[Visto che qua siamo sempre stati un po' da esplosivi nei camion e nei controsoffitti, che l'attentato di Islamabad ha le sue stranezze e che l'adorabile ciccione di Fresno lo sta seguendo per noi nel moltiplicarsi incontrollabile di notizie non confermate e di false piste, io dico: teniamoli d'occhio, questi post].
War Nerd Islamablog: giorno 2
di Gary Brecher
L'idea è questa: per un po' posterò tutti i giorni sull'attentato di Islamabad, cercando onestamente di vedere come filtrare le cazzate e capire cosa sta succedendo.
Dovrebbe essere un buon caso di studio, perché ne girano di tutti i colori, ho già saputo cose sorprendenti e ho scoperto che mi sono sbagliato nelle deduzioni basate sui primi lanci d'agenzia.
Chiaro, se sei duro di comprendorio qualsiasi cosa è una sorpresa. Ho letto un titolo, oggi: "Sospetti su Al Qaeda per l'attentato di Islamabad". No, ma pensa? Sicuri che non siano stati i baschi? O il fronte di liberazione della Corsica?
Quello che mi ha sorpreso è la notizia che il camion non era imbottito di esplosivo a base di fertilizzante, ma di esplosivo commerciale di alta qualità. Visto che è più efficace, ne basta meno. Le ultime notizie dicono che si trattava di circa mezza tonnellata di esplosivo commerciale e non di una tonnellata di fertilizzante. Questo solleva tutta una serie di domande. Tipo, perché preoccuparsi? Voglio dire, se una tonnellata di fertilizzante con una piccola carica molto potente collegata a una o due capsule detonanti può bastare, perché sprecare esplosivo di alta qualità? Per ora non ho risposte brillanti a questo tipo di domanda. Ma il punto qui è cercare di vedere quello che NON ha senso. È il primo errore dei war nerd principianti: ipotizzare che la storia messa in giro dalla stampa abbia senso. Un sacco di volte la cosa importante è vedere quello che non quadra, non far quadrare tutto troppo presto.
Sono tante le possibili ragioni per l'uso di esplosivo di alta qualità: tipo lo spazio. Esplosivo più potente significa che puoi farlo stare in un veicolo più piccolo. Ho guardato i video delle telecamere a circuito chiuso (video 1, video 2) per farmi un'idea del camion che hanno usato, ma per ora non riesco a capire quali dimensioni avesse, né se questo sia importante.
Poi c'è la questione della domanda e dell'offerta: se hai un'offerta infinita di esplosivo di alta qualità non devi star lì a maneggiare grandi mucchi di fertilizzante puzzolente. Forse hanno pensato che i cani all'ingresso dell'albergo avrebbero fiutato il fertilizzante e non l'esplosivo commerciale. E qui c'è un altro fatto per il quale ho zero informazioni di partenza, e cioè: questi cani fiutano una vasta gamma di esplosivi o solo un tipo, come il nitrato d'ammonio o la dinamite? Qualcuno lo sa?
Al Q probabilmente in questo caso non deve preoccuparsi per l'offerta, perché in Pakistan è molto potente: voglio dire, se la CIA non riesce a trovare Osama dopo sette anni di tentativi, anche se sa che sta da qualche parte in Pakistan, se ne deduce che i jihadisti lì sono piuttosto forti.
In effetti per Al Q il Pakistan è più sicuro dell'Afghanistan. Ecco il perché di tutto questo parlare degli Stati Uniti che invadono il Pakistan dall'Afghanistan: perché il Pakistan è zona sicura per le milizie talebane e di Al Qaeda in fuga dalle forze ISAF/NATO in Afghanistan. Il Waziristan è quello che era la Cambogia per l'esercito nordvietnamita, un grande deposito dove tengono scorte e ospedali.
Con un controllo effettivo del territorio come quello che hanno su intere zone del Pakistan possono immagazzinare parecchio materiale, compresi tutti i tipi di esplosivi, il che - per tornare all'attentato di Islamabad - significa che possono fare a meno di preoccuparsi del fertilizzante.
In questo attentato hanno impiegato una grande quantità di roba di alta qualità, basta vedere il cratere che hanno lasciato davanti all'hotel. Qualcuno ha bisogno di un bella fossa? Servizio Osama, scaviamo mentre ispezionate il nostro camion, risultati garantiti.
