Sto mettendo i sottotitoli al video di un'intervista a Bolaño. Che a un certo punto va fuori sincrono per un tempo lunghissimo, anni luce, quando Bolaño finalmente si decide a parlare già non esiste più, è una stella lontana e morta che ormai sta scommettendo con Pascal. Bisognerà pur sistemarla.
La bambina posseduta da un fagiolo salterino fa il gioco dell'elastico ansimando "Mis-sis-sip-pi, Co-ca-co-la. Mo-no-po-li".
Poi rallenta, si ferma, si avvicina, guarda un po' me un po' il monitor. Un po' me e un po' il monitor.
Un po' me.
– E quello chi è? Harry Potter?
Una generazione fottuta.
La mia, intendo.
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