Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo ufficio e mangiava bliny e caviale. A un tratto le imponenti porte dello studio si spalancarono e fece il suo cauto ingresso il ministro delle finanze Aleksej Leonidovič Kudrin.
- Bratello! - esclamò allegramente Vladimir Vladimirovič™.
- Non ci sono soldi, - rispose subito Aleksej Leonidovič, e dopo qualche secondo aggiunse - E non ce ne saranno.
- Ma perché parli di soldi tutto il tempo? - fece Vladimir Vladimirovič™ perfino un po' offeso - Assaggia qua, che bliny! Ho appena letto su internet che quest'anno la Maslenica cade appena una settimana prima della Quaresima! Bisogna dirlo al patriarca...
- Non ho tempo per mangiare bliny, - disse il ministro, - Io c'ho il bilancio.
E Aleksej Leonidovič sventolò la mano verso un punto indefinito.
- Ed ecco perché sono qui, - continuò il ministro, - Non è che puoi farmi una raccomandazione?
- Una raccomandazione? - sorrise Vladimir Vladimirovič™, tirando a sé un foglio di carta, - Certo che posso! Dove vuoi andare?
- Nel partito, - disse piano Aleksej Leonidovič.
Il sorriso svanì dal volto di Vladimir Vladimirovič™, che strinse le labbra e allontanò il foglio di carta.
- Nel partito, dici? - domandò Vladimir Vladimirovič™ guardando attentamente il ministro, - Ma te lo meriti? Sei degno di questo partito?
- E dai, su, - si confuse Aleksej Leonidovič, - Che ti prende?
- No, bratello, - disse seccamente Vladimir Vladimirovič™ alzandosi dalla sedia, - La raccomandazione non te la do. Nel partito non ci servono quelli come te.
- Quelli come? - arrossì Aleksej Leonidovič.
- Quelli… be' -Vladimir Vladimirovič™ agitò le braccia, - Quelli senza soldi.
Aleksej Leonidovič impallidì.
Vladimir Vladimirovič™ lo guardò dritto negli occhi.
Fonte: vladimir.vladimirovich.ru
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