Un'operazione come questa comporta parecchi calcoli. Per esempio si deve valutare a mente fredda quanto bisogna essere vicini al bersaglio al momento della detonazione. L'ideale è trovarsi all'interno dell'edificio, perché quasi tutta l'energia dell'esplosione va verso l'alto. Mi fa ancora male anche solo nominarlo, ma l'attentato suicida più efficace è stato quello che ha ammazzato 241 Marines a Beirut, dove qualche idiota aveva pensato bene di alloggiarli in un piccolo grattacielo. Gli sciiti hanno guidato un camion letteralmente dentro l'edificio, si sono fermati e sono esplosi, e il palazzone è venuto giù.
Ma è stato molto tempo fa, prima che la sapessimo lunga sui camion bomba. È una cosa che ha fatto strage nella mentalità della gente (se mi perdonate il doppio senso), dunque non è più probabile che un camion riesca ad arrivare così vicino. Non si può dare per scontato che riesca ad arrivare neanche alla zona di scarico e carico dell'albergo; bisogna calibrare la quantità di esplosivo pensando a quanto lontano dal bersaglio ti fermeranno. Forse chi ha progettato la bomba ha ipotizzato che il camion non avrebbe oltrepassato l'ingresso dove i cani si sarebbero messi ad abbaiare. (A proposito, nessuno ha trovato pezzi di cane in cortile, tipo a Delhi o ad Ankara? Se sì, teneteli, valgono qualcosa per i cacciatori di macabri souvenir perché probabilmente sono volati lì da Islamabad). Il cratere si troverà forse a una ventina di metri dall'hotel, ma quando quelli di Al Q hanno fatto il sopralluogo avranno notato che non c'è niente tra l'ingresso e la facciata dell'hotel, e il design è semplicissimo, cinque piani che praticamente si affacciano sul parcheggio. È il sogno del bombarolo, perché anche se il camion viene fermato lontano dall'albergo l'esplosione andrà verso l'altro e verso l'esterno, dritta in quei balconi. E l'ha fatto.
Un'altra cosa che mi sto chiedendo è come l'hanno fatto detonare. Nei video delle telecamere a circuito chiuso si vede il camion che prende fuoco: non esplode, ma semplicemente brucia per un casino di tempo prima di esplodere. Questo non dovrebbe succedere. Molto strano. Lo schema classico prevede qui un autista e un passeggero, con il passeggero che tiene in mano il cosiddetto "pulsante del morto", che fa detonare la bomba quando si smette di premerlo: così, se i due vengono ammazzati, le dita del morto si rilassano e la bomba scoppia. E quando lo fa c'è prima la piccola esplosione della carica seguita un nanosecondo dopo dalla grande esplosione. Non dovrebbe esserci un camion che prende fuoco in un parcheggio, che è quello che invece si vede. Si possono perfino osservare alcuni dipendenti dell'hotel che si danno da fare come idioti attorno a una macchina incendiata a Fresno: "Ce l'ha un estintore?" "Una volta mi è successo anche a me!" "È assicurato?"
Guardo il video in attesa che 'sta roba salti in aria e continuo a sorprendermi della stupidità di questi tizi. Uno di loro perfino si avvicina con un piccolo estintore e comincia a spruzzare questo camion imbottito di esplosivo potentissimo. Voglio dire, l'autista in quel momento stava baciando il Corano e dondolando avanti indietro come Stevie Wonder, singhiozzando "Ciao mamma! Ciao sorellina! Mi mancherai, babbo!" oppure "Sto arrivando, 76 vergini!", e questo cittadino servizievole pensa che sia una buona idea avvicinarsi con un mini-estintore di WalMart. E tenete presente che questa è Islamabad, un posto dove anche i ritorni di fiamma dicono "Allah al lavoro!" Ci sono persone stupide e coraggiose, laggiù. Io dal primo secondo in cui vedessi quel camion incendiarsi non farei che pensare quanto veloce può correre da Islamabad a Ovunque un ciccione come me.
