Qui ogni dieci metri c'è una brocante.
È tutto un raccogliere, scaricare, riparare e ridipingere tavoli zoppi, sedie miserabili, mobiletti che sembrano fatti solo per
reggere centrini bucati o gondole di plastica. Sospetto che questo spreco di impregnante sia una pacata forma di disoccupazione.
Qui il sabato e la
domenica si pedonalizza tutto e si fa un bel vide-grenier, occasione perfetta per bighellonare travestiti da fricchettoni vegani e svuotare con solenne
sprezzatura le proprie cantine per riempirle con la roba vecchia
altrui.
Quel che resta va a finire in una
vetrina sporca di segatura dove si trasforma in ironia.
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