Mechanic: Somebody set up us the bomb.
Operator: We get signal.
Captain: What!
Operator: Main screen turn on.
Captain: It's you!!
CATS: How are you gentlemen!! All your base are belong to us.Versione europea per Sega Mega Drive di Zero Wing (1989)
Scoperti: come la penicillina.
Non uno: due.
Non vice, non organizzatori: portavoce.
Che da Bari mi vogliono distruggere l'aeroporto principale di Parigi.
E che reclutano terroristi suicidi per l'Iraq e l'Afghanistan.
Arruolare coltivatori d'oppio pashtun disoccupati oppure orfani sunniti o sciiti sarebbe banale, prendiamo baresi e parigini e li paracadutiamo a Helmand e a Mosul, dai. Ci conviene. E poi pensateci: non è scontato.
Già che c'erano, i due trafficavano anche in clandestini (per i lettori di Spazio Azzurro: sì, stiamo parlando di estracomunitari sturpatori).
Bassam Ayachi: 62 anni, sceicco, "impegnato in un'instancabile opera di proselitismo". E già questo.
Raphael Gendron: 33 anni, "ingegnere informatico convertito particolarmente impegnato nella propaganda sul web". Ecco, passi per lo sceicco pensionato, ma agli ingegneri informatici convertiti non riesco a resistere. Gente che con la scusa di installarti Ubuntu ti mette nei preferiti un sacco di roba alcaidista, tipo questo sito ribaat.org che secondo il Corriere significa "avamposto" e dev'essere qualcosa di simile alla Torre di Guardia dei Testimoni di Geova. Che ti lascia in casa pennette usb piene di proclami compromettenti spacciandoteli per "Ten riedizione deluxe, con i vecchi pezzi leggermente riarrangiati e un sacco di bonus tracks". Che ti fa gli occhi dolci e ti dice ma come non ce l'hai il tema di Firefox con i gattini red flavor e ti installa il plugin Jihad 5.1 che si connette con il Mullah Omar via Skype tutti i giorni ore pasti.
Ed è belga.
Io adoro gli ingegneri informatici belgi convertiti ad al Qaeda.
Ma il Charles De Gaulle, vi prego. Ci serve. Facciamo Beauvais, che è decentrato ma è comunque un aeroporto. D'accordo, sta nel mezzo della pampa francese a un'ora di autobus da tutto. Ma è comunque un aeroporto.
La pazienza che ci vuole è tanta.
Dunque qui ci serve subito una trama. Di solito lo faccio nei commenti perché a metterla nei post mi vergogno (alla deficienza c'è un limite, e temo di prendermi uno zero in condotta e una bacchettata con il righello - merde! - da quello degli dei che scrive di cinema e che sta 39 scalini sopra il Mereghetti), ma oggi va così.
La giovane Annette studia Religioni Orientali Applicate a Parigi. Suo fratello Pierre la porta a una festa dove conosce Bassam, attempato sceicco fuggito dall'Iraq, e Raphael, misterioso smanettone belga, accompagnato dalla fatalona Terry. Durante la festa (che è una di quelle feste dove le ragazze hanno perturbanti gonne al ginocchio e golfini di angora rosa pallido, si vede che sono rosa pallido anche se il film è in uno schietto e luminoso bianco e nero), tanto per alleggerire l'atmosfera si discute del suicidio di Mohammed, amico di Bassam e Raphael ed ex moroso di Terry. Pierre avverte sua sorella che anche Rapahel corre il rischio di essere suicidato. Ma a cosa servono i fratelli maggiori, se non a restare inascoltati? Allora Annette si mette a indagare sulla morte di Mohammed, e scopre che nel suo ultimo messaggio si cela la password per accedere a un sito internet specializzato in reclutamento di portuali baresi.
Lei più di tanto non si stupisce, perché lo sanno tutti che Parigi se avesse il mare sarebbe Bari.
Dunque anche Raphael sa troppo? Perché indossa quegli strani gilet molto imbottiti? Perché si è fissato con la messa in scena del Pericle, che non è stato neanche scritto tutto da Shakespeare (ve lo dico io)? Perché non Cimbelino, per esempio? Non sarà mica perché Pericle viaggia tanto? "Il pensiero della morte è come uno specchio, in cui la vita è apparenza, breve come un sospiro": abc del martirio? Chi è Terry, una a cui vorremmo sbullonare i cerchioni dell'utilitaria? Qual è il ruolo dell'instancabile sceicco?
Film imperfetto, lungo e fondamentale. Verrà citato e omaggiato nel capolavoro del jihad banlieuista, I 400 corpi, nel quale finalmente si svela il segreto del gilet troppo imbottito.
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