro arresto, ma altre migliaia di persone finiscono in carceri come Abu Ghraib, dove attendono in media sei mesi prima di esser scarcerate. Lo dice il tenente Kristy Miller, portavoce del sistema di dentenzione militare in Iraq.
Dall'inizio dell'invasione dell'Iraq fino agli inizi dello scorso mese 42.228 detenuti iracheni sono entrati in questo sistema di detenzione, e la maggior parte di essi è stata poi liberata. Venerdì scorso i detenuti erano 12.184.
Due membri iracheni del comitato che si occupa delle scarcerazioni hanno rivelato gli errori più comuni che portano all'arresto di innocenti. Un caso per tutti: i soldati statunitensi hanno arrestato un iracheno perché aveva con sé un manifesto con scritte in caratteri arabi e raffigurante un uomo decapitato. I soldati hanno subito pensato che si trattasse di propaganda terroristica e hanno trascinato l'uomo ad Abu Ghraib. Mesi dopo, quando gli avvocati iracheni hanno esaminato il caso si sono immediatamente resi conto che il manifesto era un innocente tributo a Imam Hussein, decapitato nel settimo secolo e profondamente venerato dagli Sciiti.
Se me ne vado in giro con il poster che raffigura (metti, e non ridere) la Salomè con la testa del Battista o il David con la testa di Golia e di consequenza - nell'impossibilità di spiegare l'equivoco ed essendo scambiata per una che va a tagliare la testa alle persone - mi faccio qualche mese di villeggiatura a spese del governo che occupa (ops, democratizza) il mio paese, mentre una commissione con calma si decide a scoprire l'esistenza del Caravaggio-questo-sconosciuto, magari quando esco non voglio tanto bene a quel paese che occupa (ops, democratizza) il mio. Magari a quel punto mio padre e tutti i miei cugini maschi anche di secondo grado si vorranno un po' vendicare. E io ne ho tanti, di cugini maschi anche di secondo grado.
Ovviamente a forza di arrestare innocenti si crea un certo risentimento: "Insurrezione dopo insurrezione, è diventato chiaro che se si gestiscono male le detenzioni si creano più insorti di quanti se ne vogliano eliminare", ha detto Anthony Cordesman del Centro per gli Studi Strategici Internazionali di Washington. Secondo Cordesman tutto questo succede perché gli americani hanno tardato a sviluppare un'accurata rete di intelligence. Semplicemente, non hanno reclutato un numero sufficiente di interpreti arabi.
Niente che non si sapesse già, vero? Però i numeri fanno una certa impressione.
Fonte: ajc.com
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