E poi c'è la questione del perché abbiano scelto il Marriott. Non nel senso che l'Hilton ha più classe: voglio dire, perché colpire un hotel quando il Primo Ministro dava una festa poco più in là? Nel mio primo post citavo lanci d'agenzia secondo cui le forze di sicurezza attorno alla casa del Primo Ministro sarebbero state eccessive, e allora Al Q, come un bravo quarterback, si è guardata attorno e ha lanciato al secondo ricevitore. Per così dire. È possibile. Voglio dire, fare questa cosa del terrorismo non è facile come pensa la gente: non si può mica riportare il camion in garage e rimandare. Sono destinati a esplodere, non piace a nessuno l'idea di lasciarli in deposito. E tra l'altro anche l'autista suicida è destinato a saltare in aria, si è già preparato a vedere Allah: non puoi mica dire a un kamikaze di rientrare alla base e farsi una bella dormita, che la prossima settimana ci riproviamo. Sta già sotto pressione, e dunque bisogna avere pronto un secondo bersaglio se il primo risulta impraticabile. Perciò potrebbe essere andata così; non lo so ancora.
Ma oggi è saltata fuori un'altra teoria: pare che quella sera al Marriott ci fosse una decina di pezzi grossi della CIA, e forse Al Q ha deciso che valevano lo sforzo. Fosse stato per me, li avrei lasciati stare, come avevano fatto i vietcong con gli ufficiali incompetenti o corrotti dell'esercito della repubblica del Vietnam: meglio lasciare quegli idioti ai loro compiti che ucciderli e rischiare che vengano sostituiti da gente in gamba. Ho un bel po' di talpe nell'esercito e nelle basi degli Stati Uniti in giro per il mondo, e dicono tutte la stessa cosa: "Gary, ho smesso di credere nella CIA molto ma molto tempo fa". Le voci dicono che quelli veri sono i SEAL, e che la CIA è solo uno scherzo. Ricordo di aver letto un libro sulle gloriose passate attività dell'Agenzia, e il loro esempio di traffici della CIA era costituito da un agente che fingeva di essere un dipendente aeroportuale nello Yemen per rubare il contenitore della pipì da un aereo russo su cui volava un pezzo grosso del Cremlino. Secondo quel libro, analizzando la pipì segreta scoprirono che uno dei compagnucci di Brežnev aveva il diabete. Ecco a voi la CIA: fiutare l'urina stantia di un vecchio burocrate e chiamarlo lavoro top secret.
Il loro compito principale è tenere alle stelle il mercato immobiliare di Langley e assicurarsi che tizi loschi del terzo mondo abbiano i soldi per farsi la villa in Francia. Tutto qui. E allora perché sprecare per la CIA un buon kamikaze e tutto quell'esplosivo di alta qualità? Forse semplicemente si trovavano lì. Non ci sono tanti americani in visita a Islamabad in questo periodo dell'anno, per i turisti è bassa stagione da quando hanno dato fuoco all'ambasciata degli Stati Uniti e si sono messi a dare addosso agli occidentali perché un pazzerello saudita e i suoi seguaci hanno attaccato la Mecca nel 1979. Se vi state chiedendo "Cosa c'entravano gli americani?" la risposta è "Niente di niente". Ma è così che vanno le cose con la gente di Islamabad: tende a prendere di mira gli stessi bersagli. Sono creature abitudinarie. Così forse hanno semplicemente visto rosso come tori islamici quando hanno saputo che la CIA era scesa in città, e non si sono fermati a pensare se ne valesse davvero la pena. Come dicevo, non lo so ancora.
Ma quello che voglio dire in questo articolo è quanto sia importante a questo punto NON essere sicuri di niente e non credere a ciò che si legge. Adesso tutte le questioni sono aperte: perché il camion è bruciato? Perché colpire il Marriott? E, soprattutto: quanto sono coinvolti i servizi segreti pakistani, l'ISI? Questa è gente che fa paura, l'unica parte del paese che funzioni davvero bene, ma anche troppo bene, e c'è da star sicuri che alcuni di loro almeno sapessero che stava per succedere. E sottolineo "almeno". Potrebbero aver fatto ben più che sapere.
Lo scopriremo, e io ho intenzione di stare sulla notizia: sbagliandomi e cercando di dirvi la verità, portandovi con me a tentare di vederci chiaro.
Fonte: exiledonline
Originale pubblicato il 21 settembre 2008
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