La compagna Mirumir ha odiato i compleanni dall'età di anni tre. Sarà stato per l'imbarazzo di sentirsi al centro dell'attenzione, per le torte troppo grandi, per i regali utili, per il tavolo dei bambini, perché la cera delle candeline gocciolava sulla panna, perché tendeva ad affezionarsi alle casette di zucchero e cioccolato al punto da immaginarne gli anziani abitanti, e avrebbe voluto che restasse tutto così, immobile, com'era un attimo prima della frana.
O che almeno, se doveva esserci un compleanno, lo fosse tutti i giorni.
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