– Sì pronto ciao, gli stiamo comprando il regalo.
– ...
– Ma no, un libro!
– ...
– Allora, qua c'è un thriller dove la gente muore ma non muore veramente perché poi resuscita... e poi un libro che parla di una persona che vive due volte, metà oscure, capito... In questo invece ti regalano dieci horror adesivi... Poi c'è una che la sorella viene rapita dal Signore delle Fate... tipo cacciatori erranti. Sì dimmi...
– ...
– Ah, lui solo licantropi e vampiri. Capito. Ciao ciao.
[I vampiri non esistono per motivi matematici, dicono questi due signori. Si prenda un anno a caso - il 1600, quando la popolazione umana era di 536.870.911 persone. Fatto? Si metta in circolazione un vampiro. Ora, questo povero vampiro si nutrirà almeno una volta al mese, trasformando in un vampiro la sua vittima. E il totale di due vampiri dovrà nutrirsi anche nel secondo mese, totalizzando quattro vampiri. Il tutto, direi, ipotizzando una fame moderata e l'assenza di un bloodspammer ("Sei pallida. Come stiamo a globuli rossi altrui?"). Risultato, la popolazione di vampiri aumenta secondo una progressione geometrica, la popolazione umana diminuisce: dunque, tutta la popolazione umana si trasforma in vampiri in soli 30 mesi. Certo, gli umani possono riprodursi. Però i vampiri possono avere più appetito.
Dunque, i vampiri non esistono.
A meno che non comincino a uccidersi a vicenda.
Ma qui non ci troviamo più nel campo dell'ipotesi e della matematica, ma in quello dei telefilm: i vampiri di Buffy l'Ammazzavampiri, in effetti, si accoppano tra loro a ritmo abbastanza sostenuto. A tale proposito, Clive Thompson ha calcolato che nell'universo di Buffy possono esistere non più di 512 esemplari, garantendo così la sopravvivenza dell'umanità, dei libri sui vampiri e dei regali di compleanno ai dodicenni].
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