Dunque, i risultati ufficiali sono questi:
Russia Unita: 64,1%
Partito Comunista della Federazione Russa: 11,6%
Partito Liberal-Democratico: 8,2%
Russia Giusta: 7,8%
Partito Agrario: 2,3%
Jabloko: 1,6%
Forza Civile: 1,1%
Unione delle Forze di Destra: 1,0%
Patrioti della Russia: 0,9%
Partito della Giustizia Sociale: 0,2%
Partito Democratico della Russia: 0,1%
L'affluenza è stata del 63%.
Traduco da Sean's Russia Blog (critico nei confronti di Putin e del Cremlino ma generalmente molto equilibrato e attento ad alcune deformazioni della stampa occidentale):
"Secondo il VCIOM la suddivisione dei seggi dalla 5ª Duma dovrebbe essere questa:
Russia Unita: 313
Partito Comunista: 62
Partito Liberal-Democratico: 40
Russia Giusta: 35
Confrontando questi dati con la composizione della 4ª Duma, ecco cos'hanno guadagnato i quattro partiti in termini di seggi:
Russia Unita: +13
Partito Comunista: +15
Partito Liberal-Democratico: +11
Russia Giusta [cioè Patria-Pensionati-Vita, N.d.T.]: +2
Il fatto che ciascun partito abbia guadagnato seggi è dovuto alla soglia del 7%. Se si confrontano le percentuali della 4ª e della 5ª Duma, questi sono i guadagni e le perdite:
Russia Unita: -1,9%
Partito Comunista: -1,2%
Partito Liberal-Democratico: +1,8%
Russia Giusta: +0.5%
Questi dati aiutano a porre le cose nella giusta prospettiva. Essenzialmente non ci sarà alcuna reale differenza tra questa Duma e la precedente. L'unica evidente differenza è la ristrutturazione della composizione della legislatura in conformità con la legge del 7%. Un leader dell'SPS (Unione delle Forze di Destra), Boris Nadeždin, ha dichiarato a RFE/RL che le elezioni significano che la Russia 'ora è un paese diverso. Siamo tornati nell'Unione Sovietica. Non saranno il parlamento o il prossimo presidente a detenere il potere, ma il partito Russia Unita'. Non capisco di quale differenza stia parlando. Né capisco come 'la nuova combinazione di potere [dia] al partito e a chi lo controlla un assegno in bianco nella ricostruzione dell'equilibrio politico della Russia'. Um, ma in un certo senso era già così.
Si è fatto un gran clamore sulla decisione di alzare la soglia di sbarramento dal 5 al 7% nel luglio del 2005. Ma dati i risultati delle elezioni di ieri i partiti liberali non ce l'avrebbero fatta comunque, neanche con la soglia del 5%. E le cose non cambiano neanche mettendo insieme i voti di Jabloko e SPS. Ora si può dire ciò che si vuole su quanto manipolate siano state queste elezioni. Però a un certo punto SPS e Jabloko dovranno chiedersi perché non dispongano di un elettorato significativo. E la risposta non sta nel dare la colpa al Cremlino".
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