- Elio.
- Lina.
- Le cartine non si appallottolano per poi abbandonarle in giro per tutta la casa.
- Sono scontrini parlanti. Magari mi servono.
- Cosa farai quando non ci sarò più?
- ... [fischietta sommessamente]
- A cosa stai pensando?
- Alla mia prossima moglie.
- Ma non la trovi, un'altra che ti butta via le cartine. O che ti sceglie i vestiti da mettere. Ehi, Manu.
- Cosa.
- Pensa che il suo unico contributo alla vestizione è "metto la cravatta rossa?"
- Perché qua non tutte le occasioni sono da cravatta rossa. La gente non è pronta.
- Tranquilla, gli prenderò una badante.
- Non voglio una badante, voglio una seconda moglie.
- E come pensi di convincerla?
- La porto a ballare il sabato e la domenica.
- Sì, e il twist?
- Perché, scusate?
- Il twist lui non lo balla.
- Problemi all'anca. Ma alla seconda moglie non glielo dico.
- E come fai?
- Appena parte guarda-come-dondolo dico che ho il mal di testa.
- E certo.
- Poi mi metto in un angolino ad appallottolare di nascosto scontrini parlanti.
- Elio.
- Cosa.
- Te son proprio un bìghili-bìghili*.
Si amano, penso.
*espressione usata esclusivamente dai mir per riferirsi a un povero di mente, a un uomo dappoco, a un pandòlo decimo dan.